L.R. Vicenza Virtus



















































































L.R. Vicenza Virtus
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Logo LR Vicenza Virtus (2018).png

Biancorossi, Lane, La nobile provinciale, Berici
Segni distintivi

Uniformi di gara





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Manica sinistra

Manica sinistra

Maglietta

Maglietta

Manica destra

Manica destra

Pantaloncini

Pantaloncini

Calzettoni

Calzettoni


Casa






Manica sinistra

Manica sinistra

Maglietta

Maglietta

Manica destra

Manica destra

Pantaloncini

Pantaloncini


Calzettoni


Trasferta



Colori sociali

600px Rosso e Bianco (strisce).png Bianco, rosso
Simboli

Gatto, V, "R" del Lanerossi
Inno

Vicenza cuore biancorosso
Manuel Negrin (musica) e Luca Menti (voce)
Dati societari

Città

Vicenza

Nazione

Italia Italia
Confederazione

UEFA

Federazione

Flag of Italy.svg FIGC
Campionato

Serie C
Fondazione

1902
Rifondazione 2018
Proprietario

Italia Renzo Rosso
Presidente

Italia Stefano Rosso
Allenatore

Italia Giovanni Colella
Stadio

Romeo Menti
(omologati 13 173 posti)
Sito web

www.lrvicenza.net
Palmarès

Coppa ItaliaCoppa Italia Lega Pro
Titoli nazionali
3 Campionati di Serie B
Trofei nazionali
1 Coppe Italia
1 Coppe Italia Serie C/Lega Pro


Soccerball current event.svg Stagione in corso
Si invita a seguire il modello di voce

Il L.R. Vicenza Virtus S.p.A. (acronimo di Lanerossi Vicenza Virtus[1]), comunemente noto come Vicenza, è una società calcistica italiana con sede nella città di Vicenza.


Costituita nel 2018 mediante il trasferimento in città del Bassano, è erede e continuatrice de facto della tradizione sportiva iniziata il 9 marzo 1902 con la fondazione dell'Associazione del Calcio in Vicenza (spesso siglato ACIVI) e poi transitata attraverso il Lanerossi Vicenza dal 1953 al 1990 e infine il Vicenza Calcio, fallito nel corso della stagione 2017-2018.


È la più antica squadra di calcio del Veneto[2][3][4] e rientra fra i club italiani che hanno giocato il maggior numero di campionati di Serie A (30 totali, dei quali 20 consecutivi fra il 1955 e il 1975): l'undici vicentino occupa pertanto il 19º posto nella tradizione sportiva dei club che hanno giocato nella massima serie italiana e il 17º posto nella relativa classifica perpetua. L'International Federation of Football History & Statistics lo annovera tra le 15 migliori formazioni italiane del XX secolo.


Per quanto concerne il palmarès, il Vicenza vanta due secondi posti nella massima serie (nel 1910-1911, anno in cui giocò la finalissima per il titolo nazionale, e nel 1977-1978, ove marcò il miglior risultato assoluto di una neopromossa nella prima divisione italiana). Il maggior successo è costituito dalla vittoria della Coppa Italia 1996-1997, grazie alla quale concorse nella successiva Coppa delle Coppe (arrivando fino alla semifinale).


Nella stagione 2018-2019 milita in Serie C, terzo livello della piramide calcistica italiana.




Indice






  • 1 Storia


  • 2 Cronistoria


    • 2.1 Denominazioni




  • 3 Colori e simboli


    • 3.1 Colori


    • 3.2 Simboli ufficiali


      • 3.2.1 Stemma


      • 3.2.2 Inno


      • 3.2.3 Mascotte






  • 4 Strutture


    • 4.1 Stadio


    • 4.2 Centro di allenamento




  • 5 Società


    • 5.1 Organigramma societario


    • 5.2 Sponsor


    • 5.3 Settore giovanile


    • 5.4 La "Nobile Provinciale"




  • 6 Il Vicenza nella cultura di massa


  • 7 Allenatori e presidenti


    • 7.1 Allenatori


    • 7.2 Presidenti




  • 8 Calciatori


    • 8.1 Capitani


    • 8.2 Il Vicenza e le nazionali di calcio


    • 8.3 Maglie ritirate




  • 9 Palmarès


    • 9.1 Competizioni internazionali


    • 9.2 Competizioni nazionali


    • 9.3 Competizioni interregionali


    • 9.4 Competizioni giovanili


    • 9.5 Altri piazzamenti




  • 10 Statistiche e record


    • 10.1 Partecipazione ai campionati


    • 10.2 Partecipazione alle competizioni UEFA


    • 10.3 Statistiche di squadra


    • 10.4 Statistiche individuali




  • 11 Tifoseria


    • 11.1 Storia


    • 11.2 Gemellaggi e rivalità




  • 12 Organico


    • 12.1 Rosa


    • 12.2 Staff tecnico




  • 13 Note


  • 14 Bibliografia


  • 15 Voci correlate


  • 16 Altri progetti


  • 17 Collegamenti esterni





Storia |


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Lo stesso argomento in dettaglio: Storia del Vicenza Calcio.



Domenica 9 marzo 1902: inizia la storia calcistica del Vicenza, composto all'epoca da soli giocatori del territorio.


Il Vicenza, fondato nel 1902 da un gruppo di cittadini capeggiati dal professor Tito Buy, preside del liceo Lioy[5], e dal docente di educazione fisica Antonio Libero Scarpa, è una delle più antiche società di calcio italiane. La formazione del primo consiglio direttivo avvenne il 9 marzo di tale anno[6], mentre il debutto agonistico avvenne il 18 maggio 1903 in un incontro amichevole valido per il campionato Provinciale per Scuole, che vide i berici prevalere su Cordellina, Baggio e Schio.


L'esordio ufficiale risale al campionato 1910-11: l'Acivi (come venne chiamato il Vicenza per i primi cinquant'anni, dall'acronimo della denominazione ufficiale di allora Associazione del Calcio in Vicenza) inaugurò il 12 febbraio 1911 il nuovo campo di Borgo Casale con una larga vittoria sul Bologna e a marzo terminò a punteggio pieno il girone Veneto-Emiliano, qualificandosi alla finale per il titolo. Tuttavia dovette soccombere, sia in trasferta che in casa, alla Pro Vercelli nei suoi anni d'oro[6].




Formazione del Vicenza il 23 novembre 1913, durante la vittoriosa sfida (4-0) contro l'Hellas Verona.


Negli anni precedenti alla prima guerra mondiale prese parte in più occasioni alle finali nazionali dell'Italia settentrionale, che si disputavano in un girone fra le vincenti dei gruppi regionali. Il Vicenza incontrò così varie volte il Bologna, la Juventus, il Milan, l'Inter, affermandosi fra le migliori squadre italiane.


Il Vicenza inizia gli anni 1920 gareggiando nella Prima Categoria divisa in vari gironi regionali. Nel 1921-22 si aggregò allo scisma delle grandi squadre, andando a disputare il campionato della C.C.I.: terminò ultimo nel girone A e doveva retrocedere in Seconda Divisione. All'attuazione del Compromesso Colombo affrontò lo spareggio di qualificazione che perse contro il Derthona lasciando così la massima divisione nazionale.
Nella stagione 1924-25 il Vicenza vinse il girone eliminatorio di Seconda Divisione dopo spareggi con Udinese e Olympia Fiume ma venne poi squalificato e declassato all'ultimo posto per le posizioni irregolari degli ungheresi Holwart e Molnar[7]; comunque non venne retrocesso perché la Federazione lo ripescò. Impreparato di fronte alle trasformazioni che avviavano il calcio italiano verso il professionismo, si fece travolgere dalle varie ristrutturazioni dei tornei, fino a ritrovarsi nel 1929 ad essere precipitato al quarto livello della piramide calcistica nazionale.





Romeo Menti


Gli anni 1930 furono però gli anni della riscossa biancorossa, dopo un decennio da dimenticare. Nel 1932-1933 la squadra venne promossa in Serie B, dove rimase per due stagioni, per poi provare più e più volte la nuova promozione fra i cadetti. In quel periodo i biancorossi sfornarono talenti del calibro dei fratelli Umberto e soprattutto Romeo Menti, capitan "Neno" Rossi, Bruno Camolese, Luigi Chiodi, Giovanni Costa, mentre s'avviava sul viale del tramonto la stella di Piero Spinato, ancora oggi il giocatore che ha segnato più reti con la maglia del Vicenza[7]. Nell'annata 1939-1940 arrivò la promozione in Serie B con un netto vantaggio sulla seconda.
L'8 settembre 1935 era frattanto stato inaugurato il nuovo stadio lungo il Bacchiglione, abbandonando definitivamente il campo di Borgo Casale. Nella partita inaugurale contro gli ungheresi del Saroksar esordì l'appena sedicenne Romeo Menti, il giocatore a cui, per un curioso gioco del destino, lo stesso stadio sarebbe stato intitolato nel 1949 dopo la scomparsa nella tragedia di Superga.[8]


All'inizio degli anni 1940 il Vicenza conquistò la massima divisione nazionale, grazie anche ad una linea mediana passata alla storia come una delle migliori dell'epoca e formata da Osvaldo Fattori (poi all'Inter), Alfonso Santagiuliana (che giocò anche nel Grande Torino) e Luigi Abeni, la cui carriera fu stroncata dalla malattia.





Serie A 1942-1943: l'undici berico in Juventus-Vicenza 2-6.


La Serie A 1942-1943 si concluse con una storica salvezza, conquistata all'ultima giornata sconfiggendo per 6-2 la Juventus a Torino nel giorno di Pasqua del 1943. Dopo l'8 settembre partecipò al girone Veneto del campionato di Guerra del 1944, rinunciando però alle finali nazionali.
Dopo la seconda guerra mondiale, il Vicenza tornò a giocare in Serie A, dopo il campionato misto del 1946. Nella Serie A 1946-1947, tornato il campionato a girone unico, il Vicenza si piazzò sorprendentemente al quinto posto (miglior marcatore della squadra fu il vicentino Bruno Quaresima); l'anno seguente tuttavia la squadra giunse all'ultimo posto (unica volta nella storia biancorossa che il Vicenza ha chiuso il campionato da fanalino di coda) e fu retrocessa.
Nel 1949 il Vicenza sfiorò l'immediato ritorno in Serie A, sfumato per un punto. Seguirono poi alcuni campionati di Serie B conclusi a metà classifica, caratterizzati da problemi economici.


Il 26 giugno 1953 accadde un evento che avrebbe cambiato la storia della società vicentina per molti decenni: la vecchia Acivi fu acquistata dal colosso laniero di Schio, la Lanerossi, fondata nel XIX secolo da Alessandro Rossi. Non si tratta del primo caso di sponsorizzazione calcistica in Italia, all'epoca ancora vietata, ma invece di un cosiddetto abbinamento, cioè una vera e propria acquisizione: la società calcistica divenne una costola dell'azienda tessile, portandone anche il nome e il simbolo – la "R" – sulle maglie (le sponsorizzazioni saranno permesse solo all'inizio degli anni 1980). Il logo rimase sulle maglie biancorosse fino alla stagione 1988-1989, anche se l'azienda non contribuiva economicamente più dagli inizi del decennio.





Luís Vinício e Giulio Savoini, bandiere del Lanerossi Vicenza nel ventennio d'oro dei venti anni consecutivi in Serie A fra il 1955 e il 1975.


L'iniezione di fiducia e soprattutto di denaro liquido permise di allestire una squadra che ben presto, dopo una stagione di assestamento, tornò nel 1955 in Serie A dopo sette anni di attesa, con l'allenatore Aldo Campatelli e le reti di Enrico Motta. Al ritorno in massima serie il Vicenza conquistò una sorprendente salvezza con un nono posto.
Ai fasti della prima squadra si aggiunsero quelli della formazione primavera, che nel 1954 e nel 1955 conquistò due volte consecutivamente il torneo di Viareggio. Dalla squadra del Viareggio uscirono giocatori come Azeglio Vicini, Sergio Campana, Renzo Cappellaro, Mario David, Mirko Pavinato, Luigi Menti e molti altri che in seguito vestirono la maglia biancorossa in Serie A.
Nella seconda metà degli anni cinquanta, il reparto offensivo venne rafforzato con l'innesto di due sudamericani, dapprima Américo Murolo e nella stagione successiva Francisco Lojacono, oltre al vicentino Renzo Cappellaro.


A cavallo fra i due decenni il Vicenza conquistò salvezze e piazzamenti come due settimi posti consecutivi, e nel 1960-1961 l'allenatore Roberto Lerici (già giocatore biancorosso degli anni 1950) vinse il premio del Seminatore d'oro come miglior allenatore stagionale. Il Lanerossi mantenne le sue caratteristiche di provinciale, attenta ai bilanci, che valorizza i giovani, siano prodotti dal vivaio o provenienti da altre squadre, mantenendo un nucleo forte di giocatori sempre più "bandiere", accogliendo di tanto in tanto grandi giocatori a fine carriera.





Giovan Battista Fabbri e Paolo Rossi, rispettivamente allenatore e attaccante del Lanerossi nella seconda metà degli anni 1970.


Nel 1962 arrivò il centravanti brasiliano trentenne Luís Vinício, che diede ulteriore lustro alla squadra. Nella Serie A 1963-1964 il Vicenza si issò al primo posto in classifica in coabitazione per tre partite consecutive, dalla 7ª alla 9ª giornata, conquistando al termine del campionato il sesto posto. Luis Vinicio nella stagione 1965-1966, nel suo anno di grazia, conquistò la classifica cannoniere con 25 reti (si dovranno aspettare 26 anni perché un giocatore di Serie A segni tanto: sarà Marco van Basten nel 1991-1992), il Lanerossi giunse quinto.


A grandi risultati seguono però anni in cui la salvezza era risicata, spesso all'ultima giornata. Fra le salvezze risicate, storica quella del 1972-1973, in cui il Lanerossi sembrava ormai spacciato, ma con tre vittorie nelle ultime tre giornate riuscì a risalire la china fino ad uno spareggio con l'Atalanta, sconfitta su autogol. Tuttavia la fortuna abbandonò il Lanerossi nel 1975 quando, al ventesimo campionato consecutivo di Serie A, retrocesse in Serie B.


Dopo un'opaca stagione 1975-1976 in cui rischiò addirittura di retrocedere il Serie C, il Lanerossi si presentò con poche speranze a quella 1976-1977. Tuttavia il nuovo tecnico, Giovan Battista Fabbri, ebbe una intuizione: trasformò il giovane Paolo Rossi da ala destra dalle scarse prospettive in un eccellente centravanti, portando il Vicenza alla promozione in Serie A. Dopo un inizio titubante, la formazione biancorossa si dimostrò travolgente, grazie ai gol di Rossi, la sicurezza del libero Giorgio Carrera, le giocate di Franco Cerilli e Giancarlo Salvi, la diga di Mario Guidetti a centrocampo, l'inarrestabile Roberto Filippi.




Il Real Vicenza della stagione 1977-1978, neopromosso e secondo classificato in Serie A.


Solo la Juventus poté fare meglio: tuttavia, se si escludono le prime cinque giornate, i biancorossi conquistarono più punti di tutti, nonché la simpatia di tutta Italia. La squadra chiuse il campionato al 2º posto e approdò di diritto alla Coppa UEFA: rimane tuttora il miglior risultato assoluto di una neopromossa nella storia della massima serie italiana.
Paolo Rossi divenne il nuovo fenomeno del calcio italiano, a dicembre 1977 fu convocato in nazionale. A fine stagione vinse il titolo di capocannoniere con 24 reti, un bottino considerevole per i campionati a 16 squadre, e venne convocato per i mondiali argentini dove diventerà Pablito, segnando anche 3 reti e mettendosi in ulteriore luce.
L'estate 1978 fu il momento delle celebri buste, con cui il presidente del Lanerossi Giussy Farina tentò di strapparlo alla Juventus comproprietaria del giocatore. Le cifre messe in gioco furono le più grandi dell'epoca: il presidente vicentino mise sul piatto della bilancia 2 miliardi, 612 milioni e 510 000 lire contro gli appena 875 milioni dai bianconeri.[9]
L'operazione Rossi comportò un notevole sforzo finanziario per le casse biancorosse, e i grandi progetti di Farina finirono nel peggiore dei modi. Il Lanerossi incappò in un'annata balorda, che si concluse con una retrocessione che nessuno avrebbe pronosticato. Il Vicenza esordì nella Coppa UEFA 1978-1979 contro il Dukla Praga: sconfitti nella gara di andata in Cecoslovacchia, i veneti si trovarono al ritorno privi di Rossi infortunato, non andando oltre l'1-1 dopo aver sbagliato con Callioni un rigore potenzialmente decisivo, uscendo al primo turno. Il Lanerossi si ritrovò in Serie B e, due anni dopo, addirittura in C1. Magra consolazione fu la conquista della Coppa Italia di Serie C del 1981-1982.




Un giovane Roberto Baggio con la maglia biancorossa nel campionato 1984-1985.


Il 16 giugno 1985, con la giovane stella Roberto Baggio assente per un precedente infortunio, e con allenatore Bruno Giorgi, sul campo neutro del "Franchi" di Firenze il Vicenza tornò in Serie B nello spareggio promozione contro il Piacenza e l'anno dopo arrivò terzo, anche se la CAF annullò la promozione nella massima divisione per uno scandalo scommesse.
Il colpo fu forte, tanto che si ritornò in Serie C1.
Nella stagione 1989-1990, il Lanerossi rischiò di retrocedere addirittura in Serie C2. Questa travagliata annata fu susseguita da tre allenatori in panchina: Romano Fogli, Sergio Gasparin e Giulio Savoini. Il 7 giugno 1990, il Vicenza guidato dalla bandiera Giulio Savoini si salvò sul campo neutro del "Mazza" di Ferrara nello spareggio salvezza contro il Prato, con il sostegno di un esodo di tifosi biancorossi che invasero la città estense.


Nell'estate 1990 la società cambiò nome dando l'addio al Lanerossi e alla sua "R": la società rilevata l'anno prima da Pieraldo Dalle Carbonare, divenne Vicenza Calcio.
L'inizio non fu dei migliori: nel 1990-1991 venne esonerato il tecnico Giuseppe Caramanno e subentrò Antonio Pasinato ma neanche lui riuscì a riportare il Vicenza in Serie B, obiettivo raggiunto due stagioni dopo con Renzo Ulivieri.
Nel 1993-1994, l'allenatore toscano, pur senza grandi attaccanti, riuscì a salvare il Vicenza con un gioco corale che sarà la caratteristica di tutto quel periodo della società berica. Anche il suo successore, Francesco Guidolin, adottò una strategia volta a mettere in risalto le doti del gruppo e l'azione di tutta la squadra più che quella dei singoli giocatori.
L'anno successivo le prestazioni del capitano Giovanni Lopez, il terzino Gilberto D'Ignazio Pulpito e il mediano Domenico Di Carlo riportarono il Vicenza in massima serie, dove finì nono.




Giovedì 29 maggio 1997: la festa per la conquista della Coppa Italia 1996-1997.


Addirittura meglio andò l'anno seguente, quello della consacrazione: in campionato il Vicenza fu capace di togliersi grandi soddisfazioni come le tre memorabili vittorie ai danni della Juventus, dell'Inter e del Milan. Dopo aver conquistato per qualche giorno il primo posto il 24 novembre 1996 grazie alla doppietta di Gabriele Ambrosetti nella vittoria contro la Reggiana, il Vicenza superò una dopo l'altra le sue avversarie in Coppa Italia. Nei sedicesimi i gol di Maurizio Rossi e Giovanni Cornacchini sconfissero la Lucchese, negli ottavi quelli di Fabio Viviani e dello stesso Cornacchini il Genoa, nei quarti la rete in trasferta di Gabriele Ambrosetti fece uscire il Milan, in semifinale le reti di Roberto Murgita e del solito Cornacchini eliminarono il Bologna e infine si arrivò alla finale col Napoli. All'andata al San Paolo i biancorossi cedettero per 1-0, ma al ritorno, il 29 maggio 1997 Giampiero Maini pareggiò subito i conti. Si arrivò ai tempi supplementari e fu Maurizio Rossi ad entrare nella storia del Vicenza segnando un gol a due minuti dalla fine, seguito due minuti più tardi dal 3-0 di Alessandro Iannuzzi, che assegnarono al Vicenza il più importante trofeo della sua storia.


Nell'estate 1997 la società britannica ENIC (finanziaria nel campo del petrolio) rilevò la maggior parte delle quote azionarie del club biancorosso. Il Vicenza divenne la prima squadra italiana ad avere una proprietà straniera[10].
Il Vicenza detentore della coccarda tricolore si guadagnò inoltre il diritto di giocare, il 23 agosto 1997 allo stadio delle Alpi di Torino, la finale di Supercoppa italiana, poi persa, contro la Juventus.


Nella stagione 1997-1998, dopo l'ottavo posto dell'anno prima, il Vicenza si salvò senza patemi, ma si lasciò un po' andare in campionato, mentre in Coppa delle Coppe arrivò in semifinale col Chelsea dopo numerosi successi grazie ai gol del suo bomber Pasquale Luiso, alla fine capocannoniere della manifestazione con otto marcature, inflitte a tutte le quattro squadre europee affrontate. Nei sedicesimi con tre reti messe a segno il Vicenza riuscì ad eliminare i polacchi del Legia Varsavia, negli ottavi con cinque marcature segnate sconfisse gli ucraini dello Shakhtar Donetsk e nei quarti con addirittura nove gol realizzati estromise gli olandesi del Roda Kerkrade, approdando in semifinale. Dopo la vittoria all'andata con i blues, (1-0 marcatura di Lamberto Zauli) al ritorno a Londra i biancorossi si portarono prima sullo 0-1 con Pasquale Luiso, poi si videro annullare un altro gol di Luiso .mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}per fuorigioco inesistente[senza fonte], quindi dovettero subire il ritorno del Chelsea che si portò prima sul 2-1 per poi ottenere il gol qualificazione nel finale (3-1) andando a privare il Vicenza della qualificazione alla finale di Stoccolma contro lo Stoccarda che sembrava ormai sicura.




La formazione biancorossa in Vicenza-Legia Varsavia 2-0 del 18 settembre 1997, all'esordio nella Coppa delle Coppe 1997-1998.


L'anno successivo corrisponde ad una retrocessione seguita però subito da una promozione grazie alla vittoria del campionato di Serie B 1999-2000. Con il tecnico Edoardo Reja in panchina e grazie ad un ottimo attacco in cui si distinguono Gianni Comandini (poi ceduto al Milan), il solito Pasquale Luiso e il giovane Christian Bucchi; la squadra guadagna la promozione con due giornate di anticipo rispetto alla fine del campionato. Dura solo un anno la permanenza in Serie A. La stagione 2000-2001 si conclude con la retrocessione in Serie B per i veneti.


Nel dicembre 2004 avviene il ritorno della società in mano di imprenditori locali, e la nomina a presidente di Sergio Cassingena, a seguito dell'acquisto del pacchetto azionario dalla società britannica ENIC.
Da questo momento la storia del Vicenza vede un decennio in Serie B fatto di salvezze all'ultima giornata di campionato, tre retrocessioni sul campo di cui due (2005 e 2012) graziate da riammissioni a causa di illeciti sportivi di altre squadre, decennio culminato nel 2013 con la definitiva retrocessione nella terza serie, e con la società in gravi condizioni finanziarie[11].
In Serie C il Vicenza è allenato dall'indimenticato ex biancorosso Giovanni Lopez. Al termine del campionato il Vicenza disputa i play-off contro il Savona, perdendo ai rigori.
Nonostante ciò il 29 agosto 2014 il Vicenza viene ripescato in Serie B in sostituzione del fallito Siena[12][13]. A ottobre viene esonerato l'allenatore Lopez[14] sostituito da Pasquale Marino,[15] la squadra si risolleva terminando il campionato al terzo posto, accedendo ai play-off per la Serie A, persi in semifinale contro il Pescara. Nel 2017 la squadra biancorossa (nel frattempo rilevata da una nuova cordata di impreditori vicentini) retrocede in Serie C, fatto che acuisce ulteriormente la crisi economica del club. Dichiarato fallito e messo in esercizio provvisorio il Vicenza rischia addirittura la retrocessione in quarta serie, ma riesce a salvarsi il 26 maggio 2018 vincendo il doppio spareggio salvezza contro il Santarcangelo. Cessate definitivamente le attività sociali, il titolo sportivo (rappresentante de iure la storia e il blasone sportivo della squadra, compresi i successi raggiunti e i trofei vinti) viene ritirato dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio.[16]


A campionato concluso il patron della Diesel Renzo Rosso acquista il ramo societario dell'azienda biancorossa e lo conferisce al Bassano (altra squadra di sua proprietà), che pertanto cambia denominazione in L.R. Vicenza Virtus S.p.A., trasferisce la sede sociale da Bassano del Grappa a Vicenza e si pone dunque come erede de facto della storica tradizione calcistica cittadina.[17][18] Il "nuovo Vicenza" viene così iscritto alla stagione agonistica 2018-2019 con la matricola sportiva del Bassano (che viene rifondato e riparte dalle divisioni dilettantistiche del Veneto).



Cronistoria |






Cronistoria del L.R. Vicenza Virtus



  • 9 marzo 1902 – Fondazione dell'Associazione Del Calcio In Vicenza.


  • 1902-1903 – 1º nel campionato provinciale scolastico.


  • 1903-1904 – 1º nel campionato veneto di Terza Categoria.


  • 1904-1905 – 1º nel campionato veneto di Terza Categoria.


  • 1905-1906 – 1º nel campionato veneto di Terza Categoria.


  • 1906-1907 – 1º nel campionato veneto di Terza Categoria.


  • 1907-1908 – 1º nel campionato veneto di Terza Categoria.

  • 4 dicembre 1908 – L'Associazione Del Calcio In Vicenza assorbe l'Olympia, altro club vicentino, e da questa incorporazione la denominazione diviene Associazione Del Calcio Di Vicenza.[19]


  • 1908-1909 – 2º alle eliminatorie Venete del campionato della F.G.N.I, partecipa, poi, al campionato italiano di Prima Categoria indetto dalla FIGC e riservato a squadre "pure italiane" (composte cioè solamente da italiani). Ammesso direttamente in semifinale in quanto unica veneta; viene eliminata dall'US Milanese per 1-2 (a Vicenza) e 0-8 (a Milano).


  • 1909-1910 – 1º nel campionato Veneto di Seconda Categoria. Promosso in Prima Categoria.






  • 1910-1911 – 1º nella sezione veneto-emiliana della Prima Categoria. Perde la finalissima nazionale.


  • 1911-1912 – 2º nella sezione veneto-emiliana della Prima Categoria.


  • 1912-1913 – 1º nella sezione veneto-emiliana della Prima Categoria dopo aver vinto lo spareggio. 5º nel girone finale della Prima Categoria Alta Italia.


  • 1913-1914 – 1º nella sezione veneto-emiliana della Prima Categoria. 5º nel girone finale dell'Alta Italia.


  • 1914-1915 – 1º nel girone F del torneo maggiore della Prima Categoria. 3º nel girone semifinale D dell'Alta Italia.

  • 1915-1919 – Attività sospesa per l'esposizione in prima linea del territorio berico sul fronte della prima guerra mondiale.


  • 1919-1920 – 4º nella sezione veneta della Prima Categoria.






  • 1920-1921 – 3º nel girone B della sezione veneta della Prima Categoria. Al termine del campionato, secessiona aderendo alla C.C.I..


  • 1921-1922 – 12º nel girone A della Lega Nord di Prima Divisione C.C.I.. Red Arrow Down.svgRetrocesso in Seconda Divisione dopo aver perso lo spareggio contro il Derthona. A fine campionato, integra l'Unione Sportiva Studentesca Vicentina al club.


  • 1922-1923 – 7º nel girone E Nord della Seconda Divisione Nord. Red Arrow Down.svgRetrocesso in Terza Divisione dopo aver perso lo spareggio.


  • 1923-1924 – 1º nel girone C Veneto della Terza Divisione. 1º nel girone finale dopo aver vinto lo spareggio. Green Arrow Up.svgPromosso in Seconda Divisione.


  • 1924-1925 – 1º nel girone D Nord ella Seconda Divisione dopo aver vinto gli spareggi. Viene punito per i tesseramenti irregolari degli ungheresi Horváth e Molnár, e relegato all'ultimo posto con conseguente retrocessione. Successivamente, la società addiviene ad un compromesso con la FIGC che lo reintegra in organico in soprannumero.


  • 1925-1926 – 9º nel girone D Nord della Seconda Divisione. Relegato nel nuovo Direttorio Divisioni Inferiori Nord per riforma dei campionati.


  • 1926-1927 – 3º nel girone C Nord della Seconda Divisione.


Terzo turno di Coppa Italia.



  • 1927-1928 – 10º nel girone E Nord della Seconda Divisione. Retrocesso nella nuova e declassata Seconda Divisione Nord.

  • 1928 – A fine stagione, la società assorbe il Circolo Cotonificio Rossi di Vicenza e da questo inglobamento la denominazione diviene Associazione Calcio Vicenza.[20]


  • 1928-1929 – 3º nel girone D della Seconda Divisione Nord.


  • 1929-1930 – 1º nel girone D della Seconda Divisione Nord. Promosso in Prima Divisione.






  • 1930-1931 – 3º nel girone A della Prima Divisione.


  • 1931-1932 – 8º nel girone A della Prima Divisione.

  • 1932 – La società è costretta a cambiare denominazione in Associazione Fascista Calcio Vicenza.[21]


  • 1932-1933 – 1º nel girone C della Prima Divisione. 2º nel girone finale C. Ammesso in Serie B d'ufficio per allargamento dei quadri.


  • 1933-1934 – 12º nel girone B della Serie B. Retrocesso e successivamente ripescato per allargamento dei quadri dopo aver perso gli spareggi.


  • 1934-1935 – 11º nel girone A della Serie B. Retrocesso in Serie C.


  • 1935-1936 – 2º nel girone A della Serie C.


Primo turno eliminatorio di Coppa Italia.


  • 1936-1937 – 9º nel girone A della Serie C.

Qualificazioni di Coppa Italia.


  • 1937-1938 – 2º nel girone A della Serie C.

Sedicesimi di finale di Coppa Italia.


  • 1938-1939 – 3º nel girone A della Serie C.

Sedicesimi di finale di Coppa Italia.


  • 1939-1940 – 1º nel girone A della Serie C. 1° nel girone finale B. Promosso in Serie B.

Sedicesimi di finale di Coppa Italia.




  • 1940-1941 – 6º in Serie B.

Terzo turno di Coppa Italia.


  • 1941-1942 – 2º in Serie B. Promosso in Serie A.

Sedicesimi di finale di Coppa Italia.


  • 1942-1943 – 12º in Serie A.

Ottavi di finale di Coppa Italia.



  • 1943-1944 – 1º nel girone B veneto del Campionato Alta Italia.

  • 1944-1945 – Attività sospesa per cause belliche.

  • 1945 – Alla ripresa delle attività agonistiche ufficiali torna alla denominazione Associazione Calcio Vicenza.


  • 1945-1946 – 11º in Serie A Alta Italia.


  • 1946-1947 – 5º in Serie A.


  • 1947-1948 – 20º in Serie A. Retrocesso in Serie B.


  • 1948-1949 – 3º in Serie B.


  • 1949-1950 – 13º in Serie B.






  • 1950-1951 – 9º in Serie B.


  • 1951-1952 – 10º in Serie B.


  • 1952-1953 – 12º in Serie B.

  • 1953 – La società cambia la denominazione in Associazione Calcio Lanerossi Vicenza.


  • 1953-1954 – 6º in Serie B.


  • 1954-1955 – 1º in Serie B. Promosso in Serie A.


  • 1955-1956 – 9º in Serie A.


  • 1956-1957 – 11º in Serie A.


  • 1957-1958 – 7º in Serie A.


Primo turno di Coppa Italia.


  • 1958-1959 – 7º in Serie A.

Terzo turno di Coppa Italia.


  • 1959-1960 – 10º in Serie A.

Secondo turno di Coppa Italia.




  • 1960-1961 – 9º in Serie A.

Secondo turno di Coppa Italia.


  • 1961-1962 – 14º in Serie A.

Ottavi di finale di Coppa Italia.


  • 1962-1963 – 7º in Serie A.

Primo turno di Coppa Italia.


  • 1963-1964 – 6º in Serie A.

Primo turno di Coppa Italia.


  • 1964-1965 – 11º in Serie A.

Primo turno di Coppa Italia.


  • 1965-1966 – 6º in Serie A.

Quarti di finale di Coppa Italia.


  • 1966-1967 – 13º in Serie A.

Terzo turno di Coppa Italia.


  • 1967 – Cambia denominazione in Società Sportiva Lanerossi Vicenza.


  • 1967-1968 – 12º in Serie A.


Primo turno di Coppa Italia.


  • 1968-1969 – 12º in Serie A.

Primo turno di Coppa Italia.[22]


  • 1969-1970 – 8º in Serie A.

Primo turno di Coppa Italia.




  • 1970-1971 – 8º in Serie A.


Primo turno di Coppa Italia.

Quarti di finale della Coppa Mitropa.



  • 1971-1972 – 12º in Serie A.

Primo turno di Coppa Italia.


  • 1972-1973 – 13º in Serie A.

Primo turno di Coppa Italia.


  • 1973-1974 – 12º in Serie A.


Primo turno di Coppa Italia.

Fase a gironi della Coppa Mitropa.



  • 1974-1975 – 14º in Serie A. Retrocesso in Serie B.

Primo turno di Coppa Italia.


  • 1975-1976 – 16º in Serie B.

Primo turno di Coppa Italia.


  • 1976-1977 – 1º in Serie B. Promosso in Serie A.

Secondo turno di Coppa Italia.


  • 1977-1978 – 2º in Serie A.

Primo turno di Coppa Italia.


  • 1978-1979 – 14º in Serie A. Retrocesso in Serie B.


Primo turno di Coppa UEFA.

Primo turno di Coppa Italia.



  • 1979-1980 – 5º in Serie B.

Primo turno di Coppa Italia.




  • 1980-1981 – 17º in Serie B. Retrocesso in Serie C1.

Primo turno di Coppa Italia.


  • 1981-1982 – 3º nel girone A della Serie C1.


Coccarda Coppa Italia LegaPro.pngVince la Coppa Italia di Serie C (1º titolo).


  • 1982-1983 – 4º nel girone A della Serie C1.

Sedicesimi di finale di Coppa Italia di Serie C.


  • 1983-1984 – 3º nel girone A della Serie C1.

Ottavi di finale di Coppa Italia di Serie C.


  • 1984-1985 – 2º nel girone A della Serie C1. Promosso in Serie B dopo aver vinto lo spareggio.

Ottavi di finale di Coppa Italia di Serie C.


  • 1985-1986 – 3º in Serie B. Inizialmente promosso in Serie A, subisce la revoca della promozione per illecito sportivo sanzionato dalla C.A.F.

Ottavi di finale di Coppa Italia.


  • 1986-1987 – 18º in Serie B. Retrocesso in Serie C1.

Primo turno di Coppa Italia.


  • 1987-1988 – 4º nel girone A della Serie C1.

Sedicesimi di finale di Coppa Italia di Serie C.


  • 1988-1989 – 12º nel girone A della Serie C1.

Ottavi di finale di Coppa Italia di Serie C.


  • 1989-1990 – 14º nel girone A della Serie C1. Vince lo spareggio salvezza.




  • 1990 – La società cambia la denominazione in Vicenza Calcio.


  • 1990-1991 – 10º nel girone A della Serie C1.


Sedicesimi di finale di Coppa Italia di Serie C.


  • 1991-1992 – 4º nel girone A della Serie C1.

Fase a gironi di Coppa Italia di Serie C.


  • 1992-1993 – 2º nel girone A della Serie C1. Promosso in Serie B.

Primo turno di Coppa Italia.


  • 1993-1994 – 10º in Serie B.

Secondo turno di Coppa Italia.


  • 1994-1995 – 3º in Serie B. Promosso in Serie A.

Secondo turno di Coppa Italia.


  • 1995-1996 – 9º in Serie A.

Ottavi di finale di Coppa Italia.


  • 1996-1997 – 8º in Serie A.


Coccarda Coppa Italia.svgVince la Coppa Italia (1º titolo).


  • 1997-1998 – 14º in Serie A.


Sedicesimi di finale di Coppa Italia.

Finalista di Supercoppa italiana.

Semifinalista di Coppa delle Coppe UEFA.



  • 1998-1999 – 17º in Serie A. Retrocesso in Serie B.

Ottavi di finale di Coppa Italia.


  • 1999-2000 – 1º in Serie B. Promosso in Serie A.

Primo turno di Coppa Italia.




  • 2000-2001 – 16º in Serie A. Retrocesso in Serie B.

Secondo turno di Coppa Italia.


  • 2001-2002 – 9º in Serie B.

Primo turno di Coppa Italia.


  • 2002-2003 – 8º in Serie B.

Quarti di finale di Coppa Italia.


  • 2003-2004 – 13º in Serie B.

Primo turno di Coppa Italia.


  • 2004-2005 – 17º in Serie B. Retrocesso in Serie C1 dopo aver perso i play-out e successivamente reintegrato.

Primo turno di Coppa Italia.


  • 2005-2006 – 16º in Serie B.

Primo turno di Coppa Italia.


  • 2006-2007 – 11º in Serie B.

Primo turno di Coppa Italia.


  • 2007-2008 – 17º in Serie B.

Secondo turno di Coppa Italia.


  • 2008-2009 – 12º in Serie B.

Terzo turno di Coppa Italia.


  • 2009-2010 – 14º in Serie B.

Secondo turno di Coppa Italia.




  • 2010-2011 – 12º in Serie B.

Quarto turno di Coppa Italia.


  • 2011-2012 – 19º in Serie B. Retrocesso in Lega Pro Prima Divisione dopo aver perso i play-out e successivamente reintegrato a seguito della retrocessione d'ufficio del Lecce per lo scandalo del calcioscommesse.

Secondo turno di Coppa Italia.


  • 2012-2013 – 19º in Serie B. Retrocesso in Lega Pro Prima Divisione.

Terzo turno di Coppa Italia.


  • 2013-2014 – 5º nel girone A della Lega Pro Prima Divisione. Perde i quarti di finale dei play-off ma viene successivamente ripescato in Serie B a completamento organici.


Secondo turno di Coppa Italia.

Terzo turno di Coppa Italia Lega Pro.



  • 2014-2015 – 3º in Serie B. Perde la semifinale dei play-off.

Primo turno di Coppa Italia.


  • 2015-2016 – 13º in Serie B.

Quarto turno di Coppa Italia.


  • 2016-2017 – 20º in Serie B. Retrocesso in Serie C.

Terzo turno di Coppa Italia.


  • 2017-2018 – 18º nel girone B della Serie C. Salvo dopo aver vinto i play-out.


Secondo turno di Coppa Italia.

Ottavi di finale di Coppa Italia Serie C.



  • 2018 – Il 18 gennaio, il Vicenza Calcio S.p.A. viene dichiarato fallito e conclude la stagione in esercizio provvisorio. Il 31 maggio, subentra il Bassano S.p.A. di Bassano del Grappa, che rileva i cespiti della vecchia società all'asta di liquidazione, cambiando denominazione in L.R. Vicenza Virtus S.p.A. e trasferendo la sede sociale a Vicenza.


  • 2018-2019 – nel girone B della Serie C.



Secondo turno in Coppa Italia.

in Coppa Italia Serie C.





Denominazioni |




  • 1902-1908 600px croce bianca rosso e pali bianco-rossi.png Associazione Del Calcio In Vicenza (ACIVI)


  • 1908-1928 600px croce bianca rosso e pali bianco-rossi.png Associazione Del Calcio Di Vicenza (ACIVI) (L'ACIVI assorbe l'Olympia, altro club vicentino, 4 dicembre 1908)[19]


  • 1928-1932 600px croce bianca rosso e pali bianco-rossi.png Associazione Calcio Vicenza (ACIVI) (L'ACIVI assorbe il Circolo Cotonificio Rossi, altro club vicentino, 1928)[20]


  • 1932-1945 600px Rosso e Bianco (strisce).png Associazione Fascista Calcio Vicenza (La denominazione "Associazione Fascista Calcio Vicenza" fu imposta da Benito Mussolini come tributo al suo partito, come per molte altre squadre di calcio o discipline sportive)[21]


  • 1945-1953 600px Rosso e Bianco (strisce).png Associazione Calcio Vicenza


  • 1953-1967 Bianco e Rosso (Strisce) con R dorata.png Associazione Calcio Lanerossi Vicenza


  • 1967-1990 Bianco e Rosso (Strisce) con R dorata.png Società Sportiva Lanerossi Vicenza S.p.A.


  • 1990-2018 600px V Bianca e Rossa.png Vicenza Calcio S.p.A.


  • 2018- attuale 600px Rosso e Bianco (strisce).png L.R. Vicenza Virtus S.p.A.



Colori e simboli |



Colori |





Marcelo Otero in azione nel 1996 con la classica divisa del Vicenza: maglia palata biancorossa, con pantaloncini e calzettoni bianchi.


Sin dal 1902, i colori sociali del Vicenza sono il bianco e il rosso, le stesse tinte comunali della città veneta. La divisa utilizzata dalla squadra nelle sue partite casalinghe è tradizionalmente costituita da una maglia palata biancorossa, abbinata a pantaloncini e calzettoni bianchi, questi ultimi con risvolto rosso.


Nel corso della storia del club, l'uniforme vicentina ha subito varie modifiche. Inizialmente era sostanzialmente una camicia con pali molto stretti, abbinata a calzettoni rossi. Tra gli anni 1920 e 1930, oltre alla succitata maglia palata, erano in uso anche delle casacche bianche con fascia orizzontale rossa al centro del petto, o al contrario rosse con fascia centrale bianca, assieme a pantaloncini rossi; la fascia verrà eliminata nel decennio successivo, lasciando la divisa completamente bianca. Alla ripresa nel secondo dopoguerra, i vicentini sfoggiarono spesso una palatura più ampia rispetto a quella d'inizio Novecento.


Tra le annate 1963-1964 e 1966-1967 c'è stato poi il ritorno a una maglia dai pali molto fitti; nell'ultima stagione è stata indossata anche una maglia bianca con sbarra diagonale rossa. Dagli anni 1970 i pali verticali tornano a una larghezza standard; con la fine del decennio, inoltre, il Lanificio Rossi cominciò a fornire come seconde e terze maglie modelli con colori sgargianti, tra cui il verde, l'azzurro, il blu e il giallo, molto semplici e minimali, marchiate solo dalla classica "R" dell'azienda affissa sul petto.


Nella stagione 1981-1982 comparve sulle maglie biancorosse il primo sponsor ufficiale: la Yuma Jeans, che vi resto fino all'annata 1983-1984.


Fino alla stagione 1995-1996 la maglia presentava una palatura più fitta; mentre dalla stagione 1996-1997 alla stagione 1998-1999 la divisa appariva con meno pali.


La stagione 2001-2002 rappresentò per il Vicenza quella celebrativa dei primi cento anni dalla sua fondazione. Per celebrare la ricorrenza del centenario, la Umbro elaborò una divisa classica: la maglia ripresentò la comparsa della storica R a sinistra, e la mutazione del logo della V divenuta dorata per quella stagione e collocata al centro della maglia.


Nella stagione 2016-2017 in occasione del 20º anniversario della conquista della Coppa Italia 1996-1997, sulla maglia del Vicenza fu presente uno stemma celebrativo per rievocare la storica vittoria della coccarda tricolore.[23]


Nella storia del Vicenza, per via dei prestigiosi traguardi raggiunti dalla squadra biancorossa, le due maglie storiche rimangono quella del Real Vicenza che sfiorò lo scudetto della stagione 1977-1978, e quella del Vicenza dei miracoli di Francesco Guidolin di metà anni novanta con lo sponsor Pal Zileri.














Manica sinistra

Manica sinistra

Maglietta

Maglietta

Manica destra

Manica destra


Pantaloncini


Calzettoni



Gli inizi







Manica sinistra

Maglietta

Maglietta


Manica destra


Pantaloncini

Calzettoni

Calzettoni


Anni 1920-1930







Manica sinistra


Maglietta


Manica destra


Pantaloncini


Calzettoni


Anni 1930-1940






Manica sinistra

Manica sinistra

Maglietta

Maglietta

Manica destra

Manica destra


Pantaloncini


Calzettoni


Anni 1940-1960






Manica sinistra

Manica sinistra

Maglietta

Maglietta

Manica destra

Manica destra


Pantaloncini


Calzettoni


Anni 1960-1970






Manica sinistra

Manica sinistra

Maglietta

Maglietta

Manica destra

Manica destra


Pantaloncini


Calzettoni


Anni 1970-oggi





Simboli ufficiali |



Stemma |


Dal 1902, anno di fondazione, alla stagione 1952-1953, il club utilizzò come simbolo uno scudo svizzero partito a sinistra con una croce bianca in campo rosso (mutuata dallo stemma araldico della città di Vicenza), a destra palato in bianco e rosso. La fascia cuspidale, su fondo bianco, recava la dicitura A.C. VICENZA a lettere stampatelle rosse.


Nella stagione 1953-1954 (a seguito del passaggio sotto il controllo della Lanerossi) subentrò un ancile troncato: nel campo superiore, su fondo bianco, s'inscriveva la mutata ragione sociale LANEROSSI A.C. VICENZA (a lettere stampatelle auree), mentre nel campo inferiore, su fondo palato di bianco e rosso, campeggiava la celebre R annodata (sempre color oro), simbolo dell'azienda tessile di Schio.


Vera protagonista della simbologia societaria (in quanto unico elemento a campeggiare sulle maglie da gioco), la R della Lanerossi rimase in uso fino alla stagione 1989-1990.


Nel 1990, a seguito della fine della "stagione Lanerossi" e del cambio di denominazione in Vicenza Calcio, l'artista Antonio "Toni" Vedù dell'Anonima Magnagati disegnò un nuovo emblema: di base si trattava di uno scudo francese moderno bianco bordato di rosso (salvo che nella parte superiore), quasi completamente occupato da una larga V rossa con all'interno una riga bianca, la quale sulla sinistra si tramutava in una croce (evocante l'araldica cittadina). In capo al tutto era apposta la dicitura VICENZA CALCIO 1902, a lettere rosse.


A seguito di un accordo con il gruppo Marzotto (divenutone frattanto proprietario), nella stagione 2001-2002 (in concomitanza col centenario di fondazione) la R della Lanerossi tornò a campeggiare sulle divise biancorosse. Previo rinnovo dell'accordo, dalla stagione 2006-07 essa è tornata ad essere parte integrante delle maglie vicentine, diventando una sorta di "stemma secondario".


Nel 2018, a seguito del fallimento del Vicenza Calcio, la subentrante L.R. Vicenza Virtus di Renzo Rosso ha scelto di dismettere l'emblema del 1990 in favore del ripristino della sola R, che torna così ad essere l'effettivo stemma societario. A partire da essa è stato così concepito un nuovo identificativo (in uso solo per l'ambito amministrativo e comunicativo, ma non sulle maglie da gioco), nel quale il simbolo Lanerossi (colorato di rosso) è inserito in un cerchio (egualmente rosso) aperto nella parte superiore; al di sotto di esso campeggia l'epigrafe L.R. VICENZA 1902, a lettere stampatelle nere.






Inno |


L'inno ufficiale riconosciuto dalla società è Vicenza cuore biancorosso, inno composto dal deejay Manuel Negrin nel 2012 e cantato da Luca Menti. Il titolo è stato scelto tramite un sondaggio sul sito ufficiale del Vicenza Calcio. Viene fatto ascoltare durante l'entrata in campo dei calciatori biancorossi allo stadio Menti e al termine delle partite.


Oltre a questo ci sono diverse altre canzoni:




  • Inno biancorosso, inno della tifoseria, principale e storico. È il più antico e risale ai primi anni 1960. Venne realizzato su richiesta della proprietà del Lanerossi che, dopo essere stata la prima azienda italiana ad acquistare una squadra di calcio di Serie A, voleva lasciare un ulteriore segno nella storia calcistica vicentina. Questo inno si canta tuttora allo stadio (seppur con alcuni goliardici adattamenti operati dai tifosi);


  • Grande Vicenza 1902-1992 90 anni, inno composto nel 1992 in occasione dei 90 anni di storia compiuti dal Vicenza;


  • Cuore biancorosso, inno inciso a scopi benefici cantato nel 1997 dall'allenatore Francesco Guidolin e dai calciatori biancorossi, per celebrare la vittoria della Coppa Italia 1996-1997;


  • Forza Vicenza avanti Vicenza forza Vicenza campione Vicenza, inno composto in anni recenti dall'argentino tifoso biancorosso Miguel Angel Regalado;



Mascotte |


Il Vicenza ha una propria mascotte ufficiale: Gatton Gattoni. La sua storia parte nel campionato di Serie B 1994-1995 quando un'agenzia pubblicitaria vicentina decise di creare un'immagine da associare alla squadra di calcio: si pensò di scegliere un personaggio fumettistico che sapesse riassumere un'immagine rappresentativa per i vicentini insieme a fiducia e sostegno per i colori biancorossi.


Venne scelto un gatto personificato in un giocatore con tanto di maglietta del Vicenza. A fine campionato il Vicenza venne promosso in Serie A e per questo Gatton Gattoni divenne subito il portafortuna della squadra e dei tifosi. Se inizialmente l'agenzia scelse di dare alla mascotte una veste esclusivamente cartacea (appariva sul giornale della squadra e sui volantini dei tifosi) e cartellonistica, si arrivò infine alla realizzazione di una mascotte alta due metri e mezzo che a ogni partita intratteneva gli spettatori passeggiando per il campo da gioco; Gatton Gattoni scese fisicamente in campo il 12 maggio 1996, durante l’ultima partita di campionato, giorno in cui il Vicenza pareggiò in casa 2-2 contro la Sampdoria. Poco tempo dopo in ogni iniziativa del Vicenza Calcio si richiedeva la presenza della mascotte ufficiale. La "passeggiata" del pupazzo continua ancora adesso prima di ogni partita disputata al "Menti".


Gatton Gattoni oggi è anche una linea dei prodotti di merchandising del Vicenza Calcio. La sua popolarità nel mondo del calcio è ormai nazionale oltre a essere stato il primo esempio di mascotte ufficiale di una società di serie A.




Strutture |



Stadio |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Stadio Romeo Menti.



La partita con il record storico di spettatori al "Menti", con 31 023 presenze, fu L.R. Vicenza-Juventus del 22 gennaio 1978 (0-0).


La squadra gioca le sue partite casalinghe allo Stadio Romeo Menti, da sempre di proprietà comunale.


Lo stadio fu costruito nel 1935 e chiamato Campo Sportivo del Littorio, in linea con le influenze fasciste dell'epoca. Inaugurato in occasione della festa patronale dell'8 settembre con la partita tra Vicenza e gli ungheresi del Saroksar (squadra di Budapest), venne danneggiato dai bombardamenti, ristrutturato in pochi mesi (con l'eliminazione della pista di atletica) e ridenominato, nel 1946 in Comunale.


Dopo la tragedia di Superga in cui perse la vita il calciatore vicentino Romeo Menti il comune decise, nel 1949, di dedicare l'impianto sportivo a lui.


Ha subito diverse ristrutturazioni ed adeguamenti nel corso degli anni. È un tipico stadio "all'inglese", con tribune e gradinate molto vicine al campo.



Centro di allenamento |






Magnifying glass icon mgx2.svg
Lo stesso argomento in dettaglio: Centro Tecnico Piermario Morosini.




Piermario Morosini, il calciatore scomparso a cui è stato intitolato il Centro Tecnico del club.


Dal 2006 la società dispone di un moderno Centro Tecnico, situato ad Isola Vicentina. La struttura si sviluppa su un'area complessiva di 65 000 m² e si divide in due unità simmetriche, una riservata alla Prima Squadra con spogliatoi, magazzino, sale mediche, palestra e annessi uffici dirigenziali, sale riunioni e una sala conferenze, ed una dedicata al Settore Giovanile con i medesimi servizi, oltre ad una grande palestra regolamentare per il lavoro all'interno e i maggiori eventi. All'esterno la superficie si struttura in 5 campi per gli allenamenti, di cui 4 in erba e uno ulteriore in terra battuta.


Dopo la prematura scomparsa, la società ha deciso di intitolare il Centro Tecnico a Piermario Morosini[25] (già calciatore del Vicenza per tre stagioni).


Attualmente la nuova società sta rivedendo anche le scelte relative al centro di allenamento il cui utilizzo è temporaneamente sospeso. Almeno per la prima parte della stagione 2018/2019 gli allenamenti della prima squadra si svolgono in alcuni impianti di Caldogno.



Società |



Organigramma societario |


Il L.R. Vicenza Virtus è una società per azioni; dal 29 maggio 2018 è di proprietà della OTB Group di Breganze, holding dell'imprenditore Renzo Rosso.




Organigramma societario




Area gestionale




  • Presidente: Stefano Rosso


  • Vice Presidente: Roberto Masiero


  • Direttore generale: Paolo Bedin


  • Segretario generale: Renato Schena


  • Consigliere indipendente: Paolo Rossi


  • Finance manager: Elisabetta Alzeni


  • Amministrazione: Federico Marchesini


  • Responsabile Marketing e commerciale: Valeria Visentin


  • Commerciale: Nicola Rossi


  • Responsabile comunicazione: Sara Vivian


  • Grafica: Alessandro Scalco


  • Stadio e Logistica: Sergio valerio, Elena Giavatto







Cronologia assetto societario





  • 1902-1953 Italia Proprietà condivisa tra i giocatori

  • 1953-1989 Italia Proprietà Lanerossi Spa

  • 1989-1997 Italia Proprietà Dalle Carbonare

  • 1997-2004 Regno Unito Proprietà ENIC Plc

  • 2004-2016 Italia Proprietà Finalfa Srl

  • 2016-2017 Italia Proprietà Vi.Fin. Spa

  • 2018-attuale Italia Proprietà Only The Brave Group Spa







|


Di seguito l'elenco dei fornitori tecnici e degli sponsor ufficiali.[26]




Cronologia sponsor ufficiali





  • 1981-1984 Yuma Jeans

  • 1984-1985 TreGima Mobili

  • 1985-1987 Acqua Recoaro

  • 1987-1989 Pulitalia

  • 1989-1998 Pal Zileri

  • 1998-1999 Belfe

  • 1999-2000 Caffè Vero

  • 2000-2002 Artel

  • 2002-2005 Caffè Vero

  • 2005-2007 Acqua Recoaro

  • 2007-2009 Fiera di Vicenza

  • 2009-2010 Fiamm

  • 2010-2017 Banca Popolare di Vicenza

  • 2017-2018 Acciaierie Valbruna

  • 2018-attuale Diesel







Cronologia sponsor tecnici





  • 1970-1971 Umbro

  • 1978-1992 Adidas

  • 1992-1995 Virma

  • 1995-1997 Biemme

  • 1997-1998 Lotto

  • 1998-1999 Biemme

  • 1999-2002 Umbro

  • 2002-2005 Biemme

  • 2005-2007 A-Line

  • 2007-2009 Diadora

  • 2009-2012 Max Sport

  • 2012-2018 Macron

  • 2018-attuale Lotto







Settore giovanile |


Il settore giovanile della società vanta due vittorie consecutive nel Torneo di Viareggio, nel 1954 e nel 1955. Esso si suddivide in 4 ambiti:




  • Attività agonistica, che raggruppa le squadre che partecipano ai campionati Primavera o Berretti, allievi U17 e U16 e giovanissimi U15, U14 e U13;


  • Attività di base, che raggruppa le squadre degli esordienti e pulcini;


  • Scuola calcio, che raggruppa i primi calci (7-8 anni) e i "piccoli amici" (5-6 anni)


  • Vicenza Academy, ovvero l'affiliazione di quasi 40 società calcistiche venete al Vicenza Calcio con lo scopo di valorizzarne i giovani talenti anche attraverso osservatori (ciascuno osservatore con una propria zona di lavoro anche extra regionale).


Le squadre giovanili si allenano a Vicenza negli impianti di via Gagliardotti, Stanga, Saviabona, San Pio X, Bertesinella e Pomari mentre a Bassano negli impianti di Cartigliano, Centro Giovanile e Sporting.

Negli ultimi anni diversi ex giocatori biancorossi a fine carriera hanno deciso di seguire i diversi ambiti del settore giovanile.





Organigramma settore giovanile




Organigramma




  • Responsabile di settore: Michele Nicolin


  • Dirigente: Giuseppe Fipponi


  • Dirigente: Giuseppe Sammarco


  • Dirigente: Lino Broglio




Area tecnica attività agonistica




  • Allenatore Primavera/Beretti: Guido Belardinelli


    • Collaboratore tecnico: Toto Rondon


    • Preparatore atletico: Paolo Guderzo


    • Allenatore portieri: Mirco Muraro e Carlo Gelmetti




  • Allenatore Allievi Nazionali Under 17: Lorenzo Simeoni


  • Allenatore Allievi Sperimentali Under 16: Gabriele Stevanin


  • Allenatore Giovanissimi Nazionali Under 15: Diego Bistore


  • Allenatore Giovanissimi Sperimentali Under 14: Pierantonio Isoldi


  • Allenatore Giovanissimi Regionali Professionisti Under 13: Tommy Dal Santo







La "Nobile Provinciale" |


Logo Nobile Provinciale SC.png

Il 25 aprile 2012 prende il via l'iniziativa della società cooperativa "Nobile Provinciale", con l'intento di creare un azionariato popolare per acquistare il Vicenza Calcio. Il nome deriva dall'appellativo che era stato coniato ai tempi del Lanerossi per identificare la squadra vicentina, capace di tener testa alle grandi squadre del calcio italiano. La "Nobile Provinciale" è patrocinata dal Comune e dalla provincia di Vicenza.



Il Vicenza nella cultura di massa |





Elena Sofia Ricci e Ugo Tognazzi nella tribuna dello Stadio Romeo Menti durante le riprese del film del 1987 Ultimo minuto.


Il Vicenza, essendo uno dei club italiani che hanno disputato il maggior numero di campionati di Serie A, è presente in varie opere della cultura italiana; sia in ambito cinematografico che in quello musicale, svariando anche nel ludico dei videogiochi.
Tito Buy, fondatore nel 1902 e primo presidente del Vicenza, è bisnonno dell'attrice Margherita Buy.[27][28]


Nel 1987, nel film Ultimo minuto[29][30][31] diretto da Pupi Avati, e interpretato da Ugo Tognazzi, Elena Sofia Ricci, Marco Leonardi e Diego Abatantuono; il Vicenza, lo Stadio Romeo Menti e la tifoseria della Curva Sud sono accreditati nei titoli di coda.[32] In questa pellicola sia l'interno e l'esterno dello stadio berico vennero utilizzati come location per girare le riprese. I colori biancorossi della squadra protagonista del film e alcune caratteristiche ricollegano al Vicenza, emblema della classica squadra di provincia del calcio nazionale di quegli anni.
Le riprese della curva vicentina vennero effettuate il 26 aprile 1987 durante la partita Vicenza-Cesena[33] Lo stadio è riconoscibile anche per la presenza dei striscioni biancorossi degli ultrà berici e del cartellone pubblicitario Pal Zileri collocato sopra al centro della Curva Sud.


L'attore Carlo Verdone ha citato il Lanerossi Vicenza in alcuni suoi film;[34] mentre l'attore Luca Zingaretti, che si trovava in città per un impegno teatrale nell'aprile 2013, si allenò al Centro Tecnico Piermario Morosini assieme ai calciatori della Primavera del Vicenza.[35][36]


Nell'aprile 2018 l'attore Rocco Siffredi ha rivelato di essere tifoso del Lanerossi Vicenza[37][38] dall'età di 8 anni, postando successivamente su vari social network[39][40] una sua foto da bambino con la maglia biancorossa.[41][42][43]


L'album Calciatori Panini della stagione 1995-1996[44] utilizzò come copertina la foto del vicentino Gustavo Mendez mentre gareggia in velocità con George Weah nella gara Vicenza-Milan del 22 ottobre 1995.[45]


Il videogioco PC Calcio 5.0 della stagione 1996-1997[46][47] ha come copertina globale la foto del capitano biancorosso Giovanni Lopez alle prese con il bianconero Christian Vieri scattata durante la partita Juventus-Vicenza del 1º marzo 1997.[48][49]


Il gruppo musicale punk rock vicentino Derozer ha scritto la canzone Fedeli alla tribù in onore della trasferta del club berico allo Stamford Bridge di Londra contro il Chelsea nella semifinale di ritorno della Coppa delle Coppe 1997-1998.[50]


Inoltre, sempre nell'ambito musicale, al Vicenza è dedicata una canzone del 2018 della cantante Francesca Michielin, ispirata alla retrocessione nella serie cadetta nel 2001 della squadra biancorossa.[51][52][53]



Allenatori e presidenti |



Allenatori |





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Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori del L.R. Vicenza Virtus




Paolo Rossi e l'allenatore G.B. Fabbri, tra i maggiori artefici del cosiddetto Real Vicenza che sfiorò lo scudetto della stagione 1977-1978.


Sono 75 gli allenatori che dal 1902 hanno assunto la guida tecnica del Vicenza.[54] Tra le loro nazionalità prevale quella italiana.


Il primo allenatore della storia biancorossa fu il professore Antonio Libero Scarpa, il quale guidò la squadra berica dal 1902 al 1908; sempre in quel periodo, dal 1903 al 1908 fu inoltre presidente del Vicenza.





Francesco Guidolin, l'allenatore del Vicenza che conquistò la Coppa Italia 1996-1997.


A vantare il mandato tecnico più lungo è tuttora il vicentino Giulio Fasolo, rimasto alla guida della squadra per 10 stagioni di cui 7 consecutive, dal 1908-1909 al 1914-1915, ed in seguito all'attività sospesa tra il 1915 e il 1919 per l'esposizione in prima linea del territorio berico sul fronte della prima guerra mondiale, fu nuovamente allenatore dal 1919-1920 al 1921-1922. Giulio Fasolo fu allenatore quando la squadra berica sfiorò lo scudetto della stagione 1910-1911.


Negli anni venti e trenta, furono parecchi gli allenatori stranieri della squadra berica. Il primo allenatore straniero della storia biancorossa fu l'austriaco Franz Sedlacek, il quale guidò la squadra nella stagione 1922-1923.


Tra gli allenatori stranieri, quelli che vantano il maggior numero di presenze sulla panchina biancorossa sono gli ungheresi Wilmas Wilhelm e Imre Janos Bekey e l'uruguaiano Hector Puricelli.


Un allenatore che ha segnato la storia biancorossa è stato G.B. Fabbri. Tecnico del Vicenza dal 1976 al 1979, fu alla guida della squadra berica che sfiorò lo scudetto della stagione 1977-1978. Il tecnico emiliano ebbe l'intuizione di spostare Paolo Rossi da ala destra a centravanti prolifico.[55]


Francesco Guidolin allenò il Vicenza dal 1994 al 1998, vincendo la Coppa Italia 1996-1997, e raggiungendo la semifinale della Coppa delle Coppe 1997-1998. Negli anni a Vicenza predilesse normalmente il 4-4-2,[56] mentre in alcune partite delicate, giocate sulla tattica difensiva, optò per il 4-5-1 e il 5-4-1.[57]


Durante la guida di Edoardo Reja, al termine della stagione 1999-2000, la squadra berica conseguì l'ultima promozione in Serie A.


Sono stati sia calciatori che allenatori del Vicenza (in ordine cronologico): Giulio Fasolo, Aldo Casalini, Wilmas Wilhelm, Eraldo Bedendo, Pietro Spinato, Umberto Menti, Roberto Lerici, Antonio Pin, Chinesinho, Giulio Savoini, Ernesto Galli, Fabio Viviani, Giancarlo Camolese, Massimo Beghetto, Manlio Zanini, Alessandro Dal Canto, Giovanni Lopez e Nicola Zanini.


Di seguito la lista degli allenatori dall'anno di fondazione a oggi.[58][59]




Allenatori






  • 1902-1908 Italia Antonio Libero Scarpa

  • 1908-1915 Italia Giulio Fasolo

  • Inattivo dal 1915 al 1919

  • 1919-1922 Italia Giulio Fasolo, Italia Aldo Casalini e Italia Pio Scala

  • 1922-1923 Austria Franz Sedlacek

  • 1923-1924 Ungheria Wilmas Wilhelm

  • 1924-1928 Ungheria Imre Bekey

  • 1928-1931 Ungheria Wilmas Wilhelm

  • 1931-1933 Ungheria Imre Bekey

  • 1933-1934 Ungheria Otto Krappan

  • 1934-1936 Ungheria József Viola

  • 1936-1937 Cecoslovacchia Walter Alt

  • 1937-1939 Ungheria András Kuttik

  • 1939-1940 Italia Eraldo Bedendo (1ª-?ª)

    Italia Piero Spinato (?ª-30ª)


  • 1940-1943 Italia Piero Spinato

  • 1943-1944 Italia Italo Ferrero (1ª-?ª)

    Italia Piero Spinato (?ª-?ª)


  • Inattivo dal 1944 al 1945

  • 1945-1947 Italia Piero Spinato

  • 1947-1948 Italia Giovanni Vecchina (1ª-3ª)


    Italia Piero Spinato (4ª-9ª)


    Ungheria Elemér Berkessy (10ª-25ª)


    Italia Giovanni Vecchina (27ª-42ª)



  • 1948-1949 Ungheria Elemér Berkessy (1ª-?ª)

    Ungheria Wilmas Wilhelm (?ª-42ª)


  • 1949-1950 Ungheria Wilmas Wilhelm

  • 1950-1951 Italia Alfredo Mazzoni

  • 1951-1953 Italia Fulvio Bernardini

  • 1953-1954 Italia Fioravante Baldi (1ª-7ª)

    Italia Aldo Campatelli (8ª-34ª)


  • 1954-1955 Italia Aldo Campatelli

  • 1955-1956 Ungheria Béla Guttman (1ª-26ª)

    Italia Umberto Menti (27ª-34ª)


  • 1956-1957 Italia Piero Andreoli (1ª-24ª)

    Italia Giovanni Varglien (25ª-34ª)


  • 1957-1958 Italia Giovanni Varglien (1ª-7ª)

    Italia Roberto Lerici (8ª-34ª)


  • 1958-1960 Italia Roberto Lerici

  • 1961-1962 Italia Roberto Lerici (1ª-22ª)

    Italia Manlio Scopigno (23ª-34ª)


  • 1962-1965 Italia Manlio Scopigno

  • 1965-1966 Italia Aldo Campatelli

  • 1966-1967 Italia Aldo Campatelli (1ª-8ª)


    Italia Antonio Pin (9ª-29ª)


    Italia Umberto Menti (30ª-38ª)



  • 1967-1968 Italia Arturo Silvestri

  • 1968-1969 Italia Umberto Menti (1ª-16ª)

    Uruguay Héctor Puricelli (17ª-30ª)


  • 1969-1971 Uruguay Héctor Puricelli

  • 1971-1972 Italia Umberto Menti

  • 1972-1973 Italia Gianni Seghedoni (1ª-8ª)

    Uruguay Héctor Puricelli (9ª-30ª)


  • 1973-1974 Uruguay Héctor Puricelli

  • 1974-1975 Uruguay Héctor Puricelli (1ª-25ª)

    Italia Manlio Scopigno (26ª-30ª)


  • 1975-1976 Italia Manlio Scopigno (1ª-20ª)

    Brasile Chinesinho (21ª-38ª)


  • 1976-1979 Italia Giovan Battista Fabbri

  • 1979-1980 Italia Renzo Ulivieri

  • 1980-1981 Italia Giulio Savoini (1ª-8ª)

    Italia Corrado Viciani (9ª-38ª)


  • 1981-1982 Italia Giancarlo Cadè

  • 1982-1983 Italia Giancarlo Cadè (1ª-?ª)

    Italia Bruno Mazzia (?ª-34ª)


  • 1983-1986 Italia Bruno Giorgi

  • 1986-1987 Italia Tarcisio Burgnich (1ª-21ª)

    Italia Alfredo Magni (22ª-38ª)


  • 1987-1988 Italia Francesco Paolo Specchia (1ª-7ª)

    Italia Ernesto Galli (8ª-34ª)


  • 1988-1989 Italia Ernesto Galli (1ª-10ª)


    Italia Battista Rota (11ª-30ª)


    Italia Ernesto Galli (31ª-34ª)



  • 1989-1990 Italia Romano Fogli (1ª-17ª)


    Italia Sergio Gasparin (18ª-29ª)


    Italia Giulio Savoini (30ª-34ª e spareggio)



  • 1990-1991 Italia Giuseppe Caramanno (1ª-23ª)

    Italia Antonio Pasinato (24ª-34ª)


  • 1991-1994 Italia Renzo Ulivieri

  • 1994-1998 Italia Francesco Guidolin

  • 1998-1999 Italia Franco Colomba (1ª-19ª)

    Italia Edoardo Reja (20ª-34ª)


  • 1999-2001 Italia Edoardo Reja

  • 2001-2002 Italia Eugenio Fascetti (1ª-18ª)

    Italia Adelio Moro e Italia Fabio Viviani (19ª-38ª)


  • 2002-2003 Italia Andrea Mandorlini

  • 2003-2004 Italia Giuseppe Iachini

  • 2004-2005 Italia Maurizio Viscidi (1ª-31ª)


    Italia Gianfranco Bellotto (32ª-34ª)


    Italia Maurizio Viscidi (35ª-38ª e play-out)



  • 2005-2006 Italia Giancarlo Camolese

  • 2006-2007 Italia Giancarlo Camolese (1ª-5ª)

    Italia Angelo Gregucci (6ª-42ª)


  • 2007-2009 Italia Angelo Gregucci

  • 2009-2010 Italia Rolando Maran (1ª-32ª)


    Italia Nedo Sonetti (33ª-35ª)


    Italia Rolando Maran (36ª-42ª)



  • 2010-2011 Italia Rolando Maran

  • 2011-2012 Italia Silvio Baldini (1ª-7ª)


    Italia Luigi Cagni (8ª-29ª)


    Italia Massimo Beghetto e Italia Manlio Zanini (30ª-37ª)


    Italia Luigi Cagni (38ª-42ª e play-out)



  • 2012-2013 Italia Roberto Breda (1ª-23ª)

    Italia Alessandro Dal Canto (24ª-42ª)


  • 2013-2014 Italia Giovanni Lopez

  • 2014-2015 Italia Giovanni Lopez (1ª-11ª)

    Italia Pasquale Marino (12ª-42ª e play-off)


  • 2015-2016 Italia Pasquale Marino (1ª-32ª)

    Italia Franco Lerda (33ª-42ª)


  • 2016-2017 Italia Franco Lerda (1ª-7ª)


    Italia Pierpaolo Bisoli (8ª-36ª)


    Italia Vincenzo Torrente (37ª-42ª)



  • 2017-2018 Italia Alberto Colombo (1ª-15ª)


    Italia Nicola Zanini (16ª-32ª)


    Italia Franco Lerda (33ª-38ª)


    Italia Nicola Zanini (play-out)



  • 2018-2019 Italia Giovanni Colella (1ª-19ª)


    Italia Michele Serena (20ª-28ª)


    Italia Giovanni Colella (29ª-)










Presidenti |





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Le singole voci sono elencate nella Categoria:Presidenti del L.R. Vicenza Virtus



I fondatori del Vicenza: Tito Buy (seduto al centro) e Antonio Libero Scarpa (alla sua sinistra), rispettivamente primo e secondo presidente della squadra biancorossa.


Il Vicenza ha avuto svariati presidenti illustri e dalle personalità assai spiccate sin dalle origini, parecchi dei quali membri dell'aristocrazia vicentina.


La squadra fu fondata dal patriota e garibaldino Tito Buy,[60] primo presidente nel 1902, assieme al presidente onorario, il conte e deputato Felice Piovene.[61]


Il generale e politico Augusto Bucchia fu presidente quando la squadra berica sfiorò lo scudetto della stagione 1910-1911.[62]







Felice Piovene (a sinistra) e Augusto Bucchia (a destra), presidenti biancorossi agli albori della squadra berica.


Negli anni successivi altre personalità spiccate furono l'ingegnere Virginio Tonini, il mecenate e marchese Antonio Roi (negli anni venti, trenta e quaranta), il conte e notaio Tommaso Valmarana (negli anni trenta e cinquanta), il nobile Ludovico Thiene (a cavallo tra gli anni quaranta e cinquanta), l'accademico Franco Barbieri, il nobile e grande ufficiale Rodolfo Gavazzi (proprietario del colosso laniero Lanerossi), il politico Delio Giacometti e l'accademico e storico Virgilio Marzot.[63]


Giuseppe Farina è il presidente della squadra biancorossa che sfiorò lo scudetto della stagione 1977-1978. La sua è stata la presidenza più duratura della storia del club, rimanendo in carica alla guida del Vicenza per dodici anni, dal 1968 al 1980.


Pieraldo Dalle Carbonare fu presidente negli anni ottanta e novanta nella risalita dalla Serie C alla Serie A, periodo culminato con la conquista della Coppa Italia 1996-1997.[64][65]


Sotto la presidenza del fondatore di Pal Zileri, l'imprenditore Aronne Miola, al termine della stagione 1999-2000 i biancorossi ottennero l'ultima promozione in Serie A.


Di seguito la lista dei presidenti dall'anno di fondazione a oggi.[66][67]




Presidenti






  • 1902 Italia Tito Buy (primo presidente e fondatore)[68]

  • 1902 Italia Felice Piovene (presidente onorario)[69]

  • 1903-1908 Italia Antonio Libero Scarpa

  • 1908-1911 Italia Augusto Bucchia

  • 1911-1915 Italia Virginio Tonini

  • 1915-1919 – Attività sospesa per l'esposizione in prima linea del territorio berico sul fronte della prima guerra mondiale.

  • 1919 Italia Cristiano Friederecksen

  • 1920 Italia Giacomo Sartea

  • 1921 Italia Luigi Maglietta

  • 1921-1925 Italia Riccardo Sabellin

  • 1925-1926 Italia Amilcare Schiavo

  • 1926-1928 Italia Tulio Cariolato

  • 1928-1931 Italia Antonio Roi

  • 1931-1934 Italia Vasco Barbieri

  • 1934-1935 Italia Tommaso Valmarana

  • 1935 Italia Mario Pittarello

  • 1936 Italia Antonio Roi

  • 1936-1937 Italia Antonio Monti e Italia Mario Pittarello

  • 1937-1939 Italia Antonio Roi, Italia Tommaso Valmarana, Italia Vittorio Zanini e Italia Mario Pittarello

  • 1939-1941 Italia Nino Vetra

  • 1941-1942 Italia Dino Guzzo

  • 1942 Italia Giuseppe Del Conte

  • 1942-1944 Italia Antonio Roi

  • 1945-1946 Italia Tiziano Morando

  • 1946-1949 Italia Silvio Griggio

  • 1949-1950 Italia Ludovico di Thiene

  • 1950-1951 Italia Ludovico di Thiene, Italia Silvio Griggio, Italia Tommaso Valmarana e Italia Franco Barbieri

  • 1951-1952 Italia Silvio Griggio

  • 1952-1953 Italia Italo Festa

  • 1953-1956 Italia Rodolfo Gavazzi

  • 1956-1957 Italia Fedele Lampertico

  • 1957-1963 Italia Pietro Maltauro

  • 1963-1967 Italia Delio Giacometti

  • 1968-1980 Italia Giuseppe Farina

  • 1980-1981 Italia Giuseppe Farina e Italia Francesco Farina

  • 1981-1986 Italia Dario Maraschin

  • 1986-1987 Italia Romano Pigato

  • 1987-1988 Italia Marino Molon

  • 1988-1989 Italia Gastone Celin

  • 1989-1996 Italia Pieraldo Dalle Carbonare

  • 1996-1997 Italia Pieraldo Dalle Carbonare


    Italia Gianni Sacchetto[70]


    Italia Luigi Arena[71]


    Italia Virgilio Marzot[72] (amministratore unico, nominato dal custode giudiziario Giuseppe Iannaccone)[73]



  • 1997 Italia Virgilio Marzot[74]

    Italia Paolo Scaroni


  • 1997-1999 Italia Paolo Scaroni

  • 1999-2004 Italia Aronne Miola

  • 2004-2008 Italia Sergio Cassingena

  • 2008-2009 Italia Gian Luigi Polato

  • 2009-2010 Italia Sergio Cassingena

  • 2010-2011 Italia Danilo Preto

  • 2011-2012 Italia Sergio Cassingena

  • 2012-2013 Italia Massimo Masolo

  • 2013-2015 Italia Tiziano Cunico

  • 2015-2016 Italia Gian Luigi Polato

  • 2016-2017 Italia Alfredo Pastorelli

  • 2017-2018 Italia Marco Franchetto

    Italia Nerio De Bortoli (curatore fallimentare)


  • 2018- Italia Stefano Rosso








Calciatori |





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Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori del L.R. Vicenza Virtus

Tra i giocatori che hanno vestito la maglia biancorossa, il Vicenza ha lanciato nel mondo del calcio due campioni che hanno vinto il Pallone d'oro, Paolo Rossi e Roberto Baggio; ha inoltre avviato alla Serie A il campione del mondo Luca Toni.



Capitani |





Giovanni Lopez, capitano del Vicenza negli anni 1990.



  • ... (1902-1950)


  • Italia Alberto Marchetti (1950-1952)


  • Italia Alfonso Santagiuliana (1952-1954)


  • Italia Renato Miglioli (1954-1956)


  • Italia Gino Giaroli (1956-1958)


  • Italia Giulio Savoini (1958-1966)


  • Italia Sergio Campana (1966-1967)


  • Italia Sergio Carantini (1967-1969)


  • Italia Gianfranco Volpato (1969-1970)


  • Brasile Chinesinho (1970-1971)


  • Italia Mario Maraschi (1971-1972)


  • Italia Ugo Ferrante (1972-1976)


  • Italia Renato Faloppa (1976-1979)


  • Italia Luciano Marangon (1979-1980)


  • Italia Paolo Rosi (1980-1981)


  • Italia Gianni Bottaro (1981-1982)


  • Italia Alberto Bigon (1982-1984)


  • Italia Paolo Mazzeni (1984-1987)


  • Italia Antonio Rondon (1987-1988)


  • Italia Giuseppe Mascheroni (1988-1989)


  • Italia Angelo Trevisan (1989-1990)


  • Italia Giancarlo Camolese (1990-1991)


  • Italia Giovanni Lopez (1991-1997)


  • Italia Domenico Di Carlo (1997-1999)


  • Italia Fabio Viviani (1999-2001)


  • Italia Massimo Beghetto (2001)


  • Italia Maurizio Rossi (2001)


  • Italia Fabio Firmani (2001)


  • Italia Davide Belotti (2001-2002)


  • Italia Gabriele Ambrosetti (2002)


  • Italia Stefan Schwoch (2002-2008)


  • Italia Antonino Bernardini (2008-2010)


  • Italia Marco Zanchi (2010-2012)


  • Italia Daniele Martinelli (2012-2013)


  • Bulgaria Valeri Bojinov (2013)


  • Italia Simone Tiribocchi (2013-2014)


  • Italia Alessandro Camisa (2014-2015)


  • Italia Antonio Cinelli (2015-2016)


  • Italia Nicolò Brighenti (2016)


  • Italia Stefano Giacomelli (2016-2018)


  • Italia Nicola Bizzotto (2018-...)



Il Vicenza e le nazionali di calcio |





Mario David con la maglia del L.R. Vicenza, in Serie A, negli anni 1950: fu il primo calciatore biancorosso a giocare con la nazionale.


Di seguito i giocatori nella rosa del Vicenza che hanno giocato con la Nazionale maggiore; il debutto e il numero di presenze quando indossavano la maglia biancorossa.











































Giocatore
Data
Partita debutto
Risultato
Presenze
Gol

Mario David
23 marzo 1958

Austria Austria – Italia Italia
3 – 2
1
0

Giorgio Puia
11 novembre 1962

Austria Austria – Italia Italia
1 – 2
2
0

Paolo Rossi
21 dicembre 1977

Belgio Belgio – Italia Italia
0 – 1
14
7

Giampiero Maini
4 agosto 1997

Italia Italia – Inghilterra Inghilterra
0 – 2
1
0

Di seguito i giocatori nella rosa del Vicenza che hanno giocato con la Nazionale Under-23; il debutto e il numero di presenze quando indossavano la maglia biancorossa.



















Giocatore
Data
Partita debutto
Risultato
Presenze
Gol

Alessandro Iannuzzi
19 giugno 1997

Italia Italia – Albania Albania
4 – 0
1
1

Di seguito i giocatori nella rosa del Vicenza che hanno giocato con la Nazionale Under-21; il debutto e il numero di presenze quando indossavano la maglia biancorossa.



































































































































































































Giocatore
Data
Partita debutto
Risultato
Presenze
Gol

Nevio Scala
1º novembre 1969

Italia Italia Under-21 – Ungheria Ungheria Under-21
2 – 1
1
0

Oscar Damiani
19 novembre 1969

Paesi Bassi Paesi Bassi Under-21 – Italia Italia Under-21
2 – 0
3
0
Andrea Cisco
6 dicembre 1970

Polonia Polonia Under-21 – Italia Italia Under-21
2 – 0
1
0

Paolo Rossi
16 novembre 1976

Italia Italia Under-21 – Francia Francia Under-21
4 – 0
10
5

Massimo Briaschi
20 settembre 1978

Spagna Spagna Under-21 – Italia Italia Under-21
0 – 1
3
0

Francesco Cozza
22 febbraio 1995

Italia Italia Under-21 – Estonia Estonia Under-21
1 – 0
1
0

Alessandro Pistone
5 ottobre 1995

Croazia Croazia Under-21 – Italia Italia Under-21
2 – 2
1
0

Luigi Sartor
3 ottobre 1996

Francia Francia Under-21 – Italia Italia Under-21
0 – 1
6
0

Massimo Ambrosini
10 settembre 1997

Georgia Georgia Under-21 – Italia Italia Under-21
2 – 0
4
0

Francesco Coco
10 settembre 1997

Georgia Georgia Under-21 – Italia Italia Under-21
2 – 0
1
0

Roberto Baronio
25 marzo 1998

Malta Malta Under-21 – Italia Italia Under-21
0 – 1
1
1

Fabio Firmani
25 marzo 1998

Malta Malta Under-21 – Italia Italia Under-21
0 – 1
7
1

Gianni Comandini
8 settembre 1999

Italia Italia Under-21 – Danimarca Danimarca Under-21
3 – 1
8
2

Gennaro Scarlato
31 marzo 1999

Italia Italia Under-21 – Bielorussia Bielorussia Under-21
4 – 1
3
1

Christian Maggio
20 agosto 2002

Italia Italia Under-21 – Germania Germania Under-21
0 – 2
2
0

Davide Biondini
11 maggio 2004

Italia Italia Under-21 – Polonia Polonia Under-21
3 – 1
2
0

Simone Padoin
15 agosto 2006

Italia Italia Under-21 – Croazia Croazia Under-21
0 – 0
7
0

Gabriele Paonessa
12 dicembre 2006

Italia Italia Under-21 – Lussemburgo Lussemburgo Under-21
2 – 0
2
1

Piermario Morosini
21 agosto 2007

Italia Italia Under-21 – Francia Francia Under-21
2 – 1
16
0

Davide Bottone
18 novembre 2008

Germania Germania Under-21 – Italia Italia Under-21
1 – 0
2
0

Davide Brivio
12 agosto 2009

Russia Russia Under-21 – Italia Italia Under-21
3 – 2
2
0

Francesco Signori
12 agosto 2009

Russia Russia Under-21 – Italia Italia Under-21
3 – 2
1
0

Gianvito Misuraca
17 novembre 2010

Italia Italia Under-21 – Turchia Turchia Under-21
2 – 1
4[75]
0

Di seguito i giocatori nella rosa del Vicenza che hanno giocato con la Nazionale olimpica; l'Olimpiade e il numero di presenze quando indossavano la maglia biancorossa.





















Giocatore
Olimpiade
Presenze
Gol

Massimo Briaschi

Olimpiadi di Mosca 1980
1
0

Luigi Sartor

Olimpiadi di Atlanta 1996
1
0

Di seguito i giocatori stranieri convocati nelle rispettive nazionali maggiori durante la militanza nel Vicenza.

































































































Nazionale
Giocatore
Periodo[76]

Argentina Argentina

Francisco Lojacono
1956

Brasile Brasile

Bruno Siciliano
1960

Paesi Bassi Paesi Bassi

Piet Kruiver
1961-1962

San Marino San Marino

Claudio Maiani
1986

Svezia Svezia

Joachim Björklund
1995-1996

Uruguay Uruguay

Marcelo Otero
1995-1999

Gustavo Méndez
1995-1999

Sierra Leone Sierra Leone

Mohamed Kallon
2000-2001

Croazia Croazia

Stjepan Tomas
2000-2002

Paraguay Paraguay

Julio González
2001-2004

Togo Togo

Mohamed Kader
2002

Australia Australia

Paul Okon
2003

Venezuela Venezuela

Massimo Margiotta
2004-2005

Uzbekistan Uzbekistan

Ilyos Zeytullayev
2007

Ungheria Ungheria

Zsolt Laczkó
2012-2013

Bulgaria Bulgaria

Valeri Bojinov
2013

Nuova Zelanda Nuova Zelanda

Jesse Edge
2014

Montenegro Montenegro

Filip Raičević
2016


Maglie ritirate |


Sono stati ritirati i seguenti numeri di maglia:




  • 3 Italia Giulio Savoini, difensore del Vicenza tra il 1953 e il 1966, allenatore dei biancorossi nel 1981 e nel 1990, scomparso nel 2015.[77][78][79]


  • 25 Italia Piermario Morosini, centrocampista del Vicenza tra il 2007 e il 2009 e nel 2011, deceduto nel 2012.[80][81]



Palmarès |


Di seguito è presentato il palmarès della società. Si tiene conto esclusivamente di competizioni e tornei ufficiali.[82]



Competizioni internazionali |


  • Uhrencup: 1

1965

  • Benelux Cup: 1

1959-1961[83]


Competizioni nazionali |




29 maggio 1997: il capitano Giovanni Lopez solleva la Coppa Italia 1996-1997.


  • Coccarda Coppa Italia.svg Coppa Italia: 1

1996-1997

  • Campionato italiano di Serie B: 3


1954-1955; 1976-1977; 1999-2000

  • Coccarda Coppa Italia LegaPro.svg Coppa Italia Serie C: 1

1981-1982


Competizioni interregionali |


  • Campionato italiano Serie C: 1


1939-1940 (girone finale B)


Competizioni giovanili |


  • Torneo Viareggio.svg Torneo di Viareggio: 2


1954; 1955

  • Torneo Città di Arco: 3

1974; 1979; 1980

  • Torneo Città di Vignola: 1

1978


Altri piazzamenti |


  • Coppa delle Coppe UEFA

Semifinali: 1997-1998

  • Prima Categoria


Finale: 1910-1911

Semifinali: 1909


  • Serie A

Secondo posto: 1977-1978

  • Supercoppa italiana

Finale: 1997

  • Serie B


Secondo posto: 1941-1942

Terzo posto: 1948-1949; 1985-1986;[84]1994-1995; 2014-2015



  • Serie C:

Secondo posto: 1935-1936 (girone A)


Statistiche e record |






Magnifying glass icon mgx2.svg
Lo stesso argomento in dettaglio: Statistiche e record del L.R. Vicenza Virtus.


Partecipazione ai campionati |













































































Livello
Categoria
Partecipazioni
Debutto
Ultima stagione
Totale


Prima Categoria 7 1910-1911 1920-1921
37
Serie A 30 1942-1943
2000-2001


Seconda Divisione 3 1922-1923 1925-1926
38
Serie B 35 1933-1934
2016-2017


Seconda Divisione 3 1926-1927 1928-1929
24
Prima Divisione 3 1930-1931
1932-1933
Serie C 7 1935-1936
2018-2019
Serie C1 10 1981-1982
1992-1993
Lega Pro Prima Divisione 1
2013-2014


Seconda Divisione 1 1929-1930
1

In 96 stagioni sportive dall'esordio a livello nazionale l'11 giugno 1911, compresi 6 tornei di Prima Categoria Nazionale e Prima Divisione e Divisione Nazionale (A), 3 tornei di Seconda Divisione (B), e 3 tornei del Direttorio Inferiore Nord di terzo livello (C) e 1 di quarto livello (D). Sono escluse dal computo le 4 annate in cui il Vicenza disputò unicamente campionati regionali.



Partecipazione alle competizioni UEFA |





















Competizione UEFA
Partecipazioni
Debutto
Ultima stagione
Totale
Coppa delle Coppe 1 1997-1998
2
Coppa UEFA / Europa League 1
1978-1979


Statistiche di squadra |


Di seguito i record all time in partite di campionato.


  • Vittoria più larga in casa:

12-1 vs. Monfalcone (1938-1939)

  • Vittoria più larga in trasferta:

1-10 vs. MATER (1939-1940)

  • Sconfitta più larga in casa:

0-6 vs. Novara (1921-1922)

  • Sconfitta più larga in trasferta:

16-0 vs. Inter (Prima Categoria 1914-1915)

  • Maggior numero di reti segnate:

12-1 vs. Monfalcone (1938-1939)


Statistiche individuali |


Di seguito le top 10 dei primatisti di presenze e reti in campionato, più eventuali play-off.[85][86]




Record di presenze





  • 317 Italia Giulio Savoini (1953-1966)

  • 314 Italia Luigi Menti (1952-1957, 1958-1969)

  • 311 Italia Alfonso Santagiuliana (1940-1944, 1946-1954)

  • 285 Italia Giorgio Sterchele (1988-1994, 2000-2007)

  • 268 Italia Domenico Di Carlo (1990-1999)

  • 255 Italia Gianfranco Volpato (1962-1975)

  • 253 Italia Daniele Martinelli (2005-2013)

  • 249 Italia Alberto Marchetti (1938-1946, 1949-1952)

  • 248 Italia Sergio Carantini (1963-1972)

  • 247 Italia Renato Faloppa (1970-1979)







Record di reti





  • 124 Italia Piero Spinato (1926-1937)

  • 110 Italia Bruno Quaresima (1938-1939, 1941-1944, 1945-1946, 1948-1951, 1953-1954)

  • 106 Italia Alberto Marchetti (1938-1946, 1949-1952)

  • 74 Italia Stefan Schwoch (2001-2008)

  • 69 Brasile Luís Vinício (1962-1966, 1967-1968)

  • 63 Italia Mariano Rossi (1931-1943)

  • 60 Italia Paolo Rossi (1976-1979)

  • 59 Italia Toto Rondon (1983-1988)

  • 51 Venezuela Massimo Margiotta (2001-2003, 2004-2005, 2008-2010)

  • 48 Italia Piero Suppi (1938-1941, 1943-1946, 1951-1952)







Tifoseria |






Magnifying glass icon mgx2.svg
Lo stesso argomento in dettaglio: Tifoseria del Vicenza Calcio.


Storia |




Coreografia della Curva Sud in Vicenza-Roma 2-1 del 14 aprile 1996.


Il Vicenza ha numerosi tifosi sia in Italia che all'estero.[87][88] Nel novembre del 1975 nascono i primi 2 gruppi di tifoseria organizzata a Vicenza: Ultras e I Marines,[89] che risiedevano in Curva Sud ed avevano entrambi un teschio come simbolo, anche se il primo striscione a comparire in gradinata fu Sanguinari Curva Sud con l'acronimo di S.C.S.[90] Oltre a questi due gruppi, altre frange di tifo organizzato furono i Vigilantes (nati nel 1978), gruppo principale e storico della Curva Sud, sciolti il 1º settembre 2012, dopo 34 anni di presenza.[91] Il simbolo dei Vigilantes era una testa incappucciata, detto boia,[89] con due mannaie incrociate sullo sfondo. Oltre ai Vigilantes, gli altri tre gruppi storici della Curva Sud furono il Fabio Group, la Caneva Berica e i Kapovolti. Il Fabio Group, avente come simbolo il tao,[89] fu fondato nel 1990 in memoria della morte del tifoso dei Vigilantes Fabio Cucco. La Caneva Berica fondata nel 1990 aveva come simbolo una damigiana di vino[92] mentre i Kapovolti fondati nel 1993, avevano come logo un volto di un uomo ubriaco con la lingua fuori molto simile al mostro di Frankenstein.[92] Fino alla stagione 1997-1998 i tifosi del Fabio Group e dei Kapovolti risiedevano in Curva Sud; poi dalla stagione 1998-1999 si stabilirono entrambi in Curva Nord.[90] Nel 2004 dallo scioglimento di questi due gruppi ne nacque la Curva Nord Vicenza (C.N.VI) e poi trasferitisi nei Distinti a seguito delle norme sui tifosi ospiti ai quali fu riservata la Curva Nord.[90]




I 10 000 vicentini sull'argine del Canale Camuzzoni, provenienti dalla stazione ferroviaria, in cammino verso il Bentegodi, nel derby del Veneto della stagione 1996-1997.


A Vicenza a cavallo tra la seconda metà degli anni ottanta e la prima metà degli anni novanta, avvenne anche un'esperienza di curva federata,[93] con un patto speciale di unione e collaborazione reciproca. Gli esponenti della Curva Sud decisero di fondare il D.U.C.S. (Direttivo Ultrà Curva Sud),[90][94] anche detto C.U.C.S. (Commando Ultrà Curva Sud),[95] con il compito di mediare fra tutti i gruppi presenti in Gradinata Sud per mettersi d'accordo nell'organizzazione delle coreografie, delle trasferte in treno e a stabilire comportamenti di collaborazione e unità tra i vari gruppi, onde evitare litigi, tafferugli e momenti tesi tra di essi.
Nella seconda metà degli anni ottanta, in particolari situazioni, il D.U.C.S. era riunito sotto il nome dello striscione Vecchia Guardia.[96] La Vecchia Guardia era un gruppo nato dagli stessi fondatori dei Vigilantes,[97] il cui striscione veniva posizionato al centro della Curva Sud[98] dagli stessi Vigilantes, utilizzato in momenti delicati per la sorte del Vicenza, come nelle due stagioni biancorosse più sofferte, 1988-1989 e 1989-1990, quando il Vicenza rischiò di retrocedere in C2 entrambe le volte.




Gli oltre 10 000 tifosi biancorossi[99] in Verona-Vicenza del 17 novembre 1996.


Tra i gruppi presenti oggi vi sono: CSD Vicenza (Contrà San Domenico, prende il nome dall'omonimo quartiere cittadino dove era ubicata la sede dei Vigilantes), Old Fans, No T.d.T., Zona Mucchio, IX MARZO MCMII, Le Prime Uve Biancorosse, Lanerossi Vicenza Crew 1902, South Terrace Vicenza, 9 marzo, Lonigo , Gioventù Villana e molti altri.



Gemellaggi e rivalità |


Gli ultras del Vicenza hanno un forte gemellaggio con la tifoseria del Pescara: è questo il primo gemellaggio della storia tra due tifoserie ultras e risale al 9 gennaio 1977[100][101]. La tifoseria vicentina è gemellata[102] poi con Ravenna[103][104][105][106][107], Cremonese[108], Udinese[109] e Reggiana[110]; ha amicizie con Metz[90][111][112], Roda Kerkrade[113][114][115][116] (amicizia nata nelle partite d'andata e ritorno disputate contro gli olandesi in Coppa delle Coppe) e Messina (quest'ultima per effetto del gemellaggio tra i messinesi con i pescaresi).




Coreografia della Curva Sud in Vicenza-Verona del 6 aprile 1997.


La rivalità più accesa è quella con il Verona[117][118]. La sfida tra Vicenza e Verona, per antonomasia il "derby del Veneto", costituisce la maggiore rivalità calcistica della regione, oltre ad esserne il confronto più sentito. Biancorossi e gialloblù sono infatti i due club veneti più antichi e vincenti. Dagli anni 1970 fino ai primi anni 1990 l'inimicizia verso i tifosi scaligeri non era solo campanilistica ma anche politica.[90][92]


Un'altra storica rivalità con gravi scontri e disordini è quella con il Napoli:[119][120][121][122][123] questo rapporto da sempre antagonistico tra le due tifoserie, venne accentuato ancor di più nella metà degli anni 1990, durante le partite casalinghe al Menti, con incidenti dentro e fuori dallo stadio berico avvenuti nel marzo 1996[124] e nel gennaio[119][125] e maggio 1997;[120][121][122] oltre ai violenti episodi verificatisi nella doppia finale di Coppa Italia dello stesso anno: all'andata al San Paolo con lancio di razzi, bombe carta e arredo bagno,[90][123] mentre al ritorno con l'accoltellamento di un supporter vicentino da parte di tifosi partenopei.[90][120][121][122]




Coreografia della Curva Sud in Vicenza-Milan 2-0 del 25 maggio 1997.


Oltre a Verona e Napoli, a causa dei numerosi scontri avvenuti tra le opposte fazioni nel corso degli "anni d'oro" del tifo organizzato in Italia, vi sono poi altre principali rivalità storiche[102] a rischio di incidenti con Bologna[126][127][128][129], Atalanta[130], Brescia[131][132], Triestina[133], Venezia[90] e SPAL[90].


Sono pessimi anche i rapporti con i sostenitori delle tre big del calcio italiano: Juventus[90][134][135] (i legami di odio con la tifoseria juventina si rafforzarono ancor di più nel febbraio e ottobre 1996, quando ebbero luogo notevoli scintille tra i Vigilantes Vicenza e il gruppo ultras bianconero Fighters), Milan[90][136] (al Menti nell'aprile 1999 si verificarono incidenti quando i supporters rossoneri giunti a Vicenza, intonarono cori irridenti inneggianti alla futura retrocessione dei biancorossi in Serie B) e Inter[102][137][138] (rivali da sempre, accentuata anche dal gemellaggio che univa la tifoseria gialloblu e nerazzurra).[90][139]


A livello internazionale l'unica rivalità degna di nota è quella con gli ultras del Chelsea,[140][141][142][143] risalente al 1998 durante la doppia semifinale di Coppa delle Coppe disputata contro gli inglesi (quando un gran numero di sostenitori del Verona era presente nello stadio vicentino insieme ai tifosi londinesi).



Organico |






Magnifying glass icon mgx2.svg
Lo stesso argomento in dettaglio: L.R. Vicenza Virtus 2018-2019.


Rosa |


Rosa aggiornata al 1º febbraio 2019.

































































































N.

Ruolo
Giocatore
1

Italia

P
Mirko Albertazzi
2

Italia

D
Davide Bianchi
4

Italia

D

Simone Salviato
5

Italia

D
Nicola Bizzotto (Capitano)
6

Italia

C
Loris Zonta
7

Italia

C
Gianluca Laurenti
8

Italia

C
Nicolò Bianchi
10

Italia

A

Stefano Giacomelli
11

Italia

A
Alberto Tronco
13

Italia

D
Nicola Pasini
14

Italia

A
Leonardo Zarpellon
15

Italia

A

Simone Guerra
16

Marocco

A
Rachid Arma
17

Italia

C
Stefano Salvi























































































N.

Ruolo
Giocatore
18

Italia

C

Antonio Cinelli
19

Italia

C
Elia Parolin
20

Italia

D
Tommaso Bortot
21

Italia

D
Andrea Bonetto
22

Italia

P
Matteo Grandi
23

Italia

A
Tommy Maistrello
24

Italia

D
Filippo Stevanin
26

Kosovo

A

Ardit Gashi
27

Italia

D
Simone Pontisso
28

Italia

A
Alessio Curcio
29

Italia

D

Andrea Mantovani
35

Italia

D
Marco Martin
37

Italia

C

Andrea Bovo



Staff tecnico |


Staff aggiornato al 13 luglio 2018.





Staff area tecnica




Area tecnico sportiva




  • Direttore sportivo: Werner Seber


  • Allenatore: Giovanni Colella


  • Allenatore in 2ª: Moreno Greco


  • Allenatore portieri: Marco Zuccher


  • Preparatore atletico: Alessandro Dal Monte


  • Team Manager: Andrea Basso




Area tecnico sanitaria




  • Responsabile sanitario: Dr. Mario Cionfoli


  • Medico sociale: Dr. Diego Ave


  • Fisioterapista: Dr. Felice Zuin


  • Fisioterapista: Dr. Giacomo Toniolo


  • Infermiere: Massimo Toniolo




Area tecnica magazzino




  • Magazzino: Ermanno Zanolla


  • Magazzino: Ivana Spallino







Note |




  1. ^ Acronimo ufficioso, poiché il marchio Lanerossi non è formalmente parte della ragione sociale, cfr. Tiziano Bullato, TvA Notizie: Il Lane riparte da stadio e progetto, TvA Vicenza, 7 luglio 2018, a 0 h 18 min 23 s.


  2. ^ Vicenza Calcio | Storia Archiviato il 31 luglio 2013 in Internet Archive.


  3. ^ Belloni, Meneghetti, Pozza.


  4. ^ Stefano Ferrio.


  5. ^ Bisnonno dell'attrice Margherita Buy, cfr. Una targa per ricordare 109 anni del Vicenza Calcio, su provincia.vicenza.it, Provincia di Vicenza, 9 marzo 2011.


  6. ^ ab Sito ufficiale – Storia, su vicenza.com.


  7. ^ ab Sito ufficiale – Storia Archiviato il 21 novembre 2009 in Internet Archive.


  8. ^ Sito ufficiale – Storia, su vicenza.com.


  9. ^ Storie di calcio, su storiedicalcio.altervista.org.


  10. ^ Franco Pozzan, Angelo Bazzea, Guido Meneghetti, Una leggenda in biancorosso 2 – La passione per il Vicenza Calcio 1966-2006 Quarant'anni di incrollabile fede biancorossa – Centro Coordinamento Clubs Biancorossi, 2006


  11. ^ Giulia Guidi, Bilancio Vicenza Calcio, 14 milioni di debiti, vicenzatoday.it, 13 dicembre 2013. URL consultato il 3 giugno 2015.


  12. ^ Serie B, Vicenza ripescato. Pisa battuto al ballottaggio, La Gazzetta dello Sport. URL consultato il 29 agosto 2014.


  13. ^ Comunicato ufficiale n. 59/A della FIGC


  14. ^ https://web.archive.org/web/20150627055212/http://www.vicenzacalcio.com/disposto-lesonero-del-tecnico-giovanni-lopez/ (archiviato dall'url originale il 27 giugno 2015). Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)


  15. ^ https://web.archive.org/web/20150626130406/http://www.vicenzacalcio.com/pasquale-marino-e-lallenatore-del-vicenza/ (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2015). Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)


  16. ^ Ac Vicenza 1902, Ruzza (Figc Veneto): "Una richiesta di affiliazione c'è stata, ma diverse settimane fa: su titolo sportivo, blasone, storia e il caso-Bassano…" | Triveneto Goal, in Triveneto Goal, 22 agosto 2018. URL consultato il 6 ottobre 2018.


  17. ^ L.R. Vicenza Virtus: via libera della Figc al nuovo nome del club, https://www.ilgazzettino.it/, 6 luglio 2018. URL consultato il 6 luglio 2018.


  18. ^ Calcio, nasce “L.R. Vicenza Virtus”: la soddisfazione del sindaco Rucco, http://www.vicenzatoday.it/, 6 luglio 2018. URL consultato il 6 luglio 2018.


  19. ^ ab Anna Belloni.


  20. ^ ab AA.VV.


  21. ^ ab Baldisseri, Guarini, Zucchermaglio.


  22. ^ A pari merito con la Sampdoria.


  23. ^ Giovanni Barcaro, Nuove maglie: la Coppa Italia, Biancorossi.net, 1º giugno 2016.


  24. ^ abc Sulle maglie viene ricamata la sola "R" della Lanerossi


  25. ^ Alberta Mantovani, Il Vicenza intitola a Morosini il centro di Isola, in ilgiornaledivicenza.it, 23 aprile 2012.


  26. ^ Sponsors, http://www.museovicenzacalcio1902.net/. URL consultato il 4 ottobre 2015.


  27. ^ Una targa per ricordare 109 anni del Vicenza Calcio, su provincia.vicenza.it, Provincia di Vicenza, 9 marzo 2011.


  28. ^ Il filo di Arianna, Il Giornale di Vicenza, 12 marzo 2016.


  29. ^ Film girati a Vicenza, su vicenzafilmcommission.com.


  30. ^ Da Vicenza all'Argentina, sei film per raccontare il Veneto, su comune.vicenza.it, 9 marzo 2007.


  31. ^ In quello stadio il cuore di Vicenza, Il Giornale di Vicenza, 16 dicembre 2010.


  32. ^ Film Ultimo minuto, MuseoVicenzaCalcio1902.net.


  33. ^ L.R.Vicenza-Cesena Curva Sud 1987, Red White Vicenza.


  34. ^ In quello stadio il cuore di Vicenza, Il Giornale di Vicenza, 16 dicembre 2010.


  35. ^ Luca Zingaretti al Vicenza Calcio, Corriere Vicentino, 18 aprile 2013.


  36. ^ Calcio, Vicenza: l'attore Luca Zingaretti si allena con la squadra, La Repubblica.


  37. ^ Rocco Siffredi durante il provino: «Forza Lanerossi, fan da sempre», Il Giornale di Vicenza, 7 aprile 2018.


  38. ^ VIDEO - Rocco Siffredi rivela nel provino: "Tifo Vicenza da quando ero piccolo", Il Romanista, 8 aprile 2018.


  39. ^ Grande "Lanerossi Vicenza"!, su facebook.com, 7 aprile 2018.


  40. ^ Forza "Lanerossi Vicenza", su instagram.com, 7 aprile 2018.


  41. ^ Rocco Siffredi ha mantenuto la promessa, su vicenzatoday.it, 8 aprile 2018.


  42. ^ Lane: Rocco Siffredi, su vicenzapiu.com, 11 aprile 2018.


  43. ^ Anche Rocco Siffredi tifa per il Vicenza, su tuttomercatoweb.com, 9 aprile 2018.


  44. ^ Album Calciatori Panini Stagione 1995/1996, su collectibles.panini.it.


  45. ^ Copertina Album Calciatori Panini Stagione 1995/1996 (JPG), su collectibles.panini.it.


  46. ^ Perché PC Calcio 5.0 è stato il gioco più bello della mia gioventù, su rikynova.blogspot.com.


  47. ^ PC Calcio 5.0 Stagione 1996/1997, su youtube.com.


  48. ^ PC Calcio 5.0 Stagione 1996/1997, su facebook.com.


  49. ^ Copertina PC Calcio 5.0 Stagione 1996/1997, su facebook.com.


  50. ^ "Fedeli alla tribù": la cavalcata del Vicenza in Coppa Italia e Coppa delle Coppe, su thebegbieinside.com, 10 dicembre 2015.


  51. ^ La retrocessione del Vicenza del 2001 diventa una canzone, Eurosport.


  52. ^ Michielin e il 2640 «Un lungo viaggio per Comunicare», Il Giornale di Vicenza, 9 gennaio 2018.


  53. ^ Michielin nel nuovo album "2640" canta la passione per il Vicenza, su vvox.it.


  54. ^ Allenatori - museovicenzacalcio1902.net


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