Diglossia




.mw-parser-output .avviso .mbox-text-div>div,.mw-parser-output .avviso .mbox-text-full-div>div{font-size:90%}.mw-parser-output .avviso .mbox-image div{width:52px}.mw-parser-output .avviso .mbox-text-full-div .hide-when-compact{display:block}





Il termine diglossia indica la compresenza, all'interno di una singola comunità di parlanti, di due lingue (spesso storicamente contigue) differenziate funzionalmente, una delle quali è utilizzata solo in ambito formale e l'altra solo in ambito informale.


Un tipico esempio di diglossia si riscontra nell'utilizzo in ambito religioso di lingue differenti (il latino in molti paesi europei[1] prima del Concilio Vaticano II, l'ebraico al di fuori di Israele, lo slavo ecclesiastico presso diversi paesi in area slava) rispetto a quelle comunemente parlate dalla popolazione.


Lo studioso che introdusse il concetto fu Charles Ferguson[2]. I suoi viaggi in Svizzera e a Haiti lo portarono a descrivere i diversi ambiti di uso dei dialetti di svizzero tedesco in rapporto al tedesco standard, come anche tra la lingua creola haitiana e il francese usato sull'isola.


Un concetto analogo ma di riscontro assai meno frequente è la triglossia, che implica la compresenza di più di due lingue o varietà sociogeografiche diverse di lingue sociofunzionalmente ben differenziate, cioè usate dalla comunità parlante con specializzazione per diverse funzioni, come accade ad esempio presso la piccola minoranza francoprovenzale in Puglia.[3]


.mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}Il termine dilalia indica invece una situazione molto più frequente e tipica, ad esempio, della realtà italiana, in cui i domini di utilizzo delle due lingue non sono rigidamente compartimentati, come invece avviene in caso di diglossia. In altre parole, l'utilizzo dell'una e dell'altra lingua non sono limitati, rispettivamente, alle situazioni comunicative formali e a quelle informali ma vengono utilizzati negli ambiti del parlato quotidiano e sono il mezzo primario della socializzazione tra i parlanti.[senza fonte]



Note |




  1. ^ Luigi Luca Cavalli-Sforza, Le radici prime dell'Europa: gli intrecci genetici, linguistici, storici, B. Mondadori, 2001, pp. 366–, ISBN 978-88-424-9731-8.


  2. ^ bilinguismo e diglossia, in Enciclopedia dell'italiano, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010-2011.


  3. ^ Dieter Kattenbusch, Das Frankoprovenzalische in Süditalien, Tübingen, Gunter Narr Verlag, 1982.



Bibliografia |



  • Charles A. Ferguson, "Diglossia" in the journal Word (1959)

  • G. Berruto, Prima lezione di sociolinguistica, Roma-Bari, Laterza, 2004

  • G. Berruto, M. Cerruti, "Manuale di sociolinguistica", UTET, Torino, 2015



Voci correlate |



  • Bilinguismo

  • Lingue regionali

  • Mutua intelligibilità

  • Dialetto

  • Teacher talk

  • Contatto linguistico



Altri progetti |



Altri progetti


  • Wikimedia Commons



  • Collabora a Wikimedia CommonsWikimedia Commons contiene immagini o altri file su Diglossia





LinguisticaPortale Linguistica

SociologiaPortale Sociologia



Popular posts from this blog

Арзамасский приборостроительный завод

Zurdera

Крыжановский, Сергей Ефимович