Vesto Slipher
Vesto Melvin Slipher (Mulberry, 11 novembre 1875 – Flagstaff, 8 novembre 1969) è stato un astronomo statunitense.
Indice
1 Biografia
2 Riconoscimenti
3 Note
4 Altri progetti
Biografia |
Anche suo fratello Earl Slipher era un astronomo.
Slipher nacque a Mulberry, nell'Indiana, e completò la sua educazione alla Indiana University. Trascorse la sua intera carriera all'Osservatorio Lowell a Flagstaff, in Arizona. Fu inoltre direttore dell'osservatorio dal 1916 al 1952. Utilizzò la spettroscopia per indagare sui periodi di rotazione dei pianeti, oltre che circa la composizione dell'atmosfera planetaria. Nel 1912 fu il primo a notare lo spostamento delle linee spettrali delle galassie, dunque fu lo scopritore dello spostamento verso il rosso galattico.[1] Fu il responsabile dell'assunzione di Clyde Tombaugh e supervisionò il lavoro che portò alla scoperta di Plutone.
In generale, Edwin Hubble fu erroneamente accreditato come lo scopritore[2] dello spostamento verso il rosso delle galassie, benché queste misurazioni e il loro significato furono comprese prima del 1917 da James Edward Keeler (Lick & Allegheny), Vesto Melvin Slipher (Lowell), e William Wallace Campbell (Lick) in altri osservatori.
Combinando le sue personali misurazioni delle distanze spaziali con le misurazioni di Vesto Slipher sullo spostamento verso il rosso associato alle galassie, Hubble e Milton Humason scoprirono una proporzionalità irregolare della distanza tra gli oggetti con i loro spostamenti verso il rosso. Benché vi sia una considerevole dispersione (adesso sappiamo che è dovuta a velocità particolari), Hubble e Humason furono capaci di tracciare una linea di tendenza dalle 46 galassie che studiarono e ottennero un valore definito come la costante di Hubble-Humason (500km/s/Mpc). Questo valore è decisamente più elevato di quello accettato al momento. Ciò è dovuto a errori commessi da Hubble e Humason nella calibrazione delle distanze; errori simili nel determinare le distanze continuano ad affliggere i moderni astronomi, vedi scala delle distanze cosmiche per altri dettagli.
Nel 1929 Hubble e Humason formularono la legge empirica della distanza dello spostamento verso il rosso delle galassie, attualmente chiamata semplicemente Legge di Hubble, la quale, una volta che lo spostamento verso il rosso è interpretato come una misura della velocità di recessione, è coerente con le soluzioni delle equazioni della relatività generale di Einstein per un omogeneo, isotropico spazio in espansione universo di de Sitter. Tuttavia i concetti che rimarcavano l'universo in espansione erano ben accettati già precedentemente, e questa affermazione di Hubble e Humason conduce su una più larga scala di consenso riguardo a questa opinione. La legge afferma che più grande è la distanza tra due galassie, e più grande sarà la loro velocità relativa di separazione.
Questa scoperta più tardi culminerà nella formulazione della teoria del Big Bang da parte di George Gamow; una conseguenza delle velocità osservate di galassie distanti è che quando sono prese insieme secondo i principi cosmologici implicano che lo spazio è in espansione secondo il modello di Friedmann-Lemaitre della relatività generale.
Prima, nel 1917, Albert Einstein trovò che il suo nuovo sviluppo della teoria generale della relatività indicò che l'universo deve essere o in espansione o in contrazione. Incapace di credere a ciò che le sue equazioni gli stessero dicendo, Einstein introdusse una costante cosmologica alle equazioni per evitare questo "problema". Quando Einstein venne a sapere della scoperta di Hubble, disse che cambiare le sue equazioni fu "il più grande errore della mia vita".[3]
Slipher morì a Flagstaff, in Arizona e fu sepolto nel cimitero cittadino.
Riconoscimenti |
Henry Draper Medal (1932)
Medaglia d'Oro della Royal Astronomical Society (1933)
Bruce Medal (1935)- Il cratere Slipher sulla Luna è chiamato così in onore di Vesto ed Earl Slipher, oltre a un cratere su Marte e all'asteroide 1766 Slipher, scoperto il 7 settembre del 1962 dall'Indiana Asteroid Program.
Note |
^ Slipher pubblicò i risultati della prima misura dell'effetto Doppler il 17 settembre 1912 in The radial velocity of the Andromeda Nebula, sul volume inaugurale di Lowell Observatory Bulletin, pp.2.56-2.57. Slipher scrisse nel suo articolo: «La grandezza di questa velocità, la più alta finora osservata, solleva la questione se lo spostamento come velocità non sia dovuto ad altre cause, ma io credo che non abbiamo nessun'altra interpretazione per questo». Tre anni dopo, Slipher scrisse un articolo sul giornale Popular Astronomy, Vol. 23, p. 21-24 Spectrographic Observations of Nebulae, nel quale affermava che «La recente scoperta che la grande spirale di Andromeda possiede la velocità quasi eccezionale di - 300 km(/s) mostrò i mezzi allora disponibili, capaci di analizzare non solo gli spettri delle spirali ma anche la loro velocità». Slipher riportò la velocità di 15 galassie a spirale sparse in tutta la sfera celeste, e tutte, tranne 3 di esse, avevano velocità osservabili positive (cioè recessionali).
^ Questo fu osservato per la prima volta da Vesto Slipher negli anni dieci, ma il mondo non ne era a conoscenza. Rif: Slipher (1917): Proc. Amer. Phil. Soc., 56, 403.
^ PBS Costante cosmologica, su pbs.org.
Altri progetti |
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