Spoleto




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Nota disambigua.svgDisambiguazione – "Spoletium" rimanda qui. Se stai cercando la rivista culturale, vedi Spoletium (rivista).






































































































Spoleto
comune



Spoleto – Stemma Spoleto – Bandiera

Spoleto – Veduta
Il duomo della città visto dal basso.
Localizzazione
Stato
Italia Italia
Regione
Regione-Umbria-Stemma.svg Umbria
Provincia
Provincia di Perugia-Stemma.png Perugia
Amministrazione
Sindaco Umberto De Augustinis (centrodestra, Laboratorio Spoleto, Rinnovamento per Spoleto) dal 25-06-2018
Territorio
Coordinate
42°44′N 12°44′E / 42.733333°N 12.733333°E42.733333; 12.733333 (Spoleto)Coordinate: 42°44′N 12°44′E / 42.733333°N 12.733333°E42.733333; 12.733333 (Spoleto)
Altitudine 396 m s.l.m.
Superficie 348,14 km²
Abitanti 38 035[1](31-12-2016)
Densità 109,25 ab./km²
Frazioni Vedi elenco
Comuni confinanti
Acquasparta (TR), Campello sul Clitunno, Castel Ritaldi, Ferentillo (TR), Giano dell'Umbria, Massa Martana, Montefranco (TR), Sant'Anatolia di Narco, Scheggino, Terni (TR), Trevi, Vallo di Nera
Altre informazioni
Cod. postale 06049
Prefisso 0743
Fuso orario UTC+1
Codice ISTAT
054051
Cod. catastale I921
Targa PG
Cl. sismica zona 1 (sismicità alta)
Nome abitanti Spoletini
Patrono San Ponziano
Giorno festivo 14 gennaio
Cartografia

Mappa di localizzazione: Italia

Spoleto

Spoleto



Spoleto – Mappa
Posizione del comune di Spoleto all'interno della provincia di Perugia
Sito istituzionale

Spoleto (Spuléti in dialetto spoletino) è un comune italiano di 38 035 abitanti della provincia di Perugia in Umbria.




Indice






  • 1 Geografia fisica


    • 1.1 Territorio


    • 1.2 Clima




  • 2 Origini del nome


  • 3 Storia


    • 3.1 Umbri e Colonia romana


    • 3.2 Ducato di Spoleto


    • 3.3 Stato pontificio


    • 3.4 Dopo l'unità d'Italia




  • 4 Monumenti e luoghi d'interesse


    • 4.1 Architetture religiose


    • 4.2 Architetture civili


    • 4.3 Luoghi naturali


    • 4.4 Visitarono Spoleto




  • 5 Società


    • 5.1 Evoluzione demografica


    • 5.2 Etnie e minoranze straniere


    • 5.3 Comunità ebraica




  • 6 Cultura


    • 6.1 Biblioteche e archivi


    • 6.2 Ricerca


    • 6.3 Scuole


    • 6.4 Musei


    • 6.5 Eventi


    • 6.6 Cinema




  • 7 Geografia antropica


    • 7.1 Frazioni




  • 8 Economia


  • 9 Infrastrutture e trasporti


    • 9.1 Ferrovie


    • 9.2 Mobilità alternativa




  • 10 Amministrazione


    • 10.1 Gemellaggi




  • 11 Sport


    • 11.1 Calcio


    • 11.2 Ciclismo


    • 11.3 Ginnastica


    • 11.4 Pallavolo


    • 11.5 Baseball


    • 11.6 Pugilato




  • 12 Note


  • 13 Bibliografia


  • 14 Voci correlate


  • 15 Altri progetti


  • 16 Collegamenti esterni





Geografia fisica |



Territorio |




La posizione di Spoleto nella provincia di Perugia.


Spoleto si trova all'estremità meridionale della Valle Umbra, una vasta pianura alluvionale generata in epoca preistorica dalla presenza di un vasto lago, il lacus Umber, prosciugato definitivamente nel Medioevo, dopo il suo impaludamento, con delle opere di bonifica.


La città si è sviluppata sul colle Sant'Elia, un basso promontorio collinare alle falde del Monteluco, nei pressi del fiume Clitunno e più in basso fino alle rive del torrente Tessino; ad est è contornata dai monti che delimitano la Valnerina.



Clima |


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Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Spoleto.

Il clima della città di Spoleto è essenzialmente di tipo subcontinentale con elevate escursioni termiche annuali e giornaliere, specie nella stagione estiva. Si rileva una variazione climatica tra il centro cittadino, che si trova ad una quota compresa tra 320 e 430 m s.l.m. ed è in gran parte circondato dai monti, e la periferia che si sviluppa sulla valle spoletina ad un'altitudine inferiore ai 300m, in un contesto pianeggiante e collinare. In inverno le temperature minime medie sono intorno allo zero, ma in caso di cielo sereno, durante la notte possono scendere ad alcuni gradi sotto lo zero e sono piuttosto frequenti le brinate. Nei mesi di dicembre, gennaio e febbraio si contano mediamente 13/15 giorni di gelo (temperature minime inferiori o uguali a 0 °C) al mese, mentre le giornate di ghiaccio (temperatura massima inferiore o uguale a 0 °C) sono eventi piuttosto rari. Le precipitazioni nevose sono un fenomeno che si sta verificando sempre con maggior rarità, sebbene il centro storico ogni anno veda scendere la neve anche più volte, ma con accumuli che tendono a non essere particolarmente significativi a causa della presenza dei monti intorno. Nella prima parte della primavera, che risulta la stagione più piovosa dell'anno, non di rado si assiste a gelate tardive e nevicate sui monti. In estate la città presenta caratteristiche marcatamente continentali con escursioni termiche che in condizioni anticicloniche sfiorano, e a volte raggiungono, i 20 °C. Per questo se di giorno si possono avere temperature di 30 °C e oltre, tipicamente i valori minimi sono sempre inferiori ai 20 °C. Si pensi, ad esempio, che il 1º luglio 2012, che a Spoleto fu il giorno più caldo di tutta la torrida estate 2012, le temperature minima e massima furono rispettivamente di 19,0 e 39,1 °C. A seguito di onde di calore di matrice subtropicale, Spoleto può far registrare temperature massime di oltre 33 °C anche per diversi giorni consecutivamente.


L'autunno, in una prima fase, presenta caratteristiche miti e molto piovose (fine settembre e mese di ottobre), mentre tende ad essere più simile all'inverno nel mese di novembre. Nell'area periferica della città sono piuttosto frequenti le nebbie autunnali, che in alcuni giorni possono persistere anche per tutta la giornata. I fenomeni di nebbia sono assai meno frequenti nel centro cittadino, e sono relativi alle sole prime ore del mattino.



  • Classificazione climatica: zona E, 2427 GR/G


Origini del nome |


Il toponimo di Spoleto deriverebbe dalla congiunzione delle parole greche Spao e Lithos (Σπαω-λιθος), ovvero sasso-staccato: in altre parole il colle Sant'Elia (ovvero "il colle del sole") su cui è sorta la città sarebbe stato interpretato come il resto di una frana staccatasi dal Monteluco, ma tale teoria non è stata mai confermata.



Storia |



Umbri e Colonia romana |


Spoleto è centro abitato fin dalla preistoria.
.mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}Le prime testimonianze di insediamenti[senza fonte] risalgono almeno all'età del bronzo finale (XII-XI secolo a.C.): i reperti di maggiore interesse sono venuti alla luce alla sommità e sui pendii del colle Sant'Elia, dove molti secoli più tardi sorgerà la Rocca albornoziana.


Durante l'età del ferro Spoleto fu uno dei maggiori centri umbri, in posizione dominante sulla valle umbra. Rimangono numerose sepolture ad inumazione con ricchi corredi databili all'VIII-VI secolo a.C. trovate soprattutto nella necropoli di Piazza d'Armi. Eccezionali sono i ritrovamenti di 4 scettri, di cui due raffiguranti animali e divinità, nella tomba principesca detta "del re", oltre a numeroso vasellame in ceramica d'impasto decorato con elementi fittili zoomorfi (cavalli, uccelli e animali fantastici) e due sonagli cerimoniali in lamina bronzea e in ferro. Si colgono chiari elementi del potere aristocratico e reale già per diritto di nascita, come dimostrano le tombe neonatali dei "piccoli principi" che contengono armi (dischi-corazza, lance, pugnali) e simboli di status sociale (kantharos bronzeo, fiaschetta d'impasto)[2].


Rimangono inoltre resti delle mura poligonali del V-IV secolo a.C., dette mura ciclopiche, costituite da enormi massi di pietra calcarea in forma poligonale.


Un importante documento lapideo arrivato ai giorni nostri è la Lex spoletina, conservato al Museo archeologico nazionale di Spoleto.


Divenne colonia romana nel 241 a.C. con il nome di Spoletium e si mantenne sempre fedele a Roma, in special modo durante le guerre puniche, non soltanto respingendo Annibale dopo la sua vittoria al Trasimeno (217 a.C.)[3], ma soprattutto nel periodo critico successivo a quel lungo conflitto.


Nel 43 a.C. vi sostò Ottaviano, prima della battaglia di Modena, officiando un sacrificio rituale presso uno dei templi della città.



Ducato di Spoleto |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Ducato di Spoleto.

Agli inizi del V secolo si sa che risiedeva a Spoleto il senatore romano Giulio Naucellio.


Abbellita da Teodorico, che fra il 507 e il 511 pose mano al restauro della città e alla bonifica della valle in larga parte impaludata, e da Belisario (536), Spoleto fu espugnata da Totila (545) e restaurata da Narsete che, dopo il 553, intraprese il ripristino delle mura.


Sotto i Longobardi Spoleto fu capitale dell'omonimo ducato, proiettando l'influenza politica della città su un vasto territorio dell'Italia centro-meridionale, fino al ducato di Benevento.


Caduti i Longobardi, il ducato passò ai Franchi. Quando l'impero carolingio fu smembrato, i duchi di Spoleto, Guido II e suo figlio Lamberto II, si spinsero alla conquista della corona imperiale (889).



Stato pontificio |




Particolare del cortile della Rocca Albornoziana


Nel 1155 Spoleto, "munitissima città, difesa da cento torri"[4] fu, secondo la tradizione, distrutta da Federico Barbarossa.


Contesa poi tra l'Impero e la Chiesa, fu a questa aggregata dal papa Innocenzo III nel 1198 e, definitivamente, nel 1247. La città fu duramente colpita dal terremoto del 1298. Funestata da conflitti tra Guelfi e ghibellini, fu riappacificata dal cardinale Egidio Albornoz (egli, nel 1359, diede inizio ai lavori di costruzione della Rocca come sede dei governatori della città); fu assicurata alla Chiesa e fatta centro importante dello Stato Pontificio, che le mandò autorevoli governatori, tra cui anche Lucrezia Borgia (1499).


Dal Rinascimento in poi, Spoleto si trasformò progressivamente da centro prevalentemente strategico a centro culturale, con la fondazione dell'Accademia degli ottusi (oggi Accademia spoletina). Seguirono periodi di splendore e di decadenza. I papi, Urbano VIII e Pio IX erano stati rispettivamente vescovo ed arcivescovo di Spoleto.


Durante l'occupazione francese nel periodo napoleonico, Spoleto fu capoluogo prima del dipartimento del Clitunno e poi di quello del Trasimeno. La Restaurazione (1814) la fece sede di una delegazione pontificia sino alla Unità d'Italia.



Dopo l'unità d'Italia |


Il 17 settembre 1860, le truppe del generale piemontese Filippo Brignone entrarono a Spoleto, sottraendo la città allo Stato pontificio[5]. Successivamente, con il plebiscito del 4 novembre 1860, che coinvolse Marche e Umbria, Spoleto fu annessa al Regno d'Italia.


Dopo l'unità, il nuovo Stato italiano privilegiò Perugia come capoluogo di una vastissima provincia, che inglobava anche il territorio spoletino e si estendeva fino alla Sabina, relegando quindi Spoleto ad un ruolo di secondo piano, anche se ancora per molti anni la città continuò a restare sede di diverse istituzioni quali ad esempio il distretto militare.


Infine, con la successiva cessione della Sabina al Lazio e la promozione di Terni a capoluogo di provincia, nel 1927, Spoleto ha finito per perdere definitivamente il suo antico ruolo di centro politico-amministrativo dell'Umbria meridionale. La città non ha subito danni ingenti con i terremoti del 2016 e del 2017, ma ha visto alcune lesioni nel centro storico.



Monumenti e luoghi d'interesse |




Il Duomo



Architetture religiose |



  • Il Duomo o cattedrale di Santa Maria assunta, sorto nel 1067 sui resti di una chiesa del IX secolo. Notevoli gli affreschi del Pinturicchio nella Cappella del vescovo Eroli e di Filippo Lippi nell'abside della navata centrale.

  • La chiesa di San Salvatore (IV-V secolo, con rifacimenti longobardi dell'VIII secolo), fra le più antiche basiliche di origine paleocristiana in Italia. Dal 2011 fa parte del patrimonio mondiale dell'UNESCO come parte del sito seriale "I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)"[6]. Interessante il cimitero monumentale che si sviluppa nell'area sottostante la chiesa.

  • Il monastero di Sant'Agata

  • La chiesa di San Pietro.

  • La chiesa di Sant'Ansano, del primo medioevo, costruita sul sito del tempio romano dedicato a Giove, riconoscibile ancora nella cripta.

  • Le chiese romaniche:


    • Sant'Eufemia (XII secolo), costruita nell'area di una insula, di cui restano mosaici e mura (e che costituisce un raro caso italiano di chiesa romanica con i matronei)

    • San Gregorio Maggiore

    • San Ponziano

    • San Giuliano

    • San Paolo "inter vineas"

    • San Sabino







  • Chiesa di Sant'Eufemia

    Il complesso monumentale di San Nicolò.

  • La secentesca chiesa di San Filippo Neri.





  • Chiesa di San Pietro

    La ex chiesa di Santa Maria della Manna d'Oro.

  • La chiesa di San Domenico

  • Il Santuario della Madonna di Loreto.

  • La chiesa di Santa Maria della Consolazione.

  • La ex chiesa dei Santi Giovanni e Paolo: con un affresco raffigurante l'uccisione di Tommaso Becket, avvenuta nel 1170, attribuito ad Alberto Sotio, solo di pochi anni successivo all'episodio raffigurato (la chiesa fu consacrata nel 1174).

  • Il Santuario di San Francesco a Monteluco.

  • La Chiesa di San Rocco.

  • La Chiesa della Madonna di Loreto.

  • La Ex chiesa di San Marco in pomeriis, ormai in totale stato di degrado, inaccessibile.

  • Il Cimitero monumentale di Spoleto



Architetture civili |





Rocca Albornoziana (Spoleto)




Ponte delle Torri



  • La Rocca Albornoziana sorge alla sommità del colle Sant'Elia da dove domina la valle umbra. Fu fatta costruire dal cardinale Egidio Albornoz. Possiede due cortili interni e sei torri, tra cui quella comunemente chiamata "della spiritata", e la "camera pinta", affrescata con dipinti quattrocenteschi.

  • Il Ponte Sanguinario, di epoca romana, attualmente al di sotto del piano stradale, riscoperto solo nel XIX secolo. Si trova esattamente in corrispondenza dell'attuale centro viario di piazza della Vittoria ed è visitabile scendendo una rampa di scale che parte direttamente dalla piazza. Lungo 24 m ed alto 9, risulta essere in ottimo stato di conservazione. È costituito da blocchi di travertino squadrati che compongono tre arcate, di cui una ancora interrata. Il ponte permetteva alla via Flaminia di oltrepassare il torrente Tessino, che oggi scorre qualche decina di metri più a nord-est; quando questo gradualmente cambiò sede, il ponte restò semplicemente un tratto della via e col tempo venne interrato. Il nome è probabile che derivi dall'antica e vicina porta Sandalapius, ma la tradizione popolare lo associa alla vicinanza dell'anfiteatro romano, dove si ritenevano avvenuti molti martirî.

  • L'arco di Druso, romano, costruito lungo il tracciato urbano della via Flaminia, che introduceva al foro (sito attuale di piazza del Mercato), eretto nel 23 d.C. in onore di Druso minore.

  • Il palazzo Spada, sede del Museo del tessile e del costume.

  • Il palazzo Racani Arroni, con i suoi graffiti monocromatici cinquecenteschi.

  • Il palazzo Mauri, sede della biblioteca comunale.

  • Il Ponte delle Torri, lungo 230 m, monumento simbolo della città: è stato la parte più spettacolare dell'acquedotto di Cortaccione di origini romane. È considerata una costruzione romano-longobarda secondo alcuni, tardo-medievale secondo altri, unico nella sua altezza di 82 m. Il monumento è interessato da un delicato intervento di monitoraggio dello stato tensionale delle murature. Esso viene considerato un'anomalia per l'epoca della sua costruzione: di fatto, raramente nella stessa epoca vennero costruite opere di uso civile di tale imponenza. L'opera viene celebrata da Goethe nel suo Italienische Reise. Il luogo è divenuto nel tempo tristemente famoso anche per il verificarsi di alcuni episodi di suicidio[7]. All'estremo verso Monteluco si trova il Fortilizio dei Mulini, edificio turrito che per secoli ha svolto funzioni di vigilanza sul ponte.

  • L'elegante Casa romana del I secolo d.C., appartenuta a Flavia Vespasia Polla, madre dell'imperatore Vespasiano, decorata con pavimenti e mosaici ancora intatti.




La Torre dell'olio



  • La Torre dell'olio, del XIII secolo, e la Porta Fuga: la prima così chiamata perché da essa, in difesa della città, si soleva gettare olio bollente sui nemici che assediavano la sottostante porta Fuga, appartenente alla prima cinta muraria urbica). Si narra che molti nemici, i più illustri Federico Barbarossa e Annibale, subirono ingenti perdite da questa strategia di difesa (da cui il nome "Fuga" della sottostante porta)[3].


  • Palazzo comunale, del Duecento.

  • Diversi palazzi del XVIII secolo:

    • palazzo Collicola (sede del Museo Carandente, Palazzo Collicola - Arti visive, con opere di Calder, De Gregorio, Pomodoro e altri)

    • Palazzo Campello

    • palazzo Ancaiani, sede del Centro italiano di studi sull'alto medioevo




  • Villa Redenta, realizzata su i resti di un insediamento di epoca romana, venne realizzata nel XVI secolo su committenza della nobile famiglia spoletina dei Martorelli. Successivamente passò alla famiglia Loccatelli, che volle renderla degna del soggiorno dei pontefici Pio VI e Pio VII. Nel 1823, fu acquistata da Francesco Marignoli per conto del Papa spoletino Leone XII. Solo nel 1885 venne di nuovo acquistata dai Marignoli, da Filippo Marignoli, e denominata perciò Redenta.

  • Il Teatro romano, utilizzato in epoca medievale come cava di pietre a servizio in particolare dell'edificazione della Rocca, del vicino palazzo Ancaiani e della torre campanaria del Duomo (data l'origine romana del materiale di recupero, molti simboli pagani, come ad esempio i falli alati portafortuna, sono tuttora visibili sul campanile della cattedrale.

  • Il teatro Caio Melisso, di origine seicentesca, abbandonato dopo l'inaugurazione del Nuovo e successivamente riabilitato.

  • Il Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti, del 1864, progettato dall'architetto Ireneo Aleandri e voluto dalla borghesia cittadina per l'insufficiente capienza del già esistente teatro Caio Melisso. Con i suoi 800 posti e l'ampiezza del palcoscenico di 25 m,
    risulta essere il più grande Teatro all'italiana dell'Umbria[senza fonte]. Il 29 giugno 2007, in occasione dell'avvio della cinquantesima edizione del Festival dei Due Mondi, il teatro è stato riaperto al pubblico dopo un restauro durato 3 anni. Nel 2010, il Teatro è stato intitolato al maestro Gian Carlo Menotti.

  • Il Teatrino delle sei, sede di spettacoli di avanguardia, danza moderna, mostre, installazioni, performance e concerti, durante il Festival.

  • L'ex chiesa di San Lorenzo, attualmente Sala Pegasus.

  • Il complesso monumentale dell'Anfiteatro, una città nella città, che comprende i resti di un anfiteatro romano, tre grandi chiostri, giardini, cortili e due ex monasteri con le rispettive chiese: la chiesa dei SS. Stefano e Tommaso, ristrutturata e denominata Auditorium della Stella, e la chiesa di San Gregorio Minore o de griptis.


  • Spoletosfera, una cupola geodetica donata alla città di Spoleto nel 1967 dall'inventore, l'architetto Richard Buckminster Fuller, in occasione del X Festival dei Due Mondi.




Duomo. Campanile visto dal Giro della Rocca



  • La piazza del Duomo e la relativa scalinata.

  • La piazza del Mercato con la storica Fonte di Piazza.

  • La piazza Bernardino Campello, dove affacciano il palazzo Campello, la ex chiesa dei Santi Simone e Giuda e la fontana del Mascherone.

  • Le vie di Fontesecca e dei Duchi, dove sono ancora visibili e utilizzate le antiche botteghe medievali.

  • Le numerose fontane di Spoleto.

  • Le Mura di Spoleto. Spoleto presenta due cinte murarie urbiche:



  1. le "mura ciclopiche": prima cinta muraria urbica sorta in epoca umbra e successivamente assorbita e manutenuta in epoca romana; di andamento poligonale, è costituita da enormi blocchi di pietra squadrati, posti a secco, e racchiudeva l'agglomerato urbano precedente allo sviluppo medievale; l'estensione della cinta era molto più contenuta di quella medievale. Un esteso tratto di questo primo impianto è ancora oggi visibile in via Leoncilli, dove è visibile pure il rudere di una torre appartenuta alla cinta. Altri tratti sono visibili presso il giro della rocca, mentre altri sono stati riportati alla luce negli anni 2000 a seguito dei lavori della mobilità alternativa in corrispondenza dell'uscita del percorso meccanizzato sotterraneo Spoletosfera-Teatro Romano;

  2. le mura medievali: la seconda cinta fu realizzata a seguito del grande sviluppo medievale della città e alla formazione di borgate lungo le vie di accesso della città (Flaminia e Nursina). Proprio da questa seconda opera civile si evince lo sviluppo prevalentemente medievale e la grandezza della città dell'antichità: la cinta muraria in questione è a tutti gli effetti un'anomalia urbanistica difficilmente riscontrabile in altri impianti della stessa epoca in quanto le mura presentano uno dei più lunghi tratti rettilinei costruiti in epoca medievale (il tratto misura più di 1 km, è collocato nella zona più bassa e pianeggiante della città e oggi risulta correre parallelamente a via Martiri della Resistenza).
    Durante il ventennio fascista alcuni tratti delle mura medievali furono demoliti per consentire la costruzione di altre opere. Il tratto delle mura medievali più scosceso e impervio è stato recuperato e restaurato durante la realizzazione del percorso meccanizzato Ponzianina-Rocca in ambito dei lavori di attuazione del progetto mobilità alternativa nel 2010.



  • Teodelapio di Alexander Calder: una scultura monumentale "stabile", dello scultore statunitense Alexander Calder, alta 18 metri, che fu realizzata nel 1962 nel piazzale della stazione ferroviaria per la mostra "Sculture nella città", in occasione del Festival dei Due Mondi di quello stesso anno. La scultura poggia direttamente sull'asfalto della piazza e funge quasi da rotatoria, secondo le precise intenzioni dell'autore dell'opera, che la immaginò immersa e attraversata proprio dalla caoticità del traffico cittadino.


Luoghi naturali |



  • Il Bosco sacro del Monteluco, una lecceta secolare che ricopre i pendii e la sommità del monte, attraversata da numerosi sentieri escursionistici che partendo dal ponte delle Torri raggiungono numerose località di interesse storico e naturalistico. All'interno della foresta si trovano diversi eremi, ormai inglobati in ville private, fondati dal movimento eremitico avviato da Sant'Isacco di Monteluco intorno all'anno 528; alla sommità del Monteluco sorge il santuario francescano del XII secolo. La frase di san Francesco d'Assisi, Nihil jucundius vidi valle mea spoletana, in riferimento alla valle umbra, è riportata su una lapide posta al Belvedere.

  • Passeggiata panoramica del "giro della Rocca", che circonda la sommità del colle Sant'Elia, su cui sorge la Rocca Albornoziana.

  • Il "giro dei Condotti", è un sentiero naturalistico che costeggia le ripide pendici del Monteluco a quota 440 m e con andamento pianeggiante raggiunge l'ex monastero di Santa Maria inter Angelos (localmente detti Le Palazze), per poi ridiscendere nella parte bassa della città. Offre eccezionali scorci panoramici verso Spoleto e la valle spoletana, fino a Trevi, Spello, Assisi, Perugia, il Subasio, Montefalco.

  • Il parco "Chico Mendes", la Passeggiata e la Casina degli ippocastani.



Visitarono Spoleto |




  • Johann Wolfgang von Goethe vi soggiornò nel 1786, descrivendo con ammirazione il ponte delle Torri nel Viaggio in Italia.

  • Nel giugno del 1876, Giosuè Carducci, fu inviato come ispettore al liceo di Spoleto e volle visitare le Fonti del Clitunno, a mezz'ora di carrozza dalla città, traendone ispirazione per una delle Odi barbare, intitolata Alle Fonti del Clitunno[8].

  • Il 28 aprile 1911 lo scrittore tedesco Hermann Hesse, scrisse in una cartolina a sua moglie: "Spoleto è la scoperta più bella che ho fatto in Italia", "c'è una tale ricchezza di bellezze pressoché sconosciute, di monti, di valli, foreste di querce, conventi, cascate!"[9].



Società |



Evoluzione demografica |


Abitanti censiti[10]





Il comune di Spoleto ha fatto registrare nel censimento del 1991 37.763 abitanti.
Nel censimento del 2001 la popolazione è risultata di 37.889 abitanti, distribuiti in 13.304 nuclei familiari, con una media per nucleo di 2,85 componenti.



Etnie e minoranze straniere |


Secondo i dati ISTAT[11] al 1º gennaio 2015 la popolazione straniera residente era di 4.084 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:




  • Romania: 998


  • Albania: 902


  • Marocco: 641


  • Ucraina: 288


  • Macedonia: 214



Comunità ebraica |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Comunità ebraica di Spoleto.

Dal XIII al XVI secolo Spoleto fu sede di una piccola comunità ebraica. A testimonianza della sua storia rimane oggi solo nella toponomastica cittadina il nome di una via: San Gregorio della Sinagoga.



Cultura |



Biblioteche e archivi |




  • Sezione di Archivio di Stato di Spoleto[12]

  • Archivio storico diocesiano[13]

  • Biblioteca comunale Giosuè Carducci

  • Biblioteca vescovile G.B. Mastai Ferretti[14]

  • Biblioteca francescana della comunità di S. Domenico[15]

  • Biblioteca Giovanni Carandente a palazzo Collicola[16]



Ricerca |



  • Il Laboratorio di scienze della terra

  • Il Centro italiano di studi sull'alto medioevo, promotore di convegni e di pubblicazioni

  • L'Accademia degli Ottusi detta anche Accademia spoletina


  • Spoletium rivista di arte storia cultura



Scuole |




  • Scuola comunale di musica e danza Alessandro Onofri.

  • Liceo classico Pontano-Sansi

  • Accademia di Belle Arti di Spoleto



Musei |



  • Il Museo archeologico nazionale, ubicato all'interno dell'ex monastero di Sant'Agata e comunicante con il Teatro romano. Contiene reperti che illustrano la storia della città dalla protostoria al periodo tardo antico, nonché una sezione sul territorio della Valnerina in epoca preromana e romana

  • Il Museo Carandente, Palazzo Collicola - Arti visive

  • Il Museo diocesano

  • Il Museo nazionale del Ducato di Spoleto, ubicato all'interno della Rocca albornoziana, che conserva numerose testimonianze altomedievali riferite al periodo della dominazione longobarda

  • Il Museo della Ferrovia Spoleto-Norcia


  • Casa Menotti, Centro di Documentazione del Festival dei Due Mondi

  • Museo del tessile e del costume



Eventi |




  • Teatro lirico sperimentale, concorso lirico attivo dal 1947, i cui vincitori portano in scena opere del repertorio operistico e opere del teatro musicale contemporaneo.

  • il Premio Spoleto, si è svolto dal 1953 al 1964, con due riprese nel 1966 e nel 1968.

  • Il Festival dei Due Mondi (conosciuto anche come "Spoleto Festival"), fondato nel 1958 dal maestro compositore Gian Carlo Menotti, che con i suoi spettacoli di prosa, danza, concerti, mostre e film nell'ambito di Spoletocinema, rappresenta una manifestazione di livello internazionale. Dopo la morte di Menotti, dal 2008 il Festival è stato affidato alla direzione di Giorgio Ferrara.[17]

  • Ogni anno, nel mese di agosto, si svolge nella vicina frazione di Bazzano il "Mama Umbria International Festival", curato da La MaMa E.T.C. di New York, compagnia fondata da Ellen Stewart.

  • Dal 1995 Spoleto accoglie annualmente (nel mese di dicembre) il "Premio nazionale per il cortometraggio sociale Nickelodeon"[18].

  • Dal 1996 in aprile/maggio si svolge il Festival pianistico di Spoleto[19], organizzato dai Musici Artis Umbria.

  • Dal 2003 Spoleto accoglie annualmente (nel mese di maggio) la Settimana internazionale della danza[20] trasferitasi da Perugia e ancor prima da Rieti. La manifestazione ha lo scopo di ricercare e promuovere nuove giovani stelle nascenti della danza classica e moderna. Fin dalla prima edizione ne è direttore generale Paolo Boncompagni.



  • Dal 2004 si svolge nella città, nel mese di settembre, l'iniziativa "Le stelle europee del gusto".[senza fonte]



  • Dal 2005 è istituita l'iniziativa enogastronomica "Vini nel mondo", una mostra dislocata negli interrati più antichi della città con vini prodotti da più di 160 cantine dall'Italia e da tutto il mondo. Nell'edizione 2008 è stato battuto, nell'ambito della manifestazione, il record mondiale di calice di vetro più grande al mondo: il calice, pezzo unico disegnato e realizzato dal maestro vetraio vicentino Massimo Lunardon– ha fatto segnare un'altezza di 2,03 metri per 48 cm di diametro e 3 cm di spessore; entrato quindi nel Guinnes dei Primati, è ora esposto nella Galleria civica d'arte moderna della città.[senza fonte]



  • Dal 2007 è istituita l'iniziativa enogastronomica "Spoleto tipica", mostra mercato dei prodotti tipici che si svolge nei fine settimana compresi tra il 1 e l'11 novembre.[senza fonte]



  • Dal 2015 si svolge nella città, la rassegna "I mondi di Spoleto" serie di incontri su temi di economia, cultura e attualità coordinati dal giornalista Giorgio Mulé e organizzati dall'Associazione Amici di Spoleto. Tra gli ospiti dell'iniziativa, autori e personaggi di successo come l'archeologo Valerio Massimo Manfredi, la cantante lirica e attrice Katia Ricciarelli, il giornalista Salvo Sottile e la scrittrice Sveva Casati Modignani.[senza fonte]



Cinema |


Per il particolare aspetto scenografico dei suoi scorci, specie nel suo centro storico, a Spoleto sono stati girati diversi film, specie fra gli anni sessanta e settanta, con famosi attori e registi.




  • Kean, di Guido Brignone, con Rossano Brazzi, Germana Paolieri, (1940)


  • I pagliacci, di Giuseppe Fatigati, con Alida Valli, Beniamino Gigli, Carlo Romano (1943)


  • Mariti in pericolo, di Mauro Morassi, con Mario Carotenuto, Sylva Koscina, Memmo Carotenuto, Franca Valeri, Pupella Maggio (1960)


  • Vita privata, di Louis Malle, con Brigitte Bardot e Marcello Mastroianni (1961)


  • Controsesso, episodio Il professore, di Marco Ferreri, con Ugo Tognazzi (1964)


  • Caccia alla volpe, di Vittorio De Sica, con Peter Sellers, Paolo Stoppa, Tino Buazzelli, Victor Mature (1966)


  • Vedo nudo, episodio l'ultima vergine, di Dino Risi, con Nino Manfredi, Sylva Koscina, Enrico Maria Salerno (1969)


  • La Califfa, di Alberto Bevilacqua, con Ugo Tognazzi e Romy Schneider (1971)


  • L'etrusco uccide ancora, di Armando Crispino, con Alex Cord, Samantha Eggar, Enzo Cerusico, Carlo De Mejo (1972)


  • Cagliostro, di Daniele Pettinari (1975), con Bekim Fehmiu, Rosanna Schiaffino, Massimo Girotti, Luigi Pistilli


  • Il medaglione insanguinato, di Massimo Dallamano (1975), con Richard Johnson, Joanna Cassidy, Ida Galli e Nicoletta Elmi


  • I Borgia, film TV di Brian Farnham, con Adolfo Celi, Oliver Cotton, Alfred Burke (1982)


  • I miei primi quarant'anni, di Carlo Vanzina, con Pierre Cosso e Carol Alt (1987)


  • Io e mia sorella di Carlo Verdone, con Carlo Verdone, Ornella Muti, Elena Sofia Ricci (1987)


  • L'assassino è quello con le scarpe gialle, di Filippo Ottoni, con la Premiata Ditta (Roberto Ciufoli, Francesca Draghetti, Tiziana Foschi e Pino Insegno) (1995).

  • inoltre, al Teatro Nuovo di Spoleto sono state girate alcune sequenze dei film Lo sceicco bianco (1952) di Federico Fellini e 4 mosche di velluto grigio (1971) di Dario Argento.


  • Koning van Katoren di Ben Sombogaart. (2012)


  • Don Matteo 9 (2013)


  • Francesco di Liliana Cavani. (2014)


  • Don Matteo 10 (2016)


  • Don Matteo 11 (2018)



Geografia antropica |



Frazioni |


Acqualacastagna, Acquaiura, Ancaiano, Arezzola, Azzano, Baiano, Balduini, Bazzano Inferiore, Bazzano Superiore, Beroide, Belvedere, Borgiano, Camporoppolo, Campo Salese, Caprareccia, Casal della Valle, Casal di Mezzo, Casigliano, Castagnacupa, Catinelli, Cappuccini, Cerqueto, Cese, Colle Attivo, Collerisana, Collicelli, Cortaccione, Crocemaroggia, Eggi, Fabbreria, Fogliano, Forca di Cerro, Icciano, Madonna di Baiano, Maiano, Messenano, Milano, Molinaccio, Montebibico, Montelirossi, Monteluco, Monte Martano (sorge sull'omonimo monte ed è sede di un castello), Morgnano, Morro, Ocenelli, Palazzaccio, Patrico (in cui si trova Mustaiole), Perchia, Petrognano, Pincano, Pompagnano, Pontebari, Poreta, Protte, Rapicciano, Roselli, Rubbiano, San Brizio, San Giacomo, San Giovanni di Baiano, San Gregorio di Ocenelli, San Martino in Trignano, San Nicolò, San Sabino, San Severo, San Silvestro, Santa Croce, Sant'Anastasio, Sant'Angelo in Mercole, Santo Chiodo, San Venanzo, Scatarci, Silvignano, Somma, Strettura, Sterpeto, Sustrico, Terraia, Terzo la Pieve, Terzo San Severo, Testaccio, Torrecola, Torricella, Uncinano, Valdarena, Valle San Martino, Vallocchia.



Economia |




Porta Monterone.


Dopo l'unificazione, divenuta Perugia capoluogo dell'Umbria, Spoleto perse progressivamente il ruolo di centro amministrativo. Ai gravi contraccolpi economici si pose a parziale rimedio nei primi anni del Novecento, con la costruzione di opifici in prossimità delle mura, con l'attivazione delle miniere di lignite nella vicina frazione di Morgnano[21] e con la costruzione, nel 1907, del Cotonificio e di un'industria chimica per la trattazione del fosforo.


Alla fine del XIX secolo in città erano attivi ben cinque piccoli istituti di credito (Banco Laurenti, Banco Poli, ecc.). Un generale dissesto economico provocò il loro fallimento e privò la città di un servizio indispensabile, dato il discreto giro d'affari che grandi proprietari terrieri locali intrattenevano con le Marche e con Terni. Fu Giulio Cesari, insegnante di Diritto ed Economia nel locale istituto tecnico commerciale, a proporre l'istituzione di un'altra, unica, banca cittadina, di cui divenne primo direttore. Fu istituita il 28 aprile 1895 con il nome Banca Popolare Società Cooperativa[22].


Al fine di integrare nel bacino di utenza spoletino le popolazioni montane della Valnerina, a fine Ottocento si iniziò la progettazione di una strada di collegamento adeguata tra Spoleto e Norcia; successivamente, si passò alla realizzazione di un collegamento ferroviario (la Ferrovia Spoleto-Norcia), operativo dal 1926 al 1968, il cui tracciato è ancora oggi ritenuto un capolavoro di ingegneria civile.


Turismo, artigianato, industria e agricoltura, affiancati dal commercio e dal terziario, sono le solide basi su cui poggia l'economia spoletina. L'artigianato vanta una solida tradizione di tessuti, ricami e sellerie; l'agricoltura, con la produzione di ottimo e rinomato olio extravergine di oliva (numerose sono le aziende del settore in zona: Monini, Costa D'Oro, C.U.FR.OL., Coricelli etc.), continua una tradizione antica di secoli; la piccola e media industria, con aziende che operano nel settore metalmeccanico, tessile e grafico, ben si affianca all'economia locale.


Ma la voce più rappresentativa del comparto economico spoletino è senz'altro quella del turismo. Spoleto è oggi uno dei principali centri turistici dell'Umbria, conosciuto a livello internazionale; i motivi che hanno determinato questo successo sono riconducibili al grande patrimonio storico, artistico, culturale e naturale che offrono la città e il suo territorio.



Infrastrutture e trasporti |



Ferrovie |


Sul territorio comunale sono presenti 2 stazioni ferroviarie a Spoleto e Baiano di Spoleto; fino al 31 luglio 1968 era in funzione anche la Ferrovia Spoleto-Norcia, a scartamento ridotto.





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Le singole voci sono elencate nella Categoria:Stazioni ferroviarie di Spoleto


Mobilità alternativa |




Mobilità alternativa


La città di Spoleto è dotata di tre percorsi meccanizzati sotterranei e di superficie che consentono di semplificare l'accessibilità al centro storico e di risolvere il problema parcheggi all'interno delle mura urbiche medievali.






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Lo stesso argomento in dettaglio: Sistemi ettometrici di Spoleto.


Amministrazione |

















































































































































































































































Ritratto
Primo cittadino
Mandato
Partito
Carica
Inizio
Fine
1

AldoManna.jpg
Aldo Manna
18 giugno 1944
settembre 1944

Partito Socialista Italiano
Sindaco
2

Spoleto-Stemma.png
Filippo di Filippo
settembre 1944
14 aprile 1946

Sindaco
3

Spoleto-Stemma.png
Gaetano Valentini
14 aprile 1946
25 aprile 1947

Sindaco
4

Spoleto-Stemma.png
Mario Monterosso
25 aprile 1947
25 maggio 1952

Sindaco
5

Spoleto-Stemma.png
Giorgio Giovanni Toscano
25 maggio 1952
23 dicembre 1960

Sindaco



AldoManna.jpg
Aldo Manna
23 dicembre 1960
1º marzo 1965

Sindaco



Spoleto-Stemma.png
Dott. Martissa
ottobre 1967



Commissario prefettizio



Spoleto-Stemma.png
Dott. Vaccaro
24 ottobre 1967
15 marzo 1969


Commissario prefettizio
6

Spoleto-Stemma.png
Ercole Rossi
15 marzo 1969
16 ottobre 1969

Sindaco



Spoleto-Stemma.png
Dott. Jannone
16 ottobre 1969
22 luglio 1970


Commissario prefettizio
7

Spoleto-Stemma.png
Giancarlo Mercatelli
31 luglio 1970
29 luglio 1975

Sindaco
8

Spoleto-Stemma.png
Mario Laureti
29 luglio 1975
11 agosto 1980

Sindaco
9

Conti1977.jpg
Pietro Conti
11 agosto 1980
22 dicembre 1980

Partito Comunista Italiano
Sindaco
10

Spoleto-Stemma.png
Enrico Roscini
22 dicembre 1980
10 marzo 1982

Sindaco
11

Spoleto-Stemma.png
Leopoldo Corinti
10 marzo 1982
11 settembre 1985

Sindaco
12

Spoleto-Stemma.png
Aldo Mattioli
11 settembre 1985
23 novembre 1987

Sindaco



Conti1977.jpg
Pietro Conti
23 novembre 1987
10 ottobre 1988

Partito Comunista Italiano
Sindaco



Spoleto-Stemma.png
Aldo Mattioli
10 ottobre 1988
2 luglio 1990

Sindaco
13

Spoleto-Stemma.png
Giancarlo Tulipani
2 luglio 1990
9 maggio 1995

Sindaco
14

Spoleto-Stemma.png
Alessandro Laureti
9 maggio 1995
29 giugno 1999

Sindaco
15

Spoleto-Stemma.png
Massimo Brunini
29 giugno 1999
7 giugno 2009

centro-sinistra
Sindaco
16

Spoleto-Stemma.png
Daniele Benedetti
8 giugno 2009
8 giugno 2014

centro-sinistra
Sindaco
17

Spoleto-Stemma.png
Fabrizio Cardarelli
9 giugno 2014
10 dicembre 2017

(Deceduto)



Lista civica di centro-destra
Sindaco



Spoleto-Stemma.png
Maria Elena Bececco
10 dicembre 2017
24 giugno 2018

Lista civica di centro-destra

Vicesindaco f.f
18

Spoleto-Stemma.png
Umberto De Augustinis
25 giugno 2018
In carica

FI-Lega-FdI-Civiche
Sindaco


Gemellaggi |




  • Stati Uniti Charleston


  • Germania Schwetzingen


  • Francia Orange


  • Montenegro Cetinje


  • Perù Cajamarca



Sport |



Calcio |


A livello calcistico, il club che rappresenta la città di Spoleto è l'Associazione Dilettantistica Voluntas Calcio Spoleto che attualmente milita nel campionato umbro della Eccellenza. In passato ha partecipato per 4 stagioni alla Serie C quando ancora la denominazione del club era Virtus Spoleto. Nel mese di luglio del 2018, però, la società ha deciso di ritirarsi dal campionato.



Ciclismo |



  • Il 25 maggio 1977 la 6ª tappa del Giro d'Italia 1977, partita da Pescara, si è conclusa con l'arrivo in salita a Monteluco di Spoleto, con la vittoria di Mario Beccia.

  • Il 13 maggio 2004 la 5ª tappa del Giro d'Italia 2004, partita da Civitella in Val di Chiana, si è conclusa a Spoleto con la vittoria dell'australiano Robbie McEwen.

  • Il 18 maggio 2007 Spoleto è stata di nuovo traguardo di tappa. La 6ª tappa del 90º Giro d'Italia con partenza da Tivoli e arrivo nel viale della Stazione, dopo 181 km, 3 GPM (Terminillo, 1.894 m - Forca Capistrello, 1.211 m - Forca di Cerro, 734 m) e circuito cittadino, ha visto la vittoria del colombiano Luis Laverde. Il 19 maggio 2007 la 7ª tappa è ripartita da Spoleto (piazza Vittoria) con destinazione l'Autodromo internazionale del Mugello.



Ginnastica |


In questa disciplina sportiva è molto attiva a livello organizzativo, ma non solo, la Polisportiva Dilettantistica La Fenice. Dal 2003, ogni due anni viene disputato un torneo internazionale denominato International Spoleto Cup di ginnastica ritmica, che ha avuto fra le sue vincitrici ginnaste del calibro di Anna Bessonova 2003, Vera Sessina 2005 e Eugenia Kanaeva 2007.



Pallavolo |


Il migliore risultato ottenuto dalla pallavolo maschile a Spoleto è stato il raggiungimento dei quarti di finale nel Campionato di Serie A 1991/'92. La squadra, allora denominata Olio Venturi fu eliminata nella gara decisiva dalla Sisley Treviso, che vinse per 3-2 in casa.



Baseball |


L'Associazione Sportiva M.M. Marconi Baseball Softball ha militato nella serie C2 dal 1995 al 1999, mantenendo sempre una o due squadre giovanili, mentre la squadra di softball è salita in serie C1 dal 1996.


Dal 1998 la Società organizza ogni anno il Torneo Città di Spoleto, che si svolge nel primo fine settimana del mese di settembre.



Pugilato |


Fondata nel 1946 da Dante Burli, l'Associazione Sportiva Dilettantistica Boxe Spoleto è tra i pochi sodalizi pugilistici Italiani a potersi fregiare del titolo di "Società di Interesse Nazionale"; assegnato dalla Federazione Pugilistica Italiana nel 1984, anno delle Olimpiadi di Los Angeles.
Dal 2010, ad un anno della scomparsa del suo fondatore, la Boxe Spoleto organizza nel novembre un Memorial intitolato al suo fondatore e inserito in una grande manifestazione denominato " Tre giorni di Pugilato a Spoleto". Altresì è l'unica Associazione sportiva Italiana a praticare la nuovissima disciplina sportiva della " Chessboxing".



Note |




  1. ^ http://demo.istat.it/pop2016/index.html


  2. ^ Laura Manca, Joachim Weidig (a cura di), Spoleto 2700 anni fa. Sepolture principesche dalla necropoli di Piazza d'Armi. Guida alle mostre (Spoleto 2014)..


  3. ^ abScrive Tito Livio: (Annibale) "attraversa l'Umbria e arriva a Spoleto. Dopo aver devastato il suo territorio, cerca di occupare la città; respinto dopo una carneficina dei suoi soldati, e ritenendo dal poco successo del tentativo contro una piccola colonia, che una città come Roma gli avrebbe opposto ingenti forze, si dirige verso il Piceno".


  4. ^ [...] Inde venimus Spoletum [...] A tertia usque ad nonam munitissimam civitatem, quae pene centum turres habebat [...]. Da una lettera di Barbarossa a Ottone di Frisinga. Cf.: Achille Sansi, Volume V - I Duchi di Spoleto (PDF), Foligno, Stab. tip. e lit. di P. Sgariglia, 1870, pp. 123 e 130. URL consultato il 14 novembre 2017.


  5. ^ A Spoleto, in ricordo dello storico episodio, una via del centro storico è stata intitolata al generale Brignone, mentre una traversa di Via Flaminia porta il nome di Via XVII Settembre


  6. ^ I Longobardi in Italia, su longobardinitalia.it. URL consultato il 2 aprile 2016.


  7. ^ UN ALTRO SUICIDIO DAL PONTE, È IL TERZO DEL 2012


  8. ^ Per la cronaca dei 5 giorni trascorsi da Carducci a Spoleto cf. Luigi Pompilj, A Spoleto tra Ottocento e Novecento, Spoleto, Banca Popolare di Spoleto, 1966, pp. 5-21.


  9. ^ da Hermann Hesse - Italien, Ed. Suhrkamp, Berlino 1983


  10. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.


  11. ^ Statistiche demografiche ISTAT


  12. ^ Archivio di stato di Perugia. Sezione di Spoleto, su Archivio di stato di Perugia. URL consultato il 4 maggio 2017.


  13. ^ Archivio storico diocesiano, su Anagrafe Istituti culturali ecclesiastici. URL consultato il 4 maggio 2017.


  14. ^ Biblioteca arcivescovile G. M. Mastai Ferretti, su Anagrafe Istituti culturali ecclesiastici. URL consultato il 4 maggio 2017.


  15. ^ Biblioteca francescana della Comunità di S. Domenico, su Anagrafe biblioteche italiane. URL consultato il 4 maggio 2017.


  16. ^ Palazzo Collicola arti visive, su palazzocollicola.eu.


  17. ^ Chi siamo - Giorgio Ferrara
    [collegamento interrotto], su festivaldispoleto.com. URL consultato il 16 maggio 2011.



  18. ^ Pagina sul premio Nickelodeon, su ilcerchio.net.


  19. ^ Festival Pianistico di Spoleto, pagina ufficiale, su festivalpianisticodispoleto.it. URL consultato il 30 agosto 2018.


  20. ^ Settimana internazionale della danza, su settimanainternazionaledelladanza.it.


  21. ^ Che sarà teatro di una sciagura, il disastro di Morgnano, il 23 aprile 1955. Si veda il Resoconto stenografico della seduta del 22 marzo 1955 della Camera dei deputati


  22. ^ Lamberto Gentili, Luciano Giacché, Bernardino Ragni e Bruno Toscano, L'Umbria, Manuali per il Territorio. Spoleto, Roma, Edindustria, 1978, p. 224.



Bibliografia |



  • Achille Sansi, Degli edifici e dei frammenti storici delle antiche età di Spoleto: notizie corredate di dodici tavole in rame, Stab. tip. e lit. di P. Sgariglia, Foligno, 1869. URL consultato il 25 ottobre 2014.

  • Achille Sansi, Storia del Comune di Spoleto dal secolo XII al XVII, vol. I, Foligno, Stabilimento di P. Sgariglia, 1879.

  • Achille Sansi, Storia del Comune di Spoleto dal secolo XII al XVII, vol. II, Foligno, Stabilimento di P. Sgariglia, 1884.

  • Giuseppe Angelini Rota, Spoleto e dintorni con due piante disegnate da A. Bezzi, Spoleto, Stab. Panetto & Petrelli, 1905.

  • Giuseppe Angelini Rota, Spoleto e il suo territorio, Spoleto, Stab. Panetto & Petrelli, 1920.

  • Carlo Bandini, Monte Luco, con prefazione di Ugo Ojetti, Spoleto, Claudio Argentieri Editore, 1922.

  • Luigi Fausti, Spoleto, Spoleto, Pro Spoleto, 1926.

  • Carlo Pietrangeli, Spoletium (Spoleto). Regio VI, Umbria, Roma, Istituto di studi romani, 1939.


  • Spoletium rivista di arte storia cultura. Dal 1954. Edita dall'Accademia spoletina

  • Bruno Toscano, Spoleto in pietre: guida artistica della città, Spoleto, Azienda del turismo, 1963.

  • Luigi Pompilj, A Spoleto tra Ottocento e Novecento, Spoleto, Banca popolare di Spoleto, 1966.

  • Liana Di Marco, Spoletium: topografia e urbanistica, Spoleto, Edizioni dell'Accademia spoletina, 1975.

  • Lamberto Gentili, Luciano Giacché, Bernardino Ragni e Bruno Toscano, L'Umbria, Manuali per il Territorio. Spoleto, Roma, Edindustria, 1978.

  • Liana Di Marco, La "traversa nazionale interna" di Spoleto: un intervento urbanistico ottocentesco, Spoleto, Ente Rocca di Spoleto, 1982.

  • Cesare Brandi e Giovanni Carandente, Spoleto, argomenti di storia urbana, Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale, 1985.

  • Lamberto Gentili, Spoleto formato cartolina. Album di storia urbana 1890-1940, Spoleto, Associazione pro Spoleto, 1986.

  • Gianni Toscano e Sandro Morichelli, La città e il Festival dei due mondi: Spoleto, storia di trent'anni, Spoleto, Edizioni Ente Rocca di Spoleto, 1987.

  • Liana di Marco, Aurora Gasperini e Giovanni Antonelli, L'esercito a Spoleto dopo l'Unità, Spoleto, Accademia spoletina, 1988.

  • Antonio Pallotta, Luci ed ombre di Spoleto antica, medievale e moderna, Spoleto, Stab. Panetto & Petrelli, 1989.

  • Roberto Quirino, Le edicole sacre di Spoleto, Roma, Progetti museali editore, 1996, ISBN 88-86512-57-0.

  • Liana Di Marco, Spoleto: una città-cantiere durante il Ventennio. Album di storia urbana 1922-1943, Spoleto, Associazione Pro Spoleto, 1999.

  • Silvia Falconi, Spoleto "...centum turres habebat...", Spoleto, Spoleto Crediti e Servizi, 2000.

  • Antonella Cristina Manni, Spoleto: dagli antichi percorsi alla viabilità contemporanea, sec. XVII- XX, Spoleto, Associazione Amici di Spoleto, 2005.



Voci correlate |



  • Spoletium (rivista)

  • Arcidiocesi di Spoleto-Norcia

  • Ducato di Spoleto

  • Centro italiano di studi sull'alto medioevo

  • Longobardi

  • Ferrovia Spoleto-Norcia

  • Festival dei Due Mondi

  • Teatro lirico sperimentale

  • Associazione nazionale città del pane



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Collegamenti esterni |




  • Sito ufficiale del Comune di Spoleto, su comunespoleto.gov.it.</ref>

  • Sereno variabile. Trasmissione RAI del 16 gennaio 2016 dedicata a Spoleto, su rai.tv. URL consultato il 17 gennaio 2016.

  • Spoleto, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 15 marzo 2011.


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