Namibia


























































































































































Namibia












Namibia – Bandiera

Namibia - Stemma

(dettagli)

(dettagli)

Unità, Libertà, Giustizia


Namibia - Localizzazione

Dati amministrativi
Nome completo
Repubblica della Namibia
Nome ufficiale
(EN) Republic of Namibia
(DE) Republik Namibia
(AF) Republiek van Namibië

Lingue ufficiali

Inglese
Altre lingue

Tedesco, Portoghese, Oshiwambo, Nama, Afrikaans, Kavango, Otjiherero [1]

Capitale

Windhoek  (380 000[2] ab. / 2011)
Politica

Forma di governo

Repubblica semipresidenziale

Presidente della Repubblica

Hage Geingob

Primo ministro

Saara Kuugongelwa-Amadhila
Indipendenza
Dal Sudafrica nel 1990
Ingresso nell'ONU
1990
Superficie

Totale
825 418 km² (34º)
% delle acque
0%
Popolazione

Totale
2 031 000 ab. (2002) (143º)

Densità
2,5 ab./km²
Tasso di crescita
0,817% (2012)[3]

Nome degli abitanti
namibiani
Geografia

Continente

Africa
Confini

Angola, Botswana, Sudafrica, Zambia

Fuso orario

UTC+2
Economia

Valuta

Dollaro namibiano, usato anche il Rand sudafricano

PIL (nominale)
13 072[4] milioni di $ (2012) (123º)

PIL pro capite (nominale)
6 064 $ (2012) (90º)

PIL (PPA)
16 815 milioni di $ (2012) (134º)

PIL pro capite (PPA)
8 191 $ (2013) (103º)

ISU (2011)
0,625 (medio) (120º)

Fecondità
3,2 (2011)[5]
Varie
Codici ISO 3166

NA, NAM, 516

TLD
.na

Prefisso tel.
+264

Sigla autom.
NAM

Inno nazionale

Namibia, Land of the Brave Namibia, Land der Mutigen

Festa nazionale
26 agosto

Namibia - Mappa

Evoluzione storica
Stato precedente

Flag of South Africa (1928–1994).svg Africa del Sud-Ovest
 

Coordinate: 23°S 17°E / 23°S 17°E-23; 17


La Namibia (ingl. Republic of Namibia, ted. Republik Namibia, af. Republiek van Namibië) è uno Stato dell'Africa meridionale, la cui capitale è Windhoek. Confina a nord con l'Angola e lo Zambia, a est col Botswana e a sud col Sudafrica; a ovest si affaccia sull'Oceano Atlantico.


Con una popolazione totale di 2 031 000 abitanti e un'estensione complessiva di 825 418 km², la Namibia si colloca al secondo posto (dopo la Mongolia) fra le nazioni sovrane al mondo con la minore densità di popolazione (2,5 abitanti/km²). Gran parte del territorio del paese è costituito dalle distese aride del deserto del Namib e del Kalahari. Il nome di Namibia, che deriva dal deserto del Namib, la vasta area che caratterizza gran parte del paese, fu scelto come etimo neutrale per evitare diatribe tra le varie etnie.


È una delle nazioni più giovani del mondo, avendo ottenuto solo nel 1990 l'indipendenza dal Sudafrica, dal quale era amministrata. Dal 1884 al 1919 col nome di Deutsch-Südwestafrika, fu colonia dell'Impero tedesco; successivamente parte dell'Impero britannico tramite l'Unione sudafricana fino al 1961 e poi fino all'indipendenza provincia della Repubblica Sudafricana.




Indice






  • 1 Storia


  • 2 Geografia


    • 2.1 Idrografia


    • 2.2 Clima




  • 3 Popolazione


    • 3.1 Demografia


    • 3.2 Lingue


    • 3.3 Etnie


    • 3.4 Costumi e tradizioni


    • 3.5 Religioni




  • 4 Ordinamento dello stato


    • 4.1 Suddivisione amministrativa


    • 4.2 Città principali




  • 5 Politica


  • 6 Economia


  • 7 Ambiente naturale


    • 7.1 Flora


    • 7.2 Fauna


      • 7.2.1 Mammiferi


      • 7.2.2 Rettili


      • 7.2.3 Uccelli


      • 7.2.4 Pesci


      • 7.2.5 Invertebrati




    • 7.3 Aree naturali protette




  • 8 Sport


  • 9 Cultura


    • 9.1 Festività nazionali


    • 9.2 Editoria




  • 10 Note


  • 11 Voci correlate


  • 12 Altri progetti


  • 13 Collegamenti esterni





Storia |









Namibia

Questa voce è parte della serie:
Politica della Namibia







  • Khoisan

  • Bantu

  • Oorlam

  • Colonizzazione tedesca

  • Genocidio degli Herero e dei Nama

  • Campagna dell'Africa Tedesca del Sud-Ovest

  • Mandato sudafricano

  • Guerra di confine sudafricana

  • Guerra d'indipendenza della Namibia

  • SWAPO





Altri stati · Atlante


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Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della Namibia, Africa Tedesca del Sud-Ovest, Guerre herero e Campagna dell'Africa Tedesca del Sud-Ovest.



Un gruppo di Herero, anni 1910


I primi abitanti della Namibia furono probabilmente i San (Boscimani), seguiti dai Nama e dai Damara. A partire dal XIV secolo giunsero nella regione diversi gruppi bantu, fra cui gli Herero e gli Ovambo.


Anche se il territorio venne scoperto dal portoghese Bartolomeo Diaz nel 1486, la regione corrispondente all'attuale Namibia cominciò a essere esplorata dagli europei soltanto negli anni quaranta del XIX secolo.
Nel 1884 finì sotto l'influenza della Germania, che le diede uno status di colonia con il nome di Africa Tedesca del Sud-Ovest (Deutsch-Südwestafrika comunemente abbreviato in SWA). Del territorio non faceva parte la Walvis Bay, caduta sotto il controllo britannico fin dal 1878, né le isole dei Pinguini, annesse alla Colonia del Capo già quattro anni prima. Per effetto del trattato di Helgoland-Zanzibar, sottoscritto il 1º luglio 1890 tra l'Impero tedesco e l'Impero britannico, il gen. Leo von Caprivi, successore di Otto von Bismarck come cancelliere tedesco (1890-1894), ottenne per la colonia tedesca dell'Africa del Sudovest (Deutsch-Südwestafrika), come sbocco al fiume Zambesi e al lago Livingstone, una striscia di territorio di 450 km di lunghezza e 30 km di larghezza, già appartenente alla colonia britannica del Bechuanaland oggi Botswana, poi denominata "Dito di Caprivi", in lingua inglese, "Caprivi Strip" o, in lingua tedesca "Caprivi Zipfel".
L'arrivo dei primi coloni tedeschi, negli ultimi anni dell'Ottocento e nei primi del Novecento, provocò una violenta reazione da parte di alcune etnie autoctone che si vedevano spogliate di molte delle proprie terre più fertili. In alcune zone scoppiò una vera e propria guerriglia (1904-1908) che fu repressa nel sangue dalle autorità tedesche.


Nel 1966 l'organizzazione SWAPO (South-West African People's Organization), di ispirazione marxista, cominciò una guerriglia indipendentista contro le forze sudafricane, nota come guerra di indipendenza della Namibia. Il Sudafrica cedette però solo nel 1988, accettando un piano di pace delle Nazioni Unite che portò alla piena indipendenza del paese nel 1990. Walvis Bay inizialmente rimase sotto il controllo sudafricano come enclave, per essere ceduta alla Namibia, insieme con le isole dei Pinguini, nel 1994, mentre il "Caprivi Strip", pur soggetto alla sovranità namibiana, è tuttora amministrato dal Sudafrica.


Il fondatore della Namibia indipendente è Sam Nujoma, da sempre capo della SWAPO; ha governato dal 1990 al 2005, per essere poi sostituito da Hifikepunye Pohamba.



Geografia |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Geografia della Namibia.

La geografia della Namibia è caratterizzata da una serie di altopiani, il punto più alto dei quali è il Brandberg (2.606 metri). L'altopiano centrale attraversa il paese lungo l'asse nord-sud, ed è circondato a ovest dal Deserto del Namib e dalle pianure che giungono fino alla costa, a sud dal fiume Orange, a sud e a est dal Deserto del Kalahari. I confini del paese a nord-est delimitano una stretta fascia di terra, nota come dito di Caprivi, che fu ottenuta dai tedeschi come sbocco verso il fiume Zambesi.



Idrografia |


L'aridità del territorio fa sì che buona parte dei fiumi siano a carattere torrentizio. I fiumi di maggiore entità si trovano solo lungo i confini: da nord a sud, i principali sono il Kunene, l'Okavango, lo Zambesi e l'Orange.



Clima |





Duna a Sossusvlei, Deserto del Namib


Il clima della Namibia va dal clima desertico a quello subtropicale, ed è generalmente caldo e asciutto, con precipitazioni scarse e variabili. La Namibia definisce se stessa come un paese arido. L'aridità del clima deriva dalla fredda corrente del Benguela che causa la condensazione del vapore acqueo sull´oceano Atlantico, lasciando quindi arrivare sulla costa aria secca.


Fra le città più importanti, oltre alla capitale Windhoek (situata nel centro del paese) si possono ricordare i porti di Walvis Bay e Swakopmund, e le città di Oshakati, Grootfontein, Tsumeb e Keetmanshoop.



Popolazione |



Demografia |




Giovane ragazza Himba




Un gruppo di donne Herero a Windhoek




Un gruppo di donne Himba vicino a Opuwo


La Namibia è una delle tre nazioni sovrane del mondo meno densamente popolate, con una media di circa 2,5 persone per km²; ha invece un tasso di crescita demografica relativamente elevato.



Lingue |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Tedeschi della Namibia.

L'inglese è la lingua ufficiale del paese ma è lingua madre solo per il 6% dei bianchi;
il tedesco, l'afrikaans e l'oshiwambo sono invece "lingue regionali riconosciute".
L'87,5% della popolazione è nera e appartenente ai ceppi linguistici bantu e khoisan.
Metà degli abitanti della Namibia parlano l'oshiwambo come madrelingua, ma l'afrikaans è comunque la lingua più compresa. Le lingue indigene vengono insegnate nella scuola primaria.[6] Sia l'afrikaans sia l'inglese sono parlati principalmente come seconda lingua e utilizzati soprattutto a livello pubblico e istituzionale. Il tedesco è parlato specialmente nel sud del paese.
La prossimità geografica al lusofono Angola ha permesso la diffusione di numerose persone parlanti portoghese. Nel 2011 erano stimate intorno a 100.000 lusofoni, corrispondenti al 4–5% della popolazione totale.[7]


Il 6% della popolazione è bianca (115.647 ab.) e il 6,5% è meticcia (125.285 ab.).


Ecco i dati linguistici per i bianchi (stime):




























LINGUA MADRE PERC. AB.
afrikaans ca 60% 70.545
tedesco 32% 36.000
inglese 7% 8.095
portoghese ca 1% 1.500




Etnie |


L'82% della popolazione appartiene a etnie del gruppo bantu, suddivisa in almeno 11 etnie, tra cui predomina largamente l'etnia Ovambo (circa metà della popolazione, concentrata nel nord del paese). Altre etnie nere sono quelle del gruppo khoisan (San e Nama). La percentuale di bianchi è intorno all'8%, la più elevata dell'Africa subsahariana dopo quella del Sudafrica; si tratta soprattutto di tre gruppi principali: boeri, anglosassoni e tedeschi. Esistono anche minoranze olandesi, francesi e portoghesi. Vi sono infine due gruppi di origine mista, chiamati coloured e baster, che contribuiscono alla popolazione totale per un altro 8%. I bianchi e i gruppi di etnia mista parlano quasi tutti l'afrikaans e sono culturalmente simili ai gruppi corrispondenti sudafricani. Una minoranza di bianchi ha invece mantenuto la cultura e la lingua originale dei coloni tedeschi. Diversamente dal Sudafrica, non è presente una popolazione significativa di origine asiatica.























































Etnia Perc.
Ovambo 49,8%
Kavango 9,3%
Herero 7,5%
Damara 7,5%
Bianchi 6,4%
Nama 4,8%
Coloured 4,1%
Caprivi 3,7%
Boscimani 2,9%
Baster 2,5%
Tswana 0,6%
Himba 0,4%


Costumi e tradizioni |


Il complesso amalgama di etnie e culture della Namibia è evidente già nella toponomastica, che include tra l'altro nomi tedeschi, afrikaans e ovambo. Le comunità di discendenza tedesca hanno conservato molto delle tradizioni e della cultura della loro terra di origine; in cittadine come Lüderitz e Swakopmund, in cui anche l'architettura coloniale ricorda quella dei borghi della Germania di inizio XX secolo, si tengono sagre popolari e feste di antica tradizione, come la Festa del Kaiser. I boeri sono invece legati a una tradizione propria, sviluppatasi soprattutto nel periodo pionieristico del Grande Trek e della colonizzazione del Sudafrica.



Religioni |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Religioni in Namibia.

La maggior parte della popolazione è di religione cristiana, soprattutto di dottrina luterana, è presente una piccola minoranza di musulmani, concentrati soprattutto a Windhoek.



Ordinamento dello stato |



Suddivisione amministrativa |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Regioni della Namibia.



Regioni della Namibia


La Namibia è divisa in 13 regioni:



  1. Caprivi

  2. Erongo

  3. Hardap

  4. Karas

  5. Kavango

  6. Khomas

  7. Kunene

  8. Ohangwena

  9. Omaheke

  10. Omusati

  11. Oshana

  12. Oshikoto

  13. Otjozondjupa



Città principali |




  • Windhoek (capitale)

  • Lüderitz


  • Swakopmund (già seconda capitale durante il dominio sudafricano)

  • Walvis Bay

  • Mariental

  • Keetmanshoop

  • Karasburg

  • Otjiwarongo

  • Ondangwa

  • Tsumeb



Politica |





Hifikepunye Pohamba, secondo Presidente della Namibia


Il Presidente è eletto con voto popolare ogni cinque anni.


Il Primo ministro è nominato insieme con il suo gabinetto dal Presidente.


Il parlamento è composto da due camere: il National Council ("Consiglio Nazionale"), formato da 26 membri (due per ciascun consiglio regionale) che durano in carica sei anni; e la National Assembly ("Assemblea Nazionale"), composta da 78 membri con mandato quinquennale, dei quali 72 eletti con voto popolare e altri 6 (non votanti) nominati dal Presidente. La National Assembly rappresenta il vero organo legislativo, mentre il National Council ha una funzione consultiva. Per l'elezione della National Assembly sono contemplati 107 distretti elettorali.


Il principale organo giudiziario è la Corte Suprema, i cui giudici sono nominati dal Presidente su proposta della Judicial Service Commission.


La SWAPO, che rappresentò il movimento principale durante il processo di indipendenza, e che ha completamente abbandonato le sue posizioni originali marxiste, è il primo partito del paese. Originariamente espressione specifica degli ovambo, dagli anni ottanta ha perso questa connotazione accogliendo tra le sue fila esponenti di tutte le etnie del paese, inclusi bianchi dei vari gruppi, specialmente di origine tedesca. Un bianco di origine tedesca che ha ricoperto un ruolo importante nel partito è stato Anton Lubowski, collaboratore del presidente Nujoma ai tempi dell'indipendenza.


Il secondo partito politico del paese è l'Alleanza Democratica di Turnhalle (DTA), fondato negli anni settanta come federazione di diversi partiti, inclusi partiti a carattere etnico come la Christian Democrat Union (CDU), a prevalenza coloured, e il Partito Repubblicano (RP) degli afrikaaner.[8]



Economia |


L'economia namibiana è fortemente legata (e per alcuni aspetti simile) a quella del Sudafrica. La principale attività economica è l'estrazione di minerali, che contribuisce per circa il 20% del PIL nazionale. La Namibia è il quarto più importante esportatore africano di minerali non combustibili, e il quinto produttore di uranio nel mondo. Una parte importante dell'estrazione mineraria riguarda, come nel vicino Sudafrica, i diamanti; altre produzioni importanti sono quelle di piombo, ferro, zinco, argento e tungsteno.


Nonostante la sua importanza per l'economia nazionale, il settore minerario dà lavoro solo al 3% della popolazione. Oltre la metà dei namibiani si dedicano all'agricoltura e all'allevamento di sussistenza; si coltivano principalmente mais e miglio e si allevano soprattutto capre e pecore. La produzione agricola comunque non copre il fabbisogno nazionale, che dipende al 50% dalle importazioni; si esporta invece la lana.


Sebbene il reddito pro-capite sia in Namibia cinque volte quello dei paesi più poveri dell'Africa, la maggioranza della popolazione vive in povertà a causa della forte disoccupazione, della grande disuguaglianza nella distribuzione della ricchezza, e della grande quantità di capitali che vengono investiti all'estero.



Ambiente naturale |


La flora e la fauna della Namibia sono ampiamente diversificate in funzione delle diverse zone climatiche che attraversano il Paese.



Flora |





Welwitschia femmina





Albero faretra, Quiver Tree Forest, presso Keetmanshoop





Euphorbia damarana





Pachypodium: la pianta "piede di elefante".


Fra le piante più insolite va segnalata la Welwitschia mirabilis, endemica del deserto dell'Angola, considerata una delle piante più antiche e longeve esistenti (alcuni esemplari hanno più di 2.000 anni); la si trova in abbondanza in alcune zone del deserto del Namib.


Fra le oltre 100 specie di alberi della Namibia si possono citare l'Acacia erioloba, la Faidherbia albida, il mopane, la Terminalia, la marula, il fico gigante e il baobab africano. Albero nazionale è l'Aloe dichotoma, detta kokerboom ("albero faretra") perché i San svuotano i rami della pianta per farne contenitori per le loro frecce. Con i loro rami spogli, che terminano in foglie strette e appuntite, queste piante danno luogo ad alcuni paesaggi molto insoliti (come quello della Quiver Tree Forest, nel sud del paese). Numerose sono le piante grasse dette "rocce fiorite". Si trova in Namibia anche una specie di "piede d'elefante" (Pachypodium). La zona dell'Okavango ospita graminacee da palude, papiro e ninfee. Non mancano zone coperte da savana (in particolare nel Parco nazionale d'Etosha). Endemica del Namib è anche l'Acanthosicyos horrida, una pianta dotata di lunghe spine che produce frutti simili a piccoli meloni, importante nutrimento per gli animali del deserto (per esempio gli struzzi) ma commestibile anche per l'uomo. Endemico delle stesse zone è l'arbusto Zygophyllum stapffii, detto "pianta dei talleri" perché le foglie hanno l'aspetto di monete d'oro. Molto diffusa è infine l'Euphorbia damarana, pianta arbustiva dalla linfa estremamente tossica, che veniva usata dai boscimani per avvelenare le loro frecce.


La fredda corrente del Benguela porta in superficie grandi quantità di nutrienti che supportano elevate quantità di fitoplancton e grandi foreste di kelp[9].



Fauna |


La fauna originaria della Namibia ha molto sofferto le battute di caccia grossa organizzate dagli europei fra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX. Gran parte della fauna dell'Africa subsahariana è comunque ancora rappresentata, e nel Namib sono presenti numerose specie endemiche.



Mammiferi |





Giraffa fumosa, riserva di Hobatere, ai confini del Parco nazionale d'Etosha





Zebra di montagna di Hartmann, riserva di Hobatere


I grandi felini africani sono tutti presenti; in particolare il ghepardo è ancora molto diffuso soprattutto nella zona dell'altopiano Waterberg, nonostante l'espansione delle fattorie. Numerosi sono anche i carnivori di piccola taglia, come i gatti selvatici, le genette, i suricati, gli sciacalli e le mellivore. Antilopi e gazzelle sono presenti in abbondanza anche al di fuori delle aree naturali protette; fra le più diffuse si possono citare l'orice gemsbock, lo springbok, il kudu maggiore e l'impala. Altri erbivori includono giraffe, zebre, facoceri ed elefanti. Dopo una scomparsa quasi totale, i rinoceronti bianchi sono stati reintrodotti nel Parco nazionale d'Etosha con ottimi risultati, tanto che oggi l'Etosha è qualificato come donor, ovvero cede rinoceronti ad altre riserve. Nel Damaraland si trovano anche alcuni rinoceronti neri. In Namibia è presente anche l'oritteropo.


Lungo le coste, grazie ai nutrienti portati in superficie dalla fredda corrente del Benguela, c'è un ricco ecosistema che riesce a sostentare molti mammiferi marini, fra i quali diverse specie di delfini. Da Walvis Bay procedendo verso nord si incontrano molte colonie di otarie, la più grande delle quali si trova a Cape Cross[9].


Fra le specie o sottospecie endemiche o quasi endemiche si possono citare la zebra di montagna di Hartmann, la giraffa fumosa, l'impala dal muso nero, la iena bruna, e i rinoceronti del deserto. I famosi elefanti del deserto non costituiscono una sottospecie indipendente rispetto all'elefante africano, ma hanno una conformazione fisica tipica, adattata all'ambiente del Namib.



Rettili |


Fra i serpenti tipici della zona ci sono la vipera cornuta del Namib, due specie di mamba, il serpente zebra e altri. Uno spettacolo piuttosto comune sulla sabbia rovente del Namib è la velocissima corsa delle lucertole Aprosaura achietae, che si spostano saltando da una zampa all'altra, quasi senza toccar terra.



Uccelli |





Ghepardo nella Namibia meridionale.


Tra le specie di uccelli si possono ricordare il pellicano bianco, l'allodola di Gray, il corriere bandacastana, la ghiandaia marina dal petto lilla, l'oca pigmea, diverse specie di pappagalli, la civetta pescatrice, l'aquila pescatrice africana (rappresentata anche nello stemma della Namibia), la sterna del Damara e l'otarda di Kori. Spettacolari sono anche gli enormi nidi coloniali degli uccelli tessitori, in ciascuno dei quali cui convivono centinaia di esemplari.



Pesci |


Tra le specie endemiche è importante segnalare il pesce gatto dorato delle caverne che abita esclusivamente nella grotta di Aigamas che ospita una grande quantità d'acqua fossile sotto il suolo.



Invertebrati |





Tenebrionide del Namib, Sossusvlei, Namib-Naukluft National Park





Leonessa nell'Etosha.


La fauna della Namibia comprende moltissime specie di invertebrati marini e terrestri. Il deserto del Namib ospita un grandissimo numero di artropodi endemici, adattati alle particolarissime condizioni climatiche; fra questi spiccano alcuni generi di tenebrionidi collettivamente noti come coleotteri delle nebbie.



Aree naturali protette |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Aree naturali protette in Namibia.

La Namibia è stato il primo paese del mondo a citare esplicitamente la protezione dell'ambiente naturale nella propria costituzione[10] Il piano di conservazione della Namibia è basato sul principio del Community Based Natural Resource Management ("gestione comunitaria delle risorse naturali"), che prevede una gestione ampiamente decentralizzata delle risorse ambientali del paese. Gran parte del territorio della Namibia è incluso in aree naturali protette, parchi nazionali, e riserve faunistiche private. I due principali parchi nazionali sono il Namib-Naukluft (il più grande del continente), che include buona parte del deserto del Namib e dei monti Naukluft, e l'Etosha, nella parte settentrionale del paese.





Orice gazzella nell'Etosha.



Sport |





Rinoceronte nero femmina con il suo piccolo vicino una pozza d'acqua nell'Etosha.


Lo sport nazionale della Namibia è il rugby. Conseguentemente all'indipendenza dal Sudafrica, nel 1990 si formò la Nazionale di rugby della Namibia, il cui esordio al Mondiale si è verificato nell'edizione del 1999.


Fino all'indipendenza, i giocatori nativi della Namibia potevano essere convocati nelle file della rappresentativa sudafricana. Un esempio tra i più celebri è l'estremo Percy Montgomery, che è stato dei più forti interpreti al mondo del suo ruolo, nato nel 1974 a Walvis Bay e ritiratosi dalle competizioni nel 2009[11].


Seguiti anche il calcio e il cricket.





Iena ridens (o maculata) nell'Etosha.


Lo sportivo più importante a livello mondiale è sicuramente Frank Fredericks, velocista di assoluto livello mondiale capace di conquistare quattro medaglie olimpiche (tutte d'argento, due a Barcellona 1992 e due ad Atlanta 1996 nei 100 e nei 200 metri piani) e quattro medaglie mondiali (oro a Stoccarda 1993, e argento a Tokyo 1991, Göteborg 1995 e Atene 1997, tutte nei 200 m piani).
Dopo la fine della carriera agonistica, dal 2004 è entrato a far parte del Comitato Olimpico Internazionale.


La laguna a Sud di Luderitz è sede del più importante evento di Speed (gare di velocità per kitesurf e windsurf) al mondo. Gli organizzatori della prova hanno scavato un canale artificiale dove sono stati conseguiti i maggiori record di velocità a vela sull'acqua. Walvis Bay è invece la località dove è stato registrato il record di velocità assoluto per un mezzo nautico (65,45 nodi)[12].



Cultura |



Festività nazionali |


































































































Feste nazionali
Date Festività nome in inglese
nome in afrikaans
nome in tedesco
1º gennaio Capodanno New Year's Day Nieuwjaar Neujahr
21 marzo Festa dell'Indipendenza (festa nazionale) Independence Day Onafhanklikheidag Unabhängigkeitstag
data variabile Venerdì santo Easter Friday Paasfees Vrydag Osterfreitag
data variabile Pasquetta Easter Monday Paasmaandag Ostermontag
1º maggio Festa del lavoro Workers Day Dag van de Arbeid Tag der Arbeit
4 maggio Giorno di Cassinga Cassinga Day Cassinga Dag Cassinga Tag
17 maggio Ascensione del Signore Ascension Day Hemelvaart Himmelfahrt
25 maggio Giornata dell'Africa Africa Day Afrika Dag Afrika Tag
26 agosto Festa degli Eroi Heroes Day Helden Dag Helden Tag
10 dicembre Giornata internazionale dei diritti dell'uomo
International Human Rights Day Internationale Verklaring van Menseregte Dag Internationale Erklärung der Menschenrechte Tag
25 dicembre Natale Christmas Day Kersfees Weihnachten
26 dicembre Festa della Famiglia Family Day Familie Dag Familien Tag


Editoria |


I quotidiani più importanti includono il giornale di proprietà statale New Era, le testate private di proprietà del gruppo Democratic Media Holdings (Die Republikein, Allgemeine Zeitung e Namibian Sun) e il giornale The Namibian.


Altre pubblicazioni degne di nota sono il tabloid Informanté posseduto dalla TrustCo, il settimanale Windhoek Observer, il settimanale Namibia Economist, e il regionale Namib Times e Namibia Sport l'unica pubblicazione di carattere sportivo.



Note |




  1. ^ Languages Spoken in Namibia, su gov.na. URL consultato il 20 agosto 2018.


  2. ^ CIA World Factbook, su cia.gov. URL consultato il 16 novembre 2014.


  3. ^ (EN) Population growth rate, su CIA World Factbook. URL consultato il 28 febbraio 2013.


  4. ^ Dati dal Fondo Monetario Internazionale, ottobre 2013


  5. ^ Tasso di fertilità nel 2011, su data.worldbank.org. URL consultato il 12 febbraio 2013.


  6. ^ Languages Spoken in Namibia, su gov.na. URL consultato il 20 agosto 2018.


  7. ^ Catherine Sasman, Portuguese to be introduced in schools, in The Namibian, 15 agosto 2011. URL consultato il 24 giugno 2012.


  8. ^ Kuvee Kangueehi, Down but not out


  9. ^ ab ecosistema della Namibia (PDF), su raison.com.na.


  10. ^ K. Stefanova. Protecting Namibia's Natural Resources, «EjournalUSA». Copia archiviata, su usinfo.state.gov. URL consultato il 10 gennaio 2008 (archiviato dall'url originale il 10 gennaio 2008).


  11. ^ (EN) Nick Pearce, Percy Montgomery almost shunned Springboks in favour of graphic design career, in Daily Telegraph, 20 maggio 2009. URL consultato l'11 maggio 2011.


  12. ^ Record di velocità, in Namibia per stabilire il primato a vela sull'acqua - FIRSTonline di Lorenzo Gennari, su firstonline.info. URL consultato il 14 marzo 2014.



Voci correlate |




Bambini di Khorixas



  • Storia del colonialismo in Africa

  • Deserto del Namib

  • Kalahari

  • Sudafrica

  • Küchendeutsch

  • Tedeschi della Namibia

  • Musica della Namibia

  • Rivendicazioni territoriali della Bulgaria sull'area di Karasburg



Altri progetti |



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Collegamenti esterni |




  • Scheda della Namibia dal sito Viaggiare Sicuri - Sito curato dal Ministero degli Esteri e dall'ACI

  • Portale governativo, su web.archive.org.

  • CIA World Factbook, su cia.gov.

  • Geological expedition to Namibia in March 2012, more than 300 photographs. Climate, ice, water and landscapes. In search of traces of megatsunami., su ice.tsu.ru.


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