Lingua urdu
Urdu اردو | |
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Parlato in | Pakistan, India, e da almeno l'1% della popolazione del Bahrain, degli Emirati Arabi Uniti, Oman, Qatar e Arabia Saudita |
Locutori | |
Totale | 61 milioni nativi, 104 milioni totali |
Classifica | 19-21 (lingua nativa), vicino all'italiano e al turco |
Tassonomia | |
Filogenesi | Lingue indoeuropee Indoarie Lingue hindi occidentali Hindustani Urdu |
Statuto ufficiale | |
Ufficiale in | Pakistan India (Andhra Pradesh, Bihar, Delhi, Jammu e Kashmir, Uttar Pradesh) Figi (nota come indostano) |
Regolato da | nessuna regolazione ufficiale |
Codici di classificazione | |
ISO 639-1 | ur |
ISO 639-2 | urd |
ISO 639-3 | urd (EN) |
Glottolog | urdu1245 (EN) |
Estratto in lingua | |
Dichiarazione universale dei diritti umani, art. 1 تمام انسان آزاد اور حقوق و عزت کے اعتبار سے برابر پیدا ہوۓ ہیں۔ انہیں ضمیر اور عقل ودیعت ہوئی ہے۔ اسلیۓ انہیں ایک دوسرے کے ساتھ بھائی چارے کا سلوک کرنا چاہیۓ۔ | |
Traslitterazione Tamām insān āzād ôr ḥuqūq-o ʿizzat ke ėʿtibār se barābar peidā hū'e heiṅ. Inheṅ żamīr ôr ʿaql vadīʿat hū'ī he. Isli'e inheṅ ek dūsre ke sāth bhā'ī čāre kā sulūk karnā čāhi'e. | |
In arancione i territori di India e Pakistan dove è lingua ufficiale, in giallo i territori dove l'urdu non è lingua ufficiale. | |
L'urdu (nome nativo اردو), è una lingua indoeuropea del gruppo delle lingue indoiraniche (o indoarie), sviluppatasi nell'Asia meridionale tra il 1200 e il 1800, al tempo del Sultanato di Delhi e dell'Impero Mogul, con influenze persiane, turche, ed arabe.
La lingua urdu - parola di origine turcica il cui significato è "accampamento" (specificatamente, quello imperiale) e dalla quale deriva anche la parola italiana orda - è attualmente la lingua ufficiale del Pakistan insieme all'inglese, a livello nazionale, e una delle 22 lingue ufficiali riconosciute dall'India. L'hindi e l'inglese sono lingue ufficiali a livello federale. Il numero dei parlanti di nazionalità indiana è maggiore di quello dei parlanti di nazionalità pakistana.
Indice
1 Lingua ufficiale
2 Storia
3 Note
4 Bibliografia
4.1 Dizionari
4.2 Grammatiche
4.3 Storia della letteratura
5 Voci correlate
6 Altri progetti
Lingua ufficiale |
La lingua urdu è una delle 22 lingue ufficialmente riconosciute dall'allegato VIII della Costituzione dell'India.[1] È lingua ufficiale in alcuni distretti dell'Andhra Pradesh (Anantapur, Guntur, Hyderabad, Kadapa, Kurnool, Medak, Nizamabad e Rangareddy)[2] a Delhi,[3] e nello stato di Jammu e Kashmir.[4][5]
Storia |
La storia di questa lingua, usata già nelle sue forme embrionali a livello sia popolare sia letterario nel XIII secolo d.C. in un'area geografica situata all'interno dell'odierno territorio nazionale indiano, è molto complessa. Essa va situata all'interno delle vicende politiche e più genericamente culturali che hanno interessato il subcontinente indiano negli ultimi cinque secoli, che si presentano già esse stesse come un panorama molto variegato. Sinteticamente, si può affermare che la lingua ha la sua origine nell'India nord-occidentale diventata dominio musulmano conseguentemente agli attacchi turco-mongoli del XIII secolo; da lì, essa trova in seguito un ambiente di sviluppo anche nel Deccan ("daccani urdu"), che si manterrà vivo nel corso del tempo; l'area in cui resta lingua principale nell'uso è comunque l'India nord-occidentale.
In origine, la lingua urdu rappresenta il risultato della composita realtà etnica e quindi linguistica che caratterizza la suddetta area geografica nel periodo sunnominato e viene quindi a costituire una sorta di lingua franca, quasi una koinè linguistica dell'India settentrionale - anche ad est, nella piana gangetica, in seguito alle conquiste dei sovrani della dinastia Moghul. Per questo motivo a livello lessicale essa si presenta ricca di molteplici apporti, tutti quelli provenienti dalle lingue parlate dalle popolazioni abitanti gli odierni territori compresi tra il medio oriente arabo-persiano e il linguisticamente ricchissimo subcontinente indiano.
A livello grammaticale, essa non si discosta che per pochissimi tratti dalla struttura della lingua hindi, tanto che per molto tempo, principalmente a partire dai primi decenni del XIX secolo, è sussistita un'accesa controversia sulla stessa possibilità di distinguerle. Il risultato di tali confronti è che a livello fonetico-grammaticale le due lingue sono praticamente la stessa; la differenza essenziale è a livello grafico, poiché mentre l'hindi viene scritta usando l'alfabeto devanagari la lingua urdu si scrive utilizzando i segni grafici arabo-persiani, con l'aggiunta di qualche ulteriore grafema rappresentante i suoni propri delle lingue indiane. Altra importante differenza è a livello lessicale: l'hindi è composta da una percentuale di circa 80% di parole di origine sanscrita; l'urdu invece utilizza nei settori semantici riguardanti principalmente religione, terminologie tecniche di vario genere, letteratura, lemmi di origine araba o, in seconda battuta, persiana.
Nella storia della letteratura, le opere composte in questa lingua rientrano in parte nell'ambito religioso. Infatti, a partire dal XIII secolo circa, in urdu sono state composte le opere dei maestri sufi, ossia degli appartenenti a quella che viene considerata la branca "mistica" dell'Islam. Ma esiste anche una ricchissima tradizione poetica, che in parte si nutre di motivi e stilemi tratti dalla lirica sviluppatasi nella letteratura persiana e continua sino ai nostri giorni. Recitals di poeti, a partire da quelli celeberrimi di Josh Malihabadi, di Agha Hashar Kashmiri e di Muhammad Iqbal, poeta bilingue (urdu-persiano) m. nel 1938 e grande animatore del progetto di creazione del Pakistan, tuttora esercitano un vasto richiamo anche tra la popolazione più umile.
Note |
^ Germano Franceschini e Francesco Misuraca, 1.11. Le lingue del diritto indiano, in India: diritto commerciale, doganale e fiscale, Wolters Kluwer Italia, 2006, p. 16, ISBN 88-217-2356-9.
^ The Andhra Pradesh Official Language (Amendment) Act, 1989, su lawsofindia.org. URL consultato il 26 novembre 2012.
^ The Delhi Official Language Act, 2000, su lawsofindia.org. URL consultato il 26 novembre 2012.
^ Constitutional Position of Jammu and Kashmir, su legalserviceindia.com. URL consultato il 27 novembre 2012.
^ Language and Politics in Jammu and Kashmir, su kashmir-information.com. URL consultato il 27 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 10 settembre 2012).
Bibliografia |
Dizionari |
- J.T. Platts, A Dictionary of Urdu, Classical Hindi and English, Munshiram Manoharlal, New Delhi, 1987
- V. Pietrangelo (a cura di), Dizionario urdu. Italiano-urdu, urdu-italiano, A. Vallardi, Milano, 2007
Grammatiche |
- Bhatia, Tej K. and Koul Ashok Colloquial Urdu: The Complete Course for Beginners, Routledge, London, 2000
- R.L. Schmidt, Urdu: an essential grammar, Routledge, London, 1999.
- I. Graziani, Grammatica urdu: scrittura, morfologia e sintassi, Hoepli, Milano, 2014.
Storia della letteratura |
- A. Bausani, Le letterature del Pakistan e dell'Afghanistan, Sansoni-Accademia, Firenze-Milano 1968
A. Pagliaro-A. Bausani, La letteratura persiana, Sansoni-Accademia, Firenze-Milano 1968
Voci correlate |
- Alfabeto urdu
- Letteratura urdu
- Letteratura persiana
- Lingua persiana
- Lingua araba
Altri progetti |
Wikipedia ha un'edizione in lingua urdu (ur.wikipedia.org)
Altri progetti
- Wikiquote
- Wikimedia Commons
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