Madama Butterfly
















































Madama Butterfly

Hohenstein Madama Butterfly.jpg
Litografia di Adolfo Hohenstein (1904)
Lingua originale italiano
Musica
Giacomo Puccini
(spartito online)
Libretto
Luigi Illica e Giuseppe Giacosa (libretto online)
Fonti letterarie tragedia Madame Butterfly di David Belasco, tratta dal racconto Madame Butterfly di John Luther Long
Atti tre (in origine due)
Epoca di composizione estate 1901 - 27 dicembre 1903
Prima rappr. 17 febbraio 1904
Teatro
Teatro alla Scala di Milano
Versioni successive


  • 28 maggio 1904 - Teatro Grande di Brescia

  • 10 luglio 1905 - Royal Opera House, Covent Garden di Londra

  • 28 dicembre 1906 - Opéra-Comique di Parigi

  • 9 dicembre 1920 - Teatro Carcano di Milano


Personaggi



  • Madama Butterfly / Cio Cio-san (soprano)


  • F. B. Pinkerton, tenente della marina degli Stati Uniti (tenore)


  • Suzuki, servente di Cio Cio-san (mezzosoprano)


  • Sharpless, console degli Stati Uniti a Nagasaki (baritono)


  • Goro, nakodo (tenore)


  • Lo zio Bonzo (basso)


  • Il Principe Yamadori (tenore)


  • Kate Pinkerton (mezzosoprano)


  • Lo zio Yakusidé (baritono)


  • Il commissario imperiale (basso)


  • L'ufficiale del registro (basso)


  • La zia (soprano)


  • La cugina (soprano)


  • La madre (mezzosoprano)


  • Dolore (bambino, mimo)

  • Parenti, amiche e amici di Cio-Cio-San, servi


Autografo Archivio Ricordi, Milano

Madama Butterfly è un'opera in tre atti (in origine due) di Giacomo Puccini, su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, definita nello spartito e nel libretto "tragedia giapponese" e dedicata alla regina d'Italia Elena di Montenegro.


La prima rappresentazione ebbe luogo al Teatro alla Scala di Milano, il 17 febbraio 1904, della stagione di Carnevale e Quaresima.




Indice






  • 1 Genesi dell'opera


  • 2 Il debutto ambrosiano


  • 3 Versioni successive


  • 4 Trama


  • 5 Organico orchestrale


  • 6 Curiosità


  • 7 Arie famose


  • 8 Discografia


    • 8.1 Incisioni in studio


    • 8.2 DVD




  • 9 Note


  • 10 Bibliografia


  • 11 Altri progetti


  • 12 Collegamenti esterni





Genesi dell'opera |


Puccini scelse il soggetto della sua sesta opera dopo aver assistito al Duke of York's Theatre di Londra, nel giugno 1900, alla tragedia in un atto Madame Butterfly di David Belasco, a sua volta tratta da un racconto dell'americano John Luther Long dal titolo Madame Butterfly, apparso nel 1898.[1]


Iniziata nel 1901, la composizione procedette con numerose interruzioni: l'orchestrazione venne avviata nel novembre del 1902 e portata a termine nel settembre dell'anno seguente e soltanto nel dicembre 1903 l'opera poté dirsi completa in ogni sua parte.[2]


Per la realizzazione del dramma, Puccini si documentò senza sosta e minuziosamente sui vari elementi orientali che aveva ritenuto necessario inserirvi. Lo aiutarono particolarmente una nota attrice giapponese, Sada Yacco, e la moglie dell'ambasciatore nipponico con la quale parlò in Italia facendosi descrivere usi e costumi del popolo orientale. I costumi al debutto alla Scala di Milano furono disegnati da Giuseppe Palanti[3].



Il debutto ambrosiano |


La sera del 17 febbraio 1904, nonostante l'attesa e la grande fiducia dei suoi artefici in Rosina Storchio, all'apice della sua carriera[4], Giovanni Zenatello e Giuseppe De Luca oltre che nella direzione di Cleofonte Campanini, grande talento che aveva preparato l'opera con molta cura[5], la Madama Butterfly cadde clamorosamente al Teatro alla Scala di Milano.


Il tragico clima di questo storico fiasco è efficacemente descritto da una delle sorelle di Puccini, Ramelde, in una lettera al marito:


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«Alle due siamo andati a letto e non posso chiudere occhio; e dire che tutti eravamo tanto sicuri! Giacomo, poverino, non l'abbiamo mai veduto perché non si poteva andare sul palcoscenico. Siamo arrivati in fondo non so come. Il secondo atto non l'ho sentito affatto e, prima che l'opera finisse, siamo scappati dal teatro.»



Considerato che la versione di Milano era poco differente rispetto a quella che sarebbe stata presentata poco dopo a Brescia[6], accolta trionfalmente e poi passata in repertorio, è difficile dar ragione del fiasco milanese. Molti studiosi, tra cui il direttore d'orchestra Pinchas Steinberg, oltre che Giulio Ricordi e Puccini stesso, ritengono che attorno all'autore e all'opera fosse stato costruito ad arte un clima d'ostilità[7][8][9][10], poi sconfitto dal palese valore dell'opera. L'ipotesi del complotto è confermata anche dalle sensazioni di Puccini, che scrivendo all'amico Camillo Bondi riferì d'una ubriacatura d'odio nell'ambito della quale si dovette tenere la prima scaligera:






«con animo triste ma forte ti dico che fu un vero linciaggio. Non ascoltarono una nota quei cannibali. Che orrenda orgia di forsennati, briachi d'odio. Ma la mia Butterfly rimane qual è: l'opera più sentita e suggestiva ch'io abbia mai concepito. E avrò la rivincita, vedrai, se la darò in un ambiente meno vasto e meno saturo d'odi e di passioni»



così come dalla cronaca di Giulio Ricordi, stilata poche settimane dopo:






«Grugniti, boati, muggiti, risa, barriti, sghignazzate, i soliti gridi solitari di bis fatti apposta per eccitare ancor di più gli spettatori, ecco, sinteticamente, qual è l'accoglienza che il pubblico della Scala fa al nuovo lavoro del maestro Giacomo Puccini. Dopo questo pandemonio, durante il quale pressoché nulla fu potuto udire, il pubblico lascia il teatro contento come una pasqua![11]»




Versioni successive |




Madama Butterfly in un'illustrazione di Leopoldo Metlicovitz


Il fiasco spinse autore e editore a ritirare immediatamente lo spartito, per sottoporre l'opera ad un'accurata revisione che, attraverso l'eliminazione di alcuni dettagli e la modifica di alcune scene e situazioni, la rese più agile e proporzionata. Puccini inserì anche una nuova aria per Pinkerton, «Addio, fiorito asil». Una delle più importanti modifiche è tuttavia puramente musicale e riguarda la linea vocale dell'aria del suicidio di Butterfly.[12]


Nella nuova veste, Madama Butterfly, interpretata da Solomiya Krushelnytska e Zenatello diretta da Campanini, venne accolta entusiasticamente al Teatro Grande di Brescia appena tre mesi dopo, il 28 maggio, e da quel giorno iniziò la sua seconda, fortunata esistenza.


Al Teatro Regio di Torino, avviene la prima rappresentazione nella terza versione, il 2 gennaio 1906 con la Krushelnytska diretta da Arturo Toscanini. Nello stesso mese, per il San Carlo di Napoli, Puccini volle invece Maria Farneti, che chiamò anche nel 1908 al teatro Costanzi di Roma.


La partitura e gli effetti scenici vengono ulteriormente ritoccati da Puccini fino al 1907, prima per la rappresentazione dell'opera al Royal Opera House, Covent Garden di Londra il 10 luglio 1905, poi per quella del 1906 al Théâtre National de l'Opéra-Comique di Parigi.


Al Metropolitan Opera House di New York la première è stata l'11 febbraio 1907 con Geraldine Farrar, Enrico Caruso, Louise Homer ed Antonio Scotti con la supervisione del compositore. Al Metropolitan fino al 2016 ha avuto 868 recite risultando la settima opera maggiormente eseguita.


Nel 1920 Puccini tornò nuovamente sulla partitura, ripristinando nel primo atto un assolo di Yakusidé, lo zio ubriacone della protagonista. È possibile che il cambiamento fosse anche mirato a combattere la prassi di tagliare un breve episodio in concertato, che nella versione del 1907 era rimasto l'unico brano a cui prendeva parte lo zio Yakusidé. Tagliandolo, i teatri evitavano di scritturare un cantante.


L'editore Ricordi non pubblicò mai la nuova versione, col risultato che oggi l'arietta non viene eseguita e, soprattutto, il concertato continua ad essere quasi sempre tagliato.



Trama |


Sbarcato a Nagasaki, all'inizio del XX secolo, Pinkerton (tenore), ufficiale della marina degli Stati Uniti, per vanità e spirito d'avventura si unisce in matrimonio, secondo le usanze locali, con una ragazza quindicenne di nome Cho Cho-san, (giapponese: Chōchō-san), termine giapponese che significa Madama (San) Farfalla ( Chō?), in inglese Butterfly (soprano), acquisendo così il diritto di ripudiare la moglie anche dopo un mese; così infatti avviene, e Pinkerton ritorna in patria abbandonando la giovanissima sposa. Ma questa, forte di un amore ardente e tenace, pur struggendosi nella lunga attesa accanto al bimbo nato da quelle nozze, continua a ripetere a tutti la sua incrollabile fiducia nel ritorno dell'amato.


Pinkerton infatti ritorna dopo tre anni, ma non da solo: accompagnato da una giovane donna, da lui sposata regolarmente negli Stati Uniti, è venuto a prendersi il bambino, della cui esistenza è stato messo al corrente dal console Sharpless (baritono), per portarlo con sé in patria ed educarlo secondo gli usi occidentali. Soltanto di fronte all'evidenza dei fatti Butterfly comprende: la sua grande illusione, la felicità sognata accanto all'uomo amato, è svanita del tutto. Decide quindi di scomparire dalla scena del mondo, in silenzio, senza clamore; dopo aver bendato il figlio, dietro un paravento, nella struggente e drammatica scena finale, Cho Cho-san si colpisce al collo (secondo l'usanza giapponese denominata jigai) con un coltello tantō pervenutole in eredità dal padre e con il quale lo stesso aveva commesso seppuku. Pinkerton si reca nella stanza di Butterfly per chiederle scusa, ma è troppo tardi e trova Butterfly ormai morta, mentre il bambino, bendato, gioca con una bambola e una bandierina americana, ignaro di tutto.



Organico orchestrale |


La partitura di Puccini prevede l'utilizzo di:



  • 3 flauti (III. anche ottavino), 2 oboi, corno inglese, 2 clarinetti, clarinetto basso, 2 fagotti

  • 4 corni, 3 trombe, 3 tromboni, trombone basso


  • timpani, tamburo, triangolo, piatti, tam-tam, grancassa, campanelli a tastiera, tam-tam giapponesi (ad libitum)

  • arpa

  • archi


Da suonare sul palco:


  • campanella, campane tubolari, campanelli giapponesi, viola d'amore, fischi d'uccelli, tam-tam, tam-tam grave

Da notare che la campanella sul palco viene suonata da Suzuki durante la preghiera "E Izagi ed Izanami", all'inizio del secondo atto.

La viola d'amore serve a sostenere discretamente l'intonazione del coro (che in quest'opera esclude le voci gravi maschili) durante il celebre "coro a bocca chiusa".

I fischi d'uccelli vengono eseguiti di solito su appositi strumenti simili a soffietti muniti di fischietti chiamati cucu.



Curiosità |







  • Il primo soprano giapponese al mondo ad interpretare il personaggio di Cho Cho-san fu Tamaki Miura che si esibì in vari teatri europei nel 1920 ed italiani negli anni 1930 e 1931

  • Pur avendo fatto molte ricerche sul mondo del Giappone, Puccini ha completamente sconvolto, per necessità drammaturgiche, le usanze tipiche delle geisha, iniziando dal dare questo ruolo alla protagonista, in realtà troppo giovane per essere già arrivata alla cerimonia di "erikae", al massimo era una maiko che aveva passato la cerimonia di "mizuage".



  • L'inno nazionale degli Stati Uniti d'America che compare svariate volte all'interno dell'opera, in realtà, ai tempi di Puccini era l'inno della Marina degli Stati Uniti d'America. Bisognerà attendere il 1931 affinché tale inno, con una risoluzione del congresso, diventi l'inno nazionale statunitense.


Arie famose |




  • Dovunque al mondo, aria di Pinkerton (atto primo)


  • Quanto cielo! Quanto mar!, entrata di Butterfly con coro femminile (atto primo)


  • Viene la sera … Bimba dagli occhi pieni di malìa … Vogliatemi bene, un ben piccolino, duetto tra Butterfly e Pinkerton (atto primo)


  • Un bel dì vedremo, romanza di Butterfly (atto secondo)

  • Coro a bocca chiusa (atto secondo)


  • Addio fiorito asil, romanza di Pinkerton (atto terzo - assente nella prima versione)


  • Tu, tu piccolo iddio!, aria di Butterfly (atto terzo)



Discografia |



Incisioni in studio |


1976 Montserrat Caballé, Bernabé Martì, Silvana Mazzieri, Franco Bordoni Armando Gatto Discos Columbia S.A.









































































































Anno
Cast (Cio-Cio-San, Pinkerton, Suzuki, Sharpless)
Direttore
Etichetta
1929

Rosetta Pampanini, Alessandro Granda, Conchita Velasquez, Gino Vanelli

Lorenzo Molajoli

Columbia/Arkadia
1930

Margaret Burke Sheridan, Lionel Cecil, Ida Mannarini, Vittorio Weinberg

Carlo Sabajno

La voce del padrone/Romophone
1939

Toti Dal Monte, Beniamino Gigli, Vittoria Palombini, Mario Basiola

Oliviero De Fabritiis
La voce del padrone/Arkadia/Naxos Records
1949

Eleanor Steber, Richard Tucker, Jean Madeira, Giuseppe Valdengo

Max Rudolf

Sony Masterworks
1951

Renata Tebaldi, Giuseppe Campora, Nell Rankin, Giovanni Inghilleri

Alberto Erede

Decca Records
1954

Victoria de los Ángeles, Giuseppe Di Stefano, Anna Maria Canali, Tito Gobbi

Gianandrea Gavazzeni

His Master's Voice/RCA Victor
1955

Maria Callas, Nicolai Gedda, Lucia Danieli, Mario Borriello

Herbert von Karajan

EMI Classics
1957

Anna Moffo, Cesare Valletti, Rosalind Elias, Renato Cesari

Erich Leinsdorf
RCA Victor
1958

Renata Tebaldi, Carlo Bergonzi, Fiorenza Cossotto, Enzo Sordello

Tullio Serafin
Decca Records
1959

Victoria de los Ángeles, Jussi Björling, Miriam Pirazzini, Mario Sereni

Gabriele Santini
EMI Classics
1962

Leontyne Price, Richard Tucker, Rosalind Elias, Philip Maero

Erich Leinsdorf
RCA Victor
1966

Renata Scotto, Carlo Bergonzi, Anna Di Stasio, Rolando Panerai

John Barbirolli
EMI Classics
1974

Mirella Freni, Luciano Pavarotti, Christa Ludwig, Robert Kerns

Herbert von Karajan
Decca Records
1977

Renata Scotto, Plácido Domingo, Gillian Knight, Ingvar Wixell

Lorin Maazel
Sony Masterworks
1987

Mirella Freni, José Carreras, Teresa Berganza, Juan Pons

Giuseppe Sinopoli

Deutsche Grammophon
2008

Angela Gheorghiu, Jonas Kaufmann, Enkelejda Shkosa, Fabio Capitanucci

Antonio Pappano
EMI Classics


DVD |



  • Madama Butterfly - Herbert von Karajan/Mirella Freni/Plácido Domingo/Christa Ludwig, regia Jean-Pierre Ponnelle, 1974 Decca

  • Madama Butterfly - Raina Kabaivanska/Nazzareno Antinori/Eleonora Jankovic/Lorenzo Saccomani, 1983 Kultur/RAI

  • Madama Butterfly (Arena di Verona, 2004) - Fiorenza Cedolins/Marcello Giordani/Juan Pons/Daniel Oren, regia Franco Zeffirelli, Arthaus Musik

  • Madama Butterfly (DNO, 2003) - Edo de Waart/Robert Wilson (regista), Opus Arte

  • Madama Butterfly (Hamburg State Opera, 2012), Arthaus Musik

  • Madama Butterfly (La Scala, 1986) - Anna Caterina Antonacci/Giorgio Zancanaro/Lorin Maazel, Arthaus Musik

  • Madama Butterfly (Opera Australia, 2012), EPC Distribution

  • Madama Butterfly (Sferisterio Opera Festival, 2009) - Claudio Sgura, regia Pier Luigi Pizzi, C Major



Note |




  1. ^ Budden, 2005, pp. 243-244.


  2. ^ Budden, 2005, pp. 248-253.


  3. ^ .mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}
    Figurini[collegamento interrotto] e
    tavole di attrezzeria[collegamento interrotto].



  4. ^ Girardi M.: Il fiasco del 17 febbraio 1904: cronaca della serata nei giornali. Il web (puccini.it), 1998. http://www.puccini.it/assets/tiny/file/OPERE%20TEATRALI/GIRARDI,%20Le%20cronache%20della%20prima.pdf


  5. ^ A riprova della cura con cui la nuova prima assoluta fu preparata, va detto che nessuno ebbe a criticare, sui giornali, le voci, l'allestimento e il direttore. Girardi M.: Il fiasco del 17 febbraio 1904: cronaca della serata nei giornali. Il web (puccini.it), 1998. http://www.puccini.it/assets/tiny/file/OPERE%20TEATRALI/GIRARDI,%20Le%20cronache%20della%20prima.pdf


  6. ^ Steinberg P., in: Valanzuolo S.: Butterfly e Turandot: la doppia avventura di Pinchas Steinberg. Sistema Musica, nr 6, Torino, Febbraio 2014. D: (...) per questa complessità (...) Madama Butterfly, alla prima meneghina, fece fiasco? R: No, non credo. La versione di Milano era poco differente rispetto a quella di Brescia, poi passata in repertorio, che fu invece accolta trionfalmente.


  7. ^ Steinberg P., in: Valanzuolo S.: Butterfly e Turandot: la doppia avventura di Pinchas Steinberg. Sistema Musica, nr 6, Torino, Febbraio 2014. Devo immaginare che intorno a Puccini si fosse creato, in un primo momento, un clima d'ostilità costruito ad arte. Poi, fatalmente, prevalse il valore dell'opera.


  8. ^ Quando Puccini, d'accordo con l'editore Giulio Ricordi, decise di tornare alla Scala per la prima assoluta di Madama Butterfly, ai suoi numerosi nemici si offrì un'occasione irripetibile per una clamorosa rivincita. (...) Questi i partiti in causa, dunque, che vennero a confronto diretto il 17 febbraio 1904, giorno in cui la guerra fra fazioni raggiunse forse il suo livello più alto. (...) Anche se non provata, dunque, pare quanto meno assai probabile la presenza di una claque ostile in teatro, subordinata a interessi che non si possono conoscere con certezza, ma che si possono plausibilmente presumere. Gerardi M.: Il fiasco del 17 febbraio 1904: cronaca della serata nei giornali. Il web (puccini.it), 1998. http://www.puccini.it/assets/tiny/file/OPERE%20TEATRALI/GIRARDI,%20Le%20cronache%20della%20prima.pdf


  9. ^ Evidente che la contestazione era stata preparata a tavolino, come sempre capita quando accanto a interessi puramente artistici viaggiano interessi economici e finanziari. Stinchelli E.: Le perle esotiche di Madama Butterfly. Il web (liceodantealighieri.it), senza data. Copia archiviata (PDF), su liceodantealighieri.it. URL consultato il 25 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2014).


  10. ^ Molti biografi di Puccini ritengono che il fiasco sia stato in gran parte preordinato ed effettuato ad opera di una claque ben organizzata, pagata dai nemici e rivali del Maestro, per mandare a picco la rappresentazione con tutti i mezzi a loro disposizione. Severgnini S.: Invito all'ascolto di Puccini, Mursia, 1984.


  11. ^ Ricordi G., in: Musica e musicisti», LIX/3, 15 marzo 1904, p. 189


  12. ^ Budden, 2005, pp. 260-290.



Bibliografia |




  • Madama Butterfly, fonti e documenti della genesi, a cura di Arthur Groos, Virgilio Bernardoni, Gabriella Biagi Ravenni, Dieter Schickling, Centro studi Giacomo Puccini, Maria Pacini Fazzi editore, Lucca 2005 - ISBN 88-7246-697-0


  • Madam Butterfly, John Luther Long, Avagliano Editore, Roma 2009 - ISBN 978-88-8309-280-0.

  • Julian Budden, Puccini, traduzione di Gabriella Biagi Ravenni, Roma, Carocci Editore, 2005, ISBN 88-430-3522-3.



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Collegamenti esterni |



  • (EN) La William and Gayle Cook Music Library, dalla Indiana University riporta una digitalizzazione dello spartito per canto e pianoforte.


  • Giacomo Puccini, «Madama Butterfly», «La Fenice prima dell’opera», 2012-2013, 5, ), ivi, edizione 2009;Programmi di sala, con libretto e note, del Teatro La Fenice di Venezia: edizione 2001, edizione 1996.

  • Allestimenti, Figurini, Tavole di attrezzeria, Bozzetti, Opere grafiche, Fotografie:
    Internet Culturale[collegamento interrotto]

  • Corriere della Sera 1904


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