1. Fußball-Club Köln 01/07
1. FC Colonia Calcio | ||||
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Die Geißböcke (i caproni) | ||||
Segni distintivi | ||||
Uniformi di gara
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Colori sociali | Bianco, rosso | |||
Dati societari | ||||
Città | Colonia | |||
Nazione | Germania | |||
Confederazione | UEFA | |||
Federazione | DFB | |||
Campionato | 2. Bundesliga | |||
Fondazione | 1948 | |||
Presidente | Werner Spinner | |||
Allenatore | Stefan Ruthenbeck | |||
Stadio | RheinEnergieStadion (50 374 posti) | |||
Sito web | www.fc-koeln.de | |||
Palmarès | ||||
Titoli di Germania | 3 | |||
Trofei nazionali | 4 Coppe di Germania | |||
Si invita a seguire il modello di voce |
L'1. Fußball-Club Köln 01/07, noto in italiano come Colonia o FC Colonia, è una società polisportiva tedesca con sede a Colonia che include calcio, pallamano, tennistavolo e ginnastica ed è nota principalmente per la sua sezione calcistica che, dalla stagione 2018-2019 militerà nella 2. Bundesliga, la seconda divisione del campionato tedesco di calcio.
Fondato nel 1948 dalla fusione del Kölner Ballspiel-Club 1901 e dello SpVgg Sülz 07, il club conta oggi 78.500 membri, risultando il quarto club tedesco per numero di affiliati[1].
La squadra di calcio del Colonia ha vinto 3 campionati tedeschi e 4 Coppe di Germania (in quest'ultimo torneo conta anche 6 finali perse). A livello internazionale i suoi migliori risultati furono la finale di Coppa UEFA del 1985-1986, persa contro il Real Madrid, e la semifinale di Coppa dei Campioni del 1978-1979, persa contro il Nottingham Forest.
Disputa le partite interne al RheinEnergieStadion e i suoi colori sociali sono il bianco e il rosso.
Indice
1 Storia
1.1 Dalla fondazione al 1960
1.2 I primi successi, l'ingresso in Bundesliga e gli anni '70
1.3 Gli anni '80
1.4 Gli anni '90
1.5 Anni 2000
1.6 Anni 2010
2 Cronistoria
3 Colori e simboli
3.1 Colori
3.2 Simboli ufficiali
3.2.1 Stemma
3.2.2 Inno
3.2.3 Mascotte
4 Strutture
4.1 Stadio
5 Società
5.1 Sponsor
5.2 Altre sezioni della polisportiva
6 Allenatori
7 Presidenti
8 Giocatori
8.1 Vincitori di titoli
8.1.1 Calciatori campioni del mondo
8.1.2 Calciatori campioni continentali
8.1.2.1 Europa
8.2 Altri riconoscimenti individuali
9 Palmarès
9.1 Competizioni nazionali
9.2 Competizioni regionali
9.3 Altri piazzamenti
10 Statistiche e record
10.1 Partecipazione ai campionati e ai tornei internazionali
10.1.1 Campionati nazionali
10.1.2 Partecipazione alle coppe europee
10.2 Statistiche individuali
11 Tifoseria
11.1 Gemellaggi e rivalità
12 Organico
12.1 Rosa 2018-2019
13 Note
14 Altri progetti
15 Collegamenti esterni
Storia |
Dalla fondazione al 1960 |
Prima della nascita del Colonia sono già attive in città alcune squadre di calcio; tra queste figurano il Kölner Ballspiel-Club 1901 e l'SpVgg Sülz 07. Entrambe raggiungono nella loro storia anche la fase nazionale, evento che si verifica rispettivamente nel 1912 e nel 1928. Il Sülz vince nel 1939 la Gauliga Mittelrhein, e si unisce poi al VfL 99 Köln. Nel 1944 la squadra conquista anche, con una nuova denominazione, la Gauliga Köln-Aachen.
Il Colonia si forma invece nel 1948, in seguito all'unione fra il Sülz e il Kölner. Una spinta decisiva in questo senso arriva dal presidente del Kölner, Franz Kremer[2], che assume la stessa carica nel neonato club; Kremer viene anche riconosciuto come una delle prime voci ad essersi espressa in favore della nascita di un unico campionato nazionale in Germania Ovest[3]. Ancora per una quindicina di anni, però, il campionato tedesco occidentale continua ad essere diviso in due fasi: nella prima si gioca per il titolo locale, mentre nella seconda solo (generalmente) le prime due di ciascuno dei cinque gruppi si contendono quello nazionale.
Ad ogni modo i biancorossi non tardano molto ad ottenere qualche risultato positivo nell'Oberliga West: al secondo posto del 1953 fa seguito la prima vittoria l'anno successivo, tuttavia la squadra non ha molta fortuna nelle due partecipazioni al campionato nazionale. Il 1954 sarà ricordato comunque anche per altri due avvenimenti: da un lato viene raggiunta la prima finale della DFB-Pokal, conclusasi però con la vittoria dello Stoccarda, dall'altro Paul Mebus e Hans Schäfer diventano campioni del mondo in Svizzera.
Un nuovo successo nell'Oberliga West, il primo di quattro consecutivi, è datato 1960: il Colonia arriva questa volta a disputare la finale nazionale, tuttavia a vincere il titolo è l'Amburgo.
I primi successi, l'ingresso in Bundesliga e gli anni '70 |
Il titolo tedesco non tarda comunque molto ad arrivare: nel 1961 Zlatko Čajkovski diventa l'allenatore del Colonia, che conquista subito il campionato nazionale. Ad essere sconfitto in finale è il Norimberga, inoltre Karl-Heinz Schnellinger viene nominato calciatore dell'anno. I tedeschi fanno poi il loro esordio nelle competizioni europee, che tuttavia non è felice: subiscono dal Dundee un pesante 8-1 nella prima partita, che è ancora oggi la peggior sconfitta in campo europeo[4], e sono subito eliminati della Coppa dei Campioni. Sul fronte nazionale, invece, la squadra gioca anche la terza finale per il titolo; questa termina però con la vittoria del Borussia Dortmund.
La stagione 1963-1964 vede finalmente la realizzazione dell'idea di Kremer: nasce infatti la Bundesliga, un unico girone all'italiana che racchiude le migliori squadre della Nazione. Ed è proprio il Colonia, guidato ora da Georg Knöpfle, a vincere questa prima edizione. La squadra è contemporaneamente protagonista di una buona prova nella Coppa delle Fiere, dove sconfigge anche la Roma prima di venir fermata in semifinale dal Valencia. I tedeschi si confermano competitivi anche nella successiva stagione: vengono eliminati nei quarti della Coppa dei Campioni dal Liverpool, ma solo grazie al lancio della moneta, dopo che ben tre partite finite sono in pareggio, e contemporaneamente ottengono anche un secondo posto in campionato.
Il Colonia mette in bacheca la prima DFB-Pokal vincendo l'edizione 1967-1968 della manifestazione dopo aver sconfitto in finale il Bochum, e intanto Hannes Löhr si è appena laureato capocannoniere in Bundesliga. Ad ogni modo i tedeschi offrono un'altra prestazione convincente nella Coppa delle Coppe 1968-1969, dove vengono eliminati in semifinale dal Barcellona. Nelle due stagioni successive i biancorossi giocano la finale della DFB-Pokal pur uscendone sempre sconfitti, inoltre raggiungono un'altra semifinale europea nella Coppa delle Fiere 1970-1971, l'ultima della manifestazione: a negare loro l'accesso alla finale è la Juventus. Questa stagione verrà però anche ricordata per il coinvolgimento di Manfred Manglitz, portiere anche nel giro della Nazionale, in uno scandalo che gli costerà la squalifica a vita[5].
Una nuova finale della DFB-Pokal viene raggiunta nell'edizione 1972-1973, ma anche in questo caso a conquistare la coppa sono gli avversari. La squadra approda ad un'altra semifinale europea nella Coppa UEFA 1974-1975 tuttavia, come era sempre accaduto in passato è qui eliminata, in questo caso dai connazionali e futuri vincitori del Borussia Mönchengladbach. Intanto però Bernhard Cullmann, Wolfgang Overath e Heinz Flohe sono diventati campioni del mondo nel 1974.
Nel 1976 la dirigenza ingaggia Hennes Weisweiler, che, pur venendo dai recenti successi alla guida del Borussia Mönchengladbach ha iniziato ad allenare proprio nel Colonia. E i biancorossi, nei quali militano, oltre ai sopraccitati campioni del mondo anche il portiere Harald Schumacher e il capocannoniere dei recenti europei jugoslavi, Dieter Müller, vincono subito la seconda DFB-Pokal.
La stagione 1977-1978 è probabilmente la migliore di sempre: al gruppo si unisce anche il primo calciatore giapponese ad essere tesserato in Europa, Yasuhiko Okudera,[6] e il club è protagonista nelle ultime giornate di campionato di un testa a testa con l'ex squadra di Weisweiler, che si risolve solo all'ultimo: le due squadre finiscono infatti a pari punti e con uguale numero di gol segnati, tuttavia i biancorossi sono proclamati campioni solo per aver subito tre gol in meno. Intanto è arrivata anche la DFB-Pokal, e così viene realizzato il double. La vittoria della Bundesliga è comunque storica, perché interrompe un duopolio tra gli stessi Puledri e il Bayern Monaco iniziato addirittura alla fine dello scorso decennio. C'è poi soddisfazione a livello personale per Müller, che, oltre a laurearsi capocannoniere stabilisce anche il record dei gol realizzati in un singolo incontro, sei[7], che è tuttora imbattuto[8]. A questo gruppo si uniscono Pierre Littbarski e Bernd Schuster, e i tedeschi partecipano l'anno seguente alla Coppa dei Campioni; vengono eliminati in semifinale dai futuri campioni del Nottingham Forest, dai quali viene poi prelevato Tony Woodcock.
Gli anni '80 |
Gli anni ottanta iniziano con la quinta finale di DFB-Pokal persa nel 1980, e in estate Schumacher, Cullmann, Schuster e Herbert Zimmermann diventano campioni d'Europa. Durante la stagione 1980-1981 la dirigenza assume come allenatore Rinus Michels, che nel decennio precedente aveva ottenuto molti successi alla guida di Ajax, Barcellona e della Nazionale olandese. Il Colonia partecipa alla Coppa UEFA 1980-1981 dove elimina anche i Blaugrana, che vengono sconfitti per 4-0 sul proprio terreno dopo aver vinto la gara di andata per 1-0, e i connazionali dello Stoccarda, ma viene fermato dall'Ipswich Town in semifinale. Successivamente Müller lascia, venendo sostituito da Klaus Allofs: la squadra ottiene un secondo posto nella Bundesliga 1981-1982 e conquista poi la DFB-Pokal 1982-1983, ma nella stessa stagione ha però la peggio con la Roma negli ottavi della Coppa UEFA. I tedeschi, con Hannes Löhr in panchina, incontrano l'Inter nella Coppa UEFA 1984-1985 che li elimina, ma riescono finalmente a raggiungere una finale europea nell'edizione successiva della manifestazione: a prevalere è il Real Madrid, tuttavia Allofs è il miglior marcatore.
A questo traguardo internazionale fa però da contraltare il tredicesimo posto in campionato, e Löhr non conclude la stagione. Il decennio viene chiuso con Christoph Daum in panchina, che porta i biancorossi ad ottenere piazzamenti generalmente al vertice della Bundesliga. Tra questi spicca il secondo posto nella stagione 1988-1989, quando anche il fratello di Klaus Allofs, Thomas, diventa il miglior marcatore del torneo, e Thomas Häßler viene eletto calciatore dell'anno; in precedenza Schumacher aveva ottenuto lo stesso riconoscimento per due volte.
Gli anni '90 |
Gli anni novanta si aprono con un altro secondo posto in Bundesliga ed un'altra semifinale nella Coppa UEFA 1989-1990, quando il capocannoniere della manifestazione è Falko Götz: i tedeschi eliminano qui anche la Stella Rossa che sarà campione d'Europa nella stagione successiva, ma vengono sconfitti dai futuri vincitori della Juventus. In estate, poi, Bodo Illgner, Pierre Littbarski, Thomas Häßler e Paul Steiner diventano campioni del mondo con la nazionale, ma intanto Daum ha lasciato la squadra. Il Colonia viene poi eliminato dall'Atalanta negli ottavi della Coppa UEFA 1990-1991 ma a fine stagione raggiunge la decima finale della DFB-Pokal; il trofeo viene però vinto dal Werder Brema.
In campionato, però, i biancorossi cominciano a scivolare verso il fondo della classifica, nonostante i gol di Anton Polster. Nella stagione 1997-1998, poi, il Colonia ottiene solamente due punti nelle ultime sette giornate, e in questo modo scivola dal dodicesimo al penultimo posto[9]. Il club retrocede così per la prima volta, e da questo momento l'Amburgo rimane l'unica squadra ad aver disputato tutte le edizioni della Bundesliga.
Anni 2000 |
Negli anni duemila il Colonia passa continuamente tra la seconda e la prima divisione.
Una nuova vittoria in Zweite Bundesliga avviene nella stagione 2004-2005, quando la squadra è guidata da Huub Stevens e il capocannoniere del campionato è Lukas Podolski.
Nella Bundesliga 2005-2006 si piazza penultima con 71 gol al passivo (record negativo nella storia del campionato), retrocedendo alla terzultima giornata dopo la sconfitta per 1-0 contro l'Amburgo. Podolski, capocannoniere della squadra con 12 gol stagionali, lascia il club per approdare al Bayern Monaco, dopo aver preso parte a Germania 2006 con la nazionale tedesca.
Nel novembre 2006 la panchina passa al rientrante Christoph Daum[10]. Sotto la sua guida la squadra ritorna in Bundesliga grazie al terzo posto ottenuto nella 2. Fußball-Bundesliga 2007-2008. Anche in questa occasione, come tre anni prima, il miglior marcatore del torneo è un giocatore biancorosso, Milivoje Novakovič.
La permanenza nel massimo livello calcistico nazionale dura stavolta quattro anni. Daum lascia dopo la salvezza ottenuta con il dodicesimo posto nella Bundesliga 2008-2009, mentre una stagione più tardi torna in squadra l'attaccante Lukas Podolski e la squadra si piazza tredicesima.
Anni 2010 |
Dopo una sola vittoria nelle prime nove giornate della Bundesliga 2010-2011, l'allenatore Zvonimir Soldo è esonerato e sostituito da Frank Schäfer, che si dimette nell'aprile 2011, con la squadra quintultima in classifica[11]. Gli subentra Volker Finke, con cui la compagine di Colonia chiude decima.
La retrocessione avviene all'ultima giornata della Bundesliga 2011-2012, sotto la guida del norvegese Ståle Solbakken.
Dopo il quinto posto in seconda serie nel 2012-2013 con l'allenatore Holger Stanislawski, la quinta promozione in Bundesliga arriva nel 2013-2014 con il primo posto in Zweite Bundesliga, sotto la guida di Peter Stöger.
Nel 2014-2015 il Colonia si piazza dodicesimo in massima serie e l'anno dopo nono, miglior piazzamento dal 1991-1992. Il 16 settembre 2016, dopo la terza giornata, il Colonia raggiunge la vetta della classifica della Bundesliga per la prima volta dopo 20 anni. Al termine della stagione la squadra si piazza al quinto posto, ottenendo un piazzamento europeo per la prima volta dal 1992.
La stagione 2017-2018 è tuttavia disastrosa: in campionato la squadra è relegata fin dall'inizio in zona retrocessione, mentre in Europa League conclude con 6 punti ed il terzo posto il proprio girone, composto da Arsenal, Bate Borisov e Crvena Zvezda (i tedeschi ottengono comunque una prestigiosa vittoria contro i Gunners in Germania). Il 28 aprile 2018, con due partite di campionato ancora da giocare, l'aritmetica condanna il Colonia alla retrocessione in Zweite Bundesliga dopo quattro stagioni in massima serie.
Il 10 novembre 2018, nella 13ª giornata della 2. Bundesliga del 2018-2019, trionfa in un incredibile match vinto per 8-1 contro la Dinamo Dresda, con una tripletta di Simon Terodde, attaccante tedesco che sarà fondamentale per il club in questa stagione.
Cronistoria |
Cronistoria del 1. Fußball-Club Köln 01/07 | |
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Colori e simboli |
Colori |
I colori della divisa del Colonia sono il bianco e il rosso, anche se generalmente a prevalere è il bianco. Nella storia questi due colori hanno però anche diviso diagonalmente la maglia in due parti uguali[12].
Simboli ufficiali |
Stemma |
Il simbolo del club è un caprone che sorregge uno stemma. Esso riporta il simbolo della città di Colonia (le guglie del suo Duomo) e il nome della squadra con l'"1" che sta a significare il titolo di "prima squadra".
Inno |
Mer stonn zo dir, FC Kölle[13].
Mascotte |
La mascotte del club è la capra Hennes, originariamente però chiamata Berti[14].
Strutture |
Stadio |
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La squadra gioca le partite interne al RheinEnergieStadion, impianto con una capacità di 50.997 spettatori. Il nome dello stadio è stato assunto dopo un contratto con la locale azienda di forniture energetiche, la RheinEnergie AG. Tuttavia molti tifosi chiamano ancora lo stadio col suo vecchio nome, "Müngersdorfer Stadion", dal nome del quartiere (il Müngersdorf) dove è situato. Ha ospitato anche partite degli europei 1988 e del mondiali 2006.
Società |
Sponsor |
Fonte[15]
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Altre sezioni della polisportiva |
Il Colonia è una società polisportiva, quindi sono presenti più sezioni oltre a quella di calcio maschile: esiste la squadra riserve, che nelle stagione 2015-2016 milita nella Regionalliga West, una delle quarte divisioni tedesche, e quella femminile[16], inoltre sono attive anche quelle di pallamano e tennistavolo[17].
Allenatori |
Dati aggiornati al 12 maggio 2018.
Allenatore[18] | dal[18] | al[18] | Bilancio[18] | ||||
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G | V | N | P | % V | |||
Georg Knöpfle | 1º luglio 1963 | 30 giugno 1966 | 115 | 59 | 34 | 22 | 51,30 |
Willi Multhaup | 1º luglio 1966 | 30 giugno 1968 | 79 | 37 | 17 | 25 | 46,84 |
Hans Merkle | 1º luglio 1968 | 30 giugno 1970 | 78 | 38 | 11 | 29 | 48,72 |
Ernst Ocwirk | 1º luglio 1970 | 30 giugno 1971 | 44 | 19 | 11 | 14 | 43,18 |
Gyula Lóránt | 1º luglio 1971 | 4 aprile 1972 | 31 | 14 | 10 | 7 | 45,16 |
Rolf Herings | 5 aprile 1972 | 30 giugno 1972 | 11 | 6 | 3 | 2 | 54,55 |
Rudi Schlott | 1º luglio 1972 | 16 settembre 1973 | 55 | 24 | 17 | 14 | 43,64 |
Zlatko Čajkovski | 17 settembre 1973 | 12 dicembre 1975 | 92 | 47 | 18 | 27 | 51,09 |
Georg Stollenwerk | 1º gennaio 1976 | 30 giugno 1976 | 20 | 9 | 6 | 5 | 45,00 |
Hennes Weisweiler | 1º luglio 1976 | 15 aprile 1980 | 165 | 90 | 36 | 39 | 54,55 |
Karl-Heinz Heddergott | 16 aprile 1980 | 13 ottobre 1980 | 19 | 7 | 5 | 7 | 36,84 |
Rolf Herings | 13 ottobre 1980 | 18 ottobre 1980 | 1 | 0 | 0 | 1 | &&0,00 |
Rinus Michels | 18 ottobre 1980 | 21 agosto 1983 | 108 | 53 | 26 | 29 | 49,07 |
Hannes Löhr | 22 agosto 1983 | 6 febbraio 1986 | 97 | 45 | 18 | 34 | 46,39 |
Georg Keßler | 7 febbraio 1986 | 22 settembre 1986 | 24 | 7 | 4 | 13 | 29,17 |
Christoph Daum | 23 settembre 1986 | 28 giugno 1990 | 154 | 78 | 43 | 33 | 50,65 |
Erich Rutemöller | 1º luglio 1990 | 30 agosto 1991 | 54 | 21 | 20 | 13 | 38,89 |
Udo Lattek | 30 agosto 1991 | 4 settembre 1991 | 1 | 0 | 1 | 0 | &&0,00 |
Johannes Linßen | 4 settembre 1991 | 11 settembre 1991 | 1 | 0 | 0 | 1 | &&0,00 |
Jörg Berger | 11 settembre 1991 | 28 febbraio 1993 | 53 | 21 | 14 | 18 | 39,62 |
Wolfgang Jerat | 28 febbraio 1993 | 29 aprile 1993 | 9 | 3 | 1 | 5 | 33,33 |
Morten Olsen | 29 aprile 1993 | 27 agosto 1995 | 89 | 35 | 23 | 31 | 39,33 |
Stephan Engels | 27 agosto 1995 | 31 marzo 1996 | 23 | 4 | 11 | 8 | 17,39 |
Peter Neururer | 1º aprile 1996 | 30 settembre 1997 | 60 | 25 | 8 | 27 | 41,67 |
Lorenz-Günther Köstner | 1º ottobre 1997 | 30 giugno 1998 | 26 | 8 | 5 | 13 | 30,77 |
Bernd Schuster | 1º luglio 1998 | 30 giugno 1999 | 35 | 12 | 9 | 14 | 34,29 |
Ewald Lienen | 1º luglio 1999 | 28 gennaio 2002 | 94 | 38 | 24 | 32 | 40,43 |
Christoph John | 28 gennaio 2002 | 13 febbraio 2002 | 4 | 1 | 0 | 3 | 25,00 |
Friedhelm Funkel | 14 febbraio 2002 | 30 ottobre 2003 | 63 | 29 | 15 | 19 | 46,03 |
Marcel Koller | 2 novembre 2003[19] | 14 giugno 2004[20] | 24 | 4 | 5 | 15 | 16,67 |
Huub Stevens | 14 giugno 2004[20] | 27 maggio 2005[21] | 36 | 21 | 8 | 7 | 58,33 |
Uwe Rapolder | 1º luglio 2005 | 18 dicembre 2005 | 18 | 3 | 3 | 12 | 16,67 |
Hanspeter Latour | 3 gennaio 2006 | 10 novembre 2006 | 30 | 10 | 9 | 11 | 33,33 |
Holger Gehrke | 10 novembre 2006 | 26 novembre 2006 | 3 | 1 | 1 | 1 | 33,33 |
Christoph Daum | 26 novembre 2006 | 2 giugno 2009[22] | 90 | 36 | 19 | 35 | 40,00 |
Zvonimir Soldo | 1º luglio 2009 | 24 ottobre 2010 | 48 | 14 | 13 | 21 | 29,17 |
Frank Schäfer | 24 ottobre 2010[23] | 27 aprile 2011[24] | 24 | 10 | 3 | 11 | 41,67 |
Volker Finke | 27 aprile 2011 | 30 giugno 2011 | 3 | 3 | 0 | 0 | 100,00& |
Ståle Solbakken | 1º luglio 2011 | 12 aprile 2012[25] | 32 | 9 | 5 | 18 | 28,13 |
Frank Schaefer | 12 aprile 2012[25] | 30 giugno 2012 | 4 | 0 | 1 | 3 | &&0,00 |
Holger Stanislawski | 1º luglio 2012 | 19 maggio 2013[26] | 37 | 16 | 12 | 9 | 43,24 |
Peter Stöger | 11 giugno 2013[27] | 17 dicembre 2017 | 147 | 56 | 51 | 40 | 38,10 |
Stefan Ruthenbeck | 3 dicembre 2017 | oggi | 22 | 6 | 3 | 13 | 27,27 |
Presidenti |
Di seguito viene riportata la lista dei presidenti del Colonia dalla fondazione ad oggi[28]:
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Giocatori |
Vincitori di titoli |
Calciatori campioni del mondo |
Di seguito l'elenco dei giocatori che hanno vinto il campionato mondiale di calcio durante il periodo di militanza nel Colonia.
Paul Mebus (Svizzera 1954)
Hans Schäfer (Svizzera 1954)
Bernhard Cullmann (Germania Ovest 1974)
Wolfgang Overath (Germania Ovest 1974)
Heinz Flohe (Germania Ovest 1974)
Bodo Illgner (Italia 1990)
Pierre Littbarski (Italia 1990)
Thomas Häßler (Italia 1990)
Paul Steiner (Italia 1990)
Calciatori campioni continentali |
Europa |
Di seguito l'elenco dei giocatori che hanno vinto il campionato europeo di calcio durante il periodo di militanza nel Colonia.
Hannes Löhr (Belgio 1972)
Bernhard Cullmann (Italia 1980)
Bernd Schuster (Italia 1980)
Harald Schumacher (Italia 1980)
Herbert Zimmermann (Italia 1980)
Henrik Andersen (Svezia 1992)
Altri riconoscimenti individuali |
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Palmarès |
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Statistiche e record |
Partecipazione ai campionati e ai tornei internazionali |
Campionati nazionali |
Il Colonia detiene il record di minuti senza andare in gol in Bundesliga. Nel 2002, i tifosi dovettero attendere 1034 minuti (equivalenti a 11 partite e mezza) fino a che Thomas Cichon riuscì a mandare nuovamente la palla in rete.[29]
Dalla stagione 1949-1950 alla stagione 2015-2016 compresa, la squadra ha partecipato a:
Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
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1º | Oberliga West | 14 | 1949-1950 | 1962-1963 | 60 |
Bundesliga | 46 | 1963-1964 | 2016-2017 | ||
2º | 2. Fußball-Bundesliga | 8 | 1998-1999 | 2013-2014 | 8 |
Partecipazione alle coppe europee |
Nelle competizioni europee il Colonia ha ottenuto contro i norvegesi del Viking la miglior vittoria di sempre, un 9-1 nei sedicesimi della Coppa UEFA 1972-1973; la peggior sconfitta è avvenuta invece nel primo turno della Coppa dei Campioni 1962-1963 contro gli scozzesi del Dundee, un 8-1 nella gara di andata[4], che ha peraltro segnato l'esordio europeo dei tedeschi.
Alla stagione 2015-2016 il club ha ottenuto le seguenti partecipazioni ai tornei internazionali[4]:
Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione |
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Coppa dei Campioni/UEFA Champions League | 3 | 1962-1963 | 1978-1979 |
Coppa delle Coppe | 3 | 1968-1969 | 1983-1984 |
Coppa UEFA/UEFA Europa League | 14 | 1971-1972 | 1992-1993 |
Coppa Intertoto | 2 | 1995 | 1997 |
Statistiche individuali |
Tra i giocatori Dieter Müller detiene il record di gol segnati in una sola partita di Bundesliga[8], 6; questi sono stati messi a segno nell'incontro avvenuto alla terza giornata del campionato 1977-1978 contro il Werder Brema, che si è concluso sul punteggio di 7-2[7].
Per quanto riguarda le competizioni internazionali, Harald Schumacher detiene il maggior numero di presenze, 74, mentre lo stesso Müller è il miglior goleador, con 31 reti segnate[4].
Vengono riportati di seguito i calciatori per numero di presenze e di gol con la maglia del Colonia[30]:
I primi cinque giocatori per numero di presenze:
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I primi cinque giocatori per numero di gol:
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Tifoseria |
Gemellaggi e rivalità |
I principali rivali del Colonia sono il Bayer Leverkusen, il Borussia Mönchengladbach e il Fortuna Düsseldorf – tutte squadre provenienti dalla stessa regione, vicino al fiume Reno. I tifosi hanno amicizia con quelli del St. Pauli e del Paris Saint-Germain. Sono gemellati pure con una squadra italiana, l'Hellas Verona.
Organico |
Rosa 2018-2019 |
Aggiornata al 19 gennaio 2019.
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Note |
^ (DE) Mitglieder-Boom: 1. FC Köln überholt den HSV, espress.de, 2 ottobre 2015.
^ (EN) 1.FC Köln, in abseits-soccer.com. URL consultato il 20 agosto 2015.
^ (EN) The Tumultuous Origins of the Bundesliga, in bundesligafanatic.com. URL consultato il 23 aprile 2015.
^ abcd (EN) 1. FC Köln, in www.uefa.com. URL consultato il 18 agosto 2015.
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- Sito ufficiale, su fc-koeln.de.
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