Gesso (minerale)
Gesso | |
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Classificazione Strunz | 7.CD.40 |
Formula chimica | CaSO4·2(H2O) |
Proprietà cristallografiche | |
Gruppo cristallino | trimetrico |
Sistema cristallino | monoclino |
Classe di simmetria | prismatica |
Parametri di cella | a = 5.68, b = 15.18, c = 6.29 |
Gruppo puntuale | 2/m |
Gruppo spaziale | A2/a |
Proprietà fisiche | |
Densità | 2.3[1][2] g/cm³ |
Durezza (Mohs) | 2[1][2] |
Sfaldatura | perfetta secondo {010}, evidente secondo {100} |
Frattura | scheggiosa[1][2] |
Colore | incolore, a seconda delle inclusioni, bianco, grigio, giallo, bruno, bluastro, verde[1][2] |
Lucentezza | vitrea[2], sericea[2], resinosa[2], madreperlacea[1][2] |
Opacità | trasparente[1][2], translucido[1][2], opaco[2] |
Striscio | bianco[1][2] |
Diffusione | molto comune |
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale |
Il gesso è un minerale molto tenero composto da solfato di calcio biidrato.
Il nome deriva dal latino gypsum, dal greco γύψος (gýpsos) ‘gesso'.
Indice
1 Struttura chimica
2 Abito cristallino
3 Origine e giacitura
4 Forma in cui si presenta in natura
5 Caratteri fisici
6 Località di ritrovamento
7 Utilizzi
8 Note
9 Voci correlate
10 Altri progetti
11 Collegamenti esterni
Struttura chimica |
Riscaldando il gesso tra 100 °C e 150 °C (la temperatura ottimale è 128 °C) si elimina parte dell'acqua (circa il 75%) presente nella struttura chimica, ottenendo gesso anidro cioè disidratato, detto anidrite.
La temperatura ed il tempo necessario dipendono dalla pressione parziale ambientale dell'acqua.
Le temperature superiori a 170 °C sono usati nella calcinazione industriale.
La reazione per la disidratazione parziale è: CaSO4·2H2O + calore → CaSO4·½H2O + 3½H2O (vapore). Il minerale parzialmente disidratato è chiamato emiidrato del solfato di calcio o scagliola (conosciuto comunemente come intonaco di Parigi). Se la cottura avviene a 168 °C si ha una totale perdita dell'acqua: CaSO4·2H2O + calore → CaSO4 + 2H2O (vapore). Entrambi sono processi reversibili.
La disidratazione (specificamente conosciuta come calcinazione) comincia a circa 80 °C, anche se in aria asciutta una certa disidratazione avviene già a 50 °C. L'energia termica apportata al gesso (il calore di idratazione) tende ad allontanare l'acqua (come vapore acqueo), piuttosto che ad aumentare la temperatura del minerale.
È solubile in acqua calda e in acido cloridrico; entrambe le soluzioni possono presentare un colore rosso-arancio tipico.
Abito cristallino |
Si rinviene con diverse morfologie: aggregati spatici o fibrosi e anche sotto forma di masse granulari compatte.
I suoi cristalli presentano evidenti piani di sfaldatura secondo il pinacoide {010} .
Origine e giacitura |
Il gesso è un tipico minerale di origine evaporitica, dove si forma per precipitazione diretta da acque marine soprasature.
Altre possibilità minori di formazione sono:
- per idratazione del minerale anidrite
- per sublimazione da fumarola
- per l'azione alterante di fluidi su solfuri metallici
- per evaporazione in vicinanza della superficie del suolo di acque sotterranee ricche in sali carbonato e solfati
Si presenta spesso associato allo zolfo, soprattutto nella formazione gessoso-solfifera, tipica dell'appennino italiano.
Ha paragenesi con zolfo, salgemma, aragonite, anidrite, celestina.
Forma in cui si presenta in natura |
È in grado di accrescersi in cristalli incolori o traslucidi anche di notevoli dimensioni, oggetto di collezionismo, di cui il tipo più comune è la rosa del deserto.
Caratteri fisici |
Può presentare luminescenza gialla e verde ai raggi ultravioletti.
Località di ritrovamento |
In Italia il minerale si trova in piccoli cristalli a Brosso, presso Torino; in esili cristallini nel Vallone di Chapy, a Courmayeur; in piccoli cristalli bianchi o verde-azzurri a Saint Marcel; a Migiandone, frazione del comune di Ornavasso, Provincia del Verbano-Cusio-Ossola; cristalli abbastanza grandi nella Val Calolden, in provincia di Lecco; presso Dossena e Oltre il Colle, in provincia di Bergamo; in forma compatta come matrice dell'antimonite a Renon, provincia di Bolzano; cristalli geminati a ferro di lancia a Monte Donato (località nel comune di Bologna) e nella cava Fiorini a Farneto (frazione di San Lazzaro di Savena); in bellissimi cristalli incolori e limpidi si trova a Formignano, presso Forlì; cristalli incolori si trovano nelle geodi del marmo di Carrara; nella miniera di pirite di Massa Marittima; nell'argilla delle terme di Saturnia; nella miniera di zolfo a Scansano; nella cava di gesso di Monte Argentario, nel grossetano e alle Cetine di Cotorniano, in provincia di Siena. Infine si trova nella provincia di Reggio Calabria nel comune di Motta San Giovanni, e in quasi tutte le miniere della Sicilia associato allo zolfo.
Le più grandi miniere europee di gesso per lavorazioni industriali si trovano nel Monferrato e precisamente nei comuni di Montiglio Monferrato, Moncalvo, Murisengo.
Utilizzi |
Il gesso, macinato e disidratato, viene utilizzato nell'edilizia, nell'odontotecnica, nella scultura, nella cancelleria e, nelle varietà nobili colorate di alabastro, come pietra decorativa.
Note |
^ abcdefgh Scheda tecnica del minerale su webmineral.com
^ abcdefghijkl Scheda tecnica del minerale su mindat.org
Voci correlate |
- Alabastro
- Selenite (minerale)
- Rosa del deserto
- Vena del gesso
- Volpinite
- Regola del Mottura
Altri progetti |
Altri progetti
- Wikimedia Commons
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul gesso
Collegamenti esterni |
Gesso, su thes.bncf.firenze.sbn.it, Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.
- (EN) Webmin, su webmineral.com.
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