Acerra




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Acerra
comune



Acerra – Stemma Acerra – Bandiera
Acerra – Veduta
Localizzazione
Stato
Italia Italia
Regione
Regione-Campania-Stemma.svg Campania
Città metropolitana
Provincia di Napoli-Stemma.svg Napoli
Amministrazione
Sindaco Raffaele Lettieri (liste civiche) dal 4-6-2012 (2º mandato dall'11-6-2017)
Territorio
Coordinate
40°57′N 14°22′E / 40.95°N 14.366667°E40.95; 14.366667 (Acerra)Coordinate: 40°57′N 14°22′E / 40.95°N 14.366667°E40.95; 14.366667 (Acerra)
Altitudine 26 m s.l.m.
Superficie 54,71 km²
Abitanti 59 910[1](31-12-2017)
Densità 1 095,05 ab./km²
Frazioni Pezzalunga, Gaudello
Comuni confinanti
Afragola, Brusciano, Caivano, Casalnuovo di Napoli, Castello di Cisterna, Maddaloni (CE), Marcianise (CE), Marigliano, Nola, Pomigliano d'Arco, San Felice a Cancello (CE)
Altre informazioni
Cod. postale 80011
Prefisso 081
Fuso orario UTC+1
Codice ISTAT
063001
Cod. catastale A024
Targa NA
Cl. sismica zona 2 (sismicità media)
Cl. climatica zona C, 1 011 GG[2]
Nome abitanti acerrani
Patrono santi Conone (Cuono) e Conello
Giorno festivo 29 maggio
Cartografia

Mappa di localizzazione: Italia

Acerra

Acerra



Acerra – Mappa
Posizione del comune di Acerra nella città metropolitana di Napoli
Sito istituzionale

Acerra è un comune italiano di 59 910 abitanti della città metropolitana di Napoli in Campania.




Indice






  • 1 Geografia fisica


    • 1.1 Territorio


    • 1.2 Clima




  • 2 Storia


    • 2.1 Contea Normanna


    • 2.2 Simboli


    • 2.3 Onorificenze




  • 3 Monumenti e luoghi d'interesse


    • 3.1 Architetture religiose


    • 3.2 Architetture civili


    • 3.3 Altro


    • 3.4 Aree archeologiche




  • 4 Società


    • 4.1 Evoluzione demografica


    • 4.2 Etnie e minoranze straniere


    • 4.3 Religione


    • 4.4 Tradizioni e folclore




  • 5 Cultura


    • 5.1 Museo di Pulcinella


    • 5.2 Biblioteche


    • 5.3 Media


    • 5.4 Cucina


    • 5.5 Istruzione




  • 6 Geografia antropica


    • 6.1 Frazioni




  • 7 Economia


  • 8 Amministrazione


  • 9 Sport


  • 10 Note


  • 11 Altri progetti


  • 12 Collegamenti esterni





Geografia fisica |



Territorio |


Acerra è situata a circa 14 chilometri a nord est di Napoli, occupa una vasta area pianeggiante nel quadrante nord-orientale dell'entroterra napoletano, ed è il terzo comune per estensione territoriale dopo il capoluogo e Giugliano; la parte nord è prevalentemente rurale e confina con il casertano e con il nolano. È collegata direttamente all'autostrada A1, A30, A16 e A3 tramite l'Asse Mediano, l'Asse di supporto e della diramazione del Centro Direzionale. Sono presenti due zone industriali: Acerra e Pomigliano d'Arco. Lo stabilimento dell'Alfa Romeo è ubicato in parte della sua estensione con quello di Acerra. La città è servita da due stazioni ferroviarie: quella di Trenitalia e quella della Circumvesuviana.



Clima |


La stazione meteorologica più vicina è quella di Napoli Capodichino.
In base alle medie climatiche del trentennio 1971-2000, le più recenti in uso, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, è di +8,7 °C, mentre quella del mese più caldo, agosto, è di +24,7 °C; mediamente si contano 8 giorni di gelo all'anno e 41 giorni annui con temperatura massima uguale o superiore ai 30 °C. Nel trentennio esaminato, i valori estremi di temperatura sono i +40,0 °C dell'agosto 1981 e i -5,6 °C del gennaio 1981.



































































NAPOLI CAPODICHINO
(1971-2000)
Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Inv Pri Est Aut
T. max. media (°C) 13,0 13,5 15,7 18,1 23,0 26,7 29,9 30,3 26,6 22,1 17,1 14,1 13,5 18,9 29,0 21,9 20,8
T. min. media (°C) 4,4 4,5 6,3 8,4 12,6 16,2 18,8 19,1 16,0 12,1 7,8 5,6 4,8 9,1 18,0 12,0 11,0


Storia |


La città, fra le più antiche della Campania[3], fu abitata sin dall'epoca preistorica[4] per la presenza di ricca vegetazione, fauna e numerosi corsi d'acqua. In base a recenti ricerche archeologiche probabilmente fu fondata dagli Ausoni, in seguito fu chiamata dagli Osci Akeru (Acerrae è il nome latino), e fece più tardi parte della Dodecapoli osca o etrusca della Campania. Nel 332 a.C. ricevette per prima nelle province romane la civitas sine suffragio, ossia la cittadinanza romana senza diritto di voto.




Bosco di Acerra in una stampa del 1800[5]


Rimase fedele a Roma durante la seconda guerra punica e fu assediata nel 216 a.C. da Annibale che la distrusse parzialmente. Fu ricostruita nel 211 a.C. Durante la guerra sociale fu nuovamente assediata da Papio Mutilo, ma fu difesa dal console Lucio Giulio Cesare. Divenne Municipium e nel 22 a.C. sotto l'Imperatore Augusto divenne colonia per i veterani. Fu menzionata dal poeta latino Publio Virgilio Marone nel secondo libro delle Georgiche (v. 225): egli la definì "vacuis...Acerris", ovvero "(per la) deserta...Acerra", a causa dell'impaludamento frequente del fiume Clanio.


Alcune iscrizioni pervenuteci attestano l'esistenza di culti e forse di templi dedicati a Iside, Serapide ed Eracle. La presenza di un anfiteatro era stata ipotizzata al di sotto del Castello, ma sotto le antiche scuderie si sono rinvenute tracce delle strutture di un teatro risalente al II secolo a.C. La città di Acerra è anche sede vescovile, già dall'XI secolo.



Contea Normanna |




Castello Baronale di Acerra in una stampa del 1800[5]


Fu dominio longobardo, con la costruzione di un castello (826), poi distrutto da Bono, Duca di Napoli. Fu quindi saccheggiata dai Saraceni intorno all'881. In seguito divenne dominio normanno: il castello fu ricostruito e la città divenne contea normanna, e sede vescovile nell'XI sec. Nel 1818 la diocesi fu aggregata a quella di Sant'Agata de' Goti e di nuovo distaccata nel 1855. Ad essa appartenevano molti casali tra cui quello di Pomigliano d'Arco, Brusciano, Marigliano, Mariglianella, Ottaviano, (fatti rientrare oggi nell'area nolana) e Licignano (oggi parte del territorio di Casalnuovo di Napoli). Tra i conti di Acerra, sotto il dominio normanno, si ricordano i de Medania.


Sotto il dominio di Svevi, Angioini e Aragonesi sono stati conti e marchesi di Acerra i d'Aquino, gli Origlia e poi i Nolasco, antica famiglia del Regno di Francia. Essendo frequentemente inondato dall'antico fiume Clanio, il territorio di Acerra era poco salubre e la zona veniva abbandonata per alcuni periodi dell'anno; la popolazione si spostava nelle colline circostanti, per farvi ritorno, appena gli eventi climatici lo permettevano.


A partire dal XVIII secolo una serie di imponenti bonifiche - come la costruzione di canali per il deflusso delle acque - ha migliorato la situazione anche dal punto di vista agricolo-economico, permettendo alla zona di diventare una tra le più fertili della Campania: a ciò si deve il notevole aumento della popolazione e la costruzione di nuovi quartieri. Non a caso, alla fine del XVIII secolo, i Borbone in località Calabricito vi fecero erigere un casino di caccia, poiché la limitrofa zona boscosa era ricca di ogni tipo di selvaggina. La città fino al 1927 fece parte della provincia di Terra di Lavoro.




Veduta aerea di Acerra, sullo sfondo il Duomo



Simboli |




Duomo di Acerra: la facciata in stile neoclassico


Stemma:d'azzurro, al giglio fiorentino d'argento, sormontato da una corona ducale, con una stella d'oro nel campo.
Decreto dell'8 dicembre 1951.



Onorificenze |











Titolo di Città - nastrino per uniforme ordinaria
Titolo di Città
«Decreto del Presidente della Repubblica[6]»
— 15 dicembre 1951

A seguito della Strage nazista di Acerra, durante la seconda guerra mondiale, la città venne insignita della medaglia d'oro al merito civile.











Medaglia d'oro al Merito Civile - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia d'oro al Merito Civile
«All'indomani dell'armistizio, oggetto di una spietata e sanguinosa reazione dell'occupante tedesco che aveva passato per le armi numerosi civili, tra cui anziani donne e fanciulli, e incendiato gran parte dell'abitato e delle infrastrutture, affrontava con fierezza le più dure sofferenze e intraprendeva, poi, con gran coraggio e generoso spirito di solidarietà, la difficile opera di ricostruzione[7]»
— settembre-ottobre 1943


Monumenti e luoghi d'interesse |



Architetture religiose |



  • Il Duomo. Più volte rimaneggiato e ricostruito, sorge su di un tempio romano dedicato a Ercole[8]. Oggi si presenta dopo la sua ricostruzione avvenuta nel XIX secolo con pianta a croce latina con tre navate divise da pilastri con grande cupola. Recentemente la chiesa ha subìto un generale restauro per l'adeguamento liturgico, con la immissione di nuovi elementi: l'ambone, il fonte battesimale, l'altare, e il Crocifisso del Cristo Risorto. La facciata è di stile neoclassico con otto grandi colonne con capitelli ionici, che poggiano su un ampio atrio pavimentato in basalto e pietra calcarea, creando una sorta di scacchiera. Vi sono custodite numerose opere d'arte: Dipinto sull'altare maggiore raffigurante la "Madonna Assunta" del 1796, opera di Giacinto Diano. Tela di Giovan Bernardo Azzolino con la "Madonna del rosario", del XVII secolo. Tela raffigurante "San Girolamo", opera di Fabrizio Santafede del XVII secolo. Cattedra vescovile con schienale del '500. Altorilievo della scuola di Giovanni da Nola. Acquasantiera risalente al XVI secolo.



Chiesa suffragio




Monumento ai caduti della prima guerra mondiale




Palazzo vescovile



  • Chiesa di Maria SS. Annunziata. Risalente al XV secolo essa conserva: crocifisso ligneo del XII secolo, uno dei pochi rimasti di epoca angioina, quadro dell'Annunciazione, tavola trecentesca attribuita a Dello Delli.

  • Il Palazzo Vescovile annesso alla cattedrale, residenza dei vescovi diocesani

  • Chiesa Corpus Domini

  • Chieda del Suffragio del XVII-XVIII secolo

  • Chiesa di san Pietro XVI-XVII secolo

  • Cappella di santa Maria delle Grazie del XVII secolo

  • Cappella della Madonna Santissima di Montevergine del XIX secolo

  • Chiesa di san Cuono dell'XI secolo

  • Ex Convento dei Padri Domenicani del XVII secolo

  • Seminario, fondato nel XVII secolo da mons. Mansueto Merati, vescovo di Acerra



Architetture civili |




Castello Baronale di Acerra, prima dei lavori


  • Castello dei Conti di Acerra

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«Avea il castello stancie sì belle, che alloggiare ben ce poria omne re pomposo. Stance ben acconze e adubate che a starce dentro era deitate!»



Così il poeta Rogeri de Pacienza descriveva le meraviglie del Castello di Acerra nel XV secolo, allorquando la principessa Isabella Del Balzo, moglie di Federico I di Napoli, vi soggiornò durante il viaggio nuziale che da Canosa di Puglia la conduceva a Napoli. Detto "baronale", distrutto dai Longobardi nell'834, divenne feudo degli Aquino fino al XIII secolo. Vi dimorò Manfredi di Sicilia come attestato da un documento del 1255. In seguito fu conquistato dal conte Roberto Sanseverino; entrò poi nel possesso di Gorello Aurilia che lo abbellì per ospitare degnamente il consorte della regina Giovanna II, Giacomo de La Marche. Vi ospitò anche il famoso capitano di ventura Giacomo Attendolo.


Nel 1421 il castello fu assediato dagli aragonesi, ma non venne espugnato per la valorosa resistenza del popolo acerrano. All'assedio presero parte i più valorosi capitani di ventura del tempo, per citarne alcuni: Niccolò Piccinino, Braccio da Montone, Giacomo Attendolo. Fu implicato nella Congiura dei baroni fu assediato dal sovrano aragonese Ferrante I che si impossessò del castello e del feudo. In seguito appartenne ai de Cardenas; gli ultimi proprietari del palazzo furono gli Spinelli che lo tennero fino al 1925. Nel 1925 fu acquistato dall'Amministrazione Comunale del sindaco avv. Achille Aversano, al quale è stata dedicata, nel 2011, una lapide all'interno del castello. Divenne sede del Comune; oggi è sede di numerosi musei e della Civica Scuola di Musica diretta dal maestro Modestino De Chiara. (Attualmente, per lavori di restauro, la scuola ha sede nell'antico carcere della città). Nelle fondamenta del lato orientale (scuderie) sono stati rinvenuti i resti di un teatro romano.



Altro |


  • Piazza Duomo

Rappresenta il salotto buono della città. Posta nel centro storico di Acerra, vi è ubicata la cattedrale, la sede diocesana ed alcuni palazzi storici, all'interno dei quali hanno sede, tra l'altro, associazioni culturali cittadine. Era attraversata alle estremità da via Duomo ma oggi le due strade (a destra e a sinistra) che confinano in piazza sono state intestate a due illustri prelati acerrani: un lato della via è dedicato al cardinale Giuseppe Casoria e, l'altro lato, all'arcivescovo Gennaro Verolino. Le due strade che si uniscono a piazza Duomo, rappresentano da sempre l'asse principale del centro storico ed ospitano, a loro volta, esercizi commerciali e associazioni culturali. Solitamente sono chiuse al traffico nei giorni festivi. Nel centro della piazza è posizionata una grande fontana, restaurata nel 2010.


  • Piazza Castello

Chiamata così perché vi è ubicato il castello dei Conti di Acerra.


  • Piazza Falcone e Borsellino

È la piazza dei giovani della città. Dopo i lavori di riqualificazione del 2009, è stata pedonalizzata e dotata di access point gratuiti.


  • Corso Italia

Già corso Umberto I, è l'arteria principale della città, nonché quella ove è allocato il maggior numero di esercizi commerciali.


  • Corso Vittorio Emanuele II

È l'arteria che congiunge la parte a nord-est della città con il centro storico. Ospita edifici storici e culmina nel quartiere dell'Annunziata, ove sono poste la chiesa omonima e l'ex convento dei PP. Domenicani.


  • Via Roma - via del Pennino

Incrociano perpendicolarmente via Giuseppe Casoria (ex via Duomo) e via Trieste e Trento, costituendo l'altro asse del centro storico della città. Via Roma parte dal quartiere dell'Annunziata, accoglie l'edificio del Seminario e si congiunge con via del Pennino, ove è ubicato un edificio storico, prima di confluire in piazza San Pietro.



Aree archeologiche |


  • Area archeologica di Suessula


Società |



Evoluzione demografica |


Abitanti censiti[9]








Etnie e minoranze straniere |


Al 31 dicembre 2016, ci sono 1.952 immigrati che vivono ad Acerra, pari al 3,2% della popolazione totale. La maggior parte degli immigrati provengono dall'Europa dell'Est e Asia:[10]




  1. Ucraina, 344 0,5%


  2. Nigeria, 223 0,3%


  3. Cina, 189 0,3%


  4. Algeria, 142 0,2%


  5. Romania, 130 0,2%


  6. Marocco, 129 0,2%


  7. Albania, 121 0,2%


  8. Polonia, 95 0,1%


  9. Russia, 77 0,1%


  10. Tunisia, 74 0,1%



Religione |


La maggioranza della popolazione è di religione cristiana di rito cattolico[11]; il comune appartiene all'omonima diocesi ed è suddiviso in otto parrocchie. L'altra confessione cristiana presente è quella evangelica con quattro comunità.[12]



Tradizioni e folclore |



Processione del venerdì santo

Altra storica tradizione è la rappresentazione della passione di Gesù del venerdì santo, risale nella sua attuale configurazione a oltre un secolo fa, sebbene le sue origini siano molto più antiche, forse di epoca medioevale. La manifestazione si svolge con centinaia di figuranti con al seguito un coro di voci bianche e banda musicale, che intonano sempre la stessa melodia[13].



Carnevale


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In qualche corte del centro storico si conserva ancora la tradizione di celebrare la morte di Carnevale. Il martedì Grasso, al centro del cortile, viene sistemato un letto funebre su cui è disposto un fantoccio di stracci e paglia che rappresenta "Vecienzo Carnevale", morto, secondo la tradizione, per aver ingurgitato troppo in fretta una polpetta. Nel primo pomeriggio alcune donne si raccolgono intorno al "defunto" ed intonano antichissime litanie, vere e proprie lamentazioni funebri i cui testi assumono toni ironici e bizzarri: Oi Vecié, e ‘i si sapevo ca tu murive t'accerevo n'ata vallina. Uhé, gioia soia![senza fonte]



Cultura |



Museo di Pulcinella |




ritratto di Paolo della Cerra detto Pulcinella[14]


Secondo la tradizione, riportata da un testo del '500, ed a un famoso dipinto attribuito a Ludovico Carracci, la città ha dato i natali alla celeberrima maschera di Pulcinella[15], adottata in seguito dai Napoletani. Nel castello dei Conti è presente uno tra i più ricchi musei dedicati alla maschera di Pulcinella[16]. Oltre le numerose testimonianze sulla vita e la storia dell'icona napoletana, il museo si caratterizza per la sua multimedialità ed il coinvolgimento dei visitatori in rappresentazioni estemporanee con Pulcinella.



Biblioteche |


In Piazza Castello presso il Castello Baronale, è presente una biblioteca, nota come Biblioteca del Museo di Pulcinella, del folklore e della civiltà contadina, che conta un patrimonio di 1500 volumi ed opuscoli e 50 edizioni del '800[17].



Media |


Ad Acerra attualmente hanno sede quattro emittenti televisive: TVA Acerra, can 656 , Napoli international visibile in Canada, USA, sud America, Australia, Europa. Tele Akery (canale 627 dgt e Sky 902), Tele Futura (canale 192 dgt). Sono presenti sul territorio diverse testate giornalistiche: Tablò, Oblò Magazine, Reazione Acerra, Vaffanstudio, Punto e virgola e La Roccia (carta stampata); Il Gazzettino Locale, Il Granata ed il Corriere di Acerra (online). Bleb Radio e Radio Umr, invece, sono le web radio della città.



Cucina |


Acerra vanta una storica tradizione nell'ambito dei prodotti ortofrutticoli, alcuni dei quali hanno rappresentato in passato, e in parte rappresentano ancora oggi, delle vere eccellenze territoriali. Tra queste meritano rilievo il fagiolo cannellino detto 'dente di morto', per il quale è stato attivato un processo di valorizzazione[18];le "mammarelle" carciofi molto teneri; il 'pane di Acerra' è rinomato in tutta l'area metropolitana partenopea, e in passato è stata avanzata una proposta al fine dell'istituzione del titolo di 'Città del Pane'. Acerra è anche zona di produzione della mozzarella di bufala campana.[senza fonte]


L'enogastronomia acerrana può vantare anche un'ottima tradizione per la Pizza Napoletana e per un antichissimo vino rosso noto come "piccirillo" [19].



Istruzione |


Sul territorio di Acerra sono presenti due scuole secondarie di secondo grado ad indirizzo liceale: il liceo "Alfonso Maria de'Liguori" ed il liceo "Bruno Munari". Il "de'Liguori" comprende gli indirizzi Scientifico, Classico e Linguistico e rappresenta la più importante realtà scolastica della città, per dimensioni ed offerta formativa, sede, tra l'altro, del Certamen Acerranum, uno dei sessanta certamina di latino per i licei, riconosciuti dal MIUR. Il "Munari", nato come istituto d'arte, è oggi sede di un liceo artistico (indirizzi design e grafica), delle scienze umane (anche con indirizzo economico-sociale) e di un liceo musicale, istituito da due anni; ad esso è, inoltre, associata una sezione staccata con liceo scientifico nel comune di Frattaminore. Mancano tuttora, invece, istituti tecnici e professionali.



Geografia antropica |



Frazioni |


Pezzalunga

Si situa nel quadrante nord-orientale del territorio comunale di Acerra, a ridosso dei comuni di San Felice a Cancello, Nola e Marigliano e discosta dalle grandi vie di comunicazione. Abbastanza sviluppata è l'agricoltura e l'edilizia residenziale. La popolazione è di circa 700 abitanti: vi si trova un'antica chiesa dedicata a san Carlo Borromeo e un plesso di scuola materna ed elementare la cui direzione didattica è ubicata nel capoluogo.


Gaudello

Si situa lungo e al confine con il basso casertano e conta circa 300 abitanti. Vi si trova l'unica struttura alberghiera di Acerra, un ufficio postale e una piccola stazione di Polizia; la sua ubicazione favorisce iniziative commerciali.


Una navetta (circolare) assicura il collegamento di ambo le frazioni al capoluogo.



Economia |




veduta aerea di Acerra


Vive soprattutto di terziario e di edilizia; l'agricoltura, una volta elemento trainante e di eccellenza del territorio, ha subito un ridimensionamento, anche a causa dei problemi legati all'inquinamento. Storicamente la zona era tra le più fertili della penisola italiana, così come decantato dai poeti latini come Virgilio[20]. La fertilità del suolo era dovuta a diversi fattori, quali: origine da formazioni piroclastiche (dalle ceneri vulcaniche delle eruzioni) e presenza di acque sotterranee (falda acquifera poco profonda e sorgenti minerali). In passato era centro di interesse agricolo per tutto il basso casertano; dava lavoro a migliaia di contadini di Terra di Lavoro. Il Ptcp della provincia di Napoli la definisce zona industriale. Nel 2009 è stato inaugurato ad Acerra un inceneritore tra i più grandi d'Europa.



Amministrazione |










































































































































Periodo
Primo cittadino
Partito
Carica
Note
25 luglio 1986
12 luglio 1990
Salvatore Di Nuzzo

Democrazia Cristiana
Sindaco

12 luglio 1990
23 giugno 1991
Salvatore Di Nuzzo

Democrazia Cristiana
Sindaco

29 giugno 1991
16 novembre 1991
Vincenzo Buonincontro

Democrazia Cristiana
Sindaco

25 novembre 1991
18 gennaio 1993
Antonio Santoro

Democrazia Cristiana
Sindaco

18 gennaio 1993
11 gennaio 1994
Luigi Armogida (commissario straordinario), Pasquale Manzo (sub commissario), Maria Elena Stasi (funzionario economico e finanziario)


Commissario straordinario

11 gennaio 1994
8 maggio 1995
Fiamma Spena (commissario straordinario), Paola Basilone (sub commissario), Cesare Ottaviano Catenacci (funzionario economico e finanziario)


Commissario straordinario

8 maggio 1995
28 giugno 1999
Immacolata Verone

Partito Democratico della Sinistra, Partito della Rifondazione Comunista, Federazione Laburista
Sindaco

28 giugno 1999
28 giugno 2004
Michelangelo Riemma

Forza Italia, Alleanza Nazionale
Sindaco

28 giugno 2004
12 marzo 2009
Marletta Espedito

Democrazia è Libertà - La Margherita, Federazione dei Verdi, Partito della Rifondazione Comunista, Partito Repubblicano Italiano
Sindaco

12 marzo 2009
16 marzo 2009
Luisa Antonietta Latella


Commissario prefettizio

16 marzo 2009
23 giugno 2009
Luisa Antonietta Latella


Commissario straordinario

23 giugno 2009
3 giugno 2011
Tommaso Esposito

Partito Democratico, Alleanza di Centro, Italia dei Valori, Unione di Centro
Sindaco

24 giugno 2011
1 settembre 2011
Marcello Fulvi


Commissario prefettizio

1 settembre 2011
4 giugno 2012
Marcello Fulvi


Commissario straordinario

4 giugno 2012
11 giugno 2017
Raffaele Lettieri

Unione di Centro, Alleanza per l'Italia, Partito Socialista Italiano, Ecologisti e Reti Civiche - Verdi Europei
Sindaco

11 giugno 2017
"in carica"
Raffaele Lettieri

Articolo 1 - Movimento Democratico e Progressista
Sindaco



Sport |


La squadra calcistica della città è stata l'Associazione Sportiva Dilettantistica Acerrana che ha militato in campionati dilettantistici di livello regionale. Disputava le gare interne presso lo stadio comunale di Acerra.


Nel comune ha sede l'associazione sportiva dilettantistica di atletica leggera Libertas atletica 88, organizzatrice del Trofeo della Befana, manifestazione podistica inserita nel Calendario Nazionale Ufficiale FIDAL[21].


Nel comune ha sede l'associazione pallavolistica dell'Acerra Volley, la quale gode di numerosi premi.


Nel comune hanno sede tre squadre di calcio a 5, la Real Acerrana Futsal, i Leoni Futsal Club Acerra e la Virtus Futsal Acerra.



Note |




  1. ^ [1] - Popolazione residente al 31 dicembre 2017.


  2. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012.


  3. ^ Gaetano Caporale "Memorie storico-diplomatiche della città di Acerra e dei Conti che la tennero in feudo" Tip. Jovene, Napoli 1890


  4. ^ età del rame


  5. ^ ab tratta da poliorama pittoresco


  6. ^ ACS - Ufficio araldico - Fascicoli comunali, su dati.acs.beniculturali.it.


  7. ^ DPR del 17/06/1999


  8. ^ Gaetano Caporale "Ricerche archeologiche, topografiche e biografiche sulla diocesi di Acerra" Tip. Jovene, Napoli 1893


  9. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.


  10. ^ ISTAT 31 dicembre 2016, su demo.istat.it. URL consultato il 14 giugno 2017.


  11. ^ Diocesi di Acerra


  12. ^ :: Evangelici.net ::


  13. ^ [2]


  14. ^ ritratto attribuito al pittore Ludovico Carracci


  15. ^ Gaetano Caporale "Piccolo contributo alla ricerca su la origine e storia di Pulcinella"


  16. ^ Museo di Pulcinella


  17. ^ Dettaglio biblioteca


  18. ^ Fagiolo dente di morto di Acerra - Presìdi Slow Food - Fondazione Slow Food, su fondazioneslowfood.com. URL consultato il 13 luglio 2015.


  19. ^ Luciano Pignataro, La cucina napoletana, HOEPLI EDITORE, 4 novembre 2016, ISBN 9788820376352. URL consultato il 21 febbraio 2018.


  20. ^ Georgiche II, 224


  21. ^ Libertas Atletica 88 Archiviato il 6 marzo 2016 in Internet Archive.



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