Salto in alto

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Salto in alto | |
---|---|
Federazione | IAAF |
Contatto | No |
Genere | Maschile e femminile |
Indoor/outdoor | Outdoor e indoor |
Campo di gioco | Campo |
Olimpico | dal 1896 (uomini) dal 1928 (donne) |
Detentore titolo mondiale | Maschile outdoor: ![]() Femminile outdoor: ![]() Maschile indoor: ![]() Femminile indoor: ![]() |
Detentore titolo olimpico | Maschile: ![]() Femminile: ![]() |
Il salto in alto è una specialità sia maschile che femminile dell'atletica leggera in cui l'atleta deve superare con un salto un'asticella orizzontale messa a una certa altezza. Il salto si può effettuare in qualsiasi modo, purché ci si stacchi da terra con un piede solo.[1]
Indice
1 Storia
2 Stato attuale
3 Regole
4 Record
4.1 Outdoor
4.1.1 Maschili
4.1.2 Femminili
4.2 Indoor
4.2.1 Maschili
4.2.2 Femminili
5 Migliori atleti
5.1 Outdoor
5.1.1 Uomini
5.1.2 Donne
5.2 Indoor
5.2.1 Uomini
5.2.2 Donne
6 Migliori prestazioni
6.1 Outdoor
6.1.1 Maschili
6.1.2 Femminili
7 Note
8 Bibliografia
9 Voci correlate
10 Altri progetti
11 Collegamenti esterni
Storia |
Anche se probabilmente il salto in alto era praticato già nei Giochi olimpici antichi, la prima gara documentata avvenne in Scozia all'inizio del XIX secolo, e fu vinta con un salto di 1,67 m.
I primi saltatori usavano o un approccio diretto all'asticella o una tecnica detta "a forbice": l'atleta si accostava all'asticella in diagonale e gettava al di là prima la gamba interna (la più vicina all'asticella) e poi l'altra, con un movimento che ricorda le lame delle forbici.
Verso fine secolo la tecnica di salto iniziò a evolversi, a partire da quella introdotta da Michael F. Sweeney: iniziato il salto come nella tecnica a forbice, si stende la schiena in orizzontale sopra l'asticella; con questa tecnica il valicamento è più facile, e il saltatore portò il record mondiale a 1,97 m nel 1895.
Un altro atleta statunitense, George Horine, ideò una tecnica ancor più efficiente, detta western roll. La rincorsa è sempre diagonale rispetto all'asticella, ma lo stacco si fa con la gamba interna, mentre quella esterna è portata verso l'alto per proiettare il corpo oltre l'asticella. Horine portò il record mondiale a 2,01 m nel 1912 e la sua tecnica fu largamente usata nella gara dell'XI Olimpiade di Berlino 1936, vinta da Cornelius Johnson con 2,03 m.
I saltatori statunitensi e sovietici dominarono per i successivi quarant'anni, che videro l'evoluzione della tecnica ventrale, o straddle, in cui il saltatore scavalca l'asticella a pancia sotto, con il torso quasi parallelo a essa.

Fra i più grandi saltatori ventrali si ricordano Charles Dumas, che saltò 2,13 m nel 1956, John Thomas che valicò per primo i 2,23 m nel 1960 e Valerij Brumel', che dominò per oltre quattro anni, portò il record mondiale a 2,28 m e vinse l'oro alla XVIII Olimpiade di Tokyo, prima che la sua carriera fosse interrotta da un incidente in moto.
Gli allenatori statunitensi, incluso il due volte campione NCAA Frank Costello dell'Università di Maryland, migrarono in Russia per imparare da Brumel e dai suoi allenatori. Tuttavia fu un solitario innovatore alla Oregon State University, Dick Fosbury, a portare il salto in alto nel nuovo secolo. Grazie al materassino di atterraggio più alto e più soffice, egli aggiunse una nuova rotazione al vecchio salto ventrale. Passò l'asticella prima con la testa e le spalle, poi con la schiena arcuata, in una posizione che gli avrebbe fatto rompere il collo sulle vecchie buche di atterraggio in sabbia.
Dopo la sua vittoria con lo stile Fosbury nell'oro olimpico del 1968, la tecnica prese a diffondersi in tutto il mondo e ben presto divenne la più in uso. L'ultimo uomo a stabilire il record del mondo con lo stile ventrale fu il sovietico Vladimir Jaščenko, che saltò 2,33 m nel 1977 e poi 2,35 m (al coperto) nel 1978; l'ultima donna fu Rosemarie Ackermann, la prima a superare la soglia dei 2 metri (1977).
Dopo la rivoluzione Fosbury, si sono distinti gli statunitensi Dwight Stones (con un personale di 2,34 m) e Franklin Jacobs (alto 1,73 m, riuscì a valicare un'asticella posta a 59 cm più in alto, a 2,32 m); i cinesi Ni Zhiqin e Zhu Jianhua; i tedeschi Gerd Wessig e Dietmar Mögenburg; il campione mondiale svedese Patrik Sjöberg e il campione olimpico e mondiale cubano Javier Sotomayor. In campo femminile si sono affermate l'italiana Sara Simeoni, la tedesca Ulrike Meyfarth e la bulgara Stefka Kostadinova.
Record mondiale secondo quattro diverse tecniche di salto[2] | ||||
Anno | Stile | Atleta | Misura |
|
---|---|---|---|---|
1895 | Forbice | ![]() |
1,97 m |
|
1912 | Costale | ![]() |
2,01 m |
|
1978 | Ventrale | ![]() |
2,35 m |
|
1993 | Fosbury | ![]() |
2,45 m |
Stato attuale |
Lo stile Fosbury è ormai usato universalmente, salvo nelle gare per novizi e dove le zone di atterraggio non hanno materassini soffici. Il record mondiale maschile è di 2,45 m (8 0-1/2") stabilito nel 1993 dal cubano Javier Sotomayor, mentre il record mondiale femminile è di 2,09 m ed è stato stabilito nel 1987 dalla bulgara Stefka Kostadinova.
Lo svedese Stefan Holm, alto 1,81 m, saltando 2,40 m ai Campionati europei indoor del marzo 2005 eguagliò il record di differenziale tra salto e statura dell'atleta, già detenuto da Franklin Jacobs (2,32 - 1,73 = 0,59). In Italia vi è andato molto vicino Marcello Benvenuti il 12 settembre 1989, facendo segnare l'allora record italiano con 2,33 m e un differenziale di 55 cm.
Regole |
In gara, all'inizio l'asticella è messa a un'altezza relativamente modesta, poi viene alzata con incrementi di 3 o 5 cm, o a volte di un cm nei tentativi di record. Ogni atleta può scegliere a che altezza entrare in gara. Una volta effettuato un salto a quella altezza, nessuno può entrare a una misura inferiore.
L'atleta ha 30 secondi di tempo da quando viene chiamato. Dopo tre salti falliti consecutivi è eliminato. Vince chi salta più in alto. Se due o più saltano la stessa altezza massima, vince chi ha fatto meno errori a tale altezza. Se ancora pari, vince chi ha fatto meno errori in tutta la gara. Se ancora pari, si effettuano salti ulteriori (jump-off), le cui misure sono anch'esse valide ai fini dei record.
L'asticella è di plastica rinforzata con vetro o alluminio. Le aste di alluminio sono più usate perché, in caso di errore, il vetro può rompersi. Altri materiali sono permessi, ma entro certi limiti di peso e curvatura. L'asticella è lunga circa 4 m (la IAAF regola la lunghezza a scopo di record), con una sezione trasversale rotonda, triangolare, o quadrata per la gran parte della sua lunghezza, e due punti di appoggio quadrati alle estremità. È collocata all'altezza voluta su due montanti regolabili.
L'altezza saltata si misura dal punto di decollo al bordo superiore della parte bassa dell'asticella. Al di là dell'asticella c'è un materasso molle di gommapiuma, che permette un atterraggio sicuro. Gli atleti devono saltare con un solo piede. Nel salto possono toccare l'asticella, ma il salto è nullo se questa cade per il tocco. In rari casi l'atleta è stato autorizzato a ripetere il tentativo, ma solo se il giudice dichiara che l'asticella è caduta per circostanze esterne, come il vento. Ci sono 4 parti dell'esecuzione: rincorsa, stacco, volo, atterraggio.
Nell'anno sportivo 2016-17, la revisione IAAF del regolamento tecnico internazionale ha introdotto la regola per cui un salto è nullo anche se l'atleta, nella rincorsa, tocca l'asticella o l'immaginario piano verticale posto tra i ritti e poi non effettua il salto[3][4]. Se invece l'atleta non supera il piano verticale tra i ritti, può ripetere il tentativo.
Record |

Javier Sotomayor, detentore dei record mondiale outdoor e indoor di salto in alto
Stefka Kostadinova, primatista mondiale femminile outdoor dal 1987

Kajsa Bergqvist, detentrice del record mondiale indoor di specialità
Outdoor |
Maschili |
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Statistiche aggiornate al 5 settembre 2014.[5]
Misura |
Atleta |
Luogo |
Data |
|
---|---|---|---|---|
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2,45 m | ![]() |
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27 luglio 1993 |
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2,39 m |
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28 luglio 1996 |
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2,38 m |
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5 marzo 2005 |
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2,43 m |
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5 settembre 2014 |
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2,42 m |
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30 giugno 1987 |
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2,42 m[6] |
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25 febbraio 2014 |
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2,42 m |
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14 giugno 2014 |
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2,45 m |
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27 luglio 1993 |
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2,36 m |
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2 marzo 1997 |
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2,36 m |
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26 agosto 2018 |
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2,33 m |
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17 ottobre 1994 |
Femminili |
Statistiche aggiornate al 2 giugno 2013.[7]
Misura |
Atleta |
Luogo |
Data |
|
---|---|---|---|---|
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2,09 m | ![]() |
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30 agosto 1987 |
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2,06 m |
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28 agosto 2004 |
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2,06 m |
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31 agosto 2003 |
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1,99 m |
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13 luglio 2009 |
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2,09 m |
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30 agosto 1987 |
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2,05 m |
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26 giugno 2010 |
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1,98 m |
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12 febbraio 1989 |
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1,98 m |
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17 luglio 1994 |
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1,96 m |
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8 settembre 1997 |
Indoor |
Maschili |
Statistiche aggiornate al 18 febbraio 2015.[8]
Misura |
Atleta |
Luogo |
Data |
|
---|---|---|---|---|
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2,43 m | ![]() |
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4 marzo 1989 |
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2,32 m |
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15 febbraio 2000 |
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2,41 m |
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18 febbraio 2015 |
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2,42 m |
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26 febbraio 1988 |
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2,42 m |
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25 febbraio 2014 |
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2,43 m |
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4 marzo 1989 |
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2,33 m |
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16 febbraio 1997 |
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2,27 m |
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24 febbraio 1999 |
Femminili |
Statistiche aggiornate al 18 dicembre 2012.[9]
Misura |
Atleta |
Luogo |
Data |
|
---|---|---|---|---|
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2,08 m | ![]() |
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4 febbraio 2006 |
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1,97 m |
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18 febbraio 2001 |
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1,98 m |
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2 marzo 1996 |
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2,08 m |
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4 febbraio 2006 |
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2,02 m |
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26 febbraio 2012 |
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1,97 m |
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13 marzo 1993 |
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1,94 m |
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9 febbraio 2000 |
Legenda:
: record mondiale
: record olimpico
: record africano
: record asiatico
: record europeo
: record nord-centroamericano e caraibico
: record oceaniano
: record sudamericano
Migliori atleti |
Outdoor |

Lo svedese Patrik Sjöberg detiene la terza prestazione mondiale e il record europeo con 2,42 m

Blanka Vlašić nel 2009 saltò ad un solo centimetro dal record mondiale di Stefka Kostadinova

La russa Anna Čičerova con la misura di 2,07 m si colloca al terzo posto tra le migliori altiste outdoor di sempre
Uomini |
Statistiche aggiornate al 5 settembre 2014.[10]
Misura |
Atleta |
Luogo |
Data |
|
---|---|---|---|---|
1. | 2,45 m | ![]() |
![]() |
27 luglio 1993 |
2. |
2,43 m |
![]() |
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5 settembre 2014 |
3. |
2,42 m |
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30 giugno 1987 |
3. |
2,42 m |
![]() |
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14 giugno 2014 |
5. |
2,41 m |
![]() |
![]() |
4 settembre 1985 |
5. |
2,41 m |
![]() |
![]() |
9 maggio 2014 |
7. |
2,40 m |
![]() |
![]() |
11 agosto 1985 |
7. |
2,40 m |
![]() |
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20 giugno 1990 |
7. |
2,40 m |
![]() |
![]() |
7 agosto 1991 |
7. |
2,40 m |
![]() |
![]() |
5 agosto 2000 |
7. |
2,40 m |
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![]() |
25 aprile 2014 |
7. |
2,40 m |
![]() |
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3 luglio 2014 |
Donne |
Statistiche aggiornate al 6 luglio 2017.[11]
Misura |
Atleta |
Luogo |
Data |
|
---|---|---|---|---|
1. | 2,09 m | ![]() |
![]() |
30 agosto 1987 |
2. |
2,08 m |
![]() |
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31 agosto 2009 |
3. |
2,07 m |
![]() |
![]() |
20 luglio 1984 |
3. |
2,07 m |
![]() |
![]() |
22 luglio 2011 |
5. |
2,06 m |
![]() |
![]() |
26 luglio 2003 |
5. |
2,06 m |
![]() |
![]() |
31 agosto 2003 |
5. |
2,06 m |
![]() |
![]() |
28 agosto 2004 |
5. |
2,06 m |
![]() |
![]() |
14 giugno 2009 |
5. |
2,06 m |
![]() |
![]() |
6 luglio 2017 |
10. |
2,05 m |
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22 giugno 1984 |
10. |
2,05 m |
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31 agosto 1991 |
10. |
2,05 m |
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15 settembre 1995 |
Indoor |
Uomini |
Statistiche aggiornate al 18 febbraio 2015.[12]
Misura |
Atleta |
Luogo |
Data |
|
---|---|---|---|---|
1. | 2,43 m | ![]() |
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4 aprile 1989 |
2. |
2,42 m |
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26 febbraio 1988 |
2. |
2,42 m |
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25 febbraio 2014 |
4. |
2,41 m |
![]() |
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1º febbraio 1987 |
4. |
2,41 m |
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18 febbraio 2015 |
6. |
2,40 m |
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10 marzo 1991 |
6. |
2,40 m |
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6 marzo 2005 |
6. |
2,40 m |
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8 febbraio 2014 |
9. |
2,39 m |
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24 febbraio 1985 |
9. |
2,39 m |
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1º marzo 1991 |
Donne |
Statistiche aggiornate al 27 gennaio 2018.[13]
Misura |
Atleta |
Luogo |
Data |
|
---|---|---|---|---|
1. | 2,08 m | ![]() |
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6 febbraio 2006 |
2. |
2,07 m |
![]() |
![]() |
8 febbraio 1992 |
3. |
2,06 m |
![]() |
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20 febbraio 1988 |
3. |
2,06 m |
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6 febbraio 2010 |
3. |
2,06 m |
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4 febbraio 2012 |
6. |
2,05 m |
![]() |
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3 marzo 2007 |
6. |
2,05 m |
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15 febbraio 2009 |
8. |
2,04 m |
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3 marzo 1995 |
8. |
2,04 m |
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7 marzo 2004 |
8. |
2,04 m |
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9 febbraio 2011 |
8. |
2,04 m |
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27 gennaio 2018 |
Migliori prestazioni |
Outdoor |
Maschili |
Statistiche aggiornate al 5 settembre 2014.[10]
Misura |
Atleta |
Luogo |
Data |
|
---|---|---|---|---|
1. | 2,45 m | ![]() |
![]() |
27 luglio 1993 |
2. |
2,44 m |
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![]() |
29 luglio 1989 |
3. |
2,43 m |
![]() |
![]() |
8 settembre 1988 |
3. |
2,43 m |
![]() |
![]() |
5 settembre 2014 |
5. |
2,42 m |
![]() |
![]() |
30 giugno 1987 |
5. |
2,42 m |
![]() |
![]() |
5 giugno 1994 |
5. |
2,42 m |
![]() |
![]() |
14 giugno 2014 |
5. |
2,42 m |
![]() |
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14 giugno 2014 |
9. |
2,41 m |
![]() |
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4 settembre 1985 |
9. |
2,41 m |
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25 giugno 1994 |
9. |
2,41 m |
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15 luglio 1994 |
9. |
2,41 m |
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4 luglio 2013 |
Femminili |
Statistiche aggiornate al 18 dicembre 2012.[11]
Misura |
Atleta |
Luogo |
Data |
|
---|---|---|---|---|
1. | 2,09 m | ![]() |
![]() |
30 agosto 1987 |
2. |
2,08 m |
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31 maggio 1986 |
2. |
2,08 m |
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31 agosto 2009 |
4. |
2,07 m |
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20 luglio 1984 |
4. |
2,07 m |
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25 maggio 1986 |
4. |
2,07 m |
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16 settembre 1987 |
4. |
2,07 m |
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3 settembre 1988 |
4. |
2,07 m |
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7 agosto 2007 |
4. |
2,07 m |
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22 luglio 2011 |
10. |
2,06 m |
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18 agosto 1985 |
10. |
2,06 m |
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15 giugno 1986 |
10. |
2,06 m |
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14 settembre 1986 |
Note |
^ AA.VV., L'atletica leggera per tutti, Gremese, p. 77.
^ Fonte: La Stampa, 15 agosto 2007, pag. 52.
^ Regola 2.c del Regolamento Tecnico Internazionale 2016-2017.
^ RTI 2016-2017: le novità, su fidal.it, FIDAL, 5 novembre 2015. URL consultato il 9 novembre 2015.
^ (EN) Records - Men's outdoor high jump, su iaaf.org, IAAF. URL consultato il 5 settembre 2014.
^ Record stabilito indoor ma omologato anche come record assoluto secondo la regola IAAF 260.18a. (EN) IAAF Statistics Handbook (PDF), su iaaf.org, IAAF, p. 595. URL consultato il 9 maggio 2014.
^ (EN) Records - Women's outdoor high jump, su iaaf.org, IAAF. URL consultato il 2 giugno 2013.
^ (EN) Records - Men's indoor high jump, su iaaf.org, IAAF. URL consultato il 19 febbraio 2015.
^ (EN) Records - Women's indoor high jump, su iaaf.org, IAAF. URL consultato il 18 dicembre 2012.
^ ab (EN) Top lists - High jump men outdoor, su iaaf.org, IAAF. URL consultato il 5 settembre 2014.
^ ab (EN) Top lists - High jump women outdoor, su iaaf.org, IAAF. URL consultato il 7 luglio 2017.
^ (EN) Top lists - High jump men indoor, su iaaf.org, IAAF. URL consultato il 19 febbraio 2015.
^ (EN) Top lists - High jump women indoor, su iaaf.org, IAAF. URL consultato il 28 gennaio 2018.
Bibliografia |
- Tom McNab, The Complete Book of Track and Field.
The World Almanac and Book of Facts, 2000.
Voci correlate |
- Migliori prestazioni italiane nel salto in alto
- Stile Fosbury
- Stile ventrale
Altri progetti |
Altri progetti
- Wikimedia Commons
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su salto in alto
Collegamenti esterni |
Salto in alto, su thes.bncf.firenze.sbn.it, Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.
(EN) Salto in alto, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Salto in alto, su iaaf.org, IAAF.
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