Como 1907















































































Como 1907
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Como 1907 logo (adozione 2017).svg

Lariani, Azzurri, Biancoblù, Voltiani
Segni distintivi

Uniformi di gara





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Manica sinistra

Maglietta

Maglietta


Manica destra


Pantaloncini


Calzettoni


Casa






Manica sinistra

Manica sinistra

Maglietta

Maglietta

Manica destra

Manica destra

Pantaloncini

Pantaloncini


Calzettoni


Trasferta



Colori sociali

600px HEX-4169E1 White crossed background HEX-DD0001 shield with HEX-FFFFFF cross.svg Blu reale[1]
Simboli

Svasso[2]
Dati societari

Città

Como

Nazione

Italia Italia
Confederazione

UEFA

Federazione

Flag of Italy.svg FIGC
Campionato

Serie D
Fondazione

1907
Rifondazione 2005
Rifondazione 2017
Presidente

Italia Massimo Nicastro
Allenatore

Italia Marco Banchini
Stadio

Giuseppe Sinigaglia
(13 602[3] posti)
Sito web

www.como1907.net
Palmarès

Coppa Italia Lega ProCoppa Italia serie D
Titoli nazionali
3 Campionati di Serie B
Trofei nazionali
1 Coppe Italia Serie C/Lega Pro
1 Coppe Italia Serie D


Soccerball current event.svg Stagione in corso
Si invita a seguire il modello di voce

Il Como 1907 s.r.l., noto più semplicemente come Como, è una società calcistica italiana con sede nella città di Como, nell'omonima provincia lombarda.


Il Como ha disputato 34 campionati di Serie B e 13 campionati nella massima divisione, l'ultimo dei quali nella stagione 2002-2003. Il suo miglior risultato di sempre fu il sesto posto ottenuto al termine della sua prima stagione in Serie A.[4].


La tradizione sportiva del principale sodalizio calcistico comense, la 26ª a livello nazionale secondo i criteri della FIGC, iniziò nel 1907 con la nascita del Como Foot-Ball Club. Quest’ultimo, dopo le fusioni con il Club studentesco Minerva nel 1911 e con l'Esperia nel 1926, divenne l’Associazione Calcio Comense, rinominata poi Associazione Sportiva Como nel 1936. Nel 1938, dalla fusione con l'A.S. Ardita di Rebbio, nacque la Sportiva Como, divenuta poi Associazione Calcio Como e infine Como Calcio S.p.A. nel 1970. Quest’ultima venne dichiarata fallita nel 2004 e ad essa subentrò la Calcio Como S.r.l., a sua volta dichiarata fallita nel 2016 e gestita in esercizio provvisorio fino al 2017, quando l'attività sportiva è stata rilevata all'asta dalla F.C. Como S.r.l.. Nell'estate 2017, a causa di alcune pendenze non onorate, la FIGC ha però respinto la domanda di attribuzione del titolo sportivo della vecchia società fallita alla F.C. Como S.r.l., escludendo di conseguenza il Como dai campionati professionistici;[5] la squadra è stata quindi rifondata con l'attuale denominazione, ripartendo dalla Serie D.




Indice






  • 1 Storia


    • 1.1 Dalla fondazione agli anni 1920


    • 1.2 Gli anni 1930 e 1940


    • 1.3 Gli anni 1950 e 1960


    • 1.4 Gli anni 1970 e 1980


    • 1.5 Gli anni 1990 e 2000


    • 1.6 Gli anni 2010




  • 2 Cronistoria


  • 3 Colori e simboli


    • 3.1 Colori


    • 3.2 Simboli ufficiali


      • 3.2.1 Stemma


      • 3.2.2 Inno






  • 4 Strutture


    • 4.1 Stadio


    • 4.2 Centro di allenamento




  • 5 Società


    • 5.1 Organigramma societario


    • 5.2 Sponsor




  • 6 Il Como nella cultura di massa


  • 7 Allenatori e presidenti


  • 8 Calciatori


    • 8.1 Capitani


    • 8.2 Il Como e le Nazionali di calcio




  • 9 Palmarès


    • 9.1 Competizioni nazionali


    • 9.2 Competizioni interregionali


    • 9.3 Competizioni giovanili


    • 9.4 Altri piazzamenti




  • 10 Statistiche e record


    • 10.1 Partecipazione ai campionati


    • 10.2 Partecipazione alle coppe


    • 10.3 Statistiche di squadra


    • 10.4 Statistiche individuali




  • 11 Tifoseria


    • 11.1 Storia


    • 11.2 Gemellaggi e rivalità




  • 12 Organico


    • 12.1 Rosa


    • 12.2 Staff tecnico




  • 13 Note


  • 14 Bibliografia


  • 15 Voci correlate


  • 16 Collegamenti esterni





Storia |


[6]



Dalla fondazione agli anni 1920 |


La nascita del calcio a Como, avvenne ufficialmente nel 1907, più precisamente il 25 maggio, con la società del Como Foot-Ball Club, fondata da un comitato di soci riunito presso il bar Taroni, sito nella centrale via Cinque Giornate, prima sede della società lariana.[7]


Nei primi anni successivi alla sua fondazione, il Como disputò incontri amichevoli e tornei a carattere locale, battendosi con squadre milanesi (U.S. Milanese, Libertas, Unitas, Juventus Italia) e svizzere (Chiasso, Lugano, Bellinzona).[7] Il 1º ottobre 1911 venne inaugurato il campo da gioco di via dei Mille con la gare amichevoli Internazionale-U.S.Milanese (8-0) e Como-Bellinzona (3-1).




Una delle prime formazioni del Como nel 1910.


Nel 1912, dopo la fusione con il Club studentesco "Minerva", partecipò al concorso per l'ammissione al campionato di Prima Categoria, ma il 20 ottobre, al primo turno giocato a Torino, venne sconfitto per 3-1 dal Savona.[7] Il Como fu perciò iscritto al girone lombardo di Promozione giocando il suo primo incontro il 17 novembre del 1912 sul campo di via dei Mille, battendo il Brescia per 5-0.[7][8]


Il primo livello del campionato fu comunque raggiunto l'anno seguente:[9][10] la squadra fu ammessa alla Prima Categoria e vi restò fino al 1922, quando, il 2 luglio, il Como perse per 2-1 contro il Piacenza il turno preliminare degli spareggi per partecipare alla nuova Prima Divisione, istituita in seguito al compromesso Colombo che riunificò i campionati.[7]


In quegli anni, poi, durante la militanza in Prima Categoria, i lariani nel girone Lombardo-Piemontese giocarono contro squadre blasonate come: Juventus contro la quale i comaschi persero 0-9 in trasferta, Novara, Milan, Inter, U.S. Milanese, Racing Libertas Milano, Nazionale Lombardia di Milano, Ass. Milanese Calcio e Juventus Italia di Milano.[7]


Dagli anni 1920, il Como organizzò sul campo anche manifestazioni proprie come la Coppa Gorio, in memoria del suo "ex" capitano deceduto in guerra e molte altre manifestazioni.[7] L'anno seguente, l'Esperia, altra squadra comasca fondata nel 1919 vinse i campionati inferiori, portandosi alla pari del Como e militando anch'essa in Prima Categoria come i biancoazzurri.[7] In quell'annata l'Esperia, oltre ad aver guadagnato sul campo la partecipazione alle semifinali, otterrà anche l'accesso alla serie superiore; soprattutto in virtù della vittoria del primo derby comasco, in cui il Como era incluso nel gruppo A della Prima Categoria insieme a Chiasso, Varese e Saronno.[7]


Con l'Esperia in Prima Divisione 1922-1923 e il Como in Seconda Divisione nello stesso anno, vi saranno alterne vicende in cui al termine dei rispettivi campionati, l'esperienza dell'Esperia nella massima serie si spegnerà come una meteora retrocedendo in Seconda Divisione, mentre il Como, arriverà a metà classifica nel girone C della Seconda Divisione.[7]


Nel campionato di Seconda Divisione 1923-1924 col ritorno dell'Esperia si tornò a giocare la stracittadina in cui però prevarranno gli azzurri sia nel girone d'andata che in quello di ritorno, mentre nella stagione successiva, il F.C. Como arrivò a sfiorare anche la promozione in Prima Divisione, proprio sul campo amico perdendo per 3-2 contro l'Udinese ove in quell'anno il Como giocò anche i primi derby con i comprovinciali della Canottieri Lecco, oggi Calcio Lecco.[7]


Il 1927, successivamente, sarà l'anno in cui le due società del Como F.B.C. e dell'Esperia si fonderanno assumendo denominazione di Associazione Calcio Comense che vinse nello stesso anno la Coppa Volta, eliminando per 3-0 in semifinale l'Inter (che in questo torneo fece esordire il diciassettenne Giuseppe Meazza) e battendo per 1-0 in finale il Genoa di De Prà, De Vecchi e Levratto.[7] Con la nuova denominazione societaria seguì anche un cambio nei colori sociali passando dalle tradizionali casacche bianco-azzurre dell'A.C. Como e a quelle bianco-stellate dell'Esperia, il colore rosso che resterà in auge per un decennio.[7][11]


Nella stagione 1927-1928, poi, venne inaugurato l'attuale impianto Giuseppe Sinigaglia con la disputa della Coppa "Alessandro Volta" vinta dalla selezione austriaca per 3 a 1 sulla selezione lombarda,[7][12] inoltre, nei due anni successivi, l'A.C. Comense conquistò prima la Coppa Turati riservata alle formazioni lombarde, sconfiggendo il Brescia per 2-0 nella ripetizione della finale (il primo incontro si era chiuso 3-3 dopo i tempi supplementari)[7] e poi, nel 1929 la squadra dopo non essere stata subito ammessa alla nuova Serie B, fu brillantemente promossa nella stagione di Prima Divisione 1930-1931 senza subire alcuna sconfitta grazie a Guido Ara prima e Weiser e Airodi poi in panchina.[7]



Gli anni 1930 e 1940 |


L'annata in Prima Divisione 1930-1931 resterà negli annali per l'Associazione Calcio Comense, in quanto con Lukas in panchina iniziò una marcia trionfale verso la promozione in Serie B in cui la squadra concluse imbattuta sia nella regular season che nella fase per gli spareggi-promozione in Serie B segnando 90 reti in 32 incontri e incassandone solamente 24.[7] L'anno successivo, alla prima esperienza in Serie B i comaschi conquistarono una tranquilla salvezza concludendo al nono posto con il giovane Romano capocannoniere lariano.[7]


Negli anni successivi, tra i cadetti, i lariani rimasero quasi sempre tra le prime posizioni in classifica arrivando sesti nel 1932-33 e quarti nel 1933-34 giocandosi all'ultimo col Bari l'ammissione al girone finale per la promozione in Serie A.[7]


La seconda metà degli anni 1930 fu segnata da un paio di retrocessioni consecutive partita dalla retrocessione in Serie C al termine della stagione 1934-35 conclusasi con vari avvicendamenti in panchina da Baloncieri a Ceverini III fino ad arrivare in Prima Divisione Lombarda nel 1936.[7]


Dalla stagione di Prima Divisione 1936-1937, ci furono numerosi cambiamenti a partire dalla società in cui dopo un'assemblea dei soci si è tornato all'antica denominazione di Calcio Como e all'azzurro come colore sociale,[7] poi, dal campionato successivo iniziò una parziale ripresa che porterà i comaschi dopo tre anni di assenza in Serie C fino all'avvento della seconda guerra mondiale.[7]


Durante gli anni della Serie C, il Como vide il lancio di giovani giocatori destinati a entrare nella storia come Antonio Cetti e Armando Varini oltre a Moresi e Panzieri,[7] poi, nella stagione di Serie C 1942-1943 il lariani si giocarono la promozione in Serie B fino all'ultima giornata contro il Lecco, che alla fine del campionato verrà ammesso alla Serie B pur restandoci per una stagione appena.[7]


Nel 1945 il Como conquistò il suo trofeo più prestigioso,[7] vincendo il Torneo Benefico Lombardo che, in mancanza di un campionato a livello nazionale, vedeva partecipare Milano, Ambrosiana-Inter e, con altre formazioni lombarde, anche il Novara.[7]


Dopo la guerra, la squadra fu ammessa alla Serie B dove rimase per tre anni lottando quasi sempre per posizioni di vertice fino alla promozione in Serie A nel 1949 con Mario Varglien allenatore, e con Ercole Rabitti e Mario Stua trascinatori insieme al giovane esordiente Cardani.[7]



Gli anni 1950 e 1960 |


La prima esperienza per il Como nella massima serie durò quattro anni dove nel suo primo anno di militanza in Serie A, è coronata dal sesto posto in ex aequo col Torino in cui giocò facendo qualche sporadica apparizione il cecoslovacco Chawko, peraltro già attivo in Italia con la maglia del Palermo, ma soprattutto giocando con una squadra "tutta Italia".[7][13] Nelle successive stagioni, suscitando simpatie in tutti i campi della penisola per la scelta di schierare solo giocatori italiani nella sua terza annata in Serie A, il Como si trovò anche per l'unica volta della sua storia a essere capolista solitaria della Serie A quando il 23 settembre 1951, dopo la terza giornata del campionato 1951-1952, fu l'unica squadra rimasta a punteggio pieno, precedendo di una lunghezza Inter, Juventus, Milan e Napoli.[7][14]


Nella stagione di Serie A 1951-1952, nonostante una crisi profonda che ha attanagliato la squadra dopo la partenza lanciata che l'ha vista solitaria capolista alla terza giornata, il porto della salvezza è stato felicemente raggiunto grazie ai gol di Giuliano Giovetti e a Mario Bergamaschi, che vestirà anche l'azzurro della nazionale,[7] poi, nel campionato successivo, vi sarà l'anno della retrocessione in Serie B dopo quattro anni dovuta principalmente alla partenza dello stesso Giovetti e uno scarso rendimento in trasferta totalizzando 3 pareggi in 17 gare.[7]


Il Como tornato in Serie B nel 1953, vi rimase per un decennio, disputando una serie di sette campionati di vertice con l'allenatore argentino Hugo Lamanna che nella stagione 1955-1956 arrivò al terzo posto finale a pari merito col Monza dopo un inizio non esaltante, successivamente, con la sua avventura in panchina si diede inizio a una politica di valorizzazione dei giovani come per esempio il giovane talento Luigi Meroni oltre a Bruno Ballarini e a Candido Beretta.[7]




Una formazione del Como nella stagione 1962-1963.


Dal 1960 in poi, dopo l'addio di Hugo Lamanna sulla panchina comasca dopo sette anni, la squadra cominciò a disputare campionati sofferti per un quadriennio con Giuseppe Baldini in panchina nel 1961 fino ad arrivare a Pedersen il tutto sempre insieme al direttore sportivo Guido Cappelli,[7] inoltre, durante quel periodo la squadra partecipò alla Coppa dell'Amicizia nel 1960 e nel 1961 vincendo entrambe le competizioni dando un contributo decisivo al successo del 1961, strappando alla squadra transalpina del Sochaux tre punti su quattro.[7]


La permanenza nella serie cadetta si interruppe in seguito al cosiddetto "caso Bessi" ove all'inizio del campionato 1962-1963 la società azzurra aveva schierato per cinque partite il difensore Paolo Bessi, appena acquistato dalla squadra del Tau Altopascio, senza sapere che il giocatore non aveva terminato di scontare una squalifica inflittagli dal Comitato Regionale Toscana della Lega Nazionale Dilettanti.[7] Salvatosi sul campo, il Como fu così punito con cinque sconfitte a tavolino che lo condannarono alla retrocessione in Serie C.[7]


Il primo anno di Serie C nel campionato 1963-1964, vide la squadra ringiovanita e totalmente rinnovata, con Ballarini e Invernizzi rimaste bandiere della società lariana che concluse al terzo posto davanti a Savona e Reggiana con Vinicio Viani in panchina,[7] poi, nella stagione successiva con l'acquisto di Albino Cella vincitore della classifica cannonieri, la squadra comasca si giocò il primato fino alla ventitreesima giornata quando col pareggio casalingo contro il Novara, iniziò un crollo che fece concludere il Como al quinto posto.[7]


Nella stagione 1965-66 con vari cambiamenti nella squadra, i comaschi non andarono oltre il terzo posto,[7] poi, nel 1967 la squadra, allenata da Mario Trezzi, chiuse il torneo di Serie C nel girone A al primo posto, ma a pari punti con il Monza:[7] si rese perciò necessario uno spareggio che fu disputato a Bergamo il 4 giugno e vide i biancorossi brianzoli prevalere per 1-0.[7] L'anno seguente un Como in buona parte rinnovato, ma ancora guidato dallo storico capitano Bruno Ballarini oggi recordman di presenze in campionato con la maglia azzurra, conquistò nuovamente il primo posto solitario e la conseguente promozione in Serie B con Franco Viviani in panchina.[7]


Il ritorno tra i cadetti è stato onorato dal Como con un brillante sesto posto e con un trascinante Vannini, prelevato dall'Entella, e che ha dato alla squadra il rilancio tra i professionisti con fior di risultati, invece, nel campionato successivo vi sono state parecchie sofferenze dovute alla partenza di Viviani e al fallimento di Roberto Lerici sostituito in panchina,[7] poi, da Maino Neri che porterà come rinforzi Claudio Correnti e De Nardi di cui il primo sarà una colonna nonché capitano del Como anche negli anni seguenti,[7] mentre De Nardi rimarrà carneade ove al termine di questa turbolenta annata i comaschi arrivarono tredicesimi.[7]



Gli anni 1970 e 1980 |




Una formazione del Como nella stagione 1975-1976.


Dopo alcuni buoni campionati nella serie cadetta, dal 1970 in poi, i lariani stazionarono nelle posizioni di media classifica con Eugenio Bersellini in panchina insieme al giovane Vallongo superstar e una poco felice partecipazione al Torneo Anglo-italiano del 1973.[7]


Dalla stagione di Serie B 1973-1974 con l'avvento di Giuseppe Marchioro in panchina, la squadra azzurra tornò tra le grandi della cadetteria grazie alle parate del portiere Antonio Rigamonti e il lancio del giovane terzino Vito Callioni,[7] poi, nel 1975, sempre sotto la guida tecnica di Marchioro e con l'apporto dell'astro nascente Marco Tardelli, giunse la seconda promozione in Serie A,[7] dove però, nonostante gli sforzi di giocatori come Alessandro Scanziani e il portiere-rigorista Antonio Rigamonti, la squadra rimase solo per una stagione per poi retrocedere in Serie B[7] dove in quei due anni di militanza in cadetteria nel primo anno dopo un buon inizio, la squadra andò alla deriva concludendo al sesto posto al termine della stagione,[7] poi, nel campionato di Serie B 1977-1978 ci fu un'annata disgraziata che terminò con la retrocessione in Serie C1 segnata da vari cambi in panchina partendo da Rambone rimasto in sella fino alla tredicesima giornata e poi con Luis Suárez e Narciso Pezzotti subentrato alla venticinquesima giornata fino al termine del campionato.[7]


Scivolati in Serie C1 nel 1978,[7] i lariani, nuovamente allenati da Marchioro affiancato dal d.s. Lamberti, ottennero subito due promozioni consecutive[15] con Adriano Lombardi protagonista e restarono in Serie A per due stagioni (1980-1982) grazie a una squadra profondamente rinnovata e ad alcuni giocatori destinati a una grande carriera, tra i quali Pietro Vierchowod.[7] Il club azzurro ha partecipato alla Coppa Mitropa nel 1980-1981, non riuscendo a conquistare il trofeo solo per la differenza reti, e al Torneo di Capodanno del 1981 (unica edizione fino a oggi), finendo eliminato al primo turno, ma ottenendo con Ezio Cavagnetto (2 gol) il primato ex aequo in classifica cannonieri.[7] L'anno successivo in Serie A sarà segnato dalla retrocessione in Serie B con l'ultimo posto in classifica.[7]




Una formazione del Como nella stagione 1981-1982.


Nel campionato di Serie B 1982-1983, i lariani partiti con programmi non ambiziosi, e confezionando una serie di pareggi si trovarono al termine del campionato a disputare gli spareggi per il ritorno in Serie A contro Catania e Cremonese perdendoli e sfumando il sogno dell'immediato ritorno nella massima serie,[7] poi, nel 1984 il Como, sempre allenato da Tarcisio Burgnich, tornò nuovamente nella massima serie, dove rimase per cinque campionati:[7] fu questo il periodo di maggior successo del club, che il primo anno raggiunse una sofferta salvezza stabilendo il record, tuttora imbattuto, di sole due reti subite nelle partite in casa.[7] Nel 1986 il Como sfiorò la finale di Coppa Italia, dopo aver eliminato la Juventus negli ottavi e il Verona campione d'Italia nei quarti.[7] Nella doppia semifinale contro la Sampdoria, dopo aver ottenuto un 1-1 a Genova, al Sinigaglia gli azzurri stavano conducendo per 2-1 nel corso dei tempi supplementari, quando un oggetto lanciato dagli spalti ferì l'arbitro Giancarlo Redini: la partita fu sospesa e la vittoria venne poi assegnata per 2-0 ai blucerchiati.[7] Le ottime giocate di Dan Corneliusson e di Stefano Borgonovo portarono nel 1986 la squadra al nono posto in campionato,[7] ripetuto anche l'anno successivo,[7] ma con molti meno gol segnati, con una formazione che aveva il suo punto di forza nella difesa diretta dal roccioso Pasquale Bruno e che si dimostrò una delle migliori del campionato.[7]



Gli anni 1990 e 2000 |


Le due retrocessioni consecutive che portarono la squadra in C1 nel 1990[7] (nonostante la società avesse allestito per il 1989-1990 una rosa che sembrava poter puntare alla promozione in A) furono la causa di un decennio anonimo per il Como,[7] che si trovò a galleggiare per quasi tutti gli anni 1990 in Serie C1,[7] con l'eccezione del campionato di Serie B 1994-1995.[7] Nel 1997, inoltre, conquistò la Coppa Italia di Serie C, battendo nella doppia finale la Nocerina (2-0 per i campani all'andata e 4-0 per i lombardi al ritorno).[7]





Marco Tardelli, giocatore lariano nei primi anni 1970 e poi allenatore a metà degli anni 1990.


Dopo alcuni tentativi andati a vuoto, nel 2001 la società, guidata dal presidente Enrico Preziosi, ottenne la sospirata promozione in Serie B,[7] che venne funestata da un drammatico episodio accaduto negli spogliatoi al termine della gara Como-Modena (1-0) del 19 novembre 2000 tra il capitano lariano Massimiliano Ferrigno e il giocatore modenese Francesco Bertolotti.[7] Ferrigno colpì con un pugno il giocatore del Modena che cadde malamente a terra, ferendosi alla testa.[7][16] Bertolotti restò a lungo in pericolo di vita e fu costretto al ritiro mentre Ferrigno venne squalificato per tre anni da qualsiasi campionato.[7][17]


L'anno successivo il Como, benché neopromosso, ottenne la promozione in Serie A (ancora insieme con il Modena) con 74 punti (record per il campionato a venti squadre).[7] Gran merito del doppio salto è da attribuirsi all'allenatore Loris Dominissini che guidò la squadra nei due campionati vincenti,[7] ma che non riuscì a ripetersi l'anno successivo.[7] L'avventura in Serie A durò, infatti, una sola stagione, nonostante l'acquisto di numerosi giocatori di categoria e di esperienza e l'arrivo a stagione in corso al posto di Dominissini dell'esperto tecnico Eugenio Fascetti.[7] La crisi continuò l'anno dopo in Serie B con la cessione del club da parte del presidente Preziosi e una nuova retrocessione in Serie C1,[7] seguita da un'ulteriore retrocessione in Serie C2 dopo aver perso i play-out con il Novara (1-2 e 0-0).[7]


Questa tripla retrocessione causò una profonda crisi finanziaria, culminata il 22 dicembre 2004 con il fallimento,[7][18][19] che obbligò la nuova società, il Calcio Como, a iscriversi, anziché alla Serie C2, alla Serie D (girone B).[7] Per la prima volta dal 1938, i lariani si ritrovavano fuori dai campionati professionistici.[7] Nei primi due campionati disputati in Serie D la squadra raggiunse i play-off promozione senza però riuscire a conquistare la C2, nonostante presentasse un organico con vari elementi di categoria superiore.[7] Nel 2006, infatti, la gara di semifinale dei play-off contro la Tritium a Trezzo sull'Adda fu sospesa per lancio di oggetti in campo da parte dei tifosi lariani e al Como venne assegnata la sconfitta per 3-0 a tavolino;[7][20] nel 2007, invece, il Como perse la finale dei play-off contro l'U.S.O. Calcio per 4-2 dopo i tempi supplementari.[7] Il 2007 è stato anche l'anno del centenario, celebrato con una festa di tre giorni, una mostra e un libro.[7]


Il torneo 2007-2008 vide il Como protagonista di un lungo duello con la Tritium, che alla fine del girone di andata vedeva favoriti i rivali di Trezzo sull'Adda, in vantaggio di sette punti.[7] Ma nel girone di ritorno la Tritium perse tutto il margine accumulato e venne raggiunta e superata dai lariani, che venivano promossi alla serie superiore, tornando così fra i professionisti.[7] Inoltre, il 16 aprile 2008, pareggiando 1-1 con la Colligiana e grazie al 2-0 ottenuto il 9 aprile a Como, il Como conquistò la Coppa Italia Serie D.[7]







Manica sinistra

Maglietta

Maglietta


Manica destra


Pantaloncini

Calzettoni

Calzettoni


La maglia indossata per celebrare il centenario



Nella stagione 2008-2009, giocata in Lega Pro Seconda Divisione, il Como ha disputato un campionato sempre nella parte alta della classifica, ma mai al vertice. Con un rendimento in crescendo nelle ultime partite, raggiungeva il terzo posto finale e il diritto di giocare i play-off. Affrontava prima il Rodengo Saiano nella doppia semifinale (1-1 esterno e 0-0 in casa) e si qualificava per il migliore piazzamento in classifica; sconfiggeva poi l'Alessandria nella doppia finale (vittoria interna per 2-1 ed esterna per 2-0) e conquistava la seconda promozione consecutiva, salendo così in Lega Pro Prima Divisione.


Nel 2009-2010 il Como è sempre rimasto nelle retrovie della classifica, anche se in costante miglioramento nel girone di ritorno, tanto che nelle ultime giornate superava le dirette rivali e usciva dalla zona play-out. La certezza matematica della salvezza arrivava all'ultima partita, con la vittoria per 2-0 nel derby del Lario, risultato che nello stesso tempo condannava il Lecco alla retrocessione nella serie inferiore.



Gli anni 2010 |


Il campionato 2010-2011 ha visto un Como nelle ultime posizioni di classifica fino al termine del girone di andata.[7] Nel ritorno, invece, la squadra infilava una serie di undici risultati utili consecutivi che la portava a un passo della zona play-off. Dopo un calo nelle ultime giornate, il Como chiudeva il campionato a metà classifica.[7]


Nel torneo 2011-2012, al contrario, dopo un girone d'andata in cui era sempre stato in zona play-off, il Como riusciva a raggiungere la salvezza soltanto all'ultima giornata.[7] Anche il successivo campionato 2012-2013 vedeva il Como uscire dalla zona play-out, e salvarsi, solo nell'ultima partita.[7]


Migliore il cammino della squadra lariana nel torneo 2013-2014, durante il quale si è sempre trovata nella zona medio-alta della classifica. Con una sola vittoria nelle ultime sette partite, però, riusciva a qualificarsi per i play-off nella penultima posizione disponibile e veniva eliminata al primo turno dal Südtirol dopo i calci di rigore.


Nella stagione 2014-2015, dopo alcuni alti e bassi e un cambio d'allenatore (esonerato Giovanni Colella, subentrato Carlo Sabatini), gli azzurri chiudono la stagione regolare del girone A in quarta piazza, qualificandosi ai play-off promozione.[21] Nei quarti di finale dei play-off il Como affronta e batte in trasferta il Benevento, seconda classificata nel girone C.[22] In semifinale i lariani eliminano ai rigori il Matera, terzo classificato nel girone C, dopo il doppio 1-1 della gara di andata e ritorno.[23] In finale (7 e 14 giugno 2015) il Como affronta il Bassano Virtus (secondo classificato del girone A), che sconfigge all'andata per 2-0 in casa; il pareggio per 0-0 nella gara di ritorno disputata a Bassano del Grappa sancisce infine il ritorno in Serie B dei lariani, dopo oltre un decennio di assenza[24].


La stagione in serie cadetta si rivela insoddisfacente: il Como trascorre infatti l'intero campionato a fondo classifica e infine, a seguito della sconfitta interna contro la Ternana, retrocede in Lega Pro con tre giornate d'anticipo sulla fine del calendario regolare. A complicare la situazione interviene nel mese di aprile un'ordinanza del tribunale di Como che, ravvisando condizioni anormalmente passive e foriere di insolvenza nello stato patrimoniale del sodalizio azzurro, demanda alla locale procura della Repubblica l'apertura di accertamenti in merito (ingiungendo inoltre di sollevare l'ex presidente Enzo Angiuoni da una garanzia fideiussoria di 700 000 euro sul mutuo acceso per la ristrutturazione del centro sportivo di Orsenigo)[25].


Nell'estate 2016 la Covisoc concede al Como il nullaosta per l'iscrizione alla Lega Pro e la squadra si raduna regolarmente nel ritiro di Sondalo; tuttavia in data 23 luglio il tribunale cittadino accoglie l'istanza di fallimento formalizzata dalla procura contro la società, adducendo a motivazione lo stato debitorio nei confronti di varie entità pubbliche e private[26] e ponendo la società in esercizio provvisorio sotto la direzione del curatore Francesco Di Michele[27]. La dirigenza azzurra si oppone a tale sentenza, definita sproporzionata a cospetto della situazione patrimoniale sociale (anche in relazione allo stato contabile di varie altre società professionistiche italiane), affermando di aver prodotto tutte le garanzie certificanti la possibilità di espletare la continuità d'esercizio[28]. Il 6 dicembre successivo il ricorso presentato dalla proprietà viene tuttavia rigettato dalla Corte d'Appello di Milano. Vengono pertanto indette tre aste fallimentari (inclusive di tutti i diritti sportivi e debiti sociali[29]), che si concludono senza acquirenti.[30] Al quarto incanto, il 16 marzo 2017, il club viene infine aggiudicato all'unica offerta pervenuta: quella di 237 000 euro da parte della neocostituita società F.C. Como s.r.l., intestata ad Akosua Puni, moglie del calciatore Michael Essien. Il rogito viene firmato il 30 marzo seguente[31].


In campionato la squadra, guidata da Fabio Gallo, chiude la stagione regolare al 7º posto nel girone A di Lega Pro e successivamente esce al primo turno dei play-off promozione contro il Piacenza.


A fine maggio la nuova proprietà nomina allenatore Mark Iuliano e Nello de Nicola direttore sportivo[32].


Nel mese successivo tuttavia la situazione precipita repentinamente: l'F.C. Como infatti, nonostante diverse rassicurazioni da parte della dirigenza[33][34], non provvede a onorare alcune pendenze (stipendi e contributi arretrati, documentazione, fideiussione) necessarie per chiedere la ri-affiliazione alla FIGC e potersi re-iscrivere alla Serie C (nuovo nome della Lega Pro). Il 30 giugno 2017 la FIGC respinge pertanto ufficialmente la domanda di attribuzione del titolo sportivo della vecchia società fallita alla F.C. Como S.r.l.,[5] escludendo di conseguenza il Como dai campionati professionistici e svincolando i giocatori ancora sotto contratto.[35]


A seguito di tali circostanze, nella prima decade di luglio 2017 il sindaco del capoluogo lariano Mario Landriscina si avvale dell'art. 52 comma 10 delle Norme organizzative interne FIGC (NOIF), inerente il trasferimento del titolo sportivo di una squadra disaffiliata, nominando una commissione atta a esaminare le proposte dei soggetti interessati alla rifondazione del club e alla sua reiscrizione a un campionato dilettantistico[36]. Al termine della procedura di valutazione, tale commissione comunale seleziona la cordata capeggiata da Nicastro Group (composta dagli imprenditori Massimo Nicastro, Roberto Renzi, Enzo Angiuoni e dai dirigenti Roberto Bellotti e Roberto Pruzzo)[37], la quale costituisce il Como 1907 s.r.l., poi ammesso in soprannumero al girone A del campionato di Serie D 2017-2018, rilevando la tradizione sportiva azzurra.[38]


Guidati in panchina dal tecnico Antonio Andreucci (reduce da esperienze al Campodarsego e alla Triestina) e in campo dal capitano Davide Sentinelli, i "nuovi azzurri" partono a fatica, ma riescono progressivamente ad acquisire costanza di rendimento e a proporsi come squadra di vertice: il girone di ritorno vede quindi il Como ingaggiare un duello col Gozzano per la posizione di capolista e la promozione diretta in Serie C. Lo scontro diretto del 35º turno allo stadio Giuseppe Sinigaglia si risolve in un pareggio per 0-0, lasciando i lariani a due punti di distacco dalla piccola realtà piemontese. All'ultima giornata, disputata il 6 maggio, il Gozzano perde per 1-2 in casa contro l'Arconatese, ma vince ugualmente il girone a causa del simultaneo pareggio a reti inviolate tra Folgore Caratese e Como, che relega gli azzurri ai playoff[39]. Negli spareggi post-stagionali il Como elimina la Pro Sesto in semifinale e quindi il Chieri in finale, acquisendo la seconda posizione nella graduatoria successivamente stilata per gli eventuali ripescaggi nella serie superiore, ai quali però non viene ammesso per la mancata presentazione della fidejussione richiesta.



Cronistoria |






Cronistoria del Como 1907



  • 25 maggio 1907 – Fondazione del Como Foot-Ball Club.[40]

  • 1907-1909 – La società esercita attività a carattere locale, disputando partite con squadre milanesi e del Canton Ticino.

  • 1910 – Il club si affilia ufficialmente alla F.I.G.C.





  • 1910-1912 – La squadra partecipa a tornei F.I.G.C. a livello locale. Perde il concorso per club aspiranti alla massima serie.


  • 1912-1913 – 5º nel girone unico lombardo di Promozione. Ammesso in Prima Categoria dopo l'Assemblea Federale.


  • 1913-1914 – 9º nella sezione lombarda di Prima Categoria.


  • 1914-1915 – 2º nel girone E della Prima Categoria. 4º nel girone semifinale nazionale C.

  • 1915-1919 – Attività sospesa per cause belliche.


  • 1919-1920 – 6º nel girone C lombardo di Prima Categoria. Retrocesso in Promozione e successivamente riammesso.






  • 1920-1921 – 2º nel girone D lombardo di Prima Categoria.


  • 1921-1922 – 1º nel girone A lombardo di Prima Categoria. 3º nelle finali regionali. Al termine della stagione, il Compromesso Colombo giudica il risultato come valido per l'accesso alla nuova Seconda Divisione.


  • 1922-1923 – 4º nel girone C della Seconda Divisione.


  • 1923-1924 – 2º nel girone C della Seconda Divisione.


  • 1924-1925 – 1º nel girone B della Seconda Divisione. 4º nel girone finale.


  • 1925-1926 – 6º nel girone A della Seconda Divisione. La Carta di Viareggio lo affilia al Direttorio Divisioni Superiori.

  • 21 maggio 1926 – La società si fonde con l'Esperia Football Club e diventa Associazione Calcio Comense adottando il rosso come colore sociale.


  • 1926-1927 – 9º nel girone B della Prima Divisione Nord.


  • 1927-1928 – 5º nel girone B della Prima Divisione Nord.


  • 1928-1929 – 2º nel girone B della Prima Divisione declassata da Leandro Arpinati.


  • 1929-1930 – 2º nel girone B della Prima Divisione.






  • 1930-1931 – 1º nel girone C della Prima Divisione. 1º nel girone finale A. Promosso in Serie B.


  • 1931-1932 – 9º in Serie B.


  • 1932-1933 – 6º in Serie B.


  • 1933-1934 – 4º nel girone B della Serie B.


  • 1934-1935 – 14º nel girone B della Serie B. Retrocesso in Serie C.


  • 1935-1936 – 16º nel girone B della Serie C. Retrocesso in Prima Divisione. In un secondo momento, il club rinuncia alla riammissione in Serie C.


Ritiratosi dal primo turno di Coppa Italia.


  • 1936 – Assume la nuova denominazione Associazione Sportiva Como.


  • 1936-1937 – 2º nel girone D della Prima Divisione lombarda.

  • 1937 – Il sodalizio si fonde con l'Associazione Sportiva Ardita e diventa Associazione Calcio Como, adottando il verde come colore sociale, ma tornando presto all'azzurro.


  • 1937-1938 – 1º nel girone C della Prima Divisione lombarda. 2º nel girone finale. Promosso in Serie C.


  • 1938-1939 – 10º nel girone C della Serie C.


Primo turno di Coppa Italia.


  • 1939-1940 – 8º nel girone C della Serie C.

Primo turno di Coppa Italia.




  • 1940-1941 – 10º nel girone C della Serie C.

Primo turno di Coppa Italia.



  • 1941-1942 – 9º nel girone C della Serie C.


  • 1942-1943 – 2º nel girone C della Serie C.

  • 1943-1944 – 1º nel girone B del Torneo misto Serie C-Prima Divisione del Direttorio II Zona Lombardia. Ammesso alle finali: arriva 4º nel girone finale a una gara dal termine, quando il torneo viene sospeso per ordine del Ministero della Cultura Popolare.


  • 1944-1945 – Vince il Torneo Benefico Lombardo.

  • 1945 – Alla ripresa dell'attività agonistica, la società viene ammessa nel campionato misto di Serie B-C Alta Italia.


  • 1945-1946 – 5º nel girone B della Serie B-C Alta Italia. Ammesso d'ufficio in Serie B.


  • 1946-1947 – 8º nel girone A della Serie B.


  • 1947-1948 – 3º nel girone A della Serie B.


  • 1948-1949 – 1º in Serie B. Promosso in Serie A.


  • 1949-1950 – 6º in Serie A.






  • 1950-1951 – 8º in Serie A.


  • 1951-1952 – 12º in Serie A.


  • 1952-1953 – 17º in Serie A. Retrocesso in Serie B.


  • 1953-1954 – 4º in Serie B.


  • 1954-1955 – 5º in Serie B.


  • 1955-1956 – 3º in Serie B.


  • 1956-1957 – 6º in Serie B.


  • 1957-1958 – 8º in Serie B.


4º nel girone eliminatorio di Coppa Italia.


  • 1958-1959 – 7º in Serie B.

Secondo turno di Coppa Italia.


  • 1959-1960 – 8º in Serie B.

Ottavi di finale di Coppa Italia.




  • 1960-1961 – 11º in Serie B.

Ottavi di finale di Coppa Italia.


  • 1961-1962 – 15º in Serie B.

Primo turno di Coppa Italia.


  • 1962-1963 – 18º in Serie B. Retrocesso in Serie C.

Primo turno di Coppa Italia.



  • 1963-1964 – 3º nel girone A della Serie C.


  • 1964-1965 – 5º nel girone A della Serie C.


  • 1965-1966 – 3º nel girone A della Serie C.


  • 1966-1967 – 1º ex aequo nel girone A della Serie C. Perde lo spareggio per la promozione.


  • 1967-1968 – 1º nel girone A della Serie C. Promosso in Serie B.


  • 1968-1969 – 6º in Serie B.


2º nel girone eliminatorio del Primo turno di Coppa Italia.


  • 1969-1970 – 13º in Serie B.

4º nel girone eliminatorio del Primo turno di Coppa Italia.

  • 1970 – La società cambia la denominazione in Como Calcio S.p.a.[41][42]




  • 1970-1971 – 8º in Serie B.

4º nel girone eliminatorio del Primo turno di Coppa Italia.


  • 1971-1972 – 4º in Serie B.

3º nel girone eliminatorio del Primo turno di Coppa Italia.


  • 1972-1973 – 11º in Serie B.

4º nel girone eliminatorio del Primo turno di Coppa Italia.


  • 1973-1974 – 4º in Serie B.

3º nel girone eliminatorio del Primo turno di Coppa Italia.


  • 1974-1975 – 2º in Serie B. Promosso in Serie A.

2º nel girone eliminatorio del Primo turno di Coppa Italia.


  • 1975-1976 – 15º in Serie A. Retrocesso in Serie B.

2º nel girone eliminatorio del Primo turno di Coppa Italia.


  • 1976-1977 – 6º in Serie B.

2º nel girone eliminatorio del Primo turno di Coppa Italia.


  • 1977-1978 – 19º in Serie B. Retrocesso in Serie C1.

5º nel girone eliminatorio del Primo turno di Coppa Italia.


  • 1978-1979 – 1º nel girone A della Serie C1. Promosso in Serie B.

Ottavi di finale di Coppa Italia Semiprofessionisti.


  • 1979-1980 – 1º in Serie B. Promosso in Serie A.

4º nel girone eliminatorio del Primo turno di Coppa Italia.




  • 1980-1981 – 13º in Serie A.


5º nel girone eliminatorio del Primo turno di Coppa Italia.

4º nel girone eliminatorio del Primo turno del Torneo di Capodanno.

3º in Coppa Mitropa.



  • 1981-1982 – 16º in Serie A. Retrocesso in Serie B.

4º nel girone eliminatorio del Primo turno di Coppa Italia.


  • 1982-1983 – 5º in Serie B dopo aver disputato gli spareggi-promozione.

5º nel girone eliminatorio del Primo turno di Coppa Italia.


  • 1983-1984 – 2º in Serie B. Promosso in Serie A.

3º nel girone eliminatorio del Primo turno di Coppa Italia.


  • 1984-1985 – 11º in Serie A.

4º nel girone eliminatorio del Primo turno di Coppa Italia.


  • 1985-1986 – 9º in Serie A.

Semifinalista di Coppa Italia.


  • 1986-1987 – 9º in Serie A.

3º per sorteggio avverso nel girone eliminatorio del Primo turno di Coppa Italia.


  • 1987-1988 – 11º in Serie A.

3º nel girone eliminatorio del Primo turno di Coppa Italia.


  • 1988-1989 – 18º in Serie A. Retrocesso in Serie B.

2º nel girone eliminatorio del Secondo turno di Coppa Italia.


  • 1989-1990 – 19º in Serie B. Retrocesso in Serie C1.

Secondo turno di Coppa Italia.




  • 1990-1991 – 3º nel girone A della Serie C1. Perde lo spareggio-promozione.


Primo turno di Coppa Italia.

Quarti di finale di Coppa Italia Serie C.



  • 1991-1992 – 3º nel girone A della Serie C1.


Ottavi di finale di Coppa Italia.

Sedicesimi di finale di Coppa Italia Serie C.



  • 1992-1993 – 6º nel girone A della Serie C1.


Primo turno di Coppa Italia.

Finalista di Coppa Italia Serie C.



  • 1993-1994 – 5º nel girone A della Serie C1. Promosso in Serie B dopo aver vinto i play-off.


Primo turno di Coppa Italia.

Quarti di finale di Coppa Italia Serie C.



  • 1994-1995 – 19º in Serie B. Retrocesso in Serie C1.

Secondo turno di Coppa Italia.


  • 1995-1996 – 5º nel girone A della Serie C1. Perde la finale dei play-off.


Primo turno di Coppa Italia.

Terzo turno di Coppa Italia Serie C.



  • 1996-1997 – 11º nel girone A della Serie C1.


Primo turno di Coppa Italia.


Coccarda Coppa Italia.svgVince la Coppa Italia Serie C (1º titolo).



  • 1997-1998 – 10º nel girone A della Serie C1.


Primo turno di Coppa Italia.

Sedicesimi di finale di Coppa Italia Serie C.



  • 1998-1999 – 2º nel girone A della Serie C1. Perde la semifinale dei play-off.

2º nel girone eliminatorio di Coppa Italia Serie C.


  • 1999-2000 – 10º nel girone A della Serie C1.


3º nel girone eliminatorio di Coppa Italia.

Ottavi di finale di Coppa Italia Serie C.





  • 2000-2001 – 2º nel girone A della Serie C1. Promosso in Serie B dopo aver vinto i play-off.

4º nel girone eliminatorio di Coppa Italia Serie C.


  • 2001-2002 – 1º in Serie B. Promosso in Serie A.

Ottavi di finale di Coppa Italia.


  • 2002-2003 – 17º in Serie A. Retrocesso in Serie B.

Secondo turno di Coppa Italia.


  • 2003-2004 – 24º in Serie B. Retrocesso in Serie C1.

4º nel girone eliminatorio di Coppa Italia.


  • 2004-2005 – 18º nel girone A della Serie C1. Retrocesso in Serie C2 dopo aver perso i play-out.


4º nel girone eliminatorio di Coppa Italia.

Ottavi di finale di Coppa Italia Serie C.



  • 22 dicembre 2004 – La società non s'iscrive al campionato di Serie C2 e fallisce. Nell'estate viene fondato il Calcio Como, che viene iscritto alla Serie D.


  • 2005-2006 – 4º nel girone B della Serie D. Perde il primo turno dei play-off.


Secondo turno di Coppa Italia Serie D.


  • 2006-2007 – 4º nel girone B della Serie D. Perde il secondo turno dei play-off.

Primo turno di Coppa Italia Serie D.


  • 2007-2008 – 1º nel girone B della Serie D. Promosso in Lega Pro Seconda Divisione.


2º nel triangolare 1 della Poule Scudetto.


Coccarda Coppa Italia.svgVince la Coppa Italia Serie D (1º titolo).



  • 2008-2009 – 3º nel girone A della Lega Pro Seconda Divisione. Promosso in Lega Pro Prima Divisione dopo aver vinto i play-off.

Primo turno di Coppa Italia Lega Pro.


  • 2009-2010 – 12º nel girone A della Lega Pro Prima Divisione.


Primo turno di Coppa Italia.

Secondo turno di Coppa Italia Lega Pro.





  • 2010-2011 – 9º nel girone A della Lega Pro Prima Divisione.


Secondo turno di Coppa Italia.

Primo turno di Coppa Italia Lega Pro.



  • 2011-2012 – 13º nel girone A della Lega Pro Prima Divisione.


Primo turno di Coppa Italia.

Primo turno di Coppa Italia Lega Pro.



  • 2012-2013 – 12º nel girone A della Lega Pro Prima Divisione.

Secondo turno di Coppa Italia Lega Pro.


  • 2013-2014 – 8º nel girone A della Lega Pro Prima Divisione. Perde i quarti di finale dei play-off e viene ammesso nella nuova Lega Pro unica.

2º nel girone eliminatorio di Coppa Italia Lega Pro.


  • 2014-2015 – 4º nel girone A della Lega Pro. Promosso in Serie B dopo aver vinto i play-off.


Terzo turno di Coppa Italia.

Finalista di Coppa Italia Lega Pro.



  • 2015-2016 – 22º in Serie B. Retrocesso in Lega Pro.

Secondo turno di Coppa Italia.


  • 2016 - Il Calcio Como s.r.l. viene dichiarato fallito dal Tribunale di Como, potendo tuttavia proseguire le attività in regime di esercizio provvisorio.


  • 2016-2017 – 7º nel girone A della Lega Pro. Perde la prima fase dei play-off.



Secondo turno di Coppa Italia.

Quarti di finale di Coppa Italia Lega Pro.



  • 2017 - Nel mese di marzo l'azienda sportiva del vecchio sodalizio viene rilevata all'asta dalla neonata società F.C. Como s.r.l., la quale tuttavia non completa correttamente le pratiche di attribuzione del titolo sportivo, perdendo ogni diritto. Successivamente, la società viene rifondata come Como 1907 s.r.l. e ammessa in Serie D.


  • 2017-2018 - 2º nel girone A della Serie D. Vince i play-off del girone.


Trentaduesimi di finale di Coppa Italia Serie D.


  • 2018-2019 - nel girone B della Serie D.


Primo turno eliminatorio di Coppa Italia.

Non presentatosi ai trentaduesimi di finale di Coppa Italia Serie D.





Colori e simboli |



Colori |





Stefano Borgonovo negli anni 1980 con una divisa da trasferta biancorossa.


Il colore delle maglie indossate dai giocatori del Como è attualmente il blu reale con dettagli bianchi[43], da cui deriva anche il soprannome di biancoblù[44]. Per quanto concerne le divise da trasferta, queste sono tipicamente l'inverso di quelle casalinghe[45], pur se ciclicamente si è derogato a ciò seguendo invece le mode cromatiche del momento.


Storicamente, il colore identificativo del Como è stato l'azzurro, tradizionalmente inserito sulla maglia a tinta unita, a cui si accompagnava il bianco come colore riservato ai dettagli; quest'ultima tinta, tuttavia, nei primi decenni di vita del club godeva di maggior spazio sulla casacca lariana, grazie al ricorso a template crociati, fasciati o palati.


Nel 1926, quando la società si fuse con l'Esperia nell'Associazione Calcio Comense, si scelse il colore rosso granata,[7][11] che apparve però solo sporadicamente sulle maglie. Né miglior fortuna ebbe il verde adottato nel 1938 in seguito alla fusione con l'A.S. Ardita.[46]



Simboli ufficiali |



Stemma |


L'elemento caratterizzante praticamente tutti i loghi che il Como si è dato nel corso dei decenni è lo stemma araldico cittadino (di rosso alla croce d'argento centrata): in alcuni casi (come nel campionato di Serie A 1949-1950) proprio tale scudetto crociato fu adottato a tutti gli effetti come emblema sociale e cucito sulle maglie da gioco[47].


Altro elemento che ricorre negli stemmi del club sono i richiami di vario tipo al lago di Como.


Tra i primi stemmi noti della società vi è quello adottato nel 1919: un pallone di colore marrone, cinto trasversalmente da una fascia bianca recante il nome della città e lo stemma araldico comunale.


Col cambio di denominazione in A.C. Comense lo stemma assunse foggia circolare: nella parte superiore dello scudo (colorata d'azzurro) trovava posto il nome sociale, accompagnato da una stella bianca a cinque punte; nella sezione inferiore invece compariva la croce bianca in campo rosso mutuata dal blasone civico.


A partire dagli anni 1950 fece la sua comparsa un simbolo assai longevo: uno scudo francese moderno azzurro con la riproduzione dello stemma comunale comasco inscritta nell'angolo sinistro superiore. Nello spazio libero hanno trovavato spazio col passare degli anni varie scritte: dalla sola denominazione sociale a simboli richiamanti il palmarès del club, nonché (in determinate circostanze) allusioni ad anniversari di fondazione particolari (quali il cinquantesimo nel 1957 e l'ottantesimo nel 1987).


Sul finire degli anni 1980 subentrò uno stemma radicalmente diverso, avente per protagonista il disegno stilizzato di uno svasso[2] (erroneamente scambiato per un airone in talune circostanze[48][49]) che spicca il volo da uno specchio d'acqua. Tale disegno, generalmente accompagnato dalla denominazione sociale e dallo stemma cittadino (con differenti soluzioni grafiche), rimase in uso fino al 1992.


Nel suddetto anno venne introdotto un ancile bianco, contenente al centro lo stemma araldico cittadino sormontato da un'onda d'acqua azzurra; al di sopra di tale disegno compariva il nome della città, mentre al di sotto l'anno di fondazione della squadra, a caratteri azzurri. Tale stemma venne occasionalmente modificato in modo non incisivo, mediante alterazione dell'intensità delle tinte e uso di differenti caratteri tipografici.[50]


Due furono gli stemmi che si succedettero nel 2017, allorché non fu più possibile utilizzare il logo del 1992 (rimasto in mano a una curatela fallimentare). L'effimera F.C. Como riprese la base dell'ancile bianco e la filosofia dei contenuti: al centro uno scudetto azzurro con il disegno geograficamente accurato del lago di Como (di colore bianco) e nell'angolo superiore sinistro lo stemma araldico cittadino; al di sopra di tale disegno appariva la denominazione sociale, al di sotto l'anno di fondazione. Fallita anche tale società, la subentrata Como 1907 ha declinato il logo sociale sotto forma di un cerchio bianco contenente lo scudetto comunale sovrastante tre onde d'acqua, il tutto racchiuso in una corona circolare blu recante il nome societario a caratteri stampatelli.




Inno |


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Strutture |



Stadio |


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Lo stesso argomento in dettaglio: Stadio Giuseppe Sinigaglia.

Il Como gioca le partite casalinghe nello stadio Giuseppe Sinigaglia di Como, inaugurato nel 1927.[3]



  • Capienza: 13 602 posti.[3]

    • Tribuna coperta: 2 560 posti.

    • Distinti in cemento: 2 992 posti.

    • Distinti parterre: 1 472 posti.

    • Curva Ovest (Como): 4 948 posti.

    • Curva Est (ospiti): 1 600 posti.



  • Dimensione del campo:[3]

    • Lunghezza: 105,40 metri.

    • Larghezza: 68 metri.





Centro di allenamento |


Il centro di allenamento della società è il Centro Sportivo Mario Beretta, locato a Orsenigo, piccolo comune della provincia a sud del lago.
Da settembre 2017, vista l'indisponibilità dello storico centro sportivo M. Beretta poiché sotto sequestro dall'autorità giudiziaria in attesa di sentenza per il precedente fallimento della S3C che controllava il Calcio Como, gli allenamenti della prima squadra vengono effettuati al centro sportivo Toto Caimi di Vighizzolo (Cantù).



Società |


Dal 2012 al 2016 il Calcio Como s.r.l. è stato controllato al 99% da una soggetto economico denominato S3C (abbreviazione di Società controllata Calcio Como), federante tutti i soci del club[51].



Organigramma societario |


Aggiornato ad agosto 2017




Como 1907 logo (adozione 2017).svg
Staff dell'area amministrativa




Area direttiva




  • Italia Enzo Angiuoni - Presidente onorario


  • Italia Massimo Nicastro - Presidente


  • Italia Roberto Felleca - Consigliere delegato


Area organizzativa




  • Italia Riccardo Bellotti - Direttore generale


  • Italia Roberto Pruzzo - Direttore sportivo


  • Italia Ninni Corda - Collaboratore tecnico


  • Italia Fabio Lori - Resp. amministrazione, finanza e controllo


  • Italia Giorgio Bressani - Segretario generale


  • Italia Eros Greggio - Segretario area amministrativa


  • Italia Marco Mancinelli - Direttore marketing, comunicazione e vendite


  • Italia Marco Mancinelli - Ufficio stampa


  • Italia Vincenzo Carrante - Ufficio stampa


  • Italia Giorgio Bressani - Supporter Liaison Officer







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Cronologia degli sponsor tecnici





  • fino al 1981 non presente

  • 1981-1982 Umbro

  • 1982-1991 adidas

  • 1991-1994 Umbro

  • 1994-1996 Devis

  • 1996-2005 Erreà

  • 2005-2006 Lotto

  • 2006-2009 Hawk

  • 2009-2017 Legea

  • 2017- HS Football







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Cronologia degli sponsor ufficiali





  • fino al 1980 non presente

  • 1981-1982 Fantic Motor

  • 1982-1983 non presente

  • 1983-1989 Mita Copiers

  • 1989-1991 Fisac

  • 1991-1993 Miele Ambrosoli

  • 1993-1994 Palizzi e le Nazioni Due

  • 1994-1995 C.S. Elvisim s.p.a

  • 1995-1996 non presente

  • 1996-1998 Seven Salotti

  • 1998-1999 Polti

  • 1999-2000 Sap

  • 2000-2001 Como 1907

  • 2001-2002 Magiste

  • 2002-2003 Temporary

  • 2003-2004 Integra Sport

  • 2004-2005 ...

  • 2005-2006 Amici di Como

  • 2006-2010 UnionCafé

  • 2010-2011 Fondazione Stefano Borgonovo

  • 2011-2012 Enerxenia

  • 2012-2013 Acsm-Agam e FoxTown

  • 2013-2015 Volvo e FoxTown

  • 2015-2016 Verga e FoxTown

  • 2016-2017 Verga

  • 2017- Verga, FoxTown e Acqua San Bernardo







Il Como nella cultura di massa |



  • La vicenda del romanzo La dogana del vento di Folco Quilici (2011) ruota intorno a un immaginario portiere del Como negli anni 1970, in Serie A.[52] Il giocatore, di nome Jorghii Vallodi, è figlio di un'italiana e di un militare cosacco.[52]

  • Nel film L'allenatore nel pallone (1984), compare anche il nome del Como (presente nella Serie A dell'epoca); nello specifico, è una delle squadre battute dalla Longobarda, allenata dal protagonista della pellicola Oronzo Canà (interpretato da Lino Banfi). Il nome compare sotto forma di un titolo di giornale riportante la seguente dicitura: "La Longobarda vince anche a Como".



Allenatori e presidenti |





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Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori del Como 1907 e Categoria:Presidenti del Como 1907



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Allenatori












  • 1913-1914 Italia Mario Bazzi

  • 1914-1915 Italia Gustavo Carrer

  • 1919-1920 Italia Gustavo Carrer

  • 1922-1923 Italia Giuseppe Airoldi

  • 1923-1924 Italia Carlo Barini

  • 1924-1925 Austria Ernst Furth

  • 1926-1927 Italia Gustavo Carrer

  • 1927-1929 Italia Guido Ara

  • 1929-1930 Italia Giuseppe Airoldi

  • 1930-1932 Ungheria Gedeon Eugen Lukács

  • 1932-1934 Italia Adolfo Baloncieri

  • 1934-1935 Italia Luigi Cevenini

  • 1935-1938 Italia Cesare Butti

  • 1938-1944 Italia Antonio Cetti

  • 1944-1945 Italia Angelo Benincasa

  • 1945-1946 Italia Giovanni Battista Rebuffo

  • 1946-1947 Italia Eraldo Monzeglio

  • 1947-1948 Ungheria József Viola (1ª-?ª)

    Ungheria Róbert Winkler (?ª-34ª)


  • 1948-1951 Italia Mario Varglien

  • 1951-1952 Italia Alfredo Mazzoni (1ª-18ª)


    Ungheria Róbert Winkler (19ª)


    Italia Alfredo Mazzoni (20ª-24ª)


    Ungheria Róbert Winkler (25ª-38ª)



  • 1952-1953 Ungheria Róbert Winkler e Italia Martini (1ª-16ª)

    Italia Luigi Bonizzoni (17ª-34ª)


  • 1953-1960 Argentina Hugo Lamanna

  • 1960-1961 Italia Giuseppe Baldini

  • 1961-1962 Italia Giuseppe Baldini (1ª-13ª)

    Italia Francesco Tortarolo e Italia Giulio Cappelli (D.T.) (14ª-38ª)


  • 1962-1963 Danimarca Frank Pedersen e Italia Giulio Cappelli (D.T.) (1ª-19ª)


    Italia Giovanni Zanollo e Italia Giulio Cappelli (D.T.) (20ª-25ª)


    Francia Henri-Gérard Augustine e Italia Giulio Cappelli (D.T.) (26ª-38ª)



  • 1963-1965 Italia Vinicio Viani

  • 1965-1967 Italia Mario Trezzi

  • 1967-1969 Italia Franco Viviani






  • 1969-1970 Italia Roberto Lerici (1ª-7ª)

    Italia Maino Neri (8ª-38ª)


  • 1970-1971 Italia Gino Giaroli

  • 1971-1973 Italia Eugenio Bersellini

  • 1973-1975 Italia Giuseppe Marchioro

  • 1975-1976 Italia Beniamino Cancian (1ª-12ª)

    Italia Osvaldo Bagnoli (13ª-30ª)


  • 1976-1977 Italia Osvaldo Bagnoli

  • 1977-1978 Italia Gennaro Rambone (1ª-13ª)


    Spagna Luis Suárez (14ª-24ª)


    Italia Narciso Pezzotti (25ª-38ª)



  • 1978-1981 Italia Giuseppe Marchioro

  • 1981-1982 Italia Giuseppe Marchioro (1ª-14ª)

    Italia Gianni Seghedoni (15ª-30ª)


  • 1982-1984 Italia Tarcisio Burgnich

  • 1984-1985 Italia Ottavio Bianchi

  • 1985-1986 Italia Roberto Clagluna (1ª-10ª)

    Italia Rino Marchesi (11ª-30ª)


  • 1986-1987 Italia Emiliano Mondonico

  • 1987-1988 Italia Aldo Agroppi (1ª-13ª)

    Italia Tarcisio Burgnich (14ª-30ª)


  • 1988-1989 Italia Rino Marchesi (1ª-24ª)

    Italia Angelo Pereni (25ª-34ª)


  • 1989-1990 Italia Giampiero Vitali (1ª-11ª)


    Italia Giovanni Galeone (12ª-29ª)


    Italia Angelo Massola (30ª-38ª)



  • 1990-1991 Italia Eugenio Bersellini

  • 1991-1992 Italia Pierluigi Frosio

  • 1992-1993 Italia Andrea Valdinoci (1ª-14ª)

    Italia Tarcisio Burgnich (15ª-32ª)


  • 1993-1995 Italia Marco Tardelli

  • 1995-1996 Italia Alessandro Scanziani

  • 1996-1997 Italia Alessandro Scanziani (1ª-16ª)

    Italia Gianpiero Marini (17ª-34ª)


  • 1997-1998 Italia Mario Beretta (1ª-7ª)


    Italia Enrico Catuzzi (8ª-12ª)


    Italia Mario Beretta (13ª-24ª)


    Italia Giancarlo Centi (25ª-34ª)



  • 1998-1999 Italia Giovanni Trainini





  • 1999-2000 Italia Walter De Vecchi (1ª-7ª)



Italia Gianpiero Marini (8ª-24ª)


Italia Loris Dominissini (25ª-38ª)



  • 2000-2002 Italia Loris Dominissini

  • 2002-2003 Italia Loris Dominissini (1ª-11ª)

    Italia Eugenio Fascetti (12ª-34ª)


  • 2003-2004 Italia Eugenio Fascetti (1ª-38ª)

    Italia Roberto Galia (39ª-46ª)


  • 2004-2005 Italia Roberto Galia (1ª-11ª)




Italia Silvano Fontolan (12ª)


Italia Simone Boldini (13ª-38ª e play-out)



  • 2005-2006 Italia Giacomo Gattuso

  • 2006-2007 Italia Marco Falsettini (1ª-17ª)




Italia Maurizio Parolini (18ª-24ª)


Italia Ernestino Ramella (25ª-34ª)



  • 2007-2008 Italia Ninni Corda

  • 2008-2009 Italia Corrado Cotta (1ª-21ª)

    Italia Stefano Di Chiara (22ª-34ª e play-off)


  • 2009-2010 Italia Stefano Di Chiara (1ª-9ª)

    Italia Ottavio Strano e Italia Oscar Brevi (10ª-34ª)


  • 2010-2011 Italia Carlo Garavaglia

  • 2011-2012 Italia Ernestino Ramella (1ª-19ª)


    Italia Giuseppe Manari (20ª-23ª)


    Italia Vincenzo Chiarenza (24ª-26ª)


    Italia Ernestino Ramella (27ª-34ª)



  • 2012-2013 Italia Silvio Paolucci (1ª-24ª)

    Italia Giovanni Colella (25ª-34ª)


  • 2013-2014 Italia Giovanni Colella

  • 2014-2015 Italia Giovanni Colella (1ª-20ª)

    Italia Carlo Sabatini (21ª-38ª e play-off)


  • 2015-2016 Italia Carlo Sabatini (1ª-11ª)


    Italia Gianluca Festa (12ª-31ª)


    Italia Stefano Cuoghi (32ª-42ª)



  • 2016-2017 Italia Fabio Gallo

  • 2017 Italia Mark Iuliano[53]

  • 2017-2018 Italia Antonio Andreucci

  • 2018- Italia Marco Banchini










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Presidenti






  • 1907-1912 Italia Mario Bazzi

  • 1912-1922 Italia Carlo Verga

  • 1922-1926 Italia Eugenio Rosasco

  • 1926-1930 Italia Enrico Brambilla

  • 1930-1933 Italia Gianni Binda

  • 1933-1935 Italia Bruno Pessina

  • 1935 Italia Agrippino Porlezza (commissario straordinario)

  • 1935-1936 Italia Vittorio De Benedetti

  • 1936-1937 Italia Faliero Frigerio

  • 1937-1938 Italia Renzo Ferrero

  • 1938-1941 Italia Antonio Maspero

  • 1941-1942 Italia Luigi Ripamonti

  • 1942-1944 Italia Giannetto Bianchi

  • 1944-1946 Italia Gigi Colombo

  • 1946-1948 Italia Luigi Ballerini

  • 1948-1955 Italia Carlo Songia

  • 1955-1962 Italia Francesco Ambrosoli

  • 1962-1963 Comitato di presidenza

  • 1963-1967 Italia Ercole Erba

  • 1967-1971 Italia Romildo Roncoroni

  • 1971-1980 Italia Alfredo Tragni

  • 1980-1983 Italia Mario Beretta

  • 1983-1993 Italia Benito Gattei

  • 1993-1997 Italia Mario Beretta

  • 1997-2003 Italia Enrico Preziosi

  • 2003-2005 Italia Aleardo Dall'Oglio

  • 2005 Italia Francesco Corrado (curatore fallimentare)

  • 2005 Italia Alessandro De Blasi

  • 2005-2006 Italia Giangerolamo Barzaghi

  • 2006-2008 Italia Vincenzo Angiuoni

  • 2008-2011 Italia Antonio Di Bari

  • 2011-2012 Italia Amilcare Rivetti

  • 2012-2016 Italia Pietro Porro

  • 2016-2017 Italia Francesco Di Michele (curatore fallimentare)

  • 2017- Italia Massimo Nicastro








Calciatori |





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Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori del Como 1907


Capitani |


.mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}Di seguito la cronologia dei capitani del Como.[senza fonte]









  • ... (1907-1961)


  • Italia Bruno Ballarini (1961-1970)


  • Italia Luigi Paleari (1970-1972)


  • Italia Claudio Correnti (1972-1978)


  • Italia Roberto Melgrati (1978-1979)


  • Italia Adriano Lombardi (1979-1981)


  • Italia Silvano Fontolan (1981-1983)


  • Italia Giancarlo Centi (1983-1991)


  • Italia Paolo Annoni (1991-1993)


  • Italia Giacomo Gattuso (1993-1995)


  • Italia Roberto Galia (1995-1997)


  • Italia Massimiliano Ferrigno (1997-2000)


  • Italia Oscar Brevi (da novembre 2000-2002)







  • Italia Benito Carbone (2002-2003)


  • Italia Mauro Bressan (2003-2005)


  • Italia Aldo Monza (2005-2006)


  • Italia Marco Sgrò (2006-2007)


  • Italia Roberto Cau (2007-2008)


  • Italia Oscar Brevi (2008-2009)


  • Italia Michele Franco (da ottobre 2009-2011)


  • Italia Orlando Urbano (2011-2012)


  • Italia Andrea Ardito (2012-2015)


  • Italia Antonio Giosa (2015-2016)


  • Italia Giovanni Fietta (2016-2017)


  • Italia Davide Sentinelli (2017-2018)


  • Italia Federico Gentile (2018-)






Il Como e le Nazionali di calcio |





Dan Corneliusson


Giocatori che hanno giocato nella loro Nazionale maggiore durante il periodo di militanza nel Como:[54]




  • Pietro Vierchowod – Italia Italia: 2 presenze (1981).


  • Dieter Mirnegg – Austria Austria: 3 presenze (1981).


  • Dan Corneliusson – Svezia Svezia: 8 presenze e 3 gol (1984-1987).


  • Dirceu – Brasile Brasile: 2 presenze (1986).[55]


  • Vedin Musić – Bosnia ed Erzegovina Bosnia ed Erzegovina: 13 presenze (2001-2003).


  • Nikola Lazetić – Jugoslavia Jugoslavia: 2 presenze (2002).


  • Stjepan Tomas – Croazia Croazia: 7 presenze (2002-2003).


  • Nelson Abeijón – Uruguay Uruguay: 3 presenze e 1 gol (2003).[56]


  • Doris Fuakuputu – RD del Congo RD del Congo: 1 presenza (2008).


  • Migjen Basha – Albania Albania: 2 presenze (2016).



Palmarès |



Competizioni nazionali |


  • Campionato italiano di Serie B: 3


1948-1949, 1979-1980, 2001-2002

  • Coccarda Coppa Italia LegaPro.svg Coppa Italia Serie C: 1

1996-1997

  • Coccarda Italia.svg Coppa Italia Serie D: 1

2007-2008


Competizioni interregionali |


  • Prima Divisione: 1


1930-1931 (girone finale Nord A)

  • Torneo Benefico Lombardo: 1

1944-1945

  • Campionato italiano Serie C: 1


1967-1968 (girone A)

  • Campionato italiano Serie C1: 1


1978-1979 (girone A)

  • Campionato italiano Serie D: 1


2007-2008 (girone B)


Competizioni giovanili |


  • Campionato Primavera di Serie B: 1

1962-1963

  • Campionato Allievi Nazionali: 2

1967-1968, 2016-2017[57]

  • Campionato Nazionale Dante Berretti: 1

1978-1979

  • Trofeo Dossena: 2

1986, 1988


Altri piazzamenti |




Una formazione lariana della stagione 1985-1986, semifinalista di Coppa Italia.



  • Coccarda Coppa Italia.svg Coppa Italia:

Semifinalista: 1985-1986


  • Serie B:


Secondo posto: 1974-1975, 1983-1984

Terzo posto: 1947-1948 (girone A), 1955-1956



  • Serie C:


Secondo posto: 1942-1943 (girone B), 1966-1967 (girone A)

Terzo posto: 1963-1964 (girone A), 1965-1966 (girone A)



  • Serie C1:


Secondo posto: 1998-1999 (girone A), 2000-2001 (girone A)

Terzo posto: 1990-1991 (girone A), 1991-1992 (girone A)

Vittoria play-off: 1993-1994 (girone A)



  • Lega Pro:

Vittoria play-off: 2014-2015


  • Lega Pro Seconda Divisione:

Terzo posto: 2008-2009 (girone A)


  • Serie D:

Secondo posto: 2017-2018 (girone A)


  • Coccarda Coppa Italia LegaPro.svg Coppa Italia Lega Pro:

Finalista: 1992-1993, 2014-2015


  • Mitropa Cup.svg Coppa Mitropa:

Terzo posto: 1980-1981


Statistiche e record |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Statistiche e record del Como 1907.


Partecipazione ai campionati |


Nelle 94 stagioni sportive sono escluse quelle disputate a livello regionale fra il 1912 e il 1914, fra il 1919 e il 1922 e fra il 1936 e il 1938. Tra le partecipazioni alla Serie C è incluso anche il campionato di Serie B-C Alta Italia 1945-1946, in cui il Como partecipò come squadra di Serie C.






































































































Livello
Categoria
Partecipazioni
Debutto
Ultima stagione
Totale
Prima Categoria 1 1914-1915
14
Serie A 13 1949-1950
2002-2003
Seconda Divisione 4 1922-1923 1925-1926
41
Prima Divisione 3 1926-1927
1928-1929
Serie B 34 1931-1932
2015-2016
Prima Divisione 2 1929-1930 1930-1931
33
Serie Mista B-C Alta Italia 1
1945-1946
Serie C 11 1935-1936
1967-1968
Serie C1 12 1978-1979
2004-2005

Lega Pro Prima Divisione

5

2009-2010

2013-2014
Lega Pro 2
2014-2015

2016-2017
Lega Pro Seconda Divisione 1 2008-2009
3
Serie D 2 2017-2018
2018-2019
Serie D 3 2005-2006 2007-2008
3































Livello
Categoria
Partecipazioni
Debutto
Ultima stagione
Totale
I
Prima Categoria[58]
4 1913-1914 1921-1922
6

Prima Divisione[59]
2 1936-1937
1937-1938
II
Promozione[60]
1 1912-1913
1


Partecipazione alle coppe |










































Torneo
Partecipazioni
Debutto
Ultima stagione
Totale
Coppa Italia 51 1935-1936 2018-2019
51
Coppa Italia Semiprofessionisti 1 1978-1979
20
Coppa Italia Serie C 11 1990-1991
2004-2005
Coppa Italia Lega Pro 8 2008-2009
2016-2017
Coppa Italia Serie D 5 2005-2006 2018-2019
5






















Torneo
Partecipazioni
Debutto
Ultima stagione
Totale
Coppa Mitropa 1 1980-1981
1
Coppa dell'Amicizia 2 1960 1961
2


Statistiche di squadra |








Record assoluti


  • Vittoria più larga in casa:


Como-Modena 7-0 (1914-1915)

Comense-Reggiana 7-0 (1930-1931)

Como-Trezzo 7-0 (1937-1938)


  • Vittoria più larga in trasferta:


Vis Nova-Como 0-14 (1942-1943)

  • Sconfitta più larga in casa:

Como-U.S. Milanese 1-8 (1919-1920)

  • Sconfitta più larga in trasferta:


Juventus-Como 9-0 (1913-1914)

  • Pareggio con il maggior numero di reti:


Derthona-Comense 5-5 (1927-1928)




Record in Serie A


  • Vittoria più larga in casa:


Como-Lucchese 5-0 (1950-1951)

Como-Udinese 5-0 (1951-1952)


  • Vittoria più larga in trasferta:



Juventus-Como 0-3 (1950-1951)


Avellino-Como 1-4 (1985-1986)


Lecce-Como 1-4 (1985-1986)


  • Sconfitta più larga in casa:


Como-Inter 1-5 (1949-1950)

Como-Juventus 2-6 (1949-1950)

Como-Napoli 0-4 (1981-1982)


  • Sconfitta più larga in trasferta:


Napoli-Como 7-0 (1950-1951)





Statistiche individuali |


  • Maggior numero di reti segnate in una stagione:

28 Marco Romano (1932-1933)

  • Maggior numero di reti segnate in una partita:


5 Giulio Longhi vs. Vis Nova (1942-1943)

5 Carlo Dell'Omodarme vs. Cagliari (1959-1960)


  • Rete più rapida segnata:


10″ Autorete di Marco Libassi vs. Brescello (1998-1999)

10″ Matteo Chinellato vs. Pistoiese (2016-2017)


  • Rete più rapida subita:

10″ Tullio Ghersetich vs. Fiorentina (1952-1953)

  • Minuti di imbattibilità:

1008' Antonio Lonardi (1967-1968)

Di seguito le classifiche dei sei primatisti di presenze e cannonieri in campionato della storia della società:




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Record di presenze





  • 350 Italia Bruno Ballarini

  • 333 Italia Giancarlo Centi

  • 286 Italia Claudio Correnti

  • 278 Italia Antonio Cetti

  • 277 Italia Luigi Paleari

  • 251 Italia Roberto Melgrati







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Record di reti





  • 91 Italia Antonio Cetti

  • 71 Italia Marco Romano

  • 57 Italia Giuseppe Baldini

  • 48 Italia Renato Preziati

  • 41 Italia Luca Cecconi

  • 41 Italia Vittorio Ghiandi







Tifoseria |



Storia |




Il gruppo ultras della Fossa Lariana negli anni 1980.


Il movimento ultras nacque a Como con la nascita del gruppo "Fossa Lariana",[61][62] che contava varie sezioni sparse per l'Italia, si ricorda in particolare quella del Lazio,[61] a metà degli anni 1970.[62] Dopo breve tempo dalla nascita, la Fossa fu affiancata dai Panthers.[61][62] Tali due gruppi presero in mano le redini della curva, che successivamente passarono ai "Maestri Comacini",[61][62] dopo lo scioglimento della Fossa nel 1990;[62] tuttavia, questo periodo fu abbastanza breve e non lasciò il segno.[61][62] Successivamente salirono in auge gli "Ultras Como",[61][62] che ripudiarono il classico stile italiano che caratterizzava gli ultras lariani, caratterizzato da tamburi, striscioni e molto colore, preferendo lo stile inglese.[61][62] Gli Ultras Como furono successivamente affiancati da una serie di fazioni di minor portata fin quando i gruppi presenti in Curva Azzurra non decisero di fondersi nei "Blue Fans Como" (BfC).[61][62]


I BfC si sciolsero nel 2002[62] e ritornarono in curva un numero imprecisato di gruppi minori.[61] Spiccarono allora due gruppi, totalmente separati fra loro: i "Lariani" e l'"Estrema Fazione", con chiara matrice ideologica destroide.[61][62]



Gemellaggi e rivalità |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Derby calcistici in Lombardia.

Gli ultras lariani sostenevano un gemellaggio con gli ultras del Milan,[61][63] favorito anche dalla rivalità tra Milan e Inter: mentre i tifosi di quest'ultima in ambito cestistico tifano per l'Olimpia Milano, i comaschi, data la vicinanza geografica, sostengono la rivale Pallacanestro Cantù.[61]


Altro gemellaggio ci fu con i vicentini,[61][62] sciolto nel 2013, mentre nel 2011 si sono stretti rapporti con i francesi del Lione.[61][62]


Le principali rivalità sono quelle con gli ultras del Modena[61][62], del Lecco[61][62], del Livorno[64][65][66] e dell'Inter,[62] favorita anche dal gemellaggio con i milanisti.[61][63] Altre rivalità sono con gli atalantini,[61][62] con i cremonesi,[61][62][67], con i piacentini,[61][62] con gli spallini,[61][62] con i varesini (gemellati con gli interisti),[61][62] con i bresciani,[61][62] con i veronesi[61][62], con i veneziani[61][62] e con i monzesi[68] (derby che ha portato a violenti e numerosi scontri)[69].



Organico |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Como 1907 2018-2019.


Rosa |







































































































N.

Ruolo
Giocatore
2

Italia

D
Dario Toninelli
3

Italia

D
Roberto Di Jenno
4

Italia

C
Edoardo Bovolon
5

Italia

D
Christian Anelli
8

Italia

C
Federico Gentile (capitano)
9

Italia

A
Alessandro Gabrielloni
10

Italia

C
Manuel Cicconi
11

Italia

C
Gabriele De Nuzzo
12

Italia

P
Mirko Bizzi
13

Italia

D
Alessandro Balconi
66

Italia

A
Simone Dell'Agnello


Italia

A
Tommaso Bonanno
14

Italia

C
Enrico Celeghin
17

Italia

D
Mario Di Tommaso
18

Italia

A
Francesco Gobbi















































































































N.

Ruolo
Giocatore
21

Italia

A
Pietro Fusi
22

Italia

P
Matteo Guagnetti
24

Italia

C
Leonardo Blasi
27

Italia

D
Ciro Loreto
28

Italia

P
Alessandro Tonti
29

Italia

A
Giulio Camarlinghi
44

Italia

D
Roberto Ferrari
55

Svizzera

D

Martino Borghese
65

Italia

C
Simone Buono
69

Italia

A
Nicolò Piu
77

Italia

C
Pietro Valsecchi
78

Italia

P
Justyn D'Ippolito
19

Italia

D
Simone Sbardella
86

Italia

C

Silvano Raggio Garibaldi


Italia

C
Marco Amadio


Italia

P
Sergej Luca Piccirillo


Italia

D
Marco Capone



Staff tecnico |




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Staff dell'area tecnica






  • Italia Marco Banchini - Allenatore


  • Italia Roberto Cau - Allenatore in seconda


  • Italia Ninni Corda - Collaboratore tecnico


  • Italia Luca Carlo Guerra - Preparatore atletico


  • Italia Massimiliano Del Caro - Preparatore dei portieri


  • Italia Simone Gallo - Fisioterapista/Massaggiatore


  • Italia Cosimo De Luca - Team manager








Note |




  1. ^ corrieredicomo.it, https://www.corrieredicomo.it/como-1907-ecco-la-maglia-ufficiale-per-la-stagione-2018-2019-la-gallery Titolo mancante per url url (aiuto).


  2. ^ ab Como, svelato il progetto "Herons": "Riannodare il legame con il territorio" - lariosport.it, 21 mar 2014


  3. ^ abcd Stadio G. Sinigaglia, calciocomo1907.it. URL consultato il 5 maggio 2014 (archiviato dall'url originale l'8 settembre 2015).


  4. ^ La nostra storia: Como, 11 settembre 1949..., calciocomo1907.it, 11 settembre 2013. URL consultato il 5 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 13 settembre 2013).


  5. ^ ab Comunicato ufficiale n. 191/A - Provvedimento revoca affiliazione Calcio Como S.r.l. e rigetto istanza attribuzione titolo sportivo F.C. Como S.r.l (PDF), FIGC, 30 giugno 2017. URL consultato il 3 luglio 2017.


  6. ^ Storia su fc-como.it (archiviato)


  7. ^ abcdefghijklmnopqrstuvwxyzaaabacadaeafagahaiajakalamanaoapaqarasatauavawaxayazbabbbcbdbebfbgbhbibjbkblbmbnbobpbqbrbsbtbubvbwbxbybzcacbcccdcecfcgchcicjckclcmcnco La storia, calciocomo1907.it. URL consultato il 14 giugno 2015 (archiviato dall'url originale l'8 febbraio 2015).


  8. ^ Levrini, Op. cit., p. 38


  9. ^ Levrini, Op. cit., pp. 40-41


  10. ^ Usuelli, Op. cit., pp. 17-19


  11. ^ ab Levrini, Op. cit., pp. 83-86


  12. ^ Levrini, Op. cit., pp. 87-90


  13. ^ Levrini, Op. cit., pp. 200-206


  14. ^ (DE) Die Tabelle am 3. Spieltag der italienischen Serie A 1951/1952, fussballdaten.de. URL consultato il 27 settembre 2012.


  15. ^ Levrini, Op. cit., p. 403


  16. ^ Como, botte negli spogliatoi. Bertolotti operato per 3 ore, repubblica.it, 19 novembre 2000. URL consultato il 17 maggio 2008.


  17. ^ Tre anni a Ferrigno: «È meglio se mi ritiro». Bertolotti: «Giustizia è fatta, sono soddisfatto anche se la sentenza non mi restituirà al calcio», corriere.it, 28 gennaio 2001. URL consultato il 17 maggio 2008 (archiviato dall'url originale il 24 giugno 2009).


  18. ^ Calcio, fallimento del Como; arresti domiciliari per Preziosi, la Repubblica, 20 settembre 2005. URL consultato il 10 maggio 2013.


  19. ^ Camera di Conciliazione e Arbitrato per lo Sport - Lodo nel procedimento di Arbitrato (PDF), coni.it, p. 2. URL consultato il 10 maggio 2013.


  20. ^ Play off Serie D: Tritium-Como sospesa al 17' della ripresa, bustocco.it, 9 giugno 2006. URL consultato il 9 giugno 2015.


  21. ^ Show Como: playoff. E ora tocca al Benevento, La Provincia, 10 maggio 2015. URL consultato l'11 maggio 2015.


  22. ^ Playoff, subito una sorpresa: Benevento fuori, Como avanti, Sky Sport, 16 maggio 2015. URL consultato il 18 maggio 2015.


  23. ^ Il Como è in finale playoff!!!!, La Provincia, 31 maggio 2015. URL consultato il 31 maggio 2015.


  24. ^ IL COMO TORNA IN SERIE B - IL SOGNO SI È REALIZZATO, La Provincia, 14 giugno 2015. URL consultato il 14 giugno 2015.


  25. ^ Calcio Como, brutto colpo Secondo il giudice può fallire - La Provincia di Como, 14 apr 2016


  26. ^ Sentenza: il Calcio Como è fallito - La Provincia di Como, 23 lug 2016


  27. ^ Il tribunale ha concesso l'esercizio provvisorio Archiviato il 7 agosto 2016 in Internet Archive. - calciocomo1907.it, 26 lug 2016


  28. ^ Comunicato della società Archiviato il 7 agosto 2016 in Internet Archive. - calciocomo1907.it, 23 lug 2016


  29. ^ Il Como è fallito: beni all'asta - Il Giorno, 6 dic 2016


  30. ^ Calcio Como: nuova asta il 24 gennaio. Di Michele: “Faremo di tutto per salvare il club” - espansionetv.it, 16 dic 2016


  31. ^ Il Como è di Lady Essien «Vi porteremo in serie B» - La Provincia di Como, 16 mar 2017


  32. ^ Como, ora è ufficiale: Iuliano mister e De Nicola ds - La Provincia di Como, 26 mag 2017


  33. ^ Football Club Como, stipendi e fideiussioni: Casimiri rassicura - Corriere di Como, 7 giu 2017


  34. ^ Como, per ora niente soldi dall’Inghilterra. Ansia per l’affiliazione alla Figc - Corriere di Como, 13 giu 2017


  35. ^ Anna Campaniello, Como calcio, il tradimento di lady Essien e le promesse non mantenute, Corriere della Sera, 30 giugno 2017. URL consultato il 4 luglio 2017.


  36. ^ Otto pretendenti per salvare il Como - Il Giorno, 11 lug 2017


  37. ^ Calcio Como assegnato al gruppo Nicastro-Renzi Ardito allenatore, Pruzzo ds (video). URL consultato il 24 luglio 2017.


  38. ^ Michela Vitale, Como 1907 ammesso in soprannumero alla serie D intanto arriva il nuovo sponsor tecnico, Espansione TV, 2 agosto 2017. URL consultato il 2 agosto 2017.


  39. ^ Gozzano per la prima volta in serie C: al fischio finale esplode la festa - La Stampa, 6 mag 2018


  40. ^ Dallo statuto del Como Foot-Ball Club in Levrini, Op. cit., p. 50


  41. ^ Foto di squadra con il nuovo stemma contenente le scritte "Como" in basso e "Calcio" in verticale a destra in Levrini, Op. cit., p. 351


  42. ^ Annuario F.I.G.C. 1970-71, p. 25: Como Calcio S.p.a.


  43. ^ (IT) Redazione Corriere di Como, Como 1907: ecco la maglia ufficiale per la stagione 2018-2019. LA GALLERY, su https://www.corrieredicomo.it. URL consultato l'11 febbraio 2019.


  44. ^ (IT) I PRODOTTI COMO1907: PURA PASSIONE BIANCOBLU – Como 1907, su como1907.net. URL consultato l'11 febbraio 2019.


  45. ^ Welter, p. 54


  46. ^ Levrini, Op. cit., pp. 625-626


  47. ^ Como - scudettitalia.altervista.org


  48. ^ Progetto Herons stagione sportiva 2016/17 - fc-como.it (archiviato)


  49. ^ Il Como in vendita su eBay. Un pezzo di storia all’asta - Corriere di Como, 22 mar 2012


  50. ^ Levrini, Op. cit., p. 197


  51. ^ Ecco i nomi che fanno parte della S3c. Rivetti pronto a entrare con il 25% - Corriere di Como, 15 feb 2012


  52. ^ ab La dogana del vento, sololibri.net, 25 ottobre 2011. URL consultato il 14 giugno 2015.


  53. ^ Designato per la stagione 2017-2018, ma mai entrato effettivamente in carica a causa del fallimento della società


  54. ^ (ENRUCS) Football Club: Como Calcio, Como, eu-football.info. URL consultato il 29 marzo 2013.


  55. ^ (PTEN) Seleção Brasileira (Brazilian National Team) 1985-1987, rsssfbrasil.com. URL consultato il 29 marzo 2013.


  56. ^ (EN) Uruguay - International Matches 2001-2005, rsssf.com. URL consultato il 29 marzo 2013.


  57. ^ Piksel.com, Figc | News - Oggi a Cesena sfida scudetto tra Roma e Milan. Under 17 Lega Pro: Como campione d'Italia, su FIGC - Federazione Italiana Giuoco Calcio. URL consultato il 23 giugno 2017.


  58. ^ All'epoca massimo livello del campionato italiano di calcio.


  59. ^ All'epoca 3º livello del campionato italiano di calcio.


  60. ^ All'epoca 2º livello del campionato italiano di calcio.


  61. ^ abcdefghijklmnopqrstuvwxy Curva Nord: Como (PDF), cremona.altervista.org, 21 novembre 2004. URL consultato il 15 giugno 2015.


  62. ^ abcdefghijklmnopqrstuvwx Ultras in ITALIA: Lombardia, biangoross.com, 1º luglio 2011. URL consultato il 15 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 2 luglio 2015).


  63. ^ ab Cinque feriti dopo Como-Inter. Gli ultras varesini negli scontri, laprovinciadivarese.it, 26 luglio 2012. URL consultato il 2 novembre 2013.


  64. ^ Como-Livorno, una sfida d'altri tempi in campo e fuori, su quicomo.it. URL consultato il 30 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 1º ottobre 2015).


  65. ^ Moretti Paolo, Como devastata dagli ultras, 9 feriti, su archiviostorico.corriere.it. URL consultato il 30 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 2 ottobre 2015).


  66. ^ Gemellaggi e Rivalità degli Ultras Italiani nel calcio - TUTTOCURVE, su tuttocurve.com. URL consultato il 30 settembre 2015.


  67. ^ Cremonese-Como 0-1, laprovinciadicomo.it, 12 ottobre 2013. URL consultato il 2 novembre 2013.


  68. ^ http://sport.sky.it/calcio/2014/10/18/legapro_derby_monza_como_storia_girone_a.html


  69. ^ http://www.ilcittadinomb.it/stories/Cronaca/scontri-con-i-tifosi-del-como-daspo-a-5-tifosi-del-monza_1108241_11/



Bibliografia |



  • Enrico Levrini, Como 1907-2007. Cent'anni in azzurro, Como, Editoriale Corriere di Como, 2007.

  • Gianfranco Usuelli - Giancarlo Menotti (a cura di), 80º Calcio Como. 1907-1987, Edistudio, 1987.

  • Massimo Moscardi (a cura di), Il trionfo, Como, Editoriale-Corriere di Como, 2002.

  • Luigi Saverio Bertazzoni (a cura di), Annuario Italiano del Giuoco del Calcio, Modena, F.I.G.C., dal 1926-1927 al 1931-1932.

  • Rinaldo Barlassina (a cura di), L'agendina del Calcio. Assicurazioni Generali Venezia, Milano, stampato dalla Gazzetta dello Sport, dal 1933-1934 al 1941-1942.

  • Almanacco illustrato del calcio, Milano, Rizzoli Editore, dal 1939 al 1963.

  • Almanacco illustrato del calcio, Milano, Edizioni Carcano, dal 1964 al 1970.

  • Almanacco illustrato del calcio, Modena, Edizioni Panini, dal 1971 al 2012.

  • Annuario F.I.G.C., Roma, F.I.G.C., dal 1951-1952 al 1957-1958 e dal 1962 al 2003.

  • Giorgio Welter, Como, in Le maglie della Serie A, Milano, Codice Atlantico, 2013, pp. 54-57, ISBN 978-88-905512-9-1.



Voci correlate |



  • Como

  • Esperia Football Club

  • Derby Como-Esperia

  • Derby Como-Varese



Collegamenti esterni |



  • Sito ufficiale, su como1907.net.

  • (DEENIT) Como 1907, su Transfermarkt.it, Transfermarkt GmbH & Co. KG.


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