Tristan Tzara






Tristan Tzara ritratto da Lajos Tihanyi


Tristan Tzara (IPA: [trisˈtan ˈt͡sara]), pseudonimo di Samuel Rosenstock (Moinești, 16 aprile 1896 – Parigi, 25 dicembre 1963) è stato un poeta e saggista rumeno di lingua francese e romena.


Di origine ebraica, visse per la maggior parte della sua vita in Francia, ed è conosciuto soprattutto per essere uno dei fondatori del Dadaismo, un movimento di avanguardia rivoluzionaria nelle arti.




Indice






  • 1 Vita e opere


  • 2 Note


  • 3 Bibliografia


  • 4 Altri progetti


  • 5 Collegamenti esterni





Vita e opere |


Il movimento Dada nacque a Zurigo durante la prima guerra mondiale. Tzara scrisse i primi testi Dada, La première aventure céleste de Monsieur Antipyrine (1916), Vingt-cinq poèmes (1918) e il manifesto del movimento, Sept manifestes Dada (1924). A Parigi, assieme alla moglie Greta Knutson e ad altri artisti come André Breton, Philippe Soupault e Louis Aragon, fu protagonista di attività artistiche rivoluzionarie con l'intento di scioccare il pubblico e di disintegrare le strutture del linguaggio. Nel 1921 si distinse anche nel mondo del teatro con la sua grande opera Cuore a gas, in cui i personaggi sono parti del corpo, che comunicano con il pubblico coinvolgendolo nella rappresentazione teatrale.


Alla fine del 1929, stanco del nichilismo e del distruzionismo, si unì ai suoi amici nelle attività più costruttive del surrealismo. Si spese per conciliare il surrealismo con il marxismo ed entrò a far parte del Partito Comunista Francese nel 1937. Combatté in Spagna per la repubblica contro i franchisti e fu un attivo resistente francese nella Seconda guerra mondiale. Secondo Arturo Schwarz fu agente della polizia segreta stalinista e denunciò i poeti surrealisti trotskisti che l'avevano ospitato a Praga e a Belgrado, che furono tutti fucilati.[1] Lasciò il partito nel 1956, in protesta contro la repressione Sovietica della Rivoluzione Ungherese.


I suoi ideali politici lo portarono poco a poco a divenire un poeta lirico. Le sue poesie narrano l'angoscia della sua anima, intrappolata tra rivolta e meraviglia nella tragedia quotidiana della condizione umana. I suoi lavori più maturi sono considerati L'Homme approximatif (1931), Parler seul (1950) e La face intérieure (1953), dove le parole, affiancate in modo anarchico nel Dada, sono sostituite da un linguaggio ancora difficile ma più esplicito.


Morì a Parigi nel 1963. Il suo corpo è interrato nel Cimitero di Montparnasse.



Note |




  1. ^ Calci a Siqueiros, ceffoni a Tzara: così vendicò la morte di Trotsky



Bibliografia |



  • Valeriana, L., Dada Zurigo Ball e il Cabaret Voltaire, Martano Editore, Torino 1970.

  • Grazioli, E. (a cura di), Dada a Parigi 1918-1924, Tristan Tzara, Francis Picabia, Andre Breton, Hestia, Cernusco Lombardo, 1998.

  • Irma Carannante, Tristan Tzara. Prime Poesie, Edizioni Joker, Novi Ligure, 2015.



Altri progetti |



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Collegamenti esterni |




  • Due testi di Tristan Tzara ("Nota sulla poesia" e "Per fare una poesia dadaista") sul blog "Imperfetta Ellisse", su ellisse.altervista.org. Parametro sconosciuto Traduzione italiana de "L'Homme Approximatif" (E. Pini), capitolo per capitolo: ignorato (aiuto)

  • Traduzione italiana di E. Pini del capolavoro surrealista L'Homme Approximatif (1931) di Tristan Tzara alla pagina L'Uomo Approssimativo.


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