Accademia nazionale di San Luca
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L'Accademia di San Luca è un'associazione di artisti di Roma, fondata ufficialmente nel 1593 da Federico Zuccari, che ne fu anche primo direttore (Principe), con il presupposto di elevare il lavoro degli artisti al di sopra del semplice artigianato[1].
Indice
1 Storia
1.1 L'emblema dell'Accademia
1.2 L'Accademia oggi
1.3 Il NAM (Nuovo Archivio Multimediale)
2 Opere principali
3 Il Corpo accademico
4 Principi
5 Presidenti
6 Critiche e aspetti controversi
7 Note
8 Bibliografia
9 Altri progetti
10 Collegamenti esterni
Storia |
Durante i primi anni di vita, l'associazione finì nell'orbita del patronato papale, che dominò e controllò l'istituzione. L'accademia venne intitolata nei primi del '600 all'evangelista San Luca dopo la sua nomina a protettore di tutti i pittori. Secondo la leggenda, infatti, Luca fu l'autore del primo ritratto della Vergine Maria.
Prima di questa istituzione gli artisti facevano riferimento all'antichissima Università dei Pittori, Miniatori e Ricamatori, corporazione di mestiere i cui statuti e privilegi vennero rinnovati sotto Papa Sisto IV il 17 dicembre 1478: tra i fondatori della nuova corporazione va annoverato il celebre Melozzo da Forlì, nella sua qualità di pictor papalis.
Il passaggio da "Universitas" ad "Accademia delle Arti della Pittura, della Scultura e del Disegno" avvenne per iniziativa del pittore Girolamo Muziano e fu sancito ufficialmente nel 1577 da Gregorio XIII, ma l'effettiva trasformazione dalla vecchia alla nuova istituzione fu graduale. Ad esempio, il trasferimento dalla vecchia sede della chiesa di San Luca (demolita nel 1585) alla chiesa dei Santi Luca e Martina al Foro Romano fu concesso da Sisto V solo nel 1588. Di fatto, la "fondazione" ufficiale dell'Accademia si ebbe ancora dopo, nel 1593, ad opera di Federico Zuccari, che ne fu formalmente il primo Principe.
Nel 1605, papa Paolo V concesse all'istituzione il giorno della festa di San Luca il diritto di concedere la grazia a tutti i condannati scelti dai membri dell'accademia. Nel 1620, Urbano VIII concesse il diritto all'Accademia di San Luca di stabilire chi poteva esser considerato "artista" a Roma e tredici anni più tardi, nel 1633, le diede la capacità di poter tassare tutti gli artisti ed il monopolio su tutte le commissioni pubbliche dello Stato Pontificio. L'accademia entrò sotto l'alto patronato del nipote del Papa, il cardinal Francesco Barberini, Sr.
Nel corso degli anni l'autorità papale prese sempre più il controllo dell'istituzione. L'accademia aveva lo scopo secondo molti critici moderni di dare un'alta educazione agli artisti ma allo stesso tempo di esercitare su di loro il controllo diretto della Chiesa. I Principi dell'Accademia di San Luca, erano eminenti personalità artistiche elette dal corpo accademico, tra coloro che ricoprirono questa carica ci furono personalità illustri del mondo dell'arte come Gian Lorenzo Bernini o Domenichino. Nonostante tutto molti importanti artisti rimasero al di fuori di questa istituzione e non vennero mai ammessi nel circuito dell'accademia. Nel corso degli anni per questo motivo nacquero a Roma scuole di artisti alternative all'accademia, che si opponevano al modo di concepire l'arte da parte di questa istituzione ufficiale, una delle più famose fu la Scuola dei bamboccianti.
Dopo l'elezione a Principe di Antonio Canova, carica che divenne "a vita" con il titolo di Principe perpetuo nel 1814, si abbandonò tale titolo per adottare al suo posto la carica di Presidente.
Dopo l'Unità d'Italia e l'annessione di Roma al Regno nel 1870, a partire del 1872 si trasformò in "Accademia Reale" e, con l'istituzione della Repubblica, dal 1948 cambiò nuovamente nome diventando "Nazionale".
L'emblema dell'Accademia |
Nel 1705 venne adottato dall'accademia lo stemma che ancora oggi la caratterizza. È un triangolo equilatero formato da tre strumenti caratteristici delle tre arti principali praticate all'interno dell'istituzione: il pennello per la pittura, lo scalpello per la scultura e il compasso per l'architettura. L'emblema è coronato da un cartiglio in cui compaiono le lettere di un motto di Orazio: aequa potestas, cioè la pari dignità che queste arti hanno fra loro. A partire del 1934 questo stemma venne affiancato da uno nuovo, rappresentante San Luca mentre ritrae la Vergine.
L'Accademia oggi |
L'Accademia di San Luca è tuttora in attività. Secondo lo statuto, ogni artista membro è tenuto a donare una sua opera all'istituzione per perpetuare la propria memoria ai posteri. Le opere donate dai vari membri che si sono susseguiti negli anni, fin dalla fondazione, sono conservate nel Museo dell'Accademia, situato all'interno di Palazzo Carpegna, piazza dell'Accademia di San Luca, 77 nei pressi della Fontana di Trevi, e formano una collezione unica di sculture e di dipinti.
Il NAM (Nuovo Archivio Multimediale) |
A partire dal 2012, l'Accademia di San Luca si è dotata dello strumento del NAM (Nuovo Archivio Multimediale), un portale web, attraverso il quale è possibile consultare la documentazione video e fotografica delle attività promosse dall'Accademia.
Opere principali |
- Agnolo Bronzino
San Bartolomeo, 1555
Sant'Andrea, 1555
- Viviano Codazzi
Roma, il Campo Vaccino nei pressi del Capitolino, 1630 circa
- Lavinia Fontana
Autoritratto con il clavicembalo, 1577
- Francesco Hayez
Atleta trionfante, 1813
- Giovanni Battista Piazzetta
- Giuditta e Oloferne
- Raffaello
- Putto reggicandelabro
- Pieter Paul Rubens
- Ninfe che incoronano l'Abbondanza
- Tiziano
Ritratto di Ippolito Riminaldi, 1528 circa
Il Corpo accademico |
L'Accademia è strutturata nelle tre classi di:
- pittura,
- scultura,
- architettura.
Il Corpo Accademico è formato da:
- 90 Accademici Nazionali (30 Pittori, 30 Scultori, 30 Architetti),
- 30 Accademici Stranieri (10 Pittori, 10 Scultori, 10 Architetti),
- 36 Accademici Cultori (gli studiosi dell'arte e dell'architettura di ogni nazionalità, venuti in particolare fama),
- 24 Accademici Benemeriti (persone di ogni nazionalità, che si sono eccezionalmente distinte verso le arti e verso l'Accademia).
Principi |
Fra i più importanti Principi dell'Accademia di San Luca, si possono ricordare:
Federico Zuccari, primo principe 1593
Tommaso Laureti, 1595
Giovanni De Vecchi, 1596
Cesare Nebbia, 1597
Durante Alberti, 1598
Flaminio Vacca, 1599
Cavalier d'Arpino, 1600, 1616, 1629
Girolamo Massei, 1603
Pietro Bernini, 1605, 1606
Paolo Guidotti, 1607, 1620
Gaspare Celio, 1609
Cherubino Alberti, 1611-1613
Ottavio Leoni, 1614-1615, 1627
Giovanni Baglione, 1617-1619
Gian Lorenzo Bernini, 1621, 1630
Agostino Ciampelli, 1623
Antiveduto Gramatica, 1624
Simon Vouet, 1624-1627
Baldassare Croce, 1628
Domenichino, 1629
Giovanni Lanfranco, 1631, 1632
Francesco Mochi, 1633
Pietro da Cortona, 1634-1636
Alessandro Turchi, 1637, 1638
Giovanni Francesco Romanelli, 1639
Alessandro Algardi, 1640
Girolamo Rainaldi, 1641-1643
Niccolò Menghini, 1645-1647
Giovanni Battista Soria, 1648-1650
Luigi Gentile da Bruxelles, 1651-1653
Pietro Martire Neri, 1654
Bernardino Gagliardi, 1655-1658
Nicolas Poussin, 1657 (rifiuta)
Raffaello Vanni, 1658-1660
Gaspare Morone, 1661
Pier Francesco Mola, 1662, 1663
Carlo Maratta, 1664-1665, 1699, 1706-1713
Giovanni Francesco Grimaldi 1666
Melchiorre Cafà, 1667 (rinuncia)
Orfeo Boselli, 1667- Pietro del Pò
Giacinto Brandi 1669, 1684
Domenico Guidi, 1670, 1675
Giovanni Maria Morandi, 1671, 1680, 1685
Charles Errard, 1672, 1678
Carlo Rainaldi, 1673
Giovan Battista Gaulli, 1674
Carlo Cesi, 1675
Charles Le Brun, 1676-1677
Lazzaro Baldi, 1679
Mattia de Rossi, 1681, 1693
Luigi Garzi, 1682
Giovan Battista Contini, 1683, 1719
Filippo Lauri, 1686 (rinuncia)
Carlo Fontana, 1686, 1694
Ludovico Gimignani, 1688
Carlo Buratti, 1697
Giovan Battista Boncori, 1698
Charles-François Poerson, 1714, 1718
Benedetto Luti, 1720
Giuseppe Bartolomeo Chiari, 1723-1725
Antonio Valeri, 1726
Camillo Rusconi, 1727, 1728
Sebastiano Conca, 1729, 1739
Girolamo Teodoldi, 1734, 1742
Agostino Masucci, 1736-1738
Jean-François de Troy, 1744
Giovanni Battista Maini, 1746, 1747
Tommaso de Marchis, 1748
Francesco Mancini, 1750-1751
Filippo della Valle, 1752, 1760-1761
Ferdinando Fuga, 1753-1754
Giovanni Paolo Pannini, 1755
Pietro Bracci, 1756
Clemente Orlandi, 1757
Placido Costanzi, 1758
Mauro Fontana, 1762
Francisco Preciado de la Vega, 1764-1766, 1777-1778
Andrea Bergondi, 1767, 1779-1780
Anton Raphael Mengs, 1771-1772
Carlo Marchionni, 1773
Ferdinando Raggi, 1781
Anton von Maron, 1784
Agostino Penna, 1787-1789
Antonio Asprucci, 1790
Tommaso Conca, 1793
Vincenzo Pacetti, 1796, 1800, 1801
Andrea Vici, 1802
Vincenzo Camuccini, 1806-1810
Antonio Canova, 1811 (principe perpetuo dal 1814 al 1822)
Presidenti |
Fra i più importanti Presidenti dell'Accademia di San Luca, si possono ricordare:
Gaspare Landi, 1817-1820
Alessandro Massimiliano Laboureur, 1820-1822
Girolamo Scaccia, 1823
Vincenzo Camuccini, 1826
Bertel Thorvaldsen, 1827-1828
Giulio Camporese, 1829
Andrea Pozzi, 1830-1831
Antonio D'Este, 1832
Tommaso Minardi, 1837
Clemente Folchi, 1841-1843
Luigi Poletti, 1849-1853
Filippo Agricola, 1854-1855
Virginio Vespignani, 1870, 1876-1877
Nicola Consoni, 1878, 1883- Andrea Busiri Vici 1886, 1887
Roberto Bompiani, 1898
Stefano Galletti, 1899, 1900
Critiche e aspetti controversi |
Nel febbraio del 2009 un'inchiesta[2] del settimanale l'Espresso ha riferito di una serie di questioni connesse con la gestione dell'Accademia, denunciando in particolare che dalla biblioteca sarebbero sparite alcune opere, fra cui alcuni disegni di Jacopo Palma il Giovane e diversi libri antichi di proprietà del Comune di Roma.
Inoltre l'inchiesta ha puntato il dito contro la gestione definita "familista" da parte del segretario generale Giorgio Ciucci e della soprintendente Angela Cipriani del patrimonio immobiliare dell'Accademia e contro alcuni presunti sprechi delle sovvenzioni pubbliche.
L'Accademia Nazionale di San Luca ha inviato al settimanale, tramite l'Accademico Prof. Avv. Fabrizio Lemme, una lettera di precisazioni e smentite sulle sparizioni di libri e disegni, sulla gestione del patrimonio immobiliare e sui presunti sprechi delle sovvenzioni pubbliche. In attesa di far luce sulla faccenda, la responsabile dell'Archivio Storico e Soprintendente della Galleria Angela Cipriani si è dimessa dagli incarichi.
Note |
^ Alberti, 1604.
^ Accademia di San Luca, che fine hanno fatto quelle opere d'arte? | L'espresso
Bibliografia |
- Romano Alberti, Origine e progresso dell'Accademia del disegno, de Pittori, Scultori & Architetti di Roma recitati sotto il reggimento dell'Eccellente Sig. Cavagliero Federico Zuccari, & raccolti da Romano Alberti, Pavia, Pietro Bartoli, 1604.
Melchiorre Missirini, Memorie per servire alla storia della Romana Accademia di S. Luca fino alla morte di Antonio Canova compilate da Melchior Missirini, Roma, Nella Stamperia De Romanis, 1823.- Nikolaus Pevsner, Le accademie d'arte. Introduzione di Antonio Pinelli, Torino, Einaudi, 1982; ed. orig.: Cambridge 1940.
I disegni di figura nell'Archivio Storico dell'Accademia di San Luca, vol. I, Concorsi e Accademie del secolo XVII, a cura di Angela Cipriani e Enrico Valeriani, con un saggio di Olivier Michel, Roma, Casa Editrice Quasar, 1988.- Francis Haskell, Mecenati e pittori. L'arte e la società italiane nell'età barocca, Torino, Allemandi, 2000.
- Isabella Salvagni, I ticinesi a Roma tra corporazione e accademia. Il caso dell'Accademia di San Luca (1550-1610), in Giorgio Mollisi (a cura di), Arte&Storia, Svizzeri a Roma nella storia, nell'arte, nella cultura, nell'economia dal Cinquecento ad oggi, Edizioni Ticino Management, anno 8, numero 35, settembre-ottobre 2007, Lugano 2007, pp. 74–86.
- Eadem, La crisi degli anni Novanta. L'Accademia di San Luca e gli architetti, in Cosa è architetto. Domenico Fontana tra Melide, Roma e Napoli (1543-1607), atti del convegno internazionale di studi, Mendrisio, Accademia di architettura, 13-14 settembre 2007.
- Cristiano Marchegiani, Meteore nei cieli d'Arcadia. Marchigiani e accademie d'arte nei secoli XVII e XVIII: studi e concorsi romani, in "Studia Picena. Rivista marchigiana di storia e cultura", Ancona, LXXIII (2008), pp. 169–259.
Carlo Pietrangeli, Gaetana Scano e Paolo Marconi, L'Accademia nazionale di San Luca. De Luca editore, 1974.- Filippo Anfossi, Maria Frattini e P. Magia, Statuti della Pontificia Accademia romana di belle arti, detta di S. Luca vedute, su archive.org, I (di 3), Roma, Francesco Burliè (tipografia di), 1818, p. 39 (archiviato il 18 Ottobre 2018).
Altri progetti |
Altri progetti
- Wikimedia Commons
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Collegamenti esterni |
- Sito ufficiale, su accademiasanluca.eu.
- Sito del NAM, Nuovo Archivio Multimediale dell'Accademia di San Luca, su nam.accademiasanluca.eu.
- Galleria Nazionale di San Luca, su roma2000.it.
- Accademia San Luca, su arte-argomenti.org.
- Storia dell'Accademia di San Luca, 1590-1635: Documenti dell'Archivio di Stato di Roma, su nga.gov.
- Alcune pubblicazioni dell'Accademia sono liberamente consultabili sul sito della Biblioteca Digitale Beic, su beic.it.
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Controllo di autorità | VIAF (EN) 127343943 · ISNI (EN) 0000 0001 2151 579X · LCCN (EN) n93105433 · BNF (FR) cb12174849k (data) · BAV ADV10307229 |
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