Polpenazze del Garda





































































































Polpenazze del Garda
comune



Polpenazze del Garda – Stemma Polpenazze del Garda – Bandiera
Polpenazze del Garda – Veduta
Localizzazione
Stato
Italia Italia
Regione
Regione-Lombardia-Stemma.svg Lombardia
Provincia
Provincia di Brescia-Stemma.png Brescia
Amministrazione
Sindaco Andrea Dal Prete[1] (FdI-AN-Lega Nord) dal 16/05/2011
Territorio
Coordinate
45°32′41″N 10°30′51″E / 45.544722°N 10.514167°E45.544722; 10.514167 (Polpenazze del Garda)Coordinate: 45°32′41″N 10°30′51″E / 45.544722°N 10.514167°E45.544722; 10.514167 (Polpenazze del Garda)
Altitudine 204 m s.l.m.
Superficie 9,12 km²
Abitanti 2 674[2](31-3-2018)
Densità 293,2 ab./km²
Frazioni
Bottenago, Castelletto, Picedo, Fontanelle, Vedrine, Pozzolo, Borrine, Posteghe
Comuni confinanti
Calvagese della Riviera, Manerba del Garda, Muscoline, Puegnago del Garda, Soiano del Lago
Altre informazioni
Cod. postale 25080
Prefisso 0365
Fuso orario UTC+1
Codice ISTAT
017145
Cod. catastale G801
Targa BS
Cl. sismica zona 2 (sismicità media)
Nome abitanti Polpenazzesi
Patrono Natività della Beata Vergine Maria
Giorno festivo 8 settembre
Cartografia

Mappa di localizzazione: Italia

Polpenazze del Garda

Polpenazze del Garda



Polpenazze del Garda – Mappa
Posizione del comune di Polpenazze del Garda nella provincia di Brescia
Sito istituzionale

Polpenazze del Garda (Polpenàs in dialetto gardesano[3]) è un comune italiano di 2 674 abitanti situato nella provincia di Brescia, nella zona della Valtenesi, presso il Lago di Garda.


È conosciuto principalmente per la produzione di Vino della Valtenesi e di Olio del Garda. Tutti gli anni vi si tiene la "Fiera del Vino", nell'ultimo fine settimana di maggio tra le vie del centro storico.


Storicamente, da ricordare, che il Palazzo Tenuta Le Posteghe a Polpenazze del Garda, fu sede del Ministero della Difesa Nazionale durante la Repubblica Sociale Italiana.




Indice






  • 1 Geografia fisica


    • 1.1 Territorio


    • 1.2 Clima




  • 2 Origini del nome


  • 3 Storia


  • 4 Monumenti e luoghi d'interesse


    • 4.1 Architetture religiose


    • 4.2 Architetture Civili


    • 4.3 Architetture militari


    • 4.4 Architetture contemporanee


    • 4.5 Siti archeologici


    • 4.6 Aree verdi




  • 5 Società


    • 5.1 Evoluzione demografica




  • 6 Economia


    • 6.1 Turismo




  • 7 Cultura


    • 7.1 Istruzione


    • 7.2 Musei




  • 8 Geografia antropica


  • 9 Sport


    • 9.1 Calcio




  • 10 Amministrazione


  • 11 Note


  • 12 Bibliografia


  • 13 Altri progetti





Geografia fisica |



Territorio |




Panorama di Polpenazze del Garda


Polpenazze è situato sulla sponda occidentale del Lago di Garda ed è uno dei sette comuni della Valtenesi. È caratterizzato da territorio collinare ed è quindi una zona prettamente agricola, le colture tipiche sono: la viticoltura e l'olivicoltura. Vitigno principale è il Groppello, seguito da Marzemino, Sangiovese e Barbera.
Polpenazze è il maggior produttore d'olio della Valtenesi[4].
Molto conosciuta anche Picedo, la più grande frazione di Polpenazze del Garda.



Clima |


Il clima è di tipo mediterraneo, grazie alla mitigazione del Lago.



































Mese
Gen
Feb
Mar
Apr
Mag
Giu
Lug
Ago
Set
Ott
Nov
Dic
Anno
Temperatura media (°C)
3,5
5,5
9,1
12,5
16,1
21,4
23,2
19,2
15,3
12,8
9,5
4,2
12,7


Origini del nome |


Secondo Mazza (1986), il toponimo deriverebbe dal latino Pomponius, nome personale romano, attraverso l'accrescitivo peggiorativo Pomponicius. Nel XII secolo il paese era chiamato Pulpinazo, mentre nel XIII è attestato l'uso di Polpenazi.



Storia |




Torre del castello


Le indagini archeologiche svolte dal Gruppo Grotte Gavardo nel 1965, nel 1986 e attualmente in corso, hanno confermato l'esistenza dei primi insediamenti umani presso il lago Lugone, il quale era un laghetto inframorenico, prosciugato fra il Quattrocento e il Settecento e posizionato fra i colli di Cassaga, Brassina e San Pietro. Gli abitati in questione, risalenti all'Età del Bronzo, erano di tipo palifitticolo, salvo il più antico, della fase finale del Neolitico (2a metà del IV millenio a.C.); la sua popolazione praticava caccia, pesca, ma soprattutto agricoltura e allevamento di bestiame[5].


A quanto riportato da Mazza (1986), a Polpenazze si susseguirono le dominazioni dei Celti, degli Etruschi, dei Romani e dei barbari. Di questi insediamenti rimangono tracce presso Bottonago, una torre, e la chiesa di San Pietro in Lucone, sorta presso un tempio pagano e che appartenne inizialmente ad un convento di epoca romano-barbarica.


Di sicuro la presenza dei Galli Cenomani sul suo territorio è accertata dal ritrovamento di una tomba della fine del II secolo a.C.[6]




Domenica 22 agosto 1965 - Lago Lucone a Polpenazze del Garda, la Piroga di 4000 anni fa


Nel X secolo fu innalzato il Castello a difesa delle scorrerie degli Ungari. Nel 1330 fu assediato e conquistato da Mastino della Scala.


Nel 1459 alla cappella di S. Pietro in Lucone, già dipendente dalla pieve di S. Maria Assunta di Manerba, viene concesso il titolo di parrocchiale di Polpenazze.[7]


Il 29 agosto 1454 l'assemblea dei Capifamiglia, riunitisi nel numero di trentotto, approvò e confermò gli statuti comunali. Dei precedenti statuti non è sopravvissuta traccia, tuttavia è provato che l'organizzazione municipale esistette in periodi antecedenti, dato che la Repubblica di Venezia con il Ducale 13 maggio 1426 diede permesso al comune di restaurare il Castello distrutto dai Visconti durante la lotta che li antepose alla Serenissima[8]


Secondo il Bocchio (1986), gli Statuti comunali hanno permesso di delineare le strutture municipali del XV secolo. Il territorio fu suddiviso in sei ville, corrispondenti alle attuali frazioni: Castello, Fontanelle, Monte, Picedo, Pozzuolo e Vedrine. La Vicinia eleggeva dodici membri del Consiglio speciale, eletti in proporzione del peso di ogni villa, e trentasei ulteriori membri che si associavano al Consiglio speciale per formare la Vicinia ordinaria. Erano inoltre elette altre magistrature, di tipo amministrativo, come i due consoli, il massaro, i calcolatori, il notaio, il camparo, il ministrale e un misuratore del vino e dell'olio. Le singole ville eleggevano un sindico e un massaro, i quali gestivano il patrimonio di queste entità.[9]


Con l'istituzione della napoleonica Repubblica bresciana (marzo 1797), Polpenazze fu inserito nel Cantone del Benaco a seguito della suddivisione territoriale impostata dal Decreto 1º maggio 1797. Nel novembre dello stesso anno, confluì nel Dipartimento del Benaco della Cisalpina. Nelle riorganizzazioni amministrative di quest'ultima repubblica, svoltesi nell'anno seguente, il comune fu aggregato a maggio nel Distretto dei Colli, appartenente al Dipartimento del Benaco, e a settembre nel Distretto degli Ulivi del Dipartimento del Mella[10].





Chiesa della Natività della Madonna





Tenuta Le Posteghe


Dopo la breve parentesi dell'occupazione austro-russa (1799-1800), il comune ritornò a far parte della Cisalpina. Nella riorganizzazione amministrativa determinata dalla legge 23 fiorile anno IX (maggio 1801), la municipalità fu assegnata al Distretto IV di Salò e in tale veste si mantenne con la trasformazione della Cisalpina in Repubblica Italiana. Nel giugno 1805 fu riorganizzato il napoleonico Regno d'Italia e Polpenazze fu aggregato al Cantone I di Salò appartenente al Distretto IV avente medesimo capoluogo. Fu inoltre definito come comune di terza classe. Nel 1810 ricevette i territori dei soppressi comuni di Soiano e Puegnago[10].


Il Congresso di Vienna (1815) assegnò le province lombarde, compreso quindi Polpenazze, al neonato Regno Lombardo-Veneto retto dalla Casa d'Asburgo. Il comune perdette i territori di Soiano e Puegnago, avendo questi ultimi riottenuto l'autonomia municipale, e, con notificazione 12 febbraio 1816, fu assegnato al Distretto XIV (dal 1853, VII) di Salò appartenente alla provincia di Brescia[11].


Dopo gli eventi della seconda guerra di indipendenza italiana e il passaggio delle province lombarde al Regno di Sardegna (dal 1861, Regno d'Italia), Polpenazze fu assegnato al Mandamento I di Salò a sua volta appartenente al Circondario IV della nuova provincia di Brescia[12].


Sul finire dell'Ottocento, Giuseppe Filippini aprì una filanda, mentre sua moglie Caterina Costa, dopo aver rilevato l'attività alla morte del marito, organizzò un ristoro per le lavoratrici[13].


Nel 1936, Giovanni Omodeo avviò la riforma fondiaria della Valtenesi bonificando le terre paludose, sistemando i fabbricati e dotandoli di acqua corrente ed energia elettrica[13].


Nel 1967, il nome fu convertito in Polpenazze del Garda[12].



Monumenti e luoghi d'interesse |



Architetture religiose |





Chiesa della Natività della Madonna




La "tensostruttura" che protegge gli scavi del Lago Lucone




  • Chiesa di San Pietro in Lucone, situata in prossimità del cimitero. (Campanile circa 1100, il resto del 1300, con importante ciclo pittorico di tarda matrice giottesca nel presbiterio della fine del 1300, ed una serie di importanti riquadri affrescati sulle sue pareti e pilastri del 1400-1500. I due altari laterali sono del 1600)[14]


  • Chiesa dei Santi Fermo e Rustico (circa 1350)


  • Chiesa di Sant'Antonio Abate, situata in piazza Olivieri a Picedo (1400)[15]


  • Chiesa della Natività della Madonna, parrocchiale di Polpenazze del Garda. Costruita su progetto di Giulio Todeschini, (1567-1588), conserva importanti opere artistiche di XVI-XIX secolo a.C., con prezioso organo Antegnati poi ampliato e restaurato più volte fino all'intervento di Pacifico Inzoli del 1897. La suggestiva e scenografica facciata è stata aggiunta nel 1907 su progetto di Antonio e Giovanni Tagliaferri[16]


  • Chiesa di Santa Elisabetta (Polpenazze del Garda) situata nella frazione di Castelletto (Polpenazze del Garda). (1691)


  • Chiesa di Sant'Eurosia situata in Località Naval, oggi sconsacrata. (1724)

  • Chiesa di Santa Maria a Bottenago (circa 1100, demolita negli anni '70 del secolo scorso con annesso castello)[17]



Architetture Civili |



  • Tenuta Le Posteghe, dimora storica nella Repubblica Sociale Italiana, fu sede del Ministero della Difesa Nazionale.

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Lo stesso argomento in dettaglio: Tenuta Le Posteghe.


  • Casa Palazzi, nel centro storico di Polpenazze (XVII secolo), gode di una terrazza spettacolare sul Lago di Garda (viene utilizzata durante la Fiera del Vino come "Corte degli Assaggi").

  • Palazzo Scolari, nel centro storico di Polpenazze (XVIII secolo), oggi è stata trasformata in appartamenti di lusso.

  • Casa Scolari, nella frazione di Vedrine, risale al XVI secolo. Dopo la recente ristrutturazione di essa si conserva solo la armoniosa loggia porticata.

  • Casa Bertazzi, nella frazione di Fontanelle, risale al XVI secolo.


  • Palazzo Bottarelli a Picedo del XVII secolo con all'interno una chiesetta.






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Lo stesso argomento in dettaglio: Palazzo Bottarelli.


  • Cantine Saleri, cantine storiche di Picedo, vennero demolite pochi anni fa per far spazio ad un complesso residenziale.

  • Palazzo comunale, era un tempo il Mastio o torre principale d'entrata nel castello. Salendo dall'interno fino alla sommità delle mura, e attraverso un ballatoio (antica ronda delle sentinelle), si collega all'antica torre-museo campanaria. Oggi è la sede comunale.



Architetture militari |


  • Castello di Polpenazze del Garda





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Lo stesso argomento in dettaglio: Castello di Polpenazze del Garda.


  • Castello di Picedo (Era collocato davanti alla chiesa di S. Antonio, nel piccolo centro storico, completamente demolito nel 1967)

  • Castello di Castelletto (Era collocato sul dosso più alto dell'attuale centro abitato. Oggi non esistono più tracce di esso, se non una piccola porzione di muro, costruito con tecniche antiche)

  • Castello di Bottenago (Era collocato sul dosso con relativa antica pieve di S. Maria, completamente distrutti e sostituiti da una casa d'abitazione).



Architetture contemporanee |



  • Villa Atelier a Picedo, progettata dall'Architetto Maurizio Betta tra il 1972 e il 1978. La forma complessa mixata all'utilizzo del cemento armato a vista ha creato nell'edificio un importante valore architettonico tanto da essere stata pubblicata su diverse riviste accademiche di livello nazionale.


Siti archeologici |



  • Palafitte del Lago Lucone di Polpenazze del Garda (il villaggio del Lucone D, scoperto ed indagato da Gabriele Bocchio nel 1986[18], fu impiantato nel 2033 a.C.). Nel 2011 è entrato a far parte del Patrimonio Universale dell'Umanità con tutela UNESCO World Heritage Site.


Aree verdi |


  • Parte del territorio del comune di Polpenazze del Garda ospita GardaGolf, uno dei migliori campi da Golf in Italia. Lenzuolo verde curatissimo si snoda dalla località "Aglera" fino ai margini dell'industria Camozzi. È attraversato da molti fiumiciattoli e laghetti artificiali. Fauna molto presente all'interno di questo polmone verde artificiale (costruito nel 1986).



In primo piano a sinistra Casa Palazzi



Società |



Evoluzione demografica |


Abitanti censiti[19]






Economia |


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Turismo |


Punto di riferimento molto visitato è il centro storico del paese. Interessante il ballatoio costruito sulle mura del castello, a ricreare l'antica ronda delle sentinelle, e l'annessa torre-museo, da cui si gode di un panorama verso la Valtenesi e con sfondo il Lago di Garda. Nelle piazze all'interno del Castello vengono organizzati molti eventi - spettacoli, soprattutto nella stagione estiva, che richiamano numerosi visitatori, anche grazie al panorama sulle colline moreniche della Valtenesi.



Cultura |




1 Giugno 2015, Piazza Biolchi a Polpenazze del Garda durante la 66ª Fiera del vino




Uno dei primi chioschi della Fiera del Vino di Polpenazze - Anno 1953



Istruzione |


Scuole



  • Asilo Infantile Maffizzoli - Via IV Novembre

  • Scuola Elementare Enrico Fermi - Via Vittorio Veneto


Biblioteche


  • Biblioteca Comunale "Lago Lucone" - Piazza Biolchi


Musei |


  • Torre Campanaria. La Torre del Castello ospita una sorta di esposizione di immagini storiche del comune, con anche una serie di oggetti di antichi mestieri. La risalita all'interno della torre, offre una volta arrivati nella parte più alta, una passerella con magnifica vista sul Lago di Garda.


Geografia antropica |


Oltre al centro abitato fungente da sede comunale, nel territorio comunale sono presenti altre tre frazioni:




  • Bottenago;


  • Castelletto (Polpenazze del Garda);


  • Picedo.


Inoltre vengono riconosciuti i seguenti nuclei abitativi:



  • Pozzuolo;

  • Vedrine;

  • Fontanelle;

  • Borrine;

  • Posteghe;

  • Monte;



Sport |



Calcio |


Presente dall'anno di fondazione, nel 2008, la A.S.D. Polpenazze Calcio.


Nel 2012 si è fusa con l'A.C. Calvagese Calcio acquisendo il nome di A.S.D. Polpenazze - Calvagese.


Nella stagione sportiva 2012-2013 affronta il campionato di Seconda Categoria dove giunge al terzo posto, ma vincendo la Coppa Lombardia contro il Valle Imagna sul neutro di Adro viene promossa in Prima Categoria.


Nella stagione 2016-2017, con il nome di A.S.D.Calcistica Valtenesi, affronta il campionato di Seconda Categoria.



Amministrazione |










































Periodo
Primo cittadino
Partito
Carica
Note
7 giugno 1993
28 aprile 1997
Giuseppe Turrina

DC
Sindaco

28 aprile 1997
29 maggio 2006
Giancarlo Ribelli
lista civica (FI)
Sindaco

29 maggio 2006
16 maggio 2011
Giuseppe Turrina

Forza Italia-Alleanza Nazionale
Sindaco

16 maggio 2011

in carica
Andrea Dal Prete

Il Popolo della Libertà-Lega Nord poi
Lega Nord-Fratelli d'Italia
Sindaco



Note |




  1. ^ Ministero dell'Interno - Elezioni comunali del 15-16 maggio 2011 Polpenazze del Garda, su comunali2011.interno.it. URL consultato il 16 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 20 maggio 2011).


  2. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 marzo 2018.


  3. ^ Toponimi in dialetto bresciano


  4. ^ consorziovaltenesi.it, http://www.consorziovaltenesi.it/i-comuni-principali-della-valtenesi-polpenazze-del-garda Titolo mancante per url url (aiuto).


  5. ^ Bocchio 1988, pp. 9-44


  6. ^ Bocchio G. 1971, pp. 5-12


  7. ^ Bocchio G. 1995, p. 11


  8. ^ Bocchio G. 1986


  9. ^ Gabriele Bocchio, Gli statuti del comune di Polpenazze, Polpenazze del Garda, Amministrazione comunale di Polpenazze, 1986.


  10. ^ ab LombardiaBeniculturali - Comune di Polpenazze (1798 - 1815), su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 16 ottobre 2010.


  11. ^ LombardiaBeniculturali - Comune di Polpenazze (1815 - 1859), su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 16 ottobre 2010.


  12. ^ ab LombardiaBeniculturali - Comune di Polpenazze (1859 - [1971]), su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 16 ottobre 2010.


  13. ^ ab Mazza (1986), p. 310


  14. ^ Bocchio G. 1995, pp. 17-19.


  15. ^ Bocchio G. 2002


  16. ^ Bocchio G. 1995


  17. ^ Bocchio G. 1995, p. 23


  18. ^ BOCCHIO G., 1988, Saggio stratigrafico presso Lucone D, in Annali del Museo di Gavardo, nº 16.


  19. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.



Bibliografia |



  • Attilio Mazza, Il Bresciano - Volume II. Le colline e i laghi, Bergamo, Bortolotti, 1986, pp. 308-310.

  • Isa Marchiori Grandinetti, Tredici Lune sul borgo di Polpenazze del Garda, San Felice del Benaco, Società Edititrice Vannini s.r.l. Gussago (Bs), 2000.


  • Comitato Fiera, Fiera del vino DOC, Garda classico: 50º anniversario: 1947-97, Polpenazze del Garda, Litografia Benacense di Lonato, 1997. Parametro sconosciuto descrizione fisica ignorato (aiuto)

  • Gabriele Bocchio, Tomba gallica a Polpenazze, località Capra, Annali del Museo di Gavardo, 9, 1971, pp. 5–12.

  • Gabriele Bocchio, Picedo - Storia di una comunità, Ammininistrazione comunale di Polpenazze, 2002.

  • Gabriele Bocchio, La Parrocchiale della Natività della Madonna in Polpenazze del Garda, Amministrazione comunale di Polpenazze, 1995.

  • Gabriele Bocchio, I nomi dei luoghi di Polpenazze. Proposte per uno studio toponomastico del territorio, Amministrazione comunale di Polpenazze, 1997.

  • Gabriele Bocchio, Gli Statuti del comune di Polpenazze, Amministrazione comunale di Polpenazze, 1986.

  • Gabriele Bocchio, Saggio stratigrafico presso Lucone D., Annali del Museo di Gavardo, 16, 1988, pp. 15–44.



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