Reggio Emilia





















































































































Reggio nell'Emilia
comune









Reggio nell'Emilia – Stemma Reggio nell'Emilia – Bandiera
(dettagli)

Reggio nell'Emilia – Veduta
La basilica di San Prospero e il torrazzo nell'omonima piazza
Localizzazione
Stato
Italia Italia
Regione
Regione-Emilia-Romagna-Stemma.svg Emilia-Romagna
Provincia
Provincia di Reggio Emilia-Stemma.png Reggio Emilia
Amministrazione
Sindaco
Luca Vecchi (PD) dal 05-06-2014
Data di istituzione 1136 (primo documento)
Territorio
Coordinate
44°42′N 10°38′E / 44.7°N 10.633333°E44.7; 10.633333 (Reggio nell'Emilia)Coordinate: 44°42′N 10°38′E / 44.7°N 10.633333°E44.7; 10.633333 (Reggio nell'Emilia)
Altitudine 56 m s.l.m.
Superficie 230,66[1]km²
Abitanti 172 010[2](31-10-2018)
Densità 745,73 ab./km²
Frazioni vedi elenco
Comuni confinanti
Albinea, Bagnolo in Piano, Bibbiano, Cadelbosco di Sopra, Campegine, Casalgrande, Cavriago, Correggio, Montecchio Emilia, Quattro Castella, Rubiera, San Martino in Rio, Sant'Ilario d'Enza, Scandiano
Altre informazioni
Cod. postale 42121–42124
Prefisso 0522
Fuso orario UTC+1
Codice ISTAT
035033
Cod. catastale H223
Targa RE
Cl. sismica zona 3 (sismicità bassa)
Cl. climatica zona E, 2 560 GG[3]
Nome abitanti reggiani
Patrono san Prospero vescovo
Giorno festivo 24 novembre
PIL procapite (nominale) 27.357 € (anno 2013, fonte: Istituto "G. Tagliacarne" - Roma)
Soprannome Città del Tricolore
Cartografia

Mappa di localizzazione: Italia

Reggio nell'Emilia

Reggio nell'Emilia



Reggio nell'Emilia – Mappa
Posizione del comune di Reggio nell'Emilia nella provincia di Reggio Emilia
Sito istituzionale

Reggio nell'Emilia (pronuncia[?·info], AFI: /ˈrɛʤʤo/ o /ˈreʤʤo/[4]; Rèš in dialetto reggiano; Regium Lepidi in latino), comunemente nota come Reggio Emilia (semplicemente Reggio per gli emiliani), Reggio di Lombardia fino all'annessione al Regno d'Italia, è un comune italiano di 172 010 abitanti,[2]capoluogo dell'omonima provincia in Emilia-Romagna.


Sorta per volere del console Marco Emilio Lepido lungo la via Emilia, l'antica strada romana che collegava Piacenza a Rimini, Reggio Emilia può fregiarsi dell'appellativo di Città del Tricolore, in quanto la bandiera italiana, su ispirazione dei vessilli della Repubblica Cispadana, nacque e fu esposta per la prima volta in questa città il 7 gennaio 1797.
Il vessillo fu esposto nella settecentesca Sala del Tricolore del Municipio cittadino, nello stesso salone che oggi ospita le sedute del consiglio comunale.


Reggio, assieme alla vicina Parma, è luogo d'origine del celebre formaggio Parmigiano Reggiano ed è la culla del metodo di insegnamento pedagogico Reggio Emilia Approach che ha reso le scuole dell'infanzia reggiane famose in tutto il mondo. Dopo la fine della seconda guerra mondiale, per il ruolo rilevante avuto dalla città e dai suoi abitanti nella guerra di liberazione italiana, Reggio è stata insignita della medaglia d'oro al valor militare della Resistenza.




Indice






  • 1 Geografia fisica


    • 1.1 Territorio


    • 1.2 Clima




  • 2 Storia


    • 2.1 Onorificenze




  • 3 Monumenti e luoghi d'interesse


    • 3.1 Architetture religiose


    • 3.2 Architetture civili


    • 3.3 Altro




  • 4 Società


    • 4.1 Evoluzione demografica


    • 4.2 Etnie e minoranze straniere


    • 4.3 Lingue e dialetti




  • 5 Cultura


    • 5.1 Istruzione


      • 5.1.1 Biblioteche


      • 5.1.2 Scuole


      • 5.1.3 Università


      • 5.1.4 Musei




    • 5.2 Media


      • 5.2.1 Stampa


      • 5.2.2 Televisione e Radio




    • 5.3 Eventi




  • 6 Geografia antropica


    • 6.1 Frazioni


      • 6.1.1 San Pellegrino (Reggio nell'Emilia)




    • 6.2 Circoscrizioni


    • 6.3 Altre località e nuclei rurali




  • 7 Economia


  • 8 Infrastrutture e trasporti


    • 8.1 Strade


    • 8.2 Ferrovie


      • 8.2.1 Stazioni ferroviarie




    • 8.3 Aeroporti


    • 8.4 Mobilità urbana




  • 9 Amministrazione


  • 10 Rapporti internazionali


    • 10.1 Gemellaggi e rapporti di amicizia istituzionali




  • 11 Sport


    • 11.1 Calcio


      • 11.1.1 Calcio a 5


      • 11.1.2 Calcio femminile




    • 11.2 Pallacanestro


    • 11.3 Ciclismo


    • 11.4 Football americano


    • 11.5 Rugby


    • 11.6 Pallavolo


      • 11.6.1 Pallavolo maschile


      • 11.6.2 Pallavolo femminile




    • 11.7 Pallanuoto


    • 11.8 Baseball


    • 11.9 Hockey


    • 11.10 Nuoto




  • 12 Note


  • 13 Voci correlate


  • 14 Altri progetti


  • 15 Collegamenti esterni





Geografia fisica |



Territorio |




Foto aerea del gennaio 2006


Reggio Emilia si trova nella pianura Padana, nel cuore della regione storica dell'Emilia e dell'omonima provincia, ed è attraversata dal torrente Crostolo. Il territorio comunale, totalmente pianeggiante, è bagnato inoltre da numerosi corsi d'acqua e rii minori dove, nei secoli, si sono sviluppati i primi nuclei abitativi corrispondenti alle odierne frazioni e località. Le prime propaggini dell'Appennino Reggiano si sviluppano circa 10 chilometri a sud del territorio comunale, nei comuni limitrofi di Quattro Castella, Albinea, Scandiano e Casalgrande.


Confina a nord con i comuni di Campegine, Cadelbosco di Sopra e Bagnolo in Piano, ad est con Correggio, San Martino in Rio e Rubiera, a sud con Casalgrande, Scandiano, Albinea, Quattro Castella, ad ovest con Bibbiano, Cavriago, Montecchio Emilia e Sant'Ilario d'Enza. Il centro di Reggio nell'Emilia è situato 24 km a nord-ovest di Modena e 27,5 km a sud-est di Parma.



Clima |


Il clima si può definire di tipo continentale temperato, con estati calde e piuttosto afose (con temperature massime che a volte superano anche i 35 °C) e inverni rigidi con frequenti gelate (con temperature minime che possono scendere fin sotto i -10 °C in occasione delle ondate di freddo più intense).[5]


Le piogge sono distribuite nell'arco di tutto l'anno, ma con maggiore frequenza ed intensità mediamente in autunno e primavera, risultando infatti ottobre, novembre ed aprile i mesi più piovosi[6] mentre luglio e gennaio sono i più secchi.[6][7]


La neve scende fin sulla città pressoché ogni anno in inverno, seppure con accumuli raramente ingenti e con grande variabilità tra una stagione e l'altra (nel complesso la città ha una media di circa 30 cm annui di accumulo nevoso,[8] sebbene si possano talvolta verificare nevicate di 40 cm e oltre).[9] Durante la stagione autunnale e invernale è piuttosto comune, in particolare nelle zone di campagna del territorio comunale, anche il fenomeno della nebbia, sebbene oggi meno frequente che in passato.


Altri fenomeni meteorologici cui si assiste occasionalmente sono il gelicidio e la galaverna (in inverno) e la grandine (in estate, o talvolta in primavera). Il vento in generale è scarso e non mancano giornate di calma di vento,[10] in particolare nelle fasi anticicloniche in inverno, mentre la primavera è la stagione relativamente più ventilata. I venti più intensi di solito sono quelli che spirano da nord est (Bora) o da sud ovest (Libeccio), con quest'ultimo in particolare che a volte si favonizza durante la discesa dall'Appennino settentrionale e diventa pertanto particolarmente caldo e secco. In particolari e rare condizioni si può presentare fino a Reggio nell'Emilia anche il Föhn alpino, che qui soffia da nord ovest.



Storia |


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Lo stesso argomento in dettaglio: Storia di Reggio Emilia.

La città fu municipio romano ed era chiamata Regium Lepidi, derivando il nome da Marco Emilio Lepido, fondatore della città e della via che dà il nome all'attuale regione. Con la caduta dell'Impero romano d'Occidente la città venne quasi spopolata. Dopo la conquista longobarda (VI secolo) la città fu capitale del Ducato di Reggio, poi nell'Alto Medioevo divenuta sede vescovile divenne libero comune, ma restò soggetta a feroci lotte intestine, che la portarono alla trasformazione in signoria sotto gli Este e in seguito a Ducato;[11] in questo periodo la città prese il nome di “Reggio di Lombardia”, toponimo che ha le sue origini nell'Alto Medioevo ed è ampiamente documentato. Durante il periodo delle invasioni napoleoniche a Reggio Emilia il 27 dicembre 1796, si riunì un'assemblea di 110 delegati presieduti da Carlo Facci per decretare la costituzione della Repubblica Cispadana, comprendente i territori di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia e nella omonima Sala nacque di lì a poco, il 7 gennaio 1797, il Tricolore Italiano.


Ad avanzare la proposta di adozione di una bandiera verde, bianca e rossa fu Giuseppe Compagnoni, che per questo è ricordato come il “Padre del Tricolore”. Successivamente, con l'annessione della Lombardia (e marginalmente di Veneto e Toscana), prese il nome di Repubblica Cisalpina. Dopo la Restaurazione del Ducato nel 1815, Reggio appartenne agli Austria-Este fino al 1860, quando fu unita al Regno di Sardegna, divenuto l'anno seguente Regno d'Italia.
Il toponimo Reggio di Lombardia fu quello ufficiale durante tutta l'esistenza del Ducato di Modena e Reggio, fino all'annessione dei territori estensi al Regno di Sardegna quando fu introdotto il nome attuale.



Onorificenze |


Reggio nell'Emilia è tra le città decorate al valor militare per la guerra di Liberazione, insignita della medaglia d'oro al valor militare il 1º aprile 1950, per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale:











Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia d'oro al valor militare
«Durante l'occupazione nemica opponeva al tedesco invasore la fiera resistenza dei suoi figli, accorsi in gran numero nelle formazioni partigiane impegnate in dura e sanguinosa lotta. Cinquecento caduti in combattimento, interi comuni distrutti, popolazioni seviziate e sottoposte al più spietato terrore, deportazioni in massa, stragi inumane e crudeli persecuzioni, costituiscono il bilancio tragico, ma luminoso, di un'attività perseverante e coraggiosa iniziata nel settembre 1943 e conclusa con la disfatta delle forze d'occupazione. Memore di nobili secolari tradizioni, riaffermate nell'epopea del Risorgimento, la Città di Reggio Emilia ha saputo degnamente concludere un rinnovato ciclo di lotte per la libertà e per l'indipendenza ed offrire alla Patria generoso tributo di sacrificio e di sangue.[12]»
— settembre 1943, aprile 1945










Titolo di Città - nastrino per uniforme ordinaria
Titolo di Città



Monumenti e luoghi d'interesse |




Veduta notturna della statua del Crostolo (primo piano) e del duomo (secondo piano).




Palazzo del Capitano del Popolo




La sala del Tricolore




La basilica di San Prospero, che si affaccia sull'omonima piazza.


Il centro storico attuale della città è a forma di esagono allungato, attraversato dalla via Emilia ha un'impronta prevalentemente cinque-settecentesca. I lati dell'esagono rappresentano il sedime del perimetro delle antiche mura di fortificazione, demolite ad inizio Ottocento e convertite in viali urbani per consentire l'espansione cittadina. I principali monumenti della città sono il Teatro Municipale, di forme neoclassiche, intitolato alla memoria dell'illustre attore reggiano Romolo Valli, le basiliche rinascimentali e barocche di San Prospero ed il santuario della Beata Vergine della Ghiara, il Duomo e molti palazzi di periodo medievale e rinascimentale disseminati per il centro storico.


Particolarmente interessante risulta essere la configurazione urbana delle piazze del cuore della città. Il collegamento tra la piazza principale, sulla quale sorgono il Duomo e il municipio, chiamata piazza Prampolini,[13] (Piàsa Granda: piazza Grande in reggiano) con piazza San Prospero (Piàsa Céca: piazza Piccola in reggiano) dove si svolge il mercato avviene tramite la strada porticata che ha nome via del Broletto. Piazza Prampolini si collega anche con piazza Casotti, che un tempo era la piazza del cosiddetto mercato delle pulci (piàsa di Zavaj: piazza dei Rigattieri in dialetto) tramite un'altra strada porticata. Di estremo rilievo anche Piazza Fontanesi situata in posizione meno centrale ed al cui centro sorgono diversi alberi di tiglio e che è contornata da portici.


Sono rilevanti anche: la via Emilia, posta sull'originario decumano romano decumano cittadino, che nel centro storico cittadino risulta completamente fiancheggiata da palazzi di pregio architettonico ed è divisa in due rami dalla Piazza del Monte; il Corso Garibaldi, sul tracciato sull'alveo antico del torrente Crostolo (deviato in tempi antichi fuori dalle mura cittadine), nei cui pressi sorgono la Basilica della Madonna della Ghiara, il Palazzo Ducale (attualmente sede della Provincia e della Prefettura) e l'Oratorio del Cristo. Di rilievo infine anche i Giardini pubblici, un parco ottocentesco con statue, fontane impiantato sull'area dell'antica cittadella militare, e le adiacenti piazze dei Teatri.


Non è difficile riconoscere le tracce dell'urbanistica romana (i Musei Civici conservano interessanti reperti musivi) e delle trasformazioni avvenute nel Medioevo. In particolare, fra le piccole vie del centro storico, spiccano via San Carlo, via Toschi e via Guido da Castello.


Nella sala settecentesca del Municipio di Reggio, detta Sala del Tricolore venne adottato il primo tricolore della Repubblica Cisalpina da cui deriva l'attuale bandiera della Repubblica Italiana.




Piazza Fontanesi, cuore mondano ed elegante della città




Il Santuario della Beata Vergine della Ghiara che sorge su Corso Garibaldi in pieno centro storico.


Reggio Emilia si caratterizza anche per quanto riguarda le architetture moderne, sorgono infatti nell'immediata periferia cittadina l'avveniristica Stazione AV Mediopadana ed i Ponti, entrambe monumentali creazioni del famoso ingegnere ed architetto spagnolo Santiago Calatrava. Per quanto riguarda l'archeologia industriale interessanti esempi di riqualificazione urbana sono forniti dal Tecnopolo[14] ricavato presso una porzione degli stabilimenti dismessi delle Officine Reggiane e dal contiguo spazio che ospita il Centro Internazionale per l'Infanzia Loris Malaguzzi[15] ricavato dall'area dismessa dell'ex Locatelli. Lo spazio delle dismesse Officine Reggiane risulta una delle aree più degradate della città.[16][17]










Architetture religiose |



  • Duomo

  • Basilica di San Prospero

  • Chiesa di Sant'Anselmo da Lucca

  • Chiesa di Sant'Agostino

  • Chiesa dei Santi Carlo e Agata

  • Chiesa di San Domenico

  • Chiesa di San Nicolò

  • Chiesa di San Filippo Neri

  • Chiesa di San Francesco

  • Chiesa di San Giorgio

  • Battistero di San Giovanni Battista


  • Chiesa di San Giovanni Evangelista (detta di San Giovannino)

  • Chiesa di San Girolamo

  • Chiesa di San Pietro

  • Chiesa di Santo Spiridione

  • Chiesa dei Cappuccini

  • Chiesa di Santa Teresa

  • Chiesa dei Santi Giacomo e Filippo

  • Chiesa di Santo Stefano

  • Chiesa di San Zenone

  • Oratorio del Cristo

  • Sinagoga

  • Tempio della Beata Vergine della Ghiara






Architetture civili |


[18]




  • Palazzo del Comune e Sala del Tricolore

  • Palazzo Ancini

  • Palazzo Becchi-Magnani

  • Palazzo Busetti

  • Palazzo dei Canonici

  • Palazzo del Capitano del Popolo

  • Palazzo Cassoli - Tirelli

  • Palazzo Cassoli

  • Palazzo Ferrari Corbelli

  • Palazzo del Monte


  • Palazzo Ducale (ora Palazzo del Governo - Palazzo Allende)

  • Palazzo Malaspina Torello


  • Palazzo Manenti[19]

  • Palazzo Masdoni

  • Palazzo da Mosto

  • Palazzo Rangone

  • Palazzo Pratonieri

  • Palazzo Sacrati-Terrachini

  • Palazzo Scaruffi

  • Palazzo Tirelli

  • Palazzo Vescovile

  • Teatro Ariosto

  • Teatro Cavallerizza

  • Teatro Municipale

  • Teatro San Prospero

  • Complesso dell'ex Ospedale psichiatrico San Lazzaro






Altro |



  • Via Emilia


  • Corso della Ghiara (ora Corso Garibaldi)

  • Strade di Reggio Emilia

  • Cimitero monumentale suburbano

  • Giardini Pubblici (Reggio Emilia)

  • Mura e porte urbane

  • Ponti di Calatrava a Reggio Emilia

  • Stazione di Reggio Emilia AV Mediopadana


  • Piazza del Duomo (Piazza Vittorio Emanuele II, Piazza Prampolini), detta anche Piazza Grande

  • Piazza Fontanesi

  • Piazza San Domenico


  • Piazza San Prospero, detta anche Piazza Piccola


  • Piazze dei Teatri (Piazza d'Armi, Piazza della Vittoria, Piazza Cavour, Piazza Martiri del sette luglio)

  • Spazio Gerra[20]






Società |



Evoluzione demografica |


Abitanti censiti[21]





La popolazione del Comune, dopo un periodo di stagnazione fra gli anni Settanta e gli anni Novanta in cui i residenti si erano stabilizzati a circa 130.000 abitanti, ha ripreso a crescere attestandosi a circa 173.000 abitanti (aprile 2013). Dal 2013 la popolazione residente ha subito un leggero decremento, portandosi agli attuali 172.000 abitanti[22].
Reggio Emilia è il quarto comune dell'Emilia-Romagna, e il 22° in Italia, per numero di abitanti[23].



Etnie e minoranze straniere |


Dopo un periodo di stagnazione Reggio nell'Emilia ha conosciuto, fra il 1993 e il 2013, un incremento demografico tra i più alti d'Italia, dovuto ad un massiccio fenomeno migratorio sia interno sia proveniente da paesi nord-africani, est europei e asiatici (Cina). Gli stranieri, secondo i dati ISTAT[24] al 31 dicembre 2017 erano 28.242, ovvero il 16,4% della popolazione residente. A Reggio nell'Emilia si stima che la densità d'immigrati privi di documentazione sia una delle maggiori in Italia.[25]


Le nazionalità maggiormente rappresentate alla fine del 2017 erano:





  1. Albania, 3144


  2. Cina, 2957


  3. Romania, 2531


  4. Marocco, 2501


  5. Ucraina, 2303


  6. Ghana, 1586


  7. Nigeria, 1579


  8. Moldavia, 1509


  9. Egitto, 1116


  10. Tunisia, 1004


  11. Georgia, 876


  12. Sri Lanka, 755



È molto elevata anche l'emigrazione dall'Italia del Sud, in particolare dalle regioni di Abruzzo, Calabria e Campania.
Il fenomeno è spiegabile con l'elevato benessere economico e il riconosciuto altissimo livello di servizi alla persona che la città (e la provincia) di Reggio Emilia possono vantare. Da sempre tra le prime in Italia per tasso di occupazione, nel rilevamento ISTAT del 2016 Reggio Emilia è risultata al nono posto con un tasso occupazionale del 68,2% a fronte di una media nazionale del 57,4%. Gli effetti dell'attuale recessione economica hanno colpito duramente anche Reggio Emilia determinando un peggioramento del dato occupazionale il quale permane comunque significativamente più elevato di quello nazionale.



Lingue e dialetti |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Dialetto reggiano.

Si stima.mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}[senza fonte] che circa la metà della popolazione della provincia di Reggio Emilia sia almeno in grado di comprendere il dialetto parlato anche se, tra le giovani generazioni la intelligibilità e l'uso del dialetto risultano sempre meno diffuse e comprese, in favore dell'italiano. Il dialetto reggiano è parlato in una zona che corrisponde abbastanza bene all'attuale provincia di Reggio Emilia. Non si può parlare tuttavia di una variante unica parlata all'interno di tutto il territorio provinciale bensì di più varianti del dialetto, essenzialmente coincidenti con il dialetto cittadino e delle aree limitrofe al capoluogo, col dialetto della zona settentrionale della provincia (Bassa Reggiana), con la variante della Valdenza e con le varianti appenniniche, parlate nella zona meridionale della provincia.


Si pensi che fino alla seconda guerra mondiale nel solo centro storico della città di Reggio nell'Emilia erano parlate ben quattro varianti dialettali: quella del centro, del quartiere di San Pietro, del quartiere di Santo Stefano e del quartiere di Santa Croce. In quest'ultima zona era inoltre parlato un altro dialetto, il cosiddetto reggiano arsavè. Nel centro storico della città era parlato dalla popolazione ebraica anche un dialetto giudeo-reggiano, formatosi nel Ghetto, ma che con l'abolizione di quest'ultimo venne col tempo abbandonato e già quasi dimenticato agli inizi del Novecento. Nei comuni di Guastalla, Luzzara e Reggiolo è parlato il dialetto guastallese, che risente dell'influsso del dialetto mantovano, risultando assai diverso dal reggiano. Nella zona del Correggese il dialetto è imparentato col dialetto carpigiano mentre nel Montecchiese si nota l'influsso del dialetto parmigiano. Nell'Appennino reggiano, in particolar modo dalla linea Vetto-Baiso verso l'alto crinale, sono parlati un insieme di dialetti che presentano molte somiglianze col dialetto lombardo occidentale ma che presentano caratteristiche anche alquanto differenti da paese a paese.



Cultura |



Istruzione |



Biblioteche |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Biblioteca civica Antonio Panizzi.

Importante, nel panorama culturale locale, l'attività svolta dalla storica biblioteca municipale cittadina intitolata ad Antonio Panizzi, al cui interno c'è il Gabinetto delle stampe Angelo Davoli e dalle cinque biblioteche comunali decentrate che si trovano nei quartieri Santa Croce, Ospizio, Rosta Nuova, San Pellegrino e Orologio. Meritano altresì menzione l'attività di promozione culturale della biblioteca dei frati cappuccini “Bartolomeo Barbieri”, quella dell'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, quella dell'Arcispedale Santa Maria Nuova e quella dell'Istituto musicale pareggiato ai Conservatori di Stato “Achille Peri”, intitolata al maestro Armando Gentilucci.



Scuole |


La città è da decenni al centro dell'esperienza chiamata “Reggio Children” per l'approccio pedagogico nelle scuole dell'infanzia comunali, ispirato alle ricerche del pedagogista reggiano Loris Malaguzzi. Reggio nell'Emilia è universalmente riconosciuta e stimata per l'alto livello formativo degli asili nido e delle scuole dell'infanzia cittadini, presi internazionalmente a modello come “Reggio Emilia Approach”. In città sorge l'omonimo Centro per l'Infanzia “Loris Malaguzzi”, la cui importanza nel settore dell'educazione e formazione primaria travalica i confini nazionali ed europei.


Reggio nell'Emilia è sede dei seguenti istituti scolastici statali, inerenti al ciclo scolastico della scuola secondaria di secondo grado (21 istituti, con alcuni di essi più indirizzi, per un totale di 39 scuole superiori):



  • Liceo Classico e Liceo Scientifico Ludovico Ariosto/Lazzaro Spallanzani “Ariosto-Spallanzani”

  • Liceo Scientifico e Linguistico Statale “Aldo Moro”

  • Liceo delle Scienze Umane, Liceo Linguistico, Liceo Musicale e Liceo Coreutico “Matilde di Canossa”

  • Liceo Artistico “Gaetano Chierici”

  • Liceo Classico “Romano Guardini”

  • Istituto d'Istruzione Secondaria Superiore (tecnico statale: informatico e relazioni internazionali per il marketing, Liceo Artistico e Liceo Scientifico) BUS “Blaise Pascal”

  • Istituto Tecnico Industriale (ITI) “Leopoldo Nobili”

  • Istituto Tecnico Commerciale (ITC) “Gasparo Scaruffi” (ex “Scaruffi-Levi-Tricolore”)

  • Istituto Tecnico Agrario, professionale agrario e liceo scientifico opzione scienze applicate (ITA) “Antonio Zanelli”

  • Istituto Tecnico per Geometri (ITG) “Angelo Secchi”

  • Istituto Tecnico Attività Sociali (ITAS) “Città del Tricolore”

  • Istituto d'Istruzione Secondaria Superiore (IISS) (Liceo Scientifico, Liceo linguistico, ITI, ITC, IPSS, IPSIA, IPSGT) Scandiano (RE) “Piero Gobetti”

  • Istituto Professionale ad Indirizzo Odontotecnico (IPODONT), Ottico (IPOTT), Moda (IPM) e Servizi Sociali (IPSS) “Luigi Galvani”

  • Istituto Professionale Alberghiero (IPSAR), Agro-Ambientale (IPAA) e Istituto Tecnico per il Turismo (ITT) “Angelo Motti”

  • Istituto Professionale servizi commerciali (IPSC) “Filippo Re”

  • Istituto Professionale Statale Industria e Artigianato (IPSIA) “Adelmo Lombardini”

  • Istituto Professionale Servizi Sociali (IPSS) “Don Zefirino Iodi”

  • Istituto e Centro di formazione Professionale (CFP) “FormArt”

  • Istituto e Centro di formazione Professionale per Parrucchieri (CFP) “Enaip-Zeobaldi”


A Reggio nell'Emilia è presente inoltre l'Istituto superiore di studi musicali, presso lo storico conservatorio “Peri-Merulo”.


In città si trovano 12 scuole medie (scuole secondarie di primo grado), 42 scuole elementari (scuole primarie) e 61 scuole dell'infanzia (asilo nido e scuola materna).


Al Liceo Classico Ludovico Ariosto si è diplomato l'ex presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana Romano Prodi.



Università |




Giano bifronte, Palazzo Magnani


A Reggio nell'Emilia sono presenti sedi e dipartimenti dell'Università di Modena e Reggio Emilia (Dipartimenti di Comunicazione ed Economia, Educazione e Scienze Umane, Scienze della Vita, Scienze e metodi dell'Ingegneria) presso la sede cittadina di Palazzo Dossetti, e presso l'area dell'ex ospedale psichiatrico del San Lazzaro, nella periferia orientale della città, oggi convertito a campus universitario. È inoltre presente una sede distaccata dell'Università di Bologna, in dismissione, ubicata presso Villa Levi, nella frazione di Coviolo. Nel centro cittadino sorgono residenze universitarie dell'UniMORE.



Musei |


In città sono situati i seguenti musei:



  • I Civici Musei e Gallerie hanno sede nel palazzo di San Francesco dal 1830:

    • Collezione di archeologia

    • Collezione di etnografia

    • Pinacoteca. Di particolare interesse i dipinti del pittore reggiano Augusto Mussini, detto fra' Paolo, singolare ed affascinante figura di frate-pittore, continuamente errante tra varie città italiane e partecipe del dibattito artistico della sua epoca

    • Collezioni di Storia naturale. In particolare si segnala la collezione di Lazzaro Spallanzani, lo scienziato che alla sua morte, avvenuta nel 1799, lasciò alla città la “piccola raccolta di naturali produzioni” presso la sua abitazione di Scandiano. La collezione è formata da reperti zoologici, paleontologici, mineralogici, litologici e botanici

    • Collezione di storia della città



  • Collezione Maramotti

  • Galleria Parmeggiani

  • Museo dei Cappuccini

  • Museo Diocesano

  • Museo del Tricolore


  • Fondazione Palazzo Magnani (esposizioni temporanee)

  • Spazio Gerra

  • Museo di storia della psichiatria - Padiglione Lombroso



Media |



Stampa |


A Reggio Emilia sono presenti le sedi di tre quotidiani: la Gazzetta di Reggio, il Resto del Carlino - Edizione di Reggio e la Voce di Reggio. La Gazzetta di Reggio, fondata nel 1861 è, tutt'oggi, il più diffuso quotidiano in città ed in provincia, con una media di 13.994 copie vendute ogni giorno[26] e una media giornaliera di 144.000 lettori.[27] Dal dopoguerra, e sino agli anni 1990, era presente la redazione locale del quotidiano L'Unità, organo del Partito Comunista Italiano.



Televisione e Radio |


Reggio nell'Emilia è sede di due emittenti televisive locali:




  • TeleReggio, storica emittente cittadina dal 1973, facente capo al Gruppo Comunicare S.p.A con sede in Cavriago. Lo stesso gruppo controlla oltre a diversi canali TV sul digitale terrestre anche le frequenze di Radio Reggio.


  • È TV società a dimensione regionale, con sede a Reggio Emilia e nella cui provincia trasmette sul digitale terrestre la rete Teletricolore e in radio Radio Erre.


Dalla vicina Scandiano trasmette localmente la storica emittente radio K-Rock.



Eventi |


Dal 2005 si svolge annualmente la rassegna concertistica Soli Deo gloria. Organi, Suoni e Voci della Città,[28] promossa dal Comune e dalla Diocesi di Reggio nell'Emilia e diretta da Renato Negri, volta anche alla valorizzazione del patrimonio organario del territorio.


A Reggio nell'Emilia ha luogo ogni tre anni il Concorso Internazionale per Quartetto d'Archi "Premio Paolo Borciani", uno dei concorsi per giovani musicisti più importanti al mondo.[29][30]


Nel corso degli ultimi decenni a Reggio Emilia si è sviluppata un'intensa attività legata all'arte della danza e qui hanno sede due importanti scuole di danza: Aterballetto[31] e Cosi-Stefanescu.[32]


Dal 2006, ogni primavera (da maggio a giugno), la città accoglie la manifestazione culturale Fotografia Europea.[33] La manifestazione, promossa dal Comune di Reggio nell'Emilia, si caratterizza per una serie di mostre ed eventi. Nelle giornate inaugurali si svolgono incontri, dibattiti e spettacoli sul tema della fotografia.


La città di Reggio nell'Emilia ospita, ininterrottamente dal 1958, la più importante manifestazione scacchistica italiana, il cosiddetto “Torneo di Capodanno”, ideato dal più famoso giocatore della città, il Grande Maestro ad honorem Enrico Paoli.



Geografia antropica |



Frazioni |


Il territorio comunale di Reggio nell'Emilia al di fuori del perimetro del centro storico è storicamente suddiviso in ville, cioè suddivisioni del territorio rurale con al centro la chiesa parrocchiale. Agli inizi del Novecento, le ville erano 27; successivamente diventarono 30.


Nel corso degli anni alcune di queste storiche frazioni geografiche furono inglobate nell'espansione urbana del secondo dopoguerra, in particolare Ospizio, Santa Croce, San Pellegrino, San Prospero Strinati, e la zona di Cavazzoli posta a sud della ferrovia Milano-Bologna; tutto o parte del loro territorio può essere considerato come un quartiere periferico della città.


Sino agli anni successivi la seconda guerra mondiale le ville di Reggio, equiparate ufficialmente a frazioni geografiche, non ebbero organi di autogoverno. Dalla seconda metà del Novecento in diverse ville si organizzarono le cosiddette consulte popolari, assemblee spontanee di cittadini che trattavano i problemi della comunità dialogando con l'amministrazione comunale. Tuttavia le consulte popolari non avevano un ruolo predefinito e riconosciuto a livello nazionale. Sino al 2014 le ville sono state raggruppate in circoscrizioni comunali, organi del decentramento riconosciuti a livello locale e nazionale con poteri deliberativi e consultivi delegati dal Comune.


Da notare come ognuna delle 27 ville originarie fosse dotata di un'area cimiteriale, oltre che di una o più scuole elementari e di almeno una privativa. Dagli anni 1970 nelle frazioni più piccole e marginali, a causa del progressivo spopolamento dovuto all'abbandono delle campagne, i plessi scolastici furono soppressi e i pochi esercizi commerciali chiusero l'attività. I 27 cimiteri "forensi", invece, sono tuttora funzionanti ad eccezione del cimitero di Ospizio, demolito dopo il secondo conflitto mondiale ed accorpato a quello di San Maurizio. La villa di San Pellegrino non era dotata di un cimitero locale vero e proprio: nel suo territorio risiede il vecchio cimitero Suburbano della città, oggi divenuto Monumentale.


L'elenco completo delle ville comprende le seguenti località:









  • Bagno

  • Cadè

  • Canali


  • Castellazzo (stralciata da Marmirolo nel 1935)

  • Cavazzoli

  • Cella

  • Codemondo

  • Coviolo


  • Corticella (stralciata da Bagno nel 1948)

  • Fogliano

  • Gaida

  • Gavassa

  • Gavasseto

  • Mancasale

  • Marmirolo






  • Masone

  • Massenzatico

  • Ospizio

  • Pieve Modolena

  • Pratofontana

  • Rivalta

  • Roncadella

  • Roncocesi

  • Sabbione

  • San Bartolomeo

  • San Maurizio

  • San Pellegrino

  • San Prospero Strinati


  • Santa Croce (stralciata da Ospizio e Mancasale nel 1914)

  • Sesso






San Pellegrino (Reggio nell'Emilia) |

San Pellegrino, o Villa San Pellegrino (San Pelgrèin in dialetto reggiano), è un'antica frazione del comune di Reggio Emilia situata 2 km a sud del centro della città. In origine la frazione era una "villa", ma è stata progressivamente inglobata dallo sviluppo urbano della città, di cui ora costituisce un quartiere residenziale posto a ridosso del luogo di culto.


Dal vasto territorio di questa antica frazione, nel corso della seconda metà del Novecento, si sono sviluppati i quartieri residenziali di: Baragalla, Belvedere, Buco del Signore, Buon Pastore, Crocetta, Migliolungo, Pappagnocca (in parte), Regina Pacis (in parte) e Rosta Nuova.


Sovente, ancora oggi, con il toponimo San Pellegrino c'è chi intende tutta la periferia urbana posta a sud del centro storico di Reggio sino a Rivalta.


La chiesa parrocchiale venne fondata come oratorio già nell'anno 857. La forma attuale risale al 1776. L'erezione della parrocchia risale al 1791.



Circoscrizioni |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Circoscrizioni di Reggio Emilia.

Alla pari di altre città italiane anche Reggio nell'Emilia, dagli anni settanta, articolò il suo territorio in circoscrizioni. Con l'entrata in vigore delle normative nazionali sul decentramento, dal 1978 al 2009, Reggio si strutturò in otto circoscrizioni, ognuna composta da diversi quartieri e frazioni. Da ultimo, ad aprile 2009, il territorio del comune di Reggio Emilia fu diviso in 4 circoscrizioni. La nuova suddivisione fu adottata dall'amministrazione comunale reggiana all'indomani dell'entrata in vigore della legge finanziaria del 2008 che imponeva una razionalizzazione delle circoscrizioni a livello nazionale con l'obiettivo di ridurre le spese della pubblica amministrazione.


Successivamente, tuttavia, la legge n. 42/2010 ha eliminato le circoscrizioni nei comuni con meno di 250 000 abitanti. Queste le suddivisioni prima della soppressione:



  • Circoscrizione Città Storica: Duomo, Piazza San Prospero, San Nicolò, Giardini Pubblici, Santo Stefano-Gardenia, San Zenone, Porta Castello, Piazza Fontanesi-Strada alta, San Pietro, Porta Santa Croce, Tondo (a sud della ferrovia Reggio-Ciano), Buon Pastore

  • Circoscrizione Ovest: Carrozzone, Pieve Modolena, Cella, Cadè, Gaida, Regina Pacis, Orologio, Roncina, Codemondo, San Bartolomeo, Cavazzoli, Roncocesi

  • Circoscrizione Nord-Est: Santa Croce, Tribunale, Mancasale, Gavassa, Massenzatico, Pratofontana, Tondo (a nord della ferrovia Reggio-Ciano), San Prospero Strinati, Sesso, Mirabello, Ospizio, Sant'Alberto alla Bazzarola, San Maurizio, Gavasseto, Sabbione, Marmirolo, Roncadella, Masone, Castellazzo, Bagno, Corticella

  • Circoscrizione Sud: Migliolungo, Crocetta, Belvedere, Baragalla, Coviolo, Rivalta, San Pellegrino, Rosta Nuova, Pappagnocca, Buco del Signore, Canali, Fogliano



Altre località e nuclei rurali |


Botteghino di Sesso, Case Bigi, Caseificio Laguito, Case Manzotti-Scolari, Case Pirondi, Case Vecchie, Castelbaldo, Castello di Vialato, Ghiarda, Ghiardello, Il Cantone di Marmirolo, Il Capriolo, Il Castello di Cadè, Il Chionso, La Corte, La Giarola, La Valle, Madonna della Caraffa, Mulino Canali, Palazzina, Parrocchia di Cella, Piazza di Sabbione, San Felice, San Giorgio, San Giulio, San Rigo, Villa Corbelli, Villaggio Crostolo, Villa Curta, Zimella, Buco del Signore.



Economia |


L'economia del territorio comunale si basa essenzialmente sul settore terziario avanzato, finanziario e cooperativo nonché su quello industriale - produttivo sviluppato nei settori della meccanica e della meccatronica.


L'agricoltura e l'allevamento sono fiorenti soprattutto in campo suinicolo (Fiera Nazionale del suino), lattiero-caseario (spicca su tutti la produzione del prelibato formaggio tipico Parmigiano Reggiano, regolata dall'omonimo Consorzio che ha sede in città), enologico (attraverso la produzione del rinomato vino Lambrusco Reggiano) ed ortofrutticolo. A livello industriale, i tipi d'insediamento produttivo si caratterizzano soprattutto in entità di medio-piccola dimensione che spaziano in diversi settori e che vedono nello storico distretto industriale meccanico cittadino il nucleo più numeroso di aziende. Particolarmente sviluppati sono quindi i settori meccanico, meccatronico, ceramico (Casalgrande e Castellarano), elettronico, alimentare, del design e della moda, tessile.


In città e provincia hanno sede grandi gruppi industriali, tra i quali: Max Mara Fashion Group, Interpump Group, Sigma Realco, Brevini Group, Padana Tubi, Gruppo Ferrarini, Landi Renzo, RCF, Veroni, Smeg, Argo Tractors, Lombardini Group, Walvoil, Interacciai, Conad Centro Nord, Cantine Riunite, Granitifiandre e Iren. Credito Emiliano è un istituto di credito che ha sede legale in Reggio nell'Emilia. La società Officine Meccaniche Reggiane, che ha trasferito da tempo la sede legale da Reggio nell'Emilia, ha fatto parte del passato industriale della città. L'economia reggiana è da sempre fortemente votata all'export, il cui valore complessivo nel 2016 è risultato pari a 9,5 miliardi di €,[34] ponendo la città e la sua provincia al 2,3% del valore complessivo delle esportazioni italiane. Caratteristica saliente del tessuto economico cittadino e provinciale, soprattutto nell'ambito terziario è la diffusione di imprese organizzate in ambito cooperativo estese a diversi settori economici, diverse di dimensione nazionale quali Coopservice, Coop Alleanza 3.0, CIR food e CCPL. La disoccupazione è ridotta (tasso di disoccupazione attorno al 3,5%) e favorisce l'immigrazione interna ed estera da molte realtà territoriali, a Reggio nell'Emilia il numero di imprese straniere, in cui la partecipazione di persone non nate in Italia risulta complessivamente superiore al 50%, risulta molto superiore al dato medio nazionale.[34]. Secondo alcuni quotidiani di carattere nazionale Reggio Emilia risulta spesso tra le prime 10 città italiane: "Italia Oggi" 1º posto (2006), "Il sole 24 ore" 28º posto (2007). Nel suo rapporto sulla qualità della vita per l'anno 2014, "Il sole 24 ore" colloca Reggio Emilia al quinto posto complessivo a livello nazionale ed al primo assoluto per la voce “Affari e Lavoro”, sottolineando la innata propensione del modello economico reggiano a creare ricchezza e lavoro.
Il reddito pro capite a disposizione dei cittadini reggiani, seppur in netta contrazione rispetto ai valori massimi raggiunti nell'anno 2008 di 33.518€/pro capite, rimane comunque abbastanza elevato e ben superiore al dato medio nazionale, l'Istituto Tagliacarne di Roma infatti rileva, per l'anno 2013, un reddito pro capite di 27.357 €, che colloca Reggio nell'Emilia su un valore pari a circa il 117% del dato medio nazionale.



Infrastrutture e trasporti |



Strade |


La principale arteria di collegamento stradale e di accesso alla città è costituita dall'Autostrada A1 a cui Reggio Emilia risulta collegata con un proprio casello autostradale, ricollocato più ad ovest ed aperto nella sua nuova configurazione al traffico veicolare nel 2006. La città è facilmente raggiungibile anche dal vicino casello di Terre di Canossa-Campegine posto alcuni kilometri ad ovest di Reggio Emilia. Il centro cittadino è attraversato da nordovest a sudest dalla strada statale 9 Via Emilia, di origine romana, la quale collega Reggio Emilia con le vicine città di Parma e Modena. La SP 63R che scorre in direzione nord-sud consente, verso nord il collegamento della città con i centri della Bassa pianura reggiana, del Casalasco e del Mantovano, raggiungendo prima Cadelbosco di Sopra e terminando a Gualtieri ed in direzione sud invece di raggiungere prima Castelnuovo ne' Monti e poi di attraversare l'Appennino reggiano per entrare in Garfagnana, terminando ad Aulla. A nordest della tangenziale cittadina si dirama la SP 468 R che unisce Reggio Emilia a Correggio e poi, nel Modenese, a Carpi. A sudest la SP 467 R permette il collegamento con il polo ceramico delle città di Scandiano, Casalgrande e con la vicina Sassuolo. A sudovest della città dipartono alcune arterie stradali della viabilità provinciale che permettono di raggiungere i centri di Montecchio Emilia, della Val d'Enza e dell'Appennino.



Ferrovie |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Ferrovia Milano-Bologna, Ferrovia Reggio Emilia-Guastalla, Ferrovia Reggio Emilia-Sassuolo e Ferrovia Reggio Emilia-Ciano d'Enza.

A Reggio Emilia sorge, nell'area a nord della città, la Stazione di Reggio Emilia AV Mediopadana, che permette il collegamento con le palter località attraverso la rete dell'Alta Velocità ferroviaria. La città è inoltre attraversata dalla storica linea ferroviaria Milano-Bologna ed è inoltre capotronco per tre linee ferroviarie locali, gestite dall'ACT fino al 2008 ed ora passate in gestione alla società FER. Presso lo scalo ferroviario cittadino sono operati i collegamenti con le stazioni di Bologna Centrale e Milano Centrale, effettuati con treni regionali e regionali veloci (ex Interregionali) e Intercity, con collegamenti diretti con Napoli, Roma, la Calabria e la dorsale Adriatica tramite servizio Frecciabianca.


Presso il capoluogo reggiano giungeva in passato anche una ulteriore linea ferroviaria, da tempo dismessa, la Ferrovia Reggio Emilia-Boretto.



Stazioni ferroviarie |


Nel territorio comunale vi sono dodici impianti ferroviari, tra stazioni e fermate, aperti al servizio viaggiatori:


  • la stazione di Reggio Emilia, situata lungo la storica Milano-Bologna, costituisce anche il capolinea delle linee delle ferrovie reggiane che collegano Reggio Emilia con Guastalla, Sassuolo e Ciano d'Enza. Si tratta della principale stazione ferroviaria della città, essendo a servizio del traffico di passeggeri sia per il centro cittadino che per l'area suburbana e limitrofe.




Stazione centrale di Reggio Emilia


  • la stazione di Reggio Emilia AV Mediopadana, di recente costruzione ed unica fermata in linea della ferrovia ad Alta Velocità Milano-Bologna. Il progetto è stato firmato dall'architetto spagnolo Santiago Calatrava e rappresenta il fulcro di un ampio progetto di riqualificazione dell'intera area nord della città e di cui fanno parte anche i tre ponti stradali collocati lungo l'asse di scorrimento Reggio Emilia – Bagnolo ed inaugurati il 20 ottobre 2007. Nella stazione operano quotidianamente collegamenti con tutte le stazioni AV nazionali, effettuati sia dall'operatore di trasporto Trenitalia con i propri treni Frecciarossa, che da NTV con treni Italo.



Particolare della stazione Mediopadana



  • la stazione di Reggio Mediopadana aperta il 15 dicembre 2013, è situata sulla linea Reggio Emilia-Guastalla e collega la stazione ad alta velocità con la stazione storica nonché con la rete ferroviaria locale a servizio della città. È prevista una configurazione del servizio, nel tratto urbano tra le due stazioni, di tipo metropolitano di superficie ad elevata frequenza.

  • la stazione di Reggio Emilia Santa Croce, situata lungo la linea Reggio-Guastalla, sorge nell'omonimo quartiere nella parte nord della città, e rappresenta la terza fermata del servizio metropolitano di superficie.





Stazione di Reggio Emilia Santa Croce



  • la stazione di Reggio Stadio, è una fermata situata lungo la linea per Guastalla e dista alcune centinaia di metri a sud della ex stazione di Mancasale, non più operativa. Anche questa fermata opera sul tracciato metropolitano di superficie.

  • la stazione di Pratofontana è un fermata che sorge anch'essa sulla linea per Guastalla, ai margini settentrionali del territorio urbano. Dal 2007 sostituisce la vecchia fermata di Pratofontana, posta alcune centinaia di metri più a sud.

  • la stazione di Reggio Via Fanti, posta lungo la ferrovia Reggio-Ciano, sorge a fianco del complesso urbanistico dell'ex Gasometro e, oltre al centro storico, serve principalmente il polo scolastico superiore di via Makallè e quello giudiziario del tribunale.

  • la stazione di Reggio Santo Stefano, situata lungo la linea Reggio-Ciano, sorge nel quartiere Gardenia, ai margini nord-occidentali del centro storico cittadino ed è usata principalmente dai pendolari tra Reggio Emilia e la val d'Enza.





Stazione di Reggio Santo Stefano da viale Trento Trieste



  • la stazione di Reggio all'Angelo è una fermata posta sulla linea ferroviaria per Ciano d'Enza in corrispondenza della via Emilia.

  • la stazione di Codemondo è una fermata situata lungo la ferrovia Reggio Emilia-Ciano d'Enza a servizio della frazione di Codemondo. Posta su via Antica, si trova a poche centinaia di metri dal confine comunale con Cavriago.

  • la stazione Reggio Emilia San Lazzaro è l'ultima fermata del servizio metropolitano di superficie. Collega il centro di Reggio Emilia con il polo universitario del San Lazzaro che sorge ad est della città.

  • la stazione di Reggio Ospizio è una fermata posta sulla ferrovia Reggio Emilia-Sassuolo, nei pressi della via Emilia all'Ospizio.


Risultano inoltre soppresse otto stazioni e fermate:



  • la stazione di Villa Cadè, sulla ferrovia Milano-Bologna, nella frazione di Cadè.

  • la stazione di Due Maestà, situata sulla ferrovia Reggio Emilia-Sassuolo, in località Due Maestà fra Buco del Signore e Fogliano.

  • la stazione di Fogliano, posta lungo la ferrovia Reggio Emilia-Sassuolo nella frazione di Fogliano.

  • la stazione di Mancasale, situata sulla ferrovia Reggio Emilia-Guastalla nella frazione di Mancasale.

  • la stazione di Sesso, sulla ex ferrovia Reggio Emilia-Boretto, nella frazione di Sesso.

  • la stazione di Reggio Viale Piave, sulla ferrovia Reggio Emilia-Ciano d'Enza, in viale Piave, presso Porta Santa Croce.

  • la stazione di C.C.1, sulla ferrovia Reggio Emilia-Ciano d'Enza, in via Guidoriccio Fogliani, in località Due Canali.

  • la stazione di Modolena, sulla ferrovia Reggio Emilia-Ciano d'Enza, in via Fratelli Bandiera, a servizio della località di Pieve Modolena.



Aeroporti |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Aeroporto di Reggio Emilia.



Le strutture dell'aeroporto “Ferdinando Bonazzi”.


Nel territorio comunale, a circa 2 km ad est del centro cittadino sorge lo storico aeroporto della città, il “Ferdinando Bonazzi”. L'aeroporto (localmente noto anche come Campovolo) presenta pista in asfalto con orientamento 11-29 e dimensioni di 1200 x 30 m, è indicato da ENAC come CAT II antincendio ed è autorizzato per voli VFR di aviazione generale. Dal maggio del 1997 è aperto al traffico civile di tipo commerciale. Il Piano Regionale Integrato dei Trasporti (P.R.I.T.) dell'Emilia Romagna ha acquisito l'aeroporto di Reggio Emilia nella rete aeroportuale regionale[35].


Nel territorio comunale sono, inoltre, presenti tre aviosuperfici per velivoli ultraleggeri:



  • Aviosuperficie CdV Top Gun, a Codemondo;

  • Aviosuperficie CdV Castellazzo, a Castellazzo;

  • Aviosuperficie privata CdV Rivaltella, a Rivalta.



Mobilità urbana |


Il trasporto pubblico urbano è organizzato su 17 linee di autobus ed è operato da SETA, società nata nel 2012 dall'unificazione della storica azienda reggiana di trasporto ACT con le analoghe delle città di Modena e Piacenza. SETA gestisce ed effettua anche il servizio di trasporto extraurbano in tutta la provincia con collegamenti da e per Reggio Emilia anche a centri urbani delle province di Modena, Parma e Mantova.
Tra le linee urbane 3 sono gestite da TIL ed effettuano, tramite servizio urbano di minibus, il collegamento tra il centro della città ed il nosocomio “Arcispedale Santa Maria Nuova”, lo stadio ed i parcheggi scambiatori cittadini.



Amministrazione |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Sindaci di Reggio Emilia.

Il governo estense della città cessa il 12 giugno 1859 e dopo una breve reggenza di quattro membri ed una commissione comunale avente come podestà Pietro Manodori, si giunge alle prime elezioni comunali nella data del 25 settembre 1859.



Rapporti internazionali |


L'amicizia che lega la comunità reggiana e la popolazione africana è di lunga durata, dettata dalla solidarietà e la cooperazione che la città di Reggio nell'Emilia ha sempre avuto verso l'Africa. Il rapporto tra Reggio nell'Emilia e l'Africa nasce negli anni sessanta, prima come solidarietà sanitaria e in seguito come rapporto di cooperazione decentrata che coinvolge gli enti locali e la società civile del territorio in una serie di azioni rivolte ai paesi africani. Negli anni settanta Reggio ha avuto un ruolo di primo piano a livello internazionale nella promozione dei movimenti di lotta al colonialismo e alla segregazione razziale.


Il 2 luglio 1975 l'allora sindaco Renzo Bonazzi firma il patto di amicizia e cooperazione culturale con la città di Pemba in Mozambico. Il leader mozambicano Samora Machel verrà ospitato diverse volte nella città. Il 26 giugno 1977 la città di Reggio Emilia siglò un “patto di solidarietà” con il movimento anti-apartheid dell'African National Congress, il movimento di liberazione per la creazione di un Sudafrica unito e democratico fondato da Nelson Mandela, Oliver Tambo e Walter Sisulu. Nel 1978, in occasione dell'anno internazionale contro l'Apartheid indetto dall'ONU, a Reggio nell'Emilia ebbe sede la “Conferenza Nazionale di solidarietà per l'indipendenza e la sovranità dei popoli dell'Africa Australe contro il colonialismo, il razzismo e l'apartheid”. Al Teatro Municipale Valli intervennero: Oliver Tambo, presidente dell'Anc, Sam Nujoma, presidente della Swapo della Namibia e Iosian Chinamano, per il Patriot Front dello Zimbabwe.


A partire dal 1978 il Comune di Reggio Emilia pubblicò l'edizione in lingua italiana dell'organo ufficiale dell'African National Congress, il periodico “Sechaba”. Sempre la tipografia comunale pubblicò il primo libro di Nelson Mandela tradotto in lingua italiana “La lotta è la mia vita” nel 1982. Queste pubblicazioni sono ora conservate nelle sezioni storiche delle biblioteche di tutto il mondo. Nel 1985, in occasione della II Conferenza internazionale dell'Anc svoltasi in Zambia, la città di Reggio nell'Emilia venne dichiarata “forza costituita contro il regime dell'Apartheid”. In quel periodo Oliver Tambo intrattenne una fitta corrispondenza con il sindaco di Reggio nell'Emilia Ugo Benassi e con l'assessore Giuseppe Soncini. Nel 1987 Reggio nell'Emilia conferì la cittadinanza onoraria ad Albertina Sisulu, una delle rappresentanti dell'Anc e moglie di Walter, compagno di ergastolo di Nelson Mandela.


Due strade di Reggio nell'Emilia sono dedicate alla lotta contro l'apartheid: via Alberto Luthuli e via Martiri di Soweto. La città di Reggio nell'Emilia negli ultimi decenni ha accolto grandi leader e personalità del mondo africano: Sam Nujoma, presidente della Namibia, Marcelino Dos Santos, Joaquim Chissano, Albertina Sisulu, Steven Gawe, Miriam Makeba. Il 10 maggio 1994 la città di Reggio nell'Emilia è stata invitata alla cerimonia di insediamento di Nelson Mandela alla presidenza del Sudafrica. La formalizzazione del patto di gemellaggio tra Reggio nell'Emilia e Polokwane del 2004 giunge poi a coronamento di una trentennale amicizia tra le due città.


Il ruolo di cooperazione internazionale di Reggio nell'Emilia è riconosciuto ai più alti livelli, in particolare il sito del Ministero degli Affari Esteri italiano documenta con queste parole il ruolo della nostra città nell'affermazione della cooperazione decentrata: “Alcune autonomie locali italiane, hanno iniziato attività di cooperazione internazionale già negli anni Sessanta del secolo scorso. Per lo più si trattava di piccoli interventi di solidarietà, sostenendo l'opera di associazioni terzomondiste o di missionari del proprio territorio, ma il primo esempio di cooperazione più strutturata fu forse quello che in quegli anni avviò il Comune di Reggio Emilia nel Nord del Mozambico, per lo sviluppo e la governabilità territoriale delle cosiddette “zone liberate” dal Frelimo (Fronte di Liberazione del Mozambico)”.[36][37][38][39]



Gemellaggi e rapporti di amicizia istituzionali |


La città di Reggio nell'Emilia è gemellata ufficialmente con:[40]




  • Polonia Bydgoszcz, dal 1962


  • Francia Digione, dal 1963 (rinnovato l'8 novembre 2003)


  • Germania Schwerin, dal 1966


  • Croazia Zara, dal 1972


  • Spagna Girona, dal 1982


  • Stati Uniti Fort Worth, dal 1985


  • Moldavia Chișinău, dal 1989[41]


  • Serbia Kragujevac, dal 2004


  • Sudafrica Polokwane, dal 2004


  • Mozambico Pemba, dal 2012[42]


Reggio nell'Emilia ha inoltre rapporti di amicizia con:[40]




  • Sudafrica African National Congress, dal 1977 (Patto di solidarietà 1977)


  • Brasile Rio Branco


  • Cina Rizhao


  • Sahara Occidentale Smara


  • Palestina Beit Jala


  • Palestina Nablus


  • Sudafrica Ekurhuleni


Dal 2000 il Comune di Reggio nell'Emilia, insieme alla Camera di Commercio di Reggio Emilia, ha sostenuto la creazione dell'agenzia “Reggio nel Mondo” che gestisce gemellaggi, patti di amicizia, relazioni internazionali e promozione del territorio.


Reggio nell'Emilia è membro di Eurotowns, rete di città europee di piccole e medie dimensioni.[43]



Sport |



Calcio |


L'A.C. Reggiana, fondata nel 1919 da Severino Taddei, è la principale squadra di calcio della città. Sino al 2018 ha militato in Serie C ma con il secondo fallimento societario della sua storia, avvenuto nel medesimo anno, è stata iscritta dai nuovi proprietari al campionato di Serie D con il nome di Reggio Audace FC.
Nella propria lunga storia ha preso parte a 7 campionati in Serie A e 37 campionati di seconda divisione, di cui 33 di Serie B. Dalla sua fondazione fino al campionato 1994-95 ha giocato presso lo stadio Mirabello. L'attività sportiva si è poi trasferita dalla sua inaugurazione avvenuta nel 1995, allo stadio Mapei Stadium-Città del Tricolore che, con una capienza di 23.380 spettatori, è il secondo impianto della regione.



Calcio a 5 |

La Reggiana Calcio a 5 A.S.D. è stata la squadra principale di calcio a 5 della città. La squadra, fondata nel 2005 dalla fusione tra la Giemme Reggio Emilia ed il Reggio Emilia Calcio a 5, si è sciolta alla fine del 2014. Dal 2017 la cittadina Fratelli Bari si fonde con la bolognese Bologna Futsal nella Kaos Reggio Emilia Calcio a 5 che disputa il torneo di Serie A presso il palazzetto dello sport “Giulio Bigi”.



Calcio femminile |

L'A.C. Reggiana Femminile, all'inizio degli anni novanta si è aggiudicata 3 scudetti e 2 Coppe Italia. L'ultimo trofeo nazionale conquistato è stata la Coppa Italia 2009-10. Dalla stagione 2016-17 la società ha modificato il proprio nome in Associazione Sportiva Dilettantistica Sassuolo Calcio Femminile, trasferendo la propria sede e disputando le proprie gare a Sassuolo.



Pallacanestro |


La Pallacanestro Reggiana, è la principale squadra di basket della città. Fondata nel 1974, attualmente milita in Serie A e disputa i suoi incontri presso il PalaBigi. La Reggiana, nel suo palmarès, può vantare 2 trofei di Legadue (quello del 2003-04 e 2011-12), un EuroChallenge conquistato nell'edizione 2013-14 ed una Supercoppa Italiana conquistata nel 2015. Inoltre si possono contare lo scudetto Under 20 conquistato nell'edizione 2002-03 e quello Under 21 conquistato nell'edizione 2005-06.



Ciclismo |


In sei edizioni del Giro d'Italia Reggio nell'Emilia è stata sede di arrivo di tappa, la prima volta nel 1927, l'ultima nel 2017:




  • 1927 2ª tappa Torino-Reggio Emilia, vinta da Alfredo Binda;


  • 1947 3ª tappa Genova-Reggio Emilia, vinta da Luciano Maggini;


  • 1966 12ª tappa Cesenatico-Reggio Emilia, vinta da Dino Zandegù;


  • 1983 12ª tappa Pietrasanta-Reggio Emilia, vinta da Alf Segersäll;


  • 2001 8ª tappa Montecatini Terme-Reggio Emilia, vinta da Pietro Caucchioli;


  • 2017 12ª tappa Forlì-Reggio Emilia, vinta da Fernando Gaviria.



Football americano |


Gli Hogs Reggio Emilia, fondati nel 1984, sono la squadra di football americano della città. Militano in Seconda Divisione LeNAF e disputano le loro gare casalinghe presso lo stadio Andrea Torelli di Scandiano. Nel 2008 hanno vinto il Superbowl italiano, l'equivalente dello scudetto negli altri sport.



Rugby |


Il Valorugby Emilia è la squadra di rugby della città e trova le sua fondamenta nella precedente società sportiva “ASD Rugby Reggio”, fondata nel 1970. Dal 2016 milita in TOP12, la massima serie del campionato italiano di rugby a 15 maschile, al quale aveva già partecipato per tre stagioni consecutive dal 2011 al 2014.



Pallavolo |



Pallavolo maschile |

La Volley Tricolore, fondata nel 2012 è la principale squadra di pallavolo maschile della città. Attualmente milita nel campionato italiano di Serie A2 e disputa le sue partite casalinghe presso il palazzetto dello sport “Giulio Bigi” o, come più comunemente noto, PalaBigi.



Pallavolo femminile |

La città ha avuto due società professionistiche di pallavolo femminile: la Pallavolo Reggio Emilia e l'Arbor Reggio Emilia Pallavolo, entrambe militavano in Serie A, la massima categoria del campionato italiano di pallavolo femminile.
La Pallavolo Reggio Emilia vinse a metà degli anni sessanta quattro scudetti nazionali e ha militato in massima serie fino alla stagione 2000-01 mentre la Arbor Reggio Emilia Pallavolo vinse uno scudetto nella stagione 1977-78, militando in massima serie fino alla stagione 1987-88. Attualmente la Arbor Reggio Emilia Pallavolo milita in Serie C interregionale, mentre la Pallavolo Reggio Emilia si è sciolta nel 2012.



Pallanuoto |


La squadra di pallanuoto locale è la Reggiana Nuoto che disputa il campionato italiano maschile di pallanuoto in Serie B, la terza divisione nazionale.



Baseball |


La squadra locale è la Reggio Baseball, società fondata nel 1972, vincitrice per 4 volte della Coppa Italia e per due volte del campionato di Serie A Federale. La società vanta inoltre 4 promozioni in Italian Baseball League, il massimo campionato italiano di baseball, di cui la più recente nel 2009. Attualmente partecipa al campionato italiano di Serie C e disputa le sue partite casalinghe presso lo stadio comunale di baseball “Giorgio Caselli”, che ha ospitato alcune partite del Campionato mondiale di baseball 2009.



Hockey |


L'A.S.D. Hockey su Prato Città del Tricolore è la società di hockey su prato della città fondata nel 1958. La prima squadra maschile attualmente disputa il campionato nazionale di serie A2, mentre nel 2017 la squadra Under 16 Femminile si è aggiudicata il titolo di Campione d'Italia di categoria.



Nuoto |


L'Associazione Sportiva Reggiana Nuoto 1947 è l'associazione di nuoto della città, fondata da Ober Ferrari nel 1947 e poi rifondata nel 1995.



Note |




  1. ^ confini del territorio comunale


  2. ^ ab Dato Istat - Popolazione residente al 31 ottobre 2018.


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  6. ^ ab Arpa Servizio IdroMeteo


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  43. ^ Reggio Emilia, su eurotowns.org. URL consultato il 7 giugno 2017.



Voci correlate |



  • Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia


  • Acqua d'orcio (concentrato di liquirizia)


  • Anisetta (liquore a base di anice)


  • Ars canusina (artigianato artistico Reggiano)

  • Cappelletti

  • Colli di Scandiano e di Canossa bianco

  • Dialetto reggiano

  • Diocesi di Reggio Emilia e Guastalla

  • Ducato di Reggio

  • Duchi di Modena e Reggio

  • Duomo di Reggio Emilia

  • Erbazzone Reggiano

  • Lambrusco Reggiano

  • Lira reggiana

  • Museo diocesano di Reggio Emilia

  • Parmigiano-Reggiano

  • Provincia di Reggio Emilia

  • Provincia Estense di Reggio

  • Spongata

  • Tortelli di erbette

  • Tortelli di zucca

  • Antiche unità di misura del circondario di Reggio nell'Emilia

  • Porta di Ponte Levone



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