Impiccagione




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Nota disambigua.svgDisambiguazione – "Impiccato" rimanda qui. Se stai cercando il gioco, vedi L'impiccato.

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Avvertenza

Alcuni dei contenuti riportati potrebbero urtare la sensibilità di chi legge. Le informazioni hanno solo un fine illustrativo. Wikipedia può contenere materiale discutibile: leggi le avvertenze.



Simulazione di un'impiccagione in una rievocazione storica a Panzano in Chianti




Impiccati, dettaglio di San Giorgio e la principessa di Pisanello, 1433–1438




Preparazione di un patibolo per l'impiccagione




Il cappio


L'impiccagione è un metodo di esecuzione capitale che consiste nel sospendere per il collo una persona tramite una corda.


La stessa era chiamata popolarmente anche forca in quanto i due pali verticali che sostenevano la traversa, dove il boia appendeva il condannato, ricordavano i denti (detti rebbi) dell'omonimo attrezzo agricolo. Alcuni sostengono che il nome derivi invece da una sorta di palo a forma di Y usato ai tempi di Costantino come sostituto della croce, alla cui biforcazione veniva posto il condannato che moriva così per soffocamento..mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}[senza fonte]


Storicamente il termine impiccare, deriva dall'usanza medioevale di giustiziare i condannati a morte, infilzandoli su di una picca.


Questa era solo la parte superiore della struttura che era detta patibolo. In un primo tempo al condannato era posta una robusta corda al collo con un nodo scorsoio detto cappio; l'apertura di una botola sotto i piedi provocava la sospensione della vittima che ne causava la rottura delle ossa del collo e l'asfissia e di conseguenza in breve la morte, oltre all'estroflessione dei bulbi oculari e della lingua.


L'impiccagione viene registrata per la prima volta in Inghilterra nel 1214 d.C., quando il figlio di un nobile venne impiccato per pirateria.[senza fonte]


Nel Medioevo un'altra forma di impiccagione consisteva nel legare un cappio al collo del condannato e gettarlo giù da una grande altezza (le mura di un castello, un dirupo, ecc.). A volte, quando il condannato era troppo pesante, non veniva impiccato a causa del fatto che la testa poteva staccarsi.


In medicina si parla più genericamente di impiccamento per indicare la morte asfittica provocata con il suddetto metodo,[1][2] in un processo in genere suicidiario, solo talvolta omicidiario o accidentale.[3] In medicina legale riveste importanza la diagnosi differenziale tra impiccamento e sospensione di cadavere (suicidio simulato di una vittima di omicidio).[3]




Indice






  • 1 Cenni storici


  • 2 Metodi


    • 2.1 Impiccagione per sospensione


    • 2.2 Caduta breve


    • 2.3 Caduta standard


    • 2.4 Caduta lunga


    • 2.5 Tabella delle lunghezze della corda




  • 3 Lunghezza della corda mal calcolata


  • 4 Suicidio


  • 5 Condannati celebri


    • 5.1 Prima del XX secolo


      • 5.1.1 Congiura dei Pazzi


      • 5.1.2 Cospiratori inglesi


      • 5.1.3 Repubblica Napoletana


      • 5.1.4 Risorgimento


      • 5.1.5 Criminali famosi




    • 5.2 Secolo XX


      • 5.2.1 Criminali famosi


      • 5.2.2 Irredentismo Italiano


      • 5.2.3 Membri dell'Operazione Valchiria


      • 5.2.4 Processo di Norimberga


      • 5.2.5 Altri gerarchi nazisti


      • 5.2.6 Gerarchi giapponesi


      • 5.2.7 Indipendentisti ungheresi




    • 5.3 Secolo XXI


      • 5.3.1 Gerarchi iracheni






  • 6 Note


  • 7 Altri progetti


  • 8 Collegamenti esterni





Cenni storici |


Le prime testimonianze storiche sull'uso dell'impiccagione come metodo di esecuzione capitale risalgono all'Impero Persiano, intorno al 2500 a.C.[4] L'impiccagione era usata anche nell'antica Grecia, dove era riservata solitamente alle donne; nel libro 22 dell'Odissea, la punizione di Ulisse colpisce le ancelle infedeli, che vengono impiccate.[5] Nell'antica Roma si preferivano altri metodi di esecuzione, come la decapitazione e la crocifissione; quando quest'ultima pena fu abolita dall'imperatore Costantino I venne sostituita dalla forca, pena che fu riservata agli schiavi e ai plebei. Nel Medioevo e nell'Età Moderna l'impiccagione fu ampiamente usata ed è utilizzata ancora oggi in vari Paesi, mentre in altri che mantengono ancora la pena di morte è stata sostituita da altri metodi di esecuzione, come la fucilazione e l'iniezione letale.[6]



Metodi |


Vi sono quattro modi per impiccare una persona, al quale va aggiunto l'Upright jerker.



Impiccagione per sospensione |


Simile alla caduta lunga questo metodo prevede che la corda sia alzata, onde sollevare il condannato, a forza di braccia oppure con una gru (come in Iran). La morte avviene talvolta per strangolamento e conseguente asfissia, ma spesso per bradicardia riflessa che porta ad arresto cardiaco (morte inibitoria riflessa), causata da uno stiramento del nervo vago (che passa nel collo nel foro giugulare). Questo spiega il perché molti suicidi riescano ad impiccarsi nonostante l'appoggio dei piedi (impiccagioni a stipiti della porta) o da posizione orizzontale (legati alla sponda del letto).


È probabilmente il metodo più antico e dopo l'adozione di metodi per caduta, rimase prevalentemente in uso sulle navi, ove il pennone di maestra fungeva da palo orizzontale della forca, su cui veniva rinviata una cima, annodata a cappio all'altra estremità, per issare a forza di braccia il condannato che moriva per soffocamento. Lo sgambettare nelle fasi dell'agonia portò a coniare espressioni del tipo "mandare a ballare la rumba" per indicare quel tipo di supplizio. Spesso il corpo dell'impiccato veniva lasciato esposto qualche tempo dopo il decesso a monito per gli astanti



Caduta breve |


Il metodo a caduta breve (short drop) consiste nel provocare lo strangolamento della persona a causa della corda che si stringe al collo.
Prima del 1850 era il metodo più utilizzato. Il condannato poteva semplicemente essere lasciato penzolare da una scala che veniva ritirata oppure issato su uno sgabello che veniva poi tolto con un calcio in maniera tale da impedire alle gambe di toccare terra.



Caduta standard |




Esecuzione degli assassini di Abraham Lincoln del 1865 presso Fort McNair a Washington: fu utilizzato il metodo standard drop.


Lo standard drop prevede, calcolando col sistema imperiale britannico, una corda più breve di una misura dai 4 ai 6 piedi (ossia da 1,2 a 1,8 metri). Questo sistema, introdotto nel diciannovesimo secolo in tutto l'Impero britannico è considerato un miglioramento dello "short drop": causa infatti la rottura del collo e quindi l'immediata paralisi e immobilizzazione (e probabile perdita di coscienza) dell'impiccato. Furono così impiccati i condannati del processo di Norimberga.



Caduta lunga |


Questo metodo (in inglese long drop) fu introdotto nel 1878 da William Marwood come metodo scientifico più avanzato della caduta standard. Invece di far cadere tutti dalla stessa distanza, la persona veniva impiccata con modalità calcolata a seconda del suo peso, in modo da provocare l'immediata rottura del collo senza il rischio di decapitazione.


Prima del 1892 la caduta era lunga dai 4 ai 10 piedi, ossia da 1 a 3 metri, ed era calcolato in modo da applicare una forza di 1.260 libbre (5.600 newton, ovvero di 573 chilogrammi-forza): in tal modo si sarebbe fratturato la 2^, la 3^, la 4ª e la 5ª vertebra cervicale. In ogni caso tale forza risultava in taluni casi eccessiva, portando quindi a delle decapitazioni, come nel famoso caso di "Black Jack" Tom Ketchum nel Nuovo Messico nel 1901. Dal 1892 al 1913 la corda fu accorciata per scongiurare il rischio di decapitazioni. Dopo il 1913 altri fattori vennero inoltre presi in considerazione, e la forza ridotta a 1.000 libbre (4.400 newton, ovvero 450 chilogrammi-forza). Comunque un ulteriore caso di decapitazione del 1930 spinse lo stato dell'Arizona a sostituire la corda col gas ritenendolo più umano. Nel 2007 Barzan Ibrahim al-Tikriti, fratellastro di Saddam Hussein venne erroneamente decapitato con l'impiccagione.



Tabella delle lunghezze della corda |






































































































































Peso del corpo
Corda anni 1888-1913
Corda odierna
Stone lb kg
ft cm
ft cm
14.0 196 89
8′0" 244
5′5" 165
13.5 189 86
8′2" 249
5′6" 168
13.0 182 82¾
8′4" 254
5′8" 173
12.5 175 79½
8′6" 259
5′11" 180
12.0 168 76¼
8′8" 264
6′1" 185
11.5 161 73¼
8′10" 269
6′4" 193
11.0 154 70
9′0" 274
6′6" 198
10.5 147 66¾
9′2" 279
6′8" 203
10.0 140 63¾
9′4" 284
7′1" 215
9.5 133 60½
9′6" 290
7′5" 226
9.0 126 57¼
9′8" 295
7′7" 231
8.5 119 54
9′10" 300
7′9" 236
8.0 112 51
10′0" 305
8′0" 244


Lunghezza della corda mal calcolata |


Più volte accadde, ad esempio con Cesare Battisti e Amon Göth, che l'esecuzione dovesse essere ripetuta a causa del logoramento della corda; se nel caso di Battisti, impiccato per sospensione, è quasi certo che ciò sia stato voluto per rendere al condannato più atroce l'esecuzione[7], ciò poteva essere causato da un losco traffico di corde usate per l'impiccagione alimentato dal boia stesso. Quindi non sempre la causa era la crudeltà nei confronti del condannato o l'imperizia del boia.



Suicidio |


L'impiccagione è largamente utilizzata nelle pratiche suicide, dove esiste una variante detta alla Condé, nella quale la posizione delle gambe, distese in avanti, permette il raggiungimento del risultato anche da una postazione bassa.



Condannati celebri |



Prima del XX secolo |



Congiura dei Pazzi |



  • Francesco de' Pazzi

  • Jacopo de' Pazzi

  • Renato de' Pazzi

  • Francesco Salviati



Cospiratori inglesi |


  • Guy Fawkes


Repubblica Napoletana |



  • Michele Granata

  • Mario Pagano

  • Eleonora Pimentel Fonseca

  • Francesco Caracciolo (ammiraglio)



Risorgimento |



  • Ciro Menotti

  • Giuseppe Silvati

  • Michele Morelli

  • Martiri di Belfiore



Criminali famosi |




  • Marie Manning impiccata contemporaneamente al marito

  • Mary Ann Cotton



Secolo XX |



Criminali famosi |



  • Edith Thompson impiccata contemporaneamente all'amante Frederick Edward Francis Bywaters


Irredentismo Italiano |



  • Cesare Battisti

  • Fabio Filzi

  • Guglielmo Oberdan

  • Nazario Sauro



Membri dell'Operazione Valchiria |



  • Wilhelm Canaris

  • Hans Oster

  • Ulrich von Hassell



Processo di Norimberga |



  • Hans Frank

  • Wilhelm Frick

  • Alfred Jodl

  • Ernst Kaltenbrunner

  • Wilhelm Keitel

  • Joachim von Ribbentrop

  • Alfred Rosenberg

  • Fritz Sauckel

  • Arthur Seyß-Inquart

  • Julius Streicher

  • Viktor Brack

  • Karl Brandt

  • Karl Gebhardt

  • Waldemar Hoven



Altri gerarchi nazisti |



  • Rudolf Höß

  • Adolf Eichmann





Gerarchi giapponesi |



  • Hideki Tōjō

  • Kōki Hirota



Indipendentisti ungheresi |



  • Imre Nagy

  • Pál Maléter



Secolo XXI |



Gerarchi iracheni |



  • Saddam Hussein

  • Awad Hamed al-Bandar

  • Taha Yassin Ramadan

  • Barzan Ibrahim al-Tikriti

  • Ali Hassan al-Majid



Note |




  1. ^ Francesco Sabatini e Vittorio Coletti, Scheda sul vocabolo "impiccamento", in Il Sabatini Coletti - Dizionario della Lingua Italiana, Corriere della Sera, 2011, ISBN 88-09-21007-7.


  2. ^ impiccamento, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 15 marzo 2011.


  3. ^ ab impiccamento, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.


  4. ^ Hanging, su newworldencyclopedia.org.


  5. ^ Eva Cantarella, Itaca, Feltrinelli, 2002


  6. ^ History of the death penalty, su pbs.org.


  7. ^ Resoconto del dott. Pompeo Zumin sulle ultime ore di Cesare Battisti, pubblicato sul settimanale L'Unità di Firenze il 17 luglio 1919, riportato nel libro di L. Filippi Cesare Battisti. Le cronache riportano che la prima volta il cappio si spezzò e che il carnefice ripeté l'esecuzione con una nuova corda. Un testimone diretto, raccontò che, qualche ora prima dell'impiccagione, aveva chiesto al boia (Josef Lang, venuto da Vienna e chiamato ancora prima che il processo iniziasse) come sarebbe stata fatta. Questi glielo fece vedere, passando una corda sottile attorno al collo di un assistente e fissandola poi a un gancio. Richiesto se proprio quella era adatta per l'esecuzione, il Lang rispose che la corda buona la teneva nella valigia, donde effettivamente poi l'estrasse quando la prima si spezzò, il che sta a significare che già era stato deciso che il supplizio sarebbe stato ripetuto.



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Collegamenti esterni |






  • Impiccagione, su thes.bncf.firenze.sbn.it, Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. Modifica su Wikidata


  • (EN) Impiccagione, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc. Modifica su Wikidata


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