Georgia
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Georgia | |||||||
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Dati amministrativi | |||||||
Nome completo | Georgia | ||||||
Nome ufficiale | საქართველო trasl. Sakartvelo | ||||||
Lingue ufficiali | georgiano, abcaso e osseto | ||||||
Capitale | Tbilisi (1 300 000 ab. / 2004) | ||||||
Politica | |||||||
Forma di governo | Repubblica semipresidenziale | ||||||
Presidente | Salomé Zourabichvili | ||||||
Primo ministro | Mamuka Bakhtadze | ||||||
Indipendenza | Dall'URSS, 9 aprile 1991 (dichiarata), 25 dicembre 1991 (riconosciuta) | ||||||
Ingresso nell'ONU | Dal 31 luglio 1992 | ||||||
Superficie | |||||||
Totale | 69 700 km² (118º) | ||||||
% delle acque | trascurabile | ||||||
Popolazione | |||||||
Totale | 3 718 200 ab. (2012) (122º) | ||||||
Densità | 66 ab./km² | ||||||
Tasso di crescita | −0,327% (2012)[1] | ||||||
Nome degli abitanti | Georgiani | ||||||
Geografia | |||||||
Continente | Asia | ||||||
Confini | Russia, Ossezia del Sud e Abcasia (territori contesi), Turchia, Armenia, Azerbaigian | ||||||
Fuso orario | UTC +4 | ||||||
Economia | |||||||
Valuta | Lari georgiano | ||||||
PIL (nominale) | 15 830[2] milioni di $ (2012) (114º) | ||||||
PIL pro capite (nominale) | 3 520 $ (2012) (116º) | ||||||
PIL (PPA) | 26 275 milioni di $ (2012) (115º) | ||||||
PIL pro capite (PPA) | 5 842 $ (2012) (118º) | ||||||
ISU (2011) | 0,733 (alto) (75º) | ||||||
Fecondità | 1,6 (2010)[3] | ||||||
Varie | |||||||
Codici ISO 3166 | GE, GEO, 268 | ||||||
TLD | .ge | ||||||
Prefisso tel. | +995 | ||||||
Sigla autom. | GE | ||||||
Inno nazionale | Tavisupleba | ||||||
Festa nazionale | 26 maggio | ||||||
Evoluzione storica | |||||||
Stato precedente | URSS RSS Georgiana | ||||||
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Coordinate: 42°01′00.01″N 43°43′59.99″E / 42.016669°N 43.733331°E42.016669; 43.733331
La Georgia (in georgiano: საქართველო?, Sakartvelo) è uno Stato sulle rive del Mar Nero, situato sulla linea di demarcazione che separa l'Europa dall'Asia,[4][5][6] considerato, dal punto di vista storico-culturale, come appartenente all'Europa orientale.[5][7][8] Già repubblica dell'Unione Sovietica, confina a nord e a nord-est con la Russia, a sud con la Turchia e l'Armenia, a sud-est con l'Azerbaigian, e a ovest col Mar Nero. Ha una popolazione di 3 718 200 abitanti e la sua capitale è Tbilisi.[9]
Indice
1 Origine del nome
2 Storia
2.1 Agosto 2008 - Conflitto in Ossezia del Sud
3 Geografia
3.1 Morfologia e idrografia
3.2 Clima
4 Popolazione
4.1 Demografia
4.2 Religione
4.3 Lingue
5 Ordinamento dello Stato
5.1 Suddivisioni amministrative
5.2 Città principali
5.3 Istituzioni
5.3.1 Ordinamento scolastico
5.3.2 Università
5.3.3 Sistema sanitario
5.3.4 Forze armate
5.4 L'inno
6 Politica
6.1 I presidenti della Repubblica di Georgia
6.2 Partiti politici
6.3 Politica estera
7 Economia
7.1 Energia
7.2 Agricoltura
7.3 Turismo
7.4 Risorse minerarie
8 Ambiente
8.1 Fauna
9 Cultura
9.1 Architettura
9.1.1 Monumenti
9.2 Letteratura
9.3 Musica
9.4 Gastronomia
10 Sport
10.1 Pugilato
10.2 Sollevamento pesi
10.3 Giochi olimpici
10.4 Altri sport
11 Ricorrenze nazionali
12 Note
13 Voci correlate
14 Altri progetti
15 Collegamenti esterni
Origine del nome |
I georgiani chiamano se stessi Kartvelebi (ქართველები), la loro terra Sakartvelo (საქართველო), e la loro lingua Kartuli (ქართული). Questi nomi derivano da un capo pagano chiamato Kartlos, considerato il padre di tutti i Georgiani. Il nome Georgia dato dagli stranieri, usato in larga parte del mondo, proviene dal greco georg – (γεωργ), che indica l'agricoltura.[10] Il termine è stato anche ricondotto al nome di San Giorgio (il santo patrono del paese), o a γεωργία (gheorghía, coltivata).[11] Il mondo antico ha conosciuto gli abitanti della Georgia orientale come Iberiani, dal regno caucasico di Iberia - confondendo così i geografi dell'antichità, che hanno pensato questo nome applicato soltanto agli abitanti della penisola iberica.
Storia |
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Il territorio dell'odierna Georgia è stato abitato con continuità fin dalla prima Età della Pietra. Durante il I millennio a.C. il territorio dell'attuale Georgia era occupato a occidente, sul Mar Nero, dalla Colchide, la mitica terra del vello d'oro e, ad oriente, dall'Iberia. La prima menzione scritta delle tribù proto-georgiane risale al XII secolo a.C., mentre il primo regno unificato risale al IV secolo a.C.
Il Cristianesimo fu dichiarato religione di Stato nel 337 d.C. e la chiesa georgiana si proclamò autocefala, rendendosi autonoma dal patriarcato di Antiochia, già nel V secolo. L'età aurea dal punto di vista culturale, artistico, religioso e politico fu quella sotto la dinastia Bagration dall'XI secolo al XIII secolo, che fu interrotta dall'invasione dei Mongoli del 1223. Nei secoli successivi la Georgia, disintegratasi in vari staterelli, fu ripetutamente sottoposta alle invasioni rivali della Persia e della Turchia ottomana.
Nel 1783 il trattato di Georgievsk fu il primo tra uno Stato georgiano e l'impero russo; il 12 settembre 1801 quest'ultimo annesse la Georgia orientale e nel 1810 gli ultimi territori georgiani indipendenti, con la conseguente abolizione del patriarcato e dell'autocefalia della chiesa nel 1811. Nel 1878 tutti gli attuali territori georgiani facevano parte dell'Impero russo. Nel 1879 nasce a Gori, Josif Stalin, il quale segnerà la storia del suo paese, della Russia e del mondo intero.
In seguito alla prima guerra mondiale e alla rivoluzione russa, il 22 aprile 1918 l'élite nazionalista attiva dal 1890 e i menscevichi dichiararono l'indipendenza da Mosca formando con Armenia e Azerbaigian la Repubblica Federale Democratica Transcaucasica, con capitale Tbilisi, e il 26 maggio 1918 restaurarono lo Stato georgiano con il nome di Repubblica Democratica di Georgia; le elezioni furono vinte dai menscevichi guidati da Noe Zhordania.
Il 25 febbraio 1921 truppe sovietiche guidate dal georgiano Stalin diedero fine alla Repubblica, incorporando la Georgia all'Unione Sovietica nel 1922, nonostante una resistenza durata fino all'agosto 1924. Inizialmente parte della Repubblica socialista sovietica federativa transcaucasica, sempre con capitale Tbilisi, dal 1936 divenne autonoma come Repubblica socialista sovietica georgiana.
In seguito alla perestrojka, il 28 ottobre 1990 le prime elezioni libere del Soviet nazionale furono vinte dallo schieramento nazionalista. Rinata come stato indipendente dal dissolvimento dall'Unione Sovietica il 9 aprile 1991, in seguito al referendum del 31 marzo, che vide il 98,9% dei georgiani favorevole all'indipendenza, la Georgia ha adottato il nome di Repubblica di Georgia.
Con l'indipendenza georgiana si svilupparono conflitti separatisti nelle regioni dell'Abcasia e dell'Ossezia del Sud, autoproclamatesi indipendenti.
Nel 2004 la Rivoluzione delle Rose ha portato al potere il presidente Mikheil Saakašvili, provocando al contempo un ulteriore allontanamento politico da Mosca. Nello stesso anno la Georgia ha cambiato il proprio nome ufficiale in Repubblica della Georgia.
Agosto 2008 - Conflitto in Ossezia del Sud |
Nell'agosto 2008 nuovi scontri in Ossezia del Sud sono sfociati nell'avanzata delle forze georgiane nella regione e nella reazione russa - i militari russi erano presenti nella regione sin dalla dissoluzione dell'Unione Sovietica con funzioni di peace-keeping - con il bombardamento del porto di Poti, un importante centro strategico per la distribuzione di carburante nel Mar Nero e la cacciata degli attaccanti. La Georgia ha proclamato la mobilitazione generale, dichiarando lo stato di guerra. Nel prosieguo delle operazioni militari che interessano l'area l'esercito russo ha inviato truppe in Ossezia e Abcasia, schierandosi a fianco dei secessionisti. Nei giorni seguenti le operazioni russe non si sono limitate all'area contesa, ma hanno coinvolto anche il territorio della Georgia quando le truppe dell'Armata Russa hanno occupato la città di Gori a 90 km da Tbilisi, la città di Poti e altre località minori, costringendo i georgiani a ripiegare per difendere la capitale[12].
Un accordo preliminare sul cessate il fuoco è stato firmato da Georgia e Russia il 15 agosto 2008. Lo Stato Maggiore dell'esercito russo ha dichiarato di aver completato il ritiro dalle zone occupate in Georgia entro 10 giorni, mentre la parte georgiana osserva che esistono ancora posti di blocco russi nel suo territorio e che il ritiro dal porto di Poti non è stato completato[13].
Il Parlamento georgiano, riunito in seduta straordinaria, ha prorogato lo Stato di guerra fino all'8 settembre 2008[14].
Geografia |
Dal punto di vista storico-culturale la Georgia è considerato un paese europeo, più controverso è se lo sia anche da un punto di vista geografico. Considerando la depressione del Kuma-Manych come confine tra Europa e Asia, il territorio della Georgia ricadrebbe infatti nel continente asiatico, mentre nel caso si ponga tale confine lungo lo spartiacque caucasico oppure sulla linea dei fiumi Kura e Rioni, allora la maggior parte del territorio georgiano ricadrebbe anche in Europa. Molte importanti enciclopedie o pubblicazioni geografiche pongono la Georgia nel Continente europeo,[9][15] anche nel caso che si consideri una sua parte come Asia.
Morfologia e idrografia |
Situata nel Caucaso meridionale, bagnata a ovest dal Mar Nero lungo una costa di 310 km, ha un territorio prevalentemente montuoso, dominato dalla catena del Caucaso.
A nord si staglia il Gran Caucaso dove si trova la cima più alta costituita dal Gora Kazbeg (5 048 m), che funge da confine con la Federazione russa per 723 km; a sud c'è il Caucaso Minore le cui vette non superano i 3 500 m e che fa da confine con la Turchia per 252 km e l'Armenia per 164 km.
Tra le due catene montuose si aprono due valli fluviali: quella del Kura, verso est, e del Rioni, che arriva fino alla costa del Mar Nero, dove la valle diventa la pianura costiera della Colchide (Kolkhet'is Dablobi), solcata da numerosi corsi d'acqua.
Il fiume principale è il Kura che nasce in Turchia, percorre 1 520 km e sfocia nel Mar Caspio, in Azerbaigian. Il monte più alto è il Shkhara, alto 5 204 m.
Clima |
Il clima della Georgia è estremamente diversificato, considerando le piccole dimensioni del paese. Ci sono due principali zone climatiche, che separano bruscamente la parte orientale e occidentale del paese. La catena montuosa del Grande Caucaso gioca un ruolo importante nel mitigare il clima della Georgia e proteggere la nazione dalla penetrazione di masse d'aria freddissima provenienti da nord, come pure le montagne del Piccolo Caucaso proteggono parzialmente la regione dall'influenza delle masse d'aria calda e secca provenienti da sud.
Gran parte della Georgia occidentale si trova all'interno della periferia occidentale della zona umida subtropicale con precipitazioni annue attorno ai 1 000-4 000 mm. Le precipitazioni tendono a essere uniformemente distribuite durante tutto l'anno, sebbene le piogge possano essere particolarmente forti durante i mesi autunnali. Il clima della regione cambia significativamente con l'altitudine, mentre gran parte delle aree di pianura della Georgia occidentale sono relativamente calde per tutto l'anno.
Le colline e le zone montuose (che comprendono sia le catene del Grande e Piccolo Caucaso) sono caratterizzate da estati fresche e umide e inverni nevosi (spesso in alcune regioni il manto nevoso supera i 2 m). L'Ajaria è la regione più umida del Caucaso. La foresta pluviale di Mtirala, a est di Kobuleti riceve circa 4 500 mm di precipitazioni all'anno.
La Georgia orientale ha un clima di transizione dal subtropicale umido al continentale. I modelli meteo della regione sono influenzati dall'est dalle correnti secche dell'Asia centrale e dalle masse d'aria umida del Mar Caspio, e le masse d'aria del Mar Nero da ovest. La penetrazione delle masse d'aria umida dal Mar Nero è spesso bloccata da diverse catene montuose (Likhi e Meskheti) che separano la parte orientale e occidentale della nazione. Le precipitazioni annuali sono notevolmente inferiori a quelle della Georgia occidentale e vanno da 400 a 1 600 mm. I periodi più umidi in genere avvengono in primavera, autunno e inverno, mentre i mesi estivi tendono a essere più secchi. Gran parte della Georgia orientale ha esperienza di estati calde (specialmente nelle zone basse) e inverni relativamente freddi. Come nella parte occidentale della nazione, l'altitudine svolge un ruolo importante nella Georgia orientale, dove le condizioni climatiche sopra i 1 500 m sono notevolmente più fredde nelle zone basse. Le regioni che si trovano sopra i 2 000 m gelano di frequente anche durante i mesi estivi. È raro invece che nevichi a Tbilisi.
Popolazione |
Demografia |
I georgiani (inclusi mingreli, svani, laz e agiari) sono attorno all'83,8%, dell'attuale popolazione della Georgia che conta 4 661 473 individui (luglio 2006). Gli altri principali gruppi etnici includono gli azeri, che sono il 6,5% della popolazione, armeni – 5,7%, russi – 1,5%, abcasi e osseti. Anche altri numerosi piccoli gruppi etnici vivono nel paese inclusi assiri, ceceni, cinesi, ebrei georgiani, greci, kabardi, curdi, tatari, turchi e ucraini. In particolare, la comunità ebraica georgiana è una delle più vecchie comunità ebraiche del mondo.
La Georgia esibisce anche una significativa diversità linguistica. All'interno della famiglia delle lingue caucasiche meridionali sono parlati il georgiano, il laz, il mingreliano e lo svan. I gruppi caucasici meridionali diversi da quelli etnici georgiani parlano spesso le loro lingue native assieme al georgiano. Le lingue ufficiali della Georgia sono il georgiano e anche l'abcaso nella regione autonoma dell'Abcasia. Il georgiano, la lingua ufficiale, è parlata dal 71% della popolazione, il 9% parla russo, il 7% armeno, il 6% azero, e il 7% le altre lingue. Il tasso di alfabetizzazione della Georgia si dice che sia attorno al 100%.
Al principio degli anni novanta, successivamente alla dissoluzione dell'Unione Sovietica, violenti conflitti separatisti sono scoppiati nelle regioni autonome dell'Abcasia e dell'Ossezia del Sud. Molti osseti che vivevano in Georgia lasciarono il paese, principalmente per l'Ossezia del Nord, in Russia.
D'altra parte, più di 150 000 georgiani lasciarono l'Abcasia dopo lo scatenarsi delle ostilità nel 1993. Dei turchi mescheti che furono trasferiti forzatamente nel 1944, solo una piccola frazione è ritornata in Georgia a partire dal 2008.
Nel 1989 il censimento registrò nel paese la presenza di 341 000 russi etnici (il 6,3% della popolazione), 52 000 ucraini e 100 000 greci. Dal 1990 un milione e mezzo di persone di nazionalità georgiana hanno lasciato il paese. Almeno un milione di immigrati dalla Georgia risiedono legalmente o illegalmente in Russia. Il tasso di migrazione netta in Georgia è −4,54%, escludendo i cittadini georgiani che vivono all'estero. La Georgia è comunque stata abitata da immigrati provenienti da tutto il mondo fin dalla sua indipendenza. Secondo le statistiche del 2006, la Georgia riceve la maggior parte dei suoi immigrati dalla Turchia e dalla Repubblica Popolare Cinese. È presente negli ultimi anni un forte flusso migratorio dall'Iran da parte di persone oppresse dal regime iraniano (per lo più scrittori e cristiani evangelici) e di semplici uomini d'affari in cerca di nuove opportunità di guadagno[16].
La maggior parte della popolazione pratica oggi il Cristianesimo ortodosso della Chiesa Ortodossa Georgiana (81,9%). Le minoranze religiose sono le seguenti: musulmani (9,9%), apostolici armeni (3,9%), russo-ortodossi (2,0%), cattolici (0,8%). Lo 0,8% degli abitanti registrati nel censimento del 2002 ha dichiarato di essere seguace di altre religioni e lo 0,7% ha dichiarato di non appartenere a nessuna religione.
Religione |
La Chiesa apostolica autocefala ortodossa georgiana è una delle più antiche chiese cristiane del mondo, fondata nel I secolo d.C. dall'apostolo Andrea, il primo chiamato. Nella prima metà del IV secolo d.C. il Cristianesimo venne adottato come la religione di Stato. Questo ha portato un forte senso di identità nazionale che ha aiutato a preservare una identità nazionale georgiana nonostante i ripetuti periodi di occupazioni straniere e tentativi d'assimilazione.
In accordo con la costituzione della Georgia, le istituzioni religiose sono separate dal governo e ogni cittadino ha il diritto di professare liberamente la propria fede religiosa. Comunque, più dell'82% della popolazione della Georgia pratica la confessione cristiana ortodossa e la Chiesa Ortodossa Georgiana è un'influente istituzione nel paese.
Dopo l'ateismo di stato, imposto dall'URSS quando la Georgia fu parte della federazione, oggi altre fonti riportano che oltre il 40% dei georgiani siano non religiosi o atei.
Il vangelo venne predicato in Georgia dagli apostoli Andrea, Simone il Cananeo, e Mattia. La Georgia venne ufficialmente convertita al cristianesimo nel 326 d.C. da Santa Nino di Cappadocia, che è considerata da parte della Chiesa Ortodossa l'illuminatrice della Georgia alla pari degli apostoli.
La Chiesa Ortodossa Georgiana, una volta dipendente dal Patriarcato di Antiochia, acquistò lo status di autocefalia nel IV secolo d.C. durante il regno di Vakhatang Gorgosali.
Le minoranze religiose nel paese includono: russi ortodossi (2%), cristiani armeni (3,9%), musulmani (9,9%), romano cattolici (0,8%), nonché una considerevole comunità ebraica e varie minoranze protestanti.
Lingue |
Il georgiano è la lingua ufficiale e più parlata in Georgia (81% della popolazione). Esso appartiene al gruppo sud-caucasico (cartvelico), di cui rappresenta la lingua franca e l'unica lingua con una propria tradizione letteraria.
Il georgiano è parlato come prima lingua da circa 3,9 milioni di persone in Georgia. Altri 3,5 milioni di persone lo parlano all'estero (soprattutto in Turchia, Russia, Stati Uniti ed Europa, con piccole comunità in Iran e Azerbaigian).
La lingua georgiana comprende circa 17 dialetti, suddivisi sostanzialmente in un gruppo orientale e in uno occidentale, alcuni dei quali sono stati fortemente influenzati dal linguaggio dominante della regione in cui sono parlati. In generale sono più conservativi i dialetti delle regioni montuose.
La lingua letteraria, che si basa sul dialetto cartiliano (pianure orientali), fu una conseguenza della conversione dell'élite georgiana al cristianesimo, avvenuta a metà del IV secolo. La nuova lingua letteraria venne costruita su un'infrastruttura culturale già ben definita, appropriandosi delle funzioni, convenzioni, e stato dell'aramaico.
In Georgia sono parlate anche altre lingue: soprattutto il russo, l'armeno, l'azero.
In Abcasia l'abcaso è la lingua ufficiale.
Il dialetto è parlato in più regioni per esempio Tusheti e Telavi.
Ordinamento dello Stato |
In base alla costituzione la Georgia è una repubblica democratica semipresidenziale, con il Presidente della repubblica come capo di Stato, e il Primo Ministro come capo del governo. Il potere esecutivo è composto dal Presidente e dal Gabinetto della Georgia. Il gabinetto è composto dai ministri con a capo il Primo Ministro, nominato dal Presidente. In particolare, i ministri della difesa e dell'interno non sono membri del Gabinetto e sono direttamente subordinati al Presidente della Georgia.
Il potere legislativo è detenuto dal Parlamento della Georgia. Il parlamento georgiano è unicamerale composto da 150 membri, conosciuti come deputati, dei quali 75 membri sono eletti con un sistema a rappresentanza proporzionale e 75 sono eletti attraverso un singolo membro di distretto in un sistema di pluralità, che rappresentano i loro elettori. I membri del parlamento sono eletti per un mandato di cinque anni.
Cinque partiti e blocchi elettorali avevano una rappresentanza eletta in parlamento nelle elezioni del 2008: il Movimento per l'unità nazionale (partito di governo), il blocco elettorale dell'opposizione Unita, i Cristiano-Democratici, il Partito Laburista e il Partito Repubblicano.
La Georgia ha una Corte Suprema, con giudici eletti dal parlamento su raccomandazione del Presidente, e una Corte costituzionale.
A dispetto dei considerevoli progressi fatti dalla rivoluzione delle Rose non è ancora una piena e vera e propria democrazia. Il sistema politico rimane in transizione, con frequenti aggiustamenti per il bilanciamento del potere tra il Presidente e il Parlamento, e proposte che vanno dalla trasformazione del paese in una repubblica parlamentare fino al ristabilimento della monarchia. Gli osservatori notano il deficit di fiducia nelle relazioni tra il Governo e l'opposizione. Differenti opinioni esistono riguardo al grado di libertà politica in Georgia. Il Presidente Saakashvili sostiene che il paese è essenzialmente libero, ma molti capi dell'opposizione dichiarano che la Georgia è una dittatura, e Freedom House mette la Georgia nel gruppo dei paesi parzialmente liberi, assieme a paesi come Turchia e Bosnia.
Suddivisioni amministrative |
La Georgia è suddivisa in due repubbliche autonome (avtonomiuri respublika), ossia l'Abcasia e l'Agiaria; una città autonoma, corrispondente alla capitale (k'alak'i), Tbilisi; nove regioni (mkhare), stabilite provvisoriamente fra il 1994 e il 1996. Le regioni e le repubbliche autonome si suddividono a loro volta in municipalità (o distretti). L'Abcasia e l'Ossezia del Sud (che si estende in gran parte nella regione di Shida Kartli) si sono autoproclamate repubbliche indipendenti.
N° | Regione o Repubblica autonoma | Capoluogo o Capitale |
---|---|---|
1 | Abcasia (Repubblica autonoma) | Sukhumi |
2 | Mingrelia-Alta Svanezia | Zugdidi |
3 | Guria | Ozurgeti |
4 | Agiaria (Repubblica autonoma) | Batumi |
5 | Racha-Lechkhumi e Kvemo Svaneti | Ambrolauri |
6 | Imerezia | Kutaisi |
7 | Samtskhe-Javakheti | Akhaltsikhe |
8 | Shida Kartli | Gori |
9 | Mtskheta-Mtianeti | Mtskheta |
10 | Kvemo Kartli | Rustavi |
11 | Cachezia | Telavi |
12 | Tbilisi (Regione della Capitale, città autonoma) | - |
Il distretto amministrativo autonomo della Ossezia del Sud (Tskhinvali), già nota come Samachablo o regione di Tskhinvali e facente parte della regione Shida Kartli, non è una delle repubbliche autonome ed è stato il teatro di un persistente conflitto militare a partire dalla dissoluzione dell'Unione Sovietica per ottenere l'indipendenza dalla Georgia. L'8 agosto 2008 la Georgia ha lanciato un'offensiva per riguadagnare l'Ossezia del Sud; questa, al pari dell'Abcasia è retta da governi autonomisti non riconosciuti a livello mondiale, ma appoggiati dalla Russia. In risposta all'intervento georgiano, la Russia è intervenuta militarmente occupando l'Ossezia meridionale e una zona cuscinetto ai suoi confini all'interno della Georgia.
Città principali |
La città più popolosa del paese è la capitale Tbilisi, che è l'unica a superare il milione di abitanti. Altre città, di popolazione nettamente minore, sono: Kutaisi, seconda città del paese con i suoi 200 000 abitanti, Batumi, vicina al confine turco, e Rustavi, che è stata la prima città georgiana a ospitare un'industria metallurgica. Le restanti città non raggiungono i 100 000 abitanti.
Istituzioni |
Ordinamento scolastico |
Il sistema educativo della Georgia ha subito radicali riforme di modernizzazione, anche se dolorose e controverse, a partire dal 2004. Il tasso di alfabetizzazione degli adulti in Georgia è dato al 100%. L'istruzione in Georgia è obbligatoria per tutti i bambini di età compresa tra 6 e 14 anni.
Il sistema scolastico è diviso in elementari (6 anni, fascia d'età 6-12 anni), base (3 anni, fascia d'età 12-15), e secondaria (3 anni; livello d'età 15-18 anni), o in alternativa gli studi professionali (2 anni). Gli studenti con un diploma di scuola media hanno accesso all'istruzione superiore. Solo gli studenti che hanno superato l'esame nazionale unificato, possono iscriversi in un istituto statale accreditato di istruzione superiore, sulla base di graduatoria dei punteggi che gli stessi hanno ricevuto agli esami. La maggior parte di queste istituzioni offre tre livelli di studio: un programma di Bachelor (3-4 anni), un programma di Master (2 anni), e un programma di dottorato (3 anni). Vi è anche un programma di specialista certificato, che rappresenta un unico programma di istruzione di più alto livello della durata di 3-6 anni. A partire dal 2008, 20 istituti di istruzione superiore sono stati accreditati dal Ministero dell'Istruzione e della Scienza della Georgia. Il rapporto lordo di iscrizione primaria è stato del 94% per il periodo 2001-2006.
Università |
Nell'ambito universitario ricordiamo l'Università statale di Tbilisi, la più antica della regione caucasica, fondata l'8 febbraio 1918.
Sistema sanitario |
Da quando è diventata indipendente, la Georgia ha cercato di sviluppare nuovi modelli per il settore della salute.
Il Ministero del Lavoro, della Salute e degli Affari sociali resta la chiave delle strategie decisionali sulla salute.
Gran parte del potere decisionale e della responsabilità per il finanziamento a livello locale è assegnato ai dodici dipartimenti sanitari regionali in cui è diviso il paese.
Il Fondo unito di Stato delle assicurazioni sociali e il Ministero delle Finanze sono i principali attori finanziari nel sistema sanitario georgiano. La decentralizzazione è stata una componente importante nel processo di riforma sanitaria avviata dal 1995, ribadita poi nel piano strategico della salute 2000-2009. Ciò ha reso i fornitori di cure sanitarie più autonomi dal punto di vista finanziario e manageriale. Un piano per privatizzare gli ospedali fu approvato e il processo si è avviato dal 2007. Quasi tutte le cliniche dentali e le farmacie sono già state privatizzate.
Forze armate |
Le forze armate georgiane si compongono di 17 500 uomini, compresi 10 400 militari di leva. I militari comprendono le forze al suolo (protezione civile nazionale compresa), le forze della difesa aerea, la forza marittima della difesa e le forze interne.
Il 23 marzo 1994, la Georgia fu una delle prime Repubbliche ex-sovietiche che si unì alla Partnership for Peace. La Georgia è il primo paese che ha presentato la documentazione speciale (maggio 2004) e il 29 ottobre 2004 la NATO ha approvato il primo IPAP per la Georgia. In caso di successo dell'IPAP, la Georgia avrà una buona occasione per accedere al piano d'azione di insieme dei membri (MAP). La Georgia, sponsorizzata dagli Stati Uniti d'America, si dota del programma (GTEP) che è stato lanciato nel mese di aprile del 2002. Anche se il programma si è concluso formalmente nel 2004, la Georgia continua a godere della cruciale assistenza militare dalla NATO, soprattutto da parte di Stati Uniti e Turchia, e da Israele. Il governo georgiano ha annunciato una riforma delle forze armate georgiane per aderire ai protocolli della NATO. Il governo ha progettato di ridurre il numero delle forze armate e aumentare il numero dei militari di carriera a due terzi della forza totale.
Il referendum popolare per l'adesione alla NATO, svoltosi il 5 gennaio 2008 contestualmente alle elezioni presidenziali, ha ottenuto il 61 per cento di favorevoli all'adesione.
La Georgia ha una relativa forza peacekeeping in Kosovo e partecipa alle operazioni militari in Iraq e in Afghanistan.
La spesa militare annua ammonta a 23 milioni di dollari USA.
L'inno |
Dal 14 novembre 1990 al 23 aprile 2004 l'inno nazionale georgiano è stato Dideba zetsit kurtheuls (დიდება ზეცით კურთხეულს), vecchio inno recuperato che era già stato in uso dal 1918 al 1920; successivamente è stato adottato Tavisupleba (თავისუფლება), sostituendolo al precedente.
Politica |
I presidenti della Repubblica di Georgia |
Zviad Gamsakhurdia (1991-1992)
Eduard Amvrosis dze Shevardnadze (26 novembre 1995 - 23 novembre 2003)
Ninò Anzoris asuli Burdzhanadze (22 novembre 2003 - 25 gennaio 2004 (all'opposizione dal 23 novembre 2003)
Mikheil Nikolozis dze Saakashvili (25 gennaio 2004 - 25 novembre 2007)
Ninò Anzoris asuli Burdzhanadze (25 novembre 2007 - 5 gennaio 2008)
Mikheil Nikolozis dze Saakashvili (5 gennaio 2008 - 17 novembre 2013)
Giorgi Margvelashvili (17 novembre 2013 - 16 dicembre 2018)
Salome Zurabishvili (16 dicembre 2018 - in carica)
Partiti politici |
Sogno Georgiano-Georgia Democratica (ქართული ოცნება – დემოკრატიული საქართველო)
Movimento Nazionale Unito (ერთიანი ნაციონალური მოძრაობა)
Nostra Georgia – Liberi Democratici (ჩვენი საქართველო - თავისუფალი დემოკრატები)
Movimento Cristiano-Democratico (ქრისტიან-დემოკრატიული მოძრაობა)
La Nuova Destra (ახალი მემარჯვენეები)
Democrazia-Nazionale (ეროვნულ-დემოკრატიული პარტია)
Partito Laburista (ლეიბორისტული პარტია)
Movimento Politico Libertà (პოლიტიკური მოძრაობა თავისუფლება)
Partito della Repubblica (რესპუბლიკური პარტია)
Conservatori della Georgia (საქართველოს კონსერვატორები)
Politica estera |
La Georgia mantiene buone relazioni con i suoi diretti confinanti Armenia, Azerbaigian e Turchia e partecipa attivamente nelle organizzazioni, come il Consiglio Economico del Mar Nero e il GUAM. La Georgia mantiene anche relazioni politiche, economiche e militari con il Giappone, Corea del Sud, Israele, Ucraina e molti altri paesi. La crescente influenza degli Stati Uniti d'America e dell'Unione europea in Georgia, in particolare attraverso la proposta di membership con la NATO, gli Stati Uniti d'America con il programma d'assistenza militare d'addestramento e equipaggiamento e la costruzione dell'Oleodotto Baku-Tbilisi-Ceyhan, hanno reso frequentemente tese le relazioni di Tbilisi con Mosca. La decisione della Georgia per incrementare la sua presenza nella coalizione di forze in Iraq è stata un'importante iniziativa.
La Georgia sta attualmente lavorando per diventare un membro a pieno titolo della NATO. Nell'agosto 2004, il Piano d'azione di partenariato individuale della Georgia fu presentato alla NATO. Il 29 ottobre 2004, il Consiglio del Nord Atlantico ha approvato il Piano d'azione per l'adesione (MAP) della Georgia facendo così passare il paese alla seconda fase dell'integrazione Euro-Atlantica. la decisione del 2005 del Presidente della Georgia, di istituire una commissione di stato per l'attuazione del Piano d'azione di partenariato individuale, che presenta un gruppo interservizi guidato dal Primo Ministro. La Commissione è stata incaricata di coordinare e controllare l'attuazione del Piano d'azione di partenariato individuale.
Il 14 febbraio 2005, l'accordo sulla nomina del Partenariato per la Pace (PfP), ufficiale di collegamento tra la Georgia e l'Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord è entrato in vigore, in base al quale un ufficiale di collegamento per il Caucaso meridionale è stato assegnato alla Georgia. Il 2 marzo 2005, è stato firmato l'accordo per la fornitura e il supporto della nazione ospitante per il transito delle forze della NATO e del suo personale. Il 6-9 marzo 2006, il gruppo di valutazione e intermediazione per l'attuazione del (MAP) giunge a Tbilisi. Il 13 aprile 2006, la discussione della relazione di valutazione sull'attuazione del Piano d'azione di partenariato individuale si è tenuto presso Il quartier generale della NATO, nel formato 26 + 1.
Nel 2006, il parlamento georgiano ha votato all'unanimità per il disegno di legge che chiede l'integrazione della Georgia nella NATO. La maggior parte dei georgiani e dei politici in Georgia sostenere la spinta per l'adesione alla NATO. Nel 2009 l'alleanza si è nuovamente rifiutata di concedere alla Georgia la (MAP).
Il Presidente George W. Bush è diventato il primo presidente degli Stati Uniti d'America in carica a visitare il paese. La strada che porta all'aeroporto Internazionale di Tbilisi è stata poi ribattezzata George W. Bush Avenue.
Dal sito web della Commissione europea: il presidente Saakashvili definì l'adesione all'UE e alla NATO, come una priorità a lungo termine. Non volendo che la Georgia diventi un terreno di scontro tra Usa-Russia, e che egli cerca di mantenere strette relazioni con gli Stati Uniti e Unione Europea, sottolineando le sue ambizioni di far progredire la cooperazione con la Russia.
Il 2 ottobre 2006, Georgia e l'Unione europea hanno firmato una dichiarazione congiunta sul testo concordato Georgia-Unione europea per il piano d'azione all'interno della politica europea di vicinato (PEV) Il piano d'azione è stato formalmente approvato nella sessione del Consiglio di cooperazione UE-Georgia del 14 novembre 2006 a Bruxelles [66].
Economia |
Le ricerche archeologiche dimostrano che la Georgia già dai tempi antichi commerciava con diverse regioni, grazie alla sua posizione nel Mar Nero e successivamente al passaggio nella sua area dello storico itinerario commerciale noto come Via della Seta. Oro, argento, rame e ferro erano già nell'antichità estratti nella regione del Caucaso. La vinificazione è anch'essa una tradizione molto antica.
Nel corso della storia moderna georgiana l'agricoltura e il turismo sono stati i principali settori economici, favorito dal clima e dalla topografia.
Per la maggior parte del XX secolo, l'economia della Georgia è stata subordinata all'economia pianificata sovietica essendo il paese federato all'URSS.
Dopo la caduta dell'Unione Sovietica nel 1991, la Georgia ha avviato una grande riforma strutturale progettata per la transizione verso un'economia di libero mercato. Tuttavia, come tanti altri stati post-sovietici, la Georgia si trova ad affrontare un grave collasso economico. La guerra civile e militare dei conflitti in Abcasia e Ossezia del Sud ha aggravato la crisi. La produzione agricola e quella industriale sono diminuite. Nel 1994 il prodotto interno lordo era ridotto a un quarto di quello del 1989.
Il primo aiuto finanziario dall'occidente è venuto nel 1995, quando la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale hanno concesso alla Georgia un credito di 206 milioni di dollari americani e la Germania un credito di 50 milioni di marchi tedeschi.
Nel 2001 il 54% della popolazione viveva al di sotto della soglia nazionale di povertà, ma entro il 2006 la povertà è diminuita al 34%. Nel 2005 il reddito medio mensile di una famiglia è stata di 347 lari (circa 180 Euro).
Dall'inizio del 2000 sviluppi positivi sono stati osservati per l'economia della Georgia. Nel 2007 il tasso di crescita reale del PIL ha raggiunto il 12%, facendo della Georgia una delle economie a più rapida crescita in Europa orientale. .mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}La Banca Mondiale ha definito la Georgia "il primo paese al mondo in termini di riforme economiche" perché in un anno è passata dal 112º al 18º posto nella classifica dei paesi dove è più agevole sviluppare attività economiche.[senza fonte] Tuttavia, il paese ha un elevato tasso di disoccupazione (12,6%) e ha un reddito piuttosto basso rispetto alla media europea.
Le stime del FMI del 2012 indicano un PIL nominale di 15,8 miliardi di dollari americani. L'economia è sempre più orientata ai servizi (che rappresentano ora il 65% del PIL) e al settore agricolo (10,9%).
2006 Il divieto di importazioni di vino georgiano in Russia, uno dei più grandi partner commerciali della Georgia, e la rottura di legami finanziari con essa, è stata descritta dalla missione del FMI come uno "shock esterno". Inoltre, la Russia ha aumentato il prezzo del gas per la Georgia. A ciò è seguito il picco inflativo del Lari georgiano. La Banca nazionale della Georgia dichiarò che l'inflazione fu provocata principalmente da ragioni esterne, compreso l'embargo economico operato dalla Russia nei suoi confronti.
Energia |
In anni recenti la Georgia ha pienamente deregolato il suo settore elettrico, e adesso c'è accesso libero e aperto al mercato. Comunque, gli attori pubblici giocano ancora un importante ruolo, soprattutto nella produzione.
Nel 2007, la Georgia ha generato 8,34 miliardi di kilowattora (kWh) di elettricità mentre ha consumato 8,15 miliardi di kWh. La maggior parte dell'elettricità generata proviene da impianti idroelettrici. Nel 2005, il paese ha generato 6,17 miliardi di kWh di idroenergia, o 86% dell'energia elettrica totale generata. nel 2006 una crescita rapida della produzione idroelettrica (più 27%) fu accompagnata da un altrettanto forte crescita dell'energia termica (più 28%). Da allora la quota d'idroelettrico è diventata ancora più grande, quando la centrale idroelettrica di Inguri ha raggiunto la piena capacità nel novembre del 2007. Oltre alla centrale di Inguri di proprietà statale, la quale ha una capacità installata di 1,300 megawatt, le infrastrutture idroelettriche della Georgia consistono in molte piccole centrali private. La diga di Inguri, sul fiume omonimo, è la quarta più alta del mondo.
L'affidamento che la Georgia fa sull'energia idroelettrica, lascia il paese vulnerabile alle variazioni climatiche, la quale richiede l'importazione di fronte alle scarsità stagionali, ma aprendo anche alla possibilità di esportare durante condizioni più umide. La Georgia ha ancora il potenziale per incrementare la produzione di energia idroelettrica, attraverso la rimessa a nuovo degli impianti esistenti, così come la costruzione di nuove centrali idroelettriche.
Prima del 2004 la rete di trasmissione della Georgia era in condizioni critiche, con blackout elettrici comuni in tutto il paese. Dalla fine del 2005, distribuzione è stata molto più affidabili, e coerentemente si avvicina a servizi di ventiquattro ore su ventiquattro. Nonché gli investimenti fatti nelle infrastrutture. Attualmente, la privata Energo-Pro Georgia controlla il 62,5% del mercato nazionale della distribuzione dell'elettricità.
La Georgia ha linee di trasmissione che connettono la sua rete elettrica a quella di Russia, Turchia, Armenia e Azerbaijan. Nel luglio del 2008 la Georgia è diventata esportatore di elettricità in Russia attraverso la linea elettrica di Kavkasion.
Il consumo georgiano di gas naturale stava a 1,8 miliardi di metri cubi nel 2007. Il Gas naturale utilizzato da fornire alla Georgia da parte della Russia. Negli ultimi anni, comunque, la Georgia è stata capace di eliminare la sua dipendenza dalle importazione dalla Russia, grazie all'incremento della produzione idroelettrica, e l'avvio di fonti di gas naturale dall'Azerbaijan.
In aggiunta, tutte l'esportazioni di gas russo per l'Armenia passano attraverso il sistema georgiano di gasdotti. La Georgia prende il 10% di questo gas come quota di transito.
Georgia è un paese partner del programma energetico EU INOGATE, la quale ha quattro temi chiavi: migliorare la sicurezza energetica, la convergenza dei mercati dell'energia degli stati membri sulla base dei principi del mercato interno UE dell'energia, sostegno allo sviluppo di energia sostenibile, e attrazione d'investimenti verso progetti energetici d'interesse comune e regionale.
Agricoltura |
Attualmente, oltre il 55% della forza lavoro totale è impiegata in agricoltura, sebbene molta di questa sia di sussistenza.
La produzione dell'agricoltura georgiana è iniziata dopo le devastazioni causate dai disordini e della necessaria ricostruzione seguite al crollo dell'Unione Sovietica. La produzione di bestiame sta aumentando a sobbalzi, anche se continua a trovarsi di fronte a piccoli e sporadici focolai di malattie. La produzione interna di cereali è in aumento, e richiede un costante sostegno politico e il miglioramento delle infrastrutture al fine di garantire una distribuzione adeguata e ricavi per gli agricoltori. La produzione di tè, nocciola e agrumi hanno sofferto molto del conflitto in Abcasia, un'area cruciale per queste coltivazioni.
Mentre approssimativamente il 13,1% del PIL georgiano è generato dal settore agricolo, spesso le colture sono lasciate marcire nei campi perché gli agricoltori non possono vendere i loro prodotti per via degli alti costi di trasporto, che rendono i prodotti nazionali più costosi dei beni importati. In collaborazione con l'assistenza europea, la Georgia ha preso tutte le misure per controllare la qualità delle sorgenti naturali e come opportunamente venderla.
Viticoltura e vinificazione sono i più importanti settori dell'agricoltura georgiana. Tipica è la tradizionale tecnica di vinificazione nei kwevri, ovvero grandi contenitori interrati per sfruttare l'isolamento termico naturalmente offerto dal terreno][17] . In Georgia sono registrati oltre 450 tipi di vini locali, il paese è considerato uno dei più antichi luoghi di produzione di vini d'alta qualità nel mondo. La Russia era tradizionalmente il più grande mercato d'esportazione per il vino georgiano. Questo, a ogni modo, cambiò nel 2006, quando la Russia vietò le importazioni di vino e acqua minerale dalla Georgia. Da allora i produttori di vino georgiano hanno lottato per mantenere la produzione e penetrare in nuovi mercati.
Nel 2007 la Georgia ha venduto 11 milioni di bottiglie di vino in oltre 40 paesi, meno di quello che ha venduto nella sola Russia prima dell'imposizione del divieto di vendita. Il totale del vino venduto all'estero nel 2007 era sceso giù di oltre nove milioni di bottiglie, costringendo molti viticoltori a vendere la terra, le abitazioni e l'attrezzatura per sopravvivere.
Turismo |
Il turismo è una significante e crescente parte della economia georgiana. Nel 2006, oltre un milione di turisti hanno contribuito all'economia del paese per 300 milioni di Euro. Secondo il governo, ci sono 103 resorts nelle differenti zone climatiche del paese. Le attrazioni turistiche includono più di 2 000 sorgenti, oltre 12 000 monumenti storici e culturali,[senza fonte] quattro dei quali sono stati riconosciuti dall'UNESCO Patrimonio dell'umanità (La Cattedrale di Bagrati a Kutaisi, il Monastero di Gelati, i monumenti storici di Mtskheta, e Svaneti superiore). Un piatto tipico della Georgia è il Khachapuri, cucinato in tanti modi differenti secondo le cucine tipiche georgiane delle varie regioni.
Risorse minerarie |
La Georgia è un paese povero di minerali, tranne qualche giacimento di medie o piccole dimensioni di manganese, carbone fossile, petrolio. Il resto delle materie prime è importato, soprattutto dalla vicina Russia.
Ambiente |
Il paesaggio entro i confini della nazione è molto vario. La gamma di paesaggi della Georgia occidentale, va dalle foreste basse e paludose a quelle pluviali temperate fino alle nevi e ghiacciai perenni, mentre la parte orientale del paese contiene anche un piccolo segmento di piano semiarido caratteristico dell'Asia centrale. Le foreste coprono il 40% del territorio della Georgia mentre le zone alpine e subalpine contano per il 10% del territorio.
Buona parte dell'habitat naturale nelle zone basse della Georgia occidentale è scomparso negli ultimi cento anni, per via dello sviluppo agricolo delle terre e l'urbanizzazione.
La grande maggioranza delle foreste che ricoprivano la pianura della Colchide sono praticamente inesistenti con l'eccezione delle regioni che sono incluse in parchi nazionali e riserve (come ad esempio l'area del lago Paleostomi). Oggi, la foresta copre generalmente ciò che rimane al di fuori dalle zone basse, situandosi soprattutto lungo le colline e le montagne. Le foreste della Georgia occidentale consistono soprattutto di alberi a foglia caduca al di sotto dei 600 m sopra il livello del mare e composto da specie come querce, carpini, faggi, olmi, frassini e castagni. Specie sempreverdi come il bosso si possono trovare anche in molte aree. Circa 1000 di tutte le 4000 piante superiori della Georgia sono endemiche di questa zona. Le pendici centro occidentali della catena Meskheti nell'Agiaria così come altre diverse località a Samegrelo e Abcasia sono ricoperte da foreste pluviali temperate.
Tra i 600-1 000 m il bosco di caducifoglie si è mescolato con latifoglie e conifere e specie che compongono la vita vegetale. La zona è costituita prevalentemente di faggio, abete rosso, e boschi di abeti. Dai 1 500-1 800 m, la foresta diventa in gran parte di conifere. La linea degli alberi termina di solito intorno ai 1 800 m e prende il sopravvento la zona alpina, che nella maggior parte delle zone si estende fino a un'altezza di 3 000 m. La neve eterna e la zona dei ghiacciai si trovano sopra la linea dei 3 000 m.
Il paesaggio orientale della Georgia (in riferimento al territorio a est della Catena dei monti Likhi) è notevolmente diverso da quello occidentale. Anche se molto simile alla pianura della Colchide nell'ovest, quasi tutte le zone basse della Georgia orientale compresa le pianure fluviali di Mtkvari e Alazani sono state disboscate per scopi agricoli. Inoltre, a causa del clima relativamente asciutto, alcune delle pianure basse (soprattutto a Kartli e la parte sud-orientale di quella di Kakheti) non sono mai state coperte da foreste. Il panorama generale della Georgia orientale comprende numerose valli e gole che sono separate da montagne. In contrasto con la Georgia occidentale, circa l'85% delle foreste della regione sono decidue. Le foreste di conifere dominano solo nella gola di Borjomi e nelle estreme zone occidentali. Fuori delle specie di alberi decidui, faggi, querce, carpini dominano. Altre specie caducifoglie comprendono diverse varietà di acero, pioppo, frassino, e nocciòlo. L'alta valle del fiume Alazani contiene foreste di tassi. Ad altitudini superiori ai 1 000 m (in particolare nelle regioni del Tusheti, Khevsureti e del Khevi), dominano foreste di pini e betulle. In generale, le foreste nella parte orientale della Georgia si estendono tra i 500-2 000 m, con la zona alpina che si estende dai 2 000-2 300 m ai 3 000-3 500 m. Le uniche foreste di pianura di grandi dimensioni rimaste sono nella valle del fiume Alazani nella regione di Kakheti. La neve eterna e la zona del ghiacciaio si trovano sopra i 3 500 m nelle zone più orientali della Georgia.
Fauna |
Grazie alla sua diversità di paesaggio di alta e bassa altitudine la Georgia è la patria di un gran numero di specie animali. Mille specie di vertebrati (330 uccelli, 160 pesci, 48 rettili, 11 anfibi). Un gran numero di carnivori vive nelle foreste, come ad esempio, leopardi persiani, orsi bruni, lupi, e linci.
Il numero di specie invertebrate è considerato molto alto, ma i dati sono di difficile gestione, essendo distribuiti in diversi sistemi di prospezione e pubblicazione.
La lista dei ragni della Georgia, ad esempio, comprende 501 specie. In Georgia si rileva anche una elevata varietà nelle classi di molluschi non marini.
La difficoltà di gestione dei dati della fauna, soprattutto minore, sono legate alle vicissitudini civili e territoriali del paese.
Cultura |
Architettura |
Monumenti |
Tra i monumenti più rilevanti ricordiamo il Monumento alla Libertà (o Statua di San Giorgio), che si trova a Tbilisi, capitale georgiana: è stato inaugurato il 23 novembre, giorno del supplizio della ruota di San Giorgio, patrono della Georgia.
Letteratura |
La letteratura georgiana trova il suo periodo di maggior splendore nel XII secolo con il poema nazionale georgiano Il cavaliere dalla pelle di leopardo ("Vepkhistkaosani" in georgiano), di Shota Rustaveli.
Nel XIX secolo nasce invece la letteratura georgiana moderna con gli scritti e le opere di Ilia Chavchavadze.
Nel XX secolo prevale il romanzo storico e l'impegno per una letteratura sociale.
Musica |
La musica tradizionale in Georgia è eseguita con il panduri, uno strumento simile al liuto e alla chitarra, con gaide locali e con flauti sempre georgiani, le canzoni tradizionali sono gli inni, le serenate d'amore e le ballate eroiche.
Gastronomia |
La cucina georgiana ha risentito dell'influenza sia della gastronomia europea sia di quella mediorientali, con una varietà di piatti basate anche su erbe e spezie. Ogni provincia storica della Georgia ha la sua distinta cucina caratteristica.
Sport |
Pugilato |
Tra i campioni georgiani che si sono maggiormente distinti ricordiamo il pugile Ramaz Paliani, rappresentante però per la Turchia, campione del mondo e campione d'Europa nei pesi piuma.
Sollevamento pesi |
Nella disciplina del sollevamento pesi ricordiamo Lasha Talakhadze, oro mondiale nel 2015 negli USA
Giochi olimpici |
Il primo oro olimpico per la Georgia fu conquistato da Zurab Zviadauri, nel Judo ai Giochi della XXVIII Olimpiade - 90 kg maschile, di Atene 2004.
Altri sport |
Tra gli sport più popolari in Georgia ci sono il calcio, il basket, il rugby, la lotta e l'hockey su ghiaccio. Storicamente, la Georgia è stata famosa per la sua educazione fisica, ed è noto che i romani erano affascinati dai georgiani per le loro qualità fisiche dopo aver visto le tecniche di addestramento degli antichi abitanti d'Iberia. La lotta rimane uno sport storicamente importante della Georgia, e alcuni storici ritengono che lo stile di lotta greco-romano riprende molti elementi dello stile georgiano. In Georgia, uno degli stili più popolari di lotta è lo stile Kakhetiano. Tuttavia, vi sono stati una serie di altri stili del passato che non sono più diffusi come un tempo. Ad esempio, la regione Khevsureti della Georgia ha tre diversi stili di lotta. Altri sport popolari in Georgia nel XIX secolo, furono il polo e il lelo, un gioco tradizionale georgiano in seguito sostituito dal rugby. I Lelos, soprannome della nazionale caucasica, partecipano regolarmente alla Coppa del Mondo di rugby e i suoi giocatori più importanti spesso giocano all'estero, in particolare in Francia.
Ricorrenze nazionali |
Data | Nome | Significato |
---|---|---|
9 aprile | Giorno dell'Unità Nazionale | commemorazione del Massacro di Tbilisi, nel 1989 |
26 maggio | Giorno dell'indipendenza della Georgia | celebra la fondazione della Repubblica Democratica di Georgia, nel 1918 |
23 novembre | Giorno di San Giorgio | festa per il Santo Patrono di Georgia |
Note |
^ (EN) Population growth rate, su CIA World Factbook. URL consultato il 28 febbraio 2013.
^ Dati dal Fondo Monetario Internazionale, ottobre 2013
^ Tasso di fertilità nel 2010, su data.worldbank.org. URL consultato il 12 febbraio 2013.
^ (EN) Take Five Minutes: Fascinating Facts about Geography, Ruth Foster, Teacher Created Resources, 1 avril 2003, 176 pages, p.55
^ ab (EN) Encyclopedic World Atlas, George Philip & Son, Oxford University Press, Oxford University Press, USA, 26 déc. 2002, 280 pages, p.104
^ (EN) Encyclopedia of World Geography, Volume 1, R. W. McColl, Infobase Publishing, 14 mai 2014, 433 pages, p.366
^ International Geographic Encyclopaedia and Atlas. Springer, 24/11/1979, p. 273 [1]
^ European parliament, European Parliament Resolution 2014/2717(RSP), 07/17/2014:"...pursuant to Article 49 of the Treaty on European Union, Georgia, Moldova and Ukraine – like any other European state – have a European perspective and may apply to become members of the Union provided that they adhere to the principles of democracy, respect fundamental freedoms and human and minority rights and ensure the rule of law...""
^ ab National Geographic Magazine, Georgia, 9 giugno, 2016
^ Romer, Frank E. (ed., 1998), Pomponius Mela's Description of the World, p. 72. University of Michigan Press, ISBN 0-472-08452-6
^ Peradze, Gregory. "The Pilgrims' derivation of the name Georgia". Georgica, Autumn, 1937, nn. 4 & 5, 208-209
^ Georgia, i russi avanzano. Bush: "Azioni inaccettabili", Repubblica.it. URL consultato il 16 ottobre 2011.
^ Georgia, i russi sono ancora a Poti. Sul Mar Nero Mosca accusa la Nato, Repubblica.it, 23 agosto 2008. URL consultato il 16 ottobre 2011.
^ Per la bibliografia completa dei periodici che riportano le notizie vedi voce in wikinews
^ International Geographic Encyclopaedia and Atlas. Springer, 24/11/1979,
p. 273 [2]
^ BBC News - The Iranians who come to Georgia
^ (EN) Making Wine in Qvevri (PDF). URL consultato il 1º febbraio 2018.
Voci correlate |
- Lista dei primati della Chiesa ortodossa georgiana
- Aree naturali protette della Georgia
- Trasporti in Georgia
- Ferrovie della Georgia
- Georgiani
- Otar Iosseliani
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Collegamenti esterni |
Georgia, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 15 marzo 2011.
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Controllo di autorità | VIAF (EN) 244524373 · LCCN (EN) n82118923 · GND (DE) 4022406-5 |
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