Moldavia




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Nota disambigua.svgDisambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Moldavia (disambigua) o Repubblica moldava.























































































































































Moldavia











Moldavia – Bandiera

Moldavia - Stemma

(dettagli)

(dettagli)


Moldavia - Localizzazione

Dati amministrativi
Nome completo
Repubblica di Moldavia
Nome ufficiale
Republica Moldova

Lingue ufficiali

Rumeno[1][2]
Altre lingue

russo, ucraino, gagauzo

Capitale

Chișinău  (780.300 ab. / 2007)
Politica

Forma di governo

Repubblica parlamentare

Presidente

Igor Dodon

Primo ministro

Pavel Filip
Indipendenza
Dall'URSS,
27 agosto 1991 (dichiarata),
25 dicembre 1991 (riconosciuta)
Ingresso nell'ONU
2 marzo 1992
Superficie

Totale
33.843 km² (135º)
% delle acque
1,4%
Popolazione

Totale
2.998.235 ab. (2014) (127º)

Densità
108 ab./km² (77º)
Tasso di crescita
-1,014% (2012)[3]

Nome degli abitanti

Moldavi
Geografia

Continente

Europa
Confini

Romania, Ucraina

Fuso orario

UTC+2 (UTC+3 in ora legale)
Economia

Valuta

Leu moldavo

PIL (nominale)
7 252[4] milioni di $ (2012) (142º)

PIL pro capite (nominale)
2 037 $ (2012) (132º)

PIL (PPA)
12 025 milioni di $ (2012) (145º)

PIL pro capite (PPA)
4 998 $ (2014) (131º)

ISU (2016)
0,699 (medio) (107º)

Fecondità
1,5 (2011)[5]
Varie
Codici ISO 3166

MD, MDA, 498

TLD
.md

Prefisso tel.
+373

Sigla autom.
MD

Inno nazionale

Limba noastră

Festa nazionale
27 agosto

Moldavia - Mappa

Evoluzione storica
Stato precedente

RSS Moldava RSS Moldava
(URSS URSS)
 

Coordinate: 47°15′N 28°31′E / 47.25°N 28.516667°E47.25; 28.516667


La Moldavia (in romeno Moldova), ufficialmente Repubblica di Moldavia (in romeno Republica Moldova), è uno stato dell'Europa orientale racchiuso tra Romania e Ucraina, senza sbocco sul mare. Capitale dello Stato è la città di Chișinău.


La popolazione ammonta a circa 3.547.539[6] abitanti. La Moldavia fu uno Stato autonomo popolato principalmente da abitanti di lingua neolatina (romena), a lungo tributario dell'Impero Ottomano, tra la fondazione nel XIV secolo e il XVIII secolo, quando venne spartita fra Turchi, Russi (la Bessarabia) e Austriaci (la Bucovina); la parte orientale, corrispondente all'attuale stato indipendente, venne occupata dall'Unione Sovietica nel 1940 ma fu riconquistata dalle truppe dell'Asse nel 1941 durante la seconda guerra mondiale. Dal 1944 al 1991 fu occupata dall'URSS e trasformata in una Repubblica Socialista Sovietica, che dichiarò l'indipendenza il 27 agosto dello stesso anno.


La Moldavia è una repubblica parlamentare, l'attuale Capo di Stato è Igor Dodon, eletto il 13 novembre 2016 e in carica dal 23 dicembre successivo; il Primo ministro è Pavel Filip, che detiene l'incarico dal 20 gennaio 2016. Dall'indipendenza la Moldavia è ufficialmente uno Stato neutrale.


La lingua ufficiale, maggioritaria, come sancito dall'art. 13[7] della Costituzione, è il moldavo, termine che di fatto definisce la lingua romena, di ceppo neolatino. Il 5 dicembre 2013 la Corte costituzionale ha deciso che la Dichiarazione d'indipendenza, che proclama lingua ufficiale il romeno, non viola l'art. 13 della Costituzione[8][9], ma anzi prevale su di esso.


I confini della repubblica ricalcano quelli della precedente Repubblica Socialista Sovietica, nata nel 1940 dall'invasione da parte dell'Unione Sovietica della regione della Bessarabia, creata nel 1812 dall'annessione all'Impero russo della parte orientale del principato di Moldavia e della Bessarabia storica, vassallo dell'Impero ottomano. Dalla suddivisione dei territori annessi nacque la Repubblica Moldava in seno all'Unione Sovietica, a cui in seguito venne aggiunta la Transnistria. La Bessarabia meridionale, o Bessarabia storica, fu assegnata all'Ucraina.




Indice






  • 1 Storia


  • 2 Geografia


    • 2.1 Morfologia


    • 2.2 Idrografia


    • 2.3 Clima




  • 3 Popolazione


    • 3.1 Demografia


    • 3.2 Etnie


    • 3.3 Religioni


    • 3.4 Lingue




  • 4 Ordinamento dello Stato


    • 4.1 Suddivisioni amministrative


    • 4.2 Regioni autonome


    • 4.3 Città


    • 4.4 Istituzioni


      • 4.4.1 Ordinamento scolastico


      • 4.4.2 Università


      • 4.4.3 Sistema sanitario


      • 4.4.4 Forze armate






  • 5 Politica


    • 5.1 Politica interna


      • 5.1.1 Governo




    • 5.2 Politica estera


    • 5.3 Elezioni




  • 6 Economia


  • 7 Cultura e tradizioni nazionali


    • 7.1 I principali media


    • 7.2 La letteratura


    • 7.3 Feste nazionali




  • 8 Sport


    • 8.1 Lotta




  • 9 Note


  • 10 Bibliografia


  • 11 Altri progetti


  • 12 Collegamenti esterni





Storia |


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Lo stesso argomento in dettaglio: Principato di Moldavia.



Mappa della Romania con i territori del principato di Moldavia in giallo


La popolazione moldava discende dai Daci, i quali entrarono a far parte dell'Impero romano nel 106. Nel secolo e mezzo successivo si fusero con i conquistatori, adottandone la lingua. Dopo l'abbandono dei Romani a partire dal 270 a causa delle costanti pressioni dei Goti, subirono una serie di invasioni da parte di Unni, Avari, Magiari, Bulgari, Slavi, Tartari e Mongoli.


Dopo la disfatta dei Mongoli nel 1343 la regione fu compresa nel principato di Moldavia, che nel 1392 controllava le fortezze di Cetatea Albă e Chilia e aveva stabilito il confine orientale sul fiume Nistro (Nistru in moldavo)[10].


Il principato raggiunse la massima fioritura sotto il regno di Ștefan cel Mare (Stefano il Grande, 1457-1504). Nel 1484 la zona costiera a nord del Danubio venne conquistata dall'Impero ottomano ("Bessarabia storica"). Il principato di Moldavia divenne quindi tributario dell'Impero Ottomano già nel 1504, vassallo nel 1538.


Nel 1775 l'Impero austriaco occupò la parte nord-occidentale (Bucovina) e nel 1812 l'Impero russo occupò la metà orientale del principato (Bessarabia). Nel 1859, Alexandru Ioan Cuza unì la restante parte occidentale del principato di Moldavia e la Valacchia nel Regno di Romania. Dopo la Prima guerra mondiale, Transilvania, Bucovina e Bessarabia furono riunite alla Romania.


A seguito del Patto Molotov-Ribbentrop del giugno 1940, l'Armata Rossa occupò la Bessarabia che, con l'assenso della Germania nazista, fu annessa all'Unione Sovietica, la quale si annesse anche la Bucovina settentrionale, territorio la cui acquisizione non era prevista dai protocolli segreti del patto (che parlavano esplicitamente di Bessarabia in un contesto generico di Europa sud-orientale – la Bucovina era invece Mitteleuropa – come zona di interesse sovietico)[11]. Durante l'avanzata in territorio romeno, l'Armata rossa si impadronì anche del territorio di Herța, abitato quasi interamente da romeni, appartenuto alla Romania già antecedentemente alla prima guerra mondiale che non solo non era previsto nei protocolli del patto Molotov-Ribbentrop, ma neppure contemplato nell'ultimatum sovietico. In seno all'URSS, l'Ucraina si prese la Bucovina settentrionale, tutto il territorio di Herța e parte della Bessarabia, compresa la fascia costiera sino al delta del Danubio (in romeno Delta Dunarii). Con il resto fu creata la Repubblica socialista sovietica moldava che si estendeva sul lembo occidentale della preesistente Repubblica Autonoma Moldava, mentre la restante parte di detta repubblica, compresa la vecchia capitale Balta (oggi in Podolia) fu annessa all'Ucraina.


Nel 1941 la Romania entrò in guerra a fianco delle Potenze dell'Asse, recuperando Bessarabia e Bucovina, ma a partire dal 20 agosto del 1944 questi territori furono riconquistati dall'Armata Rossa e annessi all'URSS dal trattato di pace. Con l'avvento della guerra fredda l'Unione Sovietica si appropriò anche dell'Isola dei Serpenti (unica isola in mare aperto della Romania) per farne una base militare. All'interno dell'URSS fu ristabilita la Repubblica socialista sovietica moldava con i confini del 1940 che la privavano dello sbocco sul Mar Nero che storicamente invece esisteva: Cetatea Alba.


A partire dal 1969 si sviluppò a Chișinău un "Fronte Nazionale Patriottico" clandestino, che auspicava la creazione di una "Repubblica Democratica Moldava", separata dall'Unione Sovietica con la recondita aspirazione di un'annessione alla Romania. I tre leader del Fronte (Alexandru Usatiuc-Bulgar, Gheorghe Ghimpu e Valeriu Graur) vennero arrestati nel 1971.


Nel febbraio del 1988 si ebbe a Chișinău una dimostrazione nella quale si chiedeva l'uso ufficiale della lingua moldava in sostituzione del russo, utilizzo che venne sancito il 31 agosto 1989. Nel 1990 si tennero le prime elezioni per il parlamento, elezioni che furono vinte dal "Frontul Popular", il cui leader, Mircea Druc costituì il primo governo. La repubblica sovietica divenne prima "Repubblica Socialista Sovietica Moldava" e quindi "Repubblica Moldava", divenuta indipendente il 27 agosto del 1991, con i confini stabiliti nel 1940.



Geografia |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Geografia della Moldavia.


Morfologia |




Mappa della Moldavia.


La Moldavia confina a ovest con la Romania e a sud, est e nord con l'Ucraina. Si estende per circa 33.843 km² su una striscia di territorio ampia circa 150 km in direzione est-ovest e lunga circa 350 km in direzione nord-sud. Il territorio del paese coincide grossomodo con la regione della Bessarabia, un'area pianeggiante compresa fra il fiume Prut e il Nistru (Nistro). La pianura è intervallata da alcuni gruppi di colline che difficilmente superano i 400 m s.l.m. e che rappresentano l'estremo sud-ovest della piattaforma sarmatica verso la quale digradano i Carpazi.


A settentrione si trova un'area pianeggiante, ondulata da modeste colline (non oltre i 300 m s.l.m.) e ricoperta in parte da foreste e in parte dedicata alla coltivazione dei cereali. Nella parte centrale del paese vi sono colline di maggiore altezza e ricoperte da foreste. In tale zona, a nord-ovest della capitale, si trova il punto di massima elevazione della Moldavia (429,5 m s.l.m.).



Idrografia |




Il fiume Nistro in tutta la parte occidentale del paese.


I due fiumi più importanti sono il Prut, lungo complessivamente 953 km, 771 dei quali costituiscono il confine fra Moldavia e Romania, e il Nistru (Nistro), che attraversa il paese per 398 dei suoi 1362 km complessivi delimitando una stretta fascia lungo la frontiera orientale.


Il territorio si abbassa lievemente muovendosi verso sud, motivo per cui gran parte dei corsi d'acqua minori scorrono direttamente in direzione del Mar Nero (in romeno Marea Neagra) senza affluire nei due fiumi principali.


Uno sbarramento sul fiume Nistro dà origine a un ampio bacino artificiale utilizzato per la produzione di energia elettrica situato a nord della città di Dubăsari e chiamato lago di Dubăsari.


La Moldavia arriva inoltre fino a lambire il Danubio, da cui è bagnata solo per 480 m.



Clima |


Pur mantenendo caratteristiche continentali il clima della Moldavia è fortemente influenzato dalla vicinanza del Mar Nero. Gli inverni sono rigidi: le temperature medie giornaliere variano tra i -15 °C e i -20 °C nel mese di gennaio. Le estati sono calde, con temperature medie giornaliere che in luglio superano i 20 °C. In estate nelle regioni meridionali occasionalmente soffia dal Mar Nero il sukhoviei, un vento caldo e secco che può aumentare la temperatura di diversi gradi, fino a punte di 40 °C. Le precipitazioni sono piuttosto scarse e irregolari al sud, dove la media è di 350 mm annui, mentre nel resto del paese e sui rilievi sono abbondanti e raggiungono anche i 600 mm annui nel nord e circa 400 mm al sud con picchi all'inizio dell'estate e in ottobre. Sono frequenti i temporali e gli acquazzoni improvvisi, così come gli smottamenti causati dall'erosione dovuta alle piogge intense e le esondazioni dei corsi d'acqua.



Popolazione |


La popolazione complessiva è di poco superiore ai 3,6 milioni di abitanti, il che rende la Moldavia un Paese con una densità di popolazione media in Europa (106 ab./km²). Circa un sesto della popolazione vive nella capitale Chişinău, che è anche la città più grande dello stato.



Demografia |


La vita media delle donne è di 73 anni, mentre quella degli uomini è di 69 anni.



Etnie |


La Moldavia è principalmente abitata dai Moldavi, popolazione sia linguisticamente sia etnicamente appartenente al gruppo dei Rumeni [12] Il territorio moldavo però presenta consistenti minoranze etniche, le maggiori sono quella ucraina e russa. Russi e Ucraini si trovano soprattutto nella Transnistria; parte della popolazione ucraina, specialmente nelle grandi città, è russofona. Nel sud del paese si trovano altre due storiche minoranze, i Gagauzi, popolazione di lingua turca che professa la religione ortodossa, e i Bulgari di Bessarabia. Non mancano altre piccole comunità: Rom, Ebrei, Bielorussi, Armeni e altri. Esistono anche piccole minoranze italiane, tedesche e polacche risalenti alla metà dell'Ottocento.




Carta etnica che segnala l'etnia maggioritaria nei singoli comuni della Moldavia.


La composizione etnica dell'insieme della repubblica (comprendente anche la popolazione della secessionista Transnistria) nel 2004 è la seguente:




  • Moldavi 69,62%,


  • Ucraini 11,23%,


  • Russi 9,39%,


  • Gagauzi 3,85%,


  • Rumeni 2,16%,


  • Bulgari 2,02%,


  • Rom 0,32%,


  • Polacchi 0,11%,

  • altri 1,46% (Bielorussi, Tedeschi, Armeni, altri).


Se nel calcolo della popolazione non si include la Transnistria, le percentuali di Russi e Ucraini diminuiscono di molto in favore di Moldavi e Gagauzi.



Religioni |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa cattolica in Moldavia.



  • cristiani ortodossi 90,0%


  • vecchi credenti 3,6%


  • cattolici 0,5%

  • altri (protestanti, ebrei, altri) 5,9%


La Chiesa ortodossa moldava (Biserica Ortodoxă din Moldova, in rumeno) è una Chiesa autonoma della chiesa ortodossa russa e dipende dal Patriarcato di Mosca, le parrocchie sono 1194. La metropolia della Bessarabia (Mitropolia Basarabiei) fa parte della chiesa ortodossa rumena e ha 124 parrocchie. Il 3,6% della popolazione appartiene alla Chiesa Ortodossa dei Vecchi Credenti.



Lingue |


A partire dal 1924, sotto la dominazione sovietica e nell'intento di russificare il territorio occupato[13], venne imposta come lingua ufficiale il moldavo, che in realtà si distingueva dal rumeno solo per l'utilizzo dell'alfabeto cirillico anziché latino. Sforzi simili di russificazione linguistica, scolastica e culturale avvennero su tutto il territorio dell'Unione Sovietica e parzialmente hanno effettivamente plasmato qualche espressione, sia colloquiale sia tecnica, ancora oggi presente nella parlata di molte persone.


A partire dal 1991, secondo la costituzione, la lingua ufficiale è ritornata a essere la lingua romena (moldavo), e si è tornati alla lingua madre scritta in caratteri latini, in sostituzione del russo e dei caratteri cirillici. Questa scelta ha voluto segnare un netto distacco dal mondo sovietico e un ritorno alle origini neolatine.


Nonostante la lingua ufficiale sia il rumeno, nelle grandi città, come ad esempio nella capitale Chisinau, gran parte della popolazione riesce a parlare con discreta fluidità anche il russo che tuttora è tenuto in grande considerazione soprattutto dalle emittenti televisive locali che spesso aggiungono nelle loro trasmissioni sottotitoli in quella che de facto è la seconda lingua ufficiosa del paese. Inoltre l'alfabeto cirillico è ancora diffuso, fino a divenire esclusivo in Gagauzia e Transnistria.


Esistono anche minoranze linguistiche che rivendicano un'autonomia linguistica regionale come per esempio la lingua gagauza che è una variante della lingua turca che si parla (anche se in forma minoritaria) nella regione autonoma di Gagauzia.



Ordinamento dello Stato |



Suddivisioni amministrative |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Distretti della Moldavia e Comuni della Moldavia.

La Moldavia è divisa in 32 distretti (raion, pl. raioane), cui sono equiordinate 3 municipalità (Chișinău, Bălți e Bendery) e 2 regioni semi-autonome (Gagauzia e Transnistria).
Comrat e Tiraspol hanno lo status di "municipalità" ma in quanto parte, rispettivamente, delle regioni di Gagauzia e Transnistria, non sono suddivisioni di primo livello.




I distretti della Moldavia.


I distretti (raioane) sono:




  1. Anenii Noi

  2. Basarabeasca

  3. Briceni

  4. Cahul

  5. Cantemir

  6. Călărași

  7. Căușeni

  8. Cimișlia

  9. Criuleni

  10. Dondușeni

  11. Drochia

  12. Dubăsari

  13. Edineț

  14. Fălești

  15. Florești

  16. Glodeni

  17. Hîncești

  18. Ialoveni

  19. Leova

  20. Nisporeni

  21. Ocnița

  22. Orhei

  23. Rezina

  24. Rîșcani

  25. Sîngerei

  26. Soroca

  27. Strășeni

  28. Șoldănești

  29. Ștefan Vodă

  30. Taraclia

  31. Telenești

  32. Ungheni



In passato, dal luglio 1999 sino al febbraio 2003, la Moldavia era costituita dalle seguenti 9 province (județe) più due unità territoriali autonome:




  • Provincia di Bălți (Baltsi)

  • Provincia di Cahul


  • Chișinău (municipalità)

  • Provincia di Edineț


  • Găgăuzia (unità territoriale autonoma)

  • Provincia di Lăpușna

  • Provincia di Orhei

  • Provincia di Soroca


  • Transnistria (unità territoriale)

  • Provincia di Bender

  • Provincia di Ungheni



Regioni autonome |


La Transnistria, ubicata nella regione orientale tra il Nistro e l'Ucraina, ha dichiarato unilateralmente la propria indipendenza nel settembre 1990, ma non è riconosciuta da nessuno Stato. Il nome completo della regione è, in russo, Pridnestrovskaja Moldavskaja Respublika. È ampia 4 163 km² e conta circa 375 000 abitanti (555 500 all'ultimo censimento 2004), di cui 36,9% moldavi, 29,2% russi, 30,8% ucraini, 2,1% ebrei,1% bulgari.


La Gagauzia è una regione autonoma popolata da un'etnia turca di religione ortodossa, con capoluogo Komrat, nel sud del Paese.



Città |


La capitale della Moldavia è Chișinău (780.300 ab. nel 2007[14]), le altre principali città sono Tiraspol (203.000 ab.), Bălți (147.100 ab.), Tighina (121.000 ab.) e Râbnița (61.000 ab.). Le città minori (in ordine alfabetico) sono le seguenti: Anenii Noi, Briceni, Cahul, Călărași, Căusani, Ciadâr Lunga, Cimișlia, Comrat, Drochia, Dubăsari, Edineț, Glodeni, Hîncești, Lipcani, Ocnița, Orhei, Nisporeni, Rezina, Soroca, Strășeni, Taraclia, Tighina, Distretto di Ungheni, Vadul lui Voda.



Istituzioni |


La Moldavia, indipendente dall'agosto 1991, è retta da un Parlamento monocamerale composto da 101 membri, eletti a suffragio universale ogni 4 anni. Il presidente della repubblica è eletto dai cittadini e nomina un primo ministro incaricato di comporre il proprio consiglio dei ministri che viene sottoposto al voto parlamentare. A seguito delle elezioni del 13 novembre 2016 il presidente è Igor Dodon, del Partito dei socialisti di Moldavia.



Ordinamento scolastico |


L'ordinamento scolastico in Moldavia









































































Anni Durata (età) Ciclo Denominazione Locale Corrispondenza in Italia Voti
3 (3-7) Pre-Primario Grădinița Scuola materna o dell'infanzia -
4 (7-10) Primario Școala Primară Scuola elementare o primaria 1-10
5 (10-15) Primario Gimnaziu Scuola media inferiore o secondaria di 1º grado 1-10
2 (16-17) Secondario Școala Medie de Cultură Generală Scuola secondaria superiore generale 1-10
4 (14-18) Secondario Școala Professională Scuola professionale e di apprendistato 1-10
2-3 Post-Secondario Institut/Colegiu Istituti non universitari 1-10
4 Post-Secondario Universitate, Academie, Politehnică Università/Accademia 1-10
1-2 Formazione Post-Laurea Master Specializzazione Post-Laurea 1-10
3-4 Formazione Post-Laurea Doctor Dottorato 1-10

L'istruzione obbligatoria dura 9 anni (dai 6 ai 15 di età).



Università |


Per quanto concerne l'ambito universitario ricordiamo l'Università Statale della Moldavia, che si trova a Chișinău, la capitale, e che fu fondata nel 1946.



Sistema sanitario |







Forze armate |


Le forze armate moldave sono costituite da forze terrestri e aeree. La Moldavia ha accettato il controllo degli armamenti da parte dell'ex Unione Sovietica. Il 30 ottobre 1992, la Moldavia ha ratificato il Trattato sulle Forze Armate Convenzionali in Europa, che stabilisce i limiti globali delle principali categorie di attrezzature militari e prevede la distruzione delle armi eccedenti a tali limiti. Il paese ha aderito alle disposizioni del Trattato di non proliferazione nucleare nell'ottobre 1994 a Washington. Non ha armi nucleari, batteriologiche o chimiche. La Moldavia ha aderito al Partenariato per la pace della NATO il 16 marzo 1994 ma non è membro della NATO.


La Moldavia è impegnata in una serie di controlli internazionali e regionali delle norme sulle armi, come il protocollo delle Nazioni Unite sulle armi da fuoco, Patto di Stabilità regionale piano di attuazione, il programma d'azione dell'ONU (PoA) e i Documenti OSCE sulle scorte di munizioni convenzionali.



Politica |



Politica interna |


Le elezioni politiche che si sono tenute nel 2005 hanno portato alla seguente composizione del parlamento:




  • Partito dei Comunisti della Repubblica di Moldavia (Partidul Comuniștilor din Republica Moldova - PCRM) (45,98% dei voti, 56 seggi)


  • Blocco elettorale Moldavia Democratica (Blocul Electoral Moldova Democrată BMD) (28,53% dei voti, 34 seggi)


  • Partito popolare cristiano-democratico (Partidul Popular Creștin Democrat - PPCD) (9,07% voti, 11 seggi)


Il risultato delle elezioni politiche del 5 aprile 2009 ha confermato l'egemonia politica del partito comunista. L'affluenza è stata del 59,49%.




  • Partito dei Comunisti della Repubblica di Moldavia (Partidul Comuniștilor din Republica Moldova - PCRM) (50,00% dei voti, 61 seggi)

  • Partito Liberale (Partidul Liberal) (12,75% dei voti, 15 seggi)


  • Partito Liberale Democratico di Moldavia (Partidul Liberal Democrat din Moldova) (12,26% dei voti, 14 seggi)


  • Moldavia Nostra (Partidul Alianța Moldova Noastră) (9,82% dei voti, 11 seggi)


I risultati elettorali non sono stati accettati dai partiti di opposizione che hanno violentemente manifestato, arrivando ad assaltare il parlamento stesso. La presidenza della UE ha però confermato, sulla base del rapporto della International Election Observation Mission (IEOM) che le stesse elezioni sono state effettivamente libere e pluraliste.


Dopo le elezioni parlamentari di aprile e dopo le proteste civili, il clima in Moldavia divenne molto polarizzato. Il Parlamento della Moldavia non riuscì a eleggere un nuovo Presidente, e per questa ragione il Parlamento fu sciolto e si tennero le elezioni anticipate. Queste ultime furono vinte dal Partito dei Comunisti della Repubblica di Moldavia con il 44,7% dei voti, il che fece ottenere al PCRM 48 seggi, mentre i restanti 53 (sui 101 dell'Assemblea) andarono ai quattro partiti di opposizione. Per eleggere il Presidente del Parlamento e il Primo Ministro sono necessari 52 voti, mentre ne servono 61 (i tre quinti) per eleggere il Presidente della Moldavia. L'alleanza fu costituita dai seguenti partiti: Partito Liberale Democratico di Moldavia (18 seggi), Partito Liberale (15 seggi), Partito Democratico della Moldavia (13 seggi) e "Moldavia Nostra" (7 seggi). L'8 agosto 2009, i quattro partiti moldavi giunsero a un accordo per creare una coalizione di governo per spingere il PCRM all'opposizione; il PCRM era al governo dal 2001. I leader dei quattro partiti — Vlad Filat, Mihai Ghimpu, Marian Lupu e Serafim Urechean — hanno firmato la dichiarazione di alleanza in 22 punti in una conferenza stampa sabato 8 agosto 2009.
Il Partito Liberale Democratico di Moldavia, il Partito Liberale, Partito Democratico della Moldavia e Moldavia Nostra si sono posti gli obiettivi di superare la crisi sociale ed economica, e di assicurare la crescita economica della nazione, reintegrando i territori, promuovendo l'integrazione europea, oltre che una politica estera bilanciata, consistente e responsabile.


Il 5 settembre 2010 è fallito il referendum istituzionale che, negli auspici dei suoi promotori e del governo filo-occidentale in carica, doveva sancire il passaggio a un sistema di elezione diretta del Capo dello Stato in luogo di quello indiretto attuale. I moldavi sono quindi tornati alle urne, per la terza volta in due anni, il 28 novembre 2010, riconfermando la coalizione filo-occidentale che ottiene 57 seggi contro 44 ottenuti invece dal PCRM.


Il 23 aprile 2013 il presidente Nicolae Timofti ha nominato il vicepremier Iurie Leancă del Partito liberal-democratico (Pldm) alla guida del governo. Il giorno prima la Corte costituzionale aveva invalidato il decreto con cui era stato incaricato Vlad Filat (Pldm). Accusato di corruzione, Filat è stato costretto a dimettersi dopo una mozione di sfiducia, e per questo motivo secondo la Corte non può essere nominato capo del governo.[15]


Il 18 febbraio 2015 il parlamento moldavo ha dato la fiducia al governo guidato da Chiril Gaburici. Il nuovo governo è stato votato dal partito Liberal-democratico, dal partito Democratico e dal partito Comunista. Gaburici non ha invece ottenuto il sostegno del primo ministro uscente Iurie Leanca. Quest'ultimo negli anni scorsi ha governato il paese sostenuto da Liberal-democratici, Democratici e una parte dei Liberali ma per l'ex premier l'attuale maggioranza è un “compromesso” inaccettabile fatto con i comunisti. Il 12 giugno 2015 Chiril Gaburici si è dimesso da primo ministro in seguito alla presunta falsità del suo diploma di laurea.


Il 30 giugno 2015 Valeriu Strelet, vicepresidente del Partito liberal-democratico, è stato nominato quale nuovo primo ministro del paese. È stato sfiduciato il 29 ottobre successivo; il Presidente, seguendo la legge, ha provveduto a nominare primo ministro ad interim uno dei quattro vice premier, Gheorghe Brega.[16]


Nel novembre 2014, la banca centrale moldava ha preso il controllo della Banca de Economii, il più grande garante di prestiti del paese, e due istituzioni più piccole, Banca Sociala e Unibank. Le indagini relative a queste tre banche hanno portato alla luce una rapina in larga scala per mezzo di prestiti fraudolenti ad entità commerciali controllate dall'oligarca moldo-israeliano Ilan Shor, di fondi del valore di circa 1 miliardo di dollari.[17] La grande scala della truffa rispetto alle dimensioni dell'economia moldava e la disperazione che il denaro, ora ritenuto in conti bancari offshore, sarà recuperato, si pensa che influenzino la politica del paese in favore del filorusso Partito Socialista.[18] Nel 2015, Shor era ancora libero, dopo un periodo agli arresti domiciliari.


Dopo un periodo di instabilità politica e di intense proteste pubbliche, è stato instaurato un nuovo governo presieduto da Pavel Filip nel gennaio 2016.[19] In una successiva visita dell'UE, l'eurodeputato Petras Auštrevičius ha commentato la crisi di fiducia che colpisce la Moldavia: "Per rubare un miliardo di dollari! ... Hai bisogno di un sacco di borse per spostare quei soldi in giro ... Spero che il nome delle persone coinvolte sia reso pubblico. ... La corruzione in Moldavia è una malattia politica, una malattia diventata sistematica e che colpisce tutti i livelli di potere ... Sta corrodendo il paese dall'interno".[20] Preoccupazioni simili sulla corruzione in tutto lo stato, l'indipendenza del sistema giudiziario e l'intransigenza del sistema bancario sono state espresse durante la visita; L'emittente tedesca Deutsche Welle ha anche sollevato preoccupazioni per la presunta influenza dell'oligarca Vladimir Plahotniuc sul governo di Pavel Filip.[20]



Governo |





























































































Ministro Nome Partito
Ministro degli Affari Esteri e dell'Integrazione Europea Natalia Gherman
Ministro degli Affari Interni Oleg Balan
Ministro dell'Agricoltura e dell'Industria Alimentare Ion Sula
Ministro delle Costruzioni e dello Sviluppo regionale Vasile Bâtca
Ministro della Cultura Monica Babuc
Ministro della Difesa Anatol Șalaru
Ministro dell'Ambiente Valeriu Munteanu
Ministro dell'Economia e del Commercio Stephane Bride
Ministro dell'Edilizia e dello Sviluppo Territoriale Vasile Bâtca
Ministro delle Finanze Anatol Arapu
Ministro della Giustizia Vladimir Cebotari
Ministro dell'Istruzione Corina Fusu
Ministro del Lavoro, della Previdenza Sociale e della Famiglia Mircea Buga
Ministro della Gioventù e dello Sport Loretta Handrabura
Ministro della Salute Ruxanda Glavan
Ministro tecnologie, informazione e comunicazioni Pavel Filip
Ministro delle infrastrutture stradali e dei trasporti Iurie Chirinciuc


Politica estera |


Nell'aprile del 1994 il parlamento della Moldavia ha approvato l'ingresso nella Comunità degli Stati Indipendenti.


Nel 1995 la Moldavia entra a far parte, prima fra le ex-repubbliche dell'Unione Sovietica, del Consiglio d'Europa. Oltre a far parte del programma Partnership for Peace della NATO, la Moldavia fa parte delle Nazioni Unite, dell'OSCE, del NACC, del Fondo Monetario Internazionale, della Banca Mondiale e della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo. È inoltre membro dell'Organizzazione Mondiale del Commercio.


La Moldavia è uno degli stati membri fondatori del GUAM, un accordo di cooperazione con Georgia, Ucraina e Azerbaigian. L'accordo inizialmente verteva principalmente sulla reciproca difesa, ma la Moldavia ha dichiarato sin dall'inizio il suo disinteresse per la parte concernente gli aspetti difensivi, puntando alla cooperazione nello scambio di informazioni, nel controllo delle frontiere, nel commercio, nei trasporti e nella politica energetica. Nel 2006 gli Stati membri hanno deciso di rinominare l'accordo in Organizzazione per la Democrazia e lo Sviluppo Economico - GUAM.


Il 12 ottobre 2010 ratifica lo Statuto di Roma divenendo Stato parte della Corte penale internazionale.


L'8 novembre 2010 è stato concluso con la Romania il Trattato sul regime delle frontiere di Stato, la collaborazione e l'assistenza reciproca in materia di frontiere[21].


Problemi insoluti delle relazioni internazionali del paese sono:


  • questione della definizione di uno status finale per la regione de facto indipendente della Transnistria.

Fonte: US - Department of State[22]



Elezioni |


Il 5 aprile 2009, due milioni e mezzo di cittadini moldavi sono andati a votare per eleggere i 101 rappresentanti del Parlamento nazionale. Una delegazione del Parlamento europeo si è recata in Moldavia per controllare il corretto svolgimento delle elezioni. La delegazione ha parlato di "una giornata ben organizzata, tranquilla e pacifica, in un'atmosfera di pluralismo, nonostante una serie di dubbi sulle procedure".[23] Dato che l'assemblea parlamentare eletta ad aprile non è riuscita a eleggere il successore di Vladimir Voronin alla carica di Presidente della Moldavia, secondo la Costituzione si sono dovute tenere nuove elezioni parlamentari il 29 luglio 2009, che hanno portato alla costituzione dell'attuale Parlamento. Neanche il parlamento eletto nel luglio 2009 è riuscito a eleggere un Presidente e, pertanto, secondo la Costituzione, sono state fissate nuove elezioni parlamentari il 28 novembre 2010.



Economia |




Leu moldavo, banconote




Vigne nella parte centrale del paese


Chiusa fra Ucraina e Romania è la seconda più piccola fra le ex-repubbliche sovietiche e la più densamente popolata. L'industria occupa il 20% della forza lavoro, mentre l'agricoltura oltre un terzo, vista la fertilità dei terreni. Il PIL e l'Indice di sviluppo umano sono i più bassi d'Europa, ma entrambi questi dati hanno fatto registrare negli ultimi tempi un apprezzabile aumento.


Il clima favorevolmente influenzato dalla prossimità del Mar Nero ne fa un'area ideale per l'agricoltura e l'industria alimentare che infatti contribuiscono per circa il 40% del PIL. Sul fertile suolo del paese vengono coltivati grano, mais, avena, tabacco, barbabietole da zucchero, soia e orzo; più marginali le produzioni di girasoli, nocciole, mele e frutta in genere. Buona diffusione hanno sia l'allevamento finalizzato alla produzione di carne sia la produzione di derivati del latte ed è diffusa l'apicoltura.


Notevole la produzione vinicola concentrata nella parte centrale e meridionale del paese; oltre a ottimi vini la Moldavia produce anche liquori e spumante.


Nel settore secondario (22% di addetti) le poche industrie esistenti (tessili, meccaniche, siderurgiche e chimiche) sono concentrate nella capitale e nelle città di Tiraspol, Belcy e Tighina (Bendery). Come le altre repubbliche ex sovietiche anche la Moldavia sta attraversando un periodo di evoluzione verso diverse strutture sociali e di mercato. La rilevanza del settore privato è gradualmente salita fino al 60% del PIL.


Il settore terziario (42,2% di addetti) è in fase di sviluppo, ma rimane debole; infatti la Moldavia è tra i più poveri paesi d'Europa.
Una conseguenza di esso è che la vita media di un abitante moldavo è in diminuzione. Modesto è il sistema di comunicazione sia stradale (12.000 km) sia ferroviaria (1.100 km); le vie navigabili interne assommano a soli 42 km.


Inoltre attualmente il paese sta attraversando una grave crisi economica che sta portando molti moldavi a emigrare. Si calcola che siano circa un milione i moldavi residenti all'estero.


La "Banca Nazionale di Moldavia" è stata istituita nel 1991. A partire dal 29 novembre 1993 la valuta della Moldavia è il Leu moldavo (codice ISO 4217: MDL).


La Moldavia ha firmato l'Accordo di Associazione (in data 29-11-2013) e di Libero Scambio ("DCFTA", in data 27-06-2014) con l'Unione Europea. È stato ratificato dal Parlamento della Moldavia il 02-07-2014 e dal Parlamento della UE il 13-11-2014[24]. Tale Accordo è entrato in vigore in data 01-09-2014.


Anche l'Ucraina, con date diverse, ha già eseguito i suddetti passi formali con la UE. L'Accordo tra l'Ucraina e la UE è entrato in vigore il 01-01-2016.


L'Unione Europea e la Moldavia, che avevano siglato il DCFTA nel 2014, avevano già da tempo espresso la volontà di traghettare la Transnistria nell'area, attraverso la Moldavia, con cui era in vigore l'Autonomous Trade Preferences (ATP) per lo scambio di una quota di beni senza dazi. Ma Tiraspol aveva sempre sostenuto più volte di non essere interessata al DCFTA (in scadenza a fine 2015), ma di puntare invece all'ingresso nell'Unione economica eurasiatica a guida russa.


Essendo però la Transnistria un territorio 'incastrato' tra la Moldavia e l'Ucraina, tenuto conto della grave situazione economico-sociale in cui versa da alcuni anni (in qualità di sussidi circa 850 milioni di dollari ogni anno sono versati dalla Russia, pari a circa il 95 % del proprio PIL), e contrariamente a proclami emessi in più occasioni, a dicembre 2015 ha perciò deciso di conformarsi alle richieste dell'Unione Europea e della Moldavia, in cambio dell'estensione del DCFTA. Nell'arco di due anni (2016-2017) dovrà rimuovere i dazi sui prodotti europei, adeguarsi alle regole dell'Organizzazione mondiale del commercio in campi come la concorrenza, le norme doganali, la trasparenza nelle imprese, e introdurre l'IVA.



Cultura e tradizioni nazionali |



I principali media |



  • Moldpres - News Agency statale, su moldpres.md.

  • 24news.md - Ultime Notizie, su 24news.md.

  • StireaZilei.md - Moldova news, su stireazilei.md.

  • Stiri.md - News Aggregator per tutte le agenzie di news online, su stiri.md.

  • Moldweb.eu - Aggiornamenti e news in lingua italiana, su moldweb.eu.

  • jurnaltv.md - Giornale online, su jurnaltv.md.

  • news.yam.md - Giornale online, su news.yam.md.



La letteratura |





Mihai Eminescu




  • Mihai Eminescu, poeta (poeta rumeno nato a Botosani, nella regione storica moldava della Romania)


  • Ion Creangă, scrittore (nato nella regione storica di Moldavia della Romania)


  • Ion Druta, scrittore (nato a Horodiste, Moldavia)


  • Vasile Alecsandri, scrittore


  • Grigore Vieru, poeta


  • Spiridon Vangheli, scrittore


  • Eugenia Bulat, poetessa



Feste nazionali |


















Data
Nome
Significato
27 agosto

Giorno dell'indipendenza della Moldavia
Festa nazionale: indipendenza dall'URSS, nel 1991
31 agosto
Limba noastră (La nostra lingua)
giorno della lingua nazionale


  • 7 gennaio: Natale,

  • 14 gennaio: San Vasile,

  • 8 marzo: festa della donna,

  • 12 aprile: Pasqua,

  • 1º giugno: festa dei bambini,

  • 31 agosto: La nostra lingua romena, con la quale si ricorda la riconquista del diritto alla lingua romena nelle strutture statali e nell'insegnamento, il ritorno alla lingua madre scritta in caratteri latini, in sostituzione del russo e dei caratteri cirillici. Il 27 agosto 1989, il Fronte Popolare della Moldavia organizzò una manifestazione di massa a Chişinău, nota come la Grande Assemblea Nazionale, per far adottare dall'allora Repubblica socialista sovietica moldava una legge sulla lingua il 31 agosto 1989 che proclamava la lingua moldava scritta nella scrittura latina lingua di stato della MSSR.



Sport |



Lotta |


Nelle varie discipline sportive la Moldavia ha ottenuto vari risultati: ricordiamo, nel contesto, l'affermazione mondiale di Lukman Žabrailov, vincitore della medaglia d'oro per la Moldavia nel 1994 ai campionati mondiali di lotta disputatisi in Turchia.



Note |




  1. ^ Peter Roudik, Moldova: Romanian Recognized as the Official Language, Law Library of Congress, 23 dicembre 2013. URL consultato il 13 giugno 2014.


  2. ^ The text of the Declaration of Independence prevails over the text of the Constitution, Constitutional Court of Moldova, 5 dicembre 2013. URL consultato il 13 giugno 2014.


  3. ^ (EN) Population growth rate, su CIA World Factbook. URL consultato il 28 febbraio 2013.


  4. ^ Dati dal Fondo Monetario Internazionale, ottobre 2013


  5. ^ Tasso di fertilità nel 2011, su data.worldbank.org. URL consultato il 12 febbraio 2013.


  6. ^ (RO) Biroul Naţional de Statistică, Biroul Naţional de Statistică, su www.statistica.md. URL consultato il 2 gennaio 2019.


  7. ^ (RO) Costituzione della Repubblica di Moldavia, su presedinte.md. URL consultato il 16 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2012).


  8. ^ (EN) Moldovan court rules official language is 'Romanian,' replacing Soviet-flavored 'Moldovan', su foxnews.com. URL consultato il 24 dicembre 2013.


  9. ^ (EN) Constitutional Court rules that Romanian is official language of Moldova, su allmoldova.com. URL consultato il 24 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2013).


  10. ^ Storia della Moldavia nel Duecento e Trecento, su oocities.org.


  11. ^ Testo integrale nella traduzione in inglese, su en.wikisource.org.


  12. ^ Carta Etnica della Repubblica di Moldova (JPG), su upload.wikimedia.org.


  13. ^ La mia Moldavia (PDF), su istitutocardarelli.gov.it.


  14. ^ .mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}
    Moldavia în cifre 2007, pag. 72[collegamento interrotto]



  15. ^ Fonte: http://www.presseurop.eu/it/content/news-brief/3714691-iurie-leanca-nominato-primo-ministro-ad-interim-della-moldavia


  16. ^ Moldavia, premier ad interim cerca nuova maggioranza


  17. ^ Audit links local tycoon to $1bn Moldovan bank fraud, Business New Europe, 5 maggio 2015. URL consultato il 2 settembre 2015.


  18. ^ Andrew Higgins, Moldova, Hunting Missing Millions, Finding Only Ash, in The New York Times, 4 giugno 2015. URL consultato il 10 marzo 2016.


  19. ^ Moldovan prime minister Pavel Filip says 'last chance' to end national crisis, in The Guardian, Agence France-Presse, 26 gennaio 2016. URL consultato il 10 marzo 2016.


  20. ^ ab (RO) Deutsche Welle, UE se autosesizează: Moldova se îndreaptă spre dictatură!, in Romania Curata, 16 febbraio 2016. URL consultato il 10 marzo 2016. Parametro sconosciuto trans-title ignorato (aiuto)


  21. ^
    Bulletin Hebdomadaire Sentinelle 247 du 2010-12-12[collegamento interrotto]



  22. ^ Pagina sulla Moldavia del Dipartimento di Stato USA, su travel.state.gov.


  23. ^ Articolo sulla Moldavia e sulla missione di osservazione elettorale del Parlamento europeo, su europarl.europa.eu (archiviato dall'url originale il 6 settembre 2009).


  24. ^ Il Parlamento europeo approva l'accordo di associazione UE-Repubblica di Moldova



Bibliografia |



  • G. Vignoli, Gli Italiani dimenticati. Minoranze italiane in Europa, Giuffrè, Milano, 2000 (tratta della minoranza italiana in Moldavia).

  • (FR) Matei Cazacu, Nicolas Trifon, La république de Moldavie: un Etat en quête de nation, Paris, Non Lieu, 2010.



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  • (ITROEN) Ambasciata della Repubblica di Moldavia in Italia, su italia.mfa.md.


  • La Moldavia vista dall'Italia, notizie e forum dedicati ai moldavi che vivono in Italia e agli italiani legati o interessati alla Moldavia


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