Jacques Prévert














Jacques Prévert


Jacques Prévert (Neuilly-sur-Seine, 4 febbraio 1900 – Omonville-la-Petite, 11 aprile 1977) è stato un poeta e sceneggiatore francese.




Indice






  • 1 Biografia


    • 1.1 L'incontro con i surrealisti


    • 1.2 L'attività teatrale


    • 1.3 L'attività cinematografica


    • 1.4 Avvenimenti tra il 1945 e il 1947


    • 1.5 L'incidente


    • 1.6 Il collages e l'ultima produzione letteraria




  • 2 Poetica


    • 2.1 Il surrealismo


    • 2.2 Paroles


    • 2.3 Il motivo polemico


    • 2.4 L'humor


    • 2.5 Il poeta anarchico


    • 2.6 I personaggi


    • 2.7 Poesie-chansons




  • 3 Opere


    • 3.1 Gran ballo di Primavera


    • 3.2 Fatras




  • 4 Filmografia (parziale)


  • 5 Note


  • 6 Altri progetti


  • 7 Collegamenti esterni





Biografia |


Jacques Prévert nasce il 4 febbraio nel 1900 da famiglia borghese, benestante. In Bretagna trascorre alcuni anni della sua infanzia; Prévert si dimostra fin dalla più giovane età amante della lettura e dello spettacolo. Nel 1920, il giovane inizia il servizio militare e raggiunge il suo reggimento prima a Lunéville, dove conosce "Roro", un ragazzo di Orléans, e il pittore dadà Yves Tanguy e con essi forma un affiatato trio.



L'incontro con i surrealisti |


Di ritorno a Parigi nel 1922, Prevért si stabilirà con i suoi due amici artisti e con il fratello Pierre, regista, al 54 di Rue del Château a Montparnasse che sarà presto il punto di riunione del movimento surrealista. I suoi primi testi risalgono al 1930 quando il poeta li pubblica sulla rivista de famille invece l'anno seguente sulla rivista Commerce, dove lavora Giuseppe Ungaretti come redattore.



L'attività teatrale |


Tra il 1932 e il 1936 Prévert svolge un'intensa attività teatrale, lavorando con la compagnia "Gruppo d'Ottobre", della Federazione Teatro Operaio, che intende promuovere un "teatro sociale".Per il gruppo "Ottobre", Prévert fornisce un inno diventato popolare anche in Italia: "Marche ou crève" (Marcia o muori). Scrive La Bataille de Fontenoy (La battaglia di Fontenoy) che viene rappresentata a Mosca nel 1933 durante un'Olimpiade internazionale del Teatro Operaio alla quale partecipa anche come attore.



L'attività cinematografica |




Piastrella autografata da Prévert sul muretto di Alassio


Contemporaneamente iniziano le sue collaborazioni cinematografiche producendo gli scenari di alcuni dei vertici poetici del cinema francese. Scrive il testo e la sceneggiatura di L'affaire est dans le sac (L'affare è fatto). Nel 1937 ritorna al cinema collaborando con Marcel Carné e scrive per il regista il copione di Drōle de drame (Lo strano dramma del dottor Molyneux) e nel 1938, dopo un soggiorno di un anno negli Stati Uniti a Hollywood, dimesso dall'esercito nel 1939, aveva lasciato Parigi per trasferirsi a sud a la Tourette-de-lupe dove Joseph Kosma, il fotografo Trauner e molti altri lo avevano raggiunto per lavorare con lui alla realizzazione dei film. Alla fine della seconda guerra mondiale 1945,fece ritorno a Parigi.



Avvenimenti tra il 1945 e il 1947 |


Tra gli anni 1945 e 1947 Prévert riprende la sua attività teatrale con la rappresentazione di un balletto al quale collabora anche Pablo Picasso.[1] Escono intanto due raccolte di poesie, Histoires e la celebre Paroles, con l'edizione curata da René Bertelé che avrà un enorme successo con Franco Grimaldi. Lavora intanto alla sceneggiatura di alcuni film, tra cui La Bergère et le ramoneur (La pastorella e lo spazzacamino) per Paul Grimault che sarà ripreso nel 1979 e darà vita ad un cartone animato dal titolo assolutamente fantastico Le Roi et l'Oiseau, Notre Dame de Paris di Jean Delannoy e La fleur de l'age, che rimase incompiuto e segnò la fine della collaborazione con Carné. Scrive intanto numerosi testi per bambini che, realizzati dal fratello Pierre, verranno rappresentati in televisione. Si sposa e nasce la prima figlia, Michelle .



L'incidente |


Nel 1948 Prévert cade da una finestra degli uffici della Radio, precipitando sul marciapiede di Champs-Elysées; rimane in coma per diverse settimane. Ripresosi, si trasferisce con la moglie e la figlia a Saint-Paul-de-Vence, dove resta fino al 1951. Scrive nel frattempo un nuovo soggetto, Les Amants de Vérone, per il regista André Cayatte, e pubblica una nuova edizione del suo best seller Paroles che erano state riunite per la prima volta nel 1945 da René Bertelé, la raccolta Spectacle e La Grand Bal du Printemps.



Il collages e l'ultima produzione letteraria |


Nel 1955 ritorna a Parigi, pubblica una nuova raccolta di poesie, La pluie et le beau temps, e si dedica ad una nuova attività artistica, quella del collage, che esporrà nel 1957 alla galleria Maeght a Saint-Paul-de-Vence. Nel 1956 il poeta pubblica il volume Miró con G. Ribemont-Dessaignes, con delle riproduzioni di opere di Miró. Nel 1963 pubblica un nuovo volume di poesie, Histoires, et d'autres histoires. Nel 1966 esce l'opera Fatras, con 57 suoi collages.


Accanito fumatore di Gauloises Jacques Prévert morí l'11 aprile del 1977 a causa di un tumore ai polmoni.



Poetica |


La poesia di Prévert è una poesia scritta per essere letta e quindi più parlata che scritta, fatta per entrare a far parte della vita. Ciò che esce con prepotenza è il concetto di amore come unica salvezza del mondo, un amore implorato, sofferto, tradito, ma alla fine sempre ricercato. Una gioia che coincide con la nascita e con la vita, e a sua volta con la primavera le grand bal du printemps e anche con la figura del bambino, la sua semplicità e gioia che si ribella alle istituzioni, come la scuola, quel posto dove "si entra piangendo e si esce ridendo".


Come già detto il ribellarsi alle istituzioni e la voglia estrema di libertà si ritrova pienamente nell'immagine dell'uccello, più volte presente nella poesia di Prévert. L'amore non si può incatenare o forzare, è quanto di più spontaneo esista al mondo, chiunque provi ad istituzionalizzarlo o a sottometterlo finisce inevitabilmente per perderlo "je suis allé au marché aux esclaves mais je ne t'ai pas trouvée mon amour", anzi quando si prova l'amore, quello vero non vi è neanche il desiderio di incatenarlo: è spontaneo, libero, come quello de I ragazzi che si amano. Il germe della gioia c'è sempre; il male, per quanto possa aver preso il sopravvento in tutte le sue forme (la guerra in primis) non riesce ad essere totalizzante, "tout le monde ne peut pas tuer tout le monde, croyez en ma vielle expérience. et alors tout saccagé qu'il est le grand bal du printemps peut-etre ne fait que recommencer", e il poeta lo fa notare.



Il surrealismo |


Quando apparve l'opera di Prévert in Francia si pensò che fosse nato il poeta che avrebbe risollevato le sorti della poesia francese moderna. Una poesia, quella di Prévert venuta alla luce sotto l'influenza del surrealismo e via via, durante il corso degli anni, modificatasi con continue accensioni di non facili qualità. Prévert passa nella sua poesia dal gioco attento dell'intelligenza al controllo della sensibilità, dall'uso scanzonato dell'ironia ad una semplicità di espressione che a volte, ad un lettore superficiale, può sembrare sfiorare la banalità. Egli partecipa in modo sentimentale ai climi poetici affrontati ma anche con rigorosa obbedienza ad un simbolismo di alta scuola francese, sempre alla ricerca di un ritmo che non si discosta mai dal linguaggio comune. La poesia prevertiana è di una facilità pericolosa perché ricca di ritmi interni, di giochi di parole, di diverse situazioni psicologiche che sono lo specchio di questo grande poeta francese.



Paroles |


Quando nel 1946 apparve la sua opera più famosa, Paroles, tutti rimasero favorevolmente colpiti e non solo da parte della letteratura engagé che già conosceva la poesia di Prévert per averla letta in diverse occasioni, fin dal 1930, sulle pagine delle riviste letterarie, ma anche da parte di coloro che glorificando solamente la sua esperienza complementare, come quella del cinematografo, ritenevano il poeta non altro che un autore di versi per canzonette in voga. Le parole alle quali Prévert si affida sono audaci e l'accostamento che crea tra di esse può sembrare a volte brutale o polemico o blasfemo, ma invece è molto più saggio di quanto possa apparire. Anche i classici "inventaire" non sono banali ma costruiti su ritmi e sospensioni, su ragionamenti profondi che, pur alternando gli elementi più disparati, vengono fissati da una forte partecipazione e osservazione acuta del mondo che lo circonda.



Il motivo polemico |


La poesia di Prévert nasce con intento polemico e da una continua lotta al più deleterio conformismo, e sfocia in una satira violenta, specialmente nelle poesie più impegnate in cui non sembra esserci posto per i sentimentalismi. Le parole di Prévert, dettate da un amore spontaneo, sanno esprimere la forza del rimpianto, della violenza, dell'ironia, della tenerezza, della vendetta e dell'amore e non sono altro che le parole alle quali l'uomo comune dedica la propria vita.



L'humor |


Le sue "histoires" sono sempre formulate attraverso un ben preciso gioco di parole che possono sembrare a volte strane, a volte banali, a volte coltissime, oppure tramite un'imprevedibile improvvisazione che sfocia nell'humor. Ma, anche nei divertissement, Prévert ha la sua polemica da far valere a volte anche a scapito del risultato poetico, vizio tipico di quei poeti francesi rivoluzionari che non accettano compromessi letterari per difendere le loro idee, come il clochard non accetta compromessi sulla sua stessa professione.



Il poeta anarchico |


Prévert può considerarsi un anarchico che sconfina con le sue parole nel regno della bestemmia e dell'ingiuria, ma la sua non è altro che la voce del cittadino che protesta. I temi sono dunque quelli comuni come la collera istintiva contro chi comanda e fa le leggi, contro i finti moralisti, contro chi ama e vuole le guerre, contro chi giudica.



I personaggi |


I personaggi delle poesie di Prévert sono quelli incontrati a Rue de Seine e a Lehan de Catzi, sulle panchine delle Tuileries, nei bistrò, nelle squallide pensioni di Clichy, sui lungosenna, là dove sono di casa l'amore e la miseria, ma non sono mai personaggi anonimi perché ognuno ha il suo problema da risolvere entro la sera, la sua risata contro chi comanda, un figlio da piangere, un amore da ritrovare, un ricordo e una speranza.



Poesie-chansons |


Le poesie di Prévert o meglio le sue "tranches de vie" si offrono facilmente ad un'interpretazione musicale perché non si allontanano molto dallo schema tradizionale delle chanson tipicamente francesi senza far sì che questo ne diminuisca il valore soprattutto se si pensa che nei tabarins e nelle strade di Parigi hanno raccolto consensi Le Dormeur du Val di Arthur Rimbaud, Le pont Mirabeau e Les saltimbanques di Guillaume Apollinaire, Si tu t'imagines di Queneau.



Opere |




  • Paroles, 1946.


  • Spectacles, 1951.


  • La pluie et le beau temps, 1951.


  • Histoires, et d'autres histoires, 1963.


  • Arbres, 1976.


  • Soleil de nuit, postumo, 1980.


  • Déjeuner du matin.


● les enfants qui s' aiment




  • Poesie, Modena, Guanda, 1960.


  • Il Prévert di Prévert, Milano, Feltrinelli, 1967. [antologia di testi tratti da: Paroles, Spectacle, La pluie et le beau temps]


  • Immenso e rosso. (Il Prévert di Prévert, II), Milano, Feltrinelli, 1967. [antologia di testi tratti da: Paroles, Spectacle, La pluie et le beau temps]



Gran ballo di Primavera |


Gran Bal du Printemps nasce dalla felice unione artistica di Prévert e del fotografo Israelis Bidermanas, un ebreo lituano arrivato ventenne a Parigi. A Iziz è intitolata la prima poesia della raccolta, ed Iziz era il soprannome dell'amico fotografo le cui immagini accompagnavano le poesie di Gran ballo di Primavera nella prima edizione del libro La Guilde du livre, edizione fuori commercio, Losanna, 1951. L'editore Gallimard nel 1976, riunì questa raccolta in Charmes de Londres (Incanti londinesi) privandola delle foto e facendone un libro di poesie autonomo.


Prévert ed Izis non solo usavano mezzi comuni, dall'immagine visiva e verbale, ma condividono l'immagine di un mondo. L'immagine del "mercante d'immagini" e del "suonatore ambulante" della poesia in apertura del volume è Izis ma è prima di tutto il poeta stesso. Entrambe le raccolte, Il gran ballo di Primavera e Incanti londinesi, sono l'invito ad un viaggio non tanto della bellezza artistica, quanto di quella umana. Le poesie della raccolta Il gran ballo di Primavera sono pervase dalla musica ed è questa la musica di Parigi e di Londra, è la musica delle filastrocche per bambini, è quella dei carillon delle giostre e di tutte le voci anonime che si sentono ad ogni angolo di strada.



Fatras |


Fatras apparve in Francia nel 1966 ed è uno degli ultimi libri di Prévert che conclude in modo ideale il lungo itinerario percorso.



Filmografia (parziale) |


Prévert ha scritto i soggetti e talvolta le sceneggiature e i dialoghi dei seguenti film:




  • Baleydier, regia di Jean Mamy (1932)


  • Comme une carpe, regia di Claude Heymann (1932)


  • L'affare è fatto (L'affaire est dans le sac), regia di Pierre Prévert (1932)


  • Ciboulette, regia di Claude Autant-Lara (1933)


  • Si j'étaiis le patron, regia di Richard Pottier (1933)


  • Taxi de minuit, regia d'Albert Valentin (1934)


  • L'Hôtel du libre échange, regia d Marc Allégret (1934)


  • Un oiseau rare, regia di Richard Pottier (1935)


  • Jenny, regina della notte (Jenny), regia di Marcel Carnè (1936)


  • Il delitto del signor Lange (Le crime de Monsieur Lange), regia di Jean Renoir (1935)


  • L'assassinio del corriere di Lione (L'affaire du courier de Lyon), regia di Claude Autant-Lara e Maurice Lehmann (1936)


  • La via dei brillanti (27 rue de la Paix), regia di Richard Pottier (1936)


  • Moutonnet, regia d René Sti (1936)


  • Lo strano dramma del dottor Molyneux (Drôle de drame), regia di Marcel Carné (1937)


  • Il porto delle nebbie (Quai des brumes), regia di Marcel Carné (1938)


  • Gli scomparsi di Saint-Agil (Les disparus de Saint-Agil), regia di Christian Jacque (1938)


  • Ernesto il ribelle (Ernest le rebelle), regia di Christian Jacque (1938)


  • Alba tragica (Le jour se lève), regia di Marcel Carné (1939)


  • The Mysterious Mr Davis, regia di Claude Autant-Lara (1939)


  • Tempesta (Remorques), regia di Jean Grémillon (1941)


  • Une femme dans la nuit, regia di Edmond T. Gréville,(1941) - non accreditato


  • Le soleil a toujours raison, regia di Pierre Billon (1941)


  • L'amore e il diavolo (Les visiteurs du soir), regia di Marcel Carnè (1942)


  • Lumière d'été, regia di Jean Gremillon (1943)


  • Adieu Leonard, regia di Pierre Prévert (1943)


  • Amanti perduti (Les enfants du paradis), regia di Marcel Carné (1945)


  • Silenziosa minaccia (Sortileges), regia di Christian Jacque (1945)


  • Mentre Parigi dorme (Les portes de la nuit), regia di Marcel Carnè (1946)


  • Aubervilliers, regia di Éli Lotar, (1946)


  • Voyage Surprise, regia di Pierre Prévert (1946)


  • L'Arche de Noé, regia di Henry Jacques (1947)


  • Le petit soldat, regia di Paul Grimault (1947)


  • La fleur de l'àge, regia di Marcel Carnè (1947) - incompiuto


  • Gli amanti di Verona (Les Amants de Verone), regia di André Cayatte (1949)


  • La vergine scaltra (La Marie du port), regia di Marcel Carnè (1949) - non accreditato


  • Ricordi perduti (Souvenirs perdus), regia di Christian Jacque (1950)


  • Bim le petit àne, regia di Albert Lamorisse (1950)


  • La pastorella e lo spazzacamino (La bergère et le ramoneur), regia di Paul Grimault (1953)


  • Notre-Dame de Paris, regia di Jean Delannoy (1956)


  • La Seine a rencontrè Paris, regia di Joris Ivens (1958)


  • Paris la belle, regia di Pierre Prèvert (1959)


  • Amori celebri (Les amours celebres), regia di Michel Boisrond (1961)


  • Le Petit Claus et le Grand Claus, regia di Pierre Prèvert (1964)


  • À la belle étoile, regia di Pierre Prèvert (1966)


  • Le diamant, regia di Paul Grimault (1970)


  • Le roi et l'oiseau, regia di Paul Grimault (1980) - nuova versione de La pastorella e lo spazzacamino



Note |




  1. ^ "In tutta certezza, o probabilità molto credibile, è che la poesia del poeta J. Prévert dal titolo Alicante sia stata inserita nei suoi lavori poetici dal medesimo per sorta di ammirazione e di conseguente amicizia con l'artista Picasso Pablo" (da In tutta... ad artista Picasso Pablo, tratto da commenti del libro di saggistica varia su poesie scelte, commentate del medesimo Poeta, di M.Grazia Mammì, edito dalla medesima Ed. Mammì-MGM, anno 2007)



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    Video clip della poesia 'Questo amore' su videopoesia[collegamento interrotto], regia Andrea Galli


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