Lucky Luke
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Lucky Luke | |
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Lucky Luke nella serie animata del 1984 | |
Universo | Lucky Luke |
Nome orig. | Lucky Luke |
Lingua orig. | Francese |
Autore | Morris |
1ª app. | 7 dicembre 1946 |
1ª app. it. | 1963 |
Interpretato da |
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Voci orig. |
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Voci italiane |
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Sesso | Maschio |
Lucky Luke | |
fumetto | |
Titolo orig. | Lucky Luke |
Autore | Morris |
Testi | Morris, René Goscinny, aa.vv. |
Disegni | Morris, Achdé |
Editore | Spirou |
1ª edizione | 7 dicembre 1946 |
Editore it. | Il Giornalino, Nonarte, Fabbri/Dargaud e altri |
1ª edizione it. | 1963 |
Genere | western, commedia |
Lucky Luke è un personaggio dei fumetti creato nel 1946 da Morris[1] protagonista di un serie comica/western ritenuta un classico delle bande dessinée belga[2]. Ispirate al personaggio esistono diverse serie animate, una serie TV e alcuni lungometraggi animati e dal vivo[2]. Nel mondo sono stati venduti circa 250 milioni di volumi della serie a fumetti[3]. Il nome del personaggio è ispirato a quello di Luciano Locarno, sceriffo di origine italiana che visse tra il 1860 e il 1940[4].
Indice
1 Storia editoriale
2 Biografia del personaggio
3 Comprimari
3.1 Alleati
3.2 Avversari
3.3 Personaggi reali
4 Premi e riconoscimenti
5 Altri media
5.1 Cinema
5.1.1 Film d'animazione
5.1.2 Live action
5.2 Televisione
5.2.1 Live action
5.2.2 Serie animate
5.3 Videogiochi
6 Note
7 Altri progetti
8 Collegamenti esterni
Storia editoriale |
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Il personaggio venne creato nel 1946 da Morris[1] per il settimanale belga Spirou[5] esordendo l'anno stesso in una storia intitolata "Arizona 1880" pubblicata su L'Almanach Spirou 1947 e, dal 1947, verrà pubblicato sulla rivista per oltre vent'anni[6]. Il successo del personaggio fece sì che il personaggio ebbe presto una testata dedicata e che le prime storie venissero ristampate presto in volume oltre a essere riproposte su diverse riviste[6].
I primi episodi vennero realizzati interamente da Morris[1][6] che venne poi affiancato dal 1955 ai testi da René Goscinny[5] che aveva conosciuto durante il suo viaggio negli Stati Uniti d'America dove si era recato nel 1948 per meglio conoscere la realtà storica del far west e dove resterà per sei anni[3][6]. Le storie mescolano umorismo e suspense, specie dal 1955 al 1977 quando i testi sono firmati da René Goscinny, sfruttando i luoghi comuni del genere western reinterpretandone la storia e i protagonisti, come Calamity Jane, Billy the Kid, Jesse James e i Fratelli Dalton e dando ai personaggi il volto di amici o di attori del cinema[5].
Durante il suo soggiorno negli Stati Uniti Morris spedisce in Belgio alla rivista Spirou le tavole realizzate, con storie piene di scazzottate e scivoloni e con personaggi e vignette che ricordano i cartoni animati di Walt Disney[7]. Inizialmente il personaggio «aveva il faccione, i modi rudi e parlava pochissimo», racconterà Morris nel 1993, «perché creandolo mi aveva molto influenzato Gary Cooper»[7]. Successivamente conosce Harvey Kurtzman e Jack Davis che aiuta nel progetto Mad Magazine[3] e, soprattutto, René Goscinny che prima di inventare Asterix lavorava a New York e al quale Morris affida una sceneggiatura e il personaggio, con l’influenza di Goscinny, prenderà la forma definitiva[7]. Dal 1955 le sceneggiature saranno opera di Goscinny mentre Morris realizzerà solo i disegni e dalla loro collaborazione origineranno alcune delle migliori storie del personaggio e arrivando a realizzare anche tre albi all'anno[6][7]. La collaborazione terminerà nel 1977 per la morte di Goscinny[6]. Insieme hanno realizzato 35 racconti ricchi di ironia e di comprimari che hanno consegnato il personaggio alla storia del fumetto franco-belga[3][7].
Il successo porterà anche problemi di censura tanto che nel 1984 gli americani di Hanna & Barbera per la realizzazione della serie animata impongono una versione politicamente corretta del personaggio: «Mi sono sempre fatto beffe degli indiani come dei bianchi», ribadirà Morris più tardi, «quindi non mi accusate di razzismo: io ridicolizzo tutti»[7].
Dal 1977 le sceneggiature verranno affidate a diversi nuovi autori[6] quali il cabarettista Laurent Gerra e il romanziere Daniel Pennac[7]. Dopo la morte di Morris nel 2001 (che ha disegnato tutte le storie uscite in volume fino al 2002[7]) il personaggio di Lucky Luke è stato portato avanti da Achdé[6][7] su testi di Laurent Gerra[6] e dello scrittore Daniel Pennac[3].
Tra il 1986 e il 2000 come spin-off della serie principale nascerà la serie dedicata a Rantanplan e successivamente le avventure di Kid Lucky cioè il giovane Luke in due volumi disegnati da Morris[6][7].
Biografia del personaggio |
Il personaggio è un pistolero molto abile e veloce - tanto da sparare più velocemente della propria ombra - che grazie al suo ingegno riesce spesso a risolvere i suoi guai senza ricorrere all'uso delle armi e mantenendo un'assoluta imperturbabilità anche nelle situazioni più disperate[1][8]. Girovangando nel far west si ritrova nei classici scenari del genere come saloon e villaggi indiani nei quali gli autori gli fanno esplorare tutte le possibilità narrative in chiave comico-satirica[8].
In principio l'aspetto del personaggio era tozzo e con un viso tondeggiante ma si evolse velocemente raggiungendo quello che divenne l'aspetto definitivo: alto e magro, viso allungato con in bocca un mozzicone di sigaretta e, successivamente, un filo d'erba, capelli neri dal ciuffo pronunciato e vestito con un paio di stivali con speroni, jeans, cinturone per pistola, camicia gialla con gilet nero, fazzoletto rosso al collo e cappello da cowboy bianco[1].
Nel finale di ogni storia si vede la silhouette dell'eroe allontanarsi al tramonto cantando la triste ballata "I'm a poor lonesome cowboy... far away from home..."[2]
Comprimari |
Alleati |
Jolly Jumper (noto anche, inizialmente, come Saltapicchio): inseparabile destriero bianco dalla criniera bionda, dotato di intelligenza e capace di battute dissacranti che però tiene per se in quanto non è un cavallo parlante. È un amico fidato di Lucky Luke che in più di un caso risulta fondamentale per la riuscita delle missioni[1][2].
Rantanplan: è un cane anch'egli pensante come il cavallo che compare occasionalmente[2] caratterizzato da una disarmante idiozia e in forza all'esercito il cui nome nasce come parodia Rin Tin Tin[5][7].
Avversari |
Fratelli Dalton: banda di criminali che finiscono uccisi da Lucky Luke[3] formata dai quattro fratelli Dalton, sono la stessa banda sterminata nel 1892 mentre svaligiava due banche nello stesso giorno[7]. È composta da Bob, Grat, Bill ed Emmett Dalton. .mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}
Solo Emmett sopravvisse: avendo incassato 23 pallottole senza morire, fu considerato immortale. La condanna per l'unico sopravvissuto fu esemplare: ricevette l'ergastolo, ma fu rilasciato dopo 14 anni di reclusione presso il penitenziario di Lansing.[senza fonte]
Cugini Dalton: Joe, William, Jack e Averell, cugini della prima banda di fratelli Dalton[2]. Morris aveva fatto morire la prima banda Dalton, i cui membri erano tutti stati uccisi per mano di Lucky Luke, e chiese a Goscinny di resuscitarli, in un modo o nell'altro, e questi si inventò i cugini Dalton, i quattro cavalieri della stupidità[3].
Personaggi reali |
Nella serie i personaggi immaginari interagiscono con personaggi realmente esistiti[2][5]:
Billy the Kid: un bandito dall'aspetto e comportamento infantile, anche se ha una ventina di anni, è temuto da tutti (Dalton compresi), tranne Lucky Luke ed i Messicani. Appare nel ventesimo volume della serie.
Calamity Jane: la prima donna cowgirl/desperado. Nonostante la violenza e il linguaggio "fiorito" della cowgirl, è una grande amica di Luke. Appare nel trentesimo volume della serie.
Buffalo Bill: grande amico e collega di Lucky Luke, hanno partecipato insieme al servizio di Pony Express. Viene spesso raffigurato più come personaggio di teatro che d'avventura.
[senza fonte]
Jesse James: lontano cugino dei Dalton, Jessie è il Robin Hood del West, ma essendo i poveri diventati ricchi Jessie decide di tenersi la grana tra la famiglia. Appare nel trentacinquesimo volume della serie.- Banda Dalton
Premi e riconoscimenti |
Nel 1988 l'Organizzazione mondiale della sanità ha insignito Maurice de Bevere di un riconoscimento ufficiale per aver deciso di far smettere di fumare Lucky Luke, sostituendo l'originaria sigaretta con un filo d'erba[2][5][9].
Altri media |
Ispirate al personaggio esistono diverse serie animate, una serie TV di tredici episodi e due lungometraggi diretti e interpretati da Terence Hill[2], un lungometraggio a disegni animati belga del 1971[5].
Cinema |
Film d'animazione |
Lucky Luke (1971), uscito anche con il titolo Daisy Town o I Dalton a Daisy Town
Lucky Luke - La ballata dei Dalton (1978)
Lucky Luke - La grande avventura dei Dalton (1983)
Lucky Luke e la più grande fuga dei Dalton (2007)
Live action |
Lucky Luke (2009) di produzione francese diretto da James Huth con protagonista Jean Dujardin.
Televisione |
Live action |
Lucky Luke (1991): otto episodi avente come protagonista Terence Hill.
Serie animate |
Dagli anni ottanta agli anni duemila, sono state prodotte tre serie televisive animate.
- Lucky Luke (serie animata)
- Le nuove avventure di Lucky Luke
- I Dalton (serie animata)
Videogiochi |
Lucky Luke: Nitroglycérine (1987) per Amstrad CPC, Atari ST, Commodore 64, DOS, Thomson MO/TO
Lucky Luke: Gamblin' Cowboy (1992) per Commodore 64
Lucky Luke (1996) per Game Boy, Game Boy Color
Lucky Luke: The Video Game (1996) per CD-i
Lucky Luke (1997) per DOS, SNES, Windows
Lucky Luke (1998) per PlayStation, Windows
Lucky Luke: Desperado Train (2000) per Game Boy Color
Lucky Luke: Wanted! (2001) per Game Boy Advance
Lucky Luke: La febbre del Far West (2001) per PlayStation, Windows
Lucky Luke: Outlaws (2006) per cellulari
Go West: A Lucky Luke Adventure (2007) per Wii, Windows, Nintendo DS
Lucky Luke: The Daltons (2008) per Nintendo DS
Lucky Luke: Shoot & Hit (2014) per Android, iPad, iPhone, Macintosh, Windows
Note |
^ abcdef Lucky Luke, protagonista del fumetto western umoristico, su www.slumberland.it. URL consultato il 24 ottobre 2016.
^ abcdefghi Lucky Luke, il pistolero più veloce del fumetto, su www.slumberland.it. URL consultato il 24 ottobre 2016.
^ abcdefg In ricordo di Morris, 90 anni dopo - Fumettologica, in Fumettologica, 1º dicembre 2013. URL consultato il 24 ottobre 2016.
^ Repubblica.it/SPECIALE- I grandi classici del fumetto, su www.repubblica.it. URL consultato il 25 ottobre 2016.
^ abcdefg FFF - LUCKY LUKE, su www.lfb.it. URL consultato il 24 ottobre 2016.
^ abcdefghij Morris, fumettista belga creatore di Lucky Luke, su www.slumberland.it. URL consultato il 24 ottobre 2016.
^ abcdefghijkl Il ritorno di Lucky Luke, in Corriere della Sera. URL consultato il 24 ottobre 2016.
^ ab Lucky Luke, su www.guidafumettoitaliano.com. URL consultato il 13 dicembre 2016.
^ Nicola Altiero, TuttoTabacco curiosità (PDF)
[collegamento interrotto], su tuttotabacco.it, giugno 2007, 2. URL consultato il 15 gennaio 2008.
Altri progetti |
Altri progetti
- Wikiquote
- Wikimedia Commons
Wikiquote contiene citazioni di o su Lucky Luke
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Lucky Luke
Collegamenti esterni |
- (FR) Sito ufficiale, su lucky-luke.com.
- Elenco degli albi pubblicati, su dimensionedelta.net.
- (EN) Gruppo di videogiochi: Lucky Luke, su MobyGames, Blue Flame Labs.
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