Oksana Čusovitina








































































































































































Oksana Chusovitina

Oksana Chusovitina (vault) 04-2011.JPG




Nazionalità

URSS URSS
Uzbekistan Uzbekistan (1993-2006)
Germania Germania (dal 2006)
Altezza
153 cm
Peso
44 kg

Ginnastica artistica Gymnastics (artistic) pictogram 2.svg
Specialità
Volteggio
Società
Turnteam Toyota Köln
Palmarès

URSS URSS


Gnome-emblem-web.svg Mondiali
Oro Indianapolis 1991 Squadra
Oro Indianapolis 1991 CorpoLibero
Argento Indianapolis 1991 Volteggio

Squadra Unificata Squadra Unificata


Olympic flag.svg Olimpiadi
Oro Barcellona 1992 Squadra

Gnome-emblem-web.svg Mondiali
Bronzo Parigi 1992 Volteggio

Uzbekistan Uzbekistan


Gnome-emblem-web.svg Mondiali
Oro Anaheim 2003 Volteggio
Argento Ghent 2001 Volteggio
Argento Melbourne 2005 Volteggio
Bronzo Birmingham 1993 Volteggio
Bronzo Debrecen 2002 Volteggio
Bronzo Aarhus 2006 Volteggio

Asian Games logo.svg Giochi Asiatici
Oro Busan 2002 Volteggio
Oro Busan 2002 CorpoLibero
Argento Busan 2002 Individuale
Argento Busan 2002 Trave
Bronzo Hiroshima 1994 Volteggio
Bronzo Hiroshima 1994 Parallele

Germania Germania


Olympic flag.svg Olimpiadi
Argento Pechino 2008 Volteggio

Gnome-emblem-web.svg Mondiali
Argento Tokyo 2011 Volteggio

Wikiproject Europe (small).svg Europei
Oro Clermont 2008 Volteggio
Argento Berlino 2011 Volteggio
Argento Bruxelles 2012 Volteggio
Bronzo Amsterdam 2007 Volteggio

Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al luglio 2012

Oksana Aleksandrovna Chusovitina (in russo: Оксана Александровна Чусовитина?; Bukhara, 19 giugno 1975) è una ginnasta uzbeka naturalizzata tedesca.


Tre volte campionessa mondiale, vincitrice di due medaglie olimpiche e di undici medaglie mondiali, nella sua lunga carriera, ha partecipato a dieci Campionati Mondiali, tre Giochi asiatici e tre Goodwill Games. Delle undici medaglie mondiali, nove sono state ottenute nel volteggio, rendendola la ginnasta più decorata in questa specialità. Ha gareggiato per l'Unione Sovietica (fino al 1993), per l'Uzbekistan (1993-2006) e per la Germania (2006-2012) e nuovamente per l'Uzbekistan (dal 2013).[1]


Nel 1988 vince i suoi primi Campionati Nazionali dell'Unione Sovietica, mentre l'anno successivo inizia a gareggiare a livello internazionale. Insieme a Leyanet Gonzales, Larisa Latynina e Suzanne Harmes, Oksana è una delle poche donne ad essere tornata a competere ad alto livello dopo esser diventata madre. È l'unica ginnasta ad aver partecipato a sette Giochi Olimpici e una delle poche ginnaste ad aver preso parte alla competizione con tre squadre nazionali differenti: la Squadra Unificata nel 1992, l'Uzbekistan nel 1996, 2000, 2004 e 2016 e la Germania nel 2008 e 2012.[1]




Indice






  • 1 Carriera


    • 1.1 Unione Sovietica (1982-1991)


    • 1.2 Comunità degli Stati Indipendenti (1992)


      • 1.2.1 Campionati Mondiali di Parigi 1992


      • 1.2.2 Le Olimpiadi di Barcellona 1992




    • 1.3 Uzbekistan (1993-2006)


    • 1.4 Germania (2007-2012)


      • 1.4.1 Olimpiadi di Pechino 2008


      • 1.4.2 Campionati Mondiali di Tokyo 2011


      • 1.4.3 Olimpiadi di Londra 2012




    • 1.5 Ritorno all'Uzbekistan (2013-oggi)




  • 2 Note


  • 3 Altri progetti


  • 4 Collegamenti esterni





Carriera |



Unione Sovietica (1982-1991) |


Chusovitina inizia a praticare ginnastica artistica nel 1982. Nel 1988, all'età di 13 anni, vince il titolo generale ai Campionati Nazionali della categoria junior dell'URSS.[2] Dal 1990, Oksana è un membro fondamentale della squadra sovietica e partecipa a diversi incontri internazionali. Ai Goodwill Games del 1990 vince la medaglia d'oro al volteggio, mentre al World Sports Fair in Giappone vince la medaglia d'oro nel concorso individuale e in ogni altro attrezzo ad eccezione delle parallele asimmetriche.



Comunità degli Stati Indipendenti (1992) |



Campionati Mondiali di Parigi 1992 |


Nel 1992, vince l'oro al corpo libero e l'argento al volteggio ai Mondiali di Parigi '92 con la squadra della Comunità degli Stati Indipendenti.



Le Olimpiadi di Barcellona 1992 |


Ai Giochi Olimpici di Barcellona si aggiudica la medaglia d'oro con la squadra unificata e arriva settima nella finale al corpo libero.



Uzbekistan (1993-2006) |


Dopo le Olimpiadi del 1992, con lo scioglimento dell'Unione Sovietica, la Chusovitina inizia a competere per l'Uzbekistan seguita dall'allenatrice Svetlana Kuznestova. Qui si allenava in un centro tecnico federale con attrezzature obsolete e non sicure. Nonostante questi problemi, Oskana fu sempre in grado di portare esercizi che potessero competere a livello mondiale.


Compete per l'Uzbekistan dal 1993 al 2006, partecipando a tre olimpiadi (Atlanta 1996, Sydney 2000 e Atene 2004), tre Giochi asiatici (1994, 1998 e 2002) e due Goodwill Games (1994 e 2001). Durante questo periodo, Oksana era considerata la più forte ginnasta della squadra nazionale uzbeka, avendo vinto oltre 70 medaglie in competizioni internazionali. Per il contributo dato alla ginnastica artistica, le venne dato il titolo di "Atleta Onorario della Repubblica Uzbeka".


Ai Campionati di Birmingham 1993 si posiziona terza al volteggio.[2] Nella fine del 1997, Oksana sposa l'atleta olimpico di lotta libera Bakhodir Kurpanov. I due si sono incontrati durante i Giochi Asiatici del 1994 a Hiroshima. Dalla relazione, nel novembre del 1999, nasce Alisher. Nel 2001 prende parte ai Campionati Mondiali di Ghent dove vince la medaglia d'argento al volteggio. L'anno successivo prende parte ai Giochi Asiatici di Busa dove si conferma al volteggio dove vince altre tre medaglie: un oro al corpo libero e due argenti alla trave e nel concorso generale individuale.


Ai Mondiali del 2002 si riconferma come una delle migliori ginnaste al volteggio, salendo sul gradino più basso del podio (9.387 punti). Ai Campionati Mondiali di Anaheim vince la sua prima medaglia d'oro al volteggio, ottenendo 9.481 punti. Nel 2005 vince la medaglia d'argento al volteggio ai Campionati Mondiali di Melbourne e ai Mondiali di Aarhus vince il bronzo, superata dalla cinese Cheng Fei e dall'americana Alicia Sacramone.



Germania (2007-2012) |


Ai campionati europei del 2007 ottiene il bronzo. Ai campionati europei di Clemont-Ferrand del 2008 batte l'italiana, nonché campionessa europea al volteggio in carica, Carlotta Giovannini e l'italiana Francesca Benolli (campionessa europea al volteggio nel 2005) ottenendo l'oro, nonostante una caduta durante il secondo salto che creò diverse polemiche: si pensava che fosse stata penalizzata meno del dovuto per premiarla data l'età (33 anni).



Olimpiadi di Pechino 2008 |


Alle Olimpiadi di Pechino vince l'argento al volteggio favorita dal fatto che Cheng Fei sbagliò il secondo salto, suo omonimo.



Campionati Mondiali di Tokyo 2011 |


Nel 2011, ai Campionati Mondiali di Tokyo, ritorna sul podio ottenendo una medaglia d'argento sempre nella sua specialità. L'unica in grado di superarla è la campionessa mondiale statunitense McKayla Maroney che aveva una difficoltà nettamente maggiore (portando un Amanar e un Podkopayeva).



Olimpiadi di Londra 2012 |


Nell'agosto 2012 partecipa ai Giochi Olimpici di Londra (è la sua sesta presenza alle olimpiadi). Insieme alla squadra tedesca non riesce a centrare la finale, ma grazie a 14.808 di media nei due salti al volteggio, riesce a qualificarsi per la finale di specialità al quarto posto. Il giorno della finale, con 15.133 punti nel primo salto (D. Score: 6.300) e 14.466 nel secondo (D. Score: 5.500), ottiene una media di 14.783 punti, sufficiente a relegarla solo al quinto posto. Conclude quindi senza medaglie la sua sesta avventura olimpica.



Ritorno all'Uzbekistan (2013-oggi) |


Dopo due olimpiadi sotto la bandiera tedesca, Oksana annuncia il ritorno alla sua nazione natia, dopo aver gareggiato con la nazionale tedesca per ringraziamento alle cure ricevute dal figlio malato di leucemia.



Note |




  1. ^ ab Rio 2016, Oksana Cusovitina: 41 anni e sette Olimpiadi con tre nazionali diverse, su repubblica.it. URL consultato l'8 agosto 2016.


  2. ^ ab Oksana Chusovitina (Uzbekistan), International Gymnastics Magazine, febbraio 2001 (archiviato dall'url originale il 17 aprile 2001).



Altri progetti |



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  • Wikimedia Commons



  • Collabora a Wikimedia CommonsWikimedia Commons contiene immagini o altri file su Oksana Chusovitina


Collegamenti esterni |






  • (EN) Oksana Čusovitina, su fig-gymnastics.com, FIG. Modifica su Wikidata


  • (EN) Oksana Čusovitina, su ighof.com, International Gymnastics Hall of Fame. Modifica su Wikidata


  • (EN) Oksana Čusovitina, su gymn-forum.net, Gymn Forum. Modifica su Wikidata


  • (EN) Oksana Čusovitina, su sports-reference.com, Sports Reference LLC. Modifica su Wikidata


  • (ENFR) Oksana Čusovitina, su olympic.org, Comitato Olimpico Internazionale. Modifica su Wikidata


  • (DE) Oksana Čusovitina, su deutsche-olympiamannschaft.de, Comitato Olimpico Tedesco. Modifica su Wikidata


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