Vipera




.mw-parser-output .nota-disambigua{clear:both;margin-bottom:.5em;border:1px solid #CCC;padding-left:4px}.mw-parser-output .nota-disambigua i{vertical-align:middle}

Nota disambigua.svgDisambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Vipera (disambigua).






















































































Progetto:Forme di vita/Come leggere il tassoboxCome leggere il tassobox

Vipera

Vipera ursinii macrops.jpg
Un esemplare di Vipera ursinii


Classificazione scientifica

Dominio

Eukaryota

Regno

Animalia

Sottoregno

Eumetazoa

Superphylum

Deuterostomia

Phylum

Chordata

Subphylum

Vertebrata

Infraphylum

Gnathostomata

Superclasse

Tetrapoda

Classe

Reptilia

Sottoclasse

Diapsida

Infraclasse

Lepidosauromorpha

Superordine

Lepidosauria

Ordine

Squamata

Sottordine

Serpentes

Infraordine

Caenophidia

Superfamiglia

Viperoidea

Famiglia

Viperidae

Sottofamiglia

Viperinae

Genere

Vipera
Laurenti, 1768

Specie

  • vedi testo


Vipera Laurenti, 1768[1] è un genere di serpenti velenosi, appartenenti alla famiglia Viperidae.[2]




Indice






  • 1 Descrizione


  • 2 Tassonomia


    • 2.1 Specie trasferite ad altri generi


    • 2.2 Specie presenti in Italia




  • 3 Le vipere nell'immaginario collettivo


  • 4 Primo soccorso


  • 5 Note


  • 6 Altri progetti





Descrizione |






Questi serpenti sono caratterizzati da una testa di forma triangolare e a punta, con un corpo tozzo ed una coda corta e rastremata.


Possiedono una ghiandola situata nella regione posteriore e laterale del capo che produce un veleno formato da un'alta percentuale d'acqua, diverse albumine ad alta tossicità e altre proteine enzimatiche che agiscono sui tessuti, sulla coagulazione del sangue e, a volte, sul sistema nervoso. Per inoculare questo veleno utilizzano delle lunghe zanne mobili canalicolate che, quando il serpente apre la bocca, formano un angolo di 90° con la mascella ed in caso di morso penetrano nella cute della preda e iniettano il veleno attraverso i canali; quando chiudono la bocca le zanne vengono ruotate contro il palato.


I loro occhi hanno pupille verticali, simili a quelle dei gatti. Questa caratteristica, per le specie italiane, contribuisce a distinguerle dagli altri serpenti presenti negli stessi habitat, come le innocue bisce, che hanno pupilla rotonda. Altri caratteri che tipicamente permettono di distinguere una vipera da un colubride non velenoso italiano sono la testa triangolare e la coda che si restringe in modo brusco, mentre gli altri ofidi presentano testa ovale e coda che si restringe gradualmente.



Tassonomia |


Il genere Vipera comprende le seguenti specie:[2]




  • Vipera altaica Tuniyev, Nilson & Andrén, 2010


  • Vipera ammodytes (Linnaeus, 1758)


  • Vipera anatolica Eiselt & Baran, 1970


  • Vipera aspis (Linnaeus, 1758)


  • Vipera barani Böhme & Joger, 1983


  • Vipera berus (Linnaeus, 1758)


  • Vipera darevskii Vedmederja, Orlov & Tuniyev, 1986


  • Vipera dinniki Nikolsky, 1913


  • Vipera eriwanensis (Reuss, 1933)


  • Vipera kaznakovi Nikolsky, 1909


  • Vipera latastei Bosca, 1878


  • Vipera lotievi Nilson, Tuniyev, Orlov, Hoggren & Andrén, 1995


  • Vipera magnifica Tuniyev & Ostrovskikh, 2001


  • Vipera monticola Saint Girons, 1953


  • Vipera olguni (Tuniyev, Avci, Tuniyev, Agasian & Agasian, 2012)


  • Vipera orlovi Tuniyev & Ostrovskikh, 2001


  • Vipera pontica Billing, Nilson & Sattler, 1990


  • Vipera renardi (Christoph, 1861)


  • Vipera seoanei Lataste, 1879


  • Vipera shemakhensis Tuniyev, Orlov, Tuniyev & Kidov, 2013


  • Vipera transcaucasiana Boulenger, 1913


  • Vipera ursinii (Bonaparte, 1835)


  • Vipera walser Ghielmi, Menegon, Marsden, Laddaga, Ursenbacher, 2016



Specie trasferite ad altri generi |




  • Vipera lebetina = Macrovipera lebetina, simile alla precedente e diffusa in Asia minore ed in alcune isole greche.


  • Vipera palaestinae = Daboia palaestinae, specie molto velenosa che si trova in Siria, Giordania, Israele e Libano.


  • Vipera russelii = Daboia russelii, estremamente pericolosa e responsabile di migliaia di decessi, presente in India e nel sud est asiatico


  • Vipera xanthina = Montivipera xanthina, diffusa in Turchia sia europea che in Anatolia ed in alcune isole e ristrette zone continentali greche.



Specie presenti in Italia |


In Italia sono presenti cinque specie di vipera:



  • L'aspide o vipera comune (Vipera aspis), la più comune, diffusa su tutto il territorio, tranne in Sardegna.

  • Il marasso (Vipera berus), frequente nell'Italia settentrionale.

  • La vipera dell'Orsini (Vipera ursinii), presente solo sull'Appennino Abruzzese ed Umbro-Marchigiano, è la specie più piccola, con una taglia media di circa 40 cm.

  • La vipera dal corno (Vipera ammodytes), presente nell'Italia Nord-orientale.

  • La vipera dei Walser (Vipera walser), scoperta al principio del 2016, vive in un areale molto ristretto, di appena 500 Km² a nord di Biella.


Le vipere italiane sono "pacifiche" e preferiscono scappare; il morso è mortale in rarissimi casi [3]
(i soggetti più a rischio sono anziani, bambini o persone debilitate). Bisogna evitare la somministrazione di siero (immunoglobuline di origine equina) al di fuori di un ambiente ospedaliero per il rischio di shock anafilattico, in quanto più pericoloso del morso stesso della vipera.



Le vipere nell'immaginario collettivo |


I serpenti, le vipere in particolare, suscitano da sempre una grande paura; per questo su di loro circolano molte storie. Ricordiamo la vecchia leggenda metropolitana delle vipere gettate dagli elicotteri per ripopolare zone boschive. È una storia diffusa in gran parte d'Europa, in Italia in particolare, tanto che Paolo Toselli le dedica il titolo del suo libro sulle leggende metropolitane "La famosa invasione delle vipere volanti e altre leggende metropolitane dell'Italia d'oggi", Milano, Sonzogno (1994).



Primo soccorso |


Bisogna premettere che il morso della vipera europea è molto raramente letale.[4]



  • Calmare la persona, evitando di farle eseguire movimenti e ponendola supina

  • Monitorare le funzioni vitali

  • Chiamare il servizio di Emergenza Sanitaria 118

  • Applicare BLS, se necessario

  • non incidere, non succhiare il veleno, non applicare il Laccio Emostatico Arterioso (LEA), non somministrare siero antivipera

  • Lavare con Soluzione fisiologica e disinfettare con acqua ossigenata

  • Eseguire un Bendaggio linfostatico ed immobilizzare l'arto interessato con uno steccaggio. Nel caso il morso avvenga su tronco, collo o testa, applicare un tampone rigido sopra la zona interessata, tenendolo compresso con un cerotto elastico adesivo.

  • Non mettere ghiaccio sulla zona morsa per il possibile peggioramento della necrosi

  • Coprire la persona per ridurre la dispersione di calore corporeo

  • Sorvegliare il possibile instaurarsi di uno stato di Shock

  • Attendere l'arrivo dell'ambulanza



Note |




  1. ^ (LA) Laurenti, J. N., Specimen Medicum, Exhibens Synopsin Reptilium Emendatum cum Experimentis Circa Venena et Antidota Reptilium Austriacorum, Vienna, Joan. Thom. nob. de Trattnern, 1768.


  2. ^ ab Genus: Vipera, su The Reptile Database. URL consultato il 21 luglio 2014.


  3. ^ Morsa da una vipera, muore dopo 15 giorni di agonia


  4. ^ Giorgio Di Domenico, Manuale per la formazione del Volontario della Croce Rossa, Torino, F.lli Scaravaglio & C. Industria Grafica ed Editoriale, 2012, pp. 278-279.



Altri progetti |



Altri progetti



  • Wikiquote

  • Wikimedia Commons

  • Wikispecies





  • Collabora a Wikiquote Wikiquote contiene citazioni sulla vipera


  • Collabora a Wikimedia CommonsWikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla vipera


  • Collabora a WikispeciesWikispecies contiene informazioni sulla vipera






BiologiaPortale Biologia

RettiliPortale Rettili



Popular posts from this blog

Арзамасский приборостроительный завод

Zurdera

Крыжановский, Сергей Ефимович