Barberini
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Barberini | |
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In Forti Dulcedo D'azzurro, a tre api d'oro poste due in capo ed una in punta | |
Stato | Italia Stato Pontificio |
Titoli | Papa[1] (non ereditario) Principe di Palestrina Principe di Valmontone Duca di Monterotondo |
Fondatore | Antonio Barberini |
Attuale capo | Benedetto Francesco Barberini, XIV Principe di Palestrina |
Data di fondazione | XVI secolo |
Data di estinzione | 1722[2] (linea maschile) |
Etnia | italiana |
Rami cadetti |
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I Barberini, originari di Barberino Val d'Elsa in Toscana, furono un'influente famiglia principesca e papale italiana, nota sin dalla prima metà dell'XI secolo.
La famiglia raggiunse il picco massimo con il cardinale Maffeo Barberini, che nel 1623 venne eletto papa con il nome di Urbano VIII.
Furono inoltre grandi mecenati e protettori delle arti, circondandosi di grandi artisti come Bernini, Borromini, Pietro da Cortona.
Indice
1 Storia
2 Albero genealogico
3 Principi di Palestrina (1627)
4 Note
5 Voci correlate
6 Altri progetti
Storia |
La famiglia portava l'originario nome "Tafani" e si riteneva originaria di Barberino Val d'Elsa; a Firenze, la loro residenza era Palazzo Tafani da Barberino. Vista la denominazione poco signorile, con l'ascesa delle fortune familiare il loro nome fu mutato in "Barberini" (dal nome del paese d'origine) e sul loro stemma i tafani furono sostituiti da api.
L'apice della loro potenza fu raggiunto nel 1623, con l'ascesa al soglio pontificio di Maffeo Barberini, papa Urbano VIII, che, nello stile dell'epoca, agevolò la carriera militare del fratello Antonio, creò cardinali due nipoti e nominò principe di Palestrina un altro nipote, Taddeo Barberini, che fu anche nominato comandante dell'esercito pontificio. Durante la prima guerra di Castro le sue truppe furono sbaragliate da quelle di Odoardo I Farnese. Urbano VIII promosse anche l'opera intitolata I Documenti d'Amore di Francesco da Barberino, così da nobilitare con le belle lettere la propria dinastia.
Dopo la morte di Urbano, nel 1644, il suo successore, papa Innocenzo X, fu ostile nei confronti della famiglia, così Taddeo scappò a Parigi, dove morì nel 1647. A lui succedette il figlio Carlo, che rinunciò e si fece cardinale. Al posto di Carlo subentrò il fratello Maffeo, Alla morte di Maffeo (1685) succede Urbano. Alla morte di Urbano (1722) si estinse la linea maschile dei Barberini. La figlia di Urbano, Cornelia, sposò nel 1728 il principe Giulio Cesare Colonna di Sciarra che aggiunse il cognome Barberini al proprio. Dall'unione nacquero due linee, quella primogenita dei Barberini Colonna di Sciarra principi di Carbognano e quella secondogenita dei Barberini Colonna principi di Palestrina. Alla morte del principe Enrico Barberini-Colonna nel 1889 il nome passò al marchese Luigi Sacchetti, marito di Maria Barberini, figlia di Enrico, che ebbe riconosciuto anche il titolo di principe di Palestrina e il diritto a succedere nel cognome Barberini.
Il Palazzo Barberini e la loro biblioteca a Roma sono il segno tangibile della loro passata potenza. Nel XVII secolo i Barberini sono stati fra i maggiori mecenati nella Roma barocca, finanziando opere di emblematica importanza per l'architettura di tutti i tempi, come la chiesa di Sant'Ivo alla Sapienza di Francesco Borromini. Il modo in cui, però, riutilizzarono le opere dell'antichità in maniera egregia per i loro scopi è all'origine del detto "Quod non fecerunt barbari, fecerunt Barberini" (Ciò che non fecero i barbari fu fatto dai Barberini).
Albero genealogico |
Sono riportati personaggi più rilevanti della famiglia e coloro che hanno portato il più importante titolo della stessa, i principi di Palestrina[3].
Antonio *c.1529 †1571 Camilla Barbadori | |||||||||||||||||||||||||||||||
Carlo *1562 †1630 Costanza Magalotti | Maffeo URBANO VIII *1568 †1644 | Antonio Marcello *1569 †1646 Cardinale | |||||||||||||||||||||||||||||
Francesco *1597 †1679 Cardinale | Taddeo *1603 †1647 Anna Colonna | Antonio *1608 †1671 Cardinale | |||||||||||||||||||||||||||||
Lucrezia *1628 †1699 Francesco I d’Este | Carlo *1630 †1706 Cardinale | Maffeo *1631 †1685 Olimpia Giustiniani | |||||||||||||||||||||||||||||
Duchi di Modena e Reggio Emilia | Francesco *1662 †1738 Cardinale | Urbano *1664 †1722 1. Cornelia Zeno Ottoboni 2. Felice Ventimiglia Pignatelli d'Aragona 3. Maria Teresa Boncompagni | |||||||||||||||||||||||||||||
Cornelia Costanza *1716 †1797 Giulio Cesare Colonna | |||||||||||||||||||||||||||||||
Colonna Barberini | |||||||||||||||||||||||||||||||
Principi di Palestrina (1627) |
Taddeo (1603 - 1647), I principe di Palestrina
Maffeo (1631 - 1684), II principe di Palestrina
Urbano (1664 - 1722), III principe di Palestrina- Cornelia Costanza (1716 - 1797), IV principessa di Palestrina; sposò Giulio Cesare Colonna, V principe di Carbognano, portando il titolo al figlio
- Titolo passato alla famiglia Colonna-Barberini
Note |
^ Maffeo Vincenzo Barberini (1568–1644) fu pontefice della Chiesa cattolica, con il nome di Urbano VIII, dal 1623 alla morte.
^ Urbano Barberini (1664–1722), III Principe di Palestrina, figlio di Maffeo Barberini e di Olimpia Giustiniani, fu l'ultimo legittimo erede maschio della linea principale dei Barberini. Morì senza eredi maschi legittimi (ebbe un figlio illegittimo, Maffeo Callisto). Sua figlia, Cornelia Costanza, sposò Giulio Cesare Colonna, che unì al proprio cognome quello della ormai estinta dinastia (Barberini-Colonna di Sciarra).
^ Pio Pecchiai, I Barberini, Roma, 1952, pag. 255-262.
Voci correlate |
- Avorio Barberini
- Palazzo Barberini
- Francesco da Barberino
Altri progetti |
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