Sahara Occidentale




































Sahara Occidentale

Sahrawi Arab Democratic Republic (orthographic projection).svg


Stati

Sahara Occidentale Sahara Occidentale (Repubblica Democratica Araba dei Sahrawi)
Marocco Marocco

Capoluogo

El Aaiún

Superficie
266 000 km²

Abitanti
587 666 (stima 2015)

Lingue

arabo, berbero, hassaniyya, spagnolo

Fusi orari

UTC+1

Nome abitanti

sahrawi

Wi-map.png


Il Sahara Occidentale è una regione del Nordafrica, ex colonia spagnola, il cui territorio è conteso tra il Marocco e il Fronte Polisario; quest'ultimo ne ha dichiarato l'indipendenza proclamando la Repubblica Democratica Araba dei Sahrawi[1][2][3].




Indice






  • 1 Storia


  • 2 Politica


  • 3 Suddivisione amministrativa


    • 3.1 Repubblica Democratica Araba dei Sahrawi


    • 3.2 Regioni e province dello Stato marocchino




  • 4 Economia


  • 5 Caratteristiche del territorio


    • 5.1 Le coltivazioni


    • 5.2 Fauna




  • 6 Note


  • 7 Voci correlate


  • 8 Altri progetti


  • 9 Collegamenti esterni





Storia |


Il Sahara Occidentale è stato una colonia spagnola con il nome di "Sahara Spagnolo" dal 1884 fino al 14 novembre 1975 quando la Spagna lo abbandonò con la Marcia Verde effettuata dal Marocco; nel 1976 il territorio fu spartito tra il Marocco (che annesse la regione settentrionale nota come Saguia el Hamra e parte della regione meridionale nota come Tiris el Gharbia) e la Mauritania (che annesse la parte meridionale del Tiris el Gharbia); nel periodo 1976-1979, quindi, la Mauritania esercitò la propria sovranità sul Tiris el Gharbia, ma, a fronte dei problemi procurati dalla guerriglia, nel 1979 rinunciò alla sovranità sul detto territorio, che fu annesso dal Marocco (militarmente più forte e in grado di respingere la guerriglia), andando a costituire la nuova provincia denominata Oued ed-Dahab. Il 27 febbraio 1976 è stata proclamata la Repubblica Democratica Araba Sahrawi dal Fronte Polisario guidato da Mohamed Lamine Ould Ahmed e sostenuta dall'Algeria.


Allo stesso tempo la Repubblica Democratica Araba dei Sahrawi (RADS) ha proclamato l'indipendenza, avviando relazioni diplomatiche con diversi stati - principalmente africani e sudamericani - ed è stata riconosciuta dall'Unione africana diventandone membro, ma non dalla Lega araba (che non riconosce né il Fronte Polisario né la RADS) e dall'ONU, che ha inserito il territorio nella Lista dei territori non autonomi[4] nel 1963 grazie alla domanda presentata dal Marocco contro l'occupazione spagnola del Sahara occidentale, Ifni e Tarfaya[5].




Il Marocco domina la maggior parte del territorio (in verde), mentre il Fronte Polisario controlla una zona dell'entroterra ed una sottile striscia di terra al confine meridionale con la Mauritania (in giallo).


La guerriglia contro il Marocco è terminata con il cessate il fuoco del 1991, in cambio della promessa di celebrare un referendum sullo statuto definitivo del Sahara Occidentale deciso dall'ONU nel gennaio 1992. Il referendum non si è tuttavia ancora tenuto e nel 2004 la durata della missione ONU (MINURSO) nel paese è stata prorogata per consentire l'esame di una nuova proposta di pace, che prevedeva un referendum entro 5 anni, durante i quali l'area sarebbe stata soggetta ad una "Autorità del Sahara Occidentale" guidata da un esecutivo eletto dalla popolazione sahrawi.


Nell'aprile 2007 l'ONU ha ribadito l'impegno a favore di una soluzione politica definitiva[6], che tuttavia non è stata ancora concordata tra le parti.


L'unico censimento condotto nel 1974 dalla Spagna fissa il numero dei Sahrawi (gli abitanti del Sahara Occidentale) in 74.902, mentre il censimento effettuato dall'ONU in vista del futuro referendum fissava, nel 2000, gli aventi diritto al voto in circa 84.200.


Il Sahara Occidentale è nella lista delle Nazioni Unite dei territori non autonomi. All'ONU il Sahara Occidentale detiene un posto di osservatore.



Politica |




Un posto di blocco della polizia alla periferia di El Aaiún.


La sovranità sul Sahara Occidentale è contesa tra il Marocco e il Fronte Polisario e il suo status giuridico rimane irrisolto. Le Nazioni Unite lo considerano un "territorio non autonomo".


Il territorio del Sahara Occidentale è diviso in diverse province che sono trattate dallo stato marocchino come parti integranti del regno. Il governo marocchino sovvenziona le province sahariane sotto il suo controllo con carburante a basso costo e sussidi vari, per placare il dissenso nazionalista e attrarre immigrati da Sahariani e le altre comunità del Marocco.[7]


Il governo in esilio della autoproclamata Repubblica Araba Saharawi (RASD) è una repubblica parlamentare e presidenziale con partito unico, ma secondo la sua costituzione, questo sarà cambiato in un sistema multi-partitico al raggiungimento dell'indipendenza. Attualmente ha la sede presso il campo profughi di Tindouf in Algeria. Esso controlla anche la parte del Sahara occidentale ad est del muro marocchino.



Suddivisione amministrativa |




Sahrawi National Police



Repubblica Democratica Araba dei Sahrawi |




  • Wilayah: Province del Sahara Occidentale


  • Daerah: Distretti del Sahara Occidentale



Regioni e province dello Stato marocchino |


Il Sahara Occidentale è suddiviso in tre regioni e sette province:




  • Regione di Guelmim-Oued Noun
    • Assa-Zag



  • Regione di Laâyoune-Sakia El Hamra

    • Boujdour

    • Es Semara

    • Laâyoune

    • Tarfaya




  • Regione di Dakhla-Oued Ed-Dahab

    • Aousserd

    • Oued Eddahab





Economia |


La principale risorsa economica del Sahara Occidentale, oltre alla pesca e alla pastorizia nomade, è l'estrazione di fosfati, di cui il sottosuolo è ricco. La principale miniera, a cielo aperto, è a Bou Craa e collegata al mare, per il trasporto marittimo, con un nastro trasportatore della lunghezza di circa 100 km che è il più lungo al mondo[8]. La miniera, la più vasta del mondo su una superficie di 250 km2, è al centro di una vasta regione stimata in 1200 km2. Il minerale estratto ha una densità pari all'85% di fosfato di calcio. Questa, come tutte le altre attività economiche e commerciali, è controllata dal Marocco (che è, con la produzione del Sahara Occidentale, il secondo produttore mondiale di fosfati). Le Nazioni Unite hanno ribadito l'illegalità dello sfruttamento delle risorse naturali del Sahara Occidentale da parte del Marocco. Vengono stimate importanti riserve petrolifere e di gas, il cui sfruttamento è bloccato da decisioni delle Nazioni Unite che consigliano di fermarsi alla fase della ricerca.



Caratteristiche del territorio |


Il territorio del Sahara Occidentale è per la maggior parte desertico o semidesertico con ampie aree di superfici rocciose o sabbiose. L'uso del suolo è il seguente:



  • seminativi: 0%

  • coltivazioni permanenti: 0%

  • pascoli permanenti: 19%

  • foreste e terreno boscoso: 0%

  • altri: 81%


Ha un clima caldo, arido desertico.



Le coltivazioni |


Nel Sahara Occidentale ci sono gravi problemi di irrigazioni, per questo motivo le coltivazioni sono quasi assenti.



Fauna |


All'estremo sud del paese, a La Guera, si segnala la più folta colonia al mondo di foche monache.



Note |




  1. ^ Cfr. il Manuale interistituzionale di convenzioni redazionali dell'Unione europea


  2. ^ Cfr. in AA.VV. Africa e Mediterraneo: cultura, politica, economia, società. Edizioni 16-19, Istituto sindacale per la cooperazione allo sviluppo, Lai-Momo, 1996.


  3. ^ Cfr. in AA.VV. L'Universo. Istituto geografico militare, Vol. 78, edizioni 3-4, p 533.


  4. ^ La lista delle Nazioni Unite dei Territori non indipendenti


  5. ^ Search results, su Transnational Institute. URL consultato il 25 marzo 2017.


  6. ^ Adopted by the Security Council at its 5669th meeting, on 30 April 2007


  7. ^ Akbarali Thobhani, Western Sahara Since 1975 Under Moroccan Administration: Social, Economic, and Political Transformation, Edwin Mellen Press, ISBN 0-7734-7173-1.


  8. ^ Il nastro trasportatore visto dal satellite (in diagonale)



Voci correlate |



  • Consiglio reale consultivo per gli affari sahariani

  • Fronte Polisario

  • Fronte Polisario Khat al-Shahid

  • MINURSO

  • Muro marocchino

  • Repubblica Democratica Araba dei Sahrawi

  • Sahrawi

  • Mariem Hassan

  • Sahara spagnolo

  • Saguia el Hamra

  • Río de Oro



Altri progetti |



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Collegamenti esterni |



  • Sahara Press Service, su spsrasd.info.

  • SADR Oil and Gas Exploration, su sadroilandgas.com.

  • Radio nazionale della RDAS, su web.jet.es. URL consultato il 18 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 27 marzo 2015).

  • TV web della RDAS, su rasd-tv.com. URL consultato il 18 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2012).

  • Sito ufficiale della missione MINURSO, su un.org.

  • Il Consiglio reale consultivo per gli affari sahariani, su corcas.com.

  • Sito dell'organizzazione Western Sahara Resource Watch, su wsrw.org.


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Controllo di autorità
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