Michel Tournier




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«Il mio proposito non è d'innovare nella forma, ma di far passare in una forma il più tradizionale, preservata e rassicurante possibile una materia che non possiede alcuna di queste qualità.»


(Le Vent Paraclet (1978))



Michel Tournier


Michel Tournier (Parigi, 19 dicembre 1924 – Choisel, 18 gennaio 2016) è stato uno scrittore francese, vincitore del Premio Goncourt.




Indice






  • 1 Biografia


  • 2 Opere


    • 2.1 Narratori


    • 2.2 Altro




  • 3 Bibliografia critica


  • 4 Note


  • 5 Altri progetti


  • 6 Collegamenti esterni





Biografia |


Trascorre la sua gioventù a Saint-Germain-en-Laye e a Neuilly-sur-Seine. È compagno di scuola di Roger Nimier. La sua educazione è segnata da cultura tedesca, musica e cattolicesimo. Più tardi, scopre il pensiero di Gaston Bachelard.
Compie, in seguito, studi di filosofia alla Sorbona e all'Università di Tubinga. Segue i corsi di Maurice de Gandillac. Vorrebbe insegnare Filosofia al liceo, ma non supera il concorso (agrégation).


Entra a Radio France come giornalista e traduttore e anima l'emissione L'heure de la culture française (L'ora della cultura francese). Nel 1954, lavora in campo pubblicitario per Europe 1 (radio). Collabora anche a "Le Monde" e "Le Figaro".
Dal 1956 al 1968, presso Plon, lavora a diverse traduzioni dal tedesco; come giornalista, è incaricato di un'emissione Chambre noir e nel 1968, partecipa con Lucien Clergue alla creazione delle Rencontres photographiques d'Arles.


Nel 1967 pubblica il suo primo romanzo Vendredi ou les Limbes du Pacifique (che prende ispirazione da Daniel Defoe) e viene premiato con il Grand prix du roman de l'Académie française. Tournier desidera scrivere una storia popolare su di un soggetto filosofico.


Nel 1970, ottiene il Prix Goncourt all'unanimità, per il romanzo Le Roi des aulnes del quale sono state vendute 4 milioni di copie.


L'anno dopo, pubblica Vendredi ou la vie sauvage, versione semplificata di Vendredi ou les Limbes du Pacifique. Non lo scrive come libro per ragazzi, ma considera che poter essere letto da ragazzi sia un criterio di qualità. Il libro diventa un classico scolastico. Ne sono state vendute 7 milioni di copie ed è stato tradotto in una quarantina di lingue.


Nel 1972, diventa membro dell'Académie Goncourt. È anche traduttore dal tedesco di Erich Maria Remarque.


Nel 1975 pubblica il suo terzo romanzo Les Météores che racconta la vita di due gemelli, Jean e Paul.


Nei suoi ultimi anni vive a Choisel, piccolo paese nella valle di Chevreuse, a pochi chilometri da Parigi, in un antico presbiterio. Fa parte del Comitato di lettura dell'editore Gallimard.


Considerato come un "classico", Tournier viene letto da tutti i tipi di pubblico, in tutti i paesi. L'universo dei suoi romanzi, popolato di orchi, di gemelli, di androgini e attraversato dal tema dell'inversione si divide tra realismo e fantastico. Malgrado le critiche che può suscitare, la sua lettura originale dei miti, delle religioni e della storia ha apportato una ventata benefica di novità al romanzo degli anni 1970.


Ha ricevuto la medaglia Goethe nel 1993 e una laurea honoris causa dall'Università di Londra nel 1997.
Sempre nel 1993 ha ricevuto a Capri il Premio Malaparte.


È deceduto la sera del 18 gennaio 2016 all'età di 91 anni nella sua casa di Choisel.[1]



Opere |



Narratori |




  • Vendredi ou les Limbes du Pacifique (1967), trad. Clara Lusignoli, Venerdì o il limbo del Pacifico Einaudi, Torino, 1976


  • Le Roi des aulnes (1970, Premio Goncourt), trad. Oreste del Buono, Il re degli ontani, Garzanti, Milano 1987


  • Vendredi ou la Vie sauvage (1971), a cura di Claudio Venturi, trad. Michele Antoine, Venerdi o la vita selvaggia, Mondadori, Milano 1974; Vallardi, Milano 1993


  • Les Météores (1975), trad. Maria Luisa Spaziani, Le meteore, Garzanti, Milano 1995


  • Le Coq de bruyère (1978), trad. Maria Luisa Spaziani, Il gallo cedrone, Garzanti, Milano 1988


  • La Fugue du Petit Poucet (1979)


  • Pierrot ou les secrets de la nuit (1979), trad. Pierrot e i segreti della notte, illustrato da Daniele Bour, Emme, Trieste-Milano 1989


  • Gaspard, Melchior et Balthazar (1980), trad. Maria Luisa Spaziani, Gaspare, Melchiorre e Baldassarre, Garzanti, Milano 1995


  • Barbedor (1980)


  • Gilles et Jeanne (1983), trad. Oreste del Buono, Gilles e Jeanne, Garzanti, Milano 1986


  • La Goutte d'Or (1985), trad. Daniela Marin, La goccia d'oro, Garzanti, Milano 1993


  • Les roi Mages (1988, illustrato da Michel Charrier), trad. Anna Carpi, I re Magi, Vallardi, Milano, 1994; Salani, 2004


  • Le Médianoche amoureux (1989), trad. Francesco Bruno, Mezzanotte d'amore, Garzanti, Milano 1989


  • Un bébé sur la paille (1989), trad. Un bebè sulla paglia, Red, Como, 1990


  • La Couleuvrine (1994), trad. Francesco Bruno, La colubrina, ovvero L'assedio della fortuna, Salanti, Milano 2000


  • Eléazar ou la Source et le Buisson (1996), trad. Idolina Landolfi, Eleazar, ovvero La sorgente e il roveto, Garzanti, Milano 1997


  • Sept contes (1998), trad. Anna Carpi, Sette racconti, Vallardi, Milano 1996



Altro |




  • L'Ogre (1970, film di Volker Schlöndorff, 1996)


  • Le Fétichiste (1974, commedia teatrale)


  • Canada: Journal de voyage (1977, diario di viaggio con fotografie di Edouard Boubat)


  • Le Vent Paraclet (1978, diari e memorie), trad. Il vento Paracleto, Garzanti, Milano 1992


  • Rêves (1979, con fotografie d Arthur Tress)


  • Le Vol du vampire (1981, note di lettura)


  • Vues de dos (1981, con fotografie di Edouard Boubat)


  • Des clefs et des serrures (1983, immagini e prose)


  • François Mitterrand (1983, con Konrad R. Müller)


  • Le Vagabond immobile (1984, con illustrazioni di Jean-Max Toubeau)


  • Petites proses (1986, scritti miscellanei)

    • trad. Roberto Rossi, Casa, città, corpi, bambini, Garzanti, Milano 1989

    • trad. Roberto Rossi, Immagini, paesaggi e altre piccole prose, Garzanti, Milano 1990




  • Le Tabor et le Sinaï (1988, scritti sull'arte)


  • Le Crépuscule des masques (1992, con fotografie)


  • Le Pied de la lettre (1994, rubrica di parole da "Mercure de France")


  • Le Miroir des idées (1994, scritti miscellanei), trad. Idolina Landolfi, Lo specchio delle idee, Garzanti, Milano 1995


  • Célébrations (1999, saggi), trad. Idolina Landolfi, Celebrazioni, Garzanti, Milano 2001


  • Journal Extime (La Musardine) (2002, diario), trad. Tommaso Gurrieri, Diario aperto, Barbes, Firenze 2008


  • Le Bonheur en Allemagne? (2004)


  • Les Vertes lectures (2006, saggi letterari)



Bibliografia critica |



  • (FR) Farid Laroussi, Écritures du sujet: Michaux, Jabès, Gracq, Tournier, Éditions Sils Maria, 2006, 184 p.

  • (FR) Serge Koster, Michel Tournier, Julliard, 1995, 230 p.

  • (EN) Colin Davis, Michel Tournier: Philosophy and Fiction, Clarendon Press, Oxford 1988 222 p.



Note |




  1. ^ Morto lo scrittore Michel Tournier, Tvsvizzera.it, 18 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 28 gennaio 2016).



Altri progetti |



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Collegamenti esterni |


  • Tournier e la fotografia, su sguardomobile.it.













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