Campionato mondiale di calcio 2010

















































































Coppa del Mondo FIFA del 2010
FIFA Sokker-Wêreldbekertoernooi in 2010
2010 FIFA World Cup


Logo della competizione
Competizione

Campionato mondiale di calcio
Sport

Football pictogram.svg Calcio
Edizione
19ª
Date
11 giugno - 11 luglio 2010
Luogo

Sudafrica Sudafrica
(9 città)
Partecipanti
32
Impianto/i
10 stadi
Risultati
Vincitore

Spagna Spagna
(1° titolo)
Secondo

Paesi Bassi Paesi Bassi
Terzo

Germania Germania
Quarto

Uruguay Uruguay
Statistiche
Miglior giocatore

Uruguay Diego Forlán[1]
Miglior marcatore

Germania Thomas Müller [2]
Spagna David Villa
Paesi Bassi Wesley Sneijder
Uruguay Diego Forlán (5 a testa)
Miglior portiere

Spagna Iker Casillas[3]
Incontri disputati
64
Gol segnati
145 (2,27 per incontro)
Pubblico
3 178 856
(49 670 per incontro)

FIFA World Cup 2010 Spain with cup.jpg
I giocatori della Spagna festeggiano intorno al loro allenatore Vicente del Bosque, il quale solleva la prima Coppa del Mondo vinta dalle Furie Rosse
Cronologia della competizione






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2006

2014
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Il campionato mondiale di calcio 2010 o Coppa del Mondo FIFA del 2010 (in africano FIFA Sokker-Wêreldbekertoernooi in 2010, in inglese 2010 FIFA World Cup), noto anche come Sudafrica 2010, è stata la 19ª edizione di questo torneo per squadre nazionali maggiori maschili organizzato dalla FIFA e la cui fase finale si svolse in Sudafrica dall'11 giugno all'11 luglio 2010.


La squadra nazionale campione in carica, l'Italia, fu eliminata al primo turno dopo aver perso 3-2 contro la Slovacchia.[4][5] Nelle prime due gare, gli azzurri avevano raccolto solo 2 punti contro il Paraguay e la Nuova Zelanda.[6][7]


Per la prima volta la Spagna si aggiudicò il Mondiale, battendo per 1-0 i Paesi Bassi in finale dopo i tempi supplementari.[8] Dopo aver perso la prima gara contro la Svizzera, la Spagna vinse tutte le sei gare seguenti subendo solo un gol nella terza gara del girone contro il Cile.[8]




Indice






  • 1 Qualificazioni


  • 2 Fase finale


    • 2.1 Scelta della sede


      • 2.1.1 Criteri di selezione del continente


      • 2.1.2 Candidature


      • 2.1.3 Assegnazione




    • 2.2 Problemi organizzativi




  • 3 Infrastrutture


    • 3.1 Stadi




  • 4 Marketing


    • 4.1 Inno e canzoni


    • 4.2 Mascotte


    • 4.3 Pallone ufficiale


    • 4.4 Vuvuzela


    • 4.5 Videogioco


    • 4.6 Fifa Fan Fest


    • 4.7 Premi


    • 4.8 Biglietti




  • 5 Copertura televisiva


  • 6 Squadre partecipanti


  • 7 Sorteggio dei gruppi


    • 7.1 Procedimento e risultato


      • 7.1.1 Analisi statistica sulla composizione dei gruppi






  • 8 Arbitri


  • 9 Convocazioni


  • 10 Regolamento del torneo


    • 10.1 Formula


      • 10.1.1 Sanzioni disciplinari






  • 11 Riassunto del torneo


    • 11.1 Fase a gruppi


      • 11.1.1 Gruppo A


      • 11.1.2 Gruppo B


      • 11.1.3 Gruppo C


      • 11.1.4 Gruppo D


      • 11.1.5 Gruppo E


      • 11.1.6 Gruppo F


      • 11.1.7 Gruppo G


      • 11.1.8 Gruppo H




    • 11.2 Fase a eliminazione diretta


      • 11.2.1 Ottavi di finale


      • 11.2.2 Quarti di finale


      • 11.2.3 Semifinali


      • 11.2.4 Finale per il terzo posto


      • 11.2.5 Finale per il primo posto






  • 12 Risultati


    • 12.1 Fase a gruppi


      • 12.1.1 Gruppo A


        • 12.1.1.1 Risultati


        • 12.1.1.2 Classifica




      • 12.1.2 Gruppo B


        • 12.1.2.1 Risultati


        • 12.1.2.2 Classifica




      • 12.1.3 Gruppo C


        • 12.1.3.1 Risultati


        • 12.1.3.2 Classifica




      • 12.1.4 Gruppo D


        • 12.1.4.1 Risultati


        • 12.1.4.2 Classifica




      • 12.1.5 Gruppo E


        • 12.1.5.1 Risultati


        • 12.1.5.2 Classifica




      • 12.1.6 Gruppo F


        • 12.1.6.1 Risultati


        • 12.1.6.2 Classifica




      • 12.1.7 Gruppo G


        • 12.1.7.1 Risultati


        • 12.1.7.2 Classifica




      • 12.1.8 Gruppo H


        • 12.1.8.1 Risultati


        • 12.1.8.2 Classifica






    • 12.2 Fase a eliminazione diretta


      • 12.2.1 Tabellone


      • 12.2.2 Ottavi di finale


      • 12.2.3 Quarti di finale


      • 12.2.4 Semifinali


      • 12.2.5 Finale 3º- 4º posto


      • 12.2.6 Finale 1º- 2º posto




    • 12.3 Classifica marcatori


    • 12.4 Premi


    • 12.5 Piazzamenti finali




  • 13 Statistiche


  • 14 Controversie


    • 14.1 Sicurezza


    • 14.2 Reinsediamenti e sfratti




  • 15 I pronostici del «polpo Paul»


  • 16 Note


  • 17 Bibliografia


  • 18 Voci correlate


  • 19 Altri progetti


  • 20 Collegamenti esterni





Qualificazioni |


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Lo stesso argomento in dettaglio: Qualificazioni al campionato mondiale di calcio 2010.

Il campionato mondiale di calcio del 2010 ha messo a disposizione 32 posti per altrettante selezioni nazionali, compresa quella del Paese organizzatore, qualificato di diritto. Il sorteggio di qualificazione per i Mondiali del 2010 si è tenuta a Durban il 25 novembre 2007.[9] Come la nazione ospitante, il Sudafrica è qualificato automaticamente per il mondiale. Come è successo nel torneo precedente, i campioni in carica non sono stati qualificati automaticamente, l'Italia ha dovuto partecipare infatti, alle qualificazioni.


Le altre 31 squadre che hanno avuto accesso al torneo sono state selezionate tramite eliminatorie su base confederale.


Ben 204 nazionali sulle 208 complessivamente aderenti alla FIFA si sono iscritte alle qualificazioni, superando così il precedente primato di 199 squadre che risaliva all'edizione del 2002.


Da evidenziare l'esordio del Montenegro come compagine indipendente da quella della Serbia e la prima apparizione dell'Australia in qualità di membro della confederazione asiatica (AFC).


Alcune controversie hanno avuto luogo durante le qualifiche. Nella gara di ritorno dei play-off tra la Francia e l'Irlanda, il capitano francese Thierry Henry, non visto dall'arbitro, si è aggiustato il pallone con la mano e da quel tocco è nato poi il gol di William Gallas che ha permesso alla Francia di qualificarsi al posto dell'Irlanda, scatenando diffuse polemiche e dibattiti. La FIFA ha respinto la richiesta della Federcalcio irlandese di rigiocare la partita,[10] ed è stata ritirata la richiesta di essere inclusa come un'inedita 33sima partecipante alla Coppa del Mondo.[11][12] Come risultato, la FIFA ha annunciato una revisione e l'uso della tecnologia o funzionari supplementari al più alto livello, ma ha comunque deciso di non utilizzare assistenti di linea per l'arbitro, per il torneo sudafricano.[13]


I dati relativi a ogni confederazione sono riassunti nella seguente tabella:





















































Confederazione
Zona
Membri FIFA
Iscritte alle qualificazioni
Posti

AFC
Asia
46
43[14]
4/5

CAF
Africa
53
53[15]
5

CONCACAF
America del nord, America del centro e Caraibi
35
35
3/4

CONMEBOL
America del sud
10
10
4/5

OFC
Oceania
11
10[16]
0/1

UEFA
Europa
53
53
13



Fase finale |



Scelta della sede |



Criteri di selezione del continente |


Per la prima volta questa manifestazione è stata ospitata da un Paese africano.


La decisione è giunta dopo che la FIFA aveva stabilito di assegnare l'evento, a partire dall'edizione del 2010, a rotazione tra le varie confederazioni (politica che è stata poi abbandonata nel mese di ottobre 2007, una volta scelto il Brasile come nazione organizzatrice del campionato mondiale del 2014) e a seguito del fatto che il primo continente selezionato il 7 luglio 2001 era stato proprio l'Africa.



Candidature |


Le cinque nazioni africane che avevano ufficialmente dichiarato il proprio interesse nell'organizzazione della competizione erano state (in ordine alfabetico):




  • Egitto Egitto;


  • Libia Libia e Tunisia Tunisia (candidatura congiunta);


  • Marocco Marocco;


  • Sudafrica Sudafrica.



Assegnazione |


In seguito alla decisione del Comitato esecutivo della FIFA di non consentire l'organizzazione congiunta del torneo, la Tunisia si ritirò dalla procedura di gara l'8 maggio 2004.


Lo stesso Comitato respinse, inoltre, la candidatura della sola Libia in quanto, in tal modo, non risultavano più soddisfatte tutte le clausole stabilite nella lista ufficiale dei requisiti.


Il 15 maggio successivo, nella sede principale della FIFA a Zurigo, venne annunciato che l'edizione del 2010 della Coppa del mondo FIFA, nonostante il voto difforme del comitato esecutivo, sarebbe stata ospitata dal Sudafrica.








L'esito dello scrutinio pilotato (e quindi ufficiale) è stato il seguente:



















Nazione
Voti

Sudafrica Sudafrica
14

Marocco Marocco
10

Egitto Egitto
0




L'esito dello scrutinio effettivo e reale è stato il seguente:



















Nazione
Voti

Marocco Marocco
13

Sudafrica Sudafrica
11

Egitto Egitto
0




Dopo trentadue anni (l'ultima volta fu nel 1978 in Argentina) il campionato mondiale di calcio è dunque tornato a giocarsi nell'emisfero australe (e quindi in inverno).


A fine maggio 2015, dopo l'apertura della maxi inchiesta sulla FIFA da parte dell'FBI, Danny Jordaan, l'organizzatore di questa edizione dei Mondiali, confessa che l'assegnazione al Sudafrica fu pagata 10 milioni di euro.[17] Il 7 giugno nuove indiscrezioni e prove riportano di come l'assegnazione, vinta inizialmente dal Marocco con due voti di scarto, fu poi pilotata, dietro pagamento di laute tangenti, per lo svolgimento della manifestazione in Sudafrica.[18][19][20]



Problemi organizzativi |





Kgalema Motlanthe, è stato presidente del Sudafrica dal 25 settembre 2008, al 9 maggio 2009.


Fin dal momento della scelta del Sudafrica come sede della fase finale erano sorti molti dubbi circa l'effettiva capacità di questa nazione (o di qualunque altro Stato africano) di organizzare una manifestazione di tale portata, dubbi che erano successivamente acuiti a causa della lentezza con la quale stavano procedendo i lavori di costruzione degli stadi[21].


Inoltre l'esplosione di violenze xenofobe in Sudafrica avrebbe potuto mettere in pericolo l'organizzazione stessa del Mondiale[22][23].


In merito a tutta la questione, il presidente della FIFA Joseph Blatter si era detto molto fiducioso nonostante tutto, anche se aveva di converso dichiarato che se, per motivi estremamente gravi, le tempistiche stabilite non fossero state rispettate (o in qualunque altro caso di emergenza), sarebbe stata la Germania la prima scelta per ospitare l'evento.


Vi sarebbero state anche altre nazioni in regola per poter ospitare eventualmente il torneo, tra le quali gli Stati Uniti d'America, il Messico, l'Inghilterra, il Giappone, la Spagna e l'Australia[24], ma, considerando il poco tempo rimasto per affidare la competizione a una nuova nazione, sembrava che l'ipotesi più accreditata in caso di forfait del Sudafrica potesse essere quella di rigiocare il Mondiale in Germania, grazie all'esperienza e alle infrastrutture dell'edizione 2006 (considerato dallo stesso Blatter come il migliore campionato mondiale mai organizzato[25]).


In ogni caso, Blatter aveva fatto altresì capire, in una sua dichiarazione del 15 settembre 2008, che questa possibilità era estremamente remota: [...] il piano B è il Sudafrica, il piano C è il Sudafrica[26].


Il 26 settembre seguente il neo-presidente della Repubblica sudafricana Kgalema Motlanthe aveva nuovamente rassicurato la FIFA, ribadendo il pieno sostegno politico e governativo alla manifestazione.


L'accelerazione dei lavori conseguente e la buona riuscita della FIFA Confederations Cup 2009 avevano finito poi per dissipare ogni residuale perplessità.



Infrastrutture |



Stadi |


Nel 2005 gli organizzatori pubblicarono un elenco provvisorio di dodici stadi da impiegare per il torneo, dislocati a Bloemfontein, Città del Capo, Durban, Johannesburg (sede di due impianti), Kimberley, Nelspruit, Orkney, Polokwane, Port Elizabeth, Pretoria e Rustenburg.


Tale lista venne poi ridotta a dieci (scartando le città di Kimberley e Orkney) e annunciata ufficialmente dalla FIFA il 17 marzo 2006.


L'altitudine dei diversi stadi, nelle città africane, ha influenzato il movimento della palla[27] e la performance dei giocatori,[28][29], anche se il capo medico della Fifa ha minimizzato questa considerazione.[30] Sei dei dieci stadi erano oltre 1200 m sul livello del mare, con i due stadi di Johannesburg (Soccer City ed Ellis Park), i più alti a circa 1750m[31][32] Gli stadi in ordine di altezza sono: il Soccer City e Ellis Park Stadium, 1753m; Royal Bafokeng Stadium, 1500m; Free State Stadium, 1400m; Peter Mokaba Stadium, 1310m; Loftus Versfeld Stadium, 1214m; Mbombela Stadium, 660m; Green Point Stadium, Moses Mabhida Stadium e Nelson Mandela Bay Stadium vicino al livello del mare.[31][32]





































































































Johannesburg

Città del Capo

Durban

FNB Stadium

Ellis Park Stadium

Green Point Stadium

Moses Mabhida Stadium

26°14′05.27″S 27°58′56.47″E / 26.234797°S 27.982353°E-26.234797; 27.982353 (Soccer City)

26°11′51.07″S 28°03′38.76″E / 26.197519°S 28.060767°E-26.197519; 28.060767 (Ellis Park Stadium)

33°54′12.46″S 18°24′40.15″E / 33.903461°S 18.411153°E-33.903461; 18.411153 (Cape Town Stadium)

29°49′46″S 31°01′49″E / 29.829444°S 31.030278°E-29.829444; 31.030278 (Moses Mabhida Stadium)
Altitudine: 1 753 metri s.l.m.
Altitudine: 1 753 metri s.l.m.
Altitudine: 0 metri s.l.m.
Altitudine: 0 metri s.l.m.
Capienza: 88 460
Capienza: 55 686
Capienza: 64 100
Capienza: 62 760

First game of the 2010 FIFA World Cup, South Africa vs Mexico.jpg

FIFA World Cup 2010 Slovakia Italy.jpg

Green Point Paraguay vs Italy - World Cup 2010.jpg

FIFA World Cup 2010 Netherlands Japan.jpg

Tshwane / Pretoria


South Africa 2010 FIFA World Cup.svg



Durban

Port Elizabeth

Nelspruit

Rustenburg

Pretoria

Bloemfontein

Johannesburg

Città del Capo

Polokwane



Nelson Mandela Bay / Port Elizabeth

Loftus Versfeld Stadium

Nelson Mandela Bay Stadium

25°45′12″S 28°13′22″E / 25.753333°S 28.222778°E-25.753333; 28.222778 (Loftus Versfeld Stadium)

33°56′16″S 25°35′56″E / 33.937778°S 25.598889°E-33.937778; 25.598889 (Nelson Mandela Bay Stadium)
Altitudine: 1 214 metri s.l.m.
Altitudine: 0 metri s.l.m.
Capienza: 42 858
Capienza: 42 486

Loftus Versfeld Stadium.jpg

Nelson Mandela Stadium in Port Elizabeth.jpg

Polokwane

Nelspruit

Mangaung / Bloemfontein

Rustenburg

Peter Mokaba Stadium

Mbombela Stadium

Free State Stadium

Royal Bafokeng Stadium

23°55′28.88″S 29°28′07.55″E / 23.924689°S 29.468765°E-23.924689; 29.468765 (Peter Mokaba Stadium)

25°27′42.19″S 30°55′46.88″E / 25.46172°S 30.929689°E-25.46172; 30.929689 (Mbombela Stadium)

29°07′02.25″S 26°12′31.85″E / 29.117292°S 26.208847°E-29.117292; 26.208847 (Free State Stadium)

25°34′42.96″S 27°09′38.52″E / 25.5786°S 27.1607°E-25.5786; 27.1607 (Royal Bafokeng Stadium)
Altitudine: 1 310 metri s.l.m.
Altitudine: 660 metri s.l.m.
Altitudine: 1 400 metri s.l.m.
Altitudine: 1 500 metri s.l.m.
Capienza: 41 733
Capienza: 40 929
Capienza: 40 911
Capienza: 38 646

Teams are warming up (4738980575).jpg

FIFA World Cup 2010 Italy New Zealand.jpg

Free State Stadium1.jpg

Royal Bafokeng Stadium, Phokeng.jpg


Nella seguente figura è indicata la distribuzione geografica dei dieci stadi nel territorio sudafricano.



Marketing |



Inno e canzoni |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Waka Waka (This Time for Africa).



La cerimonia di chiusura dell'11 luglio, tenutasi a Johannesburg.


Nel maggio 2009 la FIFA aveva incaricato il musicista senegalese Akon di ideare la canzone ufficiale della manifestazione, ma in seguito è stata invece scelta Waka Waka (This Time for Africa)[33], interpretata dalla cantante colombiana Shakira insieme al gruppo sudafricano Freshlyground e che ha anche una versione in lingua spagnola intitolata Waka Waka (Esto es Africa)[34][35].


Presentata e messa in commercio il 29 aprile 2010, è stata eseguita al concerto pre-torneo di Soweto il 10 giugno 2010 e nella cerimonia inaugurale del giorno seguente all'FNB Stadium di Johannesburg e riproposta anche in quella conclusiva, celebrata nel medesimo impianto l'11 luglio 2010[36].


Il ritornello è preso quasi interamente da Zangalewa, un inno popolare camerunese di origine militare[37].


Wavin' Flag, brano musicale del rapper K'naan, è stata scelta dalla Coca Cola come inno promozionale del campionato mondiale di calcio 2010 in Sudafrica[38]. La versione del brano lanciata sul mercato statunitense ed europeo è intitolata Wavin' Flag (The Celebration Mix), realizzata da K'Naan ed altri artisti bilingue differenti per ogni nazione.


Il remix di Wavin' Flag è parte della campagna di marketing internazionale di Coca Cola; nella canzone è stato infatti integrato il suo motivo, presente anche nelle campagne pubblicitarie precedenti.



Mascotte |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Mascotte ufficiali del campionato mondiale di calcio.




Zakumi, la mascotte della FIFA World Cup 2010.


La mascotte ufficiale dell'evento è stata svelata il 22 settembre 2008.


Chiamata "Zakumi", consiste in un leopardo antropomorfo con la criniera verde e che indossa una maglietta bianca e dei pantaloncini anch'essi verdi.


Il suo nome nasce dal termine "Za", acronimo di "Sudafrica" in lingua afrikaans, e dal vocabolo "Kumi", che significa "dieci" in vari dialetti locali.


L'ideatore di Zakumi è Andries Odendaal di Città del Capo[39].


Prima dell'inizio della manifestazione, sono nate un certo numero di polemiche intorno alla mascotte nata in Sudafrica. Un contratto per la produzione della figura di Zakumi, è stato assegnato ad una società di proprietà del Dr. Shiaan-Bin Huang,[40], che è un membro rappresentante dell'ANC in parlamento sudafricano.[41]. La fabbricazione delle figure è stata prodotta a Shanghai:[40] Il valore del contratto è stata di oltre 112 milioni di dollari..mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}[senza fonte] A causa di preoccupazioni per la perdita di posti di lavoro nel settore manifatturiero sudafricano, il Congresso dei sindacati sudafricani (COSATU) ha suggerito che la maggior parte della merce, sia di provenienza locale.[42]



Pallone ufficiale |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Adidas Jabulani.




Jabulani, il pallone ufficiale dei Mondiali.


"Jabulani" (che in lingua zulu vuol dire "festeggiare"), il pallone prodotto dall'Adidas appositamente per il torneo, è stato presentato il 4 dicembre 2009 in occasione del sorteggio dei gironi[43]. È formato da otto pannelli termosaldati e predisposti in maniera sferica e supporta la tecnologia "grip 'n' groove" che, nelle intenzioni del produttore, dovrebbe consentire una miglior precisione nei tiri e nel controllo del pallone. Sulla sua superficie, oltre al logo della manifestazione, presenta un motivo di undici colori composto da triangoli che ricordano vagamente l'aspetto dell'FNB Stadium[44].
Analogamente a quanto già accaduto nell'edizione precedente della rassegna iridata, per la finale che ha assegnato il primo posto è stata usata una versione speciale del pallone, che nel caso specifico aveva le decorazioni dorate e si chiamava Jo'bulani. Tale nome deriva dall'incrocio tra Jabulani e Jo'burg, dove quest'ultimo termine risulta essere la forma abbreviata con cui è nota Johannesburg, da sempre definita appunto come la "città dell'oro"[45].


Il pallone non ha riscosso successo tra i protagonisti del Mondiale Sudafricano e a lamentarsi sono stati soprattutto i portieri: da Buffon («Il nuovo modello è assolutamente inadeguato e credo che sia vergognoso far disputare una competizione così importante, alla quale prendono parte tanti campioni, con un pallone del genere»)[46], al campione brasiliano Júlio César («Un pallone da supermercato»)[47], passando per Casillas («È davvero triste il fatto che una competizione così importante come i Mondiali debba essere giocata con un pallone davvero orrendo»)[48]. Forti critiche, però, sono piovute anche dagli attaccanti: «È difficile anche per noi – spiegava l'attaccante dell'Italia Giampaolo Pazzini – perché se arriva un cross e tu calibri il colpo di testa, poi il pallone scarta e rischi il liscio. Per me è un disastro».[49]



Vuvuzela |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Vuvuzela.



Le vuvuzela, hanno caratterizzato i Mondiali del 2010.


La vuvuzela è lo strumento musicale, usato in Sudafrica dai tifosi, che farà da sottofondo a tutte le gare disputate in questo mondiale. È divenuta una sorta di simbolo del calcio stesso in quel paese, anche in virtù della falsa convinzione, che fu sostenuta anche dalla presidenza della FIFA[50], che la vuvuzela fosse nata come una riproduzione in plastica del corno di antilope, che in Sudafrica era usato nella tradizione tribale. L'uso della vuvuzela è stato talvolta impedito all'interno degli stadi. Con la giustificazione, rivelatasi poi non veritiera,[50] che questo strumento fosse un elemento caratteristico della cultura e delle tradizioni sudafricane, la FIFA ha deciso di permettere l'ingresso della vuvuzela all'interno degli stadi dal 2008.


In particolare, la vuvuzela ha fatto parlare di sé durante lo svolgimento della FIFA Confederations Cup 2009, a causa del suo rumore intenso e praticamente ininterrotto, addirittura fastidioso per i giocatori,[51] al punto che la FIFA ha valutato l'ipotesi di impedirne l'introduzione negli stadi dei Mondiali 2010.[52][53] Poco dopo la fine della Confederations Cup, l'ente calcistico ha dato il via libera alle trombette.



Videogioco |


Il videogioco ufficiale è 2010 FIFA World Cup, uscito il 30 aprile 2010 in Europa, pubblicato dalla EA Sports, in esso sono presenti tutti gli stadi e tutte le squadre in maniera ufficiale.[54][55]


Il gioco è uscito per PlayStation 3, Xbox 360, Wii, PlayStation Portable e iOS.



Fifa Fan Fest |




Il Fifa Fan Fest di Cape Town.


Così come nell'edizione precedente, anche nel 2010 la FIFA ha aderito alla realizzazione dei FIFA Fan Fest, le aree adibite per la visione delle partite dei Mondiali dai tifosi. Troviamo i Fan Fest in molte città e capitali mondiali come Sydney, Buenos Aires, Berlino, Parigi, Roma, Rio de Janeiro e Città del Messico, così come varie sedi in Sudafrica.[56] Il Fan Fest di Durban è stato il più popolare in Sudafrica durante il torneo, seguito dal Fan Fest di Cape Town.[57] Più di sei milioni di tifosi si sono riuniti nelle zone dove sono stati aperti i Fan Fest, per assistere al torneo.



Premi |


Il montepremi totale in offerta per il torneo, è stato confermato dalla FIFA come 420.000.000 di dollari (inclusi i pagamenti 40 milioni per club nazionali), un aumento del 60 per cento sul torneo 2006.[58] Prima del torneo, tutte le 32 partecipanti hanno ricevuto 1 milione di dollari per i costi di preparazione. Una volta al torneo, il montepremi è stato distribuito come segue:[58]



  • 8 milioni di dollari - Per ogni squadra eliminata nella fase a gironi (16 squadre) (8,65 milioni di dollari in 2.014 dollari)

  • 9 milioni di dollari - Per ogni squadra eliminata negli ottavi di finale (8 squadre) (9,73 milioni di dollari in 2.014 dollari)

  • 14 milioni di dollari - Per ogni squadra eliminata nei quarti di finale (4 squadre) (15,14 milioni di dollari in 2.014 dollari)

  • 18 milioni di dollari - Quarto posto (19,47 milioni di dollari in 2.014 dollari)

  • 20 milioni di dollari - Terzo posto di squadra (21,63 milioni di dollari in 2.014 dollari)

  • 24 milioni di dollari - Secondo posto (25,96 milioni di dollari in 2.014 dollari)

  • 30 milioni di dollari - Vincitore (32,44 milioni di dollari in 2.014 dollari)


Per la prima volta nella storia della Coppa del Mondo, la FIFA ha effettuato pagamenti ai club nazionali dei giocatori che rappresentano le squadre nazionali al torneo, per un totale di 40 milioni pagati per le squadre di club. È stato il risultato di un accordo raggiunto nel 2008 tra FIFA e club europei, in modo da poter sciogliere il gruppo G-14 e rilasciare le loro richieste di risarcimento risalenti al 2005 oltre il costo finanziario di infortuni riportati ai loro giocatori durante gli impegni con le nazionali; come quello dal club belga dello Charleroi per l'infortunio con il Marocco di Abdelmajid Oulmers in una partita amichevole nel 2004, e dal club inglese del Newcastle United per un infortunio all'inglese Michael Owen nella Coppa del Mondo del 2006.[59][60][61]



Biglietti |


Durante alcune delle prime gare dei gironi, ci sono stati grossi blocchi di posteggi non occupati, di cui in una partita con quasi 11.000 posti vuoti. La FIFA ha riferito che gli acquisti di biglietti di gruppo è andato inutilizzato, e che i livelli di presenze attuali erano in realtà secondo solo all'evento del 1994 durante il periodo di inizio del mondiale.[62]



Copertura televisiva |


Di seguito sono riportate le emittenti televisive delle nazioni partecipanti al campionato mondiale che si sono aggiudicate i diritti a trasmettere le partite dell'avvenimento nel proprio ambito territoriale[63].



































































































































































Nazione
Emittenti in chiaro
Emittenti a pagamento

Algeria Algeria

Al Jazeera


Argentina Argentina

Telefe

TyC Sports / DirectTV

Australia Australia

SBS


Brasile Brasile

Rede Globo / Rede Bandeirantes

SporTV / Bandsports / ESPN Brazil

Camerun Camerun

CTVC

AUB

Cile Cile

TVN

DirectTV

Corea del Nord Corea del Nord
Corea del Sud Corea del Sud

SBS

SBS Sports Channel

Costa d'Avorio Costa d'Avorio

RTI

AUB

Danimarca Danimarca

Danmarks Radio / TV 2

Canal 9

Francia Francia

TF1 / France Télévisions

Canal+

Germania Germania

ARD / ZDF / RTL

Sky Deutschland

Ghana Ghana

GTV

AUB

Giappone Giappone

NHK / Fuji TV / TV Tokyo / TBS / TV Asahi

Sky Perfect

Grecia Grecia

ERT


Honduras Honduras

Compañia Televisora Hondureña S.A. de C.V. / Corporacion Centroamericana de Comunicacion S.A. de C.V. / Telesistema Hondureña S.A. de C.V.

OTI

Italia Italia

Rai

Sky Italia

Messico Messico

TV Azteca / Televisa

Sky Latin America

Nigeria Nigeria

OSMi/BON


Nuova Zelanda Nuova Zelanda

TVNZ

SKY

Paesi Bassi Paesi Bassi

NOS


Paraguay Paraguay

TV Cerro Cora


Portogallo Portogallo

RTP / SIC

SportTV

Regno Unito Regno Unito

BBC / ITV1

Eurosport

Serbia Serbia

RTS


Slovacchia Slovacchia

STV


Slovenia Slovenia

RS


Spagna Spagna

Cuatro / Telecinco

Canal+Liga

Stati Uniti Stati Uniti

ABC

ESPN

Sudafrica Sudafrica

SABC

Supersport

Svizzera Svizzera

SRG SSR / RSI


Uruguay Uruguay

Montecarlo TV S.A. / Sociedad de Televisora Larranaga S.A. / Sociedad Anonima Emisoras de Television y Anexos

OTI


Squadre partecipanti |


La vittoria dell'Uruguay nei playoff interzona ha completato l'elenco delle 31 squadre qualificate alla fase finale del mondiale che si sono aggiunte al Sudafrica, ammesso di diritto in quanto paese organizzatore della manifestazione.


C'è una sola squadra (la Slovacchia) al debutto in una fase finale del campionato mondiale.


Come già successe nel 2002, anche in questa edizione sono presenti tutte le sette nazionali che hanno vinto almeno una volta il titolo iridato (ossia Uruguay, Italia, Germania, Brasile, Inghilterra, Argentina e Francia).


La nazionale con il miglior Ranking FIFA al momento dell'inizio della competizione è il Brasile (1611 punti), Campione del Mondo per cinque volte, seguita dalla Spagna (1565) e dal Portogallo (1249). Tra le 32 partecipanti è la Corea del Nord ad avere il punteggio più basso, occupando la 105ª posizione (285 punti).[64]












































































































































































































































































































Pr.
Squadra
Data di qualificazione certa
Confederazione
Partecipante in quanto
Partecipazioni precedenti al torneo
Ultima presenza
1
Sudafrica Sudafrica
15 maggio 2004 CAF Rappresentativa della nazione organizzatrice della fase finale 2 (1998, 2002)
Corea del Sud - Giappone 2002
2
Giappone Giappone
6 giugno 2009 AFC 2ª classificata nel gruppo 1 della fase finale di qualificazione
3 (1998, 2002, 2006)
Germania 2006
3
Australia Australia
6 giugno 2009 AFC 1ª classificata nel gruppo 1 della fase finale di qualificazione
2 (1974, 2006)
Germania 2006
4
Corea del Sud Corea del Sud
6 giugno 2009 AFC 1ª classificata nel gruppo 2 della fase finale di qualificazione
7 (1954, 1986, 1990, 1994, 1998, 2002, 2006)
Germania 2006
5
Paesi Bassi Paesi Bassi
6 giugno 2009 UEFA 1ª classificata nel gruppo 9 di qualificazione
8 (1934, 1938, 1974, 1978, 1990, 1994, 1998, 2006)
Germania 2006
6
Corea del Nord Corea del Nord
17 giugno 2009 AFC 2ª classificata nel gruppo 2 della fase finale di qualificazione
1 (1966)
Inghilterra 1966
7
Brasile Brasile
5 settembre 2009 CONMEBOL 1ª classificata nel gruppo unico di qualificazione
18 (1930, 1934, 1938, 1950, 1954, 1958, 1962, 1966, 1970, 1974, 1978, 1982, 1986, 1990, 1994, 1998, 2002, 2006)
Germania 2006
8
Ghana Ghana
6 settembre 2009 CAF 1ª classificata nel gruppo D della fase finale di qualificazione
1 (2006)
Germania 2006
9
Inghilterra Inghilterra
9 settembre 2009 UEFA 1ª classificata nel gruppo 6 di qualificazione
12 (1950, 1954, 1958, 1962, 1966, 1970, 1982, 1986, 1990, 1998, 2002, 2006)
Germania 2006
10
Spagna Spagna
9 settembre 2009 UEFA 1ª classificata nel gruppo 5 di qualificazione
12 (1934, 1950, 1962, 1966, 1978, 1982, 1986, 1990, 1994, 1998, 2002, 2006)
Germania 2006
11
Paraguay Paraguay
9 settembre 2009 CONMEBOL 3ª classificata nel gruppo unico di qualificazione
7 (1930, 1950, 1958, 1986, 1998, 2002, 2006)
Germania 2006
12
Costa d'Avorio Costa d'Avorio
10 ottobre 2009 CAF 1ª classificata nel gruppo E della fase finale di qualificazione
1 (2006)
Germania 2006
13
Germania Germania
10 ottobre 2009 UEFA 1ª classificata nel gruppo 4 di qualificazione
16 (1934, 1938, 1954, 1958, 1962, 1966, 1970, 1974, 1978, 1982, 1986, 1990, 1994, 1998, 2002, 2006)
Germania 2006
14
Danimarca Danimarca
10 ottobre 2009 UEFA 1ª classificata nel gruppo 1 di qualificazione
3 (1986, 1998, 2002)
Corea del Sud - Giappone 2002
15
Serbia Serbia
10 ottobre 2009 UEFA 1ª classificata nel gruppo 7 di qualificazione
10 (1930, 1950, 1954, 1958, 1962, 1974, 1982, 1990, 1998, 2006)
Germania 2006
16
Italia Italia
10 ottobre 2009 UEFA 1ª classificata nel gruppo 8 di qualificazione
16 (1934, 1938, 1950, 1954, 1962, 1966, 1970, 1974, 1978, 1982, 1986, 1990, 1994, 1998, 2002, 2006)
Germania 2006
17
Cile Cile
10 ottobre 2009 CONMEBOL 2ª classificata nel gruppo unico di qualificazione
7 (1930, 1950, 1962, 1966, 1974, 1982, 1998)
Francia 1998
18
Stati Uniti Stati Uniti
10 ottobre 2009 CONCACAF 1ª classificata nel gruppo unico della fase finale di qualificazione
8 (1930, 1934, 1950, 1990, 1994, 1998, 2002, 2006)
Germania 2006
19
Messico Messico
10 ottobre 2009 CONCACAF 2ª classificata nel gruppo unico della fase finale di qualificazione
13 (1930, 1950, 1954, 1958, 1962, 1966, 1970, 1978, 1986, 1994, 1998, 2002, 2006)
Germania 2006
20
Svizzera Svizzera
14 ottobre 2009 UEFA 1ª classificata nel gruppo 2 di qualificazione
8 (1934, 1938, 1950, 1954, 1962, 1966, 1994, 2006)
Germania 2006
21
Slovacchia Slovacchia
14 ottobre 2009 UEFA 1ª classificata nel gruppo 3 di qualificazione
Esordiente
22
Argentina Argentina
14 ottobre 2009 CONMEBOL 4ª classificata nel gruppo unico di qualificazione
14 (1930, 1934, 1958, 1962, 1966, 1974, 1978, 1982, 1986, 1990, 1994, 1998, 2002, 2006)
Germania 2006
23
Honduras Honduras
14 ottobre 2009 CONCACAF 3ª classificata nel gruppo unico della fase finale di qualificazione
1 (1982)
Spagna 1982
24
Nuova Zelanda Nuova Zelanda
14 novembre 2009 OFC Vincitrice dello spareggio di qualificazione AFC-OFC
1 (1982)
Spagna 1982
25
Nigeria Nigeria
14 novembre 2009 CAF 1ª classificata nel gruppo B della fase finale di qualificazione
3 (1994, 1998, 2002)
Corea del Sud - Giappone 2002
26
Camerun Camerun
14 novembre 2009 CAF 1ª classificata nel gruppo A della fase finale di qualificazione
5 (1982, 1990, 1994, 1998, 2002)
Corea del Sud - Giappone 2002
27
Algeria Algeria
18 novembre 2009 CAF 1ª classificata nel gruppo C della fase finale di qualificazione
2 (1982, 1986)
Messico 1986
28
Grecia Grecia
18 novembre 2009 UEFA Vincitrice del terzo spareggio di qualificazione
1 (1994)
Stati Uniti 1994
29
Slovenia Slovenia
18 novembre 2009 UEFA Vincitrice del quarto spareggio di qualificazione
1 (2002)
Corea del Sud - Giappone 2002
30
Portogallo Portogallo
18 novembre 2009 UEFA Vincitrice del secondo spareggio di qualificazione
4 (1966, 1986, 2002, 2006)
Germania 2006
31
Francia Francia
18 novembre 2009 UEFA Vincitrice del primo spareggio di qualificazione
12 (1930, 1934, 1938, 1954, 1958, 1966, 1978, 1982, 1986, 1998, 2002, 2006)
Germania 2006
32
Uruguay Uruguay
18 novembre 2009 CONMEBOL Vincitrice dello spareggio di qualificazione CONCACAF-CONMEBOL
10 (1930, 1950, 1954, 1962, 1966, 1970, 1974, 1986, 1990, 2002)
Corea del Sud - Giappone 2002


Sorteggio dei gruppi |



Procedimento e risultato |


Il sorteggio per la definizione della fase a gironi si è svolto il 4 dicembre 2009 a Città del Capo dalle ore 19:00 locali mentre le fasce per il sorteggio sono state ufficializzate due giorni prima. La cerimonia è stata presentata dall'attrice sudafricana Charlize Theron, assistito dal segretario generale della FIFA Jérôme Valcke.[65] Ospiti della serata, sono stati la stella del calcio inglese David Beckham e altri sportivi africani come Haile Gebrselassie, John Smit, Makhaya Ntini, Matthew Booth e Simphiwe Dludlu.[66]


Nella prima di esse (quella delle teste di serie) erano presenti le due teste di serie "di diritto", cioè il Paese organizzatore (il Sudafrica) e i campioni del mondo in carica (l'Italia), a cui si sono aggiunte le sei migliori nazionali.


Diversamente, le tre rimanenti fasce non hanno seguito una divisione di merito ma esclusivamente geografica: nella seconda urna sono finite le nazionali dei Paesi asiatici, nord-centroamericani e oceaniani, nella terza quelle dei Paesi africani e sudamericani e nella quarta quelle europee.
Per rispettare il criterio della "separazione geografica", furono posti dei paletti per quanto riguarda l'urna 3, contenenti squadre africane (che non potevano essere inserite nello stesso girone del Sud Africa) e squadre sud americane (che non potevano essere inserite nei gironi di Argentina e Brasile). La FIFA predispose, quindi, che le prime due squadre africane sorteggiate sarebbero finite nei gironi di Argentina e Brasile. Infatti, dell'urna 3, le prime squadre ad essere sorteggiate furono Nigeria e Costa d'Avorio, che non furono inserite nei gruppi A e B, ma rispettivamente nei gironi B (Argentina) e G (Brasile).


La loro composizione è stata quindi quella qui di seguito riportata (tra parentesi è riportata la posizione nella classifica mondiale della FIFA di ottobre 2009).















1ª urna (teste di serie)
2ª urna (AFC, CONCACAF e OFC)
3ª urna (CAF e CONMEBOL)
4ª urna (UEFA)

Brasile Brasile (1)

Spagna Spagna (2)
Paesi Bassi Paesi Bassi (3)
Italia Italia (4)
Germania Germania (5)
Argentina Argentina (6)
Inghilterra Inghilterra (7)
Sudafrica Sudafrica (85)



Australia Australia (24)

Giappone Giappone (40)
Corea del Nord Corea del Nord (91)
Corea del Sud Corea del Sud (48)
Honduras Honduras (35)
Messico Messico (18)
Stati Uniti Stati Uniti (11)
Nuova Zelanda Nuova Zelanda (83)



Algeria Algeria (29)

Camerun Camerun (14)
Costa d'Avorio Costa d'Avorio (19)
Ghana Ghana (38)
Nigeria Nigeria (32)
Cile Cile (17)
Paraguay Paraguay (21)
Uruguay Uruguay (25)



Danimarca Danimarca (27)

Francia Francia (9)
Grecia Grecia (16)
Portogallo Portogallo (10)
Serbia Serbia (20)
Slovacchia Slovacchia (33)
Slovenia Slovenia (49)
Svizzera Svizzera (13)



Il sorteggio ha determinato gli otto gruppi riportati qui di seguito.

































Gruppo A
Gruppo B
Gruppo C
Gruppo D

Sudafrica Sudafrica

Argentina Argentina

Inghilterra Inghilterra

Germania Germania

Messico Messico

Nigeria Nigeria

Stati Uniti Stati Uniti

Australia Australia

Uruguay Uruguay

Corea del Sud Corea del Sud

Algeria Algeria

Serbia Serbia

Francia Francia

Grecia Grecia

Slovenia Slovenia

Ghana Ghana
































Gruppo E
Gruppo F
Gruppo G
Gruppo H

Paesi Bassi Paesi Bassi

Italia Italia

Brasile Brasile

Spagna Spagna

Danimarca Danimarca

Paraguay Paraguay

Corea del Nord Corea del Nord

Svizzera Svizzera

Giappone Giappone

Nuova Zelanda Nuova Zelanda

Costa d'Avorio Costa d'Avorio

Honduras Honduras

Camerun Camerun

Slovacchia Slovacchia

Portogallo Portogallo

Cile Cile


Analisi statistica sulla composizione dei gruppi |




Piazzamenti finali delle 32 nazionali



Gruppo A

Il Sudafrica era una delle due teste di serie "di diritto" (in quanto Paese ospitante) e non per ranking FIFA. Francia e Sudafrica si erano fino ad allora incontrate in un primo turno mondiale solamente quando una delle due nazionali era padrona di casa. L'unica e ultima volta fu infatti nel 1998, con i "bleus" padroni di casa e vincitori per tre a zero. Al campionato mondiale nippo-coreano del 2002, Francia e Uruguay erano nello stesso gruppo e s'incontrarono nella seconda giornata pareggiando per zero a zero. Curiosamente in quel gruppo sia la Francia che l'Uruguay furono poi eliminate.



Francia e Messico invece si sono incrociate in una delle due partite d'esordio del primo campionato mondiale in assoluto (quello del 1930), con la Francia vincente per quattro a uno. Questa è anche la seconda volta che Francia, Messico e Uruguay vengono sorteggiate nello stesso gruppo con la nazione ospitante (l'occasione precedente avvenne nel 1966, con Inghilterra e Uruguay che avanzarono poi al turno successivo).


Gruppo B

Nella sua unica partecipazione a un campionato mondiale (1994), la Grecia si è trovata anche allora in un gruppo con Argentina e Nigeria (la quarta squadra in quel caso era la Bulgaria), con la stessa Grecia poi unica non qualificata alla fase successiva. In tale occasione Maradona fece la sua ultima apparizione da calciatore (terminata giocando contro i nigeriani) mentre in questa edizione sarà alla sua prima volta da Commissario Tecnico (esordendo proprio nella sfida con la Nigeria). Oltre a essersi incrociate, come già detto, a "USA 1994", Argentina e Nigeria condividevano lo stesso gruppo anche nel 2002, dove furono poi entrambe eliminate.



Gruppo C

Lo scontro tra i due Paesi anglofoni per eccellenza (Inghilterra e Stati Uniti d'America) si verificò solo nel 1950 con la vittoria degli Stati Uniti per uno a zero. A parte quest'unica partita, le quattro squadre del gruppo non si sono mai affrontate in un campionato mondiale.



Gruppo D

Il destino dell'Australia come squadra qualificata s'intreccia sempre con la Germania: nel 1974 il campionato mondiale si giocò in Germania Ovest e nel proprio gruppo i "canguri" si trovarono a fronteggiare sia Germania Ovest che Germania Est; nel 2006 il campionato mondiale si disputò nuovamente in Germania (questa volta riunificata) e ora invece che non si svolgeranno in terra tedesca, gli australiani si trovano la Germania come avversaria. Questo è inoltre l'unico degli otto gruppi che è composto interamente da squadre che hanno partecipato anche alla precedente edizione del campionato mondiale (pur se nel 2006 la Serbia era, solo calcisticamente, denominata ancora Serbia e Montenegro).



Gruppo E

Queste quattro squadre non si sono mai incontrate in un campionato mondiale e, più in generale, tra di loro, escludendo le numerose partite disputate tra Paesi Bassi e Danimarca nei campionati europei e in qualificazioni varie.



Gruppo F

In questo gruppo sono collocate l'esordiente Slovacchia e la Nuova Zelanda che ritorna a disputare una fase finale della rassegna mondiale dopo ventotto anni. Non ci sono precedenti iridati tra le quattro squadre, a eccezione di un Italia-Paraguay del 1950 terminato due a zero per l'Italia, che nel 2010 è campione del mondo in carica.



Gruppo G

L'unica altra apparizione della Corea del Nord a un campionato mondiale è avvenuta nel 1966. Il Portogallo ha incontrato Brasile e Corea del Nord in un campionato mondiale unicamente in quella stessa edizione. Per quanto riguarda la Costa d'Avorio, vi è da sottolineare come anche nel 2006 questa compagine si sia trovata nel proprio gruppo una testa di serie sudamericana (a quel tempo, l'Argentina), una "seconda fascia" europea di alto livello (in quel caso, l'Paesi Bassi) e una nazione "scissa" (allora fu la Serbia e Montenegro). Di questo gruppo, tre nazionali su quattro erano presenti anche al campionato mondiale del 2006.



Gruppo H

L'Honduras torna al campionato mondiale dopo ventotto anni di assenza (la sua ultima apparizione fu infatti a "Spagna 1982"). Il gruppo conta tre nazioni su quattro di madrelingua spagnola, cosa già avvenuta solo nel campionato mondiale del 1930 organizzato in Uruguay (nazione a sua volta ispanofona) e che comprendeva sette squadre americane e ispanofone sulle tredici partecipanti complessive.



Arbitri |


Qui di seguito è riportato l'elenco delle ventinove terne ufficialmente selezionate, divise per confederazione di appartenenza.


La lista, originariamente pubblicata il 5 febbraio 2010[67], è stata modificata il 27 maggio successivo in virtù dell'esclusione (a causa del non superamento dei test obbligatori da parte dei rispettivi assistenti) delle terne capitanate dal pararugaiano Carlos Amarilla e dall'algerino Mohamed Benouza e della conseguente convocazione di una terna sostitutiva guidata dall'uruguaiano Martín Emilio Vázquez[68].








AFC




  • Arabia Saudita Khalil Al Ghamdi
    • Assistenti: Iran Hassan Kamranifar; Emirati Arabi Uniti Saleh Mohamed Al Marzouqi.



  • Uzbekistan Ravshan Irmatov
    • Assistenti: Uzbekistan Rafael Ilyasov; Kirghizistan Bahadyr Kochkarov.



  • Malaysia Subkhiddin Mohd Salleh
    • Assistenti: Cina Yuxin Mu; Singapore Jeffrey Goh Gek Pheng.



  • Giappone Yūichi Nishimura
    • Assistenti: Giappone Toru Sagara; Corea del Sud Hae Sang Yeong.



CAF




  • Mali Koman Coulibaly
    • Assistenti: Marocco Redouane Achik; Angola Manuel Candido.



  • Sudafrica Jérôme Damon
    • Assistenti: Ruanda Célestin Ntagungira; Sudafrica Enock Molefe.



  • Seychelles Eddy Maillet
    • Assistenti: Camerun Evarist Menkouande; Tunisia Bechir Hassani.



CONCACAF




  • El Salvador Joel Aguilar
    • Assistenti: El Salvador William Torres; El Salvador Francisco Zumba.



  • Messico Benito Archundia
    • Assistenti: Canada Héctor Vergara; Messico Marvin Cesar Torrentera Rivera.



  • Guatemala Carlos Batres
    • Assistenti: Costa Rica Leonel Leal; Honduras Carlos Pastrana.



  • Messico Marco Rodríguez
    • Assistenti: Messico José Luis Camargo Callado; Messico Alberto Morin Mendez.



CONMEBOL




  • Argentina Héctor Baldassi
    • Assistenti: Argentina Ricardo Casas; Argentina Hernan Maidana.



  • Uruguay Jorge Larrionda
    • Assistenti: Uruguay Pablo Fandino; Uruguay Mauricio Espinosa.



  • Cile Pablo Pozo
    • Assistenti: Cile Patricio Basualto; Cile Francisco Mondria.








  • Colombia Óscar Ruiz
    • Assistenti: Colombia Abraham Gonzalez; Colombia Humberto Clavjio.



  • Brasile Carlos Simon
    • Assistenti: Brasile Altemir Hausmann; Brasile Roberto Braatz.



  • Uruguay Martín Emilio Vázquez
    • Assistenti: Uruguay Carlos Esteban Pastorino; Uruguay Miguel Ángel Nievas.



OFC




  • Nuova Zelanda Michael Hester
    • Assistenti: Nuova Zelanda Jan-Hendrik Hintz; Tonga Tevita Makasini.



  • Nuova Zelanda Peter O'Leary
    • Assistenti: Nuova Zelanda Brent Brest; Isole Salomone Matthew Taro.



UEFA




  • Portogallo Olegário Benquerença
    • Assistenti: Portogallo José Manuel Silva Cardinal; Portogallo Bertino Miranda.



  • Svizzera Massimo Busacca
    • Assistenti: Svizzera Matthias Arnet; Svizzera Francesco Buragina.



  • Belgio Frank De Bleeckere
    • Assistenti: Belgio Peter Hermans; Belgio Walter Vromans.



  • Svezia Martin Hansson
    • Assistenti: Svezia Henrik Andren; Svezia Stefan Wittberg.



  • Ungheria Viktor Kassai
    • Assistenti: Ungheria Gabor Eros; Ungheria Tibor Vamos.



  • Francia Stéphane Lannoy
    • Assistenti: Francia Eric Dansault; Francia Laurent Ugo.



  • Italia Roberto Rosetti
    • Assistenti: Italia Paolo Calcagno; Italia Stefano Ayroldi.



  • Germania Wolfgang Stark
    • Assistenti: Germania Jan Salver; Germania Mike Pickel.



  • Spagna Alberto Undiano Mallenco
    • Assistenti: Spagna Fermin Martinez Ibanez; Spagna Juan Carlos Yuste Jimenez.



  • Inghilterra Howard Webb
    • Assistenti: Inghilterra Darren Cann; Inghilterra Michael Mullarkey.







Convocazioni |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Convocazioni per il campionato mondiale di calcio 2010.



L'infortunio che ha costretto il tedesco Michael Ballack a saltare il mondiale


Le federazioni nazionali hanno avuto tempo fino all'11 maggio 2010 per diramare un massimo di trenta nominativi preliminari senza limitazioni di ruoli.[69] Qualche compagine (quale quella del Brasile) ha annunciato direttamente la rosa definitiva. Le liste ufficiali, composte da ventitré giocatori (di cui tre portieri), sono state invece presentate alla FIFA entro le ore 24:00 UTC+1 del 1º giugno 2010[70] anche se, fino a ventiquattro ore prima della partita d'esordio della squadra al campionato mondiale, era ancora ammessa la possibilità di sostituire uno o più convocati in caso di loro grave infortunio (tale cioè da impedire la disputa dell'intera fase finale)[71].


Dei 736 giocatori che partecipano al torneo, oltre la metà ha giocato nella loro squadra di calcio in cinque campionati nazionali europei; quelli in Inghilterra (117 giocatori), Germania (84), Italia (80), Spagna (59) e Francia (46).[72] Le nazionali inglese, tedesca e italiana sono state fatte da tutte da 23 giocatori che militano in quella nazione, mentre solo la Nigeria non ha avuto giocatori provenienti da club nel proprio campionato. In tutto, i giocatori da 52 campionati nazionali iscritte al torneo. Il Barcelona è il club che ha contribuito di più alle nazionali, ben 13 giocatori.


Nella lista dei 23 dell'Honduras, figurano ben 3 fratelli Jerry, Johnny e Wilson Palacios; questo è un inedito nella storia delle convocazioni ai mondiali.[73] Insolitamente, la Germania e il Ghana, sorteggiate nello stesso girone, hanno 2 fratelli contrapposti nelle due nazionali: Jérôme Boateng nella Germania e Kevin Prince Boateng con gli africani. Curioso e senza precedenti, è stato il caso nelle convocazioni, del calciatore nordcoreano Kim Myong-Won: anche se attaccante di ruolo,[74] viene inserito nella rosa della Nazionale nordcoreana per la Coppa del Mondo 2010 come terzo portiere, essendo obbligatorio per regolamento indicare tre portieri a disposizione.[75] Il 3 giugno 2010, un comunicato della FIFA chiarisce che il giocatore non potrà essere schierato come giocatore di movimento, essendo stato iscritto alla competizione come portiere.[76]


Prima dell'inizio della rassegna iridata, ci sono stati alcune importanti defezioni che hanno condizionato le convocazioni finali: Michael Ballack, capitano della nazionale tedesca, si è infortunato dopo un contrasto con il ghanese Boateng durante la finale di FA Cup 2010[77]; anche l'inglese David Beckham, per la rottura del tendine d'achille, ha detto addio al mondiale;[78][79]Michael Essien, capitano della nazionale ghanese, ha dovuto rinunciare a causa di un infortunio al ginocchio che lo ha tenuto lontano dai campi di gioco fin da gennaio;[80] l'attaccante del Sudafrica, Benni McCarthy, ha saltato il mondiale in casa; il nigeriano John Obi Mikel si è infortunato il 5 giugno ed è stato sostituito da Brown Ideye; il centrocampista spagnolo Santiago Cazorla è costretto a saltare la spedizione mondiale in Sudafrica a causa di un'ernia; il difensore del Manchester Utd e capitano della nazionale inglese Rio Ferdinand si è infortunato il 4 giugno, sostituito da Michael Dawson; il portiere australiano Eugene Galeković, ha detto addio al mondiale l'11 giugno, e al suo posto viene chiamato Brad Jones; il centrocampista portoghese Nani, è stato sostituito da Rúben Amorim; Marco Streller, attaccante svizzero, si è infortunato all'ultimo venendo così sostituito da Albert Bunjaku.[81].


Anche il difensore svizzero Christoph Spycher ha dovuto rinunciare ai mondiali dopo un infortunio ai legamenti del ginocchio sinistro, al suo posto viene chiamato Ludovic Magnin. Jerry Palacios, uno dei 3 fratelli honduregni, è stato chiamato al posto di Julio César de León, infortunatosi alla coscia. Tra le esclusioni eccellenti invece ci sono stati gli argentini Javier Zanetti ed Esteban Cambiasso, entrambi reduci dal triplete con l'Inter; l'eroe di Berlino e campione del mondo Fabio Grosso, incluso nella lista dei 28 convocati da Marcello Lippi ma in seguito escluso così come Giuseppe Rossi;[82][83]; i centrocampisti Hatem Ben Arfa e Samir Nasri e l'attaccante Karim Benzema, entrambi della Francia[84] e gli attaccanti Ronaldinho e Adriano della Seleção.[85]



Regolamento del torneo |



Formula |


La formula conferma quella in vigore da quando, in occasione dell'edizione francese del 1998, la fase finale del campionato mondiale di calcio è stata portata a 32 squadre e prevede, dunque, la formazione di otto gironi all'italiana (chiamati "gruppi") con partite di sola andata, ciascuno composto da quattro squadre e sorteggiati sulla base della classifica mondiale della FIFA di ottobre 2009 e di criteri geografici.


Per determinare la posizione in classifica delle squadre in ogni gruppo saranno presi in considerazione, nell'ordine, i seguenti criteri[86]:



  1. maggiore numero di punti;

  2. migliore differenza reti;

  3. maggiore numero di reti segnate.


Nel caso in cui, dopo aver applicato quanto sopra, due o più nazionali si trovassero ancora in parità, verranno utilizzati, sempre nell'ordine, gli ulteriori parametri qui di seguito:



  1. maggiore numero di punti negli scontri diretti tra le squadre interessate (classifica avulsa);

  2. migliore differenza reti negli scontri diretti tra le squadre interessate (classifica avulsa);

  3. maggiore numero di reti segnate negli scontri diretti tra le squadre interessate (classifica avulsa);

  4. sorteggio effettuato dal comitato FIFA.


Le prime due nazionali classificate di ogni raggruppamento accedono alla fase a eliminazione diretta che consiste in un tabellone di quattro turni (ottavi di finale, quarti di finale, semifinali e finali) ad accoppiamenti interamente prestabiliti e con incontri basati su partite uniche ed eventuali tempi supplementari e tiri di rigore in caso di persistenza della parità tra le due contendenti.



Sanzioni disciplinari |


Per quanto concerne le sanzioni disciplinari, le eventuali ammonizioni accumulate durante il torneo sono state azzerate dopo i quarti di finale (e non al termine della fase a gironi, come avveniva invece nelle passate edizioni), in maniera che nelle semifinali non ci potessero essere calciatori diffidati.


Pertanto un giocatore poteva essere squalificato per le finali solo nel caso in cui avesse ricevuto un'espulsione in semifinale[87][88][89].



Riassunto del torneo |



Fase a gruppi |



Gruppo A |




La tifoseria di casa durante la partita inaugurale fra Sudafrica e Messico.


Il Mondiale 2010 prende avvio l'11 giugno 2010 al Soccer City Stadium di Johannesburg, dove nella partita inaugurale i padroni di casa del Sudafrica affrontano il Messico.[90] Gli africani passano per primi in vantaggio al 55' grazie alla rete di Siphiwe Tshabalala, che sugli sviluppi di un contropiede insacca la sfera sotto l'incrocio con un potente sinistro. Verso il finire della gara, i Tricolores trovano il pareggio con il gol del definitivo 1-1 realizzato dal capitano Rafael Márquez al 79' che beffa il portiere Itumeleng Khune. I Bafanas giocano meglio, andando più vicini alla vittoria, ma l'occasione da rete più clamorosa porta la firma di Katlego Mphela, che all'84' semina i difensori avversari e si presenta solo davanti al portiere Óscar Pérez, ma il suo sinistro ad incrociare si stampa sul palo. La partita perde entusiasmo e si chiude sull'1-1.[91]


Nell'altra partita, giocatasi a Città del Capo, Uruguay e Francia, finalista di Germania 2006, in una gara priva di emozioni chiudono il risultato a reti inviolate (0-0).[92] Nel secondo turno, l'Uruguay travolge il Sudafrica per 3-0, trascinato da Diego Forlán: l'attaccante dell'Atlético Madrid spegne le velleità dei padroni di casa prima al 23' con un destro dalla distanza (complice la deviazione di Aaron Mokoena) e poi dal dischetto al 75' trafigge Khune, espulso in seguito ad un intervento irregolare su Luis Suárez, dal quale scaturisce il raddoppio dell'Albiceleste. Ad arrotondare il risultato è infine il colpo di testa di Álvaro Pereira al 90', che porta l'Uruguay al primo posto del Girone A. Il 17 giugno a Polokwane, contro ogni pronostico, il Messico stende la Francia 2-0. La squadra di Raymond Domenech delude ampiamente, e ad aprofittarne è Javier Hernández, che al 64' dribbla freddamente Hugo Lloris e, a porta sguarnita, realizza la rete dell'1-0. Il vantaggio é pero viziato dalla posizione di fuorigioco dell'attaccante del Manchester United, non segnalato dal giudice di gara. Al 75' vi è da segnalare un'ingenuità di Éric Abidal, che stende in area Pablo Barrera; nessun dubbio per l'arbitro Al Ghamdi, che indica il dischetto, poi trasformato da Cuauhtémoc Blanco nel 2-0 finale. Si tratta della prima storica vittoria per il Messico contro i Bleus.[93] Nell'ultima partita, l'Uruguay si qualifica sconfiggendo il Messico 1-0, rete di Luis Suárez 2 minuti prima della fine del primo tempo. Nell'altra sfida, al Sudafrica serve una vittoria di tre a zero, per riequilibrare la differenza reti. All'inizio sembra riuscirci, portandosi sul 2-0, quando al 70' Florent Malouda segna la rete del 2-1, risultato che elimina entrambe le nazionali dal torneo.



Gruppo B |




L'Argentina festeggia dopo un gol segnato nel 4-1 alla Corea del Sud.


La prima partita del Gruppo B vede fronteggiarsi Grecia e Corea del Sud, la quale trova subito la rete del vantaggio, scaturita da un destro al volo del difensore Lee Jung-Soo al 7' su calcio piazzato. L'improvviso 1-0 costringe gli ellenici a scoprirsi, facilitando gli avversari, che sfiorano più volte il raddoppio. Al 15' l'arbitro Michael Hester non vede un fallo netto da rigore di Vasilīs Torosidīs su Lee Chung-Yong, mentre al 28' Park Chu-Young ha la possibilità di raddoppiare, ma viene fermato dalla parata di Alexandros Tzorvas.
Al 52', Loukas Vyntra perde un pallone banale a centrocampo, innescando Park Ji-Sung che, con una meravigliosa azione personale, si invola verso la porta, salta due uomini e batte Tzorvas in uscita, firmando il definitivo 2-0.[94]


Nell'altra gara, Argentina-Nigeria, la prima e unica rete del match arriva 6' dopo il fischio d'inizio, su colpo di testa di Gabriel Heinze al limite dell'area di rigore in seguito ad un calcio d'angolo.[95] Nella gara contro la Corea del Sud il vantaggio per la squadra di Maradona arriva al 16' grazie ad una sfortunata deviazione di Park Chu Young su punizione di Ángel Di María. L'Argentina allarga le distanze con Gonzalo Higuaín al 32', al quale segue la rete dell'1-2 di Lee Chung Yong, agevolata da un errore di Martín Demichelis. Dopo un ottimo inizio da parte dei coreani ad inizio ripresa, l'Albiceleste dilaga nel finale ancora con Higuaín. L'attaccante del Real Madrid trova al 76' prima il tap-in vincente sulla respinta del portiere al tiro di Lionel Messi, e all'80' chiude i conti sfruttando un cross da sinistra, realizzando la sua prima tripletta in Nazionale.[96]


L'altra partita, Grecia-Nigeria, si conclude sul 2-1, avanti i nigeriani al 16' con Kalu Uche, ma riescono a farsi rimontare due reti dagli ellenici che vanno a segno al 44' e al 71', i primi gol mondiali in assoluto.[97] L'ultima giornata decide le qualificazioni: la Corea del Sud rischia pareggiando 2-2 con la Nigeria, mentre l'Argentina sconfigge 2-0 la compagine greca, salvando così la Corea del Sud.[98]



Gruppo C |





Donovan con una sua rete contro l'Algeria, trascina gli Stati Uniti, agli ottavi di finale.


L'Inghilterra debutta contro i rivali statunitensi, passando in vantaggio con Gerrard: sul finire del primo tempo, Dempsey trova il definitivo pari con un tiro da fuori area che coglie impreparato il portiere Green.[99] Nell'altro incontro, l'Algeria costringe la Slovenia sullo 0-0 per 80 minuti: a sbloccare l'equilibrio, e decidere la gara, è un gol del capitano Koren.[100] Gli slavi sfidano poi la squadra "a stelle e strisce" portandosi sul 2-0, prima di venire ripresi: finisce 2-2, con un punto per parte.[101] Termina in parità, ma senza reti, anche la gara tra inglesi e nordafricani.[102]


Gli ultimi due incontri sono così decisivi per stabilire la classifica: l'Inghilterra si assicura il passaggio agli ottavi battendo di misura la Slovenia[103], mentre gli americani passano dalla possibile eliminazione al primo posto nel gruppo piegando le "Volpi del deserto" con un gol di Donovan in pieno recupero.[104]



Gruppo D |




Il Ghana, vince la prima gara del suo girone contro la Serbia grazie ad un calcio di rigore di Gyan Asamoah.


Alla partita d'esordio la Serbia deve affrontare il Ghana. La partita la risolve Asamoah Gyan all'85' su calcio di rigore. L'altra partita vede schierarsi contro la Germania e l'Australia che viene risolta con un pirotecnico 4-0 ai danni della compagine oceaniana.[105][106] Per la Germania vanno a segno quattro attaccanti; all'8' Podolski, al 26' Klose, al 67' Muller e al 70' chiude i conti Cacau. La seconda giornata vede la Germania crollare a sorpresa con la Serbia, vittoriosa per 1-0, che diventa la grande favorita per la qualificazione al turno successivo. La rete decisiva è di Milan Jovanovic al 38'; alcuni errori dell'arbitro hanno però deciso l'incontro come l'espulsione eccessiva a Klose.


La Germania sbaglierà in seguito, il gol del pareggio fallendo il rigore con Lukas Podolski; l'Australia blocca il Ghana per 1-1, reti di Holman per l'Australia e di Gyan su rigore per il Ghana, rispettivamente all'11' e al 25'. Il rigore è scaturito in seguito al tocco di braccio, sulla linea di porta, di Harry Kewell che è stato espulso dall'arbitro Rosetti.[107][108] Nella giornata finale, la Germania regola il Ghana con un gran gol di Mesut Özil, mentre l'Australia vince 2-1 con la Serbia con reti di Holman e di Cahill, mentre per i balcanici segna Pantelic. La Germania si conferma, come da pronostico, al primo posto del girone con 6 punti, frutto di due vittorie e una sconfitta. La deludente nazionale serba esce così dal mondiale, non riuscendo a sfruttare la vittoria contro i tedeschi. Per Ghana e Australia i punti sono uguali, ma la differenza reti premia la compagine africana che si qualifica per il secondo mondiale di fila agli ottavi di finale.



Gruppo E |




Calcio di punizione di Sneijder, in Camerun-Paesi Bassi ultima gara del girone E.


Alla prima partita i Paesi Bassi affrontano la Danimarca. Gli orange giocano bene e vengono premiati: un'autorete di Daniel Agger al 46' e un gol di Dirk Kuijt all'85' bastano per sconfiggere l'avversario.[109] Il Giappone batte a sorpresa il Camerun di Samuel Eto'o 1-0, rete di Keisuke Honda al 39'. Nella seconda giornata, l'Olanda stende il Giappone con una rete di Wesley Sneijder,[110] mentre il Camerun esce matematicamente perdendo 2-1 con la compagine danese dopo essere andati in vantaggio al 10' con il loro bomber Eto'o, per essere raggiunti con Bendtner al 33' e superati con Rommedahl al 61'.


Nell'ultima giornata, il Camerun si autoelimina perdendo 2-1 con l'Olanda, reti di Robin van Persie e di Klaas-Jan Huntelaar per gli orange e Samuel Eto'o su rigore per i camerunesi.[111] La Danimarca viene eliminata dal Giappone poiché la batte per 3-1 grazie alle due reti su punizione di Honda al 17' e di Endō al 30'. Per gli asiatici dopodiché è l'attaccante Okazaki che all'87' segna il terzo gol, dopo che all'81' Jon Dahl Tomasson segna a favore della Danimarca grazie alla respinta del portiere nipponico, Kawashima su rigore.



Gruppo F |




Una visuale di Ellis Park, teatro della clamorosa eliminazione dei campioni del mondo in carica dell'Italia ad opera dell'esordiente Slovacchia.


L'Italia campione del mondo in carica affronta il Paraguay nella prima partita del girone. Finisce 1-1: dopo il vantaggio paraguaiano al 39' con Antolín Alcaraz, risponde l'Italia al 63' con Daniele De Rossi, anche a causa di una deviazione avversaria e di un'incertezza del portiere paraguayano.[112][113] Nell'altra partita, la Nuova Zelanda si salva per un soffio, infatti dopo il vantaggio della Slovacchia al 50' con Róbert Vittek, i neozelandesi segnano in pieno recupero al 93' con Winston Reid il gol del pari. Nella seconda giornata, l'Italia soffre poiché la Nuova Zelanda segna al 7' con Shane Smeltz, a cui l'Italia risponderà al 29' con Vincenzo Iaquinta su rigore.[114] Intanto, Slovacchia-Paraguay termina con il risultato netto di 0-2, con gol di Vera al 27' e di Riveros all'86'.


Nell'ultima giornata, l'Italia compie il disastro: perde 3-2 con la Slovacchia in una partita dominata dagli esordienti ai Mondiali, che si portano sul 2-0 (doppietta di Vittek); poi l'Italia riesce a segnare con Antonio Di Natale ma la Slovacchia risponde dopo pochi minuti con il 3-1 di Kamil Kopúnek. Nel finale Fabio Quagliarella (che sul 2-1 aveva subito l'annullamento di una rete per fuorigioco) accorcia lo svantaggio.[115] Il Paraguay e la Nuova Zelanda non si fanno male e pareggiano 0-0: passano quindi paraguaiani e slovacchi mentre italiani e neozelandesi sono eliminati.



Gruppo G |




Il Brasile contro la Corea del Nord, gara terminata 2-1 per i verdeoro.


La prima partita vede schierarsi contro Costa d'Avorio e Portogallo, che non si fanno male e finisce 0-0. In serata la Corea del Nord, che partiva sfavorita, tiene testa al Brasile per tutto il primo tempo, ma nel secondo tempo prima Maicon al 55' e poi Elano al 72' sconfiggono la Corea, nonostante la rete di Ji Yun-Nam all'89'. Nella seconda giornata, il Brasile sconfigge anche la Costa d'Avorio 3-1, doppietta di Luis Fabiano e gol di Elano, mentre per gli africani segna Didier Drogba al 79'. Il Portogallo sommerge di gol la Corea sconfiggendola 7-0. Nella giornata finale, il Portogallo e il Brasile pareggiano 0-0, mentre la Corea perde nuovamente, sconfitta dalla Costa d'Avorio per 3-0.



Gruppo H |




La prima grande sorpresa del mondiale avviene a Durban, quando i campioni d'europa in carica perdono 1-0 contro la Svizzera.


La prima partita del gruppo H vede contro la Spagna campione d'Europa in carica e la Svizzera. La vittoria va inaspettatamente agli elvetici, con un gol di Gelson Fernandes.[116][117] Nell'altra partita, il Cile batte l'Honduras sempre per 1-0, con una rete dell'attaccante Jean Beausejour. Nella seconda giornata, il Cile continua a vincere, sconfiggendo la Svizzera per 1-0, rete di Mark González al 75',[118] mentre la Spagna regola l'Honduras 2-0, grazie a una doppietta di David Villa.[119] Nel turno finale il Cile perde 2-1 con la Spagna,[120] dando così alla Svizzera la possibilità di qualificarsi in caso di vittoria con l'Honduras, ma gli elvetici non vanno oltre un pareggio a reti inviolate, venendo eliminati dal mondiale con tanti rimpianti. Passa invece il Cile, che si qualifica secondo dietro alle Furie Rosse.



Fase a eliminazione diretta |



Ottavi di finale |





Messi e Márquez a colloquio con l'arbitro Rosetti durante l'ottavo Argentina contro Messico.


Gli ottavi abbinano Uruguay-Corea del Sud, Stati Uniti-Ghana, Paesi Bassi-Slovacchia, Brasile-Cile, Argentina-Messico, Germania-Inghilterra, Paraguay-Giappone e Spagna-Portogallo. Il primo ottavo è molto combattuto e l'Uruguay lo conclude solo all'80' quando Suarez segna il gol del 2-1 finale (lui aveva già segnato il gol dell'1-0, mentre per la Corea aveva segnato Lee Chung-Yong). Nel secondo si conclude ai supplementari, infatti i regolamentari si sono conclusi sul 1-1 (rete di Kevin-Prince Boateng al 5' e Donovan al 62' su rigore), il Ghana si aggiudica la partita perché il solito Gyan segna al 93'. Olanda-Slovacchia si conclude rapidamente, gli orange segnano due reti e il gol su rigore di Vittek al 94' serve solo ad accorciare le distanze. Stessa storia per Brasile-Cile: i verde-oro dominano la partita e vincono 3-0. Argentina-Messico si conclude sul 3-1, platensi che raggiungono il 3-0 e Hernandez segna al 75' l'inutile gol della bandiera messicano.


Germania-Inghilterra, invece, è famosa per il clamoroso errore arbitrale del direttore di gioco Jorge Larrionda che nel primo tempo, con l'Inghilterra in rimonta dal 2-0 (reti di Miroslav Klose al 20' e Lukas Podolski al 32' per i tedeschi e Matthew Upson al 37' per i leoni inglesi) non convalida il gol netto di Frank Lampard con il pallone che, dopo aver battuto sulla traversa e oltre la linea di porta, torna in campo. Nel secondo tempo, con gli inglesi sbilanciati ancora a caccia del pareggio Thomas Müller si scatena e segna una doppietta, risultato finale: 4-1 per la compagine tedesca. Giappone-Paraguay si conclude addirittura ai rigori e l'errore del terzino destro giapponese Komano è decisivo per l'eliminazione degli asiatici siccome ha tirato sulla traversa. Nel derby iberico che chiude gli ottavi ci pensa Villa a concludere la partita con un gol in leggero fuorigioco; nel primo tempo però non fu sanzionato un fallo in area di rigore portoghese su Fernando Torres.



Quarti di finale |




Punizione di Forlán nella gara contro il Ghana, vinta dai sudamericani ai calci di rigore.


I quarti hanno nel loro repertorio delle sfide davvero interessanti tra cui Paesi Bassi-Brasile e Germania-Argentina. Il primo quarto vede di fronte il big match Olanda-Brasile. Al 10' Robinho porta in vantaggio i Verdeoro, raccogliendo il passaggio verticale di Felipe Melo che pesca l'attaccante in una voragine difensiva arancione e di prima intenzione scocca il destro dell'1-0. Brasile in vantaggio. Ma nel secondo tempo, sorpresa, Sneijder segna prima al 53' poi al 68', ribaltando il risultato. Il primo gol arriva su un innocuo cross dalla destra di Sneijder, con Felipe Melo che si scontra con Júlio César e tocca la palla nella sua porta. Il secondo gol dell'Olanda avviene su azione d'angolo. Corner tagliato dalla destra di Robben, sponda di testa di Kuyt, e Sneijder, abbandonato da Felipe Melo, di testa trova il 2-1. Il Brasile è così clamorosamente eliminato, mentre l'Olanda approda in semifinale.


Per il secondo quarto, si sfidano Uruguay e Ghana, che è arrivato per la prima volta tra le prime otto. Al 47' Muntari recupera palla a centrocampo, se la porta sul sinistro e da 35 metri calcia a tutta potenza, beffando Muslera. Otto minuti dopo Forlán calcia forte una punizione dalla sinistra l'effetto è a uscire, il portiere non ci arriva e il risultato torna in parità. Si va allora ai tempi supplementari, quando la partita si infiamma e diventa incredibile: negli ultimi minuti prima dei rigori, su corner Mensah colpisce di testa, Muslera esce a vuoto e la palla viene respinta dalla porta da Suarez, che la prende con le mani; l'arbitro espelle l'attaccante e concede calcio di rigore al 120' per il Ghana, che potrebbe scrivere la storia per le africane, ma il cannoniere dei ghanesi Gyan calcia potente e centrale ed il pallone colpisce la traversa. Alla lotteria dei penalties Mensah sbaglia e sembra condannare la sua squadra, ma l'errore di Pereira riporta la parità; il Ghana però fallisce ancora con Adiyiah e il risultato è 3-2 per la Celeste: il gol di Abreu, fatto con un "cucchiaio", porta l'Uruguay in semifinale dopo 40 anni (l'ultima volta fu a Messico '70).


L'Argentina di Maradona, nel terzo quarto, viene travolta dalla Germania per 4-0; questo è stato il quarto di finale con più titoli mondiali in campo, tre per i tedeschi, due per gli argentini. In vantaggio con Muller già al 3' su distrazione della difesa dell'Argentina, la squadra tedesca ha chiuso i conti nella ripresa con le altre reti di Klose al 23' e di Friedrich al 29', dopo ottime azioni corali dei teutonici. Il quarto gol, ancora di Klose, al 44', al volo su azione di contropiede, è la ciliegina sulla torta per i panzer. Spagna-Paraguay sembra una partita facile per le Furie Rosse, ma i biancorossi si difendono bene chiudendo tutti gli spazi. Nel secondo tempo cambia la gara: Piqué fa fallo da rigore su Cardozo, ma lo stesso attaccante si fa parare il tiro da Casillas. Un minuto dopo, sul ribaltamento di fronte, penalty per la Spagna e trasformazione affidata a Xabi Alonso: il centrocampista segna, ma l'arbitro fa ripetere; al secondo tentativo il portiere Villar respinge il tiro. Si rimane sullo 0-0 fino a 7 minuti dalla fine, quando Villa segna il gol dell'1-0 finale, raccogliendo il pallone sul palo, dopo un tiro di Pedro. La Spagna è così, per la prima volta nella sua Storia, in semifinale.



Semifinali |




L'ingresso in campo di Uruguay e Paesi Bassi, gara che vedrà gli oranje approdare in finale.


La prima semifinale, Paesi Bassi-Uruguay, si conclude sul 3-2, in una partita emozionante dove vanno a segno gli orange per primi con il capitano Giovanni Van Bronckhorst che al 18' riceve palla sulla sinistra, controlla, avanza e scocca un sinistro imprendibile dai 30 metri con palla all'incrocio per un gran gol. Pareggia i conti Forlán al 41' con una conclusione mancina dai 25 metri grazie alla quale il giocatore dell'Atlético Madrid brucia l'estremo difensore, alquanto incerto nell'occasione. In seguito, l'Olanda sembra chiudere in conti in appena 5 minuti: prima è Sneijder che beffa Muslera, a sua volta tradito da una deviazione amica e da Van Persie che gli occlude la visuale; poi è Robben di testa, su cross dalla sinistra di Kuyt, ad indirizzare la palla nell'angolo basso lì dove Muslera non può arrivare. Un orgoglioso Uruguay riapre il match grazie a una bella rete di Maxi Pereira, ma non basta: l'Olanda giocherà la terza finale della sua storia dopo le finali di Germania '74 e Argentina '78.


A suggellare il dominio dell'Europa - che per la prima volta ha la certezza di vincere un mondiale disputato fuori dai suoi confini - nell'altra semifinale si incontrano Germania e Spagna in una sorta di riedizione della finale dell'Europeo di due anni prima. Dopo un primo tempo equilibrato, nella ripresa gli iberici prendono nettamente il sopravvento e al minuto 73 Puyol troverà il gol decisivo: il difensore svetta più in alto di tutti su un calcio d'angolo battuto dalla sinistra da Xavi, portando in vantaggio i suoi. Le Furie Rosse portano a casa la sfida e centrano la loro prima storica finale nella Coppa del Mondo.



Finale per il terzo posto |





Suárez e Forlan, miglior giocatore di Sudafrica 2010.


La "finalina", come sempre molto divertente, vede affrontarsi Germania ed Uruguay con i teutonici che partono subito all'attacco, trovando il gol al 19' con il solito Müller, quinto gol nella competizione. L'Uruguay risponde con la prima rete di Edinson Cavani al 28' dopo una cavalcata solitaria; ancora rete uruguaiana con Forlán al 51' che raccoglie un traversone di Arevalo, e colpisce di controbalzo verso la porta lasciando sorpreso Butt. Risponde la Germania al 56' con un colpo di testa del terzino Marcell Jansen e infine Sami Khedira dà il colpo finale all'82' ribaltando così la situazione, fissando il risultato sul 2-3. C'è tempo per un'ultima occasione al 90', con una punizione di Forlán che si stampa sulla traversa.



Finale per il primo posto |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Finale del campionato mondiale di calcio 2010.



La Spagna trionfante al Soccer City con la coppa del mondo, vinta nei tempi supplementari in finale contro i Paesi Bassi.


Al Soccer City di Johannesburg, Spagna e Paesi Bassi si affrontano per la Coppa in una finale inedita: entrambe le squadre non hanno mai vinto un mondiale ma, mentre gli Oranje hanno già disputato due finali, per le Furie Rosse si tratta invece della prima volta. A dirigere l'incontro viene chiamato l'inglese Howard Webb, uno dei migliori arbitri in circolazione. La partita è molto accesa e vivace, ma soprattutto molto dura e fallosa (ben 5 cartellini gialli in appena mezz'ora, 3 olandesi, 2 spagnoli): un episodio scorretto della gara è stato un intervento a gamba tesa di Nigel de Jong, che colpisce in pieno lo spagnolo Xabi Alonso; l'arbitro estrae però solo il cartellino giallo, suscitando qualche protesta da parte degli iberici.


Altro episodio particolare accade al 36', quando Heitinga restituisce un pallone a Casillas che lo aveva messo fuori per permettere di soccorrere Puyol, ma più che un passaggio il suo sembra un tiro e il portiere spagnolo deve deviarlo in angolo: Van Persie rimedia appoggiando il corner al portiere spagnolo. La partita risulta molto lenta e spezzettata, ma non mancano le occasioni da entrambe le parti: gli spagnoli si fanno vedere con un colpo di testa effettuato da Sergio Ramos al 5' e con una conclusione di Villa ma vanno più vicini al goal i tulipani con due chance capitate sui piedi di Robben, che si lascia parare entrambi i tiri a tu per tu con Casillas.


Il match così continua ai supplementari e nei primi 15 minuti a rendersi pericolosa è la Spagna, prima con un'incursione nell'area di rigore olandese che mette in condizione di tirare in porta Xavi, che subisce un fallo da rigore non fischiato dall'arbitro, ed in seguito anche con Fàbregas che, di fronte a Stekelenburg, si fa parare il tiro. Pochi minuti dopo i Paesi Bassi rispondono con Mathijsen, che di testa a pochi centimetri dalla linea di porta mette alto. Il secondo tempo supplementare inizia con l'espulsione del difensore olandese Heitinga per doppia ammonizione ma, a parte questo, la partita sembra sia finita e si prospettano i calci di rigore: a quattro minuti dalla fine, però, Andrés Iniesta, servito da Fàbregas, si ritrova solo in area e batte il portiere olandese e porta in vantaggio i suoi. Il giocatore festeggia mostrando una maglia che ricordava Dani Jarque, calciatore morto un anno prima. Gli iberici così si laureano per la prima volta nella loro storia campioni del mondo; inoltre, la Spagna è la prima Nazione europea a vincere un mondiale non disputato nel Vecchio Continente.



Risultati |



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Fase a gruppi |


  • Legenda: nelle tabelle: P.ti = Punti; G = Incontri giocati; V = Vittorie; P = Pareggi; S = Sconfitte; RF = Reti fatte; RS = Reti subite; DR = Differenza reti.


Gruppo A |



Risultati |

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Johannesburg
11 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2
Incontro 1

Sudafrica Sudafrica

1 – 1
referto


Messico Messico

FNB Stadium (84 490 spett.)


Arbitro: 
Uzbekistan Irmatov



















Città del Capo
11 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2
Incontro 2

Uruguay Uruguay

0 – 0
referto


Francia Francia

Green Point Stadium (64 100 spett.)


Arbitro: 
Giappone Nishimura















Tshwane / Pretoria
16 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2
Incontro 17

Sudafrica Sudafrica

0 – 3
referto


Uruguay Uruguay

Loftus Versfield Stadium (42 658 spett.)


Arbitro: 
Svizzera Busacca






















Polokwane
17 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2
Incontro 18

Francia Francia

0 – 2
referto


Messico Messico

Peter Mokaba Stadium (35 370 spett.)


Arbitro: 
Arabia Saudita Al Ghamdi






















Rustenburg
22 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2
Incontro 33

Messico Messico

0 – 1
referto


Uruguay Uruguay

Royal Bafokeng Stadium (33 425 spett.)


Arbitro: 
Ungheria Kassai






















Mangaung / Bloemfontein
22 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2
Incontro 34

Francia Francia

1 – 2
referto


Sudafrica Sudafrica

Free State Stadium (39 415 spett.)


Arbitro: 
Colombia Ruiz












Classifica |































































Pos.
Squadra

Pt

G

V

N

P

GF

GS

DR
1.
Uruguay Uruguay
7 3 2 1 0 4 0 +4
2.
Messico Messico
4 3 1 1 1 3 2 +1
3.
Sudafrica Sudafrica
4 3 1 1 1 3 5 -2
4.
Francia Francia
1 3 0 1 2 1 4 -3


Gruppo B |



Risultati |












Nelson Mandela Bay / Port Elizabeth
12 giugno 2010, ore 13:30 UTC+2
Incontro 4

Corea del Sud Corea del Sud

2 – 0
referto


Grecia Grecia

Nelson Mandela Bay Stadium (31 513 spett.)


Arbitro: 
Nuova Zelanda Hester






















Johannesburg
12 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2
Incontro 3

Argentina Argentina

1 – 0
referto


Nigeria Nigeria

Ellis Park Stadium (55 686 spett.)


Arbitro: 
Germania Stark






















Johannesburg
17 giugno 2010, ore 13:30 UTC+2
Incontro 20

Argentina Argentina

4 – 1
referto


Corea del Sud Corea del Sud

FNB Stadium (82 174 spett.)


Arbitro: 
Belgio De Bleeckere






















Mangaung / Bloemfontein
17 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2
Incontro 19

Grecia Grecia

2 – 1
referto


Nigeria Nigeria

Free State Stadium (31 593 spett.)


Arbitro: 
Colombia Ruiz






















Durban
22 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2
Incontro 35

Nigeria Nigeria

2 – 2
referto


Corea del Sud Corea del Sud

Moses Mabhida Stadium (61 874 spett.)


Arbitro: 
Portogallo Benquerença






















Polokwane
22 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2
Incontro 36

Grecia Grecia

0 – 2
referto


Argentina Argentina

Peter Mokaba Stadium (38 891 spett.)


Arbitro: 
Uzbekistan Irmatov












Classifica |































































Pos.
Squadra

Pt

G

V

N

P

GF

GS

DR
1.
Argentina Argentina
9 3 3 0 0 7 1 +6
2.
Corea del Sud Corea del Sud
4 3 1 1 1 5 6 -1
3.
Grecia Grecia
3 3 1 0 2 2 5 -3
4.
Nigeria Nigeria
1 3 0 1 2 3 5 -2


Gruppo C |



Risultati |












Rustenburg
12 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2
Incontro 5

Inghilterra Inghilterra

1 – 1
referto


Stati Uniti Stati Uniti

Royal Bafokeng Stadium (38 646 spett.)


Arbitro: 
Brasile Simon






















Polokwane
13 giugno 2010, ore 13:30 UTC+2
Incontro 6

Algeria Algeria

0 – 1
referto


Slovenia Slovenia

Peter Mokaba Stadium (30 325 spett.)


Arbitro: 
Guatemala Batres






















Johannesburg
18 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2
Incontro 22

Slovenia Slovenia

2 – 2
referto


Stati Uniti Stati Uniti

Ellis Park Stadium (45 573 spett.)


Arbitro: 
Mali Coulibaly



















Città del Capo
18 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2
Incontro 23

Inghilterra Inghilterra

0 – 0
referto


Algeria Algeria

Green Point Stadium (64 100 spett.)


Arbitro: 
Uzbekistan Irmatov















Nelson Mandela Bay / Port Elizabeth
23 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2
Incontro 37

Slovenia Slovenia

0 – 1
referto


Inghilterra Inghilterra

Nelson Mandela Bay Stadium (36 893 spett.)


Arbitro: 
Germania Stark






















Tshwane / Pretoria
23 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2
Incontro 38

Stati Uniti Stati Uniti

1 – 0
referto


Algeria Algeria

Loftus Versfield Stadium (35 827 spett.)


Arbitro: 
Belgio De Bleeckere












Classifica |































































Pos.
Squadra

Pt

G

V

N

P

GF

GS

DR
1.
Stati Uniti Stati Uniti
5 3 1 2 0 4 3 +1
2.
Inghilterra Inghilterra
5 3 1 2 0 2 1 +1
3.
Slovenia Slovenia
4 3 1 1 1 3 3 0
4.
Algeria Algeria
1 3 0 1 2 0 2 -2


Gruppo D |



Risultati |












Tshwane / Pretoria
13 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2
Incontro 8

Serbia Serbia

0 – 1
referto


Ghana Ghana

Loftus Versfield Stadium (38 833 spett.)


Arbitro: 
Argentina Baldassi






















Durban
13 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2
Incontro 7

Germania Germania

4 – 0
referto


Australia Australia

Moses Mabhida Stadium (62 660 spett.)


Arbitro: 
Messico Rodríguez






















Nelson Mandela Bay / Port Elizabeth
18 giugno 2010, ore 13:30 UTC+2
Incontro 21

Germania Germania

0 – 1
referto


Serbia Serbia

Nelson Mandela Bay Stadium (38 294 spett.)


Arbitro: 
Spagna Undiano Mallenco






















Rustenburg
19 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2
Incontro 24

Ghana Ghana

1 – 1
referto


Australia Australia

Royal Bafokeng Stadium (34 812 spett.)


Arbitro: 
Italia Rosetti






















Johannesburg
23 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2
Incontro 39

Ghana Ghana

0 – 1
referto


Germania Germania

FNB Stadium (83 391 spett.)


Arbitro: 
Brasile Simon






















Nelspruit
23 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2
Incontro 40

Australia Australia

2 – 1
referto


Serbia Serbia

Mbombela Stadium (37 836 spett.)


Arbitro: 
Uruguay Larrionda












Classifica |































































Pos.
Squadra

Pt

G

V

N

P

GF

GS

DR
1.
Germania Germania
6 3 2 0 1 5 1 +4
2.
Ghana Ghana
4 3 1 1 1 2 2 0
3.
Australia Australia
4 3 1 1 1 3 6 -3
4.
Serbia Serbia
3 3 1 0 2 2 3 -1


Gruppo E |



Risultati |












Johannesburg
14 giugno 2010, ore 13:30 UTC+2
Incontro 9

Paesi Bassi Paesi Bassi

2 – 0
referto


Danimarca Danimarca

FNB Stadium (83 465 spett.)


Arbitro: 
Francia Lannoy






















Mangaung / Bloemfontein
14 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2
Incontro 10

Giappone Giappone

1 – 0
referto


Camerun Camerun

Free State Stadium (30 620 spett.)


Arbitro: 
Portogallo Benquerença






















Durban
19 giugno 2010, ore 13:30 UTC+2
Incontro 25

Paesi Bassi Paesi Bassi

1 – 0
referto


Giappone Giappone

Moses Mabhida Stadium (62 010 spett.)


Arbitro: 
Argentina Baldassi






















Tshwane / Pretoria
19 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2
Incontro 26

Camerun Camerun

1 – 2
referto


Danimarca Danimarca

Loftus Versfield Stadium (38 074 spett.)


Arbitro: 
Uruguay Larrionda






















Rustenburg
24 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2
Incontro 43

Danimarca Danimarca

1 – 3
referto


Giappone Giappone

Royal Bafokeng Stadium (27 967 spett.)


Arbitro: 
Sudafrica Damon






















Città del Capo
24 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2
Incontro 44

Camerun Camerun

1 – 2
referto


Paesi Bassi Paesi Bassi

Green Point Stadium (63 093 spett.)


Arbitro: 
Cile Pozo












Classifica |































































Pos.
Squadra

Pt

G

V

N

P

GF

GS

DR
1.
Paesi Bassi Paesi Bassi
9 3 3 0 0 5 1 +4
2.
Giappone Giappone
6 3 2 0 1 4 2 +2
3.
Danimarca Danimarca
3 3 1 0 2 3 6 -3
4.
Camerun Camerun
0 3 0 0 3 2 5 -3


Gruppo F |



Risultati |












Città del Capo
14 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2
Incontro 11

Italia Italia

1 – 1
referto


Paraguay Paraguay

Green Point Stadium (62 869 spett.)


Arbitro: 
Messico Archundia






















Rustenburg
15 giugno 2010, ore 13:30 UTC+2
Incontro 12

Nuova Zelanda Nuova Zelanda

1 – 1
referto


Slovacchia Slovacchia

Royal Bafokeng Stadium (23 871 spett.)


Arbitro: 
Sudafrica Damon






















Mangaung / Bloemfontein
20 giugno 2010, ore 13:30 UTC+2
Incontro 27

Slovacchia Slovacchia

0 – 2
referto


Paraguay Paraguay

Free State Stadium (26 643 spett.)


Arbitro: 
Seychelles Maillet






















Nelspruit
20 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2
Incontro 28

Italia Italia

1 – 1
referto


Nuova Zelanda Nuova Zelanda

Mbombela Stadium (38 229 spett.)


Arbitro: 
Guatemala Batres






















Johannesburg
24 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2
Incontro 41

Slovacchia Slovacchia

3 – 2
referto


Italia Italia

Ellis Park Stadium (53 412 spett.)


Arbitro: 
Inghilterra Webb



















Polokwane
24 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2
Incontro 42

Paraguay Paraguay

0 – 0
referto


Nuova Zelanda Nuova Zelanda

Peter Mokaba Stadium (34 850 spett.)


Arbitro: 
Giappone Nishimura





Classifica |































































Pos.
Squadra

Pt

G

V

N

P

GF

GS

DR
1.
Paraguay Paraguay
5 3 1 2 0 3 1 +2
2.
Slovacchia Slovacchia
4 3 1 1 1 4 5 -1
3.
Nuova Zelanda Nuova Zelanda
3 3 0 3 0 2 2 0
4.
Italia Italia
2 3 0 2 1 4 5 -1


Gruppo G |



Risultati |









Nelson Mandela Bay / Port Elizabeth
15 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2
Incontro 13

Costa d'Avorio Costa d'Avorio

0 – 0
referto


Portogallo Portogallo

Nelson Mandela Bay Stadium (37 034 spett.)


Arbitro: 
Uruguay Larrionda















Johannesburg
15 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2
Incontro 14

Brasile Brasile

2 – 1
referto


Corea del Nord Corea del Nord

Ellis Park Stadium (54 331 spett.)


Arbitro: 
Ungheria Kassai






















Johannesburg
20 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2
Incontro 29

Brasile Brasile

3 – 1
referto


Costa d'Avorio Costa d'Avorio

FNB Stadium (84 455 spett.)


Arbitro: 
Francia Lannoy






















Città del Capo
21 giugno 2010, ore 13:30 UTC+2
Incontro 30

Portogallo Portogallo

7 – 0
referto


Corea del Nord Corea del Nord

Green Point Stadium (63 644 spett.)


Arbitro: 
Cile Pozo



















Durban
25 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2
Incontro 45

Portogallo Portogallo

0 – 0
referto


Brasile Brasile

Moses Mabhida Stadium (62 712 spett.)


Arbitro: 
Messico Archundia















Nelspruit
25 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2
Incontro 46

Corea del Nord Corea del Nord

0 – 3
referto


Costa d'Avorio Costa d'Avorio

Mbombela Stadium (34 763 spett.)


Arbitro: 
Spagna Undiano Mallenco












Classifica |































































Pos.
Squadra

Pt

G

V

N

P

GF

GS

DR
1.
Brasile Brasile
7 3 2 1 0 5 2 +3
2.
Portogallo Portogallo
5 3 1 2 0 7 0 +7
3.
Costa d'Avorio Costa d'Avorio
4 3 1 1 1 4 3 +1
4.
Corea del Nord Corea del Nord
0 3 0 0 3 1 12 -11


Gruppo H |



Risultati |












Nelspruit
16 giugno 2010, ore 13:30 UTC+2
Incontro 15

Honduras Honduras

0 – 1
referto


Cile Cile

Mbombela Stadium (32 664 spett.)


Arbitro: 
Seychelles Maillet






















Durban
16 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2
Incontro 16

Spagna Spagna

0 – 1
referto


Svizzera Svizzera

Moses Mabhida Stadium (62 453 spett.)


Arbitro: 
Inghilterra Webb






















Nelson Mandela Bay / Port Elizabeth
21 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2
Incontro 31

Cile Cile

1 – 0
referto


Svizzera Svizzera

Nelson Mandela Bay Stadium (34 872 spett.)


Arbitro: 
Arabia Saudita Al Ghamdi






















Johannesburg
21 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2
Incontro 32

Spagna Spagna

2 – 0
referto


Honduras Honduras

Ellis Park Stadium (54 386 spett.)


Arbitro: 
Giappone Nishimura






















Tshwane / Pretoria
25 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2
Incontro 47

Cile Cile

1 – 2
referto


Spagna Spagna

Loftus Versfield Stadium (41 958 spett.)


Arbitro: 
Messico Rodríguez



















Mangaung / Bloemfontein
25 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2
Incontro 48

Svizzera Svizzera

0 – 0
referto


Honduras Honduras

Free State Stadium (28 042 spett.)


Arbitro: 
Argentina Baldassi





Classifica |































































Pos.
Squadra

Pt

G

V

N

P

GF

GS

DR
1.
Spagna Spagna
6 3 2 0 1 4 2 +2
2.
Cile Cile
6 3 2 0 1 3 2 +1
3.
Svizzera Svizzera
4 3 1 1 1 1 1 0
4.
Honduras Honduras
1 3 0 1 2 0 3 -3


Fase a eliminazione diretta |



Tabellone |


































































































































































































































































































Ottavi di finale

Quarti di finale

Semifinali

Finale

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

26 giugno - 16:00
 
 

 
 

 
 



  1A. Uruguay Uruguay
 2

2 luglio - 20:30

  2B. Corea del Sud Corea del Sud
 1
 

  Uruguay Uruguay
 1 (4)

26 giugno - 20:30

 
  Ghana Ghana
 1 (2)
 

  1C. Stati Uniti Stati Uniti
 1


6 luglio - 20:30

  2D. Ghana Ghana
 2
 

  Uruguay Uruguay
 2

28 giugno - 16:00

 
  Paesi Bassi Paesi Bassi
 3
 

  1E. Paesi Bassi Paesi Bassi
 2

2 luglio - 16:00


  2F. Slovacchia Slovacchia
 1
 

  Paesi Bassi Paesi Bassi
 2

28 giugno - 20:30

 
  Brasile Brasile
 1
 

  1G. Brasile Brasile
 3


11 luglio - 20:30

  2H. Cile Cile
 0
 

  Paesi Bassi Paesi Bassi
 0

27 giugno - 20:30

 
  Spagna Spagna
 1

  1B. Argentina Argentina
 3

3 luglio - 16:00


  2A. Messico Messico
 1
 

  Argentina Argentina
 0

27 giugno - 16:00

 
  Germania Germania
 4
 

  1D. Germania Germania
 4


7 luglio - 20:30

  2C. Inghilterra Inghilterra
 1
 

  Germania Germania
 0

29 giugno - 16:00

 
  Spagna Spagna
 1
 
Finale 3° posto

  1F. Paraguay Paraguay
 0 (5)

3 luglio - 20:30

10 luglio - 20:30

  2E. Giappone Giappone
 0 (3)
 

  Paraguay Paraguay
 0
  Uruguay Uruguay
 2

29 giugno - 20:30

 
  Spagna Spagna
 1
 
  Germania Germania
 3

  1H. Spagna Spagna
 1




  2G. Portogallo Portogallo
 0
 



Ottavi di finale |













Nelson Mandela Bay / Port Elizabeth
26 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2
Incontro 49

Uruguay Uruguay

2 – 1
referto


Corea del Sud Corea del Sud

Nelson Mandela Bay Stadium (30 597 spett.)


Arbitro: 
Germania Stark






















Rustenburg
26 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2
Incontro 50

Stati Uniti Stati Uniti

1 – 2
(d.t.s.)
referto


Ghana Ghana

Royal Bafokeng Stadium (34 976 spett.)


Arbitro: 
Ungheria Kassai






















Mangaung / Bloemfontein
27 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2
Incontro 51

Germania Germania

4 – 1
referto


Inghilterra Inghilterra

Free State Stadium (40 510 spett.)


Arbitro: 
Uruguay Larrionda






















Johannesburg
27 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2
Incontro 52

Argentina Argentina

3 – 1
referto


Messico Messico

FNB Stadium (84 377 spett.)


Arbitro: 
Italia Rosetti






















Durban
28 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2
Incontro 53

Paesi Bassi Paesi Bassi

2 – 1
referto


Slovacchia Slovacchia

Moses Mabhida Stadium (61 962 spett.)


Arbitro: 
Spagna Undiano Mallenco






















Johannesburg
28 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2
Incontro 54

Brasile Brasile

3 – 0
referto


Cile Cile

Ellis Park Stadium (54 096 spett.)


Arbitro: 
Inghilterra Webb






















Tshwane / Pretoria
29 giugno 2010, ore 16:00 UTC+2
Incontro 55

Paraguay Paraguay

0 – 0
(d.t.s.)
referto


Giappone Giappone

Loftus Versfeld Stadium (36 742 spett.)


Arbitro: 
Belgio De Bleeckere






















Città del Capo
29 giugno 2010, ore 20:30 UTC+2
Incontro 56

Spagna Spagna

1 – 0
referto


Portogallo Portogallo

Green Point Stadium (62 955 spett.)


Arbitro: 
Argentina Baldassi












Quarti di finale |













Nelson Mandela Bay / Port Elizabeth
2 luglio 2010, ore 16:00 UTC+2
Incontro 57

Paesi Bassi Paesi Bassi

2 – 1
referto


Brasile Brasile

Nelson Mandela Bay Stadium (40 186 spett.)


Arbitro: 
Giappone Nishimura






















Johannesburg
2 luglio 2010, ore 20:30 UTC+2
Incontro 58

Uruguay Uruguay

1 – 1
(d.t.s.)
referto


Ghana Ghana

FNB Stadium (84 017 spett.)


Arbitro: 
Portogallo Benquerença



























Città del Capo
3 luglio 2010, ore 16:00 UTC+2
Incontro 59

Argentina Argentina

0 – 4
referto


Germania Germania

Green Point Stadium (64 100 spett.)


Arbitro: 
Uzbekistan Irmatov






















Johannesburg
3 luglio 2010, ore 20:30 UTC+2
Incontro 60

Paraguay Paraguay

0 – 1
referto


Spagna Spagna

Ellis Park Stadium (55 359 spett.)


Arbitro: 
Guatemala Batres












Semifinali |













Città del Capo
6 luglio 2010, ore 20:30 UTC+2
Incontro 61

Uruguay Uruguay

2 – 3
referto


Paesi Bassi Paesi Bassi

Green Point Stadium (62 479 spett.)


Arbitro: 
Uzbekistan Irmatov






















Durban
7 luglio 2010, ore 20:30 UTC+2
Incontro 62

Germania Germania

0 – 1
referto


Spagna Spagna

Moses Mabhida Stadium (60 960 spett.)


Arbitro: 
Ungheria Kassai












Finale 3º- 4º posto |













Nelson Mandela Bay / Port Elizabeth
10 luglio 2010, ore 20:30 UTC+2
Incontro 63

Uruguay Uruguay

2 – 3
referto


Germania Germania

Nelson Mandela Bay Stadium (36 254 spett.)


Arbitro: 
Messico Archundia












Finale 1º- 2º posto |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Finale del campionato mondiale di calcio 2010.












Johannesburg
11 luglio 2010, ore 20:30 UTC+2
Incontro 64

Paesi Bassi Paesi Bassi

0 – 1
(d.t.s.)
referto


Spagna Spagna

FNB Stadium (84 490 spett.)


Arbitro: 
Inghilterra Webb












Classifica marcatori |


5 reti




  • Germania Thomas Müller[2]


  • Spagna David Villa


  • Paesi Bassi Wesley Sneijder


  • Uruguay Diego Forlán (1 rigore)


4 reti




  • Argentina Gonzalo Higuaín


  • Germania Miroslav Klose


  • Slovacchia Róbert Vittek (1 rigore)


3 reti




  • Brasile Luís Fabiano


  • Ghana Asamoah Gyan (2 rigori)


  • Stati Uniti Landon Donovan (1 rigore)


  • Uruguay Luis Suárez


2 reti




  • Argentina Carlos Tévez


  • Australia Brett Holman


  • Brasile Elano


  • Brasile Robinho


  • Camerun Samuel Eto'o (1 rigore)


  • Corea del Sud Lee Chung-Yong


  • Corea del Sud Lee Jung-Soo


  • Germania Lukas Podolski


  • Giappone Keisuke Honda


  • Messico Javier Hernández


  • Nigeria Kalu Uche


  • Paesi Bassi Arjen Robben


  • Portogallo Tiago


  • Spagna Andrés Iniesta


1 rete












  • Argentina Martín Demichelis


  • Argentina Gabriel Heinze


  • Argentina Martín Palermo


  • Australia Tim Cahill


  • Brasile Juan


  • Brasile Maicon


  • Cile Jean Beausejour


  • Cile Mark González


  • Cile Rodrigo Millar


  • Corea del Nord Ji Yun-Nam


  • Corea del Sud Park Chu-Young


  • Corea del Sud Park Ji-Sung


  • Costa d'Avorio Didier Drogba


  • Costa d'Avorio Salomon Kalou


  • Costa d'Avorio Koffi Ndri Romaric


  • Costa d'Avorio Yaya Touré


  • Danimarca Nicklas Bendtner


  • Danimarca Dennis Rommedahl







  • Danimarca Jon Dahl Tomasson


  • Francia Florent Malouda


  • Germania Cacau


  • Germania Arne Friedrich


  • Germania Marcell Jansen


  • Germania Sami Khedira


  • Germania Mesut Özil


  • Ghana Kevin-Prince Boateng


  • Ghana Sulley Muntari


  • Giappone Yasuhito Endō


  • Giappone Shinji Okazaki


  • Grecia Dimitris Salpingidis


  • Grecia Vasilīs Torosidīs


  • Inghilterra Jermain Defoe


  • Inghilterra Steven Gerrard


  • Inghilterra Matthew Upson


  • Italia Daniele De Rossi


  • Italia Antonio Di Natale







  • Italia Vincenzo Iaquinta (1 rigore)


  • Italia Fabio Quagliarella


  • Messico Cuauhtémoc Blanco (1 rigore)


  • Messico Rafael Márquez


  • Nigeria Yakubu Aiyegbeni (1 rigore)


  • Nuova Zelanda Winston Reid


  • Nuova Zelanda Shane Smeltz


  • Paesi Bassi Klaas-Jan Huntelaar


  • Paesi Bassi Dirk Kuijt


  • Paesi Bassi Giovanni van Bronckhorst


  • Paesi Bassi Robin van Persie


  • Paraguay Antolín Alcaraz


  • Paraguay Cristian Riveros


  • Paraguay Enrique Vera


  • Portogallo Hugo Almeida


  • Portogallo Liédson


  • Portogallo Raul Meireles


  • Portogallo Cristiano Ronaldo







  • Portogallo Simão


  • Serbia Milan Jovanović


  • Serbia Marko Pantelić


  • Slovacchia Kamil Kopúnek


  • Slovenia Valter Birsa


  • Slovenia Robert Koren


  • Slovenia Zlatan Ljubijankič


  • Spagna Carles Puyol


  • Stati Uniti Michael Sheehan Bradley


  • Stati Uniti Clint Dempsey


  • Sudafrica Bongani Khumalo


  • Sudafrica Katlego Mphela


  • Sudafrica Siphiwe Tshabalala


  • Svizzera Gelson Fernandes


  • Uruguay Edinson Cavani


  • Uruguay Álvaro Pereira


  • Uruguay Maximiliano Pereira





Autoreti




  • Corea del Sud Park Chu-Young (1, pro Argentina)


  • Danimarca Daniel Agger (1, pro Paesi Bassi)



Premi |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Riconoscimenti accessori al campionato mondiale di calcio.

La sera della finale per il 1º posto, conclusa la partita, la FIFA ha reso noti i premi assegnati ai calciatori[121].




  • Scarpa d'oro: Germania Thomas Müller[2]


    • Scarpa d'argento: Spagna David Villa[2]


    • Scarpa di bronzo: Paesi Bassi Wesley Sneijder[2]




  • Pallone d'oro: Uruguay Diego Forlán


    • Pallone d'argento: Paesi Bassi Wesley Sneijder


    • Pallone di bronzo: Spagna David Villa




  • Guanto d'oro: Spagna Iker Casillas


  • Miglior giovane: Germania Thomas Müller


  • All-Star Team[122]:















Portiere
Difensori
Centrocampisti
Attaccanti

Spagna Iker Casillas



Germania Philipp Lahm
Brasile Maicon
Spagna Carles Puyol
Spagna Sergio Ramos



Spagna Andrés Iniesta
Germania Bastian Schweinsteiger
Paesi Bassi Wesley Sneijder
Spagna Xavi



Uruguay Diego Forlán
Spagna David Villa




Piazzamenti finali |




















































































































































































































































































































































































































































R
Squadre

G

P

V

P

S

GF

GS

DR

Pt
1
Spagna Spagna
H 7 6 0 1 8 2 +6 18
2
Paesi Bassi Paesi Bassi
E 7 6 0 1 12 6 +6 18
3
Germania Germania
D 7 5 0 2 16 5 +11 15
4
Uruguay Uruguay
A 7 3 2 2 11 8 +3 11

Eliminati ai quarti di finale
5
Argentina Argentina
B 5 4 0 1 10 6 +4 12
6
Brasile Brasile
G 5 3 1 1 9 4 +5 10
7
Ghana Ghana
D 5 2 2 1 5 4 +1 8
8
Paraguay Paraguay
F 5 1 3 1 3 2 +1 6

Eliminate agli ottavi di finale
9
Giappone Giappone
E 4 2 1 1 4 2 +2 7
10
Cile Cile
H 4 2 0 2 3 5 −2 6
11
Portogallo Portogallo
G 4 1 2 1 7 1 +6 5
12
Stati Uniti Stati Uniti
C 4 1 2 1 5 5 0 5
13
Inghilterra Inghilterra
C 4 1 2 1 3 5 −2 5
14
Messico Messico
A 4 1 1 2 4 5 −1 4
15
Corea del Sud Corea del Sud
B 4 1 1 2 6 8 −2 4
16
Slovacchia Slovacchia
F 4 1 1 2 5 7 −2 4

Eliminate alla fase a gironi
17
Costa d'Avorio Costa d'Avorio
G 3 1 1 1 4 3 +1 4
18
Slovenia Slovenia
C 3 1 1 1 3 3 0 4
19
Svizzera Svizzera
H 3 1 1 1 1 1 0 4
20
Sudafrica Sudafrica
A 3 1 1 1 3 5 −2 4
21
Australia Australia
D 3 1 1 1 3 6 −3 4
22
Nuova Zelanda Nuova Zelanda
F 3 0 3 0 2 2 0 3
23
Serbia Serbia
D 3 1 0 2 2 3 −1 3
24
Danimarca Danimarca
E 3 1 0 2 3 6 −3 3
25
Grecia Grecia
B 3 1 0 2 2 5 −3 3
26
Italia Italia
F 3 0 2 1 4 5 −1 2
27
Nigeria Nigeria
B 3 0 1 2 3 5 −2 1
28
Algeria Algeria
C 3 0 1 2 0 2 −2 1
29
Francia Francia
A 3 0 1 2 1 4 −3 1
30
Honduras Honduras
H 3 0 1 2 0 3 −3 1
31
Camerun Camerun
E 3 0 0 3 2 5 −3 0
32
Corea del Nord Corea del Nord
G 3 0 0 3 1 12 −11 0


Statistiche |




Le vuvuzela, presenza costante sugli spalti del mondiale sudafricano.



  • Oltre ad essere stato il primo mondiale svoltosi in Africa è stato anche il primo mondiale in cui una nazionale europea ha vinto fuori dall'Europa.

  • Per la prima volta la nazionale campione in carica (l'Italia) e la nazionale vicecampione in carica (la Francia) non superano la fase a gironi, terminando entrambe il girone al 4º posto senza vincere una partita.

  • Per la prima volta nella storia, il paese ospitante della manifestazione - il Sudafrica - non riesce a superare il Primo turno.

  • Per la prima volta le 5 squadre sudamericane (Brasile, Argentina, Cile, Uruguay e Paraguay) superano tutte assieme il primo turno, portandone ben 4 (Brasile, Argentina, Uruguay e Paraguay) ai quarti di finale.

  • Per la prima volta dal 1998 arriva in finale una squadra che non ne aveva mai disputata una (allora fu la Francia), e per la prima volta dal 1978 arrivano in finale due squadre che non avevano mai vinto la coppa (allora furono Argentina e Paesi Bassi).

  • Per la prima volta i capocannonieri, 5 reti a testa, sono tutti rappresentanti di nazionali giunte alla fine della manifestazione nei primi 4 posti. Villa per la Spagna campione del mondo, Sneijder per la nazionale olandese vicecampione del mondo, Müller per la Germania (terza) e Forlan per l'Uruguay (quarta).

  • Per la prima volta un arbitro delle Seychelles (Eddy Maillet) ha diretto partite dei mondiali di calcio: Honduras-Cile (0-1) e Slovacchia-Paraguay (0-2).

  • Uno degli elementi più caratterizzanti di questa edizione dei mondiali di calcio è rappresentato dal suono incessante delle trombette vuvuzela durante le partite, similmente a quanto già avvenuto sugli spalti di tutti gli incontri della FIFA Confederations Cup 2009 (svoltasi sempre in Sudafrica), dove conquistarono l'attenzione dei media internazionali.

  • Per la prima volta il campionato del mondo di calcio "rompe" lo schema alternato che voleva sempre vincente in tutte le edizioni disputate, una nazionale europea ed una sudamericana. Ora grazie alla vittoria della Spagna, rompe appunto il dualismo Europa-Sudamerica, in quanto la nazionale spagnola succede all'altra europea, l'Italia. L'Italia (1934-1938) e il Brasile (1958-1962) hanno vinto due mondiali consecutivamente, ma non vi sono mai state due squadre dello stesso continente che hanno vinto due edizioni consecutive come avvenuto con l'Italia nel 2006 e la Spagna appunto nel 2010.

  • Analogie tra Spagna, Inghilterra e Francia: un titolo mondiale a testa condiviso tra le tre compagini. La nazionale inglese lo ha vinto in casa nel 1966, mentre la squadra francese in casa nel 1998. Inoltre le tre squadre condividono il numero di partecipazioni alla manifestazione (13). Come numero di piazzamenti nelle prime 4 del mondo, Spagna ed Inghilterra sono sullo stesso piano, con appunto un mondiale ed un quarto posto. La Spagna si è piazzata quarta nel 1950, in quel mondiale non vi era l'eliminazione diretta ma un girone all'italiana poi vinto a sorpresa dall'Uruguay in casa del Brasile. L'Inghilterra ha fatto altrettanto conquistando il 4º posto ai mondiali italiani del 1990. La Francia invece vanta un secondo posto (2006, finale persa con l'Italia), due terzi posti (1958, 1986), ed un quarto posto (1982).

  • Ci sono analogie curiose per la squadra francese col mondiale 2002. Anche nel 2002 fu inserita con l'Uruguay ove pareggiò 0-0 come in quello africano; incontrò anche una squadra africana il Senegal nel 2002, nel 2010 il Sudafrica e fu sempre sconfitta, con la prima 1 a 0, con la seconda 2 a 1. Infine giocò nel 2002 con la Danimarca e nel 2010 col Messico entrambe perse col medesimo risultato, 2 a 0. In entrambi i mondiali la compagine francese arrivò ultima del suo girone con un solo punto in classifica. Si è presentata al mondiale 2002 come campione del mondo in carica, mentre nel 2010 come vicecampione del mondo in carica.

  • Altro elemento di curiosità sono state le previsioni del polpo Paul, animale dello zoo di Oberhausen. Egli ha predetto esattamente gli esiti delle 7 partite della Germania, più la finale vinta dalla Spagna.

  • Come nell'edizione precedente, il Brasile è stato eliminato ai quarti dalla squadra che poi avrebbe perso la finale mentre la Germania è stata eliminata in semifinale dalla squadra che poi ha vinto il mondiale.

  • Nella finale giocata l'11 luglio 2010 al FNB Stadium di Johannesburg è stato stabilito il record di cartellini in un ultimo atto del campionato mondiale di calcio. Infatti, durante i 120' di gara sono stati estratti dall'arbitro inglese Howard Webb, ben 15 cartellini (14 gialli ed uno rosso).

  • Il 23 giugno 2010, per la prima volta a un mondiale due fratelli si sono affrontati con nazioni diverse, Jerome e Kevin-Prince Boateng, nati da padre ghanese e madre tedesca. Entrambi hanno percorso la trafila delle squadre giovanili della Germania, ma mentre il primo è rimasto nella Mannschafft, il secondo ha deciso di giocare per la squadra africana.

  • L'allenatore dell'Argentina, Diego Armando Maradona è suocero dell'attaccante argentino Sergio Aguero, mentre l'allenatore dell'Olanda, Bert Van Marvijk, è il suocero di Mark Van Bommel.

  • La nazionale honduregna ha preso parte al mondiale con tre fratelli: si tratta di Wilson Palacios, Jerry Palacios e Johnny Palacios; tuttavia essi non hanno giocato insieme nemmeno un minuto al mondiale.

  • Nella Slovenia il portiere dell'Udinese Samir Handanovič in panchina ha come suo secondo il cugino Jasmin Handanovič.

  • L'attaccante del Messico Javier Hernández è il terzo giocatore della sua famiglia a disputare un mondiale, dopo il padre Javier Hernández Gutiérrez e il nonno materno Tomás Balcázar.

  • Il Sudafrica, come già nella precedente partecipazione (Mondiali 2002), viene eliminato nella fase a gironi a causa della differenza reti, terminando terza a pari punti con la seconda classificata.

  • Durante la semifinale mondiale Germania-Spagna vi è stata l'invasione di un italiano detto "Falco" che ha indossato una maglietta blu con la "S" di Superman, inneggiante a "Cassano in Nazionale". Precedentemente aveva già invaso il campo nel campionato italiano e nella partita amichevole con l'Olanda sempre con messaggi mirati. Dopo il mondiale 2010 l'invasione nella finale del mondiale per club a Dubai tra Inter e Mazembè, e la finalissima europea 2011 tra Barcellona e Manchester United.

  • Per il secondo Mondiale consecutivo la squadra che elimina il Brasile perde in finale.

  • È stato l'ultimo Mondiale trasmesso dalla Rai anche in analogico in alcune regioni nelle quali non era stato ancora effettuato il passaggio al digitale terrestre.

  • È stato il primo Mondiale trasmesso in tecnologia 3D[123].

  • Con la sconfitta dei Paesi Bassi in finale, la Nuova Zelanda diventò l'unica squadra imbattuta del torneo.



Controversie |



Sicurezza |


L'organizzatore Danny Jordaan ha respinto le preoccupazioni che si erano create dopo l'attacco alla nazionale del Togo, che hanno avuto luogo in Angola nel gennaio 2010; questo evento non ha avuto alcuna rilevanza per le disposizioni di sicurezza per la Coppa del Mondo.[124] Ci sono state anche segnalazioni di furti contro i visitatori del paese per i Mondiali. I turisti provenienti da Cina, Portogallo, Spagna, Corea del Sud, Giappone e Colombia erano diventati vittime della criminalità.[125] Il 19 giugno, dopo la partita tra Inghilterra e Algeria, un fan è riuscito a superare il personale di sicurezza FIFA nominato allo stadio Green Point ed accedere allo spogliatoio dell'Inghilterra, poco dopo che i principi William e Harry avevano lasciato la stanza. Il trasgressore è stato poi rilasciato prima che potesse essere consegnato alla Polizia. La FA inglese ha presentato una denuncia formale con la FIFA e ha chiesto che la sicurezza sia aumentata.[126]



Reinsediamenti e sfratti |




La polizia pattuglia Blikkiesdorp, una soluzione per gli sfrattati.


Come per molti eventi sportivi in tutto il mondo,[127] anche la Coppa del Mondo 2010 è stata collegata agli sfratti,[128][129][130][131][132], che in molti sostengono possa essere un modo per abbellire la città, impressionare i turisti in visita, e nascondere i senza-tetto (shack dwellers). Il 14 maggio 2009 Abahlali baseMjondolo, il movimento degli abitanti delle baraccopoli, ha portato in tribunale il Governo Provinciale del KwaZulu-Natal affinché lo Slums Act[133] fosse dichiarato incostituzionale,[134] ma ha perso la causa.[135] Il 14 maggio 2009 il caso è stato portato in appello alla Corte Costituzionale. Secondo Abahlali la sezione 16 dello Slums Act (che obbligava proprietari terrieri e municipalità a sgomberare gli occupanti irregolari) era incoerente con il diritto alla casa stabilito nella Costituzione.[136][137][138]


Un'altra controversia di primo piano per i preparativi dei mondiali, era il progetto di edilizia abitativa N2 Gateway a Città del Capo, che prevede di rimuovere oltre 20.000 residenti dalla zona periferica di Joe Slovo, lungo la trafficata superstrada N2 e costruire appartamenti in affitto e abitazioni in tempo per la competizione iridata.[139] Le organizzazioni internazionali per i diritti umani e la Campagna Anti-Sfratto hanno pubblicamente criticato le condizioni in Blikkiesdorp dicendo che il campo è stato utilizzato per ospitare famiglie povere sfrattate.[132][140][141][142] Tuttavia alcuni hanno sostenuto che gli sfratti sono ordinariamente comuni in Sudafrica.[143]



I pronostici del «polpo Paul» |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Polpo Paul.



Paul "predice" la nazionale vincitrice dei mondiali.


Un elemento distintivo di questo mondiale è stato il polpo Paul: era un polpo comune che viveva nell'acquario Oberhausen, in Germania, e che ha conosciuto una certa notorietà internazionale in occasione dei Mondiali di calcio del 2010 quando fu utilizzato per tentare di "predire" i risultati delle partite di calcio in cui era coinvolta la Nazionale di calcio tedesca.[144] Ad esse si aggiunse anche quella della finale non disputata dalla Germania; le "previsioni" in quell'occasione si rivelarono tutte corrette.


A Mondiale concluso, i suoi proprietari e la direzione dell'acquario hanno annunciato che non si sarebbero più formulate "previsioni" da parte dell'animale, sancendo di fatto il "pensionamento" di Paul.[145] Il quotidiano tedesco Handelsblatt gli ha dedicato anche un editoriale dal titolo "Trionfo per il polpo".[146]


Paul è morto nella notte tra il 25 e il 26 ottobre 2010 nello stesso Sea Life Center di Oberhausen, in Germania.[147][148]



Note |




  1. ^ Adidas Golden Ball, su FIFA.com, Fédération Internationale de Football Association. URL consultato il 6 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 27 aprile 2015).


  2. ^ abcde Pur essendo a pari merito con altri tre calciatori, tramite l'assegnazione del premio "Scarpa d'oro Adidas", che prevede come criteri di priorità il maggior numero di assist e il minor numero di minuti giocati, Thomas Müller si è classificato al primo posto nella classifica dei marcatori con tre assist e 473 minuti giocati; dietro di lui, David Villa è secondo con un assist e 635 minuti giocati, Wesley Sneijder è terzo con un assist e 652 minuti giocati mentre Diego Forlán è quarto con un assist e 654 minuti giocati. Cfr.
    (EN) Golden Boot, FIFA.com. URL consultato il 13 luglio 2014.



  3. ^ Adidas Golden Glove, su FIFA.com, Fédération Internationale de Football Association. URL consultato il 6 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 30 marzo 2015).


  4. ^ Umiliati dalla Slovacchia Torniamo a casa gazzetta.it


  5. ^ A CASA CON VERGOGNA gazzetta.it


  6. ^ De Rossi agguanta il Paraguay L'Italia parte con un pari gazzetta.it


  7. ^ L'Italia continua a deludere Solo 1-1 con la Nuova Zelanda gazzetta.it


  8. ^ ab Spagna campione del mondo gazzetta.it


  9. ^ Mondiali 2010: sorteggio facile per l'Italia Il cammino comincia in discesa, su repubblica.it, 25 novembre 2007.


  10. ^ FIFA statement on FAI request, FIFA, 20 novembre 2009. URL consultato il 20 novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 20 novembre 2009).


  11. ^ Blatter apologises over comments, Press Association, 2 dicembre 2009. URL consultato il 3 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2009).


  12. ^ FAI tries to set record straight, su The Irish Times, 2 dicembre 2009. URL consultato il 3 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2009).


  13. ^ FIFA reject extra referees proposal, Press Association, 2 dicembre 2009. URL consultato il 3 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2009).


  14. ^ Laos, Brunei e Filippine non hanno partecipato alle qualificazioni.


  15. ^ Il Sudafrica, pur essendo ammesso di diritto al campionato mondiale di calcio in quanto organizzatore della manifestazione, ha preso ugualmente parte alle qualificazioni dato che esse avevano anche validità per l'accesso alla Coppa delle nazioni africane 2010.


  16. ^ La Papua Nuova Guinea non ha partecipato alle qualificazioni.


  17. ^ Scandalo Fifa: Sudafrica ammette: abbiamo pagato 10 milioni, la Repubblica.


  18. ^ Fifa, spunta una registrazione segreta: «Mondiali 2010 vinti dal Marocco», la Repubblica.


  19. ^ «I Mondiali del 2010 erano stati vinti dal Marocco, non dal Sudafrica», Corriere della Sera.


  20. ^ Scandalo Fifa. «Il Marocco aveva vinto l'assegnazione dei mondiali 2010, non il Sudafrica», Rai News.


  21. ^ Fulvio Bianchi, Blatter: no a Sudafrica 2010. Anzi, via libera. E adesso vuole abolire il pareggio..., la Repubblica.it, 2 maggio 2007. URL consultato il 6 giugno 2010.


  22. ^ Sudafrica: 42 vittime della violenza xenofoba, interviene l'esercito, LASTAMPA.it, 21 maggio 2008. URL consultato il 6 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 30 giugno 2011).


  23. ^ Blatter e il piano B Sudafrica 2010, dubbi sul Mondiale, Corriere della Sera, 30 giugno 2008, p. 37. (testo)


  24. ^ "Sud Africa, Mondiale sicuro", La Gazzetta dello Sport.it, 8 maggio 2007. URL consultato il 6 giugno 2010.


  25. ^ (EN) Blatter praises German World Cup as best ever, Webindia123.com, 28 giugno 2006. URL consultato il 6 giugno 2010.


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    «while the benefits of having three shot-stoppers are open to some debate, North Korea have taken the bold step of naming striker, Kim Myong-Won, amongst their allocated goalkeepers. While Myong-Won is unlikely to pull on the gloves in a group featuring Brazil, Portugal and Ivory Coast, it may well open a loophole that other sides can exploit to include more attacking options.»





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Bibliografia |



  • Blatter e il piano B Sudafrica 2010, dubbi sul Mondiale, Corriere della Sera, 30 giugno 2008, p. 37. (testo)


Voci correlate |



  • Campionato mondiale di calcio

  • Classifica del campionato mondiale di calcio 2010

  • Convocazioni per il campionato mondiale di calcio 2010

  • Eventi sportivi nel 2010

  • Qualificazioni al campionato mondiale di calcio 2010

  • Vuvuzela

  • Polpo Paul



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Collegamenti esterni |



  • 2010 FIFA World Cup Sudafrica - fifa.com, su fifa.com.

  • Statistiche, schede e tabellini su TM.it, su transfermarkt.it.


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