Bandiera di comodo




Con il termine bandiera di comodo (o anche bandiera ombra o bandiera di convenienza) si indica l'insegna di una nazione che viene issata da una nave di proprietà di cittadini o società di un'altra nazione. In questo modo, il proprietario della nave può spesso evitare il pagamento di tasse e ottenere una registrazione più facile; la nazione che fornisce la bandiera riceve soldi in cambio di questo servizio. La Federazione Internazionale dei Lavoratori del Trasporto (ITF) mantiene una lista di nazioni che usano le proprie bandiere a questo scopo.


La pratica è malvista quando (come avviene di solito) l'impiego della bandiera di comodo avviene per ottenere una registrazione più facile della nave; le altre nazioni, con requisiti più vincolanti, non gradiscono la perdita di guadagni, e la sicurezza e le condizioni di lavoro dell'equipaggio possono soffrirne.


Le navi in navigazione sventolano una bandiera nazionale detta "insegna". In base a convenzioni del diritto internazionale, la bandiera sventolata da una nave determina la fonte di diritto che deve esserle applicata, indipendentemente da quale corte ha giurisdizione personale sulle parti. Una "nave con bandiera di comodo" è una nave che sventola una bandiera di una nazione diversa da quella del proprietario.


I bassi oneri di registrazione, la bassa tassazione e la libertà dalle leggi sul lavoro e la sicurezza, sono fattori motivanti per molte bandiere di comodo. I proprietari di pescherecci con bandiere di comodo possono anche ignorare gli accordi di conservazione stipulati dalla propria nazione. Citando The Outlaw Sea di William Langewiesche:


«Nessuno pretende che una nave provenga dal porto dipinto sulla sua poppa, o che ci sia mai almeno passata vicino. Panama è la più grande nazione marittima sulla terra, seguita dalla sanguinosa Liberia, che a malapena esiste. Non c'è bisogno nemmeno di avere una costa. Ci sono navi provenienti da La Paz, nella Bolivia senza sbocco al mare. Ci sono navi che provengono dal deserto della Mongolia. Inoltre, gli stessi registri sono raramente basati nelle nazioni di cui portano il nome: Panamá è considerata una "bandiera" vecchio stile, perché i suoi consolati gestiscono la documentazione e raccolgono le quote di registrazione, ma la "Liberia" è gestita da una società in Virginia, la "Cambogia" da un'altra nella Corea del Sud e la fiera e indipendente "Bahama" da un gruppo che opera dalla City di Londra.»

Secondo l'International Transport Workers Federation:


«Le vittime sono più numerose sulle navi con bandiera di comodo. Nel 2001, il 63% di tutte le perdite in termini di tonnellaggio assoluto erano a carico di 13 registri di bandiere di comodo. I primi cinque registri in termini di navi perse erano tutti bandiere di comodo: Panama, Cipro, Saint Vincent e Grenadine, Cambogia e Malta.»



Indice






  • 1 Nazioni dichiarate bandiere di comodo dall'ITF


  • 2 Bibliografia


  • 3 Voci correlate


  • 4 Altri progetti


  • 5 Collegamenti esterni





Nazioni dichiarate bandiere di comodo dall'ITF |




In blu le nazioni che permettono l'uso della propria bandiera come bandiera di comodo. Come si può notare, alcune di esse non hanno nemmeno uno sbocco sul mare.


Al 2003, le 28 nazioni seguenti sono state dichiarate "nazioni FOC" (da Flag Of Convenience). Oltre a queste ci sono altre nazioni che vendono l'uso della loro bandiera.




  • Antigua e Barbuda Antigua e Barbuda


  • Curaçao Curaçao (Paesi Bassi)


  • Sint Maarten Sint Maarten (Paesi Bassi)


  • Bahamas Bahamas


  • Barbados Barbados


  • Belize Belize


  • Bermuda Bermuda (Regno Unito)


  • Birmania Birmania


  • Bolivia Bolivia


  • Cambogia Cambogia


  • Cipro Cipro


  • Comore Comore


  • Corea del Nord Corea del Nord


  • French International Ship Register (Francia)


  • Georgia Georgia


  • German International Ship Register (Germania)


  • Giamaica Giamaica


  • Gibilterra Gibilterra (Regno Unito)


  • Guinea Equatoriale Guinea Equatoriale


  • Honduras Honduras


  • Isole Cayman Isole Cayman (Regno Unito)


  • Isole Marshall Isole Marshall


  • Libano Libano


  • Liberia Liberia


  • Malta Malta


  • Mauritius Mauritius


  • Mongolia Mongolia


  • Panama Panama


  • São Tomé e Príncipe São Tomé e Príncipe


  • Saint Vincent e Grenadine Saint Vincent e Grenadine


  • Sri Lanka Sri Lanka


  • Tonga Tonga


  • Vanuatu Vanuatu



Bibliografia |



  • AA.VV., Le navi fantasma, articolo per "Nautica Report" del 13 marzo 2015.

  • Massimiliano Ferraro, Navi fantasma, articolo per "Narcomafie", n°4/2012.

  • Massimiliano Ferraro, Le bandiere dei disastri, articolo per BioEcoGeo Magazine, febbraio-marzo 2012

  • Damian Notarnicola, Anna Maria Selini, I Fantasmi del Mare, reportage fotografico. 2009/10.


  • Gianni Vasino, Bandiere ombra e armatori fantasma, Milano, Mursia, 1976.



Voci correlate |



  • Dichiarazione che riconosce il diritto di battere bandiera agli Stati sprovvisti di litorale marittimo

  • Paradiso fiscale

  • Port State Control

  • Stato di bandiera

  • Stato senza sbocco al mare



Altri progetti |



Altri progetti


  • Wikimedia Commons



  • Collabora a Wikimedia CommonsWikimedia Commons contiene immagini o altri file su Bandiera di comodo


Collegamenti esterni |



  • (EN) Informazioni sulle bandiere di comodo dell'International Transport Workers Federation, su itfglobal.org. URL consultato il 18 maggio 2007 (archiviato dall'url originale il 18 maggio 2007).

  • (EN) Rapporto FAO sulla pesca illegale, su fao.org.

  • (EN) Rapporto sul disastro della Prestige, su globalpolicy.org.


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